Corso San Gottardo 35, ore 18 del

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Corso San Gottardo 35, ore 18 del"

Transcript

1 Numero a 24 pagine GIORNALE DELL ASSOCIAZIONE MILANOSUD ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE 2011 VISITATECI SU INCONTRIAMOCI SU GRUPPO MILANOSUD Zona 5, in arrivo una ricicleria Amsa Per una zona più pulita. Questo potrebbe essere lo slogan con il quale il 20 ottobre prossimo il presidente Aldo Ugliano presenterà ai cittadini della zona 5 il pacchetto ambiente elaborato in questi mesi con l Amsa e, in parte, con la collaborazione della grande distribuzione di zona. «Si tratta di un primo importante passo - ha dichiarato il presidente Ugliano - per la avere una zona e una città più pulita. Uno sforzo che per avere successo dovrà essere accompagnato da una presa di coscienza da parte di cittadini e soggetti economici». Il pacchetto contiene diverse iniziative. La più importante è sicuramente il progetto per la realizzazione di una ricicleria in zona 5. Struttura questa che, evitando ai cittadini di andare fino in zona piazza Napoli (piazzale delle Milizie) per raggiungere una ricicleria, favorirà la raccolta differenziata dei rifiuti ingombranti e nocivi per l ambiente (olii esausti, vernici, elettronica, macerie ecc.). Oltreché c è da sperarlo dare un motivo in più per comportarsi civilmente a coloro che sono tentati ad abbandonare rifiuti sui cigli delle strade e nelle aree agricole. Stefano Ferri Continua a pagina 3 Concorso letterario Milanosud Premiazione degli scrittori cronaca di un successo (non) annunciato Moltissime le persone accorse alla Libreria del Corso per festeggiare i 47 scrittori che si sono cimentati con l arte della scrittura Alcuni dei partecipanti al concorso Corso San Gottardo 35, ore 18 del 23 settembre: manca mezz ora all inizio della premiazione ma noi di Milanosud siamo già tutti qui, un po emozionati e molto curiosi di dare un volto ai nomi dei partecipanti al nostro Concorso Letterario. Piccoli gruppi di soci sostano davanti alle vetrine della Libreria del Corso: alcuni si riconoscono, scattano i saluti, i sorrisi, gli abbracci. Stanno soprattutto arrivando gli autori e i loro parenti e amici, che sono Ticinello: avanti piano Per la Cascina Campazzo si cercano i soldi della MM e per le aree del Comune quelli della Regione Lombardia ansiosi di prendere posto sulla terrazza della libreria dove si terrà la manifestazione. Fa un caldo umido da tardo pomeriggio di fine estate eppure l aria è frizzante. Finalmente si comincia, l ampio spazio è tutto pieno e la giuria (composta da cinque soci-redattori di Milanosud) è schierata in prima fila. Il saluto ai presenti tocca al direttore del giornale, Stefano Ferri, che apre con un ringraziamento ad Aldo Ugliano, Presidente del Consiglio di Zona 5, per la sua presenza tra noi questa sera e al direttore della Libreria del Corso, Massimo Rebecchi, che ci ha ospitato e sostenuto durante tutte le fasi del Concorso. «Tra gli invitati - annuncia Ferri - c è anche Mattia Fabris, attore di Atir Teatro Ringhiera, che ci ha farà un regalo: la lettura di alcuni brani, scelti dalla giuria, dei racconti classificati ai primi cinque posti». Giovanna Tettamanzi Servizio alle pagine 10, 11, 12, 13, 14 Dibattito a Rozzano sul Piano di Governo del Territorio Urbanistica e recupero dell edilizia rurale Lavori fantasma in via Martinengo Stop agli allevamenti di galline in gabbia Intervista ad Alessandra Faiella Teatro Ringhiera si alza il sipario! Le cascine del territorio La Via Naturale Arte, cucina e sociologia Storia: accadde a ottobre Musica e libri Agenda di zona ALL INTERNO Sviluppo della città e consenso pubblico Un tema sta infuocando l autunno ancora caldo di Rozzano: il Piano di Governodel Territorio (Pgt). Da qui la nostra digressione su un tema di grande interesse e che sta a cuore a tanti cittadini. La prima impressione che emerge leggendo il Pgt (che si può scaricare dal sito del Comune di Rozzano e che invito tutti a fare) riguarda l ampiezza delle modifiche e dei cosiddetti riassetti urbanistici. Si tratta di un riordinamento di lungo periodo che vorrebbe dare un volto definitivo alla città. Ritornando sul tema di fondo: il Pgt dipinge il quadro a tendere, con principi condivisibili e ben esposti, ma con un impatto su molte aree del territorio comunale che stanno intimorendo parte della cittadinanza. Gli indirizzi che l Amministrazione comunale vorrebbe proporre nei prossimi anni riguardano principalmente le seguenti aree: 1) riqualificazione del centro cittadino, dove per centro si identifica la piazza Giovanni Foglia e tutta l area circostante. 