ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE

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1 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE A.Pacinotti BAGNONE (MS) Via S. Caterina, 9 BAGNONE (MS) Tel. 0187/ Fax 0187/ Cod. M.P.I. MSIS01100T MSIS01100T@istruzione.it C.F INDIRIZZI DI STUDIO Servizi Socio-Sanitari (Odontotecnici) Sede di BAGNONE Manutenzione e Assistenza Tecnica (ex Meccanici) Sede di BAGNONE Servizi per l Enogastronomia e l Ospitalità alberghiera (Alberghiero) Sede di BAGNONE Manutenzione e Assistenza Tecnica (Elettrico) - Sedi di PONTREMOLI e FIVIZZANO Servizi Sociosanitari Sede di FIVIZZANO Servizi per l Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Sede di SOLIERA APUANA PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA a.s. 2010/11

2 INDICE Cartina.. 1. Cos è il P.O.F. (Piano dell Offerta Formativa ) Presentazione dell Istituto e contesto territoriale lunigianese. 3. Scelte educative Finalità ed obiettivi istituzionali della scuola 3.2. Bisogni educativi nella società contemporanea 3.3. Bisogni educativi specifici del contesto ambientale 3.4. Le scelte educative della scuola 3.5. Profilo della persona educata, istruita e formata Patto Educativo di Corresponsabilità 4. Patto Educativo Aree di individuazione delle funzioni strumentali al piano dell offerta formativa Schema del ruolo del docente Ruolo del docente 4.3. Attività per la promozione ed il successo scolastico Recupero Approfondimento Attività extracurricolari Accoglienza Orientamento in entrata ed in uscita Attività di continuità Integrazione dei disabili ed extracomunitari 4.4. Criteri per la formulazione dell orario 4.4. Criteri per l assegnazione dei docenti alle classi Schema di valutazione Valutazione 5. Scelte di supporto alla qualità dell offerta formativa Aggiornamento e formazione 5.2. Rapporto Scuola-famiglia 6. Organigramma dell Istituto... Schema delle caratteristiche dell Offerta formativa.. 7. Caratteristiche dell offerta formativa.. Schema delle finalità dell Istituto.. 8. Finalità dell Istituto 8.1. corso operatori odontotecnici 8.2. corso operatori meccanici 8.3. corso operatori elettrici 8.4. corso operatori servizi sociali 8.5. corso operatori agrotecnici 9. Strutture dell istituto.. Schema del piano delle attività annuali. 10. Piano delle attività annuali progetti comuni 10.2 progetti comuni sedi di Bagnone e Pontremoli 10.3 progetto E.C.D.L progetti sede di Bagnone 10.5 progetti sede di Pontremoli 10.6 progetti sede di Fivizzano 10.7 progetti sede di Soliera 10.8 progetti attività convittuali 10.9 progetto aiuole Schema dell autovalutazione. 11. Valutazione P.O.F. 12. Indicatori per autoanalisi di istituto...

3 L Istituto sul territorio della Lunigiana 3

4 CHE COS E IL POF ( PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA ) Il Piano dell Offerta Formativa è il documento che definisce le linee programmatiche del servizio offerto dall Istituto e sul quale si basa l impegno educativo didattico della comunità scolastica. Concorre alla formazione dell uomo e del cittadino tenendo conto dei bisogni e delle potenzialità del territorio in cui la scuola è chiamata ad esercitare la responsabilità formativa. Rappresenta la carta d identità della scuola e, come tale, costituisce il riferimento intorno al quale impostare un analisi del servizio formativo erogato dalla scuola. Il Pof è quindi: un piano di lavoro La risposta dell Istituzione scolastica alle richieste di educazione, istruzione e formazione provenienti dal contesto territoriale, cioè un piano esecutivo, nel senso che ciò che è scritto verrà eseguito un offerta Le decisioni e le scelte didattiche e organizzative sono rese pubbliche implicando una assunzione di responsabilità della scuola e un diritto delle famiglie e degli studenti e delle studentesse a conoscere in modo trasparente l offerta formativa dell Istituto. Tale offerta aderisce ai principi reali di fattibilità ed è l espressione della partecipazione consapevole della responsabilità collegiale un impegno per il successo formativo Il Pof è il frutto di un attività di progettazione che ha uno scopo preciso: il successo formativo dei nostri studenti. Per l insegnante è lo strumento per definire le proprie attività, per lo studente e i genitori lo strumento che li aiuta a conoscere cosa la scuola intende fare e come. La sua costruzione prevede la partecipazione e la responsabilità degli insegnanti, degli studenti e delle studentesse, dei genitori, del personale amministrativo, del personale tecnico, del personale ausiliario, dei soggetti rappresentativi l ambiente esterno in cui la scuola vive e opera. un processo dinamico Il Pof si configura come un documento pluriennale che però continuamente si mette a punto, si aggiorna e si perfeziona, da qui il suo carattere dinamico; si può definire come un processo senza fine, nel senso che la progettazione non si conclude con la definizione del documento Pof, ma riprende perché l ultima fase è l innovazione del Piano. In qualsiasi momento dell anno scolastico, in riferimento a particolari esigenze, ad una più puntuale conoscenza degli alunni frequentanti e degli alunni delle classi prime, sulla base degli elementi conoscitivi acquisiti al momento delle iscrizioni, si procede ad eventuali adeguamenti dell Offerta Formativa. Il Pof è quindi una risposta valida ed impegnativa ma mai definitiva che rimane pertanto sempre aperta ai suggerimenti e alle collaborazioni che possono venire da tutti i soggetti interlocutori.

