PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE

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1 PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE Programma Settoriale Leonardo da Vinci La Mobilità transnazionale nel Programma di Apprendimento Permanente : riflessioni sui risultati delle candidature di Mobilità Leonardo da Vinci nel Bando 2007 Approfondimento tematico Roma, 31 dicembre 2007

2 L approfondimento tematico La Mobilità transnazionale nel Programma di Apprendimento Permanente : riflessioni sui risultati delle candidature di Mobilità Leonardo da Vinci nel Bando 2007, è stato realizzato da un Gruppo di lavoro composto da Marina Rozera, Claudio Maria Vitali e Simona Alfei per l Agenzia Nazionale del Programma settoriale Leonardo da Vinci ISFOL e da Roberto D Armini, Antonio Addis e Fabrizio D Armini per T.EC.TRA. S.r.l.. 2

3 INDICE Introduzione Pag. 4 I SEZIONE I Caratteristiche generali dei Progetti di Mobilità approvati Pag. 6 I. 1 Dati complessivi su reclutamento, valutazione e selezione dei Pag. 6 progetti I. 2 Comparazione tra Obiettivi previsti e conseguiti Pag. 8 I. 3 I promotori dei Progetti di Mobilità Pag. 10 I. 4 La copertura territoriale dei progetti di Mobilità Pag. 12 I. 5 La distribuzione delle risorse nei budget approvati Pag. 14 II SEZIONE II Le tipologie dei progetti di Mobilità: focus specifici sui progetti IVT, PLM e VETPRO Pag. 17 II. 1 I progetti IVT 2007 Pag. 17 II. 2 I progetti PLM 2007 Pag. 26 II. 3 I progetti VETPRO 2007 Pag. 34 Appendice A Liste dei progetti approvati nel 2007 Pag. 39 3

4 Introduzione Il Programma settoriale Leonardo da Vinci appartiene ad una serie di iniziative settoriali (insieme a Comenius, Grundtvig e Erasmus) e richiede, da un lato, il mantenimento delle azioni e dei comportamenti organizzativi necessari alla chiusura della precedente fase di programmazione ( ), dall altro l avvio delle azioni di assistenza tecnica previste per l implementazione delle azioni previste nella decisione istitutiva del LLP. A svolgere tali azioni è chiamato l Isfol che, con nomina dei Ministeri del Lavoro e della Previdenza Sociale, della Pubblica Istruzione e dell Università e della Ricerca, copre il ruolo di Agenzia Nazionale del Programma settoriale Leonardo da Vinci. L Agenzia opera sulla base di un Piano di funzionamento annuale che, per il 2007, programma azioni di informazione, assistenza tecnica alla progettazione, valutazione e monitoraggio, gestione amministrativa e reporting alla Commissione Europea e ai Coordinatori Nazionali. Per supportare la prossima fase di progettazione, come previsto nel Piano 2007, l Agenzia si è impegnata a realizzare una serie di approfondimenti tematici che, partendo dalle esperienze recenti del Programma Leonardo da Vinci II Fase e da quelle appena acquisite con gli esiti del Bando 2007, si configurano come supporto al miglioramento della qualità progettuale atteso per il Bando 2008 di prossima scadenza. Le tematiche vengono individuate a partire dalla concentrazione delle proposte e dalla relativa rilevanza con le priorità comunitarie e nazionali identificate nel Bando e nei documenti di politica nazionale in materia di istruzione e formazione. I risultati in termini di reclutamento delle candidature sulla Misura della Mobilità confermano, da una parte, l elevato livello della domanda di partecipazione e accesso a questo tipo di esperienza di apprendimento e, dall altra, la necessità di incrementare progressivamente la qualità della progettazione per poter effettuare una selezione delle candidature assistita da un solido apparato valutativo capace, in un quadro caratterizzato da una disponibilità limitata di risorse, di garantire la selezione di quelle candidature più rilevanti e coerenti con le strategie nazionali e comunitarie. Proprio in considerazione dello squilibrio tra domanda di mobilità e risposta possibile, è necessario riflettere sulle caratteristiche delle candidature approvate e sulle motivazioni che hanno portato (oltre a quella della mancanza di risorse adeguate) all esclusione di un gran numero di progetti. Gli obiettivi, pertanto, sono quelli di : 4

5 1. presentare gli esiti del Bando, realizzando tabelle descrittive all interno delle quali sintetizzare il dato relativo ad alcune variabili individuate in cooperazione con lo staff dell Agenzia Nazionale; 2. predisporre riflessioni e commenti sui risultati relativi alle candidature approvate, articolandoli rispetto alle tre tipologie di beneficiari previste (IVT, PLM e VETPRO); 3. formulare ipotesi, sulla base di evidenze e dati statistici, sulle cause della mancata approvazione; I dati principali provengono dal sistema informativo dell Agenzia Nazionale, arricchiti da informazioni rilevabili direttamente dalla lettura/analisi di un campione di candidature e da una serie di interviste di gruppo realizzate con lo Staff dell Agenzia Nazionale. 5

6 SEZIONE I - Caratteristiche generali dei Progetti di Mobilità approvati I. 1 Dati complessivi su reclutamento, valutazione e selezione dei progetti La Misura della Mobilità non sembra avere accusato l impatto del cambiamento di contesto attuativo determinato dal passaggio dal Programma Leonardo da Vinci al nuovo Programma di Apprendimento Permanente. La sostanza dell Azione, infatti, è restata - nelle sue grandi linee - inalterata, riducendo le modifiche ad aspetti di gestione amministrativa, consistenza e tipologia del finanziamento e ad alcuni cambiamenti relativi alle tipologie dei beneficiari potenziali. D altra parte, la domanda di mobilità espressa attraverso le candidature a valere sui Programmi di azione comunitaria appare elevata già da molti anni, rafforzata dal fatto che questi interventi si configurano come la più importante - se non l unica - possibilità di risposta disponibile. Ad esclusione di alcuni Programmi di respiro transfrontaliero e di alcune rare sperimentazioni su scala regionale, in Italia l opportunità per i giovani, gli studenti e i giovani lavoratori di incrementare ed arricchire le proprie competenze e i propri saperi con esperienze in dimensione europea è stata per molti anni quasi esclusivamente affidata a meccanismi e dispositivi quali Leonardo, Erasmus e alcune azioni dell ex Programma Socrates. Del tutto in linea con le attese, dunque, appare il buon risultato in termini di reclutamento delle candidature ottenuto in occasione del lancio del primo Bando (2007) del nuovo Programma di Apprendimento Permanente. In considerazione, inoltre, del fatto che secondo molti si è trattato di un Bando caratterizzato dalle difficoltà organizzative tipiche degli anni di transizione tra un periodo di programmazione e il seguente, si può affermare che il ritardo nella disponibilità di formulari, guide e vademecum ha poco condizionato l esito. 6

