III. Patrimonio naturale, ambiente e sostenibilità

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1 III. Patrimonio naturale, ambiente e sostenibilità III.1. Il patrimonio naturale, le aree protette e l uso del suolo Dal punto di vista ambientale, il territorio della Castellana è in parte interessato nel comune di Vedelago - dalla presenza del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, istituito con legge regionale n. 8 del L area protetta sorge lungo il tracciato di questo fiume di risorgiva che nasce a a Casa Corba, frazione di Vedelago, e compie un percorso di 95 km per sfociare nella laguna di Venezia ed infine nel mar Adriatico. Si tratta del fiume di risorgiva più lungo del mondo. Tavola 1 Comuni che rientrano nel territorio del Parco Regionale del Sile Fonte: sito 29

2 L area del Parco è stata riconosciuta anche quale Sito di Importanza Comunitaria (SIC) con il nome di Fiume Sile dalle sorgenti a Treviso Ovest, ai sensi della direttiva 92/43/CEE del Consiglio delle Comunità europee, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (cd. Direttiva Habitat ). A questo SIC si aggiunge anche quello denominato Muson Vecchio, sorgenti e roggia Acqualonga che interessa il comune di Castelfranco Veneto. Due sono anche le Zone di Protezione Speciale (ZPS) individuate ai sensi della direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, sugli uccelli selvatici, che riguarda la conservazione delle specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico e si prefigge la protezione, la gestione e la regolazione di tali specie e ne disciplina lo sfruttamento: la ZPS Sile:sorgenti, paludi di Morgano e Santa Cristina che interessa il comune di Vedelago, e la ZPS Prai di Castello di Godego che interessa i comuni di Castello di Godego e Riese Pio X e, in misura minore Castelfranco Veneto, Loria e Altivole. Tavola 2 I Siti di Interesse Comunitario (SIC) della Castellana Elaborazione: Euris srl Tavola 3 Le Zone di Protezione Speciale (ZPS) della Castellana Elaborazione: Euris srl 30

3 Accanto alla presenza di queste risorse naturali, rimane da dire che l area della Castellana è una delle aree a più alta concentrazione insediativa sia dal punto di vista residenziale che produttivo del Veneto. Basti mettere in evidenza come la concentrazione territoriale di unità locali sul territorio sia superiore sia alla media provinciale che regionale e più che doppia rispetto alla media nazionale. In particolare poi per quanto riguarda gli insediamenti produttivi del manifatturiero, essi risultano 14 ogni kmq contro una media regionale di 7 e nazionale di 4. Tavola 4 Concentrazione unità locali e unità locali dell industria per kmq Anno 2001 Aree UL totali/kmq UL industria/kmq Altivole Castelfranco Veneto Castello di Godego Loria Resana Riese Pio X Vedelago 20 8 Castellana Provincia Treviso Regione Veneto 24 7 Italia 16 4 Fonte: elaborazione EURIS srl su dati ISTAT Censimento industria e servizi

4 D altro canto, la provincia di Treviso, insieme a quelle di Padova e Vicenza mostra livelli molto alti di superfici artificiali nel panorama europeo, simili a quelli che si registrano nell area di massimo sviluppo corrispondente al Pentagono Centrale Europeo che si estende tra le aree metropolitane di Londra, Parigi, Milano, Monaco di Baviera e Amburgo. Tavola 5 - Quota di superfici artificiali 1 1 La presente tavola mostra la quota di superficie artificiale espressa come valore percentuale rispetto alla superficie totale. I dati utilizzati si basano sul database CLC (Corine Land Cover). L analisi è condotta a livello NUTS 3. 32

5 Il Veneto, e la provincia di Treviso, rientrano anche tra le aree europee con il più alto grado di pressione urbana, calcolato considerando vari indicatori esplicativi sia della struttura urbana e territoriale (percentuale di aree artificiali, densità abitativa, densità della rete autostradale, ecc.) che dei flussi tra aree urbanizzate (spostamenti generati per persona, centralità). Tavola 6 - Pressione urbana 2 2 La pressione urbana è calcolata attraverso una analisi fattoriale, a partire da un set di dieci indicatori di pressione esplicativi sia della struttura urbana e territoriale (percentuale di aree artificiali, densità abitativa, densità della rete autostradale, ecc.) che dei flussi tra aree urbanizzate (spostamenti generati per persona, centralità). Il fattore 1, qui rappresentato, indica direttamente la pressione urbana rispetto al dato medio europeo. L analisi è condotta a livello NUTS 3; i toni del rosso indicano i territori a maggiore urbanizzazione, il tono del verde i territori a minore urbanizzazione. 33

