Lucca, 4 gennaio 2008 IL PROBLEM SOLVING. Rosetta Zan Dipartimento di Matematica Università di Pisa zan@dm.unipi.it

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lucca, 4 gennaio 2008 IL PROBLEM SOLVING. Rosetta Zan Dipartimento di Matematica Università di Pisa zan@dm.unipi.it"

Transcript

1 Lucca, 4 gennaio 2008 IL PROBLEM SOLVING Rosetta Zan Dipartimento di Matematica Università di Pisa zan@dm.unipi.it

2 IL PROBLEM SOLVING attività di soluzione di problemi

3 Che cos è un problema? Un problema sorge quando un essere vivente ha una meta ma non sa come raggiungerla. [Duncker, 1945] problema / esercizio 3

4 Un problema sorge quando un essere vivente ha una meta ma non sa come raggiungerla. problema / compito Ha una meta? Quale meta? v. Von Neumann 4

5 Il problem solving Esco di casa per andare a scuola: cosa faccio? ESERCIZIO Torno a casa e mi accorgo di non avere le chiavi: cosa faccio? PROBLEMA 5

6 ESERCIZIO PROBLEMA comportamento automatico comportamento strategico...nel problema di devono prendere DECISIONI!!!! 6

7 importanza di abilità metacognitive comportamento strategico...nel problema di devono prendere DECISIONI!!!! 7

8 importanza di abilità metacognitive per risolvere un problema consapevolezza delle proprie risorse regolazione dei propri comportamenti in base a tali risorse esempio: memoria ma anche per riconoscere un problema 8

9 Riconoscere un problema CARATTERISTICHE DEL COMPITO CARATTERISTICHE DEL SOGGETTO conoscenze consapevolezza delle proprie risorse 9

10 Se un soggetto non riconosce un problema: attiva comportamenti automatici, anziché strategici non ritiene di dover prendere decisioni non si assume la responsabilità dei propri processi decisionali 10

11 Perché fare problem solving Sviluppa abilità metacognitive Sviluppa: la capacità di prendere decisioni l assunzione della responsabilità dei propri processi di pensiero dell apprendimento Favorisce la costruzione del senso di autoefficacia Favorisce una visione delle discipline come discipline vive, di processi più che di prodotti 11

12 Si fa problem solving a scuola? In particolare: Si fa problem solving attraverso l attività usuale di soluzione di problemi? No! 12

13 Responsabilità della scarsa attenzione al problem solving: scarsi processi di controllo scarsa consapevolezza dei processi decisionali scarsa assunzione della responsabilità dei propri processi di pensiero dell apprendimento costruzione di un basso senso di auto-efficacia visione della matematica come disciplina di prodotti più che di processi 13

14 Responsabilità della scarsa attenzione al problem solving: scarsi processi di controllo scarsa consapevolezza dei processi decisionali scarsa assunzione della responsabilità dei propri processi di pensiero dell apprendimento costruzione di un basso senso di auto-efficacia visione delle discipline come discipline di prodotti più che di processi 14

15 Nel risolvere un problema scolastico molti bambini sembrano procedere combinando numeri: secondo strategie suggerite da parole presenti nel testo secondo schemi risolutivi interiorizzati nella loro precedente esperienza scolastica a caso 15

16 Sembra mancare: controllo sulle strategie controllo sui risultati un effettiva ricostruzione della situazione problematica COMPORTAMENTI PATOLOGICI 16

17 ISRAELE Quale sarà la temperatura dell acqua in un recipiente se metti insieme una caraffa d acqua a 10 e una a 40? = 50 GERMANIA Il signor Lorenz e tre colleghi partono per Bielefeld alle 9 e viaggiano per 360 km fino a Francoforte, con una sosta di 30 minuti. I bambini delle ultime classi rispondono... 17

18 STATI UNITI Un camion dell'esercito può portare 36 soldati. Se bisogna trasportare 1128 soldati alla loro base, quanti camion servono? studenti "31 col resto di 12" (29%) "31" (18%) Su un battello ci sono 36 pecore. 10 muoiono affogate. Quanti anni ha il capitano? FRANCIA i bambini rispondono!!!! 18

19 PROBLEMA SCOLASTICO PROBLEMA REALE Come vedono i bambini 19

20 Fai un esempio di problema 250 bambini 250 bambini Che cos è per te un problema? Cosa ti fa venire in mente la parola problema? 750 bambini 250 bambini 20

21 c è un problema addosso alla gente,c è un problema che si fa sul quaderno [4.a] PROBLEMA REALE PROBLEMA DI MATEMATICA 21

22 mi fa venire in mente problema di una storietta corta dove finita la storia bisogna risolverla e quando non riesco a concentrarmi sul problema mi immagino sempre: ecco perché l hanno chiamata problema [4.a] PROBLEMA REALE PROBLEMA DI MATEMATICA 22

23 Per me un problema è una scritta dove ci sono i numeri [2.a] FORMALISTI Per me un problema è dove bisogna pensare a se dividere, moltiplicare, addizionare, togliere i seguenti numeri [4.a] OPERATIVI 23

24 Per me un problema è un esercizio per la mente [5a] STRUTTURALI Il problema è una cosa che si fa sul quaderno a quadretti [4a] PRAGMATICI 24

25 I problemi sono numeri e parole mischiati insieme. Addirittura mettono i punti perché sennò il discorso non finisce più. I dati è dove scrivi le informazioni per poi fare il conto, il grafico invece fa fare il conto per sapere il risultato, la domanda fa pensare per poi dopo rispondere, la risposta ti fa usare le parole della domanda ma non tutte sennò avresti fatto la domanda. [Lorenzo, 3a] PRAGMATICI 25

26 Per me un problema (in matematica) è un problema di una persona però da risolvere in numeri (...) Invece in italiano un problema è così: la mamma le casca il passeggino e il bimbo si fa male. Questo per me è un problema in italiano. PROBLEMA REALE PROBLEMA DI MATEMATICA 26

27 Il nino Mamma! Quattro nini sedici punte!!! 27

28 Alice : Ogni parete 12m 2, per quattro che sono le pareti, 48m 2. 48m 2 diviso 10 m 2 viene...4,8 questo 4,8 va moltiplicato per 8000 viene Mamma! ma non è vero! E un problema Problema: Un signore deve tinteggiare una stanza quadrata di 3m di lato. La stanza è alta 4m. Con un barattolo di tinta, dal costo di 8000, si tinge una superficie di 10 m 2. Quanto spenderà quel signore per tinteggiare la stanza? 28

29 Responsabilità della scarsa attenzione al problem solving: scarsi processi di controllo scarsa consapevolezza dei processi decisionali scarsa assunzione della responsabilità dei propri processi di pensiero dell apprendimento costruzione di un basso senso di auto-efficacia visione della matematica come disciplina di prodotti più che di processi 29

30 Un test sulle decisioni 1 Ti capita a volte di prendere decisioni, cioè di decidere qualcosa? Fai un esempio. 2 Ti piace prendere decisioni? Perché? 3 A scuola ti capita di prendere decisioni? Fai un esempio. 30

31 4 A casa, quando devi fare i compiti, ti capita di prendere decisioni? Fai un esempio. 5 Qual è la materia in cui ti capita più spesso di prendere decisioni? Perché? 6 Quando devi risolvere un problema di matematica ti capita di prendere decisioni? Fai un esempio. 31

32 Ti capita a volte di prendere decisioni, cioè di decidere qualcosa? Fai un esempio. Sì. Sabato scorso mi è capitato di decidere se andare a vedere il Livorno Rugby oppure andare in città con i miei amici [Pietro, 3a media] Quando sono in città con i miei genitori e devo comprarmi un paio di scarpe oppure un vestito e in quel caso scelgo. [Azzurra, 2a media] Per me una decisione importante è scegliere con chi vivere se con mia madre o con mio padre. [Alice, 3a media] 32

33 Ti piace prendere decisioni? Perché? Sì, solo se influenzano altre persone. Perché mi piace comandare. [Marco, 3a media] Sì. Perché mi piace essere libero. [Daniele, 1a media] È bello essere liberi di decidere. Allo stesso tempo, però, ciò comporta delle responsabilità. A me piace poter scegliere, ma, talvolta, prima di farlo, chiedo consigli per fare la cosa più giusta. [Dinora, 3a media] No. A volte rimango col dubbio di aver fatto bene a prendere quella decisione anche perché poi devo assumermi la responsabilità. [Cristiano, 3a media] 33

34 A scuola ti capita di prendere decisioni? Fai un esempio. No, non mi capita mai, perché le decisioni le prendono le professoresse a scuola, oppure le bidelle. [Serena, 2a media] Sì. Quando scelgo una penna per scrivere. [Sara, 1a media] Sì mi capita anche molto spesso di prendere decisioni, magari fra due penne o decisioni più importanti del tipo non insistere tanto per essere interrogati. [Giulia, 1a media] Di come comportarmi e di decidere di come fare qualcosa. [Danilo, 1a media] 34

35 A scuola ti capita di prendere decisioni? Fai un esempio. No, quasi mai. Mi succede soltanto quando faccio i compiti in classe: di fare prima un esercizio o l altro oppure una domanda se no mi può succedere quando mi scelgono come capoclasse per scrivere una persona alla lavagna [Ilan, 2a media[ Sì. Quando a scuola ho scritto male qualcosa, strappo la pagina e riscrivo. [Valentina, 1a media] A volte. Quando magari all intervallo i miei amici mi chiedono la merenda e io devo decidere se dargliela o no, oppure quando qualcuno mi dice se vado con lui in corridoio, mentre un altro mi dice se resto in classe. [Simone, 2a media] 35

36 A casa, quando devi fare i compiti, ti capita di prendere decisioni? Fai un esempio. No, perché tanto li devo fare. media] [Cristiano, 3a Posso decidere dove farli, a che ora cominciare, a che ora smettere. [Simona, 3a media] A casa mi capita di prendere decisioni quando devo scegliere quale materia studiare per prima in base alle mie conoscenze. Decido anche se penso di essere più o meno preparata su una materia e quindi quanto tempo devo dedicarle. [Francesca, 3a media] 36

37 Qual è la materia in cui ti capita più spesso di prendere decisioni? Perché? l italiano: Perché non so cosa devo fare. [Michael, el.] Ci possono essere le domande. [Jonathan, el.] Perché se la maestra ci dà da decidere tre titoli di un tema te ne devi scegliere uno, magari rinunciando ad un altro titolo che ti piaceva. [Lucy, el.] L italiano, perché quando si fa per esempio un tema o una serie di domande, devo scegliere che termini usare e come tirare su la mia composizione. [Francesca, 3a media] 37

38 Qual è la materia in cui ti capita più spesso di prendere decisioni? Perché? A Inglese quando prendo i brutti voti se dirlo prima o dopo a mia madre. [Jonatha, 3a media] Sono le materie orali come la storia e la geografia perché devo decidere se devo alzare la mano o no, oppure se andare volontaria o no. [Simona, 3a media] 38

39 Quando devi risolvere un problema di matematica ti capita di prendere decisioni? Fai un esempio. Sì. Nei compiti di Matematica la professoressa ci da problemi e espressioni, e io non so mai quale scegliere da fare prima. [Francesco, 2a media] Sì. Come se il problema non mi riesce mi metto a giocare con la penna. [Manuele, 1a media] 39

40 Quando devi risolvere un problema di matematica ti capita di prendere decisioni? Fai un esempio. Sono indecisa a che operazione fare. [Alessia] Non so se metterci un operazione o un altra. [Sara] Scegliere le operazioni. [Michael] Quando devo svolgerlo, come svolgerlo, come organizzarmi e quale operazione devo fare. [Chiara] 40

41 Decisioni = scelte Perché se la maestra ci dà da decidere tre titoli di un tema te ne devi scegliere uno, magari rinunciando ad un altro titolo che ti piaceva. [Lucy, el.] Ti piace prendere decisioni? Perché? No. Perché alcune volte devi decidere su cose che ti piacciono entrambe, e alla fine devi sempre rinunciare a qualcosa che ti piace. 41

42 Responsabilità della scarsa attenzione al problem solving: scarsi processi di controllo scarsa consapevolezza dei processi decisionali scarsa assunzione della responsabilità dei propri processi di pensiero dell apprendimento costruzione di un basso senso di auto-efficacia visione della matematica come disciplina di prodotti più che di processi 42

43 Che cos è per te un problema? Per me un problema è una cosa che si devi risultare uguale a quello che la maestra ha già fatto. [3.54B] 43

44 Responsabilità della scarsa attenzione al problem solving: scarsi processi di controllo scarsa consapevolezza dei processi decisionali scarsa assunzione della responsabilità dei propri processi di pensiero dell apprendimento costruzione di un basso senso di auto-efficacia visione della matematica come disciplina di prodotti più che di processi 44

45 Risolvere problemi: a cosa serve Il problema per me è un quiz che serve per vedere che, sea capito quello che li anno insegnato. [5.17 B] Per me un problema è una serie di domande che formano un test, che serve per vedere le capacità di un bambino. [5.26 B] Per me un problema è come una prova di capacità, che serve per riconoscere l intelligenza del ragazzo o della ragazza. [5.36 B] 45

46 Azzurra Trovare il perimetro di un rettangolo che ha la base di 12 cm e l altezza di 8 cm. Azzurra: 12 x 8 Ins.: Perché moltiplichi? Azzurra: Divido? 46

47 Dal tema: Io e la matematica Alle elementari non ero una grossa cima in matematica, quindi in 3 a elementare vidi che non ero brava e chiusi così la mia testa, dicendo che questa non faceva per me. Azzurra 47

48 Esperienze fallimentari ripetute Io non sono in grado di controllare la matematica Confronto con gli altri EMOZIONI risposte a caso rinuncia 48

49 Esperienze fallimentari ripetute In terza elementare mi piaceva la matematica perché riuscivo a capirla, ma poi sono diventato una frana e vedendo che tutto quello che faccio è sbagliato, non mi piace più e mi fa annoiare. [Matteo, 3a media] 49

50 Confronto con gli altri Se sono da sola non mi preoccupo e mi correggo tranquillamente, mentre se sono alla lavagna o correggo un esercizio ad alta voce in classe e sbaglio mi sento come un incapace perché tutti mi guardano e capisco che tutti l hanno saputo fare fuor che io. [Patrizia, prima media] 50

51 Responsabilità della scarsa attenzione al problem solving: scarsi processi di controllo scarsa consapevolezza dei processi decisionali scarsa assunzione della responsabilità dei propri processi di pensiero dell apprendimento costruzione di un basso senso di auto-efficacia visione della matematica come disciplina di prodotti più che di processi 51

52 Alessandro Trovare l area di un rettangolo, sapendo che il perimetro è 126 cm, e l altezza è 3/4 della base. e non conclude 52

53 Qui di seguito ci sono 4 problemi, che tu devi cercare di risolvere. IMPORTANTE!!! Cerca di scrivere tutti i tuoi pensieri, tutti i ragionamenti che fai, le impressioni e le emozioni che provi, le difficoltà che incontri. E' quello che pensi e che provi che ci interessa, non il risultato! a questo punto non so, cioè non mi ricordo bene le formule 53

54 Per risolvere problemi bisogna applicare delle formule IO non conosco le formule IO non posso risolvere problemi RINUNCIA A PROVARE 54

55 Responsabilità della scarsa attenzione al problem solving: scarsi processi di controllo scarsa consapevolezza dei processi decisionali scarsa assunzione della responsabilità dei propri processi di pensiero dell apprendimento costruzione di un basso senso di auto-efficacia visione della matematica come disciplina di prodotti più che di processi Responsabilità dell attività tradizionale di soluzione di problemi 55

56 Responsabilità della scarsa attenzione al problem solving: scarsi processi di controllo scarsa consapevolezza dei processi decisionali scarsa assunzione della responsabilità dei propri processi di pensiero dell apprendimento costruzione di un basso senso di auto-efficacia visione della matematica come disciplina di prodotti più che di processi Responsabilità dell attività tradizionale di soluzione di problemi 56

57 OBIETTIVI Valutare conoscenze e abilità Consolidare conoscenze e abilità Introdurre conoscenze 57

58 MODALITA D USO Da soli Poco tempo A casa (in classe solo la verifica) L insegnante corregge, risponde 58

59 MODALITA D USO Poco tempo 59

60 Un problema o lo capisci subito o non lo capisci più Per me un problema è uno svolgimento di cui bisogna riflettere, pensare. Ed è anche una lezione che si svolge nel quaderno di aritmetica, la parola problema mi fa venire in mente una cosa di cui ha bisogno di tempo, è una cosa che bisogna impegnarci capirla. Il problema è una cosa un po' difficile ma se un bambino mette bene i dati può capire facilmente. Si certo è uno svolgimento che se uno lo capisce bene, altrimenti non lo può più capire. Per me la parola problema è una cosa difficile che mi fa sentir male. [4.8 C] 60

61 I PROCESSI RISOLUTIVI Si devono utilizzare conoscenze apprese di recente E previsto un unico approccio E previsto un unico processo risolutivo E del tipo tutto o niente 61

62 Il problem solving in classe Ripensiamo l attività di soluzione di problemi Responsabilità dell attività tradizionale di 62 soluzione di problemi

63 Il problem solving in classe Ripensiamo l attività di soluzione di problemi 63

64 OBIETTIVI Valutare conoscenze e abilità Consolidare conoscenze e abilità Introdurre conoscenze 64

65 OBIETTIVI Valutare conoscenze e abilità Sviluppare abilità e conoscenze In matematica Consolidare conoscenze e abilità Introdurre conoscenze Promuovere abilità di problem solving (in matematica) Promuovere un atteggiamento positivo verso la matematica 65

66 MODALITA D USO Da soli A gruppi Poco tempo Il tempo necessario A casa (in classe solo la verifica) In classe L insegnante corregge, risponde L insegnante fa domande 66

67 I PROCESSI RISOLUTIVI Si devono utilizzare conoscenze apprese di recente E previsto un unico approccio Non si sa a priori quali conoscenze utilizzare Sono possibili più approcci E previsto un unico processo risolutivo Sono possibili più processi risolutivi E del tipo tutto o niente Sono possibili risposte parziali 67

