GEOMETRA. dimensione. Organo ufficiale del. Comitato Regionale. dei collegi. dei Geometri e. Geometri laureati del. Friuli Venezia Giulia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GEOMETRA. dimensione. Organo ufficiale del. Comitato Regionale. dei collegi. dei Geometri e. Geometri laureati del. Friuli Venezia Giulia"

Transcript

1 dimensione GEOMETRA Organo ufficiale del Comitato Regionale dei collegi dei Geometri e Geometri laureati del Friuli Venezia Giulia Mensile - Sped. in a.p. 70% - D.C.B. - UD - Direttore responsabile BRUNO RAZZA

2

3 Indice 4 EDITORIALE Puntiamo tutto il nostro futuro sulla formazione di Bruno Razza 8 ATTUALITÀ La riforma della Scuola Superiore e dell Università per le Professioni Tecniche di Nicla Manetti 19 FISCO Studi di settore che fare? di Tiziano Fior 20 Posta Elettronica Certificata di Elio Miani 24 AMBIENTE La nostra aria é troppo inquinata da PM10 di Livio Lacosegliaz 30 FORMAZIONE Public Speaking (parlare in pubblico) di Pier Giuseppe Sera 32 PREVIDENZA Insediata la nuova commissione legislativa di Tiziano Fior 34 CATASTO Finalmente si attiva il Pregeo 10 di Bruno Razza

4 Editoriale Puntiamo tutto il nostro futuro sulla formazione Si è tenuto a Mestre, organizzato dai Geometri, Periti Industriali e Periti Agrari del Triveneto, un interessantissimo convegno nazionale sulla formazione della nostra figura tecnica di Bruno Razza I Collegi dei Geometri, dei Periti Industriali e dei Periti Agrari, hanno organizzato a Mestre il 18 settembre scorso, una giornata di studio ed approfondimento, dal titolo La riforma della Scuola Superiore e dell Università: prospettive per le Professioni Tecniche, alla quale no han- parte- cipato molti consiglieri dei Collegi delle tre professioni, i vertici nazionali delle categorie, moltissimi Presidi e rappresentanti del mondo scolastico ed universitario, oltre ad illustri relatori, amministratori, Il direttore di DG Bruno Razza 4

5 politici e studiosi ed esperti culturali. L argomento è così grande ed importante, che abbisognerà di ulteriori approfondimenti che ci riserviamo di produrre in seguito. Il Convegno è sorto sulla scia della proposta inoltrata dalle tre categorie tecniche (Geometri, Periti Industriali, Periti Agrari) al Ministro della Giustizia per l unificazione delle stesse in un unico albo professionale per ora cosiddetto del Tecnico per l Ingegneria, argomento questo, del quale abbiamo già avuto modo di scrivere su questa rivista. Ora, dopo la presentazione di apposito e condiviso disegno delega al Governo da parte dei vertici delle tre categorie, il tema dell unificazione delle stesse, diventa di attualità, anche perché si inserisce significativamente nell ambito della riforma scolastica in atto. Tant è che il giorno precedente il Convegno, sempre a Mestre, si è tenuto il primo Consiglio plenario dei tre Consigli Nazionali dei Geometri e Geometri Laureati, dei Periti Industriali e Periti Industriali Laureati e dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati. In questa sede, si è dibattuto l argomento dell unificazione delle tre categorie, incentrando l analisi sugli effetti positivi e negativi di questa ipotesi. Va detto che è stato possibile riscontrare un grande coinvolgimento di tutti nel riconoscere che dalla ipotizzata fusione, si potranno raccogliere molti più benefici piuttosto che danni, specialmente se questa sarà sorretta da una adeguata riforma del percorso scolastico necessario al conseguimento dell abilitazione all esercizio della professione e dalle modifiche normative, che portino inequivocabilmente alla creazione di due livelli di tecnici professionali (quelli della laurea quinquennale e quelli della laurea triennale o titolo equipollente). Il tutto, dovrebbe sfociare nell eliminazione degli Albi B dei laureati magistrali, dove oggi possono iscriversi coloro che avrebbero i requisiti (laureati triennale) per iscriversi anche nei nostri Albi, eliminando così una concorrenza irragionevole ed incomprensibile tra Ordini e Collegi Professionali, i quali per logica e ragionevolezza, debbono essere profondamente diversi tra di loro, per attività, competenze ed interessi. Al momento, la strada per arrivare ad un nuovo Albo dei tecnici laureati triennali, nel quale potranno e dovranno confluire gli attuali Albi dei diplomati in una sorta di unificazione, sembra ancora lunga ed accidentata, anche perché la proposta dovrebbe ottenere il consenso delle altre categorie professionali (Ingegneri, Architetti, Geologi, Dottori Agronomi, ecc.), che a tutt oggi appare tutt altro che scontato. In proposito è emblematico il recentissimo cambio avvenuto al vertice nazionale degli Ingegneri, che pare motivato in grande parte sui dissensi e contrasti interni, intervenuti in seguito alla nostra proposta (per il nome: tecnico per l ingegneria, per le competenze, per la possibilità di iscrizione, per l eliminazione od il mantenimento dell Albo B, ecc.). Mario Giacomo Dutto, direttore generale per gli ordinamenti scolastici, Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca 5

