LEGGI INTERNAZIONALI DEL TRUST. Inquadramento sul Trust e analisi delle principali clausole dell Atto di trust

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1 LEGGI INTERNAZIONALI DEL TRUST Analisi comparata di alcune clausole relative all Atto di Trust nelle diverse legislazioni Inquadramento sul Trust e analisi delle principali clausole dell Atto di trust STEFANIA TOMASINI 15 Luglio 2013 Sala Convegni

2 Il Trust: riconoscimento Il Trust e un istituto non disciplicato dalla legge italiana ma è un istituto tipico delle legislazioni di common law. Grazie alla legge ratifica del 16 ottobre 1989, n. 364 della Convenzione dell Aja l 1 luglio 1985, relativa alla legge applicabile ai trust ed al loro riconoscimento, il trust viene riconosciuto anche dal nostro ordinamento. L entrata in vigore e gli effetti di tale riconoscimento cominceranno a prodursi immediatamente dopo il 1 gennaio 1992.

3 Il trust in sintesi

4 Origine e disciplina Nella cultura economica e patrimoniale anglosassone il Trust ha costituito uno strumento fondamentale nella gestione di patrimoni familiari rappresentando lo strumento per eccellenza per tutelarne l integrità e garantirne la continuità dello stesso nei passaggi generazionali e per garantire determinate finalità indicate dai fondatori. Il Trust, dal 1 gennaio 1992 ha permesso anche ai cittadini italiani di poter, in presenza di certe condizioni, utilizzare tale strumento in alternativa o ad integrazione di quelli disponibili nel nostro Con la legge Finanziaria del 2007 il Parlamento Italiano ha introdotto un espressa disciplina in materia di trattamento tributario del Trust ai fini delle imposte dirette. Nozione Il Trust è rapporto giuridico che sorge per effetto della stipula di un atto tra vivi o di un testamento, con cui un soggetto (Settlor o Disponente) trasferisce ad un altro soggetto (Trustee) beni o diritti con l obbligo di amministrarli nell interesse di individui designati o gruppi (beneficiari) oppure per il perseguimento di uno scopo determinato, sotto l eventuale vigilanza di un terzo (Protector o Guardiano), secondo le regole dettate dal disponente nell atto istitutivo di Trust (Deed of Trust) e dalla legge regolatrice dello stesso (che deve essere necessariamente straniera). Effetti La proprietà dei beni o diritti oggetto del Trust spetta al Trustee, il quale è però gravato dall obbligo di amministrarli nell interesse altrui. I beni o diritti oggetto di Trust costituiscono un patrimonio separato rispetto ai rapporti giuridici personali del Trustee e pertanto non possono essere aggrediti dai creditori personali del Trustee, né fanno parte del regime matrimoniale o della successione del Trustee. Atto istitutivo di trust Il trust viene costituito attraverso la stipula di un atto che contiene tutte le regole che il discponenete vuole che siano inserite e che il Trustee, con la sua firma accetta di applicare. Oltre a quelle, ovviamente, che si applicano in base alla legge regolatrice prescelta. Il negozio traslativo dei beni o diritti al Trustee può avvenire contestualmente o anche attraverso atti separati e successivi anche nel tempo e da soggetti diversi dal Disponente Durata Il trust puoòessere perpetuo o avere una scadenza a dipendenza di quello che prevede il contratto di trust o la legge regolatrice. L atto istitutivo può però, prevedere una scadenza temporale, una scadenza all avvenimento di determinati eventi o a discrezione del Trustee. Alla scadenza il patrimonio del Trust verrà trasferito a quei soggetti, persone fisiche o enti ( Fondazioni ), indicati nel contratto di trust.

5 Le parti del contratto di trust e regole di funzionamento

6 Trust Guardiani (Protectors) Figure indipendenti titolari di poteri di controllo dei beni in Trust e dell operatività del Trustee Disponente (Settlor) E colui che si priva della titolarità dei beni assegnandola al Trustee con il vincolo del Trust Trustee I beni sono intestati al Trust nel nome del Trustee, che li gestisce come patrimonio separato, amministrando i beni ed i redditi a vantaggio dei beneficiari Beneficiari Sono individui o gruppi designati che beneficiano dei beni in Trust Beni in Trust