6 III.2. Problematiche ambientali, gestione dei rifiuti e ciclo integrato dell acqua Dal punto di vista delle problematiche ambientali, i comuni di Castelfranco e Riese Pio X hanno segnalato la presenza sul proprio territorio di un area dismessa (l area ex Geconf a Castelfranco per la quale è in corso di redazione un piano particolareggiato) e di alcuni siti ed ex-discariche da bonificare, tra cui tre ex cave e due discariche. In particolare a Riese Pio X si stanno valutando alcune soluzioni per la gestione del post mortem della discarica GeoNova di circa mq. Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, l area appartiene all ATO della provincia di Treviso, la cui autorità d ambito è Marca Ambiente, mentre il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è svolto dal Consorzio Azienda Intercomunale Treviso 3. La percentuale di raccolta differenziata è molto alta in tutti i comuni dell area, superiore ai termini di legge. Il servizio idrico integrato relativo alla gestione del ciclo integrale dell acqua (acquedottofognatura-depurazione) è gestito attualmente per i comuni dell area che rientrano nell ATO Veneto Orientale 3 da gestori diversi e, nel caso di Castelfranco Veneto, direttamente dal Comune. La rete idrica serve la quasi totalità della popolazione residente, con qualche problema nel comune di Resana. La rete fognaria necessita di interventi di adeguamento e potenziamento. Per la depurazione delle acque, sono cinque i depuratori dell area, uno dei quali, consortile, situato a Castelfranco Veneto, mentre a Vedelago è presente un fitodepuratore. Tavola 7 Servizio di gestione dei rifiuti COMUNE Impianti % rifiuti differenziati Altivole Castelfranco Veneto 1 discarica inerti La Castellana 70,20 Castello di Godego 1 Centro raccolta rifiuti ingombranti (CARD) 60 Loria 1 Centro raccolta rifiuti ingombranti (CARD) 62,10 Resana - 67,85 Riese Pio X n.d. n.d. Vedelago - Discariche: n. 5 discariche rifiuti inerti - Ditte private attività di riciclaggio/recupero: centro riciclo Vedelago Srl, Old Beton Spa, n. 3 impianti recupero inerti da costruzione/demolizione, n. 2 attività recupero rifiuti metallici ferrosi e non ferrosi, n. 1 attività recupero carta/cartone 59,50 Comune Rete idrica % pop. servita Tavola 8 Ciclo integrato dell acqua Rete fognaria % pop. servita Impianti di depurazione Altivole (non attiva) 1 pubblico di piccole dimensioni di prossima dismissione Castelfranco Veneto (1 dep. consortile ab., 1 dep. cittadino, 2 dep. di quartiere) Castello di Godego depuratore (via San Pietro) Loria impianti privati per tratt. acque provenienti da processi produttivi Resana Riese Pio X n.d. n.d. n.d. Vedelago 100 7,42 1 fitodepuratore (fognatura pubblica separata) 3 La legge 5 gennaio 1994 n. 36 Disposizioni in materia di risorse idriche (cd. legge Galli) ha aperto la strada al riordino dei servizi idrici e all industrializzazione del sistema, stabilendo una netta separazione tra l attività di indirizzo e controllo e quella più propriamente gestionale. Essa prevede la riorganizzazione del settore mediante la costituzione di Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) mirati al superamento della frammentazione gestionale esistente attraverso l integrazione territoriale (definizione di bacini di utenza di dimensione ottimale) e l integrazione funzionale delle diverse attività del ciclo. 34

7 III.3. Agricoltura e sviluppo rurale L esatta determinazione del numero di imprese agricole è un operazione complessa in considerazione della pluralità di fonti statistiche che applicano criteri di rilevazione disomogenei. Infatti, i dati di fonte Stock view di Infocamere, forniti dalla CCIAA di Treviso, indicano la presenza nell area, nel 2005, di sedi d impresa attive nel settore di attività economica A Agricoltura, caccia e silvicoltura. Per quanto riguarda, invece, i dati che emergono dai risultati del V Censimento generale dell agricoltura (22 ottobre 2000), va precisato che l unità di rilevazione censuaria ( azienda agricola ) viene definita dall ISTAT come l unità tecnico-economica in cui si attua la produzione agraria, forestale e zootecnica ad opera di un conduttore, e cioè persona fisica, società o ente, che ne sopporta il rischio. Si tratta, dunque, di un universo di riferimento ben più ampio della platea delle imprese agricole propriamente dette e cioè effettivamente operanti sul mercato, senza alcun riferimento al carattere professionale dell attività svolta dal conduttore stesso, per cui viene rilevato un numero molto consistente di microaziende con superfici e capacità produttive molto limitate. L obiettivo del censimento, infatti, è di rappresentare l intero mondo rurale e non solo il suo core produttivo. Tenendo in considerazione tale premessa, nell area della Castellana sono state rilevate, al Censimento del 2000, aziende agricole, zootecniche e forestali, che rappresentano il 13% delle aziende agricole presenti nella provincia di Treviso e il 3% del totale regionale. La superficie agricola totale (SAT) delle aziende censite ammonta a ettari, corrispondenti a circa l 11% del totale provinciale ed a poco meno del 2% del totale regionale. La superficie agricola utilizzata (SAU) cioè quella destinata dalle aziende censite alle coltivazioni agricole assomma a ettari, pari al 12% del totale provinciale e a circa il 2% del totale regionale. La SAU rappresenta circa l 87% della superficie agricola totale. Il comune a maggiore vocazione agricola risulta Vedelago con aziende, ettari di superficie agricola totale e ettari di superficie agricola utilizzata. Tavola 9 Quota di aziende agricole, SAU e SAT per Comune Anno Altivole Castelfranco Veneto Castello di Godego Loria Resana Riese Pio X Vedelago Num. di aziende Sup. totale SAU totale Fonte: elaborazione EURIS srl su dati ISTAT 35

8 Sia a livello regionale che provinciale il trend agli ultimi tre censimenti, che fotografano gli ultimi venti anni di agricoltura, è sempre stato negativo. Nell area della Castellana tra il 1982 ed il 2000 il numero delle aziende agricole è diminuito di circa unità. A livello disaggregato, i comuni che hanno registrato la più consistente diminuzione sono Castelfranco Veneto (405 aziende agricole in meno) e Resana (168 aziende in meno). Il comune con la flessione minore (-4 unità) è Castello di Godego. Tra il 1982 ed il 2000 la SAT dell area è tuttavia aumentata di circa ettari, soprattutto a Riese Pio X e Altivole, così come la SAU che è aumentata di oltre ettari complessivamente. L effetto di queste dinamiche è l aumento delle superfici medie aziendali che sono passate da 2,6 a 3,4 ettari in termini di SAT e da 2,4 a 2,9 ettari in termini di SAU. Per quanto riguarda l utilizzazione dei terreni, la forma di utilizzazione più diffusa risulta costituita dai seminativi, che occupano il 78% della SAU, ovvero ettari, e sono coltivati dal 92% delle aziende. A tale proposito va messo in rilievo che nell area sono presenti due prodotti I.G.P.: il Radicchio Variegato di Castelfranco, la cui zona di produzione comprende anche i comuni di Castelfranco Veneto, Castello di Godego, Loria, Resana, Riese Pio X, il Radicchio Rosso Tardivo di Treviso la cui zona di produzione comprende anche il comune di Vedelago e il Radicchio Rosso Precoce di Treviso la cui zona di produzione comprende, tra gli altri, i comuni di Castelfranco Veneto, Castello di Godego, Loria, Resana, Riese Pio X, Vedelago. A tal fine è stato costituito il Consorzio Radicchio di Treviso per la tutela e la valorizzazione del Radicchio di Treviso e di Castelfranco I.G.P. In via di riconoscimento la Casatella Trevigiana DOP il cui territorio di produzione riguarda tutta la provincia di Treviso. Tavola 10 Aziende e superficie agricola per forma di utilizzazione dei terreni Anno 2000 Utilizzazione terreni Comuni Altivole Castelfranco Veneto Castello Godego Loria Resana Riese Pio X Vedelago TOTALE SEMINATIVI COLTIVAZIONI LEGNOSE ORTI FAMILIARI PRATI PERMANENTI E PASCOLI aziende superficie 1.418, , , , , , , ,44 aziende superficie 75,03 101,84 23,76 77,70 39,90 53,85 116,90 488,98 aziende superficie 5,26 14,52 6,83 7,94 10,74 4,34 11,53 61,16 aziende superficie 1.034,57 117,28 196,44 104,79 11, ,96 395, ,93 Fonte: elaborazione EURIS srl su dati ISTAT 36

9 Per quanto riguarda il settore zootecnico, nel 2000 le aziende con allevamenti sono 3.038, poco più della metà delle aziende agricole esistenti, il 45% in meno rispetto alla rilevazione censuaria del L allevamento dei bovini, dopo quello degli avicoli, è il più diffuso ed interessa aziende con circa capi. Tavola 11 Allevamenti : numero di aziende e consistenza dei capi Anno 2000 Comuni Altivole Castelfran co Veneto Castello di Godego Loria Resana Riese Pio X Vedelago TOTALE BOVINI aziende capi BUFALINI aziende capi OVINI aziende capi CAPRINI aziende capi EQUINI aziende capi SUINI aziende capi AVICOLI aziende capi CONIGLI aziende capi STRUZZI aziende capi Fonte: elaborazione EURIS srl su dati ISTAT 37

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