6 Bruno Bordignon docente dell Università Salesiana In ogni caso, l aspetto più interessante che possiamo rilevare oggi dal Convegno di Mestre, è quello che ha visto per la prima volta, tre categorie professionali (per molti versi affini) ritrovarsi assieme in una vasta area geografica, per condividere un aspirazione, una necessità, un bisogno, attraverso un lavoro di gruppo svolto e da svolgere in comune, assieme, mettendo ognuno a disposizione di un disegno più ampio e generale del solito interesse particolare, le proprie risorse e disponibilità. Il Presidente del Collegio di Udine Renzo Fioritti e la Consigliera Nicla Manetti hanno partecipato all organizzazione dell evento, entrando a far parte del Comitato di Coordinamento appositamente istituito tra gli organismi delle tre professioni del Triveneto, comitato che ha predisposto anche un apposito documento di presentazione dei temi e degli argomenti del convegno. Per conto di detto Coordinamento, il Presidente dei Periti Industriali di Belluno, Menegon Alberto, ha portato il saluto iniziale al Convegno. Il Presidente del Collegio dei Geometri di Venezia Massimiliano DeMartin ha tratto le conclusioni alla fine. La Consigliera del Collegio di Udine Nicla Manetti, che ha partecipato fattivamente alla stesura del documento, lo ha letto in apertura degli interventi. Il documento di cui sopra, viene qui di seguito pubblicato integralmente. Interessanti sono stati tutti gli interventi, a cominciare da quelli degli assessori Regionali (per noi era presente Roberto Molinaro) all Istruzione, Formazione e Cultura) fino a quelli dei Docenti Universitari, Presidi e dirigenti delle scuole Medie superiori. Tutti però hanno svolto relazioni di plauso e condivisione di principio delle nostre aspettative, ma hanno lamentato la presenza di diverse difficoltà organizzative, economiche e legislative, che ostacolano la concreta definizione del progetto di formazione delle Professioni Tecniche cosiddette intermedie. Il Direttore generale per gli ordinamenti scolastici del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Mario Giacomo Dutto, ha anche ventilato l ipotesi che la riforma, ormai definita nei principi generali, potrebbe ancora essere oggetto di qualche rinvio nei tempi di attivazione ed applicazione, per permettere di affinare i dettagli operativi ancora non chiari. Utili per la conoscenza delle strade e delle opportunità parlamentari del percorso scolastico che ci interessa, è stato l aperto confronto, spesso anche spiccatamente polemico, tra la Senatrice MariaPia Garavaglia (membro di minoranza della Commissione Istruzione Pubblica, Beni Culturali del Senato) e l onorevole Fabio Garagnani (componente di maggioranza della Commissione Cultura, Scienza ed Istruzione della Camera dei Deputati). Ma fra i tanti, di sicuro gli interventi più utili e significativi sono stati quelli del Professor Bruno Bordignon, docente dell università Salesiana e del Monsignor Fabiano Longoni, delegato all azione sociale 6

7 del Patriarca di Venezia. I due oratori hanno letteralmente illuminato la platea, dimostrato una grande conoscenza e competenza, evidenziando che per ottenere le riforme di cui abbiamo bisogno, non si deve partire da un modello di scuola, ma da un modello di tecnico e più precisamente di quel tecnico che è necessario alla società moderna ed al quotidiano sistema produttivo, altrimenti si rischia di fare una riforma che produrrà tecnici competenti del nulla e disadattati nel sistema paese. La riforma della scuola deve toccare gli studenti, le famiglie, i docenti, l università, gli Ordini professionali, il sistema nel suo assieme e soprattutto deve essere voluta, partecipata e condivisa da noi, che fra i tanti, siamo coloro che ne hanno più bisogno. Dobbiamo capire che il mondo è cambiato ed i suoi cambiamenti vanno affrontati con una cultura adeguata alla realtà, nell approfondimento di una formazione nuova e moderna, che sia realmente in grado di preparare le generazioni a qualcosa di concreto, senza lasciarle nel generico o nel sofisticato apprendimento attuale, più volte risultato assolutamente privo di concretezza. Quindi ci è stato detto a chiare lettere, che prima del sapere e del saper fare, termini a noi tanto cari quando intendiamo difendere la nostra competenza e preparazione, è necessario prima di tutto essere. Per cui dobbiamo cercare di identificare cosa e chi vogliamo essere, quale sia la figura tecnica che dobbiamo creare. La risposta è: il tecnico di cui la società ha bisogno e non il tecnico che ci piacerebbe, magari soltanto erede delle reminiscenze di un passato, che sappiamo ormai antico ed irripetibile. Pertanto la lezione più pregnante che ci è arrivata da questo interessante convegno, è quella di comprendere appieno quali siano le reali necessità della società e del territorio che noi conosciamo così bene e di lavorare quindi ad ogni livello, scolastico, universitario, professionale e politico, per la creazione della figura (diplomata/laureata e comunque brava) di un tecnico nuovo. Un tecnico che potrà essere chiamato anche diversamente da tecnico per l ingegneria, ma un tecnico che in continuità con ciò che siamo stati noi, sappia conoscere e risolvere i problemi della committenza di oggi e di domani, con assoluta competenza e capacità. 7 Fabiano Longoni, Monsignore delegato all Azione Sociale del Patriarca di Venezia

8 Attualità La riforma della Scuola Superiore e dell Università: prospettive per le Professioni Tecniche La relazione del Coordinamento Collegi dei Geometri, Periti Agrari e Periti Industriali del Triveneto, al convegno di Mestre di Nicla Manetti Nicla Manetti È la prima volta che geometri, periti agrari e periti industriali, tre categorie professionali di rilevante importanza nel panorama del settore tecnico e fortemente radicate nel tessuto sociale dell intero Paese, si ritrovano insieme, qui oggi, con il comune obiettivo di dare vita a un laboratorio per promuovere idee, elaborare progetti, costruire programmi, nell ottica, condivisa di una convergenza armonica e razionale verso la piena unificazione in un Albo dei tecnici per l ingegneria di primo livello, che dovrà essere anche la futura casa dei laureati triennali. Obbiettivo nobile ma certamente impegnativo, per la cui realizzazione, anche in questa sede, ribadiamo il nostro impegno, nella piena consapevolezza che una tale aggregazione produrrà sinergie positive e nuove risorse per una valorizzazione del patrimonio intellettuale e professionale, a beneficio dello sviluppo economico del Paese e dell intera società. Sono rappresentati in questa sala tutti i trentasei Collegi provinciali di un area geografica, meglio nota come Triveneto, da sempre fucina di idee e di proposte e luogo di straordinarie e innovative sperimentazioni. Oggi, nel laborioso e vivace territorio del nordest (che raggruppa le regioni del Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige), sono oltre gli iscritti alle nostre tre categorie impegnati nella filiera delle costruzioni, nel cui ambito si occupano in prevalenza come liberi professionisti in base alle rispettive competenze - nei settori dell edilizia, dell impiantistica, della sicurezza, della prevenzione incendi, della gestione del territorio e della salvaguardia dell am- 8