5 PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO L Istituto di Istruzione Superiore A.Pacinotti nasce nell anno scolastico 2000/01 a seguito di scelte dovute al piano nazionale di razionalizzazione scolastica, con l accorpamento dell Istituto Professionale di Stato per l Industria e l Artigianato A.Pacinotti e l Istituto Professionale di Stato per l Agricoltura e l Ambiente L.Fantoni. L Istituto Professionale di Stato per l Industria e l Artigianato venne istituito nel 1965 in Bagnone, con sedi coordinate a Pontremoli, Fivizzano, Aulla ( sede attualmente non più funzionante) e fu considerato, già dai primordi, una scuola pilota a livello nazionale nel campo dell istruzione professionale. L Istituto, a conferma di una realtà che oltre la Lunigiana interessava ed interessa tuttora le province di La Spezia, Massa Carrara, Lucca e Parma, ha assunto sia per la sua dislocazione geografica, sia per la peculiarità dei corsi di qualifica e postqualifica, dimensioni interprovinciali e interregionali, mostrando nel corso degli anni una flessibilità che lo ha portato a rinnovarsi con l introduzione di nuovi corsi e la sostituzione di altri, in coerenza ai bisogni del territorio ed allo sviluppo di tecnologie avanzate.il bacino di utenza è costituito da un area prevalentemente montana, caratterizzata, dal punto di vista morfologico, da numerosi nuclei spesso distanti tra di loro e difficilmente collegabili, anche a causa di una viabilità non sempre adeguata. Fino al termine dell a.s. 1996/97 il Comune di Bagnone ha provveduto al trasporto della maggior parte degli alunni con mezzi e personale propri; a partire dall a.s. 1997/98 il servizio di trasporto alunni è gestito quasi interamente dal CAT (Consorzio Apuano Trasporti) L Istituto Professionale di Stato per l Agricoltura e l Ambiente venne istituito nel 1967 come sede coordinata dell Istituto Professionale Agrario di Pistoia; nel 1980 divenne autonomo e nel 1985 fu istituito il Convitto annesso, per ospitare alunni che provengono da località difficilmente raggiungibili con i mezzi pubblici; il bacino di utenza è costituito da un area che interessa le province di La Spezia, Lucca, Massa Carrara, zone in cui non sono presenti Istituti dello stesso indirizzo. L Istituto dispone di un azienda agraria dotata di serre (in cui vengono coltivate piante ornamentali da utilizzarsi per la creazione di giardini per privati ed Enti pubblici),di un vigneto ( grazie al quale si produce vino I.G.T. e spumante con metodo classico) e di spazi aperti ( in cui si coltivano piante per l estrazione di oli essenziali e dove trovano collocazione 12 apiari per la produzione del miele) Le offerte del Piano Formativo dell I.I.S. prendono atto delle particolari esigenze socio-economicoculturali del territorio che, pur presentando significative potenzialità di sviluppo,è caratterizzato da difficoltà di comunicazione e da inadeguate occasioni di integrazione e di scambi culturali. Gli studenti che si iscrivono all I.I.S. sono prevalentemente interessati all acquisizione di competenze e qualifiche professionali e tecniche che diano loro la possibilità di inserirsi a tempi brevi nel mondo del lavoro, senza escludere la possibilità di prosecuzione degli studi. Le statistiche effettuate sugli ex-studenti che hanno conseguito il diploma, mostrano discrete percentuali di possibilità di lavoro, nel campo di specializzazione, entro due anni. 5

6 Indirizzo Professionale Elettrici (Pontremoli) Elettrici (Pontremoli) Serale 1 Elettrici (Fivizzano) Odontotecnici (Bagnone) Meccanici (Bagnone) Servizi Sociali (Fivizzano) 1 1 Servizi Sociali (Fivizzano) Serale 1 Agricoltura (Soliera) Contesto territoriale della Lunigiana Situazione socio-economica Numero classi Totale I 14 comuni della Lunigiana (Aulla, Bagnone, Casola L., Comano, Filattiera, Fivizzano, Fosdinovo, Licciana Nardi, Mulazzo, Podenzana, Pontremoli, Tresana, Villafranca L., Zeri) comprendono secondo i dati del censimento residenti, con una flessione di oltre 1500 unità negli ultimi 10 anni. La densità media si attesta intorno a 57 abitanti al kmq. Dal punto di vista della consistenza imprenditoriale in Lunigiana sono presenti 5488 imprese con un basso livello di strutturazione. La forma giuridica nettamente prevalente è quella della ditta individuale a testimonianza che l imprenditore tipico della zona non crede a modelli societari altrove più diffusi. Si registra tuttavia una certa dinamicità, cioè la creazione di nuove imprese, soprattutto ad opera di imprenditrici. Il tasso di disoccupazione si sta nettamente assottigliando, in particolare grazie alla crescita dell impiego femminile, anche se il tasso di occupazione resta il più basso dell intera Toscana. Il rapporto tra gli impieghi e i depositi bancari, considerato comunemente un buon indicatore di vivacità economica, si attesta ad un valore dimezzato rispetto all area di costa. Soltanto Aulla si distingue come centro motore di iniziative economiche mentre Pontremoli è in posizione intermedia e Fivizzano mostra valori sintomatici di una certa stagnazione delle attività. 6

