Corso FPFP18004 Violenza domestica contro donne e minori

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1 Corso FPFP18004 Violenza domestica contro donne e minori Villa di Castel Pulci Scandicci (Firenze) ottobre 2018 Responsabile del corso: Francesca Ceroni, componente del Comitato direttivo della Scuola Superiore della Magistratura. Esperta formatrice: Monica Velletti, Giudice Prima Sezione Civile Tribunale di Roma Presentazione La grande attualità del tema della violenza di genere e della violenza assistita è testimoniata dai drammatici resoconti della cronaca giudiziaria quotidiana, che rappresentano manifestazione di un fenomeno radicato che non accenna a ridimensionarsi. Nel 2018 il Legislatore è intervenuto nuovamente con la legge 11 gennaio 2018 n.4 modificando il codice civile, il codice penale e il codice di procedura penale con disposizioni in favore degli orfani per crimini domestici prevedendo tra l altro l affidamento dell orfano in continuità affettiva con i parenti fino al terzo grado della vittima (art. 10). Il 6 febbraio 2018 è stata approvata all unanimità la Relazione finale della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, nella quale sono stati analizzati i problematici rapporti tra il procedimento penale e i giudizi civili e minorili. Con delibera del 9 maggio 2018, il Consiglio Superiore della Magistratura ha approvato la Risoluzione sulle linee guida in tema di organizzazione e buone prassi per la trattazione dei procedimenti relativi a reati di violenza di genere e domestica evidenziando l opportunità di coordinamento tra giudici minorili, giudici civili, reti antiviolenza, presidi sanitari e servizi sociali; sollecitando la promozione di accordi e linee guida finalizzati a: disciplinare un rapido scambio di informazioni per condividere il patrimonio informativo; prevedere modalità di partecipazione congiunta ad attività istruttoria in modo da non duplicare l acquisizione dei contributi dichiarativi delle 1

2 vittime; valorizzare il ruolo del Pubblico Ministero interveniente (ex art. 70 c.p.c.) o parte (ex art. 336 c.c.) nei procedimenti civili e minorili aventi ad oggetto l adozione di provvedimenti relativi ai minori. Sul fronte giudiziario, la tragica emergenza impone l attivazione di misure di contrasto tempestive ed efficaci non solo nel settore penale, ma anche in quello civile in grado di contribuire a svelare, in tempo utile ed in un ottica di prevenzione, forme sommerse di violenza. Il corso intende indagare il fenomeno della violenza contro donne e minori nei procedimenti civili, nelle sue diverse declinazioni di violenza fisica, psicologia ed economica, delineare il confine tra violenza e conflitto familiare, affinare gli strumenti di prevenzione a disposizione del giudice civile, non solo con riguardo agli ordini di protezione, ma anche in relazione alle modalità di affidamento e visita dei figli minori, verificando la compatibilità delle esigenze di protezione con quelle di garanzia della continuità affettiva tra minore e genitore asseritamente maltrattante nelle more dei necessari accertamenti. Sarà verificata la concreta applicazione del disposto dell art. 31 della Convenzione di Istanbul, sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e contro la violenza domestica, nel quale è previsto che al momento di determinare i diritti di custodia e di visita dei figli, siano presi in considerazione gli episodi di violenza. Verrà approfondito il nuovo ruolo del PM ordinario destinato agli affari civili dopo la legge di riforma sulla filiazione e l interpretazione del novellato art.38 disp. att. cod. civ., data dal giudice di legittimità. Il corso, di taglio essenzialmente pratico, si propone di analizzare le prassi esistenti nei diversi uffici giudiziari per il contrasto alla violenza domestica e alla violenza assistita, individuando le modalità più idonee ad un intervento preventivo e repressivo. Intende individuare prassi virtuose per valorizzare il dialogo tra giudici civili-pm ordinario, giudici civili-giudici minorili, PM ordinario- PM minorile. Nella prima parte del corso saranno affrontati gli aspetti sociologici e psicologici della violenza in particolare, la rilevanza dei modelli di genere sulla violenza contro le donne, cercando di delineare gli indici rilevatori della violenza domestica, gli effetti della violenza assistita, con riflessioni sulle possibili forme di intervento da parte del giudice ordinario e minorile. La prima sessione si concluderà con un dialogo a due voci per rappresentare la realtà dei centri antiviolenza e i possibili percorsi di recupero, per la vittima e per il maltrattante. Verranno affrontati, con relazione frontale, i difficili aspetti processuali relativi all acquisizione di prove, spesso atipiche o illecitamente acquisite, e ai poteri d ufficio da riconoscere al giudice minorile o delle relazioni familiari in presenza di possibili violenze domestiche. Seguiranno i lavori nell ambito di gruppi ristretti ai quali i coordinatori sottoporranno simulazioni di casi nei quali emergano profili di violenza domestica. I partecipanti a ciascun gruppo, scelti in modo da rappresentare le diverse funzioni giudice delle relazioni familiari, minorile, PM ordinario, PM minorile dovranno esprimere una soluzione condivisa, sulle diverse questioni che emergeranno dalla simulazione guidata. All esito dei lavori, ciascuna coppia di coordinatori riporterà i risultati della simulazione confrontando le soluzioni alle quali saranno giunti i diversi gruppi, ciò al fine di verificare i contenuti delle soluzioni condivise. La tavola rotonda finale vuole essere occasione di confronto tra dirigenti degli uffici, provenienti dalle diverse parti d Italia, al fine di verificare se esistano ovvero se siano percorribili forme di coordinamento tra organi requirenti e giudicanti che sono a diverso titolo competenti per i procedimenti civili in cui siano allegati o accertati fatti di violenza domestica. 2

3 Lunedì 29 ottobre 2018 Ore 15,00 Presentazione del corso Francesca Ceroni/Monica Velletti I SESSIONE: ANTROPOLOGIA DELLA VIOLENZA DOMESTICA Ore 15,20 Violenza contro le donne. Una questione di modelli di genere Relatrice: Prof.ssa Chiara Saraceno, sociologa Ore 16,00 Dialogo a due voci sui profili psicologici della violenza domestica: valutazione del rischio, protocollo SARA (Spousal Assault Risk Assessment), indici rilevatori, relazioni genitori figli, possibili percorsi di sostegno ed intervento Dott.ssa Teresa Bruno, psicologa psicoterapeuta - Presidente Centro antiviolenza Artemisia - Firenze Dott.ssa Anna Lubrano Lavadera, psicologa - psicoterapeuta - CTU Tribunale di Roma ore 16,45 Dialogo a due voci: la violenza domestica vista da vicino Avv. Concetta Carrano D.i.Re Donne in rete contro la violenza Dr. Alessandro De Rosa psicologo - psicoterapeuta Centro L.D.V. Liberiamoci dalla violenza - Centro di accompagnamento al cambiamento per uomini Azienda USL di Modena ore 17,30 ore 18,00 Dibattito Sospensione dei lavori 3

4 Martedì 30 ottobre 2018 II SESSIONE - PROBLEMA DELLA PROVA E SIMULAZIONE DI CASI Ore 9.00 Le principali problematiche in tema di prova e onere della prova in presenza di violenza domestica, allegata o accertata Relatore: Prof. Michele Angelo Lupoi Diritto processuale civile Università di Bologna Ore Suddivisione in tre gruppi di lavoro con simulazione di casi Gruppo I: coordinatori dott.ssa Laura Cosmai Giudice del Tribunale di Milano avv. Alessandro Simeone del Foro di Milano Gruppo II: coordinatori dott.ssa Marisa Scavo Procuratore Aggiunto Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania pres. Raffaele Sdino Presidente Sezione Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Gruppo III: coordinatori dott.ssa Simonetta Bellaviti Sostituto Procuratore Procura Generale Corte d Appello di Milano dott.ssa Rita Russo magistrato della Corte di Cassazione Caso I: Separazione giudiziale con figli minori Allegazione di subire violenza da parte della moglie (diverse opzioni: violenza fisica, violenza psicologica, violenza economica) Contemporanea pendenza di procedimento dinanzi al Tribunale per i minorenni e di procedimento penale (diverse opzioni) Scambio di informazioni tra TM e TO Scambio di informazioni e coordinamento tra PM e PMM Intervento del PM nel procedimento- Accertamenti dei Servizi Sociali in corso su richiesta del TM Emissione dei provvedimenti presidenziali Rifiuto del figlio di frequentazione del genitore maltrattante - Risultanze della CTU disposta nel procedimento civile difformi dalle risultanze delle relazioni del servizi sociali (diverse opzioni) - Acquisizione atti procedimento penale Definizione del procedimento minorile (diverse opzioni) Definizione del procedimento penale in primo grado (diverse opzioni) - Possibili esiti del procedimento civile Grave episodio di violenza verificatosi nelle more del passaggio in 4

5 giudicato della sentenza di separazione segnalato al PMM Caso II: Ricorso per affidamento di figli nati fuori del matrimonio proposto dal padre Contemporanea proposizione da parte della madre per allegata violenza assistita di ricorso ex art. 330/333 dinanzi al TM (diverse opzioni) - Emissione da parte del giudice penale di misura cautelare del divieto di avvicinamento alla madre Diritto di visita e misura cautelare penale - Grave episodio di violenza rappresentato dalla madre nel corso del giudizio per l affidamento dei figli e negato dal padre Poteri istruttori d ufficio - Definizione dei procedimenti (diverse opzioni) Caso III: Ordine di protezione Presupposti per emissione di provvedimento inaudita altera parte (diverse opzioni) Prova della allegata violenza (diverse opzioni) - Accertata patologia psichiatrica del presunto maltrattante Contenuto dell ordine di protezione Ore 11,15 Ore 11,30 Ore 13,00 Pausa Prosecuzione dei lavori di gruppo Termine lavori e pranzo III SESSIONE - REPORT DEI LAVORI DI GRUPPO 5

6 Ore 14,30 Ore 16,00 Ore 17,00 Report dei lavori di gruppo a cura dei coordinatori Dibattito Chiusura dei lavori Mercoledì 31 ottobre 2018 IV SESSIONE - TAVOLA ROTONDA Ore 9,00 Tavola Rotonda: Il coordinamento tra i diversi uffici nella gestione dei procedimenti civili e minorili in presenza di violenza domestica Coordinatore: Maria Monteleone Coordinatrice Gruppo Specializzato per i reati contro la libertà sessuale, la famiglia, i minorenni ed i soggetti vulnerabili - Procura della Repubblica presso Tribunale di Roma Intervengono: Matilde Betti Presidente Sezione Tribunale di Bologna Maria de Luzenberger Milnernsheim - Procuratore della Repubblica presso Tribunale per i minorenni di Napoli Maria Carla Gatto - Presidente del Tribunale per i minorenni di Milano Armando Spataro Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino Ore 11,45 Ore 12,00 Ore 13,00 Pausa Dibattito Termine lavori e pranzo 6