9

10 dando al futuro e battendoci per il rinnovamento e l innovazione possiamo realmente contribuire al progresso e al benessere della nostra società. All interesse per il buon esito del processo di unificazione, avviato dalle tre categorie e finalizzato alla costituzione di un Albo dei tecnici laureati per l ingegneria, costituito, in partenza, da circa iscritti che potranno essere affiancati da oltre tecnici diplomati pubblici, in coerenza con un doveroso processo di semplificazione del quadro professionale, si affianca una particolare attenzione alla tematica fino ad oggi troppo trascurata del modello di istruzione e formazione occorrente affinché il sistema Paese sia in grado di fornire risposte soddisfacenti alle esigenze di rinnovamento cultura- Alberto Menegon Presidente del Collegio dei Periti Industriali e Periti Industriali Laureati della Provincia di Belluno biente; anche in ragione della forza correlata alla cospicua rappresentanza ed alla variegata multidisciplinarietà di profili e competenze professionali disponibili, gli iscritti ai Collegi provinciali del Triveneto costituiscono da sempre una risorsa vitale per l economia locale oltre che un prezioso riferimento per le politiche di categoria. Va sottolineato il fatto che, a conferma delle specifiche professionalità, il reddito dei nostri iscritti, si attesta ben al di sopra dei redditi medi di categoria a livello nazionale. In questo senso, ci proponiamo come la prima aggregazione sovraregionale coordinata di tre categorie assai composite e complesse, nonché in continua evoluzione come solo pochi altri settori possono vantare. Se siamo ben consapevoli delle nostre comuni radici (lo scorso 2 luglio a Roma, abbiamo festeggiato unitariamente la ricorrenza comune dell 80 dalla costituzione dei tre ordinamenti), siamo altrettanto convinti che solo guar- le, intellettuale e professionale in ambito tecnico-scientifico, richieste dai settori dei servizi e della produzione. Questa sensibilità è il presupposto che ci ha motivati a promuovere il nostro convegno, dedicato a ISTRUZIONE E PRO- FESSIONE. Le riforme della scuola superiore e dell università; prospettive per le professioni tecniche, mediante il quale intendiamo sottolineare la necessità di un analisi e di un confronto aperto con le istituzioni, la scuola, le forze politiche e le parti sociali, sulle molteplici opportunità offerte dalla riforma dei piani di studio per l istruzione tecnica secondaria, attuata di recente dal ministro Gelmini. Opportunità che, peraltro, possono e devono essere colte in sincronia e collegamento con la preannunciata riforma dell Università. Il convegno, che vede invitati il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, esponenti nazionali delle forze politiche di maggioranza e opposizione competenti in materia, assessori delegati 10

11 all istruzione regionali e provinciali, esponenti dell università e della cultura, nonché tutti i 107 dirigenti degli Istituti Tecnici per geometri, periti agrari e periti industriali del Triveneto, va dunque interpretato come un momento di coinvolgimento dei soggetti chiamati, a vario titolo, al coordinamento e alla gestione compiuta delle norme concernenti il riordino delle nuove scuole secondarie. Per affrontare l emergenza Scuola - la vera emergenza nazionale così come l ha definita Galli Della Loggia nel suo editoriale di domenica scorsa sul Corriere della Sera - c è realmente bisogno dell aiuto e del contributo di tutti. Non può più essere il campo per un inutile e deleteria guerra per bande, ma deve diventare il territorio più fertile dell intero paese, dove far crescere attraverso uno sforzo comune e condiviso le nuove generazioni. e vuole proprio corrispondere a questo auspicio, richiamato nelle conclusioni anche dall editorialista del giornale di Milano, il nostro convegno, consapevoli che la posta in gioco non è la vittoria di questo o quello schieramento, ma il futuro dell Italia tutta. Prima di entrare nelle questioni di merito, va sgomberato il campo da alcuni pregiudizi e resistenze culturali che non hanno fin qui particolarmente coinvolto le libere professioni, nel pur acceso dibattito avviatosi all atto della riforma dell istruzione secondaria. Ciò ha determinato una scarsa divulgazione e un ancora più ridotta conoscenza nell opinione pubblica delle tesi e delle posizioni, avanzate dai nostri rappresentanti. È dunque necessario spiegare prima di tutto chi siamo e cosa vogliamo: da tempo attaccati perché ritenuti, in una certa visione politica ed economica, elementi di freno alla competitività del sistema Italia, gli ordini e collegi professionali raggruppano e rappresentano, per categorie diverse, quei soggetti che esercitano, in forma individuale o associata, un attività intellettuale mediante l esercizio della professione. In particolare i professionisti tecnici svolgono servizi di notevole importanza ed interesse per la collettività: dal settore ingegneristico, nel quale operano come esperti qualificati, nella progettazione e direzione di opere edili, impiantistiche e tecnologiche di natura civile o industriale, pubblica e privata nel settore della sicurezza, della protezione, della tutela ambientale e della gestione del territorio, nonché del risparmio energetico, solo per citare alcuni ambiti di attività. Essi sono consulenti, quotati e ricercati, a servizio del cittadino utente, della pubblica amministrazione, del mondo produttivo e dell autorità giudiziaria; vettori tramite i quali il potenziale di sensibilità e competenza, intrinseco alle varie categorie, non può che crescere, in forza della formazione teorica e della confidenza nell applicazione di tecnologie innovative. Il contributo intellettuale ed econo- 11 Massimiliano De Martin Presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Venezia