2) Riqualificazione di viale Lombardia, ormai divenuta nel tempo il centro commerciale e dello struscio di Rozzano con la demolizione del cinema teatro Fellini e lo sfruttamento di aree occupate da tre distributori di benzina, di cui uno è già entrato nel patrimonio pubblico. 3) Alcuni ambiti di trasformazione prevalentemente urbanistica residenziale. 4) Il progetto della città nuova nell area oggi agricola tra il Naviglio Pavese e l Autostrada Mi-Ge, al confine con Assago. 5) Due grandi aree di compensazione ambientale poste a sud e a nord del territorio del Comune. Cecilia Stefanini Servizio a pagina 9 Una bambina mentre osserva le mucche della Cascina Campazzo Tante idee ma poche novità concrete per il Parco Ticinello. Le questioni relative alla messa in sicurezza della Cascina Campazzo, ormai in parte interdetta all accesso degli agricoltori e dei cittadini, e degli interventi sulle aree agricole di proprietà del Comune sono per il momento in uno stato di stallo, a causa della mancanze di risorse, a cui l Amministrazione comunale sta cercando di fare fronte cercando altre soluzioni, attraverso il coinvolgimento di altri soggetti pubblici. Stefano Ferri Le gite di Milanosud Ultimi posti (e giorni) per iscriversi alla visita del 19 e 20 novembre a Pisa e Lucca, le due bellissime città toscane, da secoli ammirate da turisti di tutto il mondo. Informazioni a pagina 18 Ecco i bus notturni Da ottobre Milano è percorsa da undici linee di bus notturni, che viaggiano dalle 2 alle 6 sulle principali direttrici cittadine, tre delle quali passanti per la zona sud delle città. Servizio a pagina 4

2 2 ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE 2011 Gli amici di Milanosud In ricordo di Umberto Buda 25 ottobre Quattro anni fa ci lasciava Umberto Buda. Noi vecchi di Milanosud, cronisti di quartiere, storici di borgata, elzeviristi di caseggiato, amici e lettori e simpatizzanti di questo giornale sappiamo che senza l opera generosa infaticabile di Umberto questo giornale oggi non ci sarebbe. Lo ricordiamo sempre, Umberto, lo ricordiamo ogni volta che ci accingiamo a scrivere le pagine di questo giornale, a confezionarle, a girare per i quartieri in cerca di notizie, a registrare la voce di chiunque abbia qualcosa da chiedere o da raccontare. Lo ricordiamo perché la nostra (modesta) fatica è possibile solo grazie alla sua tanta fatica, perché quanto di utile possa rappresentare un giornale zonale scaturisce da un generoso, prolungato impegno di chi ama vivere tra la gente e non si rassegna al conformismo, ai luoghi comuni, all indifferenza. E questo era il nostro Umberto. Per questo nasce e vive un giornale di zona, come Milanosud è da ormai quattordici anni e vuole continuare ad essere. Consapevoli che non bisogna mai accontentarsi, ma interrogare, interrogarsi, cercare. Anche questo ci ha insegnato Umberto. Grazie ancora. Benvenuto Carlos Alberto! L intera famiglia di Milanosud augura un caloroso benvenuto a Carlos Alberto Casolo, figlio di Riccardo e Damiana, nato l 11 settembre scorso alla clinica Mangiagalli. Aspettiamo il piccolo Carlos Alberto in associazione, insieme a mamma e papà, per portare a tutti i soci il suo essenziale contributo di allegria e spensieratezza e...fare la tessera dell associazione! :-) EDICOLANDO L edicola di via Gramsci a Rozzano L edicola di via Gramsci a Rozzano è una delle più fornite della città. Oltre al nostro giornale, distribuito gratuitamente, vende ricariche telefoniche, giocattoli, articoli da regalo, cancelleria, articoli per la scuola, biglietti per i mezzi pubblici e molto molto altro ancora. Il chiosco è aperto tutti i giorni e la domenica solo alla mattina. Claudio Muzzana va in Comune Il nostro redattore eletto in Commissione Paesaggistica Il consigliere della Zona 5 Claudio Muzzana (Pd), nonché da anni redattore del nostro giornale, è stato eletto come rappresentante della Zona 5 nella Commissione Paesaggio del Comune di Milano. Un importante riconoscimento alla sua competenza, talvolta accompagnata da una certa ruvidezza, sempre compensata però da una grande passione e impegno civile. La Commissione in questione è l organo tecnicoconsultivo del Comune incaricata di valutare la qualità dei progetti con particolare riguardo al loro corretto inserimento nel contesto urbano. Essa esprime pareri in merito alla compatibilità paesaggistica, alla valutazione dell impatto paesistico dei progetti, e in tutti gli altri casi previsti dalle norme vigenti. L associazione Milanosud e la redazione del giornale fanno a Claudio i migliori auguri di buon lavoro. L APPROFONDIMENTO Quelli che... Hanno le pensioni ad castam Siamo talmente abituati a criticare le leggi ad personam che dimentichiamo di contestare quelle più gravi e dannose per noi ossia: le leggi ad castam. Sono leggi e regolamenti leciti, talvolta conosciuti solo dagli interessati, che scaricano pesanti oneri sulle nostre tasche. Parlo del settore pubblico ed in particolare del sistema pensionistico, della previdenza sociale, che nel caso specifico si trasforma in arricchimento sociale, con le pensioni d oro assegnate in base a scandalose leggi fatte spesso dagli stessi beneficiari, articolate con combinati disposti di carica e promozioni che producono benefici da capogiro. Essendo l elenco dei privilegiati purtroppo molto lungo, limito questa prima puntata a due categorie: i super ricchi ed i super giovani. Questi alcuni esempi di pensione mensili lorde dei super ricchi: Antoine Bernheim (Ass. Generali) euro, record europeo pensionistico; Mauro Sentinelli (telefonia) ,55; Mauro Gambero (finanza) ,28; Alberto De Petris (telefonia) ,28; Vito Gamberale (telefonia) ,36; Germano Fanelli (elettronica) ,36; Alberto Giordano (finanza) ,67; Federico Imberbi (finanza) ,20; Felice Crosta (Regione Sicilia) ; Lamberto Dini (banca e Senato) ; Giuliano Amato (Parlamento e governo) Giuliano Amato fu quello che tagliò le nostre pensioni e prelevò il famoso sei per mille dai nostro conti correnti. Le baby pensioni sono ora tagliate del 10% dalla recente riforma. Queste invece alcuni esempi di baby pensioni o pensioni di gioventù scandalose, sempre mensili lorde: Giuseppe Gamberane (parlamentare) 8.455, maturata ad anni 42; Antonio Di Pietro (magistratura) 2.644,57 ad anni 44; Pier Domenico Gallo (bancario) ad anni 45; Rino Piscitelli (parlamentare) ad anni 47; Pier Camillo Russo (assessore Sicilia) ad anni 48; Alfonso Pecoraro Scanio (parlamentare) ad anni 49; Mario Sarcinelli (bancario) ad anni 48; Vittorio Sgarbi (parlamentare) ad anni 54; Enrico Boselli (parlamentare) ad anni 51; Pietro Folena (parlamentare) ad anni 50; Walter Veltroni (parlamentare e membro di governo) ad anni 49; Carlo Azeglio Ciampi (Banca d Italia e membro di governo) ad anni 59; Romano Prodi (parlamentare e membro di governo) ad anni 60; Publio Fiori (vittima terrorismo e parlamentare) ; Giovanni Consorte (assicurazioni) ; Ivano Sacchetti (assicurazioni) ; Ernesto Paolillo (bancario) ; Luciano Moggi (dirigente calcistico) ; Coboldi Gigli (dirigente calcistico) Sono solo alcuni dei nomi dei tanti privilegiati a cui se ne possono aggiungere altri famosi che hanno avuto la pensione tra i 54 e 56 anni di età: Cesare Romiti, Carlo De Benedetti, Raffaella Carrà, Giorgetto Giugiaro, Sophia Loren. Per altre interessanti curiosità rimando alla prossima puntata. Walter Luini Giornale dell Associazione socio culturale via Santa Teresa 2A, Milano telefono: redazione@milanosud.it Direttore Responsabile Stefano Ferri Illustrazioni G. Gariani, E. Paci Redazione R. Casolo, S. Errico, A. Fumagalli, T. Galvanini, D. Gilera, P. Grilli, R. Iacono, G. Lazzaretti, L. Miniutti, W. Luini, A. Muzzana, C. Muzzana, L. Pantucci, A. Stefanini, C. Stefanini, R. Tammaro, G. Tettamanzi Fotografie F. Natalini Impaginazione L. Pantucci, E. Paci, F. Auletta, A.Rubagotti, F.De Melis Raccolta Pubblicità A. Alemanno pubblicita@milanosud.it Stampa Nuova Sebe S.p.A. Via Brescia 22, Cernusco S/N tel 02/ tiratura copie Registrazione n 744 novembre 1997 del Tribunale di Milano Numero ROC: 19637

3 ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE Ticinello: avanti piano Per la Cascina Campazzo si cercano i soldi della MM e per le aree comunali quelli della Regione Lombardia Cascina Campazzo, 24 settembre. Balli e merende sull aia in occasione dell iniziativa Cascine Aperte Segue dalla prima pagina L assessore all Urbanistica e all Edilizia Lucia De Cesaris, da noi interpellata in merito ai lavori alla cascina, ha dichiarato: «La Cascina Campazzo è stata consegnata dalla società Atlair al Comune nel maggio In questo momento l Amministrazione comunale sta facendo il punto sugli interventi necessari e sta cercando un accordo con MM (Metropolitana Milanese) affinché sia questa ad anticipare i fondi necessari per il restauro: sarà poi compito del Comune provvedere alla restituzione. Per quanto riguarda la famiglia che occupa la cascina e i terreni limitrofi del Comune l obiettivo è di arrivare alla regolarizzazione attraverso i contratti di collaborazione agricola. A questo fine stiamo studiando tempi e costi dell operazione. Per la realizzazione del progetto sarà importante arrivare all approvazione del Piano di Distretto Agricolo con riferimento al quale il Comune intende finalizzare il contratto di distretto per lo sviluppo di Milano che consentirà di accedere ai finanziamenti per il recupero completo della cascina». Milanosud cerca agenti part-time per la raccolta degli spazi pubblicitari. Per candidarsi inviare il curriculum a: pubblicita@milanosud.it Molto più laconica invece è stata invece la risposta dell assessore su cosa intende fare il Comune in merito alla ventennale questione delle aree del parco di proprietà privata che dovrebbero divenire pubbliche. Alla domanda se per entrarne in possesso si intende attendere la sentenza di terzo grado o procedere con l esproprio, o ancora accordarsi con la proprietà per uno scambio di aree, utilizzando strumenti analoghi a quello della perequazione, proposto dalla giunta precedente, la risposta è stata: «È una questione aperta, stiamo facendo un esame della situazione per potere gestire questa criticità». Una dichiarazione molto prudente, influenzata dal prossimo dibattito sul Pgt e dai decennali rapporti non facili con la proprietà. In merito invece alla situazione della aree di proprietà del Comune, oggetto da anni di progetti preventivi d intervento mai finanziati, non siamo riusciti ad avere risposte da parte dall assessore all Urbanistica Pierfrancesco Maran, nonostante sia stato più volte interpellato. Chieste a questo proposito informazioni al conduttore della cascina Andrea Falappi, in occasione dell iniziativa Cascine Aperte che ha visto la Campazzo come al solito in prima linea nell organizzare iniziative, abbiamo saputo che l associazione Parco Ticinello ha scovato dei fondi in Regione che potrebbero essere utilizzati per rendere le aree fruibili dai cittadini. «È una strada che deve essere ancora verificata nei dettagli, che Comune e Provincia dovrebbero comunque percorrere insieme, presentando un progetto comune. Dopo l interesse dei politici per questa soluzione ora si devono muovere i funzionari pubblici, ma non né facile né veloce ha concluso Falappi perché si tratta di organizzare e coordinare molti soggetti». Stefano Ferri In arrivo una ricicleria Amsa Allo studio anche iniziative per la raccolta differenziata e per impedire l abbandono dei carrelli della spesa Segue dalla prima pagina L area individuata per la nuova ricicleria da Cdz e Amsa è quella di via Chiesa Rossa 156, là dove tempo fa si trovavano gli orti comunali, spostati nei mesi scorsi, a causa della scoperta di un alto livello di inquinamento del terreno. Proprio l inquinamento è al momento l unico possibile ostacolo all impianto. I tecnici dell Amsa infatti stanno compiendo in questi giorni dei test, per verificare che lo stato del terreno il cui costo di bonifica è stata valutato circa 1 milione 100 mila euro non impedisca la realizzazione della ricicleria. Interpellati a questo proposito sia i vertici di Amsa che del Cdz si sono detti però fiduciosi che questo non accadrà, poiché ritengono che il livello d inquinamento presente non dovrebbe essere tale da impedire la realizzazione dei nuovi impianti. La seconda iniziativa del pacchetto ambiente è nata da un proficuo rapporto instaurato tra Cdz e grande distribuzione. Nelle settimane scorse il presidente Ugliano ha incontrato insieme alla polizia locale i responsabili di dodici supermercati della zona, per concordare azioni di contrasto all abbandono dei carrelli. È stato istituito un canale di comunicazione dedicato, che consentirà alla polizia locale di avvertire i punti vendita ogni qualvolta saranno individuati dei carrelli per strada, per poterli recuperare prontamente prima che questi vengano rimossi dall Amsa e portati in deposito. Previsti anche sistemi di sbarramento nei pressi dei supermercati e una campagna di informazione, che sensibilizzi i clienti dei supermercati sul fatto che portare via un carrello è a tutti gli effetti un furto e sui temi della raccolta differenziata. Allo stesso tempo il Cdz ha chiesto ai negozi di individuare degli spazi all interno delle loro aree, dove collocare campane per la raccolta di vetro, pile, plastica ecc. «Bisogna creare le condizioni per una raccolta differenziata sempre più incisiva - ha affermato il presidente Ugliano non bisogna dimenticare che secondo i dati Amsa tra il 5 e il 10% egli edifici di Milano non ha spazi adeguati per conferire adeguatamente i rifiuti». Insieme ai temi del pacchetto ambiente non potevano mancare le questioni inceneritore e Parco Sud «Chiederemo alla Provincia di pronunciarsi definitivamente contro la realizzazione dell inceneritore, anche perché la stessa presidente dell Amsa Sonia Cantoni, che sarà con noi all incontro del 20 ottobre in Consiglio di Zona insieme all assessore all Ambiente del Comune Pierfrancesco Maran, ha espressamente dichiarato che un impianto del genere è inutile per Milano ha spiegato il presidente Ugliano presto sentiremo anche il neo vice presidente del Parco agricolo Sud Rosario Pantaleo, consigliere comunale indicato da Milano nel Consiglio direttivo del parco ha poi concluso - per capire come muoverci per combattere le discariche abusive, prima fra tutte quelle lungo via Selvanesco, su cui anche la magistratura sta da tempo indagando». Stefano Ferri Cascina Basmetto, 24 settembre. Il presidente Aldo Ugliano mentre discute con dei cittadini all iniziativa Cascine Aperte DOPO LA CHIUSURA DI GIUGNO Riapre il Cam di via Saponaro Novità positive per il Cam di via Saponaro, chiuso nel giugno scorso dai Vigili del Fuoco, per problemi principalmente amministrativi. La settimana scorsa la Commissione comunale di vigilanza locali pubblico spettacolo ha espresso parere favorevole alla riapertura dei locali adibiti al ballo e alle iniziative pubbliche dell importante struttura del Gratosoglio. Dopo un ulteriore sopralluogo da parte dei Vigili del Fuoco, che verrà fatta in questi giorni, il Cam dovrebbe quindi riaprire nel giro di poco tempo. C. M. OMNIA ASSISTENZA Largo Promessi Sposi, Milano Cell info@omniassistenza.com p.iva:

4 4 ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE 2011 In autobus anche di notte Dal 30 settembre attivo un servizio di trasporto notturno su undici linee e in zona 5 quattro nuovi Radiobus di quartiere Piccola rivoluzione nelle linee Atm. Dal 30 settembre scorso l azienda dei trasporti milanese ha introdotto un servizio di trasporto notturno, attivo tutti i venerdì e i sabato, dalle 2 di notte alle 6 del mattino. La zona sud di Milano è interessata da tre nuove linee di superficie: due che transitano lungo il percorso della M2 (da Cascina Gobba a Famagosta) e della M3 (da Maciachini a S. Donato), e una, denominata N15, cha va da piazza S. Babila fino a Gratosoglio, passando per Missori, c.so Italia, c.so S. Gottardo, via Meda, via Montegani e via dei Missaglia, fino alla fermata Missaglia/Scuola di Santarosa. Novità anche per il servizio di radiobus di quartiere, che ha visto l introduzione della nuova linea Q79, che ripercorrendo il percorso del bus 79, collega dalle 22 alle 2 di notte piazza Abbiategrasso a Gratosoglio,. «L obiettivo ha dichiarato l assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran è consentire ai milanesi di vivere la città anche di notte, muovendosi senza prendere per forza l auto. Valuteremo tra sei mesi, sulla base della risposta dei cittadini, se ampliare ulteriormente questi servizi notturni». Ma le novità non riguardano solo la zona sud della città. Insieme alle tre linee del servizio notturno descritte, sono state attivate altre 8 linee, che transiteranno ogni mezzora lungo 650 fermate previste. Si tratta della sostitutiva M1 e delle linee 42, 50, 54, 57, 90/91 e 94 (le corse notturne saranno indicate con la lettera N davanti al numero). Il servizio continuato sarà garantito anche nei sette parcheggi multipiano di corrispondenza (Molino Dorino, Lampugnano e Bisceglie sulla linea M1; Famagosta e Cascina Gobba sulla linea M2; Maciachini e San Donato sulla M3). Le novità riguarderanno anche la durata dei biglietti e le modalità d acquisto. Gli utenti, oltre poter usare i biglietti e gli abbonamenti normalmente in uso sulla rete Atm, potranno acquistarli anche di notte, nei 260 parcometri attivi in città che, dalle 0,30 alle 6 del mattino, stamperanno ticket utilizzabili solo sulla rete di superficie, al costo di 1 euro e 50, con una validità di 120 minuti. Al fine di facilitare l acquisto dei biglietti entro fino ottobre l Amministrazione ha assicurato che il numero dei parcometri disponibili salirà a 500. Oltre la Q79 di cui abbiamo scritto sopra Atm ha introdotto altre 3 linee di radiobus, che si aggiungono alle dieci gia esistenti (nella nostra zona la Q59 Conchetta/Promessi Sposi, la Q71 Sant Ambrogio/Ospedale San Paolo e la Q88 Santa Giulia/Rogoredo). Si tratta della Q48 nel quartiere Lotto/Principe Eugenio; della Q68 nel quartiere Bonola/Gallaratese; e della Q78 nel quartiere Lotto/Ospedale San Carlo. La prenotazione di questo servizio che secondo i dati in possesso ad Atm ha dato ottimi risultati con il raddoppio dei passeggeri trasportati rispetto alle linee tradizionali avviene attraverso una telefonata al numero 02/ (lo stesso del Radiobus), a partire dalle 13 del giorno stesso. Il servizio, come detto attivo dalle 22 alle 2, parte in coincidenza con le principali linee di collegamento con il centro città ogni 15 minuti e porta i passeggeri a destinazione, vicino casa, grazie al raddoppio delle fermate. E con in più anche il vantaggio della possibilità di acquistare a bordo il biglietto senza nessun sovrapprezzo. L assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran Al fine di garantire la sicurezza dei cittadini Atm ha assicurato anche un potenziamento delle squadre dei controllori, che saranno «di minimo tre persone» ciascuna, con un rafforzamento dei legami con la sala operativa dell azienda. Alla presentazione del servizio in Consiglio comunale l opposizione ha annunciato emendamenti per «riportare a 1 euro il costo dei biglietti» e ha considerato il nuovo servizio notturno un lusso, perché soddisferebbe solo il 2% degli utenti, con un costo però di 100 milioni di euro all anno, pari al 15% dei costi totali che Atm sostiene per tutti i servizi di trasporto. Affermazione questa smentita dall assessore Maran e da Atm che hanno precisato che per il 2011 i costi dei servizi notturni, a seguito di razionalizzazioni della rete, è rientrato all interno del contratto annuale, mentre per il 2012 i costi dovrebbero essere di circa 1 milione di euro, a copertura delle 400 ore in più di servizio. Giovanni Fontana Controllori sulla 90/91 Dalla seconda settimana di settembre Atm ha potenziato il servizio di vigilanza e controllo notturno a bordo delle linea filoviaria 90/91, spesso esposta nei mesi scorsi alle scorribande di gruppi di teppisti e di disperati, che ne scoraggiavano l uso. La presenza di controllori ha portato, nei primi nove giorni di attivazione, a circa contravvenzioni, il dieci per cento delle quali pagate subito (50 euro). INIZIATIVA DI GRATOSOUL Successo della biciclettata all Abbazia di Chiaravalle Circa una trentina di ciclisti sono partiti sabato 25 settembre dal circolo Gratosoul di Gratosoglio per una bella gita a Chiaravalle, con visita guidata all Abbazia e pranzo nella magnifica sala, messa a disposizione dai monaci della chiesa, fondata da Bernardo di Fontaines nel XII secolo. Un iniziata riuscita che è divenuta preludio di un altra già all orizzonte: la visita guidata alla mostra antologica di Palazzo Reale, dedicata all artista romana Artemisia Gentileschi. Per informazioni: gruppogratosoul@gmail.com e cell. 345/ APPROFONDIMENTO Accessi stradali al Quartiere Cantalupa Gentile redazione, ritengo che la soluzione ipotizzata nel numero di luglio del vostro giornale di collegare il Quartiere Cantalupa esclusivamente con la via De Finetti, chiudendo gli accessi diretti alla A7 sia problematica, infatti questa soluzione era stata già proposta anni fa dall Ing. Oneta ma portata all assemblea del quartiere era stata respinta per le seguenti ragioni valide anche oggi: A) Il quartiere Cantalupa gode di accesso esclusivo alla A7 grazie ad una convenzione del 13 ottobre 1961( art. 1, 5 e 6) tra la allora Autostrada Serravalle Milano - Ponte Chiasso e la Società La Cantalupa di Milano. B) Molti residenti utilizzano la A7 per raggiungere posti di lavoro nell hinterland di Milano. C) Molti residenti utilizzano i servizi bancari, commerciali, multiplex, impianti sportivi, postali e scolastici di Milano-Fiori e del Comune di Assago. D) Nel quartiere Cantalupa oltre alla residenza (circa 450 abitanti), operano attività lavorative che non possono fare a meno dell accesso diretto all autostrada e precisamente: Motel Alga; Pronto Gomme srl; Omnia Set srl; De Paoli associati srl; Associazione Sviluppo Cina; Calderjs spa; Invest Hong-Kong (rappresentante del dipartimento del governo di Hong-Kong); Austria Business Agency; Anguilla Tourist Board (Ufficio del turismo isole dei Caraibi); OKI show-room (stampanti); Silcri srl (arredi); Sin-Pa (segreteria generale Sindacato Padano); Pathos Tours (agenzia viaggi); Associazione Aglad (San Patrignano); Siklo rl (restauri edilizi); Ristorante Pizzeria Cantalupa. Dato che queste attività non sono concentrate ma sparse su più edifici, la divisione territoriale con la residenza è praticamente impossibile. Mentre non dovrebbe essere difficile aprire lo svincolo A7/via Boffalora, costruito nel 1992 rifatto due anni fa, ma da sempre chiuso. Eppure sarebbe utile anche per il trasporto pubblico, linea 162, che avrebbe un unico percorso per servire l ex Quartiere Binda e il Quartiere Cantalupa. Arch. Gianni Zenoni Presidente C.to Quartiere Cantalupa Studio Dentistico Montinari Dott. Luigi Montinari Medico Chirurgo (Direttore Sanitario) Dott. Andrea Montinari Medico Odontoiatra -Estetica dentale -Implantologia -Chirurgia Orale -Parodontologia PrimaVisita e preventivo senza impegno Finanziamenti bancari personalizzati P.Za Abbiategrasso MM3 Concessinario MM Linea 3 Abbiategrasso Tram 3-15 Fermata Missaglia Saponaro Ferrari/BMW Banca Intesa Milano Via Saponaro 10/A Via Saponaro o Tel-Fax Fermata Tram Parcheggio andreamontinari79@hotmail.co amontinari79@hotmail.co Via dei Missaglia Studio Dentistico -Protesi fissa e mobile -Conservativa -Ortodonzia -Anestesia generale in altra struttura

5 ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE Gli utenti delle Trenord costretti a subire disservizi inaccettabili Stazioni S9 sporche e degradate La nascita di Trenord, incentrata sulla grande promessa di avere il pendolare al centro del suo servizio, sembrava essere una valida soluzione almeno per la rete regionale lombarda. Senza entrare troppo nel merito delle varie problematiche della mobilità ferroviaria, abbiamo visionato alcune stazioni della linea suburbana S9 che attraversa la zona sud di Milano. Le foto che sottoponiamo al giudizio dei nostri lettori parlano da sole: sporcizia, escrementi, graffiti di ogni tipo, vetri e obliteratrici rotte. Il teleindicatore alla stazione Romolo funziona solo in una direzione, mentre in Porta Romana non esiste proprio. Anche i treni si fermano un po secondo i gusti dei macchinisti. Quindi non si può mai sapere dove si ferma la carrozza sulla quale devi salire. Ovviamente quell immondizia non cade dal cielo e, nel caso della stazione di P. Romana, la sua vicinanza allo Scalo Romana non aiuta. Tuttavia, stiamo parlando di una zona quasi centrale di Milano, frequentatissima, e investire sui servizi alla collettività, come il tenere in modo decoroso le stazioni, è uno dei doveri di uno stato evoluto e civile. Olga Romanova PIAZZA ABBIATEGRASSO Parcheggio interscambio in stallo Il progetto del parcheggio di piazza Abbioategrasso di cui si parla da anni è ancora fermo al palo. Atm ha consegnato al Comune il progetto di fattibilità nel mese di giugno scorso e sta attendendo la risposta. Anche la Società proprietaria del distributore benzina è in attesa di conoscere le decisioni del Comune per il suo spostamento. In ogni caso si ritiene che il progetto esecutivo per il bando di gara per l appalto possa essere pronto entro fine anno. FINE DEI LAVORI PREVISTA PER L INIZIO DEL 2012 Pensiline Atm in via Baroni Dopo moltissimi solleciti effettuati sia al settore Mobilità del Comune che alla Direzione Pianificazione di Atm, è stato comunicato che i lavori per la posa pensiline per il bus 79 lungo la via Costantino Baroni inizieranno entro fine anno e termineranno tra gennaio e febbraio Mentre, per quanto riguarda la possibilità di aumentare i passaggi, della linea 79 nel quartiere di Ronchetto delle Rane, al fine di evitare lunghe attese da parte dei cittadini, si aspetta di conoscere il parere del Comune che deve pagare i relativi costi supplementari, mentre per quanto riguarda Atm non ci sono problemi. C. M. LA PAROLA AL Atti vandalici, chi li compie rischia la galera Ècapitato ad ognuno di noi di camminare per strada e notare, ad esempio, pensiline dei tram con i vetri rotti, cestini dei rifiuti rovesciati, muri imbrattati o altri beni di pubblica utilità resi inservibili o comunque danneggiati o deturpati. Ma cosa dice la legge in materia di danneggiamento e deturpamento di cose pubbliche o di pubblica utilità o comunque esposte alla pubblica fede (ovvero poste in strada e non protette da recinzioni o cancelli o altro)? Il Codice penale si occupa di queste materie agli articoli 635 e 639, i quali trattano rispettivamente di danneggiamento e di deturpamento e imbrattamento di cose altrui. In particolare, l articolo 635 prevede, nella sua forma più semplice, che Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 309. Analogamente, l articolo 639 prevede che Chiunque, fuori dei casi preveduti dall articolo 635, deturpa o imbratta cose mobili o immobili altrui è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a euro 103. Si tratta di reati puniti non molto severamente, in quanto innanzitutto procedibili a querela di parte (ovvero, lo si ricordi, soltanto a seguito di richiesta esplicita da parte dell interessato) e sanzionate la prima alternativamente con la reclusione o con la multa, la seconda con la sola multa. Tuttavia, in uno dei numerosi recenti c.d. pacchetti sicurezza ed in particolare con legge n. 94 del 2009, il legislatore si è occupato anche di queste due fattispecie di reato, ritenendo che la risposta dell ordinamento giuridico all allarme sociale che queste condotte, e soprattutto la loro frequenza, ingenerano nella collettività fosse insufficiente ed andasse rafforzata. Dunque, con legge n. 94 del 2009, l articolo 635 è stato modificato e nella nuova formulazione è prevista la condanna alla reclusione da sei mesi a tre anni, con procedibilità d ufficio, ogni volta che il danneggiamento è commesso, tra l altro, su edifici pubblici o destinati a uso pubblico o su cose di interesse storico o artistico o su immobili dei centri storici ovvero in costruzione o ristrutturazione, nonché su tutte le cose esposte alla pubblica fede. Allo stesso modo, deturpamenti e imbrattamenti, se commessi su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati sono puniti con la pena della reclusione da uno a sei mesi o della multa da 300 a euro. Se invece il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico, si applica la pena della reclusione da tre mesi a un anno e della multa da a euro. In tutti questi casi si procede ora senza bisogno di una querela da parte dell interessato, ovvero si procede d ufficio. Avv. Mirko Spelta viadanaspelta@virgilio.it

6 6 ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE 2011 Per difendere e recuperare le aree agricole cittadine Vicissitudