CONSIGLIO PROVINCIALE DI MILANO. Processo verbale dell'adunanza del 21 Ottobre 2003

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1 CONSIGLIO PROVINCIALE DI MILANO Processo verbale dell'adunanza del 21 Ottobre 2003 Addì, ventuno ottobre duemilatre, in Milano, nell'aula consiliare di via Vivaio n. 1, si è riunito il Consiglio provinciale per la trattazione degli argomenti iscritti all Ordine del Giorno ordinari e supplementari dall uno al trentasette, diramati in data 9, 16, 23, 30 gennaio, 6, 13, 25, 28 febbraio, 13, 20 marzo, 3, 10, 15 aprile, 8, 22, 29 maggio, 5, 12, 19, 26 giugno, 3, 10, 17, 22 luglio, 18, 25, 30 settembre, 1, 7 e 14 ottobre 2003 con atti provinciali n. 3224/2931/99. A norma dell'art. 34 dello Statuto, la Presidenza dell'adunanza viene assunta dal Presidente del Consiglio provinciale, Dr. Roberto Caputo. Partecipa alla seduta il Segretario generale della Provincia, Dr. Salvatore Corrado. Alle ore 17.28, il Presidente del Consiglio invita il Segretario a procedere all'appello nominale dei presenti. Rispondono all'appello i seguenti venticinque Consiglieri: Caputo Roberto Accame Pietro Angiuoni Pierluigi Bonasegale Piero Caccavale Felice Cipolla Renato Clerici Michele Clerici Roberto Dapei Bruno De Simone Mauro Di Valerio Marco Elli Enrico Fanchin Claudio Gavazzi Attilio Giordano Francesco Giuliante Luca Gussoni Maurizio Menegatti Angelo Morelli Mario Nitti Fabio Aldo Nucci Flavio Ortolina Vincenzo Pizzarelli Antonio Turci Massimo Vitali Gian Mario Sono altresì presenti gli Assessori provinciali: Vermi, Gravina, Marzullo, Riparbelli, Serafini e Vittadini. Sono assenti giustificati i Consiglieri Bertolini, Bollina, Fontana e Malinverno. Constatato che l adunanza è valida per legalmente deliberare il Presidente del Consiglio dichiara aperta la seduta, dà quindi la parola ai Consiglieri per gli interventi ex art.83. Nel frattempo sono entrati in aula i Consiglieri Borgio, Casati, Dioli, Foglia, Jean e Tamberi. (Presenti 31) Consigliere Casati: Io apprendo che il Comune di Milano delibererebbe, entro l anno, la vendita di un ulteriore 17% della AEM di Milano. Se arrivasse a questo, il Comune perderebbe il controllo della sua azienda più ricca ed efficiente, che verrebbe consegnata a 1

2 investitori pubblici, probabilmente di altri Paesi. E un paradosso! Il pubblico italiano, privatizzandosi, consegna il controllo al pubblico francese che è già in AEM con Edison, o Svizzero che c è già con Atel, o tedesco. Sarebbe come consegnare l interruttore che accende e spegne la luce di Milano e Provincia a Parigi, ad esempio. Io dico solo due cose. La prima che se dovesse passare quella delibera, malgrado le opposizioni, noi Rifondazione la garantiamo, la Provincia dovrebbe deliberare in anticipo l immediato acquisto del maggior numero possibile di azioni della AEM, per almeno tamponare la perdita di controllo pubblico del bene. Seconda cosa, legata alla prima, anzi l argomenta, è una brevissima riflessione sul perché il blackout nella mite notte di autunno di domenica 28 settembre, a domanda di energia bassissima, è stato recuperato in pochissime ore a Milano ma si è protratto per tutto il giorno o quasi nel resto di Milano. Perché? Guardate che sono aperte 8 inchieste, ma per le informazioni di prima mano che ho avuto e per la responsabilità che ho nel partito ho immediatamente trasmesso in alcuni canali, ci sono due spiegazioni del blackout. La prima: non hanno assolutamente funzionato i relè, che sono i salvavita, la frequenza è caduta a 47, quindi al di sotto del limite dei 50 hertz prima del collasso, e non è stata fatta l isola per circoscriverla. Guardate che è inconcepibile, non è mai successo in 40 anni. Per una curiosa coincidenza, quella stessa linea di alimentazione in Svizzera, guastatasi quella notte, fu fatta saltare 20 anni fa da ignoti terroristi, più o meno in quel chilometro lì, alle 18 di un certo giorno feriale, quindi a fabbriche aperte, ecc. Il dispacciatore dell Enel in 2 minuti riagguantò il carico e riportò la frequenza caduta da 46,7 a 50. Altri tempi e altri manager! E inconcepibile che sui relè o non è stata fatta manutenzione oppure, come penso io, siano stati tenuti aperti oppure non hanno funzionato le teletrasmissioni, che sono la comunicazione comando automatico che dovrebbe arrivare ai relè. Qui si badi che c è un altra questione, che le teletrasmissioni sono private, sono diventate di Wind. Wind è la buonuscita in liquidazione che ha avuto in regalo Tatò dopo aver devastato l Enel. Guardate Consiglieri che in altri Paesi, per molto, molto meno, si va in galera per provocato disastro, in Italia si va in televisione a spiegare quel che non si è capito. Chi invece è intervenuto e purtroppo è intervenuto solo quando ha capito che il gestore della rete nazionale non lo stava facendo, è stata la AEM di Milano, la SM di Brescia e la Provincia di Trento che, a differenza di Milano che va sulle autostrade, ha comperato le centrali idroelettriche dell Enel. E intervenuto il pubblico a rimediare i danni subiti, provocati o programmati dal privato. La fa la AEM, ma lo fa la AEM calpestando le procedure è una verifica fatta all interno in pratica ricomponendo produzioni trasmissione, ricomponendo il comando unico, quel che il Ministro Marzano, in verità anche Bersani precedentemente, avevano diviso. Quindi era stato scassato il sistema che invece deve essere unificato. Immaginiamo ora AEM privatizzata. In un caso analogo, il privato si domanderebbe: perché devo scaricare io l acqua dei miei bacini per salvare la tua faccia? Poi, quanto me la paghi l acqua dei miei bacini? Si pensi che per fare risalire la frequenza si hanno 2 o 3 minuti al massimo a disposizione. Sarebbe il patatrac, sarebbe il patatrac come a New York, sarebbe il patatrac come è avvenuto in altre parti del Paese. Oggi almeno a Milano prevale ancora il senso del servizio pubblico, domani vendendo le residue azioni, prevalendo il privato, succederà quel che sta già succedendo. Nel frattempo è entrato in aula il Consigliere Mezzi. (Presenti 32) Consigliere Elli: Avevo preparato anch io un intervento proprio sulla AEM e sono stato preceduto dal Consigliere Casati. Al Comune di Milano c è una presa di posizione precisa per vendere una quota importante della AEM e scendere come proprietà pubblica a circa il 2

