Piano di Ricostruzione del centro storico di Fossa
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- Ottavio Piccinini
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1 Piano di Ricostruzione del centro storico di Fossa REPORT Febbraio 2012 Analisi conoscitiva preliminare morfologia urbana percorsi e spazi pubblici stato di danno rilievo speditivo degli aggregati lessico costruttivo locale valenze del territorio Analisi della vulnerabilità urbana definizioni rilievo e valutazione criteri di intervento
2 Sezioni urbane E C D A B E A B C D C A D B E Le sezioni urbane in via di elaborazione sono utili a definire le fasi cronologiche di esecuzione degli interventi del PdR.
3 Individuazione di sottopassi, scale e rampe Legenda sottopassi scale, rampe Sono state aggiunte sistematicamente alla planimetria catastale le informazioni relative alla presenza di scale, gradonate, rampe e sono stati inoltre localizzati i sottopassi presenti nel tessuto edilizio.
4 Percorso a margine Scalinata Sottopasso Largo dell Allegria Vista a valle da P.zza Belvedere Comune di Fossa Percorsi urbani C A B E D La struttura urbana è caratterizzata dalla presenza di lunghe percorrenze ad andamento pressoché parallelo alle curve di livello. All intersezione tra queste si aprono slarghi e piazze, che affacciano sulla valle o sulla montagna retrostante. Le numerose scalinate, gradonate, rampe e sottopassi realizzano i percorsi di collegamento tra le strade longitudinali poste a quote diverse. A B C D E
5 Crolli e presidi di messa in sicurezza lesioni gravi puntellamenti crolli edifici fatiscenti Via del Buio 2. Via Osteria 3. Via dei Beati 4. Palazzo Lazzaro 5. Edificio adiacente a palazzo Lazzaro
6 Presidi antisismici e quadro fessurativo La osservazione dei quadri fessurativi e dei presidi antisismici storici ha consentito una valutazione qualitativa preliminare del danneggiamento sismico. Attraverso un indagine estesa si cerca di costruire un quadro conoscitivo diffuso all intero tessuto con una conseguente generalizzazione delle tipologie di danno e dei meccanismi attivati dal sisma.
7 Quadro fessurativo e individuazione dei meccanismi di danno Ribaltamento per rottura dell ammorsamento Tale apparato conoscitivo sarà la base per la definizione dei criteri di intervento che verranno esplicitati nel piano mediante la precisazione delle categorie di intervento, le quali saranno precisate in un elaborato che fornirà esemplificazioni e inquadramento normativo alla scala dell aggregato.
8 Rilievo degli aggregati In occasione dei sopralluoghi speditivi effettuati nel Gennaio 2012 sono stati analizzati gli aggregati interni alla perimetrazione con la finalità di raccogliere dati riguardanti la consistenza edilizia mediante la compilazione di un apposita scheda (consistenza riportata in base al fronte e all unità architettonica). E importante sottolineare come nel caso di questo centro storico non sia stato importante individuare solo i piani fuori terra bensì anche quelli interrati, vista la presenza di numerose cavità antropiche, cavità sotterranee scavate a partire dai piani seminterrati degli edifici verso l interno per lunghezze a volte superiori a dieci metri, che hanno subito nel tempo processi di degrado e in occasione del sisma anche crolli, motivo per cui vanno considerate come elemento di indebolimento aggiuntivo della resistenza strutturale dell edificato. Mediante le osservazioni effettuate sul campo è stato possibile identificare planimetricamente le unità minime di suddivisione degli aggregati ossia le Unità Architettoniche, su cui si basa l intero Piano di Ricostruzione, e rilevare la presenza di giunti tecnici al fine di valutare le interazioni derivanti dalla contiguità strutturale tra edifici adiacenti. Schede di rilievo: aggregato tipo, esempio 1 1) Denominazione dei fronti 2) Suddivisione dell aggregato in unità architettoniche 3) Identificazione e numerazione delle u.a. 4) Schizzi per il rilievo dei fronti 5) Scheda per il rilievo della consistenza edilizia
9 Schede di rilievo: aggregato tipo, esempio 1 Fd 6) Rilievo fotografico sistematico dei fronti Fc U.A.2 U.A.1 U.A.5 U.A.4 U.A.3 Fa Fa Fb Fb U.A.5 / U.A.1 U.A.2 U.A.3 U.A.4 U.A.4 Fc Fd U.A.4 / U.A. 3 U.A.2 U.A.1 U.A.5 U.A.5
10 Schede di rilievo degli aggregati: aggregato tipo, esempio n.2 1) Denominazione dei fronti 2) Suddivisione dell aggregato in unità architettoniche 3) Identificazione e numerazione delle u.a. 4) Schizzi per il rilievo dei fronti 5) Scheda per il rilievo della consistenza edilizia 6) Rilievo fotografico sistematico dei fronti Fa Fb Fc U.A.1 U.A.2 Fa U.A.4 U.A.3 Fd Fb U.A.1 U.A.2 U.A.3 Fc Fd U.A.1 U.A.3 / U.A.4 U.A.3 / U.A.4
11 01_Conoscenza/ lessico costruttivo locale Lettura del lessico costruttivo locale Identificazione di Murature Profferli-Ambitus-Sottopassi Catene Speroni_Ringrossi_Muri a scarpa Elementi aggettanti (balconi- Cornicioni-Sporti) Portali-Finestre Il PdR individua ed elenca le caratteristiche del tessuto storico della città al fine della loro conservazione e valorizzazione. Il catalogo degli elementi costruttivi e architettonici di Fossa che sarà compreso tra gli elaborati di piano documenta il linguaggio della tradizione costruttiva locale, la sua qualità e le sue precarietà intrinseche o aggiunte. Tale elaborato offre all interno degli strumenti di piano la possibilità di una riflessione progettuale dialettica del tessuto edilizio e dello spazio urbano. Oltre agli elementi riportati, sono stati presi in considerazione ai fini del piano anche gli infissi, le pavimentazioni e le finiture degli edifici.
12 Tessiture murarie
13 Tessiture murarie
14 Tessiture murarie
15 Profferli
16 Ambitus
17 Sottopassi
18 Chiavi di radiciamenti lignei e di tiranti metallici
19 Speroni, ringrossi e muri a scarpa
20 Elementi aggettanti (balconi e cornici sommitali)
21 Portali
22 Finestre
23 Siti d interesse storico e archeologico necropoli vestina chiesa S. M. ad CRYPTAS area archeologica monastero S. ANGELO D OCRE mulino e casa del 400 chiesa S. CLEMENTE resti del TEATRO ROMANO borgo fortificato di FOSSA speleo mitraico castello D OCRE mura di AVEIA insediamento archeologico di M. CERRO borgo fortificato di M. Cerro monastero S. SPIRITO base cartografica: CTR
24 mura di cinta di Aveia resti del teatro romano necropoli vestina Comune di Fossa Siti archologici necropoli vestina area archeologica speleo mitraico resti del TEATRO ROMANO mura di AVEIA insediamento di M. CERRO confine comunale perimetrazione AC base cartografica: CTR
25 Architettura religiosa: chiese e monasteri monastero S. Spirito monastero S.Angelo S. M.ad cryptas chiesa S. M. ad CRYPTAS monastero S. ANGELO D OCRE chiesa S. CLEMENTE monastero S. SPIRITO confine comunale perimetrazione AC base cartografica: CTR
26 borgo fortificato di M. Cerro borgo fortificato di Fossa Castello d Ocre Comune di Fossa Borghi fortificati castello D OCRE borgo fortificato di Fossa borgo fortificato di M. Cerro confine comunale perimetrazione AC base cartografica: CTR
27 Borgo fortificato di Fossa
28 Rapporto dei siti d interesse con la perimetrazione attuale 1 1.necropoli vestina 2.resti del teatro romano 3.mura di Aveia 4.insediamento di Monte Cerro 5.chiesa S. M.ad cryptas 6.chiesa S. Clemente 7.castello d Ocre 8.monastero S. Spirito 9.monastero S. Angelo d Ocre 10. borgo fortificato di M. Cerro tra i siti di interesse, solo il borgo fortificato e il tempio mitraico sono compresi nella perimetrazione attuale area perimetrata da PdR n siti di interesse esterni al territorio comunale n siti di interesse interni al territorio comunale da considerare nel PdR 8 confine comunale base cartografica: CTR