12 Nicla Manetti Consigliere del Collegio dei Geometri di Udine Roberto Molinaro, Assessore Regionale del Friuli Venezia Giulia all Istruzione, Formazione e Cultura mico dei professionisti costituisce dunque una risorsa preziosa per lo sviluppo ed il progresso del Paese; in tal senso si profila evidente ed assolutamente legittimo un loro diritto/dovere di esprimersi su questioni, come quella oggetto dell odierno convegno, di indubbia valenza strategica nazionale. Nell interesse della collettività si chiede di investire, nella formazione ed educazione scolastica, per fare emergere dagli studenti le loro abilità, attraverso un elevato livello di istruzione ed un alta qualità formativa, che potranno essere esercitate nei processi produttivi e nei settori nazionale ed esteri. Con queste abilità e competenze, tutte le realtà organizzate del lavoro potranno utilizzare tecnici preparati ed istruiti. Del resto, l attuale sistema rifiuta sotto il profilo della sostenibilità economica un modello di processo formativo per lo più basato su esperienze e conoscenze tecniche maturate solo all interno dell azienda, ma richiede, invece, un tecnico estremamente competente e formato, dotato di competenze specialistiche in un particolare settore, che sappia fin da subito, possibilmente, coniugare il sapere con il saper fare, e possa risultare immediatamente spendibile nel mondo del lavoro. Lo conferma il fatto che la domanda di tecnici da parte del mercato risulta soddisfatta mediamente a meno del 50%.le categorie professionali dell area tecnica, in Italia, hanno colto da tempo la straordinaria importanza dell aggiornamento continuo delle loro conoscenze e competenze professionali, per il mantenimento di uno standard qualitativo competitivo a livello europeo, al punto da prevedere, tra gli obblighi deontologici, quello della formazione permanente. Non solo dunque istruzione tecnica scolastica commisurata ai livelli di sviluppo tecnologico propri dell epoca moderna, ma ricerca continua, verifica delle esperienze professionali conseguite, aggiornamento delle conoscenze tecniche e tecnologiche, in un percorso guidato di miglioramento e perfezionamento al servizio del Paese. La riforma dell istruzione tecnica secondaria Assodati questi semplici, ma essenziali 12

13 concetti, vogliamo ora provare ad enunciare brevemente i principali aspetti innovatori introdotti dalla riforma voluta dal ministro Gelmini: a) accorpamento dei settori da 10 a 2: economico e tecnologico, nonché degli indirizzi formativi da 39 a 9: Meccanica, Meccatronica ed Energia; Trasporti e Logistica; Elettronica e Comunicazioni; Informatica e Telecomunicazioni; Grafica e Comunicazione; Chimica, Materiali e Biotecnologie; Sistema Moda; Agraria e Agroindustria; Costruzioni, Ambiente e Territorio. b) sviluppo del ciclo formativo in due bienni ed un quinto anno, pur costituendo questi ultimi due un percorso formativo unitario. Al riguardo, ci si interroga se questa scelta possa essere propedeutica e funzionale ad un futuro, ulteriore passaggio per uniformare il sistema nazionale al modello europeo prevalente che vede l istruzione secondaria sviluppata su un piano di studi di durata quadriennale, con indubbio vantaggio competitivo. c) incremento del numero di ore di studio delle materie tecnico/scientifiche e di laboratorio e della lingua straniera. L utilità di questa impostazione ci trova assolutamente concordi e non impone alcuna, ulteriore particolare considerazione. d) utilizzo di spazi di flessibilità per i contenuti del piano di studi in completa autonomia dei singoli istituti in misura non superiore al 20% nel primo biennio; al 30% nel secondo biennio e del 35% nell ultimo anno. Questa disposizione si profila come una vera e propria novità assoluta, ispirata al principio di una devoluzione dei poteri e delle responsabilità verso le realtà locali, ed offre grandi opportunità per caratterizzare positivamente un ciclo di studi, tale da renderlo, oltre che funzionale alle esigenze del singolo territorio, appetibile come offerta formativa specialistica in grado di catturare attenzioni e consensi anche di studenti di altre aree. e) possibilità per le scuola di attivare, durante il secondo biennio, percorsi formativi di scuola-lavoro e/o stage in collaborazione con le università, gli istituti tecnici superiori, accademie ecc.; in questo contesto riteniamo si riveli di fondamentale utilità l incremento del numero di soggetti intesi dalla scuola quali potenziali partner, da coinvolgere in questi particolari percorsi formativi, con ulteriori proficui apporti derivanti dal coinvolgimento anche delle categorie professionali tecniche. Note sulla riforma Con l intendimento di offrire qualche spunto di riflessione per gli interventi dei successivi illustri relatori ed ospiti, propo- Hotel Laguna Palace, sede del convegno 13