7 SCELTE EDUCATIVE FINALITA ED OBIETTIVI ISTITUZIONALI DELLA SCUOLA Il sistema educativo di istruzione e di formazione è finalizzato a favorire la crescita della persona umana, nel rispetto dei ritmi evolutivi e di apprendimento dei singoli alunni, delle differenze e dell identità di ciascuno, in un ottica di cooperazione tra scuola e famiglia, rispettando con coerenza le disposizioni in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche. Esso concorre infatti,secondo la legge istitutiva della nostra Costituzione, a promuovere la formazione dell uomo e del cittadino. Il percorso formativo della scuola secondaria, in particolare, caratterizzato da una pluralità di esiti di uscita differenziati, pone alla scuola l esigenza di disporre di una capacità progettuale che sappia conciliare solidità e serietà dell impianto curricolare, flessibilità organizzativa ed effettiva capacità di dialogo e di co-progettazione con tutti gli altri sistemi formativi. Alla base della nuova specificità della scuola secondaria deve essere pertanto la responsabilità di sconfiggere gli elevati tassi di dispersione, di realizzare una più ampia e qualificata diffusione di livelli di cultura generale e di garantire a tutti le basi culturali della professione futura, rinunciando a finalità di formazione specialistica e soprattutto gerarchica tra i diversi percorsi. Deve essere scuola di tutti, senza preclusioni verso chi vi incontra delle difficoltà e senza pregiudizi, e di ognuno, volta cioè a cogliere nei singoli individui le loro potenzialità, basandosi sulla necessità di riconoscere in ciascuno, nella sua specificità, il soggetto del diritto alla formazione,proponendosi come : scuola della formazione, in quanto fornisce opportunità di sviluppo della personalità in ogni direzione (intellettiva, creativa, affettiva, sociale e professionale) scuola che colloca nel mondo, in quanto aiuta gli alunni ad acquisire progressivamente un identità sociale e professionale sempre più chiara scuola orientativa, in quanto pone il ragazzo nella condizione di appropriarsi della propria identità di fronte al contesto sociale, di maturare una capacità decisionale fondata sulla conoscenza di sé, di appropriarsi di specifiche conoscenze ed abilità. La scuola pubblica deve infatti assolvere al fondamentale bisogno della società di educazione e di elevazione culturale, di formazione e di acquisizione di professionalità, perseguendo obiettivi formativi mirati alla realizzazione del giovane, ed obiettivi professionalizzanti in rapporto con le istanze che il territorio e la realtà occupazionale esprimono. La scuola pertanto si impegna 1. a garantire conoscenze, competenze e capacità che siano : significative, capaci cioè di motivare e coinvolgere non solo sul piano cognitivo, ma anche sul piano affettivo-relazionale sistematiche, tali cioè da strutturare veri e propri reticoli di conoscenze capitalizzabili, che forniscano le capacità per fronteggiare nuovi saperi e mettano gli alunni in grado di affrontare i veloci cambiamenti nel sapere e nelle competenze che l innovazione tecnologica comporta. 2. a concorrere alla formazione dell uomo e del cittadino,ciò significa, in particolare nell attuale momento storico e sociale, che essa deve contribuire a formare nei giovani una coscienza democratica ed educarli alla legalità intesa come: riconoscimento del valore della persona umana, della libertà individuale e della responsabilità personale, accettazione del diverso rispetto ad etnia, religione, idee, sesso, sviluppo delle capacità relazionali per definire la propria collocazione all interno della società. 7

8 BISOGNI EDUCATIVI DELLA SOCIETA CONTEMPORANEA La società attuale presenta una complessità di problematiche tale da richiedere alle agenzie formative, alla scuola in primo luogo, di rispondere in modo adeguato e flessibile per promuovere la formazione integrale della personalità degli alunni. Problemi posti dalla Società Estrema complessità data dalla presenza di valori, idee, comportamenti, religioni diverse tra loro (multiculturalità) Velocità nei cambiamenti sociali e scientifico-tecnologici Frammentazione a livello individuale e sociale Risposte che la scuola può offrire Sviluppo della capacità di problematizzare, valutare, scegliere in forma critica, aperta, consapevole,assumendo la diversità come ricchezza Sviluppo della capacità di gestirli in modo flessibile,conoscenza dei linguaggi informatici e utilizzo delle nuove tecnologie Sviluppo della capacità di individuare luoghi, momenti, esperienze aggreganti, sapersi dare regole e saper applicarle nel vissuto 8

9 BISOGNI EDUCATIVI SPECIFICI DEL CONTESTO AMBIENTALE La presenza sempre crescente di alunni stranieri che frequentano l istituto rende ogni giorno maggiore la consapevolezza che la società di oggi ha ormai superato i confini nazionali e che si muove in direzione di una società multietnica e multiculturale. La scuola deve non solo impegnarsi a formare persone in grado di reagire positivamente e consapevolmente a tale cambiamento, ma anche favorire la piena integrazione degli allievi stranieri nella nostra società scolastica e civile. L educazione interculturale va quindi intesa come: 1. coscienza di appartenere ad una precisa realtà storico-culturale e di essere nello stesso tempo cittadini europei 2. consapevolezza di doverci confrontare sempre più da vicino con culture diverse 3. disponibilità a conoscere e a collaborare con persone di altra formazione culturale 4. educazione alla tolleranza e alla pace attraverso il superamento di pregiudizi e stereotipi L attività educativa sarà pertanto finalizzata allo sviluppo della personalità degli alunni, cioè di persone che dovranno responsabilmente partecipare alla vita civile, Attraverso le varie discipline di insegnamento l Istituto A.Pacinotti si propone, dunque, la formazione di persone che, attraverso una presa di coscienza dei propri mezzi, sappiano realizzare con un costante impegno, un progetto di vita, di cittadini che, avendo maturato le proprie capacità critiche e la propria autonomia di giudizio, siano pronti ad affrontare le problematiche di una società sempre più complessa ed in continua trasformazione, di lavoratori competenti e flessibili. LE SCELTE EDUCATIVE DELLA SCUOLA Per lo sviluppo coerente e motivato delle tre dimensioni, integrate e complementari che costituiscono l unicità della persona, la scuola si propone di: guidare gli allievi a padroneggiare il più possibile i processi di sviluppo psicofisico e culturale; formare cittadini che partecipino consapevolmente alle scelte che riguardano se stessi e gli altri, sviluppando capacità di pensiero autonomo come fondamento delle libertà individuali e delle possibilità dell esercizio reale dei diritti e dei doveri; promuovere negli alunni la formazione e il potenziamento di abilità sociali e capacità cognitive, in termini di acquisizioni di una cultura, sia complessiva sia più specificatamente tecnicoprofessionale, capitalizzabile sul mercato del lavoro; sollecitare negli alunni la formazione della disponibilità all aggiornamento delle proprie conoscenze, non solo in funzione di una sempre più marcata qualificazione professionale, ma anche come valore intrinseco, che accompagni l uomo ed il cittadino in un processo di educazione permanente, intervenire con sensibilità ed attenzione per promuovere il diritto all apprendimento e il successo scolastico degli studenti nell ottica della trasparenza e comunicabilità. eseguire tutti gli interventi possibili di strategia educativa, necessari per ottenere un inserimento agevolato nella struttura operativa della scuola per tutti gli utenti, anche per quelli che presentano situazioni di svantaggio; operare una gestione aperta a tutte le istanze interne ed esterne, sia per quanto riguarda più propriamente l ambito formativo e didattico che la possibilità di fornire servizi progettuali ed educativi a soggetti socio-economici (enti, aziende, privati) presenti nel territorio di riferimento; promuovere attività e progetti che abbiano una particolare valenza sociale indirizzata all'acquisizione di una visione del reale più concreta, globale e consapevole; 9