7 Tab 1. - Invito a presentare proposte Azione Mobilità Tipologia progetti IVT Persone in formazione professionale iniziale PLM Persone disponibili sul mercato del lavoro VETPRO Professionisti nell'ambito dell'istruzione e della formazione professionale Proposte pervenute Proposte ineleggibili Proposte approvate ,74% ,79% ,61% Totale ,85% Confrontato con gli anni precedenti, il risultato appare, anzi, in crescita in termini di numero delle candidature pervenute, anche se due sono le grandi differenze sulle quali si rende necessario avviare un importante riflessione: la prima è rappresentata da un riaffacciarsi del fenomeno dell inammissibilità, ovvero della presenza di un certo numero di proposte che non hanno superarto la fase di controllo dell eleggibilità a causa di errori formali in fase di istruttoria; la seconda consiste nel forte incremento della domanda di borse a benefici degli operatori del settore dell istruzione e della formazione professionale. Per quanto riguarda la consistenza economica della domanda (cfr. tab. 2), la disponibilità delle risorse per il 2007 era pari a poco più di euro, cifra in seguito leggermente integrata con risorse provenienti dalla Sovvenzione Globale destinata a contribuire ai costi dei Progetti di Trasferimento dell Innovazione (NA2), giungendo ad un totale di poco meno di di euro. Per ognuna delle tre tipologie di azioni di mobilità si è registrata una domanda di contributi pari a circa tre volte l ammontare disponibile a seguito della ripartizione decisa in sede di pianificazione. 7

8 Tab. 2 - Invito a presentare proposte Azione Mobilità - Sovvenzione Comunitaria IVT Persone in formazione professionale iniziale PLM Persone disponibili sul mercato del lavoro VETPRO Professionisti nell'ambito dell'istruzione e della formazione professionale Ripartizione prevista* Contributi richiesti Contributi accordati** , , , , , , , , ,00 Totale Mobilità , , ,00 *Contributo concesso dalla C.E ,00 + Integrazione TOI ,92 ** la differenza tra previsione e accordato è giustificata dall adozione di un overbooking di poco meno di euro I. 2 Comparazione tra Obiettivi previsti e conseguiti Nel nuovo Programma di Apprendimento Permanente, la modalità di pianificazione e programmazione è cambiata. Precedentemente, l Agenzia Nazionale era chiamata a predisporre un Piano Operativo della Mobilità (POM), all interno del quale esplicitare gli obiettivi e le modalità di raggiungimento. Attualmente, l Agenzia Nazionale predispone un Piano annuale di attività sulla base di Linee Guida stabilite dalla Commissione Europea, che contiene tutti gli obiettivi relativi all utilizzo delle Sovvenzioni Globali, espressi principalmente in numero di borse che dovranno essere finanziate sulle diverse Misure e numero dei progetti afferenti le diverse tipologie di Azioni che l Agenzia è chiamata ad implementare. Gli obiettivi quantificati devono essere rilevanti e coerenti con gli obiettivi di tipo politico e strategico che informano l intera azione dell Agenzia (da quella informativa a quella del controllo e del monitoraggio, della disseminazione e della valutazione) Nella Tabella seguente vengono sinteticamente comparati gli obiettivi prefissati per il 2007 in termini di borse da assegnare e i risultati conseguiti a valle delle operazioni di contrattualizzazione dei progetti approvati. 8

9 Si è trattato di un primo esercizio che ha permesso di evidenziare quanto il raggiungimento degli obiettivi sia stato più complesso del previsto. Infatti, la nuova determinazione del budget, basata su scale di costo unitario e su flat rate rende più complicata la gestione delle inevitabili riduzioni dei budget richiesti dai progetti. In altri termini, essendo fissi gli ammontari delle borse, calcolati come sono sulle destinazioni dei beneficiari, una volta proposta una riduzione, può essere complicato per i partenariati mantenere inalterato l obiettivo quantitativo, dal momento che non possono essere modificate in modo significativo le destinazioni stesse. Il sostanziale raggiungimento degli obiettivi dimostra la correttezza del metodo di calcolo adottato in fase di programmazione, soprattutto in merito alla composizione del campione individuato per effettuare i calcoli dei costi medi delle borse e in merito alle durate medie ipotizzate. Ciò non toglie che permane una situazione di notevole criticità, destinata ad aumentare nel tempo, derivante dalla presenza di un numero di progetti di qualità sicuramente medio-elevata che non può trovare copertura con le risorse disponibili. Inoltre, nonostante la prassi dell overbooking, proprio in considerazione di questa situazione, diviene fondamentale assicurare che le risorse impegnate siano spese tutte e correttamente, per arginare il fenomeno del mancato utilizzo di una quota di risorse che negli ultimi anni è stata, in fase di consuntivo, pari spesso a circa il 10% dell impegnato. Tab. 3 - Invito a presentare proposte Azione Mobilità Comparazione tra Obiettivi previsti e conseguiti Tipologie Mobilità N borse previste N borse assegnate IVT* Persone in formazione professionale iniziale PLM Persone disponibili sul mercato del lavoro VETPRO Professionisti nell'ambito dell'istruzione e della formazione professionale Totale *Per la tipologia "IVT" il numero dei beneficiari è relativo solo a 34 progetti convenzionati 9