14 On.le Fabio Garagnani, componente della commissione Cultura, Scienza ed Istruzione della Camera dei Deputati Sen. Mariapia Garavaglia componente della Comissione Istruzione Pubblica e Beni Culturali del Senato 14 niamo alcune brevi considerazioni: 1) Il riordino degli istituti tecnici può e deve costituire una grande opportunità per il rilancio e la riqualificazione di questo ciclo di studi, dopo un recente periodo caratterizzato dal dilagante fenomeno della liceizzazione della scuola superiore. Fenomeno che rischiava di generare un accentuato dualismo ed una netta separazione dell offerta formativa, tale da comportare una formazione troppo generalista, capace di offrire solo un infarinatura sui contenuti professionali, relegando così gli istituti tecnici a scuola di rango inferiore, ove ridursi ad imparare un mestiere. Il confermato ritorno, in questi ultimi due anni, a un trend positivo nel numero dei nuovi iscritti è la dimostrazione che questa scuola viene nuovamente percepita come un percorso di studi atto a formare figure tecniche specialistiche di cui la società ed il sistema produttivo hanno bisogno per poter competere a livello globale; 2) Sotto il profilo pratico appare dunque assicurato un elevato livello culturale e formativo, con corsi tenuti da docenti qualificati anche in contatto con l ambiente universitario, indispensabile sia per il settore produttivo sia per il mondo delle libere professioni, in un circolo virtuoso, che assicuri da un lato un istruzione di eccellenza, in grado di consentire sbocchi professionali immediati e facilmente spendibili nel mondo del lavoro; dall altro, la possibilità di proseguire gli studi, con accesso all università, provvisti di un bagaglio di conoscenze tecniche adeguate ed in linea con quelle dei nostri partner europei. 3) Dal nostro punto di vista, ben venga dunque l intendimento espresso dal ministro Gelmini al recente Meeting di Rimini di un imminente, radicale revisione del sistema di qualificazione del corpo insegnante, che vedrebbe privilegiate, in un immediato futuro, maggiori competenze tecnologico-informatiche unitamente alle lingue straniere; è necessario infatti che anche i docenti siano adeguatamente preparati per il proprio impegnativo compito, circostanza questa che legittima la previsione, anticipata dal ministro, del ricorso

15 9/2009

16 ad una scuola di specializzazione per l insegnamento secondario, con corsi della durata biennale, per praticare l insegnamento nella scuola secondaria superiore. 4) Sembra infine indispensabile pervenire sollecitamente ad opportuni chiarimenti sulle eventuali opzioni utilizzabili per un istruzione tecnica superiore, alternativa all università, dovendosi superare quella ridda di pericolosi equivoci ingenerati dalle diverse sigle in gioco (ITS, IFTS ecc.) e la confusione sulle loro reali finalità. Ed in tale esercizio, non sembrano doversi escludere a priori, validissime possibilità offerte da modelli alternativi ma da tempo felicemente sperimentati in altri paesi europei, come ad esempio la F.H Fachhochschule in Germania. Il quadro che abbiamo voluto illustrare (necessariamente in termini parziali ed estremamente sintetici, ma che ci auguriamo possa trovare fecondi sviluppi e nuovi stimoli nelle relazioni che seguiranno) non può vedersi in alcun caso disgiunto da un altra importantissima immagine in corso di definizione. Stiamo parlando dell imminente riforma dell università, sulla quale riteniamo ulteriormente opportuno poter esporre brevemente il nostro pensiero, se è vero, come è vero, che l istruzione tecnica secondaria non si profila più, di per se, adeguata e sufficiente a conseguire quelle competenze tecnico-scientifiche occorrenti a svolgere, in un prossimo futuro, l esercizio della professione intellettuale. La riforma dell Università. Il contesto attuale: A seguito dell entrata in vigore della riforma ed in recepimento della direttiva europea di settore, tra pochi anni l esercizio della libera professione sarà consentito solo dopo un corso di studi post/secondari, di durata triennale, che porti al conseguimento di una laurea universitaria o di un titolo equipollente. Le opzioni future: 1) Laurea triennale. Una possibile risposta potrebbe giungere da una rinnovata attenzione per i politecnici, che in Italia sono comunque pochissimi, ed oltretutto radicati in realtà geografiche diverse dal Triveneto. Non si tratta necessariamente di creare nuove università ma di mettere a sistema quelle esistenti rendendole capaci di interagire con le realtà produttive e l innovazione tecnologica su base federativa. 2) L istruzione superiore. Vale quanto già accennato in precedenza: ferma restando la necessità di non confonderla o assimilarla con la formazione pro- Fausto Savoldi Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati, con il moderatore del convegno Luca Ginetto (giornalista Rai) 16

17 Andrea Bottaro Presidente del Consiglio Nazionale dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati, con Fausto Amadasi Presidente della Cassa di Previdenza dei Geometri fessionalizzante, funzionale ad altri segmenti del mercato del lavoro e preordinata al soddisfacimento di una formazione di livello inferiore (preposti, operai specializzati, ecc.), essa è però certamente inadeguata a costituire la base formativa e culturale per l esercizio anche di una libera professione. Lo scenario auspicato Si invoca una riforma radicale dell odierno sistema universitario, che vede attualmente la formazione triennale come una tappa intermedia nel percorso per il conseguimento della laurea magistrale. Va, invece a nostro giudizio, creato un autonomo ciclo di studi universitari triennale, con contenuti peculiari adeguati a formare un tecnico intermedio tra il diplomato ed il laureato quinquennale, di cui hanno certamente bisogno sia il settore produttivo che le professioni intellettuali. Si profila pertanto assolutamente necessaria una radicale revisione del Dpr 328/2001, per superare definitivamente la pericolosa confusione ingenerata da percorsi formativi pluriprofessionalizzanti ; il c.d. 3+2 si è rivelato un grande fallimento e la confusione anche dei profili professionali che ne è derivata costituisce un grave limite che il Paese non è in grado di sostenere nella sfida competitiva con gli altri paesi europei. L eliminazione della sezione B degli Ordini per far confluire i Triennali nel nostro Albo Unificato, suddiviso per settori di attività specialistiche, tranquillizzando tutti coloro che non vogliono diventare Laureati ad Honorem ma semplicemente confluire nel nuovo Albo in via di superamento. Conclusioni Manifestiamo davanti a questo consesso la nostra concorde volontà di collaborare, in una doverosa logica di servizio a favore degli interessi del Paese, con i dirigenti dei locali istituti tecnici, rendendoci disponibili, in rappresentanza dei nostri iscritti, a partecipare nell ambito di un confronto con pari dignità con gli altri soggetti istituzionalmente coinvolti, ai costituendi Comitati scientifici, allo scopo di offrire il nostro contributo, mediante l apporto di esperienze professionali, com- 17