10 rendere visibili nel territorio le azioni e le iniziative sviluppate negli istituti e verificare le qualità dei servizi. PROFILO DELLA PERSONA EDUCATA, ISTRUITA, FORMATA Le scelte educative costituiranno la base per lo sviluppo di conoscenze e competenze che riguardano la formazione in generale e l istruzione professionale in particolare attraverso il raggiungimento delle seguenti competenze trasversali: Obiettivi trasversali cognitivi Capacità di osservazione e di comprensione della realtà nei suoi molteplici aspetti, acquisendo specifici strumenti di interpretazione e di orientamento. Capacità di analisi, di sintesi, di consequenzialità logica e di riflessione critica. Capacità di usare correttamente la lingua in relazioni a scopi e situazioni diverse, con padronanza di diversi codici linguistici. Capacità di riconoscere e usare i diversi registri del linguaggio, da quello matematicoscientifico a quello storico- letterario. Capacità di argomentare e relazionare sulla base di elementi dati. Capacità di documentare i propri giudizi, mediante il rispetto dei fatti e la ricerca di un riscontro obiettivo di ipotesi ed interpretazioni. Attitudine a formulare domande e dilatare il campo delle proprie conoscenze. Capacità di storicizzare i fenomeni. Abitudine alla lettura, come strumento indispensabile per la propria crescita culturale. Capacità di apprendimento autonomo, mediante un corretto metodo di acquisizione delle conoscenze. Capacità di adeguarsi ad ogni cambiamento della società in genere e del mondo del lavoro in particolare capacità di progettare ed eseguire un progetto capacità di lavorare in gruppo e di adattarsi a situazioni nuove, cogliendo gli aspetti organizzativi delle varie funzioni aziendali; 10

11 IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA E un patto tra i docenti, l allievo e i genitori che contiene gli impegni di ciascuna parte per ottenere la formazione dello studente. 11

12 Patto educativo di corresponsabilità previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti (art.3 D.P. R. 21 /11/2007, n. 235) Con il presente patto educativo l istituto A Pacinotti nella persona del dirigente scolastico e i sottoscritti: alunno genitore dell alunno., assumono i seguenti impegni: 1. l istituto A. Pacinotti si impegna a fornire un servizio scolastico coerente con gli obiettivi e le attività contenute nel Piano dell Offerta formativa e rispettoso di quanto contenuto nel piano stesso con riferimento a criteri di verifica e valutazione e realizzazione degli interventi di recupero e sostegno, mettendo a disposizione per la realizzazione del suddetto Piano i locali, le attrezzature e tutte le dotazioni strumentali di cui la scuola dispone 2. l istituto si rende responsabile della garanzia che il servizio scolastico, compatibilmente con le risorse finanziarie e umane a disposizione e nel rispetto delle norme di legge e contrattuali che regolamentano il servizio scolastico e il rapporto di lavoro del personale della scuola, venga reso secondo i criteri e gli standard qualitativi indicati nel Piano dell Offerta formativa e nei Regolamenti interni (affissi e visionabili all albo e inseriti sul sito internet) 3. l alunno e il genitore dichiarano di aver preso visione del Piano dell offerta formativa e di essere a conoscenza del Regolamento d istituto e del Regolamento di disciplina e si impegnano ad agire affinché quanto contenuto nei Regolamenti citati venga rispettato dallo stesso alunno durante la sua permanenza tra gli iscritti dell istituto 4. il genitore dichiara di essere a conoscenza che l 'istruzione obbligatoria e' impartita per almeno dieci anni e si realizza secondo le disposizioni indicate all'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e che l adempimento dell'obbligo di istruzione e' finalizzato al conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età, con il conseguimento dei quali si assolve il diritto/dovere di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n il genitore si impegna a svolgere nei confronti del proprio figlio un azione educativa finalizzata a promuovere il rispetto degli altri, la tolleranza verso differenti culture, il rispetto delle regole di convivenza all interno della comunità scolastica come stabilite dal Regolamento d istituto e a formare al rispetto dei locali, delle attrezzature e di tutte le dotazioni strumentali della scuola con la consapevolezza che esse costituiscono patrimonio dell intera comunità educante di cui genitori, studenti e operatori scolastici sono parti 6. l accettazione della domanda d iscrizione comporta l automatica sottoscrizione del presente patto da parte del rappresentante legale dell istituzione scolastica, la firma in calce al presente atto costituisce sottoscrizione del patto da parte del genitore dello studente il cui nominativo è riportato nell atto medesimo. Bagnone,. Il genitore L alunno.. Il Dirigente Scolastico 12

13 Aree di individuazione delle funzioni strumentali al piano dell offerta formativa Area 1 Coordinamento e gestione del POF Sostegno al lavoro dei docenti Analisi dei bisogni formativi Area 2* A - Orientamento in entrata e in uscita - Viaggi d Istruzione Recupero e Sostegno B - Accoglienza, Educazione stradale; Educazione alla legalità, Educazione alla salute, Educazione ambientale, Volontariato. Area 3 Accreditamento e certificazione di qualità Agenzia formativa Area 4 Realizzazione dei progetti formativi d intesa con Enti ed Istituzioni esterne alla scuola Coordinamento dei rapporti con Enti Pubblici o Aziende anche per la realizzazione di stage formativi Coordinamento delle attività di alternanza scuola-lavoro e di stage formativi Coordinamento delle attività con la formazione professionale Area 5 Piano di formazione e aggiornamento dei docenti Nuove tecnologie Area 6 Attività Convittuale Coordinamento delle varie attività svolte all interno del convitto Si auspica una maggior coesione tra le sedi *Il compenso verrà suddiviso tra le due figure 13