29 Vulnerabilità urbana Vulnerabilità urbana (o vulnerabilità dei sistemi urbani): suscettività al danneggiamento fisico e alla perdita di organizzazione e di funzionalità sotto sisma di un insediamento urbano nel suo complesso. Dipende dalla struttura e dalle caratteristiche dei diversi sistemi urbani componenti (percorsi, infrastrutture, funzioni, costruito) e delle parti di città alle diverse scale (tessuti o ambiti, nuclei, isolati), dalle loro relazioni reciproche, dall entità e dall interazione tra diversi fattori di rischio (vulnerabilità edilizia, pericolosità sismica locale, esposizione urbana). La vulnerabilità urbana, quindi, in quanto perdita di organizzazione, non può essere valutata considerando solo la sommatoria delle vulnerabilità edilizie. Vulnerabilità edilizia: la suscettività al danneggiamento di un elemento costruito a fronte di un evento sismico. Può essere distinta in vulnerabilità diretta, vulnerabilità indotta e vulnerabilità differita. Esposizione: la quantificazione dei manufatti (edifici, infrastrutture), delle funzioni, del loro ruolo e del loro valore, e del numero di persone potenzialmente coinvolte in un evento sismico. (Cfr. Linee guida per la definizione della Struttura urbana minima nel Prg ex art. 3 c. 3d LR 11/ Gennaio Regione Umbria DPTU - Dipartimento di pianificazione territoriale e urbanistica Sapienza Università di Roma) Pericolosità sismica locale: la probabilità che un evento sismico di una data intensità si verifichi entro un determinato periodo di ritorno in uno specifico contesto, in funzione delle caratteristiche fisiche, geologiche e geomorfologiche locali.
30 La Struttura urbana minima (Sum) Struttura urbana minima (Sum): sistema di percorsi, spazi, funzioni urbane ed edifici strategici per la risposta urbana al sisma in fase di emergenza, e per il mantenimento e la ripresa delle attività urbane ordinarie, economico-sociali e di relazione in fase successiva all evento sismico. L individuazione della Sum di uno specifico contesto permette di evidenziare gli elementi e i fattori di criticità che devono essere risolti al fine di garantire il migliore funzionamento possibile dell organismo urbano in caso di evento sismico. Essa risulta come la necessaria cornice urbanistica per gli interventi prioritari e, più in generale, per indirizzare l azione pubblica nel campo della prevenzione sismica sia tramite il Prg parte strutturale, sia tramite il Prg parte operativa, sia attraverso gli altri strumenti urbanistici e programmi attuativi e Settoriali. (Cfr. Linee guida per la definizione della Struttura urbana minima nel Prg ex art. 3 c. 3d LR 11/ Gennaio Regione Umbria DPTU - Dipartimento di pianificazione territoriale e urbanistica Sapienza Università di Roma)
31 Criteri generali d intervento La riduzione o eliminazione delle criticità della Sum può consistere in: - interventi di eliminazione o riduzione delle criticità puntuali; - interventi di definizione di alternative, ossia di creazione di elementi di ridondanza. In ambedue i casi si riesce a migliorare il comportamento d insieme della Sum (riducendone la debolezza di sistema ).
32 Parametri di valutazione della vulnerabilità dei percorsi (Cfr. Regione Umbria. Vulnerabilità urbana e prevenzione urbanistica degli effetti del sisma: il caso di Nocera Umbra, M. Olivieri (a cura di), in Quaderni di Urbanistica, n Anno X, 2004, INU)
33 Parametri tipologici e morfologici per la valutazione della vulnerabilità sismica degli aggregati (Cfr. Regione Umbria. Vulnerabilità urbana e prevenzione urbanistica degli effetti del sisma: il caso di Nocera Umbra, in Quaderni di Urbanistica, n Anno X, 2004, INU)
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