18 Giuseppe Jogna Presidente del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e Periti Industriali Laureati petenze tecniche, idealità, risorse umane ed economiche (nei limiti del possibile), ad una reale valorizzazione dell istruzione tecnica italiana. In tal senso riteniamo di poter rappresentare una preziosa risorsa a servizio dei singoli Istituti, con i quali fare sistema, offrendo un utile e assidua collaborazione finalizzata ad una modulazione applicativa dei nuovi piani di studi, funzionale non solo alle esigenze del settore produttivo ma anche e soprattutto mirata a fornire allo studente, potenziale futuro esercente l attività intellettuale, quale li- 18 bero professionista,quella preparazione tecnico-scientifica di elevata qualità che possa consentire un successivo, agevole accesso ai necessari corsi universitari triennali o quinquennali. Questo contributo potrà esplicitarsi attraverso un costante contatto ed una proficua assistenza : dei nostri Collegi provinciali, al cui interno risiedono molteplici esperienze professionali di eccellenza, potenzialmente assai utili alla scuola, ad esempio nella tenuta di seminari tecnici e formativi, convegni, corsi di specializzazione su talune materie specialistiche ed innovazioni tecnologiche; gli studi professionali dei nostri singoli iscritti di più elevato standard qualitativo, per consentire allo studente interessato di disporre, nel corso del piano di studi, della possibilità di frequentare stage formativi con maturazione diretta ed immediata di una prima esperienza tecnica di base, certamente utile al completamento delle proprie competenze. Dopo il Convegno, ci riserviamo di affinare la progettualità poc anzi tratteggiata e di riprendere, a breve, contatti diretti con i dirigenti dei locali Istituti tecnici allo scopo di stimolare l individuazione di possibili iniziative condivise tra quelle suggerite.

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

MIUR. La Nuova Secondaria Superiore

MIUR. La Nuova Secondaria Superiore La Nuova Secondaria Superiore Una Riforma complessiva Con l approvazione del Consiglio dei Ministri del 4 febbraio nasce la Nuova Scuola Secondaria Superiore. E la prima riforma complessiva del secondo

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.6.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Mantenimento e Implementazione del Sistema per supportare le istituzioni scolastiche nella promozione della

Dettagli

I NUOVI ISTITUTI TECNICI

I NUOVI ISTITUTI TECNICI Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, 110/108-20132 Milano - Italia tel.: (02) 28.20.786/ 28.20.868 - fax: (02) 28.20.903/26.11.69.47 Sito

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal

Dettagli

L AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei

L AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei L AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei Convegno Nazionale RUIAP Riconoscimento degli apprendimenti e certificazione delle competenze: sfide per l Università e per il Paese

Dettagli

Oggetto: Mittente: Data:

Oggetto: Mittente: Data: Oggetto: inarcassa - gestione separata Mittente: "Nicola Busin" Data: 11.51 A: indirizzata a un centinaio di delegati Vicenza 28 luglio 2011 Cari colleghi sono un architetto /docente

Dettagli

RELAZIONE PROGRAMMATICA ANNO 2010

RELAZIONE PROGRAMMATICA ANNO 2010 Associazione dei Laureati in Economia dell Università degli Studi di Udine RELAZIONE PROGRAMMATICA ANNO 2010 Sede Legale: Via Tomadini 30/a 33100 Udine C.F. 94078730309 info: 0432249960 - e-mail: info@aule.it

Dettagli

RISOLUZIONE N. 102/E

RISOLUZIONE N. 102/E RISOLUZIONE N. 102/E Roma, 26 novembre 2012 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ART. 11, legge 27 luglio 2000 n. 212 FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA BANCA Regime fiscale

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GRILLINI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GRILLINI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3384 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GRILLINI Disposizioni per la formazione delle figure professionali di esperto in educazione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1590 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA ATTIVITÀ PROMOZIONALE

ISTRUZIONE OPERATIVA ATTIVITÀ PROMOZIONALE Pagina 1 di 5 0. INDICE 0. INDICE... 1 1. PREMESSA... 2 2. INIZIATIVE PROMOZIONALI... 2 3. DIRETTA... 3 3.1 Incontri e tavole rotonde... 3 3.2 Attività promozionale per le matricole... 4 4. VALUTAZIONE...

Dettagli

La carriera universitaria e l inserimento nel mondo del lavoro dei laureati in Ingegneria dei Materiali

La carriera universitaria e l inserimento nel mondo del lavoro dei laureati in Ingegneria dei Materiali La carriera universitaria e l inserimento nel mondo del lavoro dei laureati in Ingegneria dei Materiali Studenti che hanno conseguito la laurea specialistica nell anno solare 2009 Questa indagine statistica

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2914 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato ABRIGNANI Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Presentata il 25 febbraio

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI Premessa La Campagna Straordinaria rivolta alle Scuole ha previsto anche la realizzazione di interventi formativi rivolti a docenti

Dettagli

PEC per i professionisti. Roma, 1 dicembre 2009

PEC per i professionisti. Roma, 1 dicembre 2009 PEC per i professionisti Roma, 1 dicembre 2009 La posta elettronica certificata (PEC) è uno strumento che permette di dare a un messaggio di posta elettronica lo stesso valore di una raccomandata con

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

CONVENZIONE PER LO SVILUPPO DI PERCORSI FORMATIVI UNIVERSITARI TRIENNALI PER GLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE TRA