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15 IL RUOLO DEL DOCENTE La funzione docente si base sull autonomia culturale e professionale dei docenti, si esplica nelle attività individuali e collegiali, e si allarga alla partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio. Uno dei compiti principali degli educatori è quello di guidare gli allievi a raggiungere tutte le finalità e gli obiettivi del progetto educativo, aiutandoli a crescere e a sviluppare la loro personalità in modo positivo, cercando di renderli responsabili e attivi cittadini del mondo. L insegnante si pone come punto di riferimento per lo studente in una fase delicata del suo processo evolutivo; è consapevole dell importanza nella società contemporanea di una più matura coscienza di sé, dell approfondimento della cultura di base e dell'acquisizione di iniziali abilità professionali. Ai docenti di questo istituto si richiedono competenza professionale, culturale e metodologica, costante impegno, attività di aggiornamento, ma anche sensibilità educativa e attenzione ai bisogni degli studenti. Il docente deve ORGANIZZARE IL LAVORO definire e presentare alla classe la propria offerta formativa e gli obiettivi in modo chiaro ed esplicito, motivando le scelte e le strategie educative armonizzare il carico di lavoro stabilire le scadenze intermedie e finali verificare con metodo e trasparenza l'acquisizione delle competenze, assicurando tempestiva comunicazione dei risultati e una consegna delle prove corrette nel più breve tempo possibile e comunque non oltre i dieci giorni - e organizzare recuperi ed eventuali interventi individualizzati predisporre gli strumenti necessari per lavorare in buone condizioni: modalità di lavoro coinvolgenti e stimolanti, sussidi didattici, audiovisivi, uscite, incontri con esperti, ecc. FORMARE: far acquisire le competenze e le conoscenze programmate e organizzare l'attività formativodidattica fornire aiuto metodologico e favorire la motivazione allo studio - mostrare operativamente come si lavora, come si fa a rispettare i ritmi di attenzione e di apprendimento, come si può migliorare il proprio metodo di studio sviluppare un atteggiamento metacognitivo nell allievo, valorizzando quanto di positivo viene espresso da ogni alunno sia dal punto di vista disciplinare sia formativo responsabilizzare la classe ad una partecipazione attiva verso tutte le proposte didattiche VALUTARE regolarmente, periodicamente e con criteri espliciti RISPETTARE il regolamento di Istituto le differenze di idee, comportamenti, stili di apprendimento, bisogni tra i ragazzi gli studenti, adottando atteggiamenti collaborativi ed esprimendosi con un linguaggio adeguato ad un ambiente educativo CREARE UN CLIMA DI FIDUCIA per motivare e per favorire scambi e interazioni RISPETTARE E REGOLARE IL CONTRATTO-Patto educativo, facendo dei bilanci e rinegoziando il contratto se necessario 15

16 COMPITI DEL COORDINATORE DI CLASSE Cura la continuità del progetto formativo della classe, soprattutto in caso di cambiamenti di docenti del Consiglio Coordina le attività del Consiglio di Classe, verificandone anche la coerenza con le indicazioni del POF Comunica agli studenti e alle famiglie il contratto formativo patto educativo di corresponsabilità di classe Presiede, su delega del Dirigente Scolastico, le riunioni del Consiglio di Classe relative alla programmazione didattica e alla verifica dei risultati della programmazione stessa Ha facoltà di convocazione del Consiglio di Classe Cura la redazione dei verbali delle riunioni del Consiglio, garantendone la correttezza, la chiarezza e la completezza E tenuto informato dai colleghi sull andamento didattico e comportamentale della classe o dei singoli studenti Tiene informato il Dirigente Scolastico sull andamento generale e sulle situazioni problematiche della classe E il primo referente per gli studenti dal punto di vista didattico e comportamentale Cura i rapporti con le famiglie, riferendo sull andamento didattico - disciplinare della classe durante i Consigli aperti ai genitori, contattando, a nome del Consiglio, le famiglie in caso di situazioni problematiche quali profitto gravemente insufficiente o frequenze irregolari da parte degli studenti - e facendosi referente per proposte o attività che possano coinvolgere gli studenti e le famiglie. 16

17 ATTIVITA PER LA PROMOZIONE ED IL SUCCESSO SCOLASTICO Il problema della dispersione e dell insuccesso scolastico è stato considerato in modo prioritario dalla nostra scuola: la promozione del successo scolastico e formativo è stata indicata come direzione fondamentale e trasversale della nostra proposta didattico-educativa che, oltre alle generali attività miranti a raggiungere gli obiettivi socio-affettivi e disciplinari, ha individuato in modo specifico tre strumenti con i quali si intende intervenire nei casi di disagio scolastico: Il recupero, Progetti ed interventi con specialisti e psicologi L integrazione. RECUPERO Per ciò che concerne le attività di recupero, si prevedono i seguenti interventi, con proposte diversificate per ciascuna Sede, a seconda delle decisioni assunte dai Consigli di Classe, come deliberato dal Collegio dei Docenti: Recupero in itinere, inserito nelle normali attività curricolari di ogni disciplina, sia a livello di classe, sia a livello individuale, e relativo a problemi nell acquisizione delle competenze e nel possesso di adeguate tecniche e metodi di studio Attività extra-curricolari sportello nel corso dell anno scolastico, da svolgersi nelle ore pomeridiane, a disposizione e su richiesta degli studenti che volessero approfondire o rivedere parti del programma. Per agevolare l organizzazione delle attività e venire incontro alle esigenze sia degli alunni sia degli insegnanti, gli studenti possono anche rivolgersi a docenti diversi da quelli del loro consiglio di classe, rendendo così molto flessibile l offerta formativa in questo settore. Il Consiglio di classe rimane comunque lo strumento operativo fondamentale con cui la programmazione e i progetti di intervento dovranno entrare in relazione. Corsi di recupero nel corso dell anno scolastico, in orario pomeridiano; (Bagnone, Pontremoli, Fivizzano). Sospensione dello svolgimento del programma con tempi e durata stabilite dall insegnante (e comunque non superiore alle due settimane) a seconda delle necessità di intervento. In questo periodo, il docente avrà cura di predisporre anche attività di approfondimento e potenziamento per gli alunni che non hanno bisogno di recupero. Cfr Progetto Recuperando nella sezione Progetti ATTIVITA EXTRA-CURRICOLARI Uno degli obiettivi educativi fondamentali è lo sviluppo armonioso e completo dell individuo: lo scopo della scuola non è solo trasmettere informazioni e garantire una buona competenza culturale e professionale, ma anche permettere allo studente di scoprire, sfruttare e sviluppare le proprie potenzialità ed inclinazioni sotto vari punti di vista.per questo motivo, diversi e molteplici sono i progetti attivati nella nostra scuola, sia integrati alle attività curricolari sia propositivi di esperienze di vario tipo che coprono differenti e motivanti aspetti del mondo sociale, culturale e giovanile: educazione alla salute, all ambiente, turismo scolastico, attività teatrale o di tipo artistico, ricerche sul territorio dal punto di vista sociale, storico, economico, conferenze, dibattiti, seminari, giornali di Istituto, pratiche sportive. Per il dettaglio delle singole attività extra-curricolari si fa riferimento ai progetti presentati nelle apposite sezioni di questo documento. 17

18 ACCOGLIENZA Stare bene a scuola è uno degli obiettivi del nostro Istituto: per questo si ritiene importante creare un ambiente accogliente dove gli alunni delle classi prime possano trovare un facile inserimento nella nuova realtà scolastica, aiutandoli a superare il passaggio fra due ordini di scuole diverse. I primi giorni di scuola sono dedicati all accoglienza dei nuovi studenti che prendono contatto con le strutture, il personale, i compagni, le regole di convivenza e di Istituto. Ai ragazzi sono sottoposti test di ingresso per valutare non solo le conoscenze e le competenze, ma anche le attitudini allo studio e il possesso di determinati requisiti, al fine di progettare in modo adeguato il processo di insegnamento-apprendimento. Viene anche somministrato un breve questionario per la rilevazione degli interessi e delle abitudini degli studenti. ORIENTAMENTO L orientamento è un processo continuo di formazione ed informazione che accompagna l alunno fin dal suo ingresso a scuola, per questo motivo è inteso in entrata ed in uscita. Nel primo caso è rivolto agli studenti della classi medie inferiori, al fine di favorire una corretta conoscenza dell offerta formativa della nostra scuola e aiutare i ragazzi a fare una scelta più consapevole e serena possibile. L attività informativa è rivolta agli studenti, alle famiglie e ai colleghi delle scuole medie attraverso incontri e visite alla nostra scuola. Si ritiene infatti importante, soprattutto in considerazione della tipologia della nostra offerta formativa, che i ragazzi prendano contatto con le attività delle materie tecnico-professionali svolte direttamente nei laboratori: per questo, quando possibile, si favorisce l inserimento di alunni delle scuole medie in lezioni con insegnanti delle materie tecnico professionali. L orientamento in uscita è rivolto agli studenti delle classi terze che possono lasciare la scuola dopo la qualifica del terzo anno e ai ragazzi delle classi quarta e quinta, fornendo supporto alle scelte per il post-diploma, basate sulla conoscenza di sé e sulle opportunità di prosecuzione degli studi o di tipo occupazionale. Si organizzano o si aderisce ad incontri degli alunni delle classi terminali e enti pubblici o privati ed università, al fine di informare gli studenti sulla realtà culturale ed economica del territorio e sulle offerte formative, professionali e di studio. Inoltre, le visite aziendali e gli stages contribuiscono a chiarire allo studente le realtà lavorative e a definire le scelte personali. In alcuni casi, la scuola è un punto di riferimento per eventuali contatti con il mondo del lavoro ATTIVITA di CONTINUITA Il processo di apprendimento e di crescita dovrebbe essere il risultato di momenti diversi a seconda delle tappe evolutive ma fra loro collegati in modo continuo ed omogeneo. Il passaggio dalle scuole medie inferiori alle scuole medie superiori rappresenta un cambiamento importante per i ragazzi in una fase delicata del loro sviluppo psico-fisico. Il nostro Istituto, sensibile sia alle problematiche adolescenziali sia alla dispersione scolastica, al fine di dare omogeneità al percorso didatticoeducativo, attiva contatti con le scuole di provenienza degli studenti soprattutto per cercare di creare una continuità a livello didattico con relativa trasmissione di informazione sui ragazzi, sui programmi e sui pre-requisiti necessari per affrontare i nostri corsi. L esigenza di continuità è anche poi sentita all interno del nostro Istituto in quanto si cerca sia nell assegnazione dei docenti alle classi sia nell organizzazione didattica di non creare cambiamenti tali da rendere difficoltoso il percorso scolastico. 18

19 INTEGRAZIONE DISABILI ED EXTRACOMUNITARI La scuola investe risorse specifiche per l organizzazione e il coordinamento di attività didattiche ed extra-curricolari finalizzate a favorire la massima integrazione ed il raggiungimento degli obiettivi formativi per gli studenti in situazione di svantaggio. Le attività per gli alunni bisognosi di sostegno vengono progettate e curate dai gruppi H costituiti dagli insegnanti del consiglio di classe, dagli insegnanti di sostegno, dai responsabili dell ASL che seguono i ragazzi - ponendo attenzione sia ai bisogni dei singoli soggetti sia alla possibilità di proporre progetti alternativi al programma ministeriale mirati a realizzare l integrazione e a sviluppare abilità spendibili in un ottica lavorativa. Un particolare spazio viene dato agli alunni provenienti da paesi stranieri cercando di aiutarli nell inserimento in una nuova realtà sociale e culturale, anche attivando strategie di sostegno per eventuali difficoltà nella lingua quali l intervento di mediatori culturali. 19

20 CRITERI PER LA FORMULAZIONE DELL ORARIO SCOLASTICO DELLE LEZIONI Nella formulazione dell orario si tiene conto dei seguenti criteri: Suddivisione dell anno scolastico in trimestre e pentamestre distribuzione equilibrata delle materie nell arco della settimana e dei giorni ripartizione equa ed alternata delle materie nell arco della mattinata utilizzo dei laboratori, aule speciali e palestre (possibilmente da concordare con i docenti interessati sulla base delle esigenze curricolari e delle eventuali compresenze) assegnazione del carico di lavoro domestico degli alunni, considerando anche le attività curricolari pomeridiane necessità di avere a disposizione un insegnante in ogni ora di lezione per eventuali sostituzioni Compatibilmente con i criteri citati, si prenderanno in considerazione le indicazioni e le esigenze dei singoli insegnanti. CRITERI PER L ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI I docenti vengono assegnati alla classe dal Dirigente Scolastico, il quale tiene conto in particolar modo: Continuità didattica valutata anche in prospettiva e delle esigenze di organizzazione all interno delle varie cattedre orario; Inscindibilità delle cattedre; Equa ripartizione del carico di lavoro; Graduatoria di Istituto; Incompatibilità per motivi di parentela. Anzianità di servizio Titoli culturali e didattici Migliore utilizzazione delle competenze e delle esperienze professionali per attuare il piano dell offerta formativa 20

21 Prerequisiti di ingresso Messaggio di apprendimento Proposta compensativa individualizzata Valutazione Formativa: l obiettivo è stato conseguito? Valutazione sommativa 21

22 VALUTAZIONE La valutazione è un momento peculiare nel percorso formativo, e può essere considerata lo strumento per orientare e per aiutare a crescere gli alunni: è un processo continuo di controllo dell apprendimento e dell attività didattica, una verifica del raggiungimento degli obiettivi programmati, un bilancio del lavoro svolto dagli insegnanti e dagli studenti. Nelle fasi di verifica si raccolgono con metodo informazioni, valide ed attendibili, atte a fornire l autovalutazione del processo di insegnamento-apprendimento, a valutarne l efficacia, a modificare, in caso contrario, il percorso didattico o ad integrare con itinerari e scelte compensative. I criteri di valutazione, le modalità di verifica e la misurazione delle prove vengono chiaramente esplicitati dai docenti e gli studenti devono essere a conoscenza dei procedimenti di verifica e valutazione a cui verranno sottoposti e imparare ad autovalutarsi. I principi basilari individuati nelle modalità di valutazione sono ispirati alla trasparenza, intesa come pubblicità dei criteri di verifica e valutazione e dei risultati omogeneità dei criteri adottati al fine di garantire, pur nel rispetto della libertà di insegnamento dei singoli docenti, una maggiore oggettività e uniformità del giudizio che faccia riferimento a standard comuni Il docente, attraverso la valutazione, si prefigge di conoscere il grado di apprendimento degli alunni verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati verificare l efficacia del proprio intervento formativo individuare eventuali difficoltà per programmare attività di recupero e, modificare, se necessario, le strategie di insegnamento L alunno, mediante la valutazione prende consapevolezza della propria situazione in rapporto alla metodologia di studio adottata e all impegno profuso impara ad autovalutarsi, attivando anche tecniche di tipo metacognitivo individua carenze e lacune riceve indicazioni per rendere proficuo il suo lavoro. Il percorso valutativo è caratterizzato da tre momenti principali: valutazione in ingresso è una valutazione di tipo diagnostico mirata a verificare il possesso da parte degli studenti di determinati pre-requisiti relativi alle conoscenze e alla competenze necessari ad affrontare lo studio delle varie discipline, a stabilire il livello iniziale di partenza allo scopo di fissare i tempi, i modi e i contenuti della programmazione. Valutazione formativa è la valutazione in itinere del processo formativo, attivata al termine delle varie unità del modulo o dei segmenti che compongono il percorso didattico. Valutazione sommativa è la valutazione finale, che dà un giudizio globale sulle conoscenze e competenze acquisite dallo studente alla fine di un modulo didattico o al termine del trimestre / pentamestre. In fase di scrutinio, nella formulazione del giudizio globale e del voto, si prendono in considerazioni i risultati raggiunti, ma anche l impegno mostrato dallo studente, la partecipazione al dialogo educativo ed eventuali miglioramenti nel profitto. 22

23 Le verifiche saranno di vario tipo, come specificato nelle singole programmazioni, distribuite adeguatamente secondo i tempi di svolgimento del programma, e conformi ai metodi e ai contenuti proposti. Nella prospettiva di dare maggiore uniformità all offerta formativa, quando possibile, si prevedono verifiche comuni nelle diverse sezioni dell istituto e su classi parallele. Si prevedono un numero minimo di 2 verifiche scritte, 2 verifiche orali nel trimestre 3 verifiche scritte, 3 verifiche orali nel pentamestre Corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza, capacità e competenza 10-9 (ottimo): l alunno ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati, esibendo una notevole padronanza degli argomenti trattati. Ha dimostrato ottime capacità di analisi e di sintesi, approfondendo gli argomenti anche con contributi personali. 8 (buono): l alunno ha acquisito una buona conoscenza della disciplina, riuscendo ad elaborare in modo autonomo i concetti. Le capacità di analisi e sintesi risultano buone con qualche contributo personale. 7 (discreto): l alunno ha acquisito una conoscenza della materia più che sufficiente dimostrando partecipazione al dialogo educativo. Le capacità di analisi e di sintesi risultano discrete. 6 (sufficiente): l alunno ha raggiunto tutti gli obiettivi in modo sufficiente partecipando al dialogo educativo. Le capacità di analisi e sintesi risultano appena sufficienti. 5 (mediocre): l alunno non ha raggiunto gli obiettivi minimi della disciplina. Molto ristretta la rielaborazione personale, con evidenti lacune nelle capacità di analisi e di sintesi. 4 (insufficiente): l alunno ha dimostrato scarsa partecipazione al dialogo educativo, la rielaborazione personale risulta quasi inesistente, si evidenziano lacune gravi. 3-1 (nettamente insufficiente): l alunno non ha partecipato al dialogo educativo, non ha raggiunto nessun obiettivo evidenziando lacune molto gravi. Valutazione voto in condotta Il voto in condotta viene attribuito dal C.C., che tiene conto dei seguenti indicatori: 1. Frequenza e puntualità 2. Rispetto del Regolamento di Istituto. Diritti e Doveri 3. Partecipazione al dialogo educativo 4. Collaborazione con insegnanti e compagni. 5. Rispetto degli impegni scolastici. Ad ogni indicatore corrisponde un punteggio, la somma dei diversi punteggi corrisponde al voto attribuito all allievo. Numero di assenze massimo consentito Con riferimento alle assenze degli alunni a seguito dell entrata in vigore dell art. 14, comma 7, D.P.R. 22 giugno 2009 n.122, si prevede la frequenza di almeno ¾ dell orario annuale personalizzato per procedere alla valutazione finale di ogni studente. Le motivate deroghe al principio sono da individuarsi nei riguardi di assenze per malattia giustificate con certificato medico, assenze per gravi ragioni di famiglia debitamente motivate che, comunque, non pregiudichino la possibilità della valutazione e quindi non incidano in maniera pesante sul profitto. Vengono inoltre escluse le assenze, entrate in ritardo ed uscite anticipate per motivi di trasporto. Valutazioni INVALSI In linea con quanto previsto dalla normativa vigente, a partire dall A.S l Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione, prevede le prove di valutazione nelle classi seconde relativamente alle discipline: Italiano, matematica, più un questionario dello studente 23