10 I. 3 I promotori dei Progetti di Mobilità Il dato sulla tipologia degli Organismi proponenti appare in linea con tutta la passata esperienza del Programma Leonardo da Vinci. La maggior parte delle candidature (circa il 56%) continua ad essere avanzata da Attori dei sistemi formali di istruzione e formazione professionale, con una netta prevalenza delle Scuole e delle Agenzie formative. Le Università e i Consorzi Universitari, pur non potendo più avanzare nel quadro di Leonardo da Vinci proposte a beneficio degli studenti universitari (divenuti parte del nuovo Programma settoriale Erasmus) hanno, comunque, mantenuto un ruolo importante, in qualità di promotori, assumendo la responsabilità di avanzare candidature per giovani lavoratori, probabilmente reclutati tra gli utenti dei servizi di orientamento e intermediazione lavorativa recentemente attivati presso le molte Istituzioni di istruzione superiore. Pienamente in linea con il nuovo protagonismo che stanno assumendo queste tipologie nel quadro del Programma di Apprendimento Permanente, il Terzo Settore e le Amministrazioni Pubbliche mostrano un buon livello di coinvolgimento attivo (rispettivamente con il 12% e con il 17%), non limitandosi più, come prevalentemente successo nel passato a giocare un ruolo di intermediario, ma assumendo direttamente la responsabilità di progettare e avanzare candidature. Osservando il dato aggregato (tutte le tipologie di beneficiari), la risultanza più contro-intuitiva in un Programma che dovrebbe rafforzare l interesse su adulti e, in genere, sull educazione permanente resta quello relativo alla partecipazione limitata delle Parti Sociali e delle Imprese che, ancora, non riescono a raggiungere livelli quali-quantitativi significativi in sede di progettazione di azioni di mobilità. Esiste una certa correlazione tra numero delle candidature presentate e quantità di candidature approvate alle diverse tipologie di proponenti. In altri termini, la percentuale di incidenza sul totale delle candidature approvate resta più o meno proporzionale rispetto alle avanzate, con alcune significative distinzioni: il dato riguardante gli Istituti scolastici che, con il 33% delle proposte avanzate, subisce una diminuzione significativa (passando al 27%) rispetto al totale di quelle approvate; al contrario, la performance relativa alla promozione di progetti da parte delle Agenzie formative, relativamente soddisfacente, viene ad essere migliorata se si prende in considerazione la percentuale di progetti approvati (al termine della selezione un quinto dei progetti è stato approvato a questa tipologia di promotori). 10

11 Questi dati sono oggetto di un approfondimento nella Sezione II del presente Rapporto, dal momento che possono assumere significati profondamente diversi se letti in un ottica di misura specifica. Tab. 4 - Invito a presentare proposte Azione Mobilità - Tipologia Organismi proponenti Tipologia Organismi proponenti Proposte presentate Proposte approvate v.a. v.% v.a. v.% Istituti Scolastici % 29 27% Amministrazioni Pubbliche 52 17% 21 20% Istituti e Agenzie formative 39 13% 20 19% Organizzazioni terzo settore, ONG, associazioni volontariato 38 12% 10 9% Università o Consorzi Universitari 30 10% 10 9% Associazioni delle istituzioni formative, educative scolastiche 24 8% 13 12% Imprese, Parti sociali, Sindacati 22 7% 4 4% Totale % 107* 100% * Un progetto ha rinunciato in sede di contrattualizzazione 11

12 I. 4 La copertura territoriale dei Progetti di Mobilità Nella Tabella 5 vengono presentati i risultati relativi alla copertura territoriale dei Progetti di Mobilità approvati nel Naturalmente, il dato è parziale dal momento che rende conto solo della residenza legale del Promotore e non di tutti i soggetti che a vario titolo sono coinvolti nelle azioni progettuali. Spesso, infatti, i progetti hanno una dimensione sovra-regionale, e, talvolta, anche una estensione di livello nazionale. Inoltre, alcuni Organismi di livello nazionale hanno la propria sede legale a Roma, elemento che, inevitabilmente, incrementa il dato relativo alla Regione Lazio, senza che vi sia una reale concentrazione delle opportunità in questo territorio. Il livello di copertura espresso dall insieme delle candidature avanzate sfiora il 100% del territorio nazionale. Solo nella Regione Valle d Aosta si riscontra una assenza di candidature a conferma della tradizionale difficoltà che il già il Programma Leonardo da Vinci aveva sperimentato nel penetrare il sistema locale dell istruzione e della formazione professionale. Se da un lato, questa assenza deve far riflettere sull opportunità di rilanciare il Programma con azioni di informazione e assistenza tecnica specifiche, dall altro, occorre considerare che per quanto riguarda la mobilità, all interno del territorio sono comunque attive azioni e relazioni di tipo transfrontaliero, a parziale compensazione del sottoutilizzo delle potenzialità di questo dispositivo. Per restare in tema di difficoltà nell utilizzo delle risorse per la mobilità, analizzando il dato delle proposte approvate, oltre ovviamente alla citata Valle d Aosta, nel 2007 non sono state attivate iniziative in Abruzzo, Regione che, peraltro, aveva avanzato solo 4 proposte. In questo caso, però, il dato è in controtendenza rispetto al passato, dal momento che la progettualità abruzzese aveva registrato nel passato performance quali-quantitative più in linea con la consistenza dell offerta e della domanda formativa locale. Occorre, in questo caso, approfondire questo dato dal momento che, con ogni probabilità, un pronto recupero dei livelli di protagonismo e attività è certamente nelle corde del sistema scolastico, formativo e produttivo di questa Regione già a partire dalla prossima scadenza del Bando ( ). Per quanto riguarda l analisi della concentrazione delle proposte presentate e approvate, si conferma il dato storico riguardante alcune Regioni: Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Sicilia, Calabria e Veneto restano le Aree del Paese nelle quali operano un gran numero di potenziali promotori e attuatori di Progetti Mobilità: quasi il 60% delle candidature avanzate e poco più del 60% di quelle approvate provengono da Organismi operativi in questi territori. Piuttosto in controtendenza il dato di Piemonte (che, comunque, nonostante il basso numero di candidature ha espresso una qualità progettuale relativa piuttosto elevata con una incidenza dell 8% sul totale dei progetti approvati) e Lombardia che, nella passata programmazione avevano fatto registrare un livello maggiore di partecipazione al Programma. 12

