Deliberazione n. SCCLEG/18/2014/PREV. Corte dei conti. componenti: Simonetta ROSA, Ermanno GRANELLI (relatore),

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1 Deliberazione n. SCCLEG/18/2014/PREV REPUBBLICA ITALIANA la Corte dei conti Sezione centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle Amministrazioni dello Stato formata dai Magistrati: Pietro DE FRANCISCIS, Presidente; componenti: Simonetta ROSA, Ermanno GRANELLI (relatore), Francesco PETRONIO, Cristina ZUCCHERETTI, Maria Elena RASO, Andrea ZACCHIA, Giuseppa MANEGGIO, Luisa D EVOLI, Riccardo VENTRE, Laura CAFASSO, Francesco TARGIA, Rosario SCALIA. nell adunanza del 15 luglio 2014 VISTO l art. 100, comma 2, della Costituzione; VISTO il Testo Unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con R.D. 12 luglio 1934, n. 1214; VISTA la legge 21 marzo 1953, n. 161 contenente modificazioni al predetto Testo Unico; VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modifiche e integrazioni; VISTI, in particolare, l art. 3 della legge 14 gennaio 1994, n. 20 e l art. 2 del decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 543, convertito dalla legge 20 dicembre 1996, n. 639; VISTA la legge 24 novembre 2000, n. 340 e in particolare l art. 27; VISTO il Regolamento per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, approvato con deliberazione delle Sezioni

2 Riunite n. 14/DEL/2000 del 16 giugno 2000, modificato da ultimo, con Provvedimento del Consiglio di Presidenza in data 24 giugno 2011 (G.U. n. 153 del 4 luglio 2011); VISTI i decreti di accertamento dei residui, D.D. 174 del 5 maggio 2014, relativo al capitolo 7618 UdV 5.1 (C.d.c /2014); D.D. 162 del 5 maggio 2014, relativo al capitolo 1150 UdV 2.5 (C.d.c /2014); D.D. 164 del 5 maggio 2014, relativo al capitolo 1293 UdV 2.5 (C.d.c /2014). VISTA la richiesta di deferimento al Collegio del Consigliere delegato al controllo sugli atti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell ambiente, della tutela del territorio e del mare n in data 9 luglio 2014; VISTA l ordinanza del Presidente in data 10 luglio 2014 di convocazione per il giorno 15 luglio 2014 della Sezione del controllo per l esame della questione proposta; VISTA la nota della Segreteria n in data 10 luglio 2014 con la quale la predetta ordinanza di convocazione è stata inoltrata al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministero dell economia e delle finanze (Ufficio di Gabinetto - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato) e all Ufficio centrale di bilancio presso il MIT; UDITO il relatore, Cons. Ermanno GRANELLI; UDITI la Dott.ssa Anna SCHIANCHI, dirigente dell Ufficio di supporto del Capo del Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici, e il Dott. Massimiliano DI MUCCIO, dirigente dell Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero delle - 2 -

3 infrastrutture e dei trasporti; con l assistenza della dott.ssa Valeria MANNO, in qualità di Segretario verbalizzante. Ritenuto in FATTO In data 20 maggio 2014 sono pervenuti all Ufficio di controllo preventivo di legittimità sugli atti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare i decreti di accertamento dei residui D.D. 174 del 5 maggio 2014, relativo al capitolo 7618 UdV 5.1 (C.d.c /2014), D.D. 162 del 5 maggio 2014, relativo al capitolo 1150 UdV 2.5 (C.d.c /2014) e D.D. 164 del 5 maggio 2014, relativo al capitolo 1293 UdV 2.5 (C.d.c /2014), tutti capitoli dello stato di previsione della spesa del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Con i citati decreti il Capo Dipartimento per le infrastrutture, gli affari generali ed il personale ha accertato che non risultavano impegni rimasti da soddisfare al 31 dicembre 2013, nella competenza dell anno finanziario 2013, a carico dei capitoli 1150, 1293, 7618 dello stato di previsione della spesa del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. L Ufficio di controllo ha preliminarmente manifestato perplessità in ordine all assoggettabilità al controllo dei provvedimenti all esame, in considerazione della peculiarità della fattispecie consistente nella dichiarata presenza di eccedenze di impegno, da sanare legislativamente. Nel merito, poi, ha chiesto di voler fornire chiarimenti con riferimento alle predette eccedenze, che non risultavano - 3 -

4 compensate all interno né del capitolo, né dell unità di voto. L Amministrazione, con nota prot. n del 7 luglio 2014, pervenuta in pari data, ha fatto presente che la presenza di eccedenze era da sanare legislativamente, poiché non poteva far fronte alla compensazione né all interno del capitolo, né dell unità di voto, non avendo economie a disposizione. Ha osservato, poi, che i capitoli 1150 e 1293 riguardavano spese di natura obbligatoria. Gli elementi di giudizio forniti dall Amministrazione non hanno consentito di superare le perplessità emerse in sede di esame dei suddetti decreti, per quanto concerne l assoggettamento a controllo di provvedimenti di accertamento residui relativi a capitoli per i quali si registrano eccedenze di impegno. Ciò, anche tenendo conto della delibera della Sezione centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle Amministrazioni dello Stato SCCLEG/11/2013/PREV del 21 maggio 2013, secondo la quale i decreti con i quali si accerta l insussistenza di impegni rimasti da soddisfare al 31 dicembre non rientrano tra le tipologie di atti soggetti al controllo preventivo di legittimità, ai sensi dell art. 3 della legge 14 gennaio 1994, n. 20. I decreti di accertamento residui a valore zero per i quali si registrano eccedenze di impegno sono, infatti, provvedimenti che comportano necessariamente l impossibilità di parificare, in sede di giudizio sul rendiconto generale dello Stato, i relativi capitoli. In sede di Adunanza i rappresentanti delle Amministrazioni delle infrastrutture e dei trasporti e dell economia e delle finanze hanno - 4 -

5 chiarito che le ragioni delle eccedenze di impegno relativamente ai capitoli 1150 e 1293 dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, concernenti spese obbligatorie, erano da ricondursi, rispettivamente, a spese di personale e a spese per pagamento IRAP. Per quanto riguarda poi il capitolo 7618 hanno precisato, inoltre, che l eccedenza di impegno è stata determinata dalla necessità di riemettere ruoli di spesa fissa sul conto della competenza 2013 di rate semestrali di mutuo non pagate negli esercizi precedenti, per ragioni relative alla mancanza di un codice meccanografico. DIRITTO La Sezione è chiamata a pronunciarsi in ordine all assoggettabilità al controllo preventivo di legittimità, di cui, all art. 3, comma 1, della legge n. 20 del 1994, dei provvedimenti in epigrafe, con i quali il Ministero delle infrastrutture dei trasporti ha accertato che non risultano impegni rimasti da soddisfare al 31 dicembre 2013, nella competenza dell anno finanziario 2013, a carico dei capitoli 1150, 1293 e 7618 dello stato di previsione della spesa del predetto dicastero, per i quali sono risultate eccedenze sul conto degli impegni. In particolare, la questione che occorre prendere in esame è se la specifica fattispecie all esame della Sezione debba essere interpretata o meno alla luce del principio affermato dalla deliberazione n. SCCLEG/11/2013/PREV, secondo il quale i decreti di accertamento dei residui a zero non debbono essere assoggettati al controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti. La citata deliberazione, infatti, ha affermato che la previsione - 5 -

6 contenuta alla lettera h) del menzionato comma 1, dell art. 3 della legge n. 20 del 1994 debba essere riferita ai soli decreti con i quali si procede alla ricognizione e alla contestuale conservazione di somme, a fronte di obbligazioni giuridicamente perfezionate, quale presupposto per il futuro adempimento dei debiti della pubblica amministrazione non ancora estinti e che in mancanza di residui da accertare, i correlativi decreti non appaiono idonei, sotto il profilo sostanziale, a perseguire la finalità loro propria di consentire la conservazione di somme quali residui nell esercizio finanziario successivo. Al riguardo la Sezione ritiene che i principi affermati dalla citata delibera n. SCCLEG/11/2013/PREV debbano essere confermati in tutti i casi in cui i provvedimenti di accertamento dei residui dispongano relativamente a somme da conservare pari a zero e non emergano eccedenze di impegno. Ciò in quanto, in tali casi, dalle scritture contabili non risultano né somme da accertare quali residui, né somme impegnate in eccedenza rispetto al limite autorizzativo dello stanziamento del capitolo che non trovino adeguata compensazione nell ambito dell unità di voto nella quale il capitolo è iscritto. Nelle ipotesi, invece, nelle quali sui capitoli di spesa risultino eccedenze di impegno rispetto alle somme stanziate che non trovano compensazione, si versa in una palese violazione del limite autorizzativo imposto dalla legge di bilancio, che può essere esclusivamente sanato in via legislativa in sede di approvazione del Rendiconto generale dello Stato. In tali ipotesi, peraltro, non è possibile pervenire alla parificazione dei capitoli interessati in sede di giudizio sul rendiconto generale dello - 6 -

7 Stato in quanto le eccedenze di impegno in parola, come detto, si pongono in contrasto con il limite di spesa di natura legislativa imposto dalla legge di bilancio. Ritiene, pertanto, la Sezione che l esercizio della funzione di controllo preventivo di legittimità su tali provvedimenti costituisca il naturale momento di chiusura del sistema di verifiche e valutazioni, presupposto del giudizio di parificazione della Corte dei conti. Nel merito, poi, si evidenzia che le pur comprensibili ragioni che hanno determinato il mancato rispetto del limite dello stanziamento nei capitoli dello stato di previsione della spesa del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sopra indicati, non possono consentire di ritenere legittimi i provvedimenti all esame. P.Q.M. La Sezione ricusa il visto e la conseguente registrazione degli atti specificati in epigrafe. Il Presidente Pietro De Franciscis Il Relatore Ermanno Granelli Depositata in Segreteria il 18 luglio 2014 Il Dirigente Dott.ssa Paola LO GIUDICE - 7 -