24 Scelte di supporto alla qualità dell offerta formativa AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE Come supporto all attività didattica formativa, l Istituto si avvale dei servizi territoriali con equipe psicopedagogica che collabora con i docenti per migliorare il percorso educativo degli studenti, sia nell aspetto formativo che comportamentale. Inoltre a studenti e docenti, quale formazione e aggiornamento, è offerta la possibilità di frequentare: Corso per il conseguimento della Patente Europea per il computer, denominato E.C.D.L. (European Computer Driving Licence) con esame finale riconosciuto in tutta l Europa. Tale corso è tenuto da docenti formatori per il piano nazionale dell informatica Corsi sul tema del Primo Soccorso. Percorsi di Integrazione Scuola-Formazione, finanziate dalla regione Toscana, per incrementare l attività e la didattica laboratoriale. Percorsi rivolti all informatizzazione della valutazione in sede di Scrutinio, informatizzazione della gestione del Registro Personale del Docente, da parte dei singoli Docenti e del Registro- Giornale di classe. Percorsi volti alla maggior diffusione possibile della normativa relativa alla Riforma e alla Modulistica prevista dalle procedure previste nella certificazione della Qualità. Corsi di formazione sull utilizzo delle L.I.M. Corso di Alta Formazione sulla D.S.A. ( disturbi specifici apprendimento), Regione Toscana e Associazione Italiana Dislessia. RAPPORTO SCUOLA- FAMIGLIA Per quanto riguarda il rapporto scuola-famiglia l Istituto organizza 3 colloqui generali tra docenti e genitori, di 4 ore ciascuno, nei mesi di Novembre, Febbraio ed Aprile. ricevimenti su appuntamento, da fissarsi a non oltre una settimana dalla richiesta. Accesso al portale Scuolanet dal quale è possibile, previa distribuzione ai genitori di apposite password, visionare l andamento didattico e curricolare,delle assenze e la richiesta di eventuali certificazioni L andamento didattico e disciplinare viene notificato alle famiglie tramite la Pagella del trimestre e del Pentamestre e la pagellina intermedia del Pentamestre. E' prevista la partecipazione dei genitori a tutti i Consigli di Classe, escluso quelli riservati allo scrutinio. La corrispondenza con le famiglie è regolata dall art 11 del regolamento d Istituto, in base al quale il Dirigente Scolastico ed i docenti comunicano con le famiglie per quanto concerne il comportamento scolastico dell alunno, riferendo personalmente o mediante libretto scolastico. L Istituto invierà comunicazione scritta sulla situazione di alunni segnalati dal Coordinatore di Classe o nei casi richiesti da situazioni particolari ( note disciplinari, danni arrecati, ecc.). Il Patto educativo di corresponsabilità, coinvolge anche i genitori, i quali, nell ambito della indispensabile collaborazione tra scuola e famiglia, devono conoscere l offerta formativa della scuola, esprimere pareri e proposte, e collaborare nelle attività. 24

25 Dirigente scolastico Organigramma dell'istituto Luigi Sebastiani rappresenta l'istituzione scolastica è responsabile della gestione e dei risultati è membro di diritto del Consiglio d'istituto presiede la Giunta esecutiva, il Collegio dei docenti, i consigli di classe e il Collegio degli educatori del convitto è responsabile della gestione dell'azienda agraria annessa Collaboratori del Dirigente Scolastico (nominati dal dirigente scolastico) Folloni Luigi sostituzione del Dirigente scolastico durante la sua assenza coordinamento dell'attività didattica e raccordo tra le varie sedi predisposizione della sostituzione dei docenti assenti firma e controllo dei permessi di entrata / uscita degli alunni in assenza del D.S. organizzazione della flessibilità degli insegnamenti in occasione di particolari attività programmate dagli organi collegiali funzione di diretto riferimento per i docenti e il personale in caso di temporanea assenza del Dirigente Scolastico coordinamento e integrazione delle attività dell'istituto, delle commissioni e dei consigli di classe coordinamento tra le figure strumentali Mariani Germano Secondo collaboratore della Dirigenza Lo staff della dirigenza per l a.s. 2010/11 risulta cosi costituito: Prof. Folloni Luigi, Prof. Mariani Germano, Prof. Vivoli Fabrizio, Prof.ssa Veschi M.Teresa Prof.ssa Pinotti Rosanna, docente incaricata della verbalizzazione degli organi collegiali Prof.ssa Vettori Francesca, docente responsabile della qualita e agenzia formativa Direttore dei Servizi amministrativi Valenti Oriano sovrintende ai servizi generali dell'istituzione è responsabile della gestione organizzativa del personale ATA dell'istituzione organizza i servizi amministrativi dell'unità scolastica è membro della Giunta esecutiva è affidatario dei registri e dei documenti dell'istituzione collabora, anche con autonome proposte, alla realizzazione del POF rilascia le certificazioni ufficiali dell'istituzione Coordinatore azienda agraria Soliera Bonatti Sauro gestione dell'azienda agraria contabilità azienda agraria a supporto del DSGA raccordo con i consulenti esterni per la gestione degli operai dell'azienda agraria riferimento organizzativo per i collaboratori tecnici assegnati all'azienda agraria 25

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