13 Occorre sottolineare che in alcune Regioni, come nelle ultime due citate, l assenza delle Università come potenziali promotori di progetti Leonardo ha pesato più che altrove: è evidente che il dato dovrà essere incrociato con le risultanze di ERASMUS che ha ereditato in esclusiva il target degli studenti universitari richiedenti borse per esperienze di mobilità all estero professionalizzanti. Tab. 5 - Invito a presentare proposte Azione Mobilità Regione di provenienza Organismi proponenti Proposte presentate Proposte approvate Regione v.a. v.p. v.a. v.p Abruzzo 4 1% 0 0% Basilicata 10 3% 3 3% Calabria 24 8% 5 5% Campania 13 4% 1 1% Emilia Romagna 26 8% 10 9% Friuli Venezia Giulia 2 1% 1 1% Lazio 43 14% 20 19% Liguria 9 3% 4 4% Lombardia 15 5% 4 4% Marche 20 7% 9 8% Molise 1 0% 1 1% Piemonte 15 5% 9 8% Puglia 20 7% 3 3% Sardegna 7 2% 1 1% Sicilia 30 10% 9 8% Toscana 27 9% 11 10% Trentino Alto Adige 8 3% 2 2% Umbria 5 2% 2 2% Veneto 28 9% 12 11% Totale % % 13

14 I. 5 La distribuzione delle risorse nei budget approvati Occorre immediatamente sottolineare che i dati riportati nelle Tabelle seguenti sintetizzano una situazione non definitiva. Infatti, al momento di andare in stampa, le procedure di contrattualizzazione non sono ancora terminate e, pertanto, il valore del contrattualizzato non coincide con il totale dell impegnato in fase di selezione. D altra parte, i cambiamenti nella modalità di concezione e strutturazione del budget, intervenuti a seguito dell introduzione del ricorso alla scale di costo unitarie e ai principi del flat rate, hanno comportato: da un lato, significative difficoltà nel gestire la nuova regolamentazione, tanto da indurre alcuni macroscopici errori in sede di costruzione del bilancio previsionale; dall altro, una nuova proporzionalità tra le macrovoci di cui si compone un budget di un azione di mobilità. Ciò, unitamente alla considerazione del fatto che i dati disponibili sono comunque estremamente significativi, riguardando più del 90% dei progetti e del budget totale, giustifica la scelta di anticipare alcune riflessioni finalizzate a contribuire all insieme delle considerazioni che devono essere prese in carico in occasione della prossima tornata di progettazione. In termini generali, è possibile suddividere l ammontare delle risorse in due macro ambiti di spesa: quello relativo ai costi di organizzazione e funzionamento e quello invece destinato a coprire le spese dirette (ossia Viaggio e Sussistenza) dei beneficiari finali. In questo secondo ambito rientrano anche i costi sostenuti per la sussistenza e i viaggi delle figure degli accompagnatori. Occorre premettere che il nuovo metodo di calcolo non consente di discriminare all interno dei costi per i beneficiari i valori specifici di viaggio da quelli relativi ai costi di sussistenza, essendo tutti ricompresi in una unica voce (Sussistenza), calcolata sulla base di tabelle i cui valori differiscono in funzione delle diverse destinazioni (Scale of units). Solo nel caso della misura specifica dei VETPRO, la voce viaggio è scorporata e chiaramente identificabile. Complessivamente, i costi organizzativi e gestionali assorbono poco più del 15% delle risorse disponibili. La macrovoce comprende sia i costi relativi a voci di gestione, sia quelli derivanti dall organizzazione di attività di preparazione. 14

15 All interno della voce Gestione vengono calcolati tutti i costi relativi all amministrazione del progetto, alle risorse umane impegnate nel monitoraggio, coordinamento e valutazione, nonché tutti i costi derivanti dalle attività di disseminazione, organizzazione e pubblicizzazione di Bandi e di selezione dei beneficiari. Si tratta di una voce che mediamente assorbe il 7,2% della Sovvenzione Globale, laddove i costi aumentano nel caso della gestione di progetti VETPRO fino ad oltre il 10% delle risorse specificamente allocate in quella misura e che, al contrario, diminuiscono fino a poco più del 6% nel caso della gestione di progetti PLM. Questa differenza di incidenza è probabilmente dovuta alla possibilità di realizzare economie di scala nel caso dei PLM che, normalmente, coinvolgono un numero maggiore di beneficiari senza che questo dato implichi un proporzionale aumento dei costi. Per quanto riguarda i costi di preparazione, a fronte di un dato medio del 8.2%, esistono significative differenze tra le diverse tipologie di mobilità. Occorre ricordare che in questa macrovoce vengono contabilizzate le spese relative alle azioni preparatorie, normalmente consistenti nell organizzazione di moduli brevi di formazione linguistica e di preparazione socio-culturale, nonché l organizzazione di giornate informative sui contenuti e sui programmi dell esperienza che i beneficiari si apprestano a vivere. Inoltre, vengono qui calcolati anche quei costi potenzialmente derivanti dalla produzione o duplicazione di materiali formativi e informativi che costituiscono un supporto ai beneficiari per meglio prepararli all esperienza di mobilità. È ovvio che le azioni preparatorie necessarie per supportare una esperienza di mobilità di giovani allievi degli Istituti di istruzione e formazione professionale siano più onerose di quelle che devono essere attivate nei confronti di giovani lavoratori, adulti, insegnanti e/o formatori: ciò spiega perché, nel caso dei progetti IVT l incidenza sul totale delle risorse disponibili superi l 11%, mentre nel caso dei PLM e dei VETPRO il dato resta ancorato più o meno al 7% medio. Per quanto riguarda le risorse destinate direttamente ai beneficiari, in tutte e tre le tipologie di mobilità l impegno delle risorse supera l 80% di quelle totali con importanti differenziazioni. Nel caso degli IVT, i costi della mobilità dei beneficiari, comprendendo quella degli accompagnatori è pari all 80,3% delle risorse disponibili: piuttosto significativo è il peso degli accompagnatori, dal momento che in molti casi si tratta di progetti che coinvolgono minorenni. Nel caso dei PLM, l 87,1% delle risorse disponibili è quasi interamente assorbito dalle borse dei beneficiari, dal momento che l incidenza del costo degli accompagnatori è poco significativa (0,6%): in questo caso, si tratta prevalentemente di tirocini realizzati da maggiorenni, con un forte ruolo giocato dalle organizzazioni ospitanti e intermedie che, a vario titolo, svolgono funzioni di accompagnamento e supporto in loco. 15

16 Infine, il dato dei VETPRO, che la Commissione ha mantenuto discriminabile tra le voci di Sussistenza e di Viaggio, registra un peso della macrovoce pari a poco più dell 82%, laddove i costi degli accompagnatori vengono giustificati dalla selezione di un certo numero di beneficiari diversamente abili. Tab. 6 - Analisi ripartizioni Macrovoci di budget (Totale Progetti) Organizzazione Gestione Preparazione Sussistenza partecipanti Partecipanti Sussistenza accompagnatori Viaggio Contributo Totale , , , , , ,99 7,2% 8,2% 81,2% 1,9% 1,5% Tab Analisi ripartizioni macrovoci di budget (progetti IVT) Organizzazione Gestione Preparazione Sussistenza partecipanti Partecipanti Sussistenza accompagnatori Viaggio Contributo Totale , , , , ,00 8,6% 11,1% 75,9% 4,4% 0,0% Tab Analisi ripartizioni macrovoci di budget (progetti PLM) Organizzazione Gestione Preparazione Sussistenza partecipanti Partecipanti Sussistenza accompagnatori Viaggio Contributo Totale , , , , ,99 6,1% 6,8% 86,5% 0,6% 0,0% Tab Analisi ripartizioni macrovoci di budget (progetti VETPRO) Organizzazione Gestione Preparazione Sussistenza partecipanti Partecipanti Sussistenza accompagnatori Viaggio Contributo Totale , , , , , ,00 10,3% 7,4% 62,7% 1,2% 18,4% 16

17 II SEZIONE II Le tipologie dei Progetti di Mobilità: focus specifici sui progetti IVT, PLM e VETPRO I dati presentati nella sezione I del Rapporto di approfondimento vengono ora disaggregati per rendere conto dei contenuti e delle cornici organizzative dei Progetti di Mobilità approvati a favore delle diverse tipologie. Nelle pagine che seguono, oltre ad una breve descrizione della misura specifica, vengono quindi analizzate le risultanze specifiche che, lette incrociando le note di supporto alla progettazione, possono costituire un ulteriore elemento di guida per incrementare la qualità delle candidature. II. 1 I progetti IVT 2007 Nel 2007 sono state avanzate numerose candidature a beneficio dei giovani iscritti nei diversi percorsi che caratterizzano l offerta di istruzione e formazione professionale in Italia. Più di un terzo delle proposte (113 su 307), infatti, riguarda questa tipologia di beneficiari, con candidature che hanno mostrato un buon livello di qualità. Quasi il 33% delle candidature è risultato meritevole di ricevere un contributo: si tratta di un tasso di soddisfazione significativo, calcolando che molte proposte escluse erano, comunque, di qualità interessante e, probabilmente - a fronte di una disponibilità di risorse superiore sarebbero potute rientrare tra quelle approvate. Semmai, il dato meno positivo è costituito dalla presenza di quattro candidature che non hanno passato la fase di controllo dell ammissibilità, avendo compiuto errori procedurali piuttosto gravi e, probabilmente, evitabili con un investimento in attenzione maggiore in fase di confezionamento del progetto. Nel Box seguente viene sintetizzato il contenuto della Misura per rendere più agevole la comprensione dei risultati emersi. Box 1 - Descrizione della misura Mobilità IVT Questa azione mira a sostenere la mobilità transnazionale delle persone inserite all interno di percorsi di istruzione e di formazione professionale iniziale. Gli obiettivi generali di questa azione di mobilità in seno al programma settoriale Leonardo da Vinci sono: sostenere i partecipanti ad attività di formazione e formazione continua nell acquisizione e nell impiego di conoscenze, abilità e qualifiche per agevolarne lo sviluppo individuale, l'occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro europeo; incrementare l attrattiva dell istruzione e della formazione professionale e della mobilità per gli individui e agevolare la mobilità dei lavoratori in formazione. I destinatari dell azione sono gli allievi in formazione professionale, gli apprendisti, i tirocinanti al di fuori dell istruzione superiore. I singoli partecipanti potranno beneficiare di borse assegnate nell ambito di un progetto di mobilità organizzato da un organismo proponente, ma non potranno presentare domanda direttamente alle agenzie nazionali. Gli organismi proponenti sono: Istituzioni od organizzazioni che offrono opportunità di apprendimento nelle aree coperte dal programma settoriale 17

18 Leonardo da Vinci Associazioni e rappresentanti di chi è coinvolto nel campo dell IFP, incluse le associazioni di persone in formazione, genitori e insegnanti Imprese, parti sociali e altri rappresentanti del mondo del lavoro, incluse le camere di commercio e altre associazioni commerciali Organismi che forniscono servizi di orientamento, consulenza e informazione connessi a qualsiasi aspetto dell apprendimento permanente Organismi responsabili, a livello locale, regionale e nazionale, dei sistemi e delle politiche riguardanti qualsiasi aspetto dell IFP nell ambito dell apprendimento permanente Centri ed enti di ricerca che si occupano delle tematiche dell apprendimento permanente Istituti di istruzione superiore Organizzazioni no profit, associazioni di volontariato, ONG Il partecipante realizzerà un tirocinio inteso come un periodo di formazione e/o esperienza lavorativa presso un impresa e/o un istituto di formazione per una durata compresa tra 2 settimane e 9 mesi. In base alla durata del tirocinio e al paese ospitante il Programma cofinanzia la realizzazione della mobilità. Sono stabiliti dei massimali di contributo, per le seguenti voci: Gestione e monitoraggio Preparazione dei partecipanti Sussistenza Viaggio Che la Misura sia destinata principalmente a soggetti beneficiari provenienti quasi esclusivamente dai circuiti dell offerta formale di apprendimento è ulteriormente testimoniato dalla concentrazione della titolarità delle candidature su tipologie di Organismi quali Istituti scolastici e Agenzie formative: da sole, queste due tipologie raggiungono l 84% dei progetti presentati e il 73% di quelli approvati. Se disaggreghiamo il dato, appare evidente che il rapporto tra candidature approvate e candidature presentate mostra una performance relativamente migliore delle Agenzie formative rispetto a quella ottenuta dagli Istituti scolastici: solo un quarto delle candidature delle Scuole hanno ottenuto un contributo (20 su 82), laddove più della metà di quelle proposte dalle Agenzie formative è stata selezionata (7 su 12). Il dato riguardante le Amministrazione pubbliche nasconde la presenza di un gran numero di reti scolastiche che hanno tradizionalmente preferito affidarsi ad organismi che in primo luogo detengono la competenza dello sviluppo del territorio e delle sue risorse (comprese, quindi, quelle umane). Particolarmente negativa è la performance delle strutture del Partenariato Sociale: l unica candidatura avanzata, infatti, non ha raggiunto i livelli di qualità attesi, escludendo, per il 2007, questa tipologia di organismi dalla lista di quelli che, a vari livelli, potranno giocare un ruolo attivo. 18

19 Tab. 7 - Progetti IVT : Tipologia Organismi proponenti Proposte presentate Proposte approvate Tipologia v.a. v.% v.a. v.% Istituti Scolastici 82 73% 20 54% Istituti e Agenzie formative 12 11% 7 19% Amministrazioni Pubbliche 9 8% 4 11% Associazioni delle istituzioni formative, educative scolastiche Organizzazioni terzo settore, ONG, associazioni volontariato 6 5% 4 11% 3 3% 2 5% Imprese, Parti sociali, Sindacati 1 1% 0 0% Università o Consorzi Universitari 0 0% 0 0% Totale % % In termini di numero di borse, l obiettivo stabilito per la misura IVT è stato raggiunto e superato. L Agenzia Nazionale aveva previsto nel proprio Piano di utilizzare le risorse disponibili per garantire a 2180 beneficiari la possibilità di sviluppare un esperienza all estero: ebbene, in termini previsionali (stando alla contrattualizzazione), saranno 2216 i giovani che potranno raggiungere le destinazioni sintetizzate nella Tabella 8. I Paesi di maggior attrazione restano quelli che da sempre rappresentano le mete preferite dei giovani italiani: Regno Unito e Spagna, da sole, rappresentano le destinazioni prescelte da quasi la metà dei beneficiari. Ovviamente, la scelta del Regno Unito è fortemente dipendente dalla opportunità di utilizzare o migliorare la lingua veicolare per eccellenza, l inglese. Tale ipotesi è confermata dalla significativa concentrazione di opzioni anche per l Irlanda e per Malta, dove, a fronte di una minore disponibilità di offerta di tirocinii, la lingua resta un elemento di attrazione considerevole. La scelta della Spagna è frutto di considerazioni che vanno dalla supposta migliore comprensibilità della lingua agli aspetti climatici e sociali, percepiti come più simili alle realtà di partenza e, pertanto, classificati come fattori facilitanti il buon sviluppo dell esperienza. 19

20 Francia e Germania restano destinazioni di forte interesse: in questo caso, la qualità nell organizzazione di questo tipo di esperienze - espressa soprattutto da organismi intermedi e da strutture ospitanti - rappresenta il fattore che spiega la concentrazione. Tab. 8 - Progetti IVT 2007 : N. Borse per Destinazioni Paesi N borse previste V.% Paesi N borse previste HU 2 0,1% CY 20 0,9% SL 3 0,1% RO 22 1,0% IS 4 0,2% NL 23 1,0% DK 8 0,4% PL 39 1,8% GR 10 0,5% FI 77 3,5% LT 11 0,5% PT 84 3,8% SE 12 0,5% DE 140 6,3% BE 14 0,6% MT 160 7,2% AT 15 0,7% IE 166 7,5% EE 15 0,7% FR ,6% TR 15 0,7% ES ,0% SI 16 0,7% UK ,7% La Tabella seguente (Tab. 9) mostra come, confermando una tendenza ormai consolidata negli ultimi anni, i progetti non prevedano più una sola destinazione per il gruppo di beneficiari interessati. V% La numerosità delle destinazioni all interno del progetto rappresenta certamente una sfida organizzativa notevole per l organismo di invio: si tratta di individuare non solo soggetti ospitanti in diversi Paesi, ma anche e soprattutto instaurare con questi e con eventuali organismi intermedi relazioni in più lingue e caratterizzate da modalità comunicative e organizzative culturalmente anche molto differenti. È, comunque, interessante notare che in più del 70% dei progetti approvati è presente un flusso di mobilità verso la Spagna, dato che dimostra l esistenza di una maggiore facilità nel reperire in quel Paese forme di supporto organizzativo e logistico per i promotori italiani. A seguire, i Paesi con la maggior concentrazione dei flussi sono il Regno Unito, destinazione presente in circa il 56% dei progetti approvati e la Francia (50%). 20

21 Tab. 9 - Progetti IVT 2007 Le destinazioni nei progetti IVT Paese N progetti V.%* Paese N progetti V.%* HU 1 2,9% BE 2 5,9% SL 1 2,9% RO 3 8,8% IS 1 2,9% NL 3 8,8% DK 1 2,9% PL 3 8,8% GR 1 2,9% PT 5 14,7% LT 1 2,9% FI 6 17,6% EE 1 2,9% MT 9 26,5% TR 1 2,9% IE 7 20,6% CY 1 2,9% DE 13 38,2% SE 2 5,9% FR 17 50,0% AT 2 5,9% UK 19 55,9% SI 2 5,9% ES 24 70,6% *(Totale progetti: 34) Per quanto riguarda la durata dei periodi di tirocinio all estero, il dato è fortemente condizionato da due fattori: il primo, è la rigidità del sistema educativo che ostacola durate superiori alle tre settimane (nei progetti scolastici) e alle quattro/cinque nei progetti promossi dalle agenzie formative; il secondo, è rappresentato dalla dimensione economica della borsa che, comunque, resta piuttosto esigua e non consente di trarre vantaggio da eventuali economie di scala (possibili se i costi della sussistenza pesassero in modo più significativo, creando condizioni di vantaggio nel soggiornare di più a fronte dell investimento fatto per coprire i costi di viaggio). Ne consegue che appare del tutto fisiologico il fatto che la maggiore concentrazione si riscontri proprio sulle durate di tre, quattro e cinque settimane laddove, probabilmente, le esperienze più lunghe sarebbero quelle che garantiscono maggiori ricadute sul piano dell apprendimento e del consolidamento delle competenze sociali (relazionali e comunicative) e delle conoscenze linguistiche. La Tabella 10 mostra come quasi la metà dei tirocini si svolga nell arco di tre settimane, spesso coincidenti con il periodo estivo, e come più di 1000 borse abbiano una durata compresa tra le quattro e le cinque settimane. Solo nell 1% dei casi si riscontrano durate di due e tre mesi, periodo che appare come più congruo rispetto agli obiettivi e alle caratteristiche e i bisogni del target. 21

22 Tab N. Borse (IVT) per durata tirocinio Settimane stage Borse % ,5% ,1% ,3% ,9% ,0% 7 8 0,4% ,5% ,5% Totale ,0% Per quanto riguarda la valorizzazione dell esperienza di mobilità transnazionale il ricorso ad Europass è praticamente universale: solo un progetto su 34 adotta sistemi di valorizzazione diversi da tale dispositivo, prefigurando per i 60 beneficiari previsti altre forme di certificazione. Tab Progetti IVT 2007 Utilizzo certificazione EUROPASS (progetti/borse) Utilizzo EUROPASS v.a. v.% Progetti 33 97,1% Borse ,3% In merito ai contenuti dei progetti IVT approvati, il dato sul settore o filiera all interno del quale si sviluppa l esperienza mostra una forte concentrazione dell interesse dei promotori nel campo dei Servizi (32,6%), in quello dell Ingegneria, dell Edilizia, del Manifatturiero e dell Architettura (22,7%) e, infine, nell ambito delle Scienze Sociali, dell Informazione e del Legale (20,9%). Tab Progetti IVT 2007 Concentrazione Settoriale Codice Settore Settore/filiera N. Borse Incidenza % su totale 8 Servizi ,6% 5 Ingegneria, manifatturiero, architettura ed edilizia ,7% 3 Scienze sociali, giornalismo e informazione, legale, ,9% amministrazione 2 Arti e materie umanistiche 197 8,9% 4 Scienza, matematica e informatica 163 7,4% 1 Educazione 90 4,1% 7 Salute e welfare 40 1,8% 6 Agricoltura e veterinaria 36 1,6% 22

23 Il dato riguardante il settore della Scienza, della Matematica e dell Informatica appare particolarmente interessante, anche se, rispetto alla passata programmazione, registra una flessione a favore del settore delle Arti e delle Materie Umanistiche. Se più del 75% dei progetti si concentra nei settori menzionati, è pur vero che l ampiezza delle filiere e dei differenti comparti nei quali questi si articolano può essere all origine di tale polarizzazione. Procedendo, per quanto possibile in questa fase, ad una prima disaggregazione, si può notare come: per quanto riguarda il settore denominato genericamente dei Servizi, su 723 tirocini ad esso riconducibili, circa la metà riguarda esperienze che saranno sviluppate nel comparto Alberghiero e Ristorativo (8.1.1.), mentre più di un terzo concernerà quello dei Viaggi e del Turismo (8.1.2); rispetto all ampio settore dell Ingegneria, dell Edilizia, dell Architettura e del Manifatturiero, si registra una forte presenza dei comparti specifici Elettrico ed Elettronico, nonché della Meccanica e dell Ingegneria (5.2): ciò sembrerebbe confermare una leggera flessione dell interesse verso Edilizia, Architettura e Manifatturiero generico, che in precedenza avevano mostrato una capacità di attrazione maggiore; infine, Amministrazione, Finanza e Marketing (3.4) prevalgono (con il 74,4% delle borse accordate) su altre filiere e comparti del generico settore che raggruppa anche le Scienze Sociali e della Comunicazione Tab Progetti IVT 2007 Concentrazione Settoriale: un approfondimento Codice Settore Settore/filiera N. Borse Incidenza % su totale 811 Alberghiero e ristorativi ,4% 812 Viaggi e turismo ,0% 52 Ingegneria, meccanica, elettrico ed elettronico ,4% 34 Business, amministrazione, finanza, marketing ,4% Sono più di 500 (509) i Soggetti che giocano ruoli attivi all interno dei progetti IVT. Si tratta di un dato che offre la possibilità di riflettere sulla dimensione di ricadute, spesso sottostimate, di questa tipologia di azione. I processi di internazionalizzazione delle organizzazioni che si occupano di istruzione e formazione professionale, sia in modo formale che informale, sia come mission primaria che come azione integrativa o complementare rispetto al proprio ruolo socio-politico ed economico, possono trarre grande impulso dalla gestione diretta e dalla partecipazione ad azioni come quelle finanziate nell ambito di tale misura. Si rinforzano, infatti, competenze relazionali e comunicative, si conoscono contesti 23

24 organizzativi caratterizzati da profonde differenze culturali, si sviluppa un attitudine alla tolleranza e al compromesso, si attivano processi di co-operative learning, spesso in modo inatteso e difficilmente quantificabile. In un Progetto di Mobilità transnazionale tre sono i ruoli che possono essere distinti: quello dell organismo di invio (mittente), quello dell organismo intermedio e, ovviamente, quello della struttura ospitante. Tab. 13 Composizione partenariato per ruolo Ruolo partner n.a. v.% Ospitanti ,2% Mittenti* ,0% Intermediari ,1% *di cui 138 scuole esclusi i proponenti Può essere interessante partire proprio da una riflessione sul rapporto esistente tra numero di beneficiari e numero degli organismi ospitanti: è piuttosto agevole notare che in un progetto per studenti o allievi della formazione professionale occorre prevedere l individuazione di strutture capaci di ospitare gruppi relativamente numerosi: la dimensione media, infatti, si attesta su circa 12 beneficiari per organismo ospitante. Allora, il dato sulle tipologie di tali organismi (cfr. Tab. 14) è facilmente spiegabile, dal momento che sono sicuramente le strutture scolastiche e formative quelle più attrezzate, dal punto di vista culturale ed organizzativo-logistico, per rispondere a questa domanda: il 61% degli organismi ospitanti è proprio rappresentato da questa fattispecie organizzativa. Tab Tipologia Partner ospitanti Tipologia Partner n.a. v.% ospitanti EDU ,7% ENT 29 15,8% Vari 41 12,5% Totale % 24

25 Per quanto riguarda i partner stranieri, la funzione è prevalentemente quella di organismo ospitante, anche se ritroviamo nel 2007 cinque strutture non italiane che svolgono il ruolo di intermediazione. Si tratta di organismi specializzati, capaci di utilizzare reti sul proprio territorio nazionale costituite spesso per motivi non direttamente collegati a Progetti di mobilità ma anche e soprattutto per sviluppare altre aree di business : servizi alle imprese, selezione e reclutamento del personale, supporto nella gestione delle risorse umane, ecc.. E evidente che queste mission aziendali implicano la tessitura di una rete di relazioni con Aziende o Istituzioni che possono facilitare l accoglienza della richiesta di ospitare stagiaires stranieri. Tab Partner stranieri (Tipologie: Intermedi + Ospitanti) Paese n.a. v.% Paese n.a. v.% BG - 0,0% BE 2 1,1% CZ - 0,0% LT 2 1,1% LU - 0,0% SE 2 1,1% LV - 0,0% NL 3 1,6% SK - 0,0% RO 3 1,6% LI - 0,0% SI 3 1,6% NO - 0,0% PL 4 2,1% CY 1 0,5% PT 5 2,7% DK 1 0,5% FI 9 4,8% EE 1 0,5% IE 10 5,3% GR 1 0,5% MT 10 5,3% HU 1 0,5% DE 14 7,4% TR 1 0,5% ES 34 18,1% IS 1 0,5% FR 35 18,6% AT 2 1,1% UK 43 22,9% 25

26 II. 2 I progetti PLM 2007 La creazione di opportunità di realizzare esperienze formative all estero a favore di una categoria di beneficiari particolare come quella dei giovani lavoratori ha rappresentato, nella pianificazione dell uso delle risorse 2007, un importante priorità. Come descritto sinteticamente nel Box seguente, queste risorse saranno utilizzate per beneficiari che hanno la caratteristica di permeare in uno stato di bisogno di potenziamento delle proprie competenze professionali, pur essendo formalmente uscite dai circuiti di apprendimento ufficiali. Spesso reclutati a partite dalle liste dei Servizi per l Impiego o da quelle dei clienti dei Centri di Orientamento, i beneficiari appartengono prevalentemente a quelle che potremmo considerare le fasce più deboli e meno competitive sul mercato del lavoro: giovani, senza esperienza di lavoro, con qualifiche mediobasse. Ciò significa che, a latere degli obiettivi dichiarati, esiste una meta-funzione della misura PLM che potremmo definire legata ai principi della responsabilità e dell equità sociale. I promotori dei progetti candidati a valere su questa Misura sperimentano, certamente, grandi difficoltà proprio nelle fasi di selezione e reclutamento dei beneficiari e di individuazione delle strutture ospitanti. La qualità della progettazione ne risente e ciò è dimostrato da un tasso di soddisfazione più basso rispetto a quello calcolato per i progetti IVT: meno del 29% delle candidature avanzate ha ottenuto un contributo nel 2007, a fronte del numero più elevato di domande presentate. Ciò significa anche che lo standard di qualità media di questi progetti è più elevato e che in sede di selezione vengono applicati severamente i criteri di qualità (peraltro identificati nel Bando). Le riflessioni che seguono sui core data della misura dovranno essere particolarmente prese in considerazione dai potenziali promotori, proprio in funzione della grande difficoltà generata da una competizione più ampia causata da una domanda maggiore e dal bisogno di assicurare alla propria proposta valore aggiunto oltre al rispetto degli standard di qualità attesi. Un ultima considerazione generale riguarda il numero delle proposte inammissibili, meno significativo in termini assoluti e percentuali rispetto alla misura IVT: solo due proposte non hanno superato questa fase istruttoria, a dimostrare come i partenariati che si occupano da anni di questa categoria di beneficiari siano particolarmente attenti anche a dettagli di tipo procedurale. 26

27 Box 2 - Descrizione della misura Mobilità PLM Questi specifici tirocini transnazionali mirano a sostenere la mobilità transnazionale di lavoratori, lavoratori autonomi o persone disponibili all impiego (compresi i laureati) che trascorrono un periodo di formazione all estero in un contesto di formazione professionale. Gli obiettivi generali di questa azione di mobilità in seno al programma settoriale Leonardo da Vinci sono: sostenere i partecipanti ad attività di formazione e formazione successiva nell acquisizione e nell impiego di conoscenze, abilità e qualifiche per agevolarne lo sviluppo individuale, l'occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro europeo; incrementare l attrattiva dell istruzione e della formazione professionale e della mobilità per gli individui e agevolare la mobilità dei lavoratori in formazione. I destinatari sono tutte le persone presenti sul mercato del lavoro (lavoratori, lavoratori autonomi o persone disponibili all impiego, compresi i laureati, che trascorrono un periodo di formazione all'estero in un contesto di formazione professionale). I singoli partecipanti potranno beneficiare di borse assegnate nell ambito di un progetto di mobilità sviluppato da un organismo proponente, ma non potranno presentare domanda direttamente alle agenzie nazionali. Gli organismi proponenti sono: Istituzioni od organizzazioni che offrono opportunità di apprendimento nelle aree coperte dal programma settoriale Leonardo da Vinci Associazioni e rappresentanti di chi è coinvolto nel campo dell IFP, incluse le associazioni di persone in formazione, genitori e insegnanti Imprese, Parti Sociali e altri rappresentanti del mondo del lavoro, incluse le Camere di Commercio e altre Associazioni commerciali Organismi che forniscono servizi di orientamento, consulenza e informazione connessi a qualsiasi aspetto dell apprendimento permanente Organismi responsabili, a livello locale, regionale e nazionale, dei sistemi e delle politiche riguardanti qualsiasi aspetto dell IFP nell ambito dell apprendimento permanente Centri ed Enti di Ricerca che si occupano delle tematiche dell apprendimento permanente Istituti di Istruzione Superiore Organizzazioni no profit, Associazioni di Volontariato, ONG In un periodo compreso tra 2 settimane e 6 mesi, il partecipante realizzerà il tirocinio, ovvero un periodo di formazione professionale e/o esperienza lavorativa presso un organismo partner di un altro paese partecipante. In base alla durata del tirocinio ed al paese ospitante dove lo stesso viene realizzato, il programma cofinanzia la realizzazione della mobilità. Sono stabiliti dei massimali di contributo, per le seguenti voci: Gestione e monitoraggio Preparazione dei partecipanti Sussistenza Viaggio Come evidenziato nelle righe precedenti, a presentare la maggior parte delle candidature per questa tipologia di beneficiari non sono gli Attori dei sistemi formali di istruzione e formazione professionale: anzi, il contributo degli Istituti scolastici si attesta su un modesto 3% del totale delle candidature. Invece, sono le Amministrazioni Pubbliche e le Organizzazioni del terzo Settore le organizzazioni che hanno promosso, insieme, più del 40% dei progetti approvati, a fronte di una produzione della metà esatta delle candidature. 27

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