3 30%. Questo vuol dire, sostanzialmente, diventare un azionista forse di riferimento, però siccome chi entra sono le grossissime società estere, che si guardano bene dal far entrare stranieri in un settore strategico dell energia, non dico quote piccole, ma di far entrare comunque persone diverse. In Francia il controllo dei settori strategici è assolutamente pubblico e loro passano sopra a qualsiasi decisione dell antitrust, perché quello è un Paese serio, grande, importante, in cui si riescono a definire bene quali sono i problemi del Paese e a difenderli. Poi c è la Svizzera, che ha un controllo altrettanto importante sull energia ed è già in AEM. Quindi, scendere al 30% secondo noi è perdere di fatto il controllo a favore di aziende che sono del tutto estranee alla nostra cultura e al nostro Paese. Cito quanto detto da Bossi recentissimamente in un intervento al Concilio Federale della Lega. Bossi ha precisato che noi siamo a favore della privatizzazione nelle città che amministriamo, ma rispondendo agli interessi di tutti i cittadini, quindi mantenendone il controllo. Come? Con un meccanismo, ad esempio, di prestito obbligazionario che garantisce al Comune il possesso formale delle azioni. Quindi noi siamo perché la mano pubblica, in un modo o in un altro, mantenga il controllo strategico in tutta una serie di settori dei quali purtroppo l Italia è uscita ovvero è estremamente debole, e sono i settori dell energia, della chimica fine che abbiamo perso. Tutte le nostre piccole e medie industrie sono oggi affette da una concorrenza importante che le sta strangolando. Questo perché noi non abbiamo mai fatto una politica di Paese, i governi precedenti non hanno mai fatto una politica di ricerca e sviluppo e io credo che questo sia il momento. La mano pubblica c è in settori importanti come la AEM, l energia è uno dei settori sui quali si giocherà la partita e deve essere controllata, secondo noi, dalla mano pubblica. Certo, l apporto dei privati è importante ma il controllo su settori strategici deve essere pubblico. Mi sorprende un po l intervento, abbastanza curioso da questo punto di vista di Casati, che diceva il contrario rispetto a quanto ha sempre dichiarato il Presidente Colli. Il Presidente Colli nella mobilità vuole mantenere il controllo pubblico, su cui noi ci siamo sempre detti d accordo, quindi siamo d accordo che la Provincia mantenga il controllo pubblico in una società che garantirà la mobilità e che ha interventi strategici importantissimi nell area. Desidereremmo e faremo di tutto perché anche il Sindaco Albertini, sostanzialmente il Comune di Milano, mantenga la mano pubblica in AEM, per poter fare auspicabilmente un polo dell energia del nord, che possa rilanciare a costi competitivi l energia e la ricerca e sviluppo. L energia pesa pesantemente sulla competitività delle nostre aziende perché nei settori a bassa tecnologia, come sono i settori nei quali l Italia è massicciamente presente, l energia ha un peso intorno al 30-40% del costo del prodotto finito, come minimo. Quindi, avere un energia competitiva, dei costi competitivi, a parte i problemi blackout che non vanno assolutamente sottovalutati, è fondamentale. Noi siamo perché ci sia il mantenimento della mano pubblica in qualche forma, non necessariamente attraverso il controllo azionario, ma ad esempio il prestito obbligazionario, in modo che ci possa essere una sinergia per le poche aziende del nord che, se si mettono insieme, riescono a fare massa critica importante e a giocare un ruolo anche internazionale. Nel frattempo sono entrati in aula l Assessore Cadeo ed i Consiglieri Fossati e Cremaschi. (Presenti 34) Consigliere Dioli: Io volevo intervenire su una questione che sembrerebbe non ci interessi, ma ci interessa invece veramente molto da vicino. E stato fatto un piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, presentata in Regione dal direttore dell Azienda Ospedaliera Salvini, Dottor Michiara. Sulla questione eravamo già intervenuti con un interrogazione, con una richiesta al Presidente Colli di fare da tramite perché all interno di questa riorganizzazione della rete ospedaliera erano previste le chiusure di alcuni presidi rispetto agli attuali 4 3

4 esistenti. Stiamo parlando della zona di Garbagnate, Rho, Bollate, per intenderci. Cosa è successo? E successo che grazie ad una forte opposizione che c è stata nel territorio, sia da parte dei Sindaci ma anche da parte dei comitati, di alcuni coordinamenti, tra l altro di comitati che si sono opposti a questo tipo di progetto, è stato fatto uno studio di fattibilità avanzato dal Dottor Michiara, che prevede forse non la chiusura dei presidi, dice che si può vedere l ipotesi di Garbagnate come nuovo ospedale e però afferma anche che per fare tutta questa operazione c è bisogno di aggiungere agli 85 milioni di euro che dà la Regione, altri soldi. Come va a prendere questi soldi Michiara non è chiaro. Non è chiaro nemmeno all interno dello studio di fattibilità, perché c è una quota di 31 milioni di Euro che vengono presi dalla vendita del patrimonio. Siccome noi sappiamo che il patrimonio cui fa riferimento il direttore dell Azienda Ospedaliera è quasi tutto di competenza della Provincia, abbiamo presentato una interrogazione per chiedere alla Provincia se è a conoscenza del fatto che il Dottor Michiara parli di vendita di aree e beni che sono non di competenza sua. Questo è il senso della nostra interrogazione. Noi riteniamo che, se così fosse, la cosa sarebbe veramente grave e la nostra interrogazione è proprio per chiedere trasparenza rispetto a questa operazione, se è vero che esistono degli accordi in questo senso, se sono stati presi con chi sono stati presi, visto soprattutto che rispetto alla questione della vendita del patrimonio, in questo caso della Provincia, la competenza è di esclusivo carattere del Consiglio Provinciale. Quindi, quantomeno su questo vorremmo dire la nostra. Collegato a questo ragionamento, che non è per importanza inferiore, c è tutta la vicenda di quell area di Limbiate, che sta avendo degli sviluppi poco chiari. Mi ricollego ad un articolo che abbiamo letto su Il Giorno, dove si dice: Comune, Provincia e Regione uniti nel progetto di riqualificazione per salvare il Cral Antonini. Premesso che il salvataggio del Cral Antonini può essere anche un nostro obiettivo, su questo non ne abbiamo mai discusso, visto che comunque è un patrimonio di un certo tipo, siamo andati anche a visitarlo, qualcuno se lo ricorderà, come delegazione di Consiglieri Provinciali, su questo articolo viene detto, e non si capisce a che titolo, se erano soltanto delle boutade propagandistiche utilizzate solo a fini politici, ma viene anche detto che, insieme a Massimo Zanello Assessore Regionale, al Capo Gruppo Provinciale della Lega Morelli e al Presidente della Commissione territorio della Provincia Gavazzi, oltre i Senatori e il Sindaco, loro risolveranno il problema in questione e che in particolare c è l interesse del Presidente Colli. Noi riteniamo scorretto procedere da questo punto di vista e su questo abbiamo avanzato una richiesta di convocazione urgente della Commissione, per chiedere al Presidente Gavazzi, che viene anche citato nell articolo, a che titolo è andato a questa iniziativa, perché se è andato solo per farsi propaganda è un problema suo, ma se è andato e ha speso delle parole come Provincia, non va bene perché anche su questo la competenza è della Provincia, visto soprattutto che eravamo andati in quella parte del territorio. Ricordo anche che abbiamo presentato un interrogazione urgente all Assessore Vittadini, per chiedere una risoluzione ad un altro problema esistente in quella parte del territorio, una cooperativa che gestiva una struttura sociale di un certo tipo, alla quale stata bruciata la struttura. Noi chiediamo all Assessore di risponderci, le risposte non vengono, però leggiamo certe cose sui giornali. Tutta la questione legata a quella parte del territorio riteniamo debba avere la giusta sede per essere non soltanto discussa ma poi per prendere le dovute decisioni in merito. Nel frattempo sono entrati in aula i Consiglieri Bergami, Matteucci, Radice e Occhionorelli. (Presenti 38) Consigliere Cipolla: Volevo intervenire su due questioni, la prima è che in quest aula da molto tempo non se ne parla più, volevo cercare di riprendere un argomento che riguarda la pace nel mondo. Noi abbiamo assistito molto a questa discussione quando ci fu l intervento 4