68 Il problem solving in classe Il ruolo degli errori 68

69 Popper Evitare errori è un ideale meschino: se non osiamo affrontare problemi che siano così difficili da rendere l errore quasi inevitabile, non vi sarà allora sviluppo della conoscenza. In effetti, è dalle nostre teorie più ardite, incluse quelle che sono erronee, che noi impariamo di più. Nessuno può evitare di fare errori; la cosa più grande è imparare da essi. 69

70 Gardner Insegnanti e studenti (...) non sono disposti ad assumersi i rischi del comprendere e si accontentano dei più sicuri compromessi delle risposte corrette. In virtù di tali compromessi, insegnanti e studenti considerano che l educazione abbia avuto successo quando gli studenti sono in grado di fornire le risposte accettate come corrette. 70

71 Il problem solving in classe Il ruolo degli errori L idea di successo: dalla risposta corretta a processi di pensiero significativi 71

72 SUCCESSO RISPOSTE CORRETTE 72

73 SUCCESSO RISPOSTE CORRETTE è l insegnante che sancisce il successo essere veloci TEMPO dare risposte corrette ERRORE 73

74 La mia maestra era una di quelle all antica che voleva tutto e subito. Simone, 4a superiore quando finalmente riesco a prendere confidenza con un argomento, come se lo facessero apposta, andiamo avanti col programma e rimango fregato. Matteo, 2a superiore TEMPO 74

75 La paura di sbagliare

76 In 1a elementare avevo paura della matematica perché avevo paura di sbagliare. Già all'inizio della terza cominciò a non piacermi più. A me le operazioni in colonna non riescono tanto bene. Infatti quando c'è matematica vorrei tornare a casa.[giada, 4a el.] Alle elementari odiavo la matematica: il sussidiario aveva dei colori, la matematica era celeste, odiavo quel colore. Quando la maestra mi faceva delle domande avevo paura e non rispondevo mai. Anche quando c'è il compito di matematica ho sempre paura. A differenza di quando ci sono gli altri compiti. [Giacomo, 3a media] Il mio problema non è il non saperli svolgere, ma è la paura di sbagliare, infatti tutt ora, anche nelle interrogazioni ho sempre paura di fare errori, di rispondere male, anche se le cose le so. [Danilo, 76 2a superiore]

77 SUCCESSO RISPOSTE CORRETTE è l insegnante che sancisce il successo importanza degli obiettivi dell insegnante importanza di adeguarsi a quello che vuole 77

78 SUCCESSO RISPOSTE CORRETTE PROCESSI SIGNIFICATIVI 78

79 Rispetto agli anni passati, in classe mi capita sempre più frequentemente di impegnarmi molto nel capire e nel far ragionare il mio cervello, tanto che mi sento, in questi momenti, la protagonista delle lezioni. Io sono consapevole dell importanza di questa materia e che il mondo si basa in gran parte sulla matematica e sono responsabile del fatto che il mio rapporto con essa, raggiunto dopo tanti anni di lavoro, non deve finire qui, ma continuare. [Eleonora, 3a media] 79

80 Il problem solving in classe Il ruolo degli errori L idea di successo: dalla risposta corretta a processi di pensiero significativi Il ruolo dell insegnante 80

81 L insegnante: Non corregge eventuali errori Non suggerisce la risposta corretta Ma Fa domande per stimolare processi di pensiero: Cosa avete fatto? Cosa state facendo? Cosa pensate di fare? Utilizza le potenzialità della comunità di pratica per: sottolineare la varietà dei processi possibili sviluppare abilità di argomentazione negoziare significati 81

82 Il problem solving è un approccio è importante: che sia comune alle varie materie e soprattutto ai diversi insegnanti che favorisca il legame più che la separazione fra le discipline 82

83 Il problem solving è un approccio In particolare l attività di risoluzione di problemi di matematica: Richiede una grande attenzione al linguaggio quotidiano È il contesto ideale in cui pensiero logico e pensiero narrativo collaborano per l elaborazione di processi risolutivi APPROFONDIMENTO 83

84 Il problem solving in classe Il ruolo degli errori L idea di successo: dalla risposta corretta a processi di pensiero significativi Il ruolo dell insegnante Importanza di avere un repertorio di problemi 84

85 Costruzione di un catalogo di problemi I problemi del RMT Rally Matematico Transalpino Ruolo dell insegnante Importanza della metodologia Importanza di avere un repertorio di problemi APPROFONDIMENTO 85

86 IL PROBLEM SOLVING attività di soluzione di problemi

87 Anche l insegnamento è problem solving L insegnante deve continuamente: Riconoscere problemi Prendere decisioni: prima durante dopo l interazione con gli allievi

88 F I N E

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO B5 queste schede ti aiuteranno a scoprire quanto sia utile autointerrogarsi e autovalutarsi potrai renderti conto di quanto sia utile porsi domande per verificare la propria preparazione se ti eserciterai

Dettagli

Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali

Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali Autore: Fabio Bocci Insegnamento di Pedagogia Speciale, Università degli Studi Roma Tre 1. Quando l insegnante parla alla classe, di solito io :

Dettagli

Didattica del numero e dei problemi

Didattica del numero e dei problemi Scienze della Formazione Primaria Livorno 8-3-2010 Didattica del numero e dei problemi Pietro Di Martino dimartin@dm.unipi.it www.dm.unipi.it/~dimartin Emerge che Spesso chi ha grosse difficoltà in matematica

Dettagli

Il problema dei problemi

Il problema dei problemi PLS Pisa La formulazione del testo di un problema: il ruolo della dimensione narrativa Incontro 1: Il problema dei problemi Rosetta Zan Dipartimento di Matematica, Pisa zan@dm.unipi.it In questo incontro

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 questionario di gradimento PROGETTO ESSERE&BENESSERE: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 classi prime e seconde - Scuola Secondaria di I grado di Lavagno CLASSI PRIME Mi sono piaciute perché erano

Dettagli

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre

Dettagli

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. UNA METAFORA PER SPIEGARE I DSA La psicologa americana ANIA SIWEK ha sviluppato in anni di pratica professionale un modo semplice ed efficace di spiegare i DSA ai bambini,

Dettagli

S- magari si potrebbe dire la prima riga, la seconda riga UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO. Obiettivi

S- magari si potrebbe dire la prima riga, la seconda riga UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO. Obiettivi UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO Obiettivi - Confrontare due testi poetici - Trovare le differenze e le somiglianze - Osservare le differenze e coglierne le caratteristiche. ATTIVITÀ L argomento presentato

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo. Riflessioni sulla felicità.. Non so se sto raggiungendo la felicità, di certo stanno accadendo cose che mi rendono molto più felice degli anni passati. Per me la felicità consiste nel stare bene con se

Dettagli

1) Il mio avatar: uguali o diversi? L esercizio permette di apprendere il concetto di avatar e comprenderne la tipologia.

1) Il mio avatar: uguali o diversi? L esercizio permette di apprendere il concetto di avatar e comprenderne la tipologia. DISCUSSION STARTERS - Definisci a parole tue cosa è un avatar. - Quali sono le funzioni psicologiche dell avatar? - L avatar può essere sempre come tu lo vorresti? - Quanti tipi di avatar conosci? - In

Dettagli

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0)

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) (Da effettuare non prima del 01/01/2011) Le istruzioni si basano su un azienda che ha circa 1000 articoli, che utilizza l ultimo

Dettagli

Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare

Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare (si prevedono circa 25 ore di lavoro in classe) Nome e cognome dei componenti del gruppo che svolge le attività di gruppo di questa lezione

Dettagli

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2 Scuola media di Giornico L affettività e la sessualità, tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio Progetto sostenuto dal GLES 2 Dai sensi all azione Sensi Sensazioni Emozioni Sentimenti

Dettagli

- si realizzano attività di composizione e scomposizione additiva attraverso le quali

- si realizzano attività di composizione e scomposizione additiva attraverso le quali L U.D MONETE E PREZZI è di grande importanza perché in questo campo d esperienza : - si struttura il significato valore del numero - si realizzano attività di composizione e scomposizione additiva attraverso

Dettagli

Ins. Zanella Classe seconda. Problemi moltiplicativi

Ins. Zanella Classe seconda. Problemi moltiplicativi Ins. Zanella Classe seconda Problemi moltiplicativi FOGLI DI CARTA OGGI IN CLASSE SIAMO IN 23 ALUNNI. LA MAESTRA DA AD OGNI ALUNNO 3 FOGLI. DISEGNA QUESTA SITUAZIONE, IN MODO CHE SI CAPISCA QUANTI FOGLI

Dettagli

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento

Dettagli

QUESTIONARIO STUDENTE

QUESTIONARIO STUDENTE Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Rilevazione degli apprendimenti Anno Scolastico 2008 2009 QUESTIONARIO STUDENTE Scuola Primaria Classe Quinta Spazio per l etichetta autoadesiva

Dettagli

COSTRUZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE SUL METODO DI STUDIO. FINALITA Favorire il piacere allo studio OBIETTIVI GENERALI

COSTRUZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE SUL METODO DI STUDIO. FINALITA Favorire il piacere allo studio OBIETTIVI GENERALI COSTRUZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE SUL METODO DI STUDIO FINALITA Favorire il piacere allo studio GENERALI Acquisire un efficace metodo di studio Acquisire una buona autonomia di lavoro a scuola e a casa.

Dettagli

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un

Dettagli

MA TU QUANTO SEI FAI?

MA TU QUANTO SEI FAI? MA TU QUANTO SEI FAI? 1. VALORIZZARE IL PASSATO PER UN FUTURO MIGLIORE a. Quante volte al mese vai a cercare notizie sulla storia del tuo paese/città nella biblioteca comunale? o 3 volte o 1 volta b. Ti

Dettagli

Obiettivo Principale: Spiegare come la stessa cosa possa essere realizzata in molti modi diversi e come, a volte, ci siano modi migliori di altri.

Obiettivo Principale: Spiegare come la stessa cosa possa essere realizzata in molti modi diversi e come, a volte, ci siano modi migliori di altri. 6 LEZIONE: Algoritmi Tempo della lezione: 45-60 Minuti. Tempo di preparazione: 10-25 Minuti (a seconda che tu abbia dei Tangram disponibili o debba tagliarli a mano) Obiettivo Principale: Spiegare come

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

Non cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità.

Non cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità. Non cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità. E sufficiente aprire la mente, non sovraccaricarla. Mettetevi soltanto una scintilla. Se vi è della

Dettagli

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO ESERCIZI PUNTATA N. 3 LA SCUOLA CORSI DI ITALIANO PER STRANIERI A cura di Marta Alaimo Voli Società Cooperativa - 2011 DIALOGO PRINCIPALE A- Buongiorno. B- Buongiorno, sono

Dettagli

IDEE PER LO STUDIO DELLA MATEMATICA

IDEE PER LO STUDIO DELLA MATEMATICA IDEE PER LO STUDIO DELLA MATEMATICA A cura del 1 LA MATEMATICA: perché studiarla??? La matematica non è una disciplina fine a se stessa poichè fornisce strumenti importanti e utili in molti settori della

Dettagli

ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI

ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI DOTT. CARLOS A. PEREYRA CARDINI - PROF.SSA ALESSANDRA FERMANI PROF.SSA MORENA MUZI PROF. ELIO RODOLFO PARISI UNIVERSITÀ DEGLI

Dettagli

Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania

Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania Sono Graziella, insegno al liceo classico e anche quest anno non ho voluto far cadere l occasione del Donacibo come momento educativo per

Dettagli

Esercizi pronomi indiretti

Esercizi pronomi indiretti Esercizi pronomi indiretti 1. Completate il dialogo con i pronomi dati: Bella la parita ieri, eh? Ma quale partita! Ho litigato con mia moglie e... alla fine non l ho vista! Ma che cosa ha fatto? Niente...

Dettagli

Scuola dell infanzia: S.Giuseppina De Muro Insegnanti: Maria Caronna Angela Marotta

Scuola dell infanzia: S.Giuseppina De Muro Insegnanti: Maria Caronna Angela Marotta Scuola dell infanzia: S.Giuseppina De Muro Insegnanti: Maria Caronna Angela Marotta FINALITA -EDUCARE ALLA CITTADINANZA PER SCOPRIRE GLI ALTRI, GESTIRE CONTRASTI, RICONOSCENDO DIRITTI E DOVERI ATTRAVERSO

Dettagli

Didattica della matematica a.a. 2009-2010 IL LINGUAGGIO DEL PROBLEM SOLVING

Didattica della matematica a.a. 2009-2010 IL LINGUAGGIO DEL PROBLEM SOLVING Didattica della matematica a.a. 2009-2010 IL LINGUAGGIO DEL PROBLEM SOLVING IL PROBLEM SOLVING nella pratica didattica attività di soluzione di problemi Che cos è un problema? 3 Che cos è un problema?

Dettagli

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale Ins: nel laboratorio del Libro avevamo detto che qui, nel laboratorio multimediale, avremmo cercato qualcosa

Dettagli

IL CORPO, LA MENTE, LA COMUNICAZIONE

IL CORPO, LA MENTE, LA COMUNICAZIONE IL CORPO, LA MENTE, LA COMUNICAZIONE. Sai che cosa è la propriocezione? SI SENTIRE TUTTE LE PARTI DEL PROPRIO CORPO IN TESTA. Quindi essere padrone delle singole parti del proprio corpo in ogni momento

Dettagli

ALTRI SUGGERIMENTI PER IL PERCORSO AD OSTACOLI

ALTRI SUGGERIMENTI PER IL PERCORSO AD OSTACOLI ALTRI SUGGERIMENTI PER IL PERCORSO AD OSTACOLI Con l intento di proseguire l osservazione sulle competenze che i bambini posseggono nei confronti della matematica è stata intrapresa una rivisitazione del

Dettagli

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. Questionario Utenti Input

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. Questionario Utenti Input ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE Questionario Utenti Input Finalità 1. Promuovere lo sviluppo personale durante il percorso scolastico Per cominciare, abbiamo bisogno di alcuni tuoi dati personali e dell

Dettagli

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Emanuele Lajolo di Cossano COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Università degli Studi - Torino, 19 aprile 2010 La prima cosa da fare PERCHE SONO QUI? QUAL E IL MIO OBIETTIVO? CHE COSA VOGLIO ASSOLUTAMENTE

Dettagli

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IMPARIAMO DAGLI ERRORI Impariamo dagli errori (1/5) Impariamo dagli errori (2/5) Il più delle volte siamo portati a pensare o ci hanno fatto credere di avere poca memoria,

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione -

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione - PROVA DI ITALIANO DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione - Molti anni fa vivevo con la mia famiglia in un paese di montagna. Mio padre faceva il medico, ma guadagnava poco perché i suoi malati erano poveri

Dettagli

PROGETTO DI MATEMATICA GRUPPO ANNI 3

PROGETTO DI MATEMATICA GRUPPO ANNI 3 SCUOLA DELL INFANZIA ANDERSEN SPINEA 1 CIRCOLO ANNO SC. 2003-2004 PROGETTO DI MATEMATICA GRUPPO ANNI 3 Ins. Aiolfi Anna Cognolato Grazia novembre 2003 Documentazione a cura di Aiolfi Anna Promuovere e

Dettagli

Ciao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui.

Ciao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui. 2 Ciao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui. Probabilmente ti stai chiedendo se posso aiutarti, la risposta è sì se: vuoi raccontare qualcosa di te o di quello che fai; vuoi dei testi che descrivano

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO "ALBERTO MANZI" - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CALITRI

ISTITUTO COMPRENSIVO ALBERTO MANZI - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CALITRI ISTITUTO COMPRENSIVO "ALBERTO MANZI" - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CALITRI 1 PER QUEST ANNO DESIDEREREI Per questo nuovo inizio di anno scolastico desidererei una scuola senza atti di bullismo,

Dettagli

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita. PROGETTARE UNA GITA Prima di dare avvio al percorso è opportuno condividere con gli alunni tutto il progetto ed eventualmente modificare alcuni elementi in rapporto alla discussione. Gli alunni devono

Dettagli

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli

Dettagli

Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio

Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio L incontro con padre Fabrizio è stato molto importante per capire che noi siamo fortunatissimi rispetto a tante altre persone e l anno prossimo

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA

LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA Rossana Nencini, 2013 Le fasi del lavoro: 1. Proponiamo ai bambini una situazione reale di moltiplicazione: portiamo a scuola una scatola di biscotti (. ) e diamo la

Dettagli

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati).

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati). CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati). HEY! SONO QUI! (Ovvero come cerco l attenzione). Farsi notare su internet può essere il tuo modo di esprimerti. Essere apprezzati dagli altri è così

Dettagli

LA COMBUSTIONE. Proposta didattica per la classe terza. Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano. Anno scolastico 2011-2012

LA COMBUSTIONE. Proposta didattica per la classe terza. Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano. Anno scolastico 2011-2012 LA COMBUSTIONE Proposta didattica per la classe terza Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano Anno scolastico 2011-2012 IL FUOCO IO SO CHE Iniziamo il percorso con una conversazione: parliamo

Dettagli

<Documents\bo_min_3_F_17_ita_stu> - 1 reference coded [1,94% Coverage]

<Documents\bo_min_3_F_17_ita_stu> - 1 reference coded [1,94% Coverage] - 1 reference coded [1,94% Coverage] Reference 1-1,94% Coverage Spesso andiamo al cinese, prendiamo il cibo da asporto, è raro che andiamo fuori a mangiare, anzi quando

Dettagli

Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta

Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta Titolo dell attività: OGGI FACCIAMO GLI ATTORI Esperienza di role-play (fase 1) Costruzione di una carta T (fase 2) SINTESI DELL ATTIVITA I bambini

Dettagli

INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI

INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI Lo scrittore Jacopo Olivieri ha incontrato gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola A. Aleardi del plesso di Quinto nelle giornate del 18 e 19 febbraio

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

PLIDA PARLARE. Livello. Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana. giugno 2011

PLIDA PARLARE. Livello. Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana. giugno 2011 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

QUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEI GENITORI DEI BAMBINI CHE HANNO PARTECIPATO AL CENTRO ESTIVO A. ANALISI DI SFONDO: STRUTTURA FAMILIARE a) Da quante persone è composta la sua famiglia?

Dettagli

Corso Respiro Libero Diario di Viaggio

Corso Respiro Libero Diario di Viaggio Corso Respiro Libero Diario di Viaggio INDICE Il tuo diario di viaggio... 3 Come compilare il Diario... 5 Definisci il tuo obiettivo... 6 Autovalutazione giorno 1... 7 Autovalutazione giorno 7... 15 Autovalutazione

Dettagli

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO?

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? 1 Ehi, ti e mai capitato di assistere o essere coinvolto in situazioni di prepotenza?... lo sai cos e il bullismo? Prova a leggere queste pagine. Ti potranno essere utili.

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il Lezione 5:10 Marzo 2003 SPAZIO E GEOMETRIA VERBALE (a cura di Elisabetta Contardo e Elisabetta Pronsati) Esercitazione su F5.1 P: sarebbe ottimale a livello di scuola dell obbligo, fornire dei concetti

Dettagli

Gruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: I CONFLITTI KIT DI ANIMAZIONE

Gruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: I CONFLITTI KIT DI ANIMAZIONE Gruppo G.R.E.M Piemonte e Valle d Aosta Attività di animazione: I CONFLITTI KIT DI ANIMAZIONE Il kit, pensato per l animazione di bambini, ragazzi e adulti sul tema dei conflitti è così composto: - 1 gioco

Dettagli

SENZA PAROLE. Illustrazione di Matteo Pericoli 2001

SENZA PAROLE. Illustrazione di Matteo Pericoli 2001 SENZA PAROLE Illustrazione di Matteo Pericoli 2001 Agente di viaggio. Vedo che ha deciso per la Transiberiana. Ottima scelta. Un viaggio difficile, ma che le darà enormi soddisfazioni. Cliente. Mi preoccupa

Dettagli

...sprint. Il tedesco, in tre settimane

...sprint. Il tedesco, in tre settimane ...sprint. Il tedesco, in tre settimane A1 - Grundstufe Deutsch 1 e A2 - Grundstufe Deutsch 2 T.+39-06-32 13 483, E: roma@oei.org www.oesterreichinstitut.it pronti, via! Imparare il tedesco a tempo di

Dettagli

Esercizi su. Funzioni

Esercizi su. Funzioni Esercizi su Funzioni ๒ Varie Tracce extra Sul sito del corso ๓ Esercizi funz_max.cc funz_fattoriale.cc ๔ Documentazione Il codice va documentato (commentato) Leggibilità Riduzione degli errori Manutenibilità

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PRIMA DELLA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA L alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.

Dettagli

My name is... (Nome) I study at... (Nome della scuola) I m in class... (Classe) I am starting this English Language Biography on...

My name is... (Nome) I study at... (Nome della scuola) I m in class... (Classe) I am starting this English Language Biography on... La tua English Language Biography è il documento dove puoi dare prova di ciò che sei in grado di fare in inglese, tenere traccia dei tuoi progressi, mostrare ad altri ciò che hai imparato e riflettere

Dettagli

L intelligenza numerica

L intelligenza numerica L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può

Dettagli

IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati

IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati Tu 1. Al questionario hanno risposto sette formatori di insegnanti di lingue. 2. Sei formatori parlano l inglese, sei il francese,

Dettagli

Comune di Russi QUESTIONARIO. Per alunni neo-arrivati. Fonte: COSPE Firenze

Comune di Russi QUESTIONARIO. Per alunni neo-arrivati. Fonte: COSPE Firenze Comune di Cervia Comune di Ravenna Comune di Russi QUESTIONARIO Per alunni neo-arrivati Fonte: COSPE Firenze 1 Ciao! Sei appena arrivato in questa scuola e anche nella nostra città. Sappiamo che per te,

Dettagli

COME NON PERDERE TEMPO NEL NETWORK MARKETING!

COME NON PERDERE TEMPO NEL NETWORK MARKETING! COME NON PERDERE TEMPO NEL NETWORK MARKETING Grazie per aver scaricato questo EBOOK Mi chiamo Fabio Marchione e faccio network marketing dal 2012, sono innamorato e affascinato da questo sistema di business

Dettagli

STIMA PIU CHE PUOI Un gioco per diventare abili stimatori

STIMA PIU CHE PUOI Un gioco per diventare abili stimatori ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTALE ISTITUTO COMPRENSIVO B. da Montemagno DI QUARRATA a.s. 2012-2013 GRUPPO DI RICERCA-AZIONE DI MATEMATICA STIMA PIU CHE PUOI Un gioco per diventare abili stimatori Classi

Dettagli

Obiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione

Obiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione 4 LEZIONE: Programmazione su Carta a Quadretti Tempo della lezione: 45-60 Minuti. Tempo di preparazione: 10 Minuti Obiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione SOMMARIO:

Dettagli

Cosa ci può stimolare nel lavoro?

Cosa ci può stimolare nel lavoro? a Cosa ci può stimolare nel lavoro? Quello dell insegnante è un ruolo complesso, in cui entrano in gioco diverse caratteristiche della persona che lo esercita e della posizione che l insegnante occupa

Dettagli

Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna...

Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna molto probabilmente avrei un comportamento diverso. Il mio andamento scolastico non è dei migliori forse a causa dei miei interessi (calcio,videogiochi, wrestling ) e forse mi applicherei

Dettagli

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze

Dettagli

da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti

da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti OBIETTIVO Il vincitore è colui che, dopo due round di gioco, delle sue 11 ordinazioni, ne ha consegnate il maggior numero. CONTENUTO DELLA SCATOLA

Dettagli

SCHEDA TECNICA DI PRESENTAZIONE

SCHEDA TECNICA DI PRESENTAZIONE SCHEDA TECNICA DI PRESENTAZIONE TITOLO: I bisogni BREVE DESCRIZIONE DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO: in questa unità di apprendimento si vuole introdurre la classificazione dei bisogni dell uomo DIDATTIZZAZIONE

Dettagli

La valutazione nella didattica per competenze

La valutazione nella didattica per competenze Nella scuola italiana il problema della valutazione delle competenze è particolarmente complesso, infatti la nostra scuola è tradizionalmente basata sulla trasmissione di saperi e saper fare ed ha affrontato

Dettagli

CURSOS AVE CON TUTOR

CURSOS AVE CON TUTOR CURSOS AVE CON TUTOR DOMANDE PIÙ FREQUENTI (FAQ) A che ora ed in quali giorni sono fissate le lezioni? Dal momento in cui riceverai le password di accesso al corso sei libero di entrare quando (24/24)

Dettagli

Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I.

Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I. Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I. Non esiste, al giorno d oggi, un parere unanime della comunità scientifica sulla definizione di intelligenza. In generale, potremmo dire che è

Dettagli

1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI

1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA 1. LE REGOLE OBIETTIVI Sapere: Che la convivenza tra soggetti diversi ha bisogno di regole. Conoscere il significato della parola Regola della forte connessione tra regole e valori.

Dettagli

Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta

Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO classe quarta I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti: penne matite gomme fogli scottex quaderni

Dettagli

IL METODO PER IMPOSTARE E RISOLVERE I PROBLEMI DI FISICA (NB non ha nulla a che vedere con il metodo scientifico)

IL METODO PER IMPOSTARE E RISOLVERE I PROBLEMI DI FISICA (NB non ha nulla a che vedere con il metodo scientifico) IL METODO PER IMPOSTARE E RISOLVERE I PROBLEMI DI FISICA (NB non ha nulla a che vedere con il metodo scientifico) [nota: Nel testo sono riportate tra virgolette alcune domande che insegnanti e studenti

Dettagli

Due tipi di narrazione

Due tipi di narrazione ESERCITAZIONE Due tipi di narrazione (ovvero come stimolare una narrazione più elaborata e pertinente) Gianni è un bambino che vive in una situazione di emarginazione sociale e culturale. In classe l insegnante

Dettagli

RELAZIONE FINALE FUNZIONI STRUMENTALI E REFERENTI DI PROGETTO Anno scolastico 2014-2015

RELAZIONE FINALE FUNZIONI STRUMENTALI E REFERENTI DI PROGETTO Anno scolastico 2014-2015 RELAZIONE FINALE FUNZIONI STRUMENTALI E REFERENTI DI PROGETTO Anno scolastico 2014-2015 Nome ROSAMARIA CONTI Funzione strumentale/referente progetto LIBERI DA LIBERI PER Ore stanziate dal Fondo d Istituto

Dettagli

2. Un teorema geniale e divertente anche per la scuola elementare

2. Un teorema geniale e divertente anche per la scuola elementare 051-056 BDM 56 Maurizi imp 21.5.2008 11:49 Pagina 51 II. Didattica 2. Un teorema geniale e divertente anche per la scuola elementare Lorella Maurizi 1 51 Ho proposto ai bambini di una classe quinta della

Dettagli

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 L unità di Milano Città Studi del Centro matematita propone anche per l a.s. 2011-2012 una serie di problemi pensati per

Dettagli

Istituto Comprensivo Santa Croce sull Arno ESEMPIO DI DIDATTICA PER TASK

Istituto Comprensivo Santa Croce sull Arno ESEMPIO DI DIDATTICA PER TASK Istituto Comprensivo Santa Croce sull Arno ESEMPIO DI DIDATTICA PER TASK PREMESSA Il presente lavoro si inquadra nell ambito di una sperimentazione didattica effettuata in collaborazione tra i docenti

Dettagli

Gestione del conflitto o della negoziazione

Gestione del conflitto o della negoziazione 1. Gestione del conflitto o della negoziazione Per ognuna delle 30 coppie di alternative scegli quella che è più vera per te. A volte lascio che siano gli altri a prendersi la responsabilità di risolvere

Dettagli

Il potere delle domande è la base per tutto il progresso umano INDIRA GANDHI

Il potere delle domande è la base per tutto il progresso umano INDIRA GANDHI Il potere delle domande è la base per tutto il progresso umano INDIRA GANDHI Nel mio ultimo anno di studi per diventare coach ho appreso l'importanza delle domande che ci facciamo. Se non ci prendiamo

Dettagli

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 Questionari per: - docenti dell istituto - alunni classi terze secondaria - genitori classi terze secondaria Composti da tre punti di analisi con 8 domande

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli

Mentore. Presentazione

Mentore. Presentazione Mentore Presentazione Chi è Mentore? Il Mio nome è Pasquale, ho 41 anni dai primi mesi del 2014 ho scoperto, che ESISTE UN MONDO DIVERSO da quello che oltre il 95% delle persone conosce. Mi sono messo

Dettagli

INDAGINE SULLO SVOLGIMENTO DEI COMPITI A CASA

INDAGINE SULLO SVOLGIMENTO DEI COMPITI A CASA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ISTITUTO COMPRENSIVO DI VILLA LAGARINA INDAGINE SULLO SVOLGIMENTO DEI COMPITI A CASA Dati raccolti con il Questionario per le Famiglie 8 DATI ISTITUTO anno scolastico 7/8 INDICE

Dettagli

pag. 1 Quand'ero piccolo mi ammalai: mi sentivo sempre stanco, volevo sempre bere e fare pipì

pag. 1 Quand'ero piccolo mi ammalai: mi sentivo sempre stanco, volevo sempre bere e fare pipì pag. 1 Quand'ero piccolo mi ammalai: mi sentivo sempre stanco, volevo sempre bere e fare pipì pag. 2 La mamma diceva che ero dimagrito e così mi portò dal medico. Il dottore guardò le urine, trovò dello

Dettagli

ESITI QUESTIONARIO DI GRADIMENTO (01.10.2011)

ESITI QUESTIONARIO DI GRADIMENTO (01.10.2011) 1 ESITI QUESTIONARIO DI GRADIMENTO (01.10.2011) Per favore, rispondi a tutte le domande. Totale Questionari pervenuti 128 1. Le informazioni che hai ricevuto nella giornata di oggi ti hanno permesso di

Dettagli

ITALIANO PONTE TRA LE CULTURE NEL MEDITERRANEO

ITALIANO PONTE TRA LE CULTURE NEL MEDITERRANEO ITALIANO PONTE TRA LE CULTURE NEL MEDITERRANEO 1 PERCHÉ CONOSCERE L ITALIANO È UN PLUSVALORE? 2 Italiano lingua del cuore Feten Fradi - esperta comunicazione audiovisiva Copeam La mia esperienza personale

Dettagli