UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
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- Rocco Mosca
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1 Linguistica Generale (cod ), Modulo 1 Esame scritto del 14 giugno SOLUZIONI - Gruppo A 01A A quale dei seguenti studiosi si deve l introduzione del concetto di norma come entità intermedia fra sistema (langue) e uso (parole)? a) Greenberg; b) Grimm; c) De Saussure; d) Coseriu. L introduzione del concetto di norma si deve a Eugenio Coseriu. 02A Trascrivere in IPA la seguente parola e classificarne, in termini articolatori, il primo fono: prestigioso. [prestiˈʤoːz o]; il primo fono [p] è una consonante occlusiva bilabiale sorda. 03A Scomporre in morfemi la seguente parola e classificare i morfemi che la compongono in lessicali, derivativi e flessivi: inaffidabili. in-af-fid-abil-i NEG-VERBALIZZATORE-fido-AGGETTIVATORE-PL DERIVATIVO-DERIVATIVO-LESSICALE-DERIVATIVO -FLESSIVO (Studenti FREQU.); (Studenti NON FREQ.). 04A Per quale ragione l accento è considerato un fenomeno prosodico (o soprasegmentale)? Illustrare brevemente la differenza tra lingue ad accento fisso e lingue ad accento libero. L accento è la particolare forza o intensità di pronuncia di una sillaba, relativamente ad altre sillabe. In ogni parola, una sillaba (detta sillaba tonica) presenta una prominenza fonica rispetto alle altre (dette sillabe atone). L accento è dunque un fenomeno prosodico (o soprasegmentale), poiché non riguarda un singolo segmento, bensì la catena parlata nella sua successione lineare, i rapporti tra le sillabe che si susseguono. Nelle lingue ad accento libero, come l italiano, l accento può cadere su una qualunque delle sillabe della parola ed avere in certi casi valore distintivo (cfr. [kaˈmiːʧe] vs. [ˈkaːmiʧe]). Vi sono invece lingue in cui, al contrario, l accento ha una posizione tendenzialmente fissa: un esempio è rappresentato dal francese, lingua in cui l accento cade sempre sull ultima sillaba della parola. 05A Sapendo che l irlandese è una lingua la cui sintassi è caratterizzata dal principio di organizzazione testa a sinistra, quali dei seguenti ordini dei costituenti vi aspettate di trovare? a. Preposizione + Nome; b. Aggettivo + Nome; c. Relativa + Nome; d. VO; Risposta: in una lingua con testa a sinistra e che, dunque, costruisce a destra ci aspetteremo di trovare tutti i modificatori a destra della testa, quindi l'ordine a. Preposizione + Nome (ricordare che le adposizioni (ovvero, preposizioni e posposizioni) costituiscono testa del sintagma) e d. VO.
2 06A Indicare quali relazioni legano le seguenti coppie di lessemi. a. catamarano - imbarcazione; Iponimia / iperonimia b. volgare - raffinato; Antonimia c. manuale (eseguito a mano) - manuale (prontuario, trattato); Omografia d. nodo (legamento, annodatura) - nodo (difficoltà, aspetto irrisolto). Polisemia 07A Indicare a quale famiglia (e a quale gruppo, se si tratta di lingue indoeuropee) appartengono le seguenti lingue: a. Armeno; b. Sloveno; c. Norvegese; d. Basco. a- Armeno: famiglia indoeuropea, lingua singola; b- Sloveno: famiglia indoeuropea, gruppo slavo meridionale; c- Norvegese: famiglia indoeuropea, gruppo germanico settentrionale; d- Basco: lingua geneticamente isolata. 08A Quale (o quali) delle seguenti caratteristiche morfologiche sono tipiche delle lingue polisintetiche? a- parole lunghe, ma con struttura interna trasparente; c- presenza di due o più m. lessicali nella stessa parola; b- presenza di radici lessicali triconsonantiche; d- struttura interna della parola poco trasparente. Risposta: le lingue polisintetiche presentano tipicamente le caratteristica c- (presenza di due o più m. lessicali nella stessa parola) e d- (struttura interna della parola poco trasparente). 09A Fornire una definizione ed un esempio di universale linguistico implicazionale. Gli universali linguistici sono proprietà ricorrenti nella struttura delle lingue, indipendentemente dai loro rapporti genetici e dagli eventuali condizionamenti reciproci esito del contatto. Gli universali implicazionali sono affermazioni del tipo «Se A, allora B», in quanto permettono di dedurre la presenza in un sistema linguistico di una proprietà B, sulla base dell osservazione di un proprietà A. Ad esempio: se una lingua ha vocali nasali, allora ha sempre vocali orali. Oppure: se una lingua ha la categoria grammaticale del genere, allora ha sempre la categoria del numero. 10A FREQUENTANTI: Fornire un esempio di prestito lessicale e uno di calco, spiegando brevemente la differenza tra tali processi di arricchimento del lessico. Sia i prestiti, sia i calchi, derivano dal contatto tra due sistemi linguistici diversi e riguardano la riproduzione di una parola (o di una locuzione) da una lingua modello ad una lingua replica. I prestiti riguardano il passaggio da una lingua modello ad una lingua replica di un segno linguistico, inteso come unione di significante e significato. Possono presentare un grado più o meno elevato di adattamento alle caratteristiche fonologiche e/o morfosintattiche della lingua replica (es.: bistecca < inglese beef steak, prestito adattato; blackout, sempre dall inglese, prestito non adattato). I calchi, invece, prevedono la riproduzione della struttura di un lessema della lingua modello con materiale della lingua replica (es: le parole italiane grattacielo e retroterra, modellate rispettivamente sull inglese skyscraper e sul tedesco Hinterland, lessema entrato nel lessico dell italiano anche come prestito, ma con un significato un po diverso di paesi che circondano un grande centro urbano, ad esempio: l hinterland di Milano).
3 NON FREQUENTANTI: Illustrare la differenza tra una situazione di bilinguismo ed una di diglossia, portando almeno un esempio di comunità che presenti tali caratteristiche. A seconda del tipo di rapporto che si instaura fra le lingue o le varietà di lingua e della loro distribuzione negli usi, e negli atteggiamenti, della comunità, sono stati individuati alcuni tipi significativi di repertorio linguistico. Si ha una condizione di bilinguismo (comunitario), quando le lingue compresenti non sono in rapporto di gerarchia né hanno differenziazione funzionale (es. inglese e francese in Canada). Il termine diglossia, invece, si riferisce ad un particolare tipo di situazione linguistica caratterizzata dalla presenza all interno di una comunità di due varietà della medesima lingua, una varietà bassa (low variety) ed una varietà alta (high variety), con una distribuzione funzionale di tipo complementare (ovvero, la varietà bassa non può essere utilizzata in nessuno degli ambiti d uso riservati alla varietà alta, e viceversa). Tale situazione si può osservare ad esempio nei paesi arabi, oppure nella Svizzera tedesca.
4 Linguistica Generale (cod ), Modulo 1 Esame scritto del 14 giugno SOLUZIONI - Gruppo B 01B A quale dei seguenti studiosi si deve la distinzione tra asse paradigmatico e asse sintagmatico? a) Meillet; b) Jespersen; c) De Saussure; d) Martinet. La distinzione tra asse paradigmatico e sintagmatico si deve al linguista ginevrino Ferdinand De Saussure. 02B Trascrivere in IPA la seguente parola e classificarne, in termini articolatori, il penultimo fono: freschezza. [fresˈkɛʦːa]; il penultimo fono [ʦ] è una consonante affricata alveopalatale sorda (lunga). 03B Scomporre in morfemi la seguente parola e classificare i morfemi che la compongono in lessicali, derivativi e flessivi: nutrizionisti. nutr-izion-ist-i nutrire-nominalizzatore-nominalizzatore-pl LESSICALE-DERIVATIVO -DERIVATIVO-FLESSIVO (Studenti FREQUENTANTI); (Studenti NON FREQUENTANTI). 04B Fornire una definizione ed un esempio di universale linguistico assoluto. Gli universali linguistici sono proprietà ricorrenti nella struttura delle lingue, indipendentemente dai loro rapporti genetici e dagli eventuali condizionamenti reciproci. Gli universali assoluti, in particolare, sono generalizzazioni che non conoscono eccezioni tra le lingue del mondo conosciute. Ad esempio, tutte le lingue del mondo hanno un inventario di vocalico costituito quantomeno da tre fonemi, /i/, /a/ e /u/; oppure, tutte le lingue hanno una costruzione negativa. 05B Indicare a quale famiglia (e a quale gruppo, se si tratta di lingue indoeuropee) appartengono le seguenti lingue: a. Ungherese; b. Provenzale; c. Ucraino; d. Greco. a- Ungherese: famiglia ugro-finnica; b- Provenzale: famiglia indoeuropea, gruppo romanzo o neo-latino; c- Ucraino: famiglia indoeuropea, gruppo slavo; d- Greco: famiglia indoeuropea, gruppo greco. 06B Sapendo che l armeno è una lingua la cui sintassi è caratterizzata dal principio di organizzazione testa a destra, quali dei seguenti ordini dei costituenti vi aspettate di trovare?
5 a. Nome + Articolo; b. OV; c. Relativa + Nome; d. Verbo + Avverbio; Una lingua con testa a destra costruisce a sinistra (ovvero, pone tutti i modificatori a sinistra della testa del sintagma). Ci aspettiamo dunque di trovare l'ordine b. OV e l ordine c. Relativa + Nome. 07B Illustrare, servendosi di alcuni esempi, la differenza tra composti endocentrici e composti esocentrici. Nelle parole composte (in cui coesistono due radici lessicali, ciascuna delle quali è suscettibile di comparire come parola autonoma) uno dei due costituenti funziona da testa, ovvero, assegna al composto la propria classe di parola: ad esempio, bassorilievo è un nome, poiché rilievo è un nome. I composti che presentano una testa vengono detti endocentrici, ma vi sono anche composti senza testa, in cui non è possibile riconoscere una testa categoriale; tali composti sono detti esocentrici. Ad esempio, l italiano buttafuori, composto da un verbo + un avverbio, è assegnabile alla classe dei sostantivi, pur essendo formato da due costituenti non nominali, e rappresenta perciò un buon esempio di composto esocentrico. 08B Indicare quali relazioni legano le seguenti coppie di lessemi. a. indice - dito Iponimia / iperonimia b. prolisso - ampolloso; (Quasi) Sinonimia c. affettare (tagliare a fette) - affettare (fingere, ostentare); Omografia d. disegno (rappresentazione grafica) - disegno (proposito, macchinazione). Polisemia 09B Fornire una breve definizione di topic o tema (di un enunciato), e sottolineare il topic nell ambito delle seguenti frasi: Per topic o tema di frase si intende ciò di cui si sta parlando, l entità attorno a cui si predica qualcosa, l informazione condivisa da parlante e interlocutore. a- Come era stato annunciato, le regioni settentrionali del paese sono state le più colpite dalla nuova ondata di maltempo. b- Secondo fonti militari libiche, sarebbe stato un commando di uomini armati a provocare l esplosione dell oleodotto. 10B FREQUENTANTI: Formulare una breve definizione di lingua ergativa, fornendo un esempio di lingua caratterizzata da tale di tipo di organizzazione morfosintattica. Le lingue dette ergative riuniscono in uno stesso caso l'unica valenza dei V intransitivi, non con l'agente dei transitivi (nominativo, per noi caso centrale nel sistema sia morfologico che sintattico), bensì con il paziente dei transitivi stessi (ovvero, quello che per noi è l'oggetto). Questo caso è l'assolutivo, a cui si oppone l'ergativo, che marca solo l'agente dei verbi transitivi. I casi centrali nei due sistemi sono, rispettivamente, il nominativo e l'assolutivo; questi sono i primi a non avere marca morfologica su se stessi (quando il sistema abbia una sola 'casella' vuota fra le marche di caso) e viceversa i primi ad avere accordo col verbo, quando il verbo abbia accordo solo con un nominale. Esempi di lingue ergative sono il basco, il tongano, l àvaro e l eschimese. NON FREQUENTANTI: Fornire una breve definizione ed un esempio di variabile sociolinguistica. Una variabile sociolinguistica è un tratto o una unità del sistema linguistico (una pronuncia, un morfema, una parola, un costrutto) che ammette una serie di realizzazioni equipollenti (che non
6 mutano cioè il valore di tale unità e non ne modificano il significato), ciascuna delle quali è in correlazione con un fattore di natura extra-linguistica. Ad esempio, la realizzazione della consonante nasale velare [ŋ] in posizione preconsonantica davanti a consonante non velare è una variante di /n/ che ha come correlato sociale la provenienza del parlante dall Italia settentrionale.
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