5 in Iraq, da tanto tempo non si parla più, invece probabilmente è il caso di riprendere questo argomento. Capisco che 10 morti al giorno nella Striscia di Gaza non fanno più effetto a nessuno, diventa un assuefazione permanente anche per questo Consiglio Provinciale. C è stata una manifestazione il 12 ottobre a Perugia e Assisi, dove c erano per fortuna presenti circa cittadini che hanno manifestato per la pace nel mondo, quindi io credo ci sia una discreta disponibilità a continuare questo impegno. Voglio anche dire che per quanto riguarda la chiusura di tutti gli effetti indotti, per quanto riguarda l intervento in Iraq è tutt altro che finito, si sa che i militari USA morti dopo la guerra sono maggiori rispetto a quelli morti durante il breve periodo del conflitto. Voglio ricordare che chi si è affrettato in quest aula a dire che questi nani e ballerine che hanno attivato tutta una serie di organizzazioni a favore della pace nel mondo continuano a ricevere un sostegno, a partire dal Papa che ha manifestato anche in quell occasione la sua disponibilità a benedire coloro i quali hanno fatto questa manifestazione di Perugia e Assisi. Io sono convinto che la sottovalutazione da parte del centrodestra in particolare, rimarca una sconfitta di carattere politico, in quanto è vero che il petrolio viene messo maggiormente a controllo rispetto alla forza di invasione che sono stati gli USA, tuttavia questo è un prezzo che continua ad essere elevato, prima di tutto perché in due interventi non hanno beccato nessuno, né Bin Laden in Afghanistan né Saddam in Iraq. Quindi c è una coerenza, si va lì per prendere questo malefico, da un lato il terrorista, dall altro Saddam Hussein, ma in ogni caso non sono mai riusciti. Poi non sono neanche riusciti a trovare le armi non convenzionali. Praticamente hanno dimostrato il motivo principale, secondo me l unico per cui sono arrivati lì. Questa è la dimostrazione che i nani e le ballerine continueranno, come dite voi, a svolgere il loro ruolo, e per fortuna non siamo isolati. La seconda cosa è quella della palestra, non c entra niente, ma volevo riprendere un argomento che ho letto sul giornale, che al posto della mensa in Provincia si farà la palestra. Non so se è vero, però vorrei essere invitato all inaugurazione, perché mi interessa molto, non che di solito vado in palestra, però mi interessa molto assistere a questa cosa. Possiamo fare un concerto in diretta, caso mai! Mi interessa perché è stato detto all inizio che quello spazio non era funzionale alla mission della Provincia. Così è stato detto, ci è stato giustificato con queste esatte parole. Io sono stato molto attento, non ho parlato su questo argomento, assistevo a dibattiti, anche a risse in quest aula. Adesso non sento più nessuno che sta confermando questa cosa. A me sembra una proposta stravagante, a dir poco stravagante! Se la mensa che non c è più, viene inaugurata una palestra, a parte la mission che non voglio commentare perché sarebbe troppo facile prendere chi ha fatto questa scelta e far finta che non c entra molto con il governo della Provincia, ma non mi sembra il caso aver fatto tutta questa rivoluzione copernicana per arrivare a questa conclusione. Una conclusione che, a dir poco appunto, non è funzionale alla mission della Provincia, perché se invece è funzionale alla mission della Provincia mi conferma proprio che chi sceglie questa cosa non c entra niente con la Provincia. Consigliere Morelli: Intervengo per l art. 83 per due questioni. Una riguarda il Consiglio, non so se qualcuno ha già evidenziato questo problema, penso che dovremmo cominciare tutti quanti a non usare più il telefonino quando si è in aula, perlomeno usare l auricolare, perché quando ne squilla uno solo, in maniera leggera è ancora sopportabile, ma se suonano due o tre telefonini allora è fastidioso e poco rispettoso. Io propongo al Presidente del Consiglio di valutare questa cosa, perché si può usare benissimo l auricolare e quindi non si sentono più le suonerie. L altra questione per cui sono intervenuto è su quanto ha affermato il Consigliere Dioli per l area ex Cral di Limbiate. Anche se ciò non è dovuto, chiarisco per cronaca, non perché 5

6 devo chiarire. Quello che è successo a Limbiate e che è stato riportato dai giornali, è stato un incontro organizzato dalla Lega Nord Padania: Morelli della Provincia e Assessori e Consiglieri di Limbiate. Naturalmente sono state invitate altre persone rappresentanti delle istituzioni, ho invitato l amico Gavazzi, l Assessore Zanello, il Senatore Monti ed il Sindaco di Limbiate Romeo. Questo incontro non l abbiamo fatto solo per fare propaganda personale, ma perché, come tante volte, quando la Lega propone qualcosa, che magari vogliono proporre o hanno in mente di proporre anche gli altri, che però non l hanno fatto. Insomma, di Ordini del Giorno su quell area che anch io avevo visitato insieme a Dioli ne avevo fatti addirittura quattro, poi uno lo avevo ritirato, anche quando c era l ex Assessore Ruggero. Penso che incentivare un Amministrazione Comunale a prendere accordi con l Amministrazione Provinciale per far sì che quest area possa essere messa a usufrutto della popolazione non solo di Limbiate, ma anche dei Comuni limitrofi. Noi abbiamo solo fatto una proposta, abbiamo addirittura presentato un piano finanziario per fare qualcosa di concreto, che certamente dovrà essere valutato dal Comune che è l istituzione preposta a questo, non possiamo certamente inserirci come partito se non in ambito comunale, che è l istituzione preposta a chiedere alla Provincia l area in questione. Però alla Provincia deve chiedere l Amministrazione Comunale, la maggioranza che c è. Noi siamo andati a fare questa operazione, un operazione molto chiara, un operazione che vuole incentivare gli amministratori a trasformare quest area degradata in struttura a disposizione dei cittadini. Penso tutto sommato, che abbiamo operato per la gente, per le esigenze non solo di Limbiate, ma anche di altri. Se ci dovessero essere altre occasioni simili, mi occuperò personalmente di organizzare altri incontri, perché è dovere di un partito politico andare ad incentivare le amministrazioni affinché presentino piani di ristrutturazione e riqualificare quello che non funziona. Chiarisco comunque che da parte nostra non è stato fatto nessun atto per cui avrei dovuto mettere al corrente i Consiglieri provinciali o questa amministrazione perché non era un operazione istituzionale, era solo un operazione di incentivazione per fare in modo che le due istituzioni si mettessero in contatto per iniziare qualcosa di positivo e concreto. Consigliere Gavazzi: Anch io faccio il mio intervento a seguito della richiesta fatta dalla Consigliere Dioli, proprio per chiarire qual era la situazione. Io ho ricevuto l invito da parte del Capo Gruppo Morelli, di presentarmi ad una conferenza, una riunione organizzata dalla Lega nel Comune di Limbiate, e che questa riunione avrebbe potuto riguardare qualcosa che era di competenza della Commissione che presiedevo. Devo dire che mi sono recato sul posto e la Lega Nord aveva organizzato la proiezione di una serie di diapositive che riguardavano proprio quel sito in cui noi avevamo fatto la famosa visita. Veniva presentata, da un Consigliere di Limbiate, come una situazione di estremo degrado e di estremo abbandono e loro, come Consiglio Comunale, come Consiglieri della Lega Nord, chiedevano l intervento dei proprietari o di chiunque avesse a cuore quella situazione, per trovare una soluzione dallo stato di abbandono totale. Quando mi è stata data la parola mi sono sentito un po a disagio, perché la proprietà è della Provincia. Ho detto che certamente non era bel bigliettino da visita chiamare il Presidente della Commissione territorio e mostrare il degrado, che però io avevo già conosciuto in quanto con la Commissione ero stato in visita. Dopodiché loro avevano presentato una serie di richieste, progetti e siamo venuti a conoscenza anche che il Sindaco non ricordo se aveva intenzione o ha inviato una lettera in Provincia per chiedere un incontro, onde trovare una 6