CONVENZIONE PER LO SVILUPPO DI PERCORSI FORMATIVI UNIVERSITARI TRIENNALI PER GLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE TRA CONVENZIONE PER LO SVILUPPO DI PERCORSI FORMATIVI UNIVERSITARI TRIENNALI PER GLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE TRA L Università Ca Foscari Venezia, indicata nel prosieguo come Università,

Dettagli

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 572 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LAFFRANCO, BIANCONI Disciplina della professione di educatore di asilo nido e istituzione

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE

ISTITUTO PROFESSIONALE Via Resistenza,800 41058 Vignola (Modena) tel. 059 771195 fax. 059 764354 e-mail: mois00200c@istruzione.it www.istitutolevi.it ISTITUTO PROFESSIONALE MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA (con qualifica di

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 1372 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa della senatrice TOIA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 6 MAGGIO 2002 (*) Modifica dell articolo 156 del codice civile, e norme

Dettagli

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE LA FORMAZIONE PROFESSIONALE I corsi di formazione professionale permettono di integrare le conoscenze scolastiche o di acquisire nuove conoscenze e competenze in ambiti diversi dall indirizzo di studio

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni

CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni CONVEGNO CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni Pordenone, 14 settembre 2013 Lo psicologo considera suo dovere accrescere le conoscenze

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 Premessa Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino

Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino budget disponibile: 200.000 euro termine per la presentazione dei progetti

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3063 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in

Dettagli

Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo

Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Hobbes, Locke,Rousseau: Il patto sociale su cui è basato lo Stato moderno implica che i Governi che si succedono soddisfino i bisogni

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ATTUARI

CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ATTUARI MINISTERO DELLA GIUSTIZIA AUDIZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ATTUARI PRESSO LA X COMMISSIONE INDUSTRIA DEL SENATO DELLA REPUBBLICA SUL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2009/138/CE (SOLVENCY

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE SBROLLINI, SCUVERA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE SBROLLINI, SCUVERA Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1479 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI SBROLLINI, SCUVERA Disposizioni per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili di

Dettagli

3. Passando all illustrazione di dettaglio dell articolato si precisa quanto segue.

3. Passando all illustrazione di dettaglio dell articolato si precisa quanto segue. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CONCERNENTE REGOLAMENTO RECANTE DISCIPLINA DELL'ELENCO DEI FUNZIONARI INTERNAZIONALI DI CITTADINANZA ITALIANA, A NORMA DELL'ARTICOLO 2, COMMA 7, DELLA LEGGE 17 DICEMBRE

Dettagli

Uff. I. - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo

Uff. I. - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo Uff. I - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo Il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione Generale per gli Ordinamenti

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA La missione, la visione, i valori, gli attributi distintivi e gli interlocutori dell Università di Roma La Sapienza gennaio 2006 INDICE 1. La missione, la visione

Dettagli

Posta Elettronica Certificata obbligo e opportunità per le Imprese e la PA

Posta Elettronica Certificata obbligo e opportunità per le Imprese e la PA Posta Elettronica Certificata obbligo e opportunità per le Imprese e la PA Belluno 28 gennaio 2014 www.feinar.it PEC: Posta Elettronica Certificata Che cos'è e come funziona la PEC 3 PEC: Posta Elettronica

Dettagli

Registro Nazionale Professionale delle Imprese Idrauliche ed Elettriche

Registro Nazionale Professionale delle Imprese Idrauliche ed Elettriche Premessa al REGOLAMENTO Il 22 novembre 2014 le Associazioni A.B.I., A.C.T.I.F., AFI. GE., AFI.T., A.I.M.I., L.A.A. e U.P.I.L.G., hanno dato vita al Registro Nazionale Professionale delle, Associazione

Dettagli

Diamogli Credito. Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione

Diamogli Credito. Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione Diamogli Credito Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione Il Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive (POGAS) e l

Dettagli

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la

Dettagli

Per un edilizia. Media partner. Project management

Per un edilizia. Media partner. Project management Innovazioni Soluzioni Per un edilizia sostenibile e di qualità Progetto promosso da Ance Veneto, Ance Friuli Venezia Giulia, con gli Ordini provinciali degli ingegneri e degli architetti del Veneto e del

Dettagli

REPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI

REPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI REPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI - Area informatica - Area linguistica - Area commerciale e vendita - Area amministrazione e controllo - Area produzione e logistica - Area energia e ambiente

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale. Università degli Studi di Bergamo Centro Servizi del Volontariato Anno Accademico 2005/2006 3 Corso di perfezionamento Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale Presentazione Giunto

Dettagli

La costituzione degli Istituti Tecnici Superiori e la riorganizzazione del sistema dell IFTS

La costituzione degli Istituti Tecnici Superiori e la riorganizzazione del sistema dell IFTS Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione generale per l istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni La costituzione degli

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro

Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro 1 Laboratorio della conoscenza: scuola e lavoro due culture a confronto per la formazione 14 Novembre 2015 Alternanza scuola e lavoro

Dettagli

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

Protocollo D Intesa. Tra. L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria. Il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia

Protocollo D Intesa. Tra. L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria. Il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l Umbria Direzione Regionale Protocollo D Intesa Tra L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria E Il Conservatorio

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza) IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

Manuale Utente per la Domanda di Iscrizione nell Elenco Revisori degli Enti Locali

Manuale Utente per la Domanda di Iscrizione nell Elenco Revisori degli Enti Locali Manuale Utente per la Domanda di Iscrizione nell Elenco Revisori degli Enti Locali INDICE DEI CONTENUTI 1 PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO 3 1.1 DEFINIZIONE DEI TERMINI/GLOSSARIO 3 2 MODALITÀ DI REGISTRAZIONE

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi di Ferrara (di seguito denominata brevemente Università ) Codice Fiscale

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

L attenzione verso i collaboratori e la loro formazione, perché l azienda non cresce se i collaboratori restano indietro.

L attenzione verso i collaboratori e la loro formazione, perché l azienda non cresce se i collaboratori restano indietro. 1 Chi siamo Mericom è una delle più consolidate realtà nell ambito delle vendite, del marketing e della comunicazione. Siamo sul mercato con successo da 15 anni e abbiamo realizzato grandi progetti anche

Dettagli

Bando per l ammissione al Corso di formazione

Bando per l ammissione al Corso di formazione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CASSINO E DEL LAZIO MERIDIONALE DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANE, SOCIALI E DELLA SALUTE CORSO DI LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN POLITICHE SOCIALI Bando

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

IL LABORATORIO CIVICO

IL LABORATORIO CIVICO IL LABORATORIO CIVICO UNO STRUMENTO MODERNO E FUNZIONALE PER LA PARTECIPAZIONE DELLA CITTADINANZA ALLA GOVERNANCE LOCALE PRESENTAZIONE PROGETTO LABORATORIO CIVICO Mission Il Laboratorio civico è uno strumento

Dettagli

1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE

1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE 1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 2- INTRODUZIONE... 1 3- ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 4- COMPILAZIONE ON-LINE... 4 5- SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 5 6- DATI ANAGRAFICI... 6 7- DATI ANAGRAFICI

Dettagli

2. Sono riconosciuti crediti per il corso avanzato CASACLIMA di 16 ore, presso Agenzia CasaClima di Bolzano.

2. Sono riconosciuti crediti per il corso avanzato CASACLIMA di 16 ore, presso Agenzia CasaClima di Bolzano. Quesiti posti dai colleghi 1. Richiesta di informazioni sui crediti formativi. Si rimanda al testo approvato il 22.01.2014 e pervenute all ordine provinciale il 07.02.2014, ultimo aggiornamento delle linee

Dettagli

I nuovi Istituti Tecnici

I nuovi Istituti Tecnici I nuovi Istituti Tecnici Regolamento recante norme concernenti il riordino degli Istituti Tecnici ai sensi dell articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6

Dettagli

ADDETTA E ADDETTO ALLA COMUNICAZIONE INTERNA D IMPRESA

ADDETTA E ADDETTO ALLA COMUNICAZIONE INTERNA D IMPRESA ADDETTA E ADDETTO ALLA COMUNICAZIONE INTERNA D IMPRESA 1. CARTA D IDENTITÀ...2 2. CHE COSA FA...3 3. DOVE LAVORA...4 4. CONDIZIONI DI LAVORO...5 5. COMPETENZE...6 Quali competenze sono necessarie...6 Conoscenze...8

Dettagli

SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO

SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO Oggi questo diritto fa fatica ad essere garantito. Se non c è un grave disturbo adeguatamente riconosciuto non è un obbligo

Dettagli

RISOLUZIONE N. 131/E. Roma, 22 ottobre 2004. Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari

RISOLUZIONE N. 131/E. Roma, 22 ottobre 2004. Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari RISOLUZIONE N. 131/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 22 ottobre 2004 Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari L Associazione XY (di seguito XY ), con nota

Dettagli

quarto ciclo di incontri per conoscere le professioni

quarto ciclo di incontri per conoscere le professioni COSTRUIRE IL FUTURO: PROFESSIONI E INNOVAZIONE quarto ciclo di incontri per conoscere le professioni Il mondo della STATISTICA: 30 novembre 2007 A cura di Città dei Mestieri di Milano e della Lombardia

Dettagli

I nuovi ITS centri speciali di alta tecnologia

I nuovi ITS centri speciali di alta tecnologia Dipartimento per l istruzione n. 3 in ABRUZZO n. 1 nel MOLISE n. 3 in CAMPANIA n. 3 in PIEMONTE n. 7 in EMILIA ROMAGNA n. 3 in PUGLIA n.2 in FRIULI VENEZIA GIULIA n. 1 in SARDEGNA n. 7 nel LAZIO n. 5 in

Dettagli

FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR

FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR Strategie di Marketing e Segreti per Negoziare con Successo le Sponsorizzazioni per i Tuoi Eventi 2 Titolo SOLDI DAGLI SPONSOR Autore Filippo Maria Cailotto Editore

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro. Roma 2012

Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro. Roma 2012 Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro Roma 2012 La situazione del patrimonio edilizio pubblico e privato costituisce uno degli aspetti in cui si misura la distanza che spesso

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.)

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Il progetto nasce da una collaborazione fra la Facoltà di Economia e l ITCS G.Oberdan di Treviglio nell ambito delle attività di orientamento di entrambe

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

International School of Siena. Procedura di ammissione. Le procedure

International School of Siena. Procedura di ammissione. Le procedure International School of Siena Procedura di ammissione L International School of Siena accoglie culture e nazionalità diverse. Offriamo un educazione generale utilizzando l inglese come lingua veicolare,

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f.

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f. Egregio Dirigente, Le scrivo per informarla che sono state avviate le procedure per la realizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l anno scolastico 2009/10 nell ambito del Servizio

Dettagli

RISOLUZIONE N. 90 /E

RISOLUZIONE N. 90 /E RISOLUZIONE N. 90 /E Direzione Centrale Normativa Roma, 17 ottobre 2014 OGGETTO: Interpello Acquisto per usucapione di beni immobili Applicabilità delle agevolazioni prima casa. Con l interpello in esame,

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

DIZIONARIO UNIVERSITARIO

DIZIONARIO UNIVERSITARIO DIZIONARIO UNIVERSITARIO ANNO ACCADEMICO L anno accademico può essere suddiviso in due periodi dell anno in cui frequentare le lezioni e dare gli esami. In genere il primo periodo dura da ottobre a gennaio,

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli