Economia reale e finanza. un analisi territoriale
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- Gioacchino Nanni
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1 Economia reale e finanza alla luce della crisi: un analisi territoriale Giuseppe Garofalo Facoltà di Economia Dipartimento di Studi Aziendali Tecnologici e Quantitativi
2 LOCAL Uno schema interpretativo GLOBAL Finanza Mercati locali del credito Banche centrali Sistema bancario globale CRISI: Finanza Economia reale Mercati finanziari internazionali Economia reale Sistema produttivo locale Commercio internazionale Sistema produttivo internazionale a e Governi
3 Crisi finanziaria: cause Produzione di strumenti finanziari per mezzo di strumenti ti finanziarii i Disallineamento del sistema finanziario rispetto all economia reale Eccesso di indebitamento e di liquidità del sistema
4 Crisi reale con base di partenza finanziaria Difficoltà di accesso al credito Rientro dal debito Risanamento finanziario Blocco della domanda mondiale (X) Ristrutturazione Debolezza e ricomposizione produttiva della domanda interna (C, I, G)
5 La crisi, in Italia, ha coinvolto, nella fase iniziale, relativamente più le imprese che le famiglie Il circolo vizioso tra Indicatori economici Indicatori patrimoniali Per spezzare il circolo vizioso e riprogettare l attività aziendale, serve un approccio strategico Indicatori finanziari
6 La situazione nel territorio Il relativo isolamento ha protetto il sistema territoriale dalle conseguenze più pesanti della crisi Il sistema delle banche locali ha garantito spazi, sia pur minimi, di accesso al credito
7 Le ambiguità della situazione locale L andamento congiunturale (di breve periodo) si innesta su un quadro pregresso segnato da elementi di debolezza strutturale (di lungo periodo): 1. dimensione troppo piccola delle unità produttive, 2. poca innovazione (di prodotto, di processo, organizzativa), 3. scarsa apertura ai mercati internazionali 4. modesta dotazione infrastrutturale (compreso Internet veloce)
8 Le azioni di policy da intraprendere Rompere l isolamento della Tuscia, ma non sacrificare l obiettivo della qualità della vita Ripensare il modello di sviluppo attivando azioni coordinate tra le istituzioni, gli attori economici, la società civile In ambito creditizio, salvaguardare il radicamento nel territorio, ma perseguire obiettivi di efficienza Favorire processi di accorpamento tra le unità produttive, con modelli organizzativi molteplici, da studiare caso per caso
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10 Soluzioni non convenzionali Microcredito Promuovere forme di cooperazione tra le imprese (Reti), con la mediazione [garanzia, stimolo, orientamento] dell Università, finalizzate ad obiettivi specifici (innovazione, i qualificazione i del prodotto, analisi i dei mercati di sbocco e di approvvigionamento, analisi delle potenzialità del web, )
11 La crisi come stimolo per nuove iniziative ed aggregazioni La crisi non può essere fronteggiata solo cercando di limitare it a breve i danni. Essa è destinata a dare maggior slancio alle innovazioni in ogni ambito,,per sfruttare le opportunità offerte dai nuovi mercati, dal sorgere di nuovi bisogni privati e pubblici e dalla spostamento della domanda verso nuovi tipi di prodotti e servizi. Un esempio è dato dalle industrie della cosiddetta green economy, un settore quello dei prodotti e servizi che impiegano energia rinnovabile che è uno dei nuovi pilastri dell economia. Il fatturato globale l del settore nel 2008, secondo una ricerca condotta dalla banca HSBC, è aumentato del 75%, superando quello dei settori dell aerospazio e della difesa messi insieme, e dovrebbe quadruplicare da qui al Secondo un report della società di consulenza Ernst&Young (A new era for renewables in Europe), piuttosto che sui grandi progetti, occorre puntare su generazione distribuita, piccoli impianti e reti intelligenti, soluzioni alla portata anche delle pmi.
12 Contestualizzare la situazione Salvo nuove bolle finanziarie e valutarie a scadenza ± ravvicinata, evitabili solo con interventi regolativi i in ambito finanziario -coin
13 Lazio vs Italia
14 GLOBAL + LOCAL = GLOCAL Pensare globale Agire locale
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