7 soluzione. Diceva il Sindaco: Vendetecela, ma non abbiamo i soldi. Ecco perché è entrata di mezzo la Regione, era presente L Assessore regionale Zanello che diceva che si può dare un finanziamento a fronte di un acquisizione o, viceversa, a fronte di una specie di convenzione Provincia-Comune per l utilizzo dell area. Il Sindaco parlava anche di diritto di superficie ventennale. Queste proposte, io che ero presente, le ho giudicate interessanti e ho chiesto di formalizzarle, perché se non venivano formalizzate, noi non sapevamo niente, assolutamente nulla. Poi ripeto, per me era una novità sentire cosa volevano fare loro e logicamente, su quello che loro volevano fare, c è stata la richiesta di formalizzazione. Nel contempo, parlando con il Consigliere Morelli, abbiamo chiesto di verificare se c erano queste lettere in giro, in modo tale da vedere dov era lo status dell arte adesso, però se non si riusciva a capire di convocare una Commissione e cominciare noi, al nostro interno, una discussione anche per prendere una delibera di iniziativa consiliare per risolvere quel problema. Ne avevamo parlato con il Consigliere Morelli, dicendo: convochiamo la Commissione e vediamo, prima di discutere e poi vedere se è possibile fare un iniziativa di delibera di interesse consiliare. Invita l Assessore Vittadini, valutare questa, perché c erano sul piatto queste tre richieste che arrivano dall ente locale. Loro volevano sfruttare il campo da gioco, c era anche il cine teatro, la palestra. Onestamente, io non ho letto quell articolo, però sentendo quello che leggeva la Consigliere prima, dicendo che c è l accordo del Presidente Colli, io devo dire che lo so che è scritto quello, ma quello che abbiamo detto là è tutt altra cosa, perché dire che avremmo informato il Presidente Colli mi sembra nella completa normalità, dire che il Presidente Colli è d accordo quando non le abbiamo detto niente, mi sembra un pochino fuori luogo. Io non do la colpa al giornalista, non so neanche se era presente o se ha ricevuto informazioni, l unica cosa veritiera di quanto è accaduto è che, come Presidente della Commissione, mi ero assunto la responsabilità di portare l argomento all interno della Commissione. Solo questo, non si è data garanzia. L unica cosa è che invitare il Presidente della Commissione per far vedere come è tenuto male il patrimonio della Provincia, mi ha amareggiato. Nel frattempo è entrato in aula il Consigliere Rosa. (Presenti 39) Il Presidente del Consiglio pone quindi in trattazione lo: ARGOMENTO N. 80 DELL ORDINE DEL GIORNO Determinazione in merito all aumento del capitale sociale della BRE.BE.MI S.p.A., ora AUTOSTRADE LOMBARDE S.p.A. e provvedimenti conseguenti. Assessore Vittadini: La società Bre.Be.Mi, costituitasi in associazione temporanea d imprese, con partner costruttori e progettisti, è risultata aggiudicataria della concessione ANAS per la progettazione, la costruzione e la gestione dell opera autostradale Brescia, Bergamo, Milano. In forza del bando di gara, l ATI deve, entro il termine fissato per la firma della concessione, costituire una società di progetto, con un capitale sociale di almeno 100 milioni di euro, di cui il 86% detenuto dalla società capo Gruppo, ossia la Bre.Be.Mi. Per assicurare tale ingente apporto di capitale alla società di progetto, la Bre.Be.Mi propone ai propri soci un aumento di capitale sociale da a , mediante emissione di nuove azioni da nominali 10 cadauna, da acquisire mediante diritto di opzione da esercitarsi entro il p.v. L esercizio del diritto di opzione sulle suddette azioni deve avvenire nel rispetto degli accordi a suo tempo definiti con patti parasociali, sottoscritti in Regione il , che prevedono una parziale rinuncia al diritto di opzione in favore del socio Autostrade per 7

8 l Italia S.p.A., già Autostrade S.p.A., che complessivamente dovrà detenere una quota di capitale sociale pari al 35,5% del capitale stesso. Gli stessi patti parasociali prevedevano, in favore dei soci che rinunciano ad una parte delle opzioni, un impegno di Autostrade a versare forfetariamente una quota pari al 10% del valore nominale delle azioni su cui non viene esercitato il diritto di opzione. Sulla base di tutto ciò, in base al prospetto che viene allegato alla proposta di delibera, la Provincia di Milano dovrà sottoscrivere azioni, per complessivi , che comporterà la diminuzione della quota di partecipazione dal 3,193% al 2,19%, rinunciando pertanto a azioni cui sarebbe toccato il diritto di opzione, in favore del socio Autostrade che, come ampiamente spiegato in sede di Commissione, acquisterà solo diritti di opzione, pari al 1%, così come sancito dai patti parasociali, versando alla Provincia di Milano una quota complessiva di Desidero inoltre informare i Signori Consiglieri che l assemblea straordinaria della Bre.Be.Mi del 16.9 u.s., ha deliberato di mutare la denominazione sociale in Autostrade Lombarde S.p.A., con modifica dell art. 1 dello statuto e dell art. 4, secondo l allegato B della proposta di deliberazione. Le modifiche statutarie di cui si chiede la presa d atto, sono state proposte in relazione all avvenuta concessione da parte di ANAS, per evitare possibili equivoci con la nuova società di progetto da costituire, che utilizzerà l acronimo Bre.Be.Mi. Lo stanziamento necessario per la spesa relativa all esercizio del diritto d opzione è previsto, per la quota dei 3/10 nell intervento del bilancio 2003, con riferimento al capitolo L93003 del PEG 2003, fondo per partecipazioni a società di nuova costituzione o in trasformazione, adeguamento partecipazioni a società in esercizio, finanziato con mezzi propri di bilancio, mentre per la restante parte dei 7/10 occorrerà utilizzare l analogo stanziamento per il 2004 già previsto nel bilancio pluriennale. Nel frattempo è entrato in aula l Assessore Iannace. Consigliere Matteucci: Intervengo per motivare quello che sarà da parte nostra, e credo da parte di altri Consiglieri delle forze di centrosinistra, un voto contrario a questa proposta di partecipazione all aumento del capitale sociale di Bre.Be.Mi. Voto contrario che si fonda sostanzialmente su delle ragioni che non sono riferite all atto tecnico in sé e per sé, perché naturalmente non è nella delibera e negli aspetti economici e finanziari che vi sono le motivazioni per il nostro voto contrario, quanto su un progetto, quello più in generale di questa nuova realizzanda autostrada Brescia-Bergamo-Milano che vede, in particolare per quanto riguarda la realtà milanese, la nostra forte criticità ed opposizione, così come fino ad oggi il progetto si è venuto sviluppando. Noi abbiamo sempre sostenuto che si andassero ad immobilizzare ingenti capitali pubblici, che poi di fatto se andiamo a leggere i soci, a partire dal socio Autostrade che è stato privatizzato ma come tutti sappiamo è una privatizzazione che riguarda più l assetto societario in sé che l apporto di capitale privato in senso stretto. Siamo di fronte all ennesimo esborso complessivo di forti ed ingenti somme per un progetto di struttura viaria che, a nostro giudizio, ha molte criticità, in particolare per quanto riguarda la realtà milanese. Noi continuiamo a ritenere che un autostrada nuova, cosiddetta direttissima, sull asse Milano-Brescia, a fronte del problema più generale che è legato al problema del traffico, di attraversamento est-ovest di bypassamento del nodo di Milano, perché questo è il problema che noi riteniamo essere di fondo, dovrebbe avere soluzioni diverse e una nuova infrastruttura autostradale, con queste caratteristiche che va a ulteriormente portare, addurre traffico verso il centro della città di Milano sia di fatto un problema in più e non un problema in meno, con i risultati che alla fine troveremo ulteriormente difficoltà nella mobilità veicolare nell area del milanese. Se poi è vero quanto mi viene detto, che è allo studio una 8

9 possibile modifica di progetto che devia l attuale ipotizzato tracciato verso la realtà del lodigiano, perché mi risulta essere in corso una revisione del progetto originario e si sta ipotizzando un innesto nella realtà milanese all altezza di Truccazzano, che vuole dire praticamente Lodi, questo non fa che confermare paradossalmente la nostra posizione, la nostra criticità. Noi abbiamo sempre sostenuto non che non ci fosse necessità di nuove strade, tanto per essere chiari, ma che ci fosse la necessità di partire da una riqualificazione, un intervento forte sull attuale assetto viabilistico autostradale, sicuramente importante è il quadruplicamento dell attuale Milano-Bergamo-Brescia, per noi rimane fondamentale il superamento naturalmente di tutte le criticità ambientali che persistono, comunque rimane fondamentale la realizzazione della Pedemontana, perché quello crediamo essere il nodo critico più forte dal punto di vista delle questioni infrastrutturali nella nostra area provinciale. Abbiamo più volte avanzato e continueremo a farlo, sostenere la necessità di importanti opere di riqualificazione degli attuali assi statali e provinciali, comunque di adduzione della viabilità verso Milano, quali ad esempio la Cassanese e la Rivoltana, che se opportunamente riqualificate mi rivolgo anche all Assessore Vermi possono essere delle valide alternative nel territorio milanese anche all ipotizzata Bre.Be.Mi e che per quanto riguarda il medio e lungo tragitto di attraversamento est-ovest dell area metropolitana occorresse affrontare un percorso che bypassasse a sud intendo al di fuori della realtà provinciale milanese congiungendo con il sistema autostradale ad ovest il nodo milanese stesso. Ripeto, noi continuiamo a ritenere che queste proposte sarebbero, da un punto di vista tecnico e da un punto di vista dei risultati, confortati dall analisi di origine e destinazione del traffico, da tutti i dati di cui chiunque può venire a disposizione, penso al lavoro messo a disposizione in particolare dall associazione dei Comuni dell Est Milanese a riguardo, continuiamo a pensare che sia sbagliato investire denaro pubblico, e se ne investirà molto di denaro pubblico perché siamo solo alle battute iniziali di queste operazioni, per opere che quando furono presentate la propaganda di qualche anno fa recitava: sono le prime opere a carico del privato. Quale privato? Di che privato stiamo parlando? Se guardiamo cosa mettono le associazioni industriali, francamente sono delle quote assolutamente risibili. Se vogliamo dare all accezione privato perché è privatistica la Società Autostrade, credo che tutti quanti noi ci rendiamo conto che stiamo facendo un gioco formalmente corretto ma un pochino ipocrita dal punto di vista sostanziale. Detto questo, non ci sono altre particolari osservazioni, per questo non avevamo sollevato elementi di natura tecnica o di valutazione tecnica nel merito dell atto amministrativo in sé. Le motivazioni sono più squisitamente politiche e riguardano l insieme più generale della politica infrastrutturale, in particolare su questo che sapete benissimo che va a collegarsi al tema tanto caro al Presidente della cosiddetta nuova tangenziale est, che sono due punti che noi continuiamo a ritenere critici dell attuale impostazione di governo di questa Maggioranza. Ripeto, non perché non riteniamo importante anche affrontare con forza e urgenza determinati interventi sul sistema della mobilità, veicolare e su gomma, ma proprio per questa ragione crediamo siano altre le priorità e altri gli interventi da effettuare. Nel frattempo sono entrati in aula gli Assessore Frassinetti e Maerna. Consigliere Giuliante: Devo dire in modo assolutamente lucido e pacato che il Consigliere Matteucci ha centrato quello che è in realtà l obiettivo vero di questa delibera, che è una delibera che si presenta solo formalmente sul tema societario ma che riguarda più precisamente il tema della mobilità. E stato argomento dibattuto in Commissione, dal punto di vista tecnico effettivamente non sono emerse particolari distanze o distinzioni particolari durante il dibattito della Commissione, si è preso atto di una sorta di working progress ampiamente stabilito ed assolutamente programmato che riguarda la Società Bre.Be.Mi ma, 9

10 come è stato detto dal Consigliere Matteucci, ciò che viene contestato e invece ciò che da noi viene sostenuto è il progetto, cioè ciò che è contenuto, la ragione per cui la Provincia di Milano nuovamente partecipa a questo progetto, la Provincia di Milano nuovamente mette mano al portafoglio investendo, come è stato detto correttamente, del denaro pubblico per un progetto che però noi riteniamo di interesse pubblico. Io non sono dotato degli strumenti necessari, e credo che peraltro non sia neanche questo il contesto giusto per confrontarci sull argomento spinoso ed assai importante del traffico, al quale però siamo tutti d accordo è necessario mettere mano, probabilmente con progetti diversi, intendo dire Maggioranza ed Opposizione, ma quello che è il progetto sostenuto dalla Maggioranza è appunto questo, è quello che passa attraverso il progetto legato alla società Bre.Be.Mi che dovrà poi realizzare il tracciato diretto che dovrebbe consentire di sgravare e smaltire, o addirittura eliminare, il traffico che attualmente vessa o costringe il tratto autostradale Milano-Bergamo. Questa delibera è composta di due parti, come ha fatto presente l Assessore Vittadini. Per un verso la Provincia di Milano rinuncia al proprio diritto di opzione, per un altro verso sottoscrive un aumento di capitale ma, sempre come anticipato dall Assessore, tutto questo rientra in un progetto. Concludo dicendo che il voto favorevole che la Maggioranza darà nei confronti di questa deliberazione non è un voto favorevole legato esclusivamente al tema societario, ma come è evidente è un voto favorevole legato al progetto che è sotteso alla Bre.Be.Mi, cioè la realizzazione di una nuova struttura che intervenga sul problema della viabilità. Dopodichè, chiusa la discussione, il Presidente del Consiglio sottopone ai voti del Consiglio il provvedimento proposto dalla Giunta. Il Presidente del Consiglio dà inizio alla votazione con sistema elettronico; terminate le operazioni di voto, dichiara approvata la deliberazione con venti voti a favore, undici contrari (Consiglieri Borgio, Casati, Cipolla, Dioli, Foglia, Jean, Matteucci, Mezzi, Ortolina, Radice e Tamberi) non avendo partecipato al voto otto Consiglieri (Accame, Angiuoni, Bergami, Clerici Michele, Fossati, Giordano, Nucci e Occhionorelli). Il Presidente del Consiglio dà atto del risultato della votazione. Il Presidente del Consiglio, stante l urgenza del provvedimento, propone di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell art. 134, comma 4, del D. lgs. 18 agosto 2000, n La proposta risulta approvata con diciotto voti a favore, nove contrari (Consiglieri Angiuoni, Borgio, Casati, Cipolla, Jean, Matteucci, Mezzi, Radice e Tamberi), non avendo partecipato al voto il Presidente del Consiglio Caputo e undici Consiglieri (Accame, Bergami, Bonasegale, Clerici Michele, Di Valerio, Dioli, Foglia, Fossati, Giordano, Occhionorelli e Ortolina). Il Presidente del Consiglio pone quindi in trattazione lo: ARGOMENTO N. 67 DELL ORDINE DEL GIORNO Partecipazione della Provincia di Milano, quale fondatore promotore insieme con il Comune di Legnano, alla fondazione denominata Agenzia formativa territoriale con sede in Legnano. Consigliere Matteucci: Volevo chiedere all Assessore e naturalmente anche al Consiglio se 10

11 poteva accedere a una richiesta di momentanea sospensione alla discussione di questa delibera, per momentanea intendo un rinvio che nell arco di 10, 15 giorni massimo ripresenti l atto in aula, al fine di consentire alcuni ulteriori momenti di riflessione e approfondimento che mi sono stati richiesti dalle organizzazioni sindacali che ritengono sicuramente interessante e importante il merito della questione e, proprio per questo motivo, vorrebbero avere un momento di riflessione e approfondimento in più. Mi hanno segnalato ciò che io mi sento di fare propria e di sottoporre all attenzione del Consiglio, al fine di consentire il rinvio. Mi auguro che sia interpretato questo come un segnale di disponibilità, al di là delle osservazioni di merito che ognuno di noi potrà svolgere e di attenzione che non venga fatto cadere, per evitare di creare su una cosa che può avere un percorso più favorevole, delle tensioni o dei momenti di conflitto che potrebbero essere evitati. Non è una minaccia, naturalmente, è semplicemente una constatazione per sgombrare il terreno, ma credo sia del tutto evidente che un momento di dialogo in più può aiutare ad affrontare la discussione in maniera più serena. Assessore Marzullo: Nessun problema, anzi accolgo con grande disponibilità la richiesta del Capo Gruppo Matteucci. Penso sia d accordo anche il Capo Gruppo Vitali, perché si era fatto avanti per dare un contributo emendativo per meglio risolvere il problema del personale, per cui ben venga la proposta Matteucci. Il Presidente del Consiglio dispone, quindi, il rinvio della discussione e della votazione della delibera n.67 nella Seduta consiliare del 6 Novembre Successivamente il Presidente del Consiglio pone in votazione lo: ARGOMENTO N. 75 DELL ORDINE DEL GIORNO Approvazione dei processi verbali delle adunanze consiliari del 3, 10, 17 e 22 luglio Nessun Consigliere chiedendo la parola, il Presidente del Consiglio sottopone ai voti del Consiglio l Argomento n.75. Il Presidente del Consiglio dà inizio alla votazione con sistema elettronico; terminate le operazioni di voto, dichiara approvati i verbali con trentuno voti a favore, non avendo partecipato al voto otto Consiglieri (Accame, Bergami, Casati, Clerici Michele, Dapei, Giordano, Menegatti e Tamberi). Il Presidente del Consiglio dà atto del risultato della votazione. Il Presidente del Consiglio pone quindi in trattazione lo: ARGOMENTO N. 78 DELL ORDINE DEL GIORNO Approvazione dello schema di convenzione tra Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano e Comune di Pero per la realizzazione degli interventi viabilistici previsti nell area di cascina Merlata nei Comuni di Milano e di Pero. Assessore Vermi: Si tratta di portare all attenzione del Consiglio l approvazione dello schema di convenzione tra Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano e Comune di Pero per realizzare gli interventi viabilistici previsti nell area di cascina Merlata, posizionata tra i Comuni di Milano e di Pero. Evidentemente la delibera è già stata oggetto dell attenzione della relativa Commissione 11

12 prima, non credo di dover riassumere il percorso e l iter che è esposto molto chiaramente in delibera, ripreso poi nella convenzione medesima, articolata nella premessa e in 6 punti che esplicitano la nostra missione. Praticamente noi ci impegniamo a intervenire per fornire tutti i supporti necessari per costruire i modelli e la simulazione del traffico. E diventata di attualità e urgenza questa convenzione, voglio innanzitutto richiamare che non sono previsti oneri finanziari a nostro carico e gli interventi che sono qui esplicitati e sottolineati si rendono non solo necessari ma attuali in quanto, come voi sapete, sta per partire la viabilità speciale di accesso al nuovo polo fieristico di Rho Pero e tutta la progettualità è stata sviluppata su ogni livello. La viabilità di cascina Merlata è strettamente connessa alla viabilità di accesso al polo fieristico ed è già stata sviluppata a livello definitivo dal Comune di Milano. La richiesta è di volerla votare e credo di non dover aggiungere altro al riguardo, grazie. Nessun Consigliere chiedendo la parola, il Presidente del Consiglio sottopone ai voti del Consiglio il provvedimento proposto dalla Giunta. Il Presidente del Consiglio dà inizio alla votazione con sistema elettronico; terminate le operazioni di voto, dichiara approvata la deliberazione con ventuno voti a favore, tre contrari (Consiglieri Borgio, Casati, Dioli) e nove astenuti (Consiglieri Angiuoni, Cipolla, Foglia, Jean, Matteucci, Mezzi, Ortolina, Radice, Tamberi), non avendo partecipato al voto sei Consiglieri (Accame, Bergami, Clerici Michele, Giordano, Giuliante, Menegatti). Il Presidente del Consiglio dà atto del risultato della votazione. Il Presidente del Consiglio pone quindi in trattazione lo: ARGOMENTO N. 79 DELL ORDINE DEL GIORNO Approvazione dello schema di protocollo d intesa tra la Provincia di Milano ed il Comune di Casorezzo per la realizzazione della variante stradale all abitato di Casorezzo interessante le ss.pp. n.128 Magenta- Dairago, n. 171 Inveruno-Nerviano e n. 214 Casorezzo-Arluno-Rho in Comune di Casorezzo. Vice Presidente Vermi: Trattasi di approvazione dello schema di protocollo d intesa fra l Amministrazione Provinciale e il Comune di Milano di Casorezzo per realizzare la variante stradale all abitato di Casorezzo, che interessa e ss.pp.: la 128 Magenta-Dairago, la 171 Inveruno-Nerviano e la n. 214 Casorezzo-Arluno-Rho, tutte situate all interno del Comune di Casorezzo. Si rende necessario spostare tali itinerari fuori dal centro, tutto quanto è stato evidenziato nelle premesse e nel testo della delibera e ancor più esplicitamente sottolineato nel protocollo d intesa, che è articolato nella consueta premessa e in 10 articoli che specificano, tra l altro, l impegno della Provincia di Milano a declassare i tratti stradali e ad un esborso di una quota economica pari a quale contributo che daremo al Comune di Casorezzo e che è inserito nella programmazione economica 2004/2006. E un opera molto attesa dal Comune di Casorezzo e credo che questa sera la votazione la voglia confermare, grazie. Consigliere Cipolla: Nel merito vorrei soltanto sollevare una questione di carattere generale, non conoscendo il dettaglio, anche se riesco a capire che anche questo fa parte di un reparto interessato da grandi infrastrutture che stanno per arrivare e che quindi, bene o male, coincide con questa anche se è al limite, comunque nell ambito cui faceva riferimento anche il ragionamento precedente. Io prima mi sono astenuto perché cascina Merlata è vero 12

13 che è interessata alla questione della fiera, ma è anche interessata ad uno sviluppo in sé di cascina Merlata, quindi probabilmente capisco che non tutti sono interessati, ma io sono interessato allo sviluppo di quell area in sé. Siccome non mi hanno spiegato esattamente cos è lo sviluppo in sé di cascina Merlata, continuo ad avere qualche riserva, perché magari mi convincono, prima però me lo devono spiegare. Comunque votiamo a favore, non mi sono messo d accordo ma penso che voteremo a favore. Allora parlo a nome personale, siamo ancora liberi noi, non abbiamo i vincoli che avete voi. Voi avete votato il P.T.C.P. come un solo uomo. Noi non abbiamo più questi vincoli da un bel po di tempo, prima del 1989, voi siete ritornati a prima del 1989, vi abbiamo visti all opera, quindi sono problemi che non ci riguardano. Abbiamo bisogno di votare a favore. Perché? Perché voi state facendo uno sforzo sovrumano a inseguire tutte queste vicende, che sono la viabilità. Io intanto cerco di osservare da vicino, non il particolare ma il generale, le due cose sembrano insieme ma non è vero che è sempre così. Quando andremo a discutere fra qualche giorno della variazione di bilancio, riscontreremo quanti soldi non ci saranno proprio per la viabilità. In questo momento sto per dire che voi non ce la fate a seguire tutte le esigenze, e ben vengano che vanno a destinazione per un infrastruttura su gomma. La differenza è quella di sempre, noi riteniamo che a parte la gomma servirebbe qualche intervento maggiore rispetto a interventi di altra natura, ma di questo discuteremo un altra volta. Quindi, tutti gli interventi di carattere viario, che servono per qualificare e migliorare le infrastrutture di carattere stradale, come in questo caso, ovviamente che non siano autostrade, noi li favoriamo. Consigliere Mezzi: Questo provvedimento è stato esaminato in sede di Commissione e in quell occasione abbiamo chiesto un approfondimento tecnico, ma purtroppo ci è stato negato da parte dei commissari di maggioranza. Avevamo chiesto di poter avere in audizione il Sindaco di Casorezzo, proprio per affrontare una serie di problemi di carattere tecnico che la delibera e, la convenzione contenevano. Questa richiesta che era, credo, ispirata al buonsenso e alla necessità di capire e approfondire un tema che di per sé era abbastanza chiaro, è stata purtroppo negata e respinta da parte della Maggioranza. Credo sia stato un errore quello di negare un approfondimento tecnico rispetto ad alcuni problemi che erano stati sollevati e che avevano una loro dignità. Provo a riepilogarli. Una premessa, però. Forse il Consigliere Cipolla l ha ricordato prima, questo è un intervento previsto nella programmazione provinciale triennale; questo intervento viene finanziato non attraverso le risorse dell ente Provincia, ma attraverso il coinvolgimento dell ente locale che sottoscrive una convenzione con altri soggetti. Da questo punto di vista l operazione è conveniente per l ente, nel senso che l operazione complessa; complessa e difficile, sta in piedi grazie all iniziativa che l ente locale ha avviato. Una ulteriore premessa che abbiamo fatto, riguardava il disegno della nuova infrastruttura. E vero che l abitato è attraversato da tre strade provinciali; è vero che ha necessità l abitato di essere svincolato dal traffico locale che lo attraversa che rende, immagino, la vita all interno dell abitato stesso difficile e problematica, ma il disegno che è stato proposto - e l appunto che muovo riguarda il fatto che il progetto è coordinato dalle strutture provinciali - mi è sembrato estremamente invasivo. La nuova tangenziale, o meglio l anello circolare attorno a Casorezzo, forse si presta maggiormente a servire altre situazioni, altri centri urbani di dimensioni maggiori. Il disegno fa intuire future previsioni dell abitato di Casorezzo, quando sappiamo che la situazione è quella di un centro di piccole dimensioni, soprattutto a funzione di sviluppo agricolo. Probabilmente, una progettazione attenta e misurata dell abitato, delle compatibilità ambientali e anche delle attività economiche, in particolare quelle agricole, probabilmente 13

14 presupponeva un disegno diverso, meno invasivo, meno eccessivo rispetto a quello che è stato prospettato. Purtroppo qui non abbiamo supporti grafici né audiovisivi di alcun tipo, quindi andiamo ad immaginazione e a ricordo rispetto a quello che abbiamo visto in sede di Commissione. Quindi, siamo di fronte a una nuova proposta viabilistica sovradimensionata rispetto alle esigenze locali, utile perché risolve alcuni problemi di traffico locale. Ma il motivo per cui avevamo chiesto un approfondimento e la presenza del Sindaco era dipeso dal fatto che l operazione di finanziamento del nuovo anello tangenziale dell abitato stava in piedi grazie ad una iniziativa dell ente locale che vede coinvolti alcuni soggetti privati. Questo almeno dalle informazioni che abbiamo assunto in sede di Commissione. Si è parlato, e ne ha parlato il dirigente del settore, di un opera di finanza di progetto, un operazione che stava in piedi attraverso il coinvolgimento diretto dei soggetti privati. Ci sarebbe piaciuto, essendo stata sbandierata come la prima occasione di intervento viabilistico di livello provinciale che vedeva coinvolti gli operatori privati, capirne di più. Da qui la richiesta, lo ripeto per l ennesima volta, di avere un supplemento di informazioni. Quello che ci ha un po meravigliati alla fine del tutto, è stato l apprendere che l opera viene finanziata da soggetti privati che sono gli stessi cavatori della zona. Francamente, di tutta questa operazione abbiamo capito poco; abbiamo intuito qualcosa di originale, ma francamente non siamo in grado di apprezzare se questa operazione è buona, o al contrario è un operazione che pone dei dubbi. Qualche dubbio francamente l abbiamo. Serviva un approfondimento in sede di Commissione per fugare questi dubbi, queste nostre perplessità, legittime io credo perché se si parla di finanza di progetto vorremmo capire bene l iter di un iniziativa che vede coinvolto l ente locale, quindi la sua autonomia, la sua capacità di coinvolgimento di soggetti privati in questa operazione, che però vede anche coinvolto l ente Provincia. Quindi, le nostre domande erano legittime. Ripeto, dal punto di vista progettuale dal punto di vista dell impatto sulle attività economiche esistenti, il dimensionamento dell opera, il finanziamento dell opera non ci ha convinti. Aspettavamo questo approfondimento, qualcuno forse ha promesso a posteriori, dopo questo voto, l approfondimento richiesto, ma mi sembra un modo di procedere alquanto strano e originale. Grandi dubbi rispetto a questa delibera per come è costruita, ma sicuramente l adesione rispetto alla necessità di risolvere i problemi dell abitato, questo sì. Forse questo non è il modo migliore, né dal punto di vista tecnico progettuale né dal punto di vista tecnico finanziario. Consigliere Dapei: Questa proposta di delibera riguarda un intervento che è particolarmente importante per chi vive quel territorio o chi si trova a transitarvi perché, così come altri Comuni della Provincia di Milano, Casorezzo è particolarmente sfortunato rispetto alla sua posizione in rapporto alle grandi vie di comunicazioni provinciali, perché proprio sul territorio del Comune, in particolare nel territorio abitato di Casorezzo, insistono ben tre diverse strade provinciali, tutte tre importanti e che ormai stanno diventando un ostacolo non solo al sereno sviluppo urbanistico della città, ma anche proprio ad un adeguata qualità della vita degli abitanti. Da qui nasce il lavoro congiunto degli uffici della Provincia e del Comune, che ha portato a questa proposta. Io do atto al Consigliere Mezzi di avere sollevato la questione per tempo, durante i lavori della Commissione, un po per le questioni di merito di cui già sapevamo per la documentazione ricevuta, quindi effettivamente è un intervento importante, una tangenziale grossa, e in effetti quando abbiamo insieme interrogato il tecnico su eventuali alternative, comunque non siamo stati a fare i conti precisi, però a spanne la sensazione era che anche a invertire il senso da orario ad antiorario o viceversa, il consumo di territorio non sarebbe cambiato granché e comunque l indicazione che viene dal Comune viene da chi meglio 14

15 conosce quel territorio e in questo senso credo sia preziosa la collaborazione con il Comune per ovvi motivi di conoscenza specifica. L altra questione che è diventata di attualità e che è stata giustamente ripresa dal Consigliere Mezzi è nata da un approfondimento forse neanche troppo richiesto al tecnico, che poi invece, aperta la parentesi il discorso è andato avanti, perché è stato fatto cenno ad un project financing e da lì le domande, legittime e interessanti dei Consiglieri per capire di più, e siamo riusciti ad arrivare fino ad un certo punto, perché il tecnico della Provincia conosceva la situazione per sommi capi, un po per la documentazione che aveva, un po per gli incontri che aveva avuto. Quindi noi abbiamo appreso in Commissione che ci sarebbe questa idea, abbastanza originale, verrebbe quasi da dire alla Tremonti, di fare questa strada in trincea, per finanziare parte dell opera con gli inerti che risulterebbero dai lavori. Io avevo preso l impegno con il Consigliere Mezzi, che chiedeva un rinvio della Commissione ma la maggioranza dei Consiglieri presenti non era d accordo, di chiedere al Comune un approfondimento e in questo senso avevamo incaricato sia la responsabile della Commissione che i tecnici presenti. Io credo che questo approfondimento sta andando avanti, comunque la risposta che ci è stata data è che la questione del finanziamento riguarda la parte tutta in carico al Comune. Le scelte che noi ci troviamo a fare come ente subordinato sono di altra dimensione e di altro livello, quindi è sicuramente opportuno che arrivino tutte le risposte dovute a chi ha fatto domande, oltre che legittime anche interessanti, però la decisione dei Consiglieri è stata quella di valutare la parte che ci compete e la valutazione ha dato il risultato di procedere con un voto favorevole. Io rinnovo l impegno che avevo preso quel giorno di girare, appena ne sarò in possesso, tutte le informazioni che abbiamo richiesto, ma intanto, per la parte che ci compete, dire che riteniamo oltre che corretto opportuno l intervento per la nostra parte di competenza, quindi preannuncio un voto favorevole. Consigliere Foglia: Io credo che anche il Consigliere Dapei nel suo intervento, pur avendo annunciato il voto favorevole, abbia in qualche modo, almeno dal mio punto di vista, espresso qualche perplessità verso la procedura che si è seguita nel portare questa delibera direttamente in Consiglio, nonostante qualche corposo dubbio in Commissione fosse sorto. Noi svolgiamo, come Provincia, una funzione di coordinamento delle attività varie, in questo caso delle attività viabilistiche, e pur non volendo entrare in collisione con l autonoma capacità decisionale dei singoli Comuni, abbiamo sempre manifestato e dimostrato di essere particolarmente attenti allo sviluppo di ogni singolo Comune. Sappiamo che ogni variante, seppur modesta, in un territorio di uno dei Comuni della Provincia, può col tempo venire ad interessare il sistema complessivo della viabilità. Non c è dubbio che il Comune di Casorezzo abbia seguito prassi e procedure assolutamente trasparenti nel trovare un intesa anche con l eventuale finanziatore di quest opera, ci serviva però comprendere l esatto inquadramento di questa iniziativa e verificare, non per una sorta di sospetto remoto, il meccanismo con cui il Comune arriva ad avere un finanziamento attraverso le modalità esplicitate, perché tele procedura può costituire un utile precedente anche per altri Comuni, ma anche per noi stessi Provincia. Per altro verso era interessante verificare insieme quali erano le possibilità di rendere questa procedura assolutamente compatibile con le normali prassi di finanziamento di un opera pubblica. Quindi in sé sicuramente la delibera che riguarda il Comune di Casorezzo, ma in generale la possibilità di avere un fronte ampio di valutazione su tutte due gli aspetti, quello viabilistico in particolare e quello delle modalità di finanziamento. Senza avanzare teorie di sospetto o chissà che, ma proprio per capire come è possibile raggiungere alcuni risultati, magari positivi, attraverso questo tipo di procedura. L Assessore era assente da quella Commissione, capisco il voto favorevole della maggioranza della Commissione, questo si verifica spessissimo, però nonostante il voto 15

16 favorevole della maggioranza della Commissione, per le cose dette dal Consigliere Dapei questa sera stessa, forse non ci sarebbe costato molto spostare in là di una settimana, di 10 giorni questa delibera e acquisire tutti quegli elementi che potevano darci una sufficiente tranquillità per un approvazione unanime di un progetto tutto sommato utile. Io credo di avere cercato di spiegare il perché di qualche nostro imbarazzo e di motivare un voto di astensione, visto che ormai la delibera è arrivata in aula. Consigliere Cipolla: Volevo dire che il mio entusiasmo iniziale è stato bruciato dagli interventi che mi hanno seguito, quello che mi ha convinto di più è stato quello del Consigliere Dapei che mi ha convinto che forse era meglio fare qualche passaggio ulteriore. La preoccupazione è che da un lato c è un atto di fede da parte della Maggioranza, ma adesso che io devo essere così scatenato anche a sostituire i dubbi che ha la Maggioranza mi sembra un po eccessivo. Tuttavia valgono le motivazioni iniziali. I ritardi rimangono e forse l entusiasmo della mia disponibilità era proprio legato a questo. Comunque questo entusiasmo per andare a realizzare le infrastrutture viarie è un problema che rimane, indipendentemente dalla discussione nel merito. Quindi mi astengo anch io. Dopodiché, chiusa la discussione, il Presidente del Consiglio sottopone ai voti del Consiglio il provvedimento proposto dalla Giunta. Il Presidente del Consiglio dà inizio alla votazione con sistema elettronico; terminate le operazioni di voto, dichiara approvata la deliberazione con venti voti a favore, quattro contrari (Consiglieri Casati, Dioli, Jean, Mezzi) e nove astenuti (Consiglieri Angiuoni, Bergami, Borgio, Cipolla, Foglia, Matteucci, Occhionorelli, Ortolina, Radice), non avendo partecipato al voto sei Consiglieri (Clerici Michele, Elli, Fossati, Giordano, Morelli, Tamberi). Il Presidente del Consiglio dà atto del risultato della votazione. Dopodiché, alle ore del 21 ottobre 2003, il Presidente del Consiglio, toglie la seduta e significa che il Consiglio è convocato per giovedì 23 ottobre Del che si è redatto il presente verbale che viene come in appresso sottoscritto. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO IL SEGRETARIO GENERALE (Roberto Caputo) (Salvatore Corrado) 16

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