MS nelle procedure regionali per l espressione dei pareri geologico-sismici
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- Fabiola Leonardi
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1 Sessione: SCENARI MS nelle procedure regionali per l espressione dei pareri geologico-sismici Geol. Antonio Colombi Membro per la Regione Lazio nella Commissione Nazionale MS Direzione Regionale Infrastrutture e Ambiente e Politiche Abitative
2 UN PO DI STORIA Microzonazione del terremoto del Friuli (1976) Microzonazione del terremoto dell Irpinia (1980) Microzonazione del terremoto Umbria/Marche (1997) Microzonazione del terremoto del Molise (2002) Gli studi di MS venivano eseguiti sempre dopo eventi sismici. Come la Classificazione Sismica si correva dietro ai terremoti invece di prevenirli con azioni di contrasto.poi.le cose sono cambiate Novembre 2008 Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica (Accordo Tecnico-Amministrativo fra Stato e Conferenza delle Regioni + Mondo Scientifico) Aprile 2009 Terremoto Aquilano: Purtroppo primo test di ICMS 2011 Aggiustamenti, correzioni, modifiche, Nuovi Standard di informatizzazione degli studi in ambiente GIS Maggio 2012 Terremoto Emiliano 2013 Revisione e modernizzazione degli ICMS?
3 OBIETTIVI DELLE LINEE GUIDA MS Gli obiettivi della MS possono essere identificati secondo i seguenti punti, fotografati in modo esauriente e semplice dalla Regione Emilia-Romagna già nel 2007: Indirizzare la MS alla pianificazione territoriale e urbanistica. Contenere costi e tempi, affinché la MS sia realizzata in tutti i Comuni e impiegata fino dalle prime fasi della pianificazione per la scelta delle aree e del tipo di interventi. Garantire attendibilità scientifica. Adeguare le normative e alle raccomandazioni nazionali e internazionali. Uniformare le procedure di MS per ottenere prodotti comparabili a scala regionale. Orientare i Professionisti lasciando spazi di autonomia e di responsabilità. Offrire uno strumento di riferimento ai funzionari con compiti di controllo.
4 I TRE LIVELLI DI MS LIVELLO 1 - QUALITATIVO Definire i modelli geologici del sottosuolo come base per la MS. Individuare aree suscettibili di amplificazioni o di effetti locali permanenti. Definire le tipologie degli effetti attesi. LIVELLO 2 - SEMIQUANTITATIVO Suddividere in base ai Fattori di Amplificazione con gli Abachi Regionali. Confermare le zone indicate dal Livello 1 o nuova perimetrazione. Migliorare la definizione delle zone, indicate dal Livello 1, in cui si ritengono necessari approfondimenti di Livello 3 con indicazione delle indagini da effettuare. LIVELLO 3 - QUANTITATIVO Parametri quantitativi per le zone ad amplificazione sismica o instabili sismicamente (liquefazione, FAC, frane, subsidenza, bacini sepolti) Analisi sismiche numeriche ottenute da dati di indagini geologico-tecniche e geofisiche eseguite in situ e di prove di laboratorio Differenziare il dettaglio da utilizzare in fase progettuale.
5 MS e PIANIFICAZIONE Gli studi di MS sono strumenti di prevenzione e quindi si sposano perfettamente con gli obiettivi e le finalità della Pianificazione Urbanistica, Territoriale e per l Emergenza. I diversi Livelli di MS, sono modulari, non dipendenti o conseguenziali, quindi possono essere utilizzati nelle varie fasi della pianificazione. Ognuno dei tre Livelli ha una sua caratteristica specifica che lo può collocare anche, ma non solo, in fase di prevenzione garantendo e riuscendo a offrire importanti indicazioni di base per lo sviluppo della pianificazione urbanistica o territoriale o di emergenza. Da ICMS, 2008 (Bramerini et al.)
6 IL RUOLO DELLE REGIONI NELLA SCELTA PIANIFICATIVA Le Regioni, con le deleghe delle funzioni ricevute dallo Stato, sono il Soggetto di programmazione e di controllo delle scelte pianificative che gli Enti Locali prossimi al territorio identificano attraverso i propri differenti Piani Urbanistici. Il ruolo di garanzia della Regione è esercitato nel controllo tecnicoamministrativo e dovrebbe garantire: Cabina di regia per gli sviluppi e i fabbisogni urbanistici regionali Regole e indici omogenei sul territorio regionale Giudizio e decisione univoche e omogenee Analisi delle pericolosità e delle criticità del territorio regionale Gli studi di MS rientrano di sicuro in questi aspetti per il loro carattere di regolamento, di omogeneità, per il loro giudizio asettico e non vincolato alle scelte urbanistiche, e per la loro analisi di pericolosità del territorio dal punto di vista sismico
7 IL PARERE GEOLOGICO-SISMICO AI FINI DELL URBANIZZAZIONE L art. 89 (Parere sugli strumenti urbanistici) del DPR n. 380/2001 (Testo Unico sull Edilizia) è l atto normativo a livello nazionale che impone la presenza degli elaborati geologici all interno del processo di pianificazione urbanistica. Deriva dal vecchio art. 13 della L. 64/74. L articolo 89 recita: 1. Tutti i Comuni nei quali sono applicabili le norme sismiche.omissis., devono richiedere il parere del competente Ufficio Tecnico Regionale sugli strumenti urbanistici generali e particolareggiati prima della delibera di adozione..sulle lottizzazioni convenzionate e loro varianti prima della delibera di approvazione, ai fini della verifica della compatibilità delle rispettive previsioni con le condizioni geomorfologiche del territorio. 2. In caso di mancato riscontro entro il termine di cui 60 gg, il parere deve intendersi reso in senso negativo. Sulla base di questa disposizione tutte le Regioni hanno poi legiferato con propri atti normativi la regolamentazione a livello regionale. Uno degli obiettivi di ICMS è proprio il loro recepimento nelle normative regionali di pianificazione
8 MS COME STRUMENTO DI PREVENZIONE 1. Il Comune redige il Piano Urbanistico 2. Lo invia all Ufficio Geologico Regionale per l idoneità geologica (art. 89 DPR 380/01) 3. L Ufficio Geologico Regionale lo controlla e rilascia il parere per l Art. 89 e lo invia al Comune IDONEO GEOLOGIA 4. Il Comune lo ADOTTA e lo invia alla Regione Urbanistica per l approvazione ADOTTATO 5. La Regione lo APPROVA e lo pubblica sul BUR APPROVATO
9 SITUAZIONI IN ALCUNE REGIONI 1/5 Il panorama sull utilizzo della MS nelle Regioni Italiane non è omogeneo. LAZIO (DGR n. 545/2010) LIVELLO 1: E obbligatorio per tutti i Comuni nella redazione dei nuovi PRG o Varianti Generali ma anche per i Comuni con Strumenti Urbanistici Generali già approvati LIVELLO 2: ABACHI REGIONALI E obbligatorio preventivamente ai Piani Urbanistici Attuativi nelle zone Suscettibili di Amplificazione Sismica identificate nelle MOPS o, in caso di assenza del L1, per tutti i Piani Attuativi. LIVELLO 3: E obbligatorio: Nelle zone Suscettibili di Instabilità indicate nella Carta delle MOPS di L1 validato. Per i casi già previsti da ICMS. Preventivamente alla fase esecutiva nelle aree in cui il L2 presenti valori di FH > SS.
10 SITUAZIONI IN ALCUNE REGIONI 2/5 UMBRIA (DGR n. 226/2001) La normativa regionale per l'esecuzione degli studi di MS a supporto della redazione degli strumenti urbanistici dei Comuni è del 2001 e in tale normativa sono indicate le modalità applicative in dipendenza delle diverse tipologie degli strumenti urbanistici. Per l Umbria, quindi, gli ICMS sono stati formalmente adottati e rappresentano un semplice aggiornamento della normativa già presente. La Regione Umbria ha realizzato per tutto il territorio regionale le Carte di Pericolosità Sismica Locale alla scala 1:10.000, che sono dei prodotti equivalenti al livello 1 di MS, e tali prodotti sono stati messi a disposizione di tutti (Enti pubblici e cittadini) e ora sono anche disponibili in un apposito geodatabase regionale.
11 SITUAZIONI IN ALCUNE REGIONI 3/5 EMILIA ROMAGNA (Del. Ass. Leg. 112/2007) Gli studi di MS a supporto della redazione degli strumenti urbanistici comunali sono inseriti in una normativa del Come per l Umbria gli ICMS sono stati quindi formalmente adottati e rappresentano aggiornamento della normativa già presente. La prima fase (individuazione delle aree potenzialmente soggette ad effetti locali), è nell ambito della pianificazione provinciale per l intero territorio, e poi recepito e integrato nella pianificazione urbanistica comunale ad una scala di maggior dettaglio per le zone da indagare. La seconda fase (MS del territorio + RSL) è richiesta per l approvazione degli strumenti di pianificazione urbanistica comunale per le aree già urbanizzate o indicate come suscettibili di urbanizzazione, ricadenti nelle aree potenzialmente soggette ad effetti locali individuate nella prima fase. Nella seconda fase devono essere valutati anche gli effetti della topografia. La seconda fase non è richiesta nei Comuni in zona sismica 4.
12 SITUAZIONI IN ALCUNE REGIONI 4/5 TOSCANA (RR n. 53R/2012) Tutti i Comuni classificati sismici (ad eccezione di quelli in zona sismica 4) sono obbligati a redigere studi di MS almeno di livello 1. I Comuni devono effettuare indagini e studi di MS, secondo le indicazioni previste dagli ICMS e dalle specifiche tecniche regionali di cui all'opcm n. 3907/10, in sede di formazione di: - Piani Strutturali e relative varianti; - Regolamenti urbanistici e relative varianti; - Varianti ai piani regolatori generali vigenti. Tali studi di MS permettono di redigere la carta di "Pericolosità Sismica" sulla base della quale vengono definite anche le classi di fattibilità sismica e quindi individuate le prescrizioni di indagini/approfondimenti da eseguire in fase attuativa e/o in fase di progettazione edilizia (NTC '08).
13 SITUAZIONI IN ALCUNE REGIONI 5/5 LIGURIA (DGR n. 471/2010) Per la pianificazione urbanistica comunale, per nuovi strumenti urbanistici, comprese le relative varianti, nonché di adeguamento degli strumenti già vigenti gli studi di MS si svolgono secondo il seguente schema di approfondimento: per tutti i Comuni lo studio di MS di Livello 1; per i Comuni di zona 4 e 3B lo studio di Livello 1, con approfondimenti di Livello 2 o 3 per opere pubbliche e/o strategiche; per i Comuni di zona 3A lo studio di Livello 1 più approfondimenti di Livello 2 su aree di particolare interesse; per Comuni di zona 3S lo studio di Livello 1 + Livello 2. In detta fascia, il Livello 3 potrà essere applicato per aree in cui possono essere presenti condizioni di pericolosità locale che possono determinare significativi incrementi del rischio. Il Livello 3 è obbligatorio per opere pubbliche e/o strategiche
14 EFFICACIA DEL LIVELLO 1 NELLA PIANIFICAZIONE Supporto allo Strumento Urbanistico Generale in fase di scelta delle zone di urbanizzazione. Identificazione di aree a diversa suscettibilità per amplificazione sismica e indicazione del modello geologico del sottosuolo per ciascuna area Elemento importante per la definizione della carta delle pericolosità geologiche di un territorio comunale Capacità di flessibilità attraverso lo strumento GIS con ridefinizione delle aree a seguito di maggiori indagini. Prescrizioni da adottare nei livelli successivi di pianificazione Costi accessibili in quanto è un interpretazione dei dati esistenti e di nuove indagini a basso costo (HVSR, ReMi, MASW). Discriminazione delle zone stabili o suscettibili di amplificazione basate sulle Vs>800m/s
15 COLLOCAZIONE DEL LIVELLO 2 NELLA PIANIFICAZIONE La collocazione del Livello 2 appare identificabile nei livelli urbanistici attuativi E svincolato dal Livello 1 in quanto può essere eseguito anche in assenza del Livello di base E un livello regionale in quanto si basa sul metodo degli Abachi che hanno valenza se predisposti su dati geotecnici e geofisici legati al territorio Quantifica il Fattore di Amplificazione come primo passo numerico per una discretizzazione del territorio I costi aumentano per le nuove indagini ma sono ancora limitati dall uso di Abachi. Soltanto Emilia-Romagna, Lombardia e Lazio al momento hanno Abachi Regionali Livello ibrido che deve trovare una sua reale struttura
16 IL LIVELLO TRE: FRA PAURA E COMPETENZA Paura del Livello 3 fra Professionisti e Amministratori Non è ancora assimilato sia come concetto sia come operatività rispetto ai due precedenti Livelli E utilizzabile per particolari problematiche geologiche (zone a instabilità sismica, bacini sepolti etc) o quando non è possibile effettuare il L2 con il metodo Abachi Necessaria una buona competenza nell esecuzione della modellazione sismica Analisi sismica di non facile e veloce risoluzione Ancora poca formazione verso il mondo Professionale Costi elevati per le nuove indagini specialistiche e di dettaglio, per l analisi sismica numerica da eseguire anche 2D/3D Confusione con la R.S.L.
17 CONCLUSIONI La Microzonazione Sismica è ormai entrata nelle conoscenze e competenze dei Professionisti come strumento di prevenzione sismica. Esempio di sinergia fra Stato, Regioni e Ricerca. La MS in Italia ha raggiunto ottimi risultati e ha permesso senza dubbio la crescita professionale dei Geologi Nel periodo di pochi anni due terremoti seri in Italia hanno testato gli ICMS e hanno permesso di scoprire alcune incongruenze già eliminate La MS è ormai strumento obbligatorio nella pianificazione urbanistica e territoriale. Ci sono, però, alcune incongruenze da eliminare, soprattutto nei rapporti fra i livelli e nel rapporto fra MS e Progettazione
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