SETTORE TECNICO AREA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ED URBANISTICA REGOLAMENTO EDILIZIO

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1 SETTORE TECNICO AREA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ED URBANISTICA REGOLAMENTO EDILIZIO

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3 Comune di Limbiate Provincia di Milano REGOLAMENTO EDILIZIO Adottato con deliberazione di C.C. n. 85 del 10/12/2002 Approvato con deliberazione di C.C. n. 40 dell 11/4/2003 Pubblicato sul BURL n. del 26/06/2003 Entrato in vigore dal 25/06/2003 3

4 INDICE Premessa DEFINIZIONE DELLA TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI 9 Titolo I NORME PROCEDURALI 16 CAPO I L iniziativa 16 Sezione I Soggetti 16 art. 1 - Provvedimenti abilitativi e Denuncia di Inizio Attività 17 art. 2 - Autorizzazione paesaggistica 17 art. 3 - Piani attuativi 17 art. 4 - Certificato di agibilità 17 Sezione II - Contenuti dell'istanza 17 art.5 - Domanda di Concessione o di Autorizzazione Edilizia 17 art. 6 - Domanda di voltura 18 art. 7 - Denuncia di Inizio Attività 19 Art. 8 - Procedimento per le opere interne 19 art. 9 - Domanda di autorizzazione paesaggistica 21 art Proposte di piani attuativi di iniziativa privata 21 art Richiesta di agibilità 22 Sezione III - Documenti ed elaborati da allegare alle istanze 22 art Documenti ed elaborati da allegare alle istanze 22 art Concessione edilizia - Denuncia Inizio Attività 22 art Autorizzazione edilizia 24 art Certificati di agibilità 25 art Piani attuativi 26 Sezione IV - Autocertificazione ed asseverazione 27 art. 17 Autocertificazione 27 art Asseverazione 27 CAPO II Le fasi del procedimento amministrativo 27 Sezione I - Fase di avvio 27 art Presentazione dell istanza 27 art Responsabilità del procedimento 28 4

5 Sezione II - Fase istruttoria 28 art Denuncia di Inizio Attività 28 art Opere interne 28 art Concessione edilizia 29 art Autorizzazione edilizia 29 art Autorizzazione paesaggistica 30 art Piani attuativi 30 Sezione III - Fase decisionale 31 art Concessione edilizia 31 art Autorizzazione edilizia 31 art Autorizzazione paesaggistica 31 art Piani attuativi 32 Sezione IV - Provvedimento finale 32 art Provvedimento di Concessione Edilizia 32 art Termine di inizio e ultimazione dei lavori 33 art Autorizzazione edilizia 33 art Rilascio dell autorizzazione di agibilità 34 art Libretto d uso e di manutenzione 34 Sezione V - Fase integrativa dell efficacia 35 art Comunicazione del provvedimento 35 art Pubblicazione del provvedimento 35 art Autorizzazione paesaggistica 35 CAPO III Semplificazione dei procedimenti amministrativi 36 Sezione I - Conferenza dei servizi 36 art Conferenza dei servizi tra strutture interne al Comune 36 art Conferenza dei servizi tra amministrazioni diverse 36 Sezione II Collaborazione fra Privati e Comune 37 art Parere preventivo 37 art Indicazioni interpretative 37 art Norme applicabili 37 CAPO IV Vigilanza e sanzioni 37 Sezione I - Fonti normative 37 art.44 - Sanzioni edilizie 37 art Sanzioni paesaggistiche 38 Sezione II - Fasi del procedimento sanzionatorio 38 art Avvio del procedimento 38 art Fase istruttoria 38 art Fase decisionale 39 art Fase integrativa dell efficacia 39 art Fase di esecuzione d ufficio 39 5

6 Titolo II LA COMMISSIONE EDILIZIA Sezione I Composizione 40 art. 51 Organi 40 art. 52 Dirigente del Settore 40 art. 53 Composizione della Commissione Edilizia 40 art. 54 Designazione dei Commissari di nomina giuntale 41 art. 55 Albo dei Candidati alla carica di Commissario della Commissione Edilizia 41 art. 56 Durata del mandato 41 art. 57 Ineleggibilità 41 art. 58 Incompatibilità 42 art. 59 Quorum di validità delle sedute e delle deliberazioni 42 art. 60 Obbligo di astensione della seduta 42 art. 61 Riservatezza delle sedute 42 art. 62 Funzioni e competenze 43 art. 63 Concessioni in deroga 43 art. 64 Certificazione del progetto edilizio 43 Titolo III DISPOSIZIONI SULL ATTIVITA EDILIZIA CAPO I Ambiente urbano Sezione I Spazi pubblici o ad uso pubblico 44 art. 65 Disciplina del verde su aree pubbliche 44 art. 66 Decoro degli spazi pubblici o ad uso pubblico 45 art. 67 Insegne e mezzi pubblicitari 45 art. 68 Chioschi, cabine telefoniche, edicole 45 art. 69 Strade, marciapiedi, passi carrabili e passaggi pedonali 46 art. 70 Spazi porticati 47 art. 71 Occupazione degli spazi pubblici 47 art. 72 Disciplina d uso del sottosuolo, prime indicazioni 48 art. 73 Reti di servizi pubblici 48 art. 74 Volumi tecnici ed impiantistici 48 art. 75 Intercapedini e griglie di aerazione 49 Sezione II Spazi privati 49 art. 76 Accessi e passi carrai 49 art. 77 Strade private 50 art. 78 Fognature, allacciamento alle reti fognarie, pozzi neri e deflusso delle acque meteoriche 51 art. 79 Allacciamento alle reti impiantistiche 52 art. 80 Recinzioni 52 art. 81 Spazi inedificati 53 art. 82 Sistemazioni esterne ai fabbricati 53 art. 83 Numeri civici 54 art. 84 Servitù di pubblico servizio 54 6

7 CAPO II Requisiti delle costruzioni in rapporto all ambiente e allo spazio urbano Sezione I Inserimento ambientale delle costruzioni 54 art. 85 Decoro delle costruzioni 54 art. 86 Allineamenti 55 art. 87 Spazi conseguenti ad arretramenti 55 art. 88 Prospetti su spazi pubblici 56 art. 89 Ombre portate 56 art. 90 Sporgenze, aggetti, emergenze verticali 57 art. 91 Portici e gallerie 57 art. 92 Salubrità dei terreni edificabili 58 art. 93 Disciplina del colore 59 art. 94 Disciplina dell uso dei materiali di finitura 59 art. 95 Disciplina del verde su aree private 60 Sezione II Manutenzione ed interventi di adeguamento delle costruzioni 60 art. 96 Manutenzione e revisione periodica delle costruzioni 60 CAPO III Requisiti delle costruzioni in relazione agli spazi fruibili Sezione I Requisiti di comfort ambientale 61 art. 97 Qualità dell aria in spazi confinati 61 art. 98 Ventilazione naturale 61 art. 99 Ventilazione attivata 61 art. 100 Illuminazione naturale 61 art. 101 Illuminazione artificiale 61 art. 102 Controllo del soleggiamento 62 art. 103 Comfort idrotermico 62 art. 104 Comfort acustico 62 Sezione II Requisiti spaziali 62 art. 105 Caratteristiche dimensionali delle unità immobiliari 62 art. 106 Cortili, cavedi, patii 62 art. 107 Locali sottotetto, pendenze, soppalchi 63 art. 108 Spazi di cantinato e sotterraneo 63 art. 109 Boxes, autorimesse e costruzioni accessorie 64 Sezione III Requisiti funzionali 64 art. 110 Dotazione di servizi 64 art. 111 Flessibilità distributiva ed impiantistica 64 art. 112 Scale ed ascensori ringhiere e parapetti - Accessibilità 64 art. 113 Costruzioni a speciale destinazione 65 CAPO IV Realizzazione degli interventi Sezione I Disciplina delle opere 66 art. 114 Requisiti delle costruzioni 66 art. 115 Richiesta e consegna dei punti fissi 66 7

8 art. 116 Inizio dei lavori 67 art. 117 Disciplina del cantiere 67 art. 118 Occupazione del suolo pubblico e recinzioni provvisorie 68 art. 119 Sicurezza del cantiere 68 art. 120 Scavi e demolizioni 69 art. 121 Conferimento dei materiali di risulta 69 art. 122 Rinvenimenti 70 art. 123 Ultimazione dei lavori 70 CAPO V Modalità di predisposizione dei progetti Sezione I - Unificazione grafica 70 art. 124 Modalità di rappresentazione grafica 70 Sezione II Criteri di rappresentazione dell inserimento ambientale 71 art. 125 Rappresentazione del contesto ambientale 71 Sezione III Elenco degli elaborati grafici e degli elementi di dimensionamento soggetti a verifica tecnica 72 art. 126 Documentazione tecnica 72 Sezione IV Indice dei capitoli della relazione illustrativa e degli allegati di calcolo 76 art. 127 Relazione illustrativa 76 Titolo IV NORME FINALI E TRANSITORIE CAPO I Durata del regolamento edilizio art. 128 Modifiche al regolamento edilizio 78 art. 129 Testi coordinati 78 CAPO II Rapporti tra regolamento edilizio e le N.T.A. del P.R.G. art. 130 Modifiche al regolamento edilizio e alle N.T.A. del P.R.G. 78 art. 131 Norma transitoria 78 art. 132 Abrogazione 78 8

9 PREMESSA DEFINIZIONE DELLA TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI (Allegato "A" alla D.G.R. 25 Settembre 1998, n.6/ RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE* 1.1 Manutenzione ordinaria "Gli interventi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o a mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti" (legge 457/78, art.31). La manutenzione ordinaria è sostanzialmente rivolta a mantenere in efficienza gli edifici. Consiste, quindi, in interventi di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici (intonaci, pavimenti, infissi, manto di copertura, ecc.), senza alterarne i caratteri originari né aggiungere nuovi elementi. Sono altresì di manutenzione ordinaria la sostituzione e l adeguamento degli impianti tecnici esistenti, purché ciò non comporti modificazioni delle strutture o dell organismo edilizio, ovvero la realizzazione di nuovi locali, se non quelli eventualmente necessari per ospitare gli impianti stessi. Elenco delle opere ammesse riferite ai principali elementi costitutivi degli edifici in genere. A. FINITURE ESTERNE (intonaci, rivestimenti, tinteggiature, infissi, elementi architettonici e decorativi, pavimentazioni, manto di copertura) Riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici purché ne siano conservati i caratteri originari, tra queste: - pulitura delle facciate; - riparazione di balconi e terrazzi; - riparazione e sostituzione di infissi, serramenti esterni, portoni, cancelli, vetrine, serrande e ringhiere; - ripristino della tinteggiatura, di intonaci e di rivestimenti; riparazione e sostituzione di grondaie, pluviali, comignoli; - riparazione, coibentazione, ricorsa e sostituzione parziale del manto di copertura; - rifacimenti delle pavimentazioni esterne di cortili, patii e cavedi; B. ELEMENTI STRUTTURALI (fondazioni, strutture portanti verticali e orizzontali, scale e rampe, tetto) Riparazione e rinforzo di parti degli elementi strutturali. Rinforzo delle strutture portanti orizzontali anche con putrelle, reti elettrosaldate e getti di calcestruzzo armato. Riparazione e sostituzione parziale dell orditura secondaria del tetto, con mantenimento dei caratteri originari. C. MURATURE PERIMETRALI, TAMPONAMENTI E APERTURE ESTERNE Nessuna. *Il contenuto della presente premessa, ha valenza specificativa e non prescrittiva alle disposizioni ivi contenute. 9

10 D. TRAMEZZI E APERTURE INTERNE. L apertura e chiusura di vani e porte all interno della stessa unità immobiliare. La costruzione di arredi fissi e di piccole opere murarie, come la creazione di nicchie, muretti. Inserimento e spostamento di pareti mobili. E. FINITURE INTERNE (tinteggiatura, intonaci e rivestimenti, controsoffitti, pavimenti, infissi, elementi architettonici e decorativi) Riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture. F. IMPIANTI ED APPARECCHI IGIENICO-SANITARI Riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture. G. IMPIANTI TECNOLOGICI E RELATIVE STRUTTURE E VOLUMI TECNICI (impianti elettrici, di riscaldamento e di condizionamento, del gas, idrici, di scarico, di sollevamento, antincendio; reti ed impianti di trattamento, allontanamento e depurazione dei rifiuti liquidi, solidi ed aeriformi) Le opere necessarie a mantenere in efficienza e ad adeguare gli impianti tecnologici esistenti o ad adeguarli alle normali esigenze di esercizio. Ad integrazione e specificazione delle opere di cui sopra, negli edifici industriali, artigianali, commerciali e agricoli si considerano di manutenzione ordinaria le seguenti opere: - Riparazione, sostituzione e adeguamento degli impianti e delle relative reti, nonché installazione di impianti telefonici e televisivi, purchè tali interventi non comportino alterazione dei locali, aperture nelle facciate, modificazione o realizzazione di volumi tecnici. - Riparazione e sostituzione parziale di impianti tecnologici, nonché la realizzazione delle necessarie opere edilizie, semprechè non comportino modifiche dei locali né aumento delle superfici utili. - Realizzazione di costruzioni poste sopra o sotto il livello di campagna, senza presenza di persone e manodopera atte a proteggere apparecchiature ed impianti nel rispetto della normativa vigente. - Realizzazione di passerelle in metallo o conglomerato armato per l attraversamento delle strade interne con tubazioni. - Realizzazione di basamenti, incasellature di sostegno e apparecchiature all aperto per la modifica ed il miglioramento di impianti esistenti. 1.2 Manutenzione straordinaria "Le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e che non comportino modifiche delle destinazioni d uso" (legge 457/78, art.31). La manutenzione straordinaria è volta a mantenere in efficienza gli edifici, realizzando interventi che non comportano modificazioni della tipologia, dei caratteri costruttivi e dell assetto distributivo complessivo del fabbricato, né mutamento delle destinazioni d uso. Sono di manutenzione straordinaria gli interventi sistematici relativi alle finiture esterne, con possibilità di sostituzione delle stesse. Sono altresì di manutenzione straordinaria i rinnovi e le sostituzioni di parti limitate delle strutture, anche portanti, e l installazione ed integrazione degli impianti igienico-sanitari e tecnici, senza alterazione di volumi e superfici. Inoltre, sono comprese nella manutenzione straordinaria le opere di modifica dell assetto distributivo di singole attività immobiliari e anche le opere che comportino l aggregazione o la suddivisione di unità immobiliari, purchè non alterino l impianto distributivo complessivo dell edificio e non interessino parti comuni. Per quanto riguarda gli edifici a destinazione produttiva - industriale, artigianale, commerciale e agricola, la 10

11 manutenzione straordinaria comprende l installazione di impianti tecnologici e la realizzazione di impianti ed opere necessari al rispetto della normativa sulla tutela dagli inquinamenti e sulla igienicità degli edifici e la sicurezza delle lavorazioni, sempre che non comportino aumento delle superfici utili di calpestio, né mutamento delle destinazioni d uso. I relativi volumi tecnici potranno essere realizzati, se necessario, all esterno dell edificio, purché non configurino incremento della superficie utile destinata all attività produttiva o commerciale. Gli interventi di manutenzione straordinaria non debbono in ogni caso costituire un insieme sistematico di opere che possano portare a un organismo edilizio diverso dal precedente, né devono costituire mutamento tipologico della costruzione nel suo insieme. Elenco analitico delle opere ammesse riferite ai principali elementi costitutivi degli edifici in genere. A. FINITURE ESTERNE (intonaci, rivestimenti, tinteggiature, infissi, elementi architettonici e decorativi, pavimentazioni, manto di copertura) Rifacimento e nuova formazione di intonaci e rivestimenti; tinteggiatura; sostituzione di infissi e ringhiere; coibentazione e rifacimento totale del manto di copertura. B. ELEMENTI STRUTTURALI (fondazioni, strutture portanti verticali e orizzontali, scale e rampe, tetto) Consolidamento, rinnovamento e sostituzione di parti limitate di elementi strutturali. E ammesso il rifacimento di parti limitate di muri perimetrali portanti nei casi in cui non siano tecnicamente o economicamente giustificabili interventi di consolidamento, purchè ne siano mantenuti il posizionamento e i caratteri originari. C. MURATURE PERIMETRALI, TAMPONAMENTI E APERTURE ESTERNE Rifacimento di parti limitate di tamponamenti esterni, purchè ne siano mantenuti il posizionamento e i caratteri originari. Sono ammessi interventi di ridefinizione delle facciate mediante la modifica di parte limitata delle aperture. D. TRAMEZZI E APERTURE INTERNE Realizzazione o eliminazione di aperture interne, anche in muri portanti; realizzazione o eliminazione di tramezzature e di muri divisori tra una o più unità immobiliari. E. FINITURE INTERNE (tinteggiatura, intonaci e rivestimenti, controsoffitti, pavimenti, infissi, elementi architettonici e decorativi) Riparazione e sostituzione. F. IMPIANTI ED APPARECCHI IGIENICO-SANITARI Installazione ed integrazione degli impianti e dei servizi igienico-sanitari. G. IMPIANTI TECNOLOGICI E RELATIVE STRUTTURE E VOLUMI TECNICI (impianti elettrici, di riscaldamento e di condizionamento, del gas, idrici, di scarico, di sollevamento, antincendio; reti ed impianti di trattamento, allontanamento e depurazione dei rifiuti liquidi, solidi ed aeriformi) Installazione degli impianti tecnologici e delle relative reti e realizzazione dei conseguenti volumi tecnici. Ad integrazione e specificazione delle opere di cui sopra, negli edifici industriali, artigianali, commerciali e agricoli si considerano di manutenzione straordinaria: - Tutte le opere di natura statica, igienica, tecnologica e funzionale necessarie per conservare e integrare l efficienza degli impianti produttivi esistenti e la salubrità delle costruzioni che li ospitano, sempre che non comportino l incremento della superficie lorda di pavimento. 11

12 1.3. Restauro e risanamento conservativo "Gli interventi rivolti a conservare l organismo edilizio e ad assicurare la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell organismo stesso, ne consentano destinazioni d uso con esso compatibili. Tali interventi comprendono il rinnovo degli elementi costitutivi dell edificio, l inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell uso, l eliminazione degli elementi estranei all organismo edilizio."/legge 457/78, art.31). Gli interventi di restauro e risanamento conservativo sono volti principalmente alla conservazione ed alla valorizzazione degli edifici dei quali si intende operare il recupero degli elementi tipologici, architettonici ed artistici, ovvero un adeguamento funzionale, compatibile con i caratteri degli organismi edilizi. Gli interventi di restauro e risanamento conservativo non devono comportare aumento della superficie lorda di pavimento. Si distinguono due tipi di intervento: - il restauro: finalizzato principalmente alla conservazione, al recupero ed alla valorizzazione dei caratteri degli edifici di interesse storico-artistico, architettonico o ambientale anche con l impiego di materiali e tecniche diverse da quelle originarie, purchè congruenti con il carattere degli edifici; - il risanamento conservativo: finalizzato principalmente al recupero igienico e funzionale di edifici per i quali si rendono necessari il consolidamento e l integrazione degli elementi strutturali e la modificazione dell assetto planimetrico, anche con l impiego di materiali e tecniche diverse da quelle originarie, purché congruenti con i caratteri degli edifici. Gli interventi di restauro e risanamento conservativo possono essere finalizzati anche alla modificazione della destinazione d uso degli edifici purché la nuova destinazione sia compatibile con i caratteri tipologici, formali e strutturali dell organismo edilizio e sia ammessa dagli strumenti urbanistici vigenti. Restauro Le opere di restauro, per la specifica natura di questo tipo di intervento, non possono essere analiticamente descritte in riferimento ai diversi elementi costitutivi degli edifici. In linea generale si considerano di restauro gli interventi diretti: - alla conservazione della costruzione, delle sue qualità, del suo significato e dei suoi valori, mediante l'eliminazione delle parti storicamente o esteticamente incongrue, il consolidamento di elementi costitutivi e l inserimento di accessori ed impianti così da recuperarne l uso, purché non risultino alterate la forma e la distribuzione; - alla valorizzazione della costruzione, quando risulti opportuna anche agli effetti ambientali, mediante operazioni sistematiche e di insieme, indirizzate a liberare strati storicamente e artisticamente rilevanti, documentatamente autentici; - alla conservazione, al recupero e alla ricomposizione di reperti e di spazi, sia interni che esterni, di per sé significativi o che siano parte di edifici ambienti e complessi meritevoli di tutela, ivi compresi quelli di matrice industriale. Risanamento conservativo Elenco analitico delle opere ammesse riferite ai principali elementi costitutivi degli edifici. A. FINITURE ESTERNE (intonaci, rivestimenti, tinteggiature, infissi, elementi architettonici e decorativi, pavimentazioni, manto di copertura) Ripristino, sostituzione e integrazione delle finiture, da eseguirsi con l impiego di materiali e tecniche con- 12

13 gruenti rivolte alla valorizzazione dei caratteri dell edificio ed alla salvaguardia di elementi di pregio. Non è comunque ammesso l impoverimento dell eventuale apparato decorativo, se di pregio. B. ELEMENTI STRUTTURALI (fondazioni, strutture portanti verticali e orizzontali, scale e rampe, tetto) Ripristino e consolidamento statico degli elementi strutturali. Qualora ciò non sia possibile a causa delle condizioni di degrado, sono ammesse la sostituzione e la ricostruzione degli stessi, limitatamente alle parti degradate o crollate. E ammesso il rifacimento di parti limitate di muri perimetrali portanti quando siano degradate o crollate, purchè ne sia mantenuto il posizionamento originale. Devono essere impiegati materiali e tecniche congruenti con i caratteri dell edificio, senza alterazione della tipologia e salvaguardando gli elementi di pregio. Per documentate necessità statiche o per mutate esigenze d uso, sono ammesse integrazioni degli elementi strutturali, purchè siano impiegati materiali e tecniche compatibili con i caratteri dell edificio. E esclusa, comunque, la realizzazione di nuovi orizzontamenti, qualora comporti aumento della superficie utile. Non sono ammesse alterazioni volumetriche, planimetriche, né modifiche delle quote di imposta e di colmo delle coperture. C. MURATURE PERIMETRALI, TAMPONAMENTI E APERTURE ESTERNE Ripristino e valorizzazione dei prospetti, nella loro unitarietà. Parziali modifiche sono consentite nel rispetto dei caratteri originari e a condizione che il progetto sia esteso all intera facciata oggetto dell intervento. E ammesso il rifacimento di parti limitate di tamponamenti esterni, qualora siano degradate o crollate, purchè ne sia mantenuto il posizionamento. D. TRAMEZZI E APERTURE INTERNE Ripristino e valorizzazione degli ambienti interni, con particolare attenzione per quelli caratterizzati dalla eventuale presenza di elementi architettonici e decorativi di pregio, quali: volte, soffitti e pavimenti, affreschi. Sono ammesse, per mutate esigenze funzionali e d uso, modificazioni dell assetto planimetrico che comportino le aggregazioni e le suddivisioni di unità immobiliari, purchè non alterino l impianto distributivo complessivo dell edificio, con particolare riguardo per le parti comuni. E. FINITURE INTERNE (tinteggiatura, intonaci e rivestimenti, controsoffitti, pavimenti, infissi, elementi architettonici e decorativi) Ripristino di tutte le finiture. Qualora ciò non sia possibile, è ammesso il rinnovamento e la sostituzione delle stesse con l impiego di materiali e tecniche congruenti con i carateri dell edificio e tendenti alla valorizzazione degli elementi di pregio, con particolare riguardo alle parti comuni. Non è comunque ammesso l impoverimento dell eventuale apparato decorativo, se di pregio. F. IMPIANTI ED APPARECCHI IGIENICO-SANITARI Realizzazione ed integrazione degli impianti e dei servizi igienico-sanitari, nel rispetto delle limitazioni di cui ai precedenti punti B. e D. G. IMPIANTI TECNOLOGICI E RELATIVE STRUTTURE E VOLUMI TECNICI (impianti elettrici, di riscaldamento e di condizionamento, del gas, idrici, di scarico, di sollevamento, antincendio; reti ed impianti di trattamento, allontanamento e depurazione dei rifiuti liquidi, solidi ed aeriformi) Installazione degli impianti tecnologici e delle relative reti. I volumi tecnici devono essere realizzati all interno dell edificio, ogni volta che ciò risulti tecnicamente possibile. In caso di documentata impossibilità, è consentito realizzarli all esterno a condizione che vengano adottati tutti gli accorgimenti necessari per inserirli nel contesto dell edificio. 13

14 1.4. Ristrutturazione edilizia "Gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell edificio, la eliminazione, la modifica e l inserimento di nuovi elementi ed impianti. Gli interventi di ristrutturazione edilizia possono comportare la demolizione delle pareti perimetrali dell edificio." (legge 457/78, art.31). La ristrutturazione è volta al riutilizzo di edifici esistenti attraverso interventi di trasformazione edilizia e d uso. La ristrutturazione è quindi il tipo di intervento che permette le maggiori e più sistematiche trasformazioni dei fabbricati mantenendone tuttavia le dimensioni e salvaguardandone gli eventuali elementi di pregio. In casi di comprovata necessità è ammessa la demolizione e la fedele ricostruzione, purchè non vengano compromessi eventuali elementi di pregio presenti nell edificio. Gli interventi di ristrutturazione non devono comportare incremento di volume o di superficie lorda di pavimento, né pregiudicare i caratteri dell ambiente circostante. Gli eventuali incrementi di volume o di superficie lorda di pavimento, consentiti dagli strumenti urbanistici vigenti, sono da intendere come interventi di ampliamento o sopraelevazione. Elenco analitico delle opere ammesse riferite ai principali elementi costitutivi degli edifici. A. FINITURE ESTERNE (intonaci, rivestimenti, tinteggiature, infissi, elementi architettonici e decorativi, pavimentazioni, manto di copertura) Rifacimento e nuova formazione delle finiture, con conservazione degli eventuali elementi di pregio. B. ELEMENTI STRUTTURALI (fondazioni, strutture portanti verticali e orizzontali, scale e rampe, tetto) Consolidamento, sostituzione ed integrazione degli elementi strutturali con tecniche appropriate. In casi di comprovata necessità è ammesso il rifacimento delle strutture perimetrali portanti dei muri perimetrali purchè sia mantenuto il posizionamento dell edificio e siano conservati gli eventuali elementi di pregio. Sono ammesse modificazioni delle quote degli orizzontamenti e delle scale. E consentita la realizzazione di nuovi elementi strutturali necessari per la trasformazione di organismi edilizi o di loro parti. C. MURATURE PERIMETRALI, TAMPONAMENTI E APERTURE ESTERNE Sono consentite la realizzazione o l eliminazione di aperture, nonché modificazioni ed integrazioni e tamponamenti esterni. In casi di comprovata necessità è ammesso il rifacimento dei muri perimetrali non portanti, purché sia mantenuto il posizionamento dell edificio e siano conservati gli eventuali elementi di pregio. D. TRAMEZZI E APERTURE INTERNE Sono ammesse, per mutate esigenze distributive o d uso, modificazioni dell assetto planimetrico, nonché l aggregazione o la suddivisione di unità immobiliari. E. FINITURE INTERNE (tinteggiatura, intonaci e rivestimenti, controsoffitti, pavimenti, infissi, elementi architettonici e decorativi) Rifacimento e nuova formazione delle finiture, con conservazione e valorizzazione degli eventuali elementi di pregio. F. IMPIANTI ED APPARECCHI IGIENICO-SANITARI Realizzazione ed integrazione degli impianti e dei servizi igienico-sanitari. 14

15 G. IMPIANTI TECNOLOGICI E RELATIVE STRUTTURE E VOLUMI TECNICI (impianti elettrici, di riscaldamento e di condizionamento, del gas, idrici, di scarico, di sollevamento, antincendio; reti ed impianti di trattamento, allontanamento e depurazione dei rifiuti liquidi, solidi ed aeriformi). Installazione degli impianti tecnologici e delle relative reti; i volumi tecnici possono essere realizzati, se necessario, anche all'esterno degli edifici, purché non configurino un incremento della superficie utile di calpestio. 2 MODIFICHE ED INTEGRAZIONI DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE 1. Sopralzo Gli interventi rivolti alla realizzazione di SLP e/o superficie accessoria aggiuntive in innalzamento di un edificio esistente, senza aumento della Superficie Coperta. 2. Ampliamento Gli interventi rivolti alla realizzazione di SLP e/o superficie accessorie aggiuntive in allargamento di un edificio esistente, con aumento della Superficie Coperta. Con lo scopo di favorire il risparmio energetico e il migliore uso del patrimonio edilizio esistente può non essere considerato ampliamento la realizzazione di rivestimenti esterni alle facciate. 3. Demolizione Gli interventi volti a rimuovere, del tutto o in parte, edifici o manufatti preesistenti, qualunque sia l utilizzazione successiva dell area risultante. Le demolizioni, che abbiano carattere autonomo o siano volte a creare spazio a nuove costruzioni, sono soggette ad autorizzazione. Le demolizioni, da eseguire nell ambito di interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione, sono soggette alle procedure prescritte per tali interventi, di cui fanno parte. 3 RICOSTRUZIONE EDILIZIA Si tratta di interventi rivolti alla sostituzione di edifici esistenti. Tali interventi devono comportare la realizzazione di organismi anche diversi da quelli preesistenti, a condizione che non vengano superati i limiti di SLP, volume, altezze e distanze preesistenti, secondo modalità eventualmente specificate dallo strumento urbanistico. 4 NUOVA EDIFICAZIONE Gli interventi rivolti alla realizzazione di nuovi edifici ovvero di nuovi manufatti da eseguirsi sia fuori terra che interrati. SLP e/o superficie accessoria su aree inedificate. Sono inoltre considerati di nuova costruzione: - gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria; - l installazione di torri e tralicci per impianti radio-ricetrasmittenti e di ripetitori per i servizi di telecomunicazione; - l installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di involucri di qualsiasi genere, roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, e siano diretti a soddisfare esigenze durature nel tempo. 15

16 TITOLO I NORME PROCEDURALI CAPO I L iniziativa Sezione I - Soggetti Articolo 1 Provvedimenti abilitativi e Denuncia di Inizio Attività 1. Sono legittimati a presentare domanda di provvedimento abilitativo (Concessione Edilizia, Autorizzazione Edilizia), nonché a presentare la Denuncia di Inizio Attività (D.I.A.), i seguenti soggetti: a) il proprietario, nel caso di comproprietà, pro quota indivisa, la domanda deve essere firmata da tutti i comproprietari o da uno di essi munito di delega notarile; b) l amministratore del condominio per quanto riguarda i beni comuni; c) il singolo condomino, previo consenso dell'assemblea condominiale, quando l intervento avviene su parti comuni (occorre il verbale dell Assemblea Condominiale); d) il rappresentante volontario del proprietario, laddove nominato, con l indicazione della procura; e) il rappresentante legale del proprietario; f) il titolare di diritto di superficie; g) l usufruttuario, nei limiti di cui all art. 986 c.c.; h l enfiteuta; i) il titolare del diritto di servitù, sia volontaria che coattiva, limitatamente alle opere necessarie per l esercizio della servitù; j) l affittuario di fondo rustico, limitatamente alle opere consentite in base al titolo vantato, secondo quanto prevede la legge 3 maggio 1982, n. 203; k) il concessionario di terre incolte per il miglioramento dei fabbricati rurali e delle case di abitazione; l) il beneficiario di decreto di occupazione d'urgenza; m) il concessionario di miniere, limitatamente alle opere necessarie all esercizio dell attività in concessione; n) il conduttore o l affittuario, nel caso in cui in base al contratto abbia la facoltà, espressamente conferitagli dal proprietario, di eseguire interventi edilizi e nei limiti stabiliti in virtù di detta facoltà; o) colui che abbia ottenuto dall Autorità Giudiziaria provvedimento, di qualunque natura, che lo legittimi all esecuzione di interventi edilizi su fondi altrui; p) colui che ha ottenuto il godimento di beni immobili appartenenti al demanio. 2. I soggetti indicati al comma precedente sono inoltre legittimati ad attivare la procedura di cui all'art. 26 della legge 28 febbraio 1985 n. 47 relativa alla realizzazione di opere interne. 3. I soggetti legittimati a presentare istanze per i provvedimenti abilitativi, oppure a presentare Denuncia di Inizio Attività, oppure ad attivare la procedura di cui all art. 26 della legge n. 47/85, sono altresì legittimati a presentare domanda per ottenere i pareri o i provvedimenti autorizzatori nei procedimenti o nei subprocedimenti relativi, fatto comunque salvo quanto previsto al successivo art.2. 16

17 Articolo 2 Autorizzazione paesaggistica 1. Sono legittimati a presentare istanza di autorizzazione paesaggistica, secondo quanto prevede l'art.151, D.Lgs.29 Ottobre 1999, n.490, il proprietario, il possessore o il detentore del bene che si intende trasformare. Articolo 3 Piani attuativi 1. Sono legittimati a presentare proposta di piani attuativi di iniziativa privata i titolari del diritto di proprietà o del diritto di superficie di tutte le aree comprese nel piano. 2. La proposta di piano attuativo di cui al comma precedente può essere presentata anche dagli usufruttuari previo assenso, reso per iscritto, dei proprietari. 3. La proposta di piano di recupero può essere presentata, ai sensi dell'art. 30 della legge 5 agosto 1978 n. 457, dai proprietari degli immobili e delle aree facenti parte delle zone di recupero, rappresentanti, in base all'imponibile catastale, almeno i tre quarti del valore degli immobili interessati. Articolo 4 Certificati di agibilità 1. Sono legittimati a presentare la certificazione per l agibilità ed a richiedere i certificati, tutti i soggetti intestatari dei provvedimenti abilitativi di cui ai precedenti articoli o comunque legittimati alla realizzazione di opere per le quali sia richiesta tale certificazione di conformità alla normativa igienico-sanitaria. Sezione II - Contenuti dell'istanza Articolo 5 Domanda di concessione o di autorizzazione edilizia 1. Sono soggette a concessione edilizia tutte le attività comportanti trasformazione edilizia ed urbanistica del territorio comunale, ai sensi della legge 28 Gennaio 1977, n.10, nonché della legge regionale 5 Dicembre 1977, n.60 e n.61 e successive modificazioni ed integrazioni. 2. Sono soggetti ad autorizzazione gli interventi di cui all art.7 della legge 25 Marzo 1982, n.94:"conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 23 Gennaio 1982, n.9, concernente norme per l edilizia residenziale e provvidenze in materia di sfratti." 3. Le attività e gli interventi di cui sopra sono altresì assoggettabili a D.I.A., in quanto ricadenti nelle tipologie di interventi edilizi, previsti dalla Legge, purché conformi alla vigente strumentazione urbanistica comunale, ai sensi dell art.4, comma 3 della L.R.22/ La domanda di concessione edilizia, indirizzata alla struttura competente, oltre alla normativa tecnica, descritta dall art. 126, deve contenere tutti i seguenti dati: a) generalità del richiedente, nel caso di soggetto collettivo (società, ente, condominio) è necessario anche indicare le generalità della persona fisica che rappresenta il soggetto collettivo o che, comunque, è legittimata a presentare la domanda in base allo statuto o a specifico atto deliberativo da indicare nella domanda; 17

18 b) numero del codice fiscale del richiedente; c) generalità del progettista, con indicazione dell Ordine o del Collegio professionale di appartenenza; d) ubicazione ed estremi catastali dell immobile oggetto dell intervento con la specificazione: - della zona urbanistica in cui l immobile oggetto dell intervento insiste; - di eventuali vincoli ambientali, monumentali, o di altra natura (idrogeologico, sismico, ecc.), che gravano sull immobile oggetto dell intervento; e) titolo della disponibilità edificatoria dell area; f) schema di atto impegnativo, da registrarsi in atti pubblici, che vincoli l area utilizzata ai fini del computo volumetrico; g) descrizione sommaria dell intervento, con l indicazione della qualificazione dell intervento stesso; h) atto da sottoscriversi ai sensi di legge, in ordine alla effettuazione delle opere di urbanizzazione, di disponibilità da parte del richiedente ad assumersi gli eventuali impegni richiesti dalla legge o dall Amministrazione; i) luogo e data di presentazione della domanda nonché sottoscrizione del richiedente e del progettista; j) indirizzo esatto, ove non coincidente con la residenza, dove comunicare o notificare gli atti amministrativi inerenti il procedimento. 5. La domanda deve contenere l elenco dettagliato dei documenti e degli elaborati allegati. 6. La domanda di Autorizzazione Edilizia, oltre alla normativa tecnica indirizzata alla struttura competente, oltre alla normativa tecnica, descritta dall art. 126, deve contenere tutti i seguenti dati: a) generalità del richiedente, nel caso di soggetto collettivo (società, ente, condominio) è necessario anche indicare le generalità della persona fisica che rappresenta il soggetto collettivo o che, comunque, è legittimata a presentare la domanda in base allo statuto o a specifico atto deliberativo da indicare nella domanda; b) numero del codice fiscale del richiedente; c) generalità del progettista, con indicazione dell Ordine o del Collegio professionale di appartenenza; d) ubicazione ed estremi catastali dell immobile oggetto dell intervento con la specificazione: - della zona urbanistica in cui l immobile oggetto dell intervento insiste; - di eventuali vincoli ambientali, monumentali, o di altra natura (idrogeologico, sismico, ecc.), che gravano sull immobile oggetto dell intervento; e) descrizione sommaria dell intervento, con l indicazione della qualificazione dell intervento stesso; f) luogo e data di presentazione della domanda nonché sottoscrizione del richiedente e del progettista; g) indirizzo esatto, ove non coincidente con la residenza, dove comunicare o notificare gli atti amministrativi inerenti il procedimento. Articolo 6 Domanda di voltura 1. Nell ipotesi di trasferimento della concessione o dell autorizzazione edilizia, i successori o gli eventuali aventi causa possono chiedere che la concessione edilizia o l autorizzazione edilizia sia intestata agli stessi. 2. Il successore o l avente causa presenta alla struttura competente la domanda di nuova intestazione (voltura) con indicazione, in via di autocertificazione, dell atto con cui è stata trasferita la titolarità del diritto che ha costituito il presupposto per il rilascio della concessione o autorizzazione edilizia. 3. Gli eventuali cambiamenti delle persone del richiedente, del Direttore Lavori o dell Assuntore dei Lavori devono essere immediatamente comunicate all Ufficio competente. 4. La rinuncia di una delle suddette persone giuridiche presuppone l immediata sospensione dei lavori, che possono riprendere solo ad avvenuta nomina del sostituto, e previa presentazione di relazione circa lo stato di avanzamento dei lavori. 18

19 Articolo 7 Denuncia di Inizio Attività 1. Sono soggetti a Denuncia di Inizio Attività (D.I.A.) gli interventi di cui all art.4 della legge 4 Agosto 1993, n.493: "Disposizioni per l accelerazione degli investimenti ed il sostegno dell occupazione e per la semplificazione dei procedimenti in materia edilizia", come sostituito dall art.2, comma 60, della legge 23 Dicembre 1996, n.662: "Misure di razionalizzazione della finanza pubblica" e successive modifiche, nonché quelli identificati dall art.4 della legge regionale 19 Novembre 1999, n Il soggetto legittimato presenta alla struttura competente nei modi e nei tempi previsti dalla legislazione vigente, apposita richiesta, sottoscritta dal soggetto legittimato e dal progettista, nella quale vanno descritte le opere edilizie che si intendono realizzare con la specificazione dei seguenti dati: a) generalità del dichiarante; nel caso di soggetto collettivo (società, ente, condominio) è necessario anche indicare le generalità della persona fisica che rappresenta il soggetto collettivo o che, comunque, è legittimata a presentare la denuncia in base allo statuto o a specifico atto deliberativo da indicare nella denuncia stessa; b) numero del codice fiscale del richiedente; c) generalità del progettista, con indicazione dell Ordine o del Collegio professionale di appartenenza; d) ubicazione ed estremi catastali dell immobile oggetto dell intervento con la specificazione: - della zona urbanistica in cui l immobile oggetto dell intervento insiste; - di eventuali vincoli ambientali, monumentali, o di altra natura (idrogeologico, sismico, ecc.), che gravano sull immobile oggetto dell intervento; e) dichiarazione del titolo che legittima il dichiarante a presentare la denuncia di inizio attività; f) generalità del professionista al quale è affidata la direzione dei lavori, con indicazione dell Ordine o del Collegio professionale di appartenenza; g) indicazione dell impresa alla quale si intente affidare i lavori; h) descrizione dell intervento, con l indicazione della qualificazione dell intervento stesso; i) A pena di irricevibilità, indirizzo esatto della sede o dimora o domicilio ove trasmettere ogni comunicazione o notificazione ai sensi e per gli effetti del successivo art. 21 del presente Regolamento. (ove non coincidente con la residenza, dove comunicare o notificare gli atti amministrativi inerenti il procedimento.) 3. In caso di Denuncia di Inizio Attività da presentarsi ai sensi della Legge Regionale 19 Settembre 1999, n.22, dovranno essere specificati anche questi dati: a) titolo della disponibilità edificatoria dell area; b) schema di atto impegnativo, da registrarsi in atti pubblici, che vincoli l area utilizzata ai fini del computo volumetrico; c) atto da sottoscriversi ai sensi di legge, in ordine alla effettuazione delle opere di urbanizzazione, di disponibilità da parte del richiedente ad assumersi gli eventuali impegni richiesti dalla legge o dall Amministrazione. 4. La domanda deve riportare l elenco dettagliato dei documenti e degli elaborati allegati. 5. Il professionista dovrà, nella relazione, descrivere in modo analitico le opere oggetto della D.I.A., ed asseverare che tali opere siano conformi agli strumenti urbanistici vigenti, sia generali che particolari, e al vigente regolamento edilizio e non in contrasto con gli strumenti urbanistici adottati, sia generali che particolari; dovrà altresì asseverare il rispetto delle norme di sicurezza e di quelle igienico-sanitarie vigenti. Articolo 8 Procedimento per le opere interne 1. Il soggetto legittimato deve presentare alla struttura competente una propria comunicazione con cui dà 19

20 notizia che, contestualmente al deposito della stessa, ha dato inizio ai lavori relativi ad opere interne alle costruzioni, allegando una relazione a firma di un professionista abilitato alla progettazione, che asseveri le opere da compiersi ed il rispetto delle norme di sicurezza e delle norme igienico-sanitarie vigenti. 2. La comunicazione deve contenere i seguenti dati: a) generalità del richiedente, nel caso di soggetto collettivo (società, ente, condominio) è necessario anche indicare le generalità della persona fisica che rappresenta il soggetto collettivo o che, comunque, è legittimata a presentare la domanda in base allo statuto o a specifico atto deliberativo da indicare nella domanda stessa; b) numero di codice fiscale di colui che dà la comunicazione; c) estremi ed ubicazione dell immobile, con l indicazione della zona urbanistica in cui insiste l immobile oggetto dell intervento; d) dichiarazione che l immobile non è soggetto a vincoli, ai sensi del D.Lgs 29/10/1999 n 490 e della legge 8 agosto1985 n. 431 artt.1 ter e 1 quinques; e) dichiarazione di proprietà dell immobile oggetto dell intervento o indicazione dell altro titolo che legittima il dichiarante all esecuzione delle opere interne; f) generalità del professionista, con relativo codice fiscale, nonché degli estremi dell iscrizione all Ordine o al Collegio professionale; g) generalità dell imprenditore che è stato incaricato della esecuzione delle opere interne; h) sottoscrizione del dichiarante, data e luogo di presentazione della comunicazione. 3. Il professionista, nella relazione, deve: a) autocertificare di essere abilitato alla progettazione, indicando gli estremi dell iscrizione al Collegio o all Ordine professionale di appartenenza; b) descrivere analiticamente le opere da compiersi; c) asseverare che le opere da compiersi: d) non siano in contrasto con gli strumenti urbanistici adottati o approvati, e con il presente regolamento edilizio; e) non comportino modifiche alla sagoma della costruzione, ai prospetti, né aumento delle superfici utili e del numero delle unità immobiliari; f) non modifichino la destinazione d uso delle costruzioni e delle singole unità immobiliari; g) non rechino pregiudizio alla statica dell immobile; h) per quanto riguarda gli immobili compresi nelle zone A, che gli stessi rispettino le originarie caratteristiche costruttive. 4. La relazione deve inoltre asseverare il rispetto delle norme di sicurezza e delle norme igienico-sanitarie vigenti. 5. Per le opere di manutenzione ordinaria il soggetto legittimato, deve presentare all Amministrazione Comunale una propria comunicazione contenete i seguenti dati: a) generalità del richiedente, nel caso di soggetto collettivo (società, ente, condominio) è necessario anche indicare le generalità della persona fisica che rappresenta il soggetto collettivo o che, comunque, è legittimata a presentare la domanda in base allo statuto o a specifico atto deliberativo da indicare nella domanda stessa; b) numero di codice fiscale di colui che dà la comunicazione; c) estremi ed ubicazione dell immobile, con l indicazione della zona urbanistica in cui insiste l immobile oggetto dell intervento; d) dichiarazione che l immobile non è soggetto a vincoli, ai sensi del D.Lgs 29/10/1999 n 490 e della legge 8 agosto1985 n. 431 artt.1 ter e 1 quinques; e) dichiarazione di proprietà dell immobile oggetto dell intervento o indicazione dell altro titolo che legittima il dichiarante all esecuzione delle opere interne; 20

21 f) generalità dell imprenditore che è stato incaricato della esecuzione delle opere interne; g) indicazione del recapito della discarica ove conferire i materiali di risulta dei lavori edili. Articolo 9 Domanda di autorizzazione paesaggistica 1. I soggetti legittimati, ai sensi dell art. 151 della D.Lgs n 490/99, a presentare istanza di autorizzazione paesaggistica devono indicare nell istanza medesima i seguenti elementi: a) generalità del richiedente, nel caso di soggetto collettivo (società, ente, condominio) è necessario anche indicare le generalità della persona fisica che rappresenta il soggetto collettivo o che, comunque, è legittimata a presentare la domanda in base allo statuto o a specifico atto deliberativo da indicare nella domanda; b) numero del codice fiscale del richiedente; c) estremi catastali e ubicazione dell immobile oggetto dell intervento; d) generalità del progettista, con indicazione dell Ordine o del Collegio professionale di appartenenza; e) specificazione della natura del vincolo (apposto in base alle procedure previste dalla legge 1497/39 ovvero operante ai sensi della L. 431/85); f) segnalazione in ordine all eventuale inserimento dell immobile all interno del perimetro del Parco delle Groane; g) comunicazione degli estremi di eventuali altri provvedimenti autorizzativi ex art. 7 della L. 1497/39 oppure ex art. 32, L. 47/85, oppure di compatibilità ambientale emessi sull immobile in questione; h) solo nel caso di nuova costruzione, di sopraelevazione o di ampliamento, vanno indicati gli estremi catastali dei fondi confinanti ed i proprietari, quali risultano dai pubblici registri immobiliari; i) indirizzo esatto, ove non coincidente con la residenza, dove comunicare o notificare gli atti amministrativi inerenti il procedimento. 2. La domanda deve riportare l elenco dettagliato dei documenti e degli elaborati allegati. Articolo 10 Proposte di piani attuativi di iniziativa privata 1. La proposta di piani attuativi di iniziativa privata, indirizzata alla Amministrazione Comunale Settore Tecnico Servizio Territorio, deve contenere oltre agli elaborati prescritti dalla Legge e dalla Normativa Regionale adottata in attuazione dell art. 7, secondo comma, L.R. nr. 23/1997, tutti i seguenti dati: a) generalità del proponente, nel caso di soggetto collettivo (società, ente, condominio) è necessario anche indicare le generalità della persona fisica che rappresenta il soggetto collettivo o che, comunque, è legittimata a presentare la proposta e i poteri in forza dei quali agisce; b) numero del codice fiscale del richiedente; c) generalità del progettista, con indicazione dell Ordine o del Collegio professionale di appartenenza; d) ubicazione ed estremi catastali dell immobile oggetto dell intervento con la specificazione: - della zona urbanistica in cui l immobile oggetto dell intervento insiste; - di eventuali vincoli ambientali, monumentali, o di altra natura (idrogeologico, sismico, ecc.), che gravano sull immobile oggetto dell intervento; e) documentazione fotografica dell ambiente circostante; f) studio d impatto ambientale ove prescritto dalla normativa vigente; g) indicazione del titolo che legittima il proponente ad avanzare la proposta di Piano Attuativo di iniziativa privata; h) luogo e data di presentazione della domanda nonché sottoscrizione del richiedente e del progettista. 2. La domanda deve riportare l elenco dettagliato dei documenti e degli elaborati allegati. 21

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