7 Disponente Il Disponente o Settlor è qualunque soggetto capace di trasferire somme di denaro, investimenti o proprietà a mezzo donazione o conferimento affinché siano detenuti dal Trustee come parte del Fondo del Trust o patrimonio del Trust. Beneficiari I beneficiari sono quei soggetti persone fisiche o giuridiche o enti indicati nell atto di trust o aggiunti per mezzo di atto scritto successivamente alla costituzione del trust nel cui interesse è costituito il trust. L atto di Trust può anche stabilire regole che distinguano i beneficiari di reddito dai beneficiari di capitale, come meglio vedremo nell ultimo capitolo di questa trattazione. Trustee Il Trustee è definito, secondo il prevalente orientamento dottrinario, come il soggetto (persona fisica o giuridica) al quale vengono trasferiti i beni in trust con i relativi diritti, con l obbligo di gestirli e amministrarli a favore dei beneficiari e/o per il precipuo scopo indicato dell atto istitutivo e secondo le regole contenute nello stesso. Il Trustee è tenuto ad agire con la diligenza del buon padre di famiglia e al meglio delle proprie capacità e competenze professionali. Il Trustee deve esercitare i suoi poteri esclusivamente a vantaggio e nell interesse dei beneficiari o a favore dello scopo indicato. Il trustee dovrà anche tenere presenti nell esercizio delle sue funzioni dei desideri del Disponente (espressi per iscritto o verbalmente) prima e beneficiari dopo e delle indicazioni dei Protector o Guardiani se nominati. Guardiani (Protectors) La figura del Guardiano o Protector non ha una definizione codificata nelle leggi regolatrici né un esatta individuazione delle caratteristiche professionali e/o personali del soggetto. Cercando di sintetizzare, il Protector è quel soggetto professionale o meno che può dare indirizzo e svolgere funzione di controllo sull operato del Trustee con le modalità e gli strumenti che gli vengono forniti dal contratto di trust o per capacità professionali personali. L uso di uno o più guardiani consente di sostituire il Trustee, emendare l atto istitutivo del Trust e compiere atti di ordinaria e straordinaria amministrazione secondo i desideri del Disponente.

8 ALCUNI PROFILI INTERESSANTI DI UTILIZZO DEL TRUST Requisiti per la formazione di un patrimonio Tempo: il processo di formazione del patrimonio richiede almeno una generazione, qualche volta due. Risorse intellettuali: il patrimonio nasce sempre partendo da una figura imprenditoriale di grandi capacità. Fortuna: non sempre è necessaria, ma certo aiuta. Requisiti per la distruzione di un patrimonio Tempo: non è necessario; si sono viste fortune straordinarie distrutte in tempo rapidissimo (oggi poi si riesce anche più in fretta del passato). Risorse intellettuali: la mancanza facilita la distruzione, ma non sono infrequenti i casi di fortune distrutte anche in presenza di ottime risorse intellettuali nell ambito della discendenza familiare. Un forte litigio è più efficace di decenni di buona amministrazione. Fortuna: non serve, si riesce sempre a distruggere.

9 Analisi di alcune clausole del contratto di Trust

10 TRUSTEE Chi può essere trustee? ( persona fisica, associazione professionale, società, banche) Riconoscimenti professionali per svolgere l attività di trustee Responsabilità del trustee e sua limitazione Responsabilità del trustee verso i terzi Conflitti di interesse

11 BENEFICIARI Chi può essere beneficiario? ( in linea di principio chiunque) Common law e civil law Disclosure generale Quota di legittima Beneficiari futuri

12 DURATA DEL CONTRATTO Definizione Rules against perpetuities Cessazione anticipata

13 GIURISDIZIONE APPLICABILE Definizione Giurisdizione esclusiva Giurisdizione non esclusiva

14 RISERVATEZZA Definizione Bilanciare riservatezza e funzionalità del trust Rendiconto periodico del trust

15 Le informazioni qui contenute sono state preparate per scopi puramente informativi. Studio ST Consulting Srl non offre garanzia di nessun tipo, sia espressa sia sottintesa, riguardante l accuratezza o la completezza di queste informazioni. Studio ST Consulting Srl nega espressamente ogni responsabilità nei confronti di chiunque subisca perdite o danni, sia diretti sia indiretti, previsti o imprevisti, incorsi o sofferti, a causa dell uso delle informazioni qui fornite. Nessuna informazione fornita in questo documento riguardante servizi o prodotti, costituisce o si deve intendere come un offerta di vendita o la sollecitazione di un offerta per l investimento. Questo documento non è inteso per fornire alcuna consulenza o raccomandazione per costituire Trust o istituti analoghi. Gli utilizzatori di questo documento sono invitati a rivolgersi a consulenti esperti in merito ad ogni argomento in esso contenuto. DOTT. SSA STEFANIA TOMASINI STUDIO ST CONSULTING SRL stefania.tomasini@studiostconsulting.com info@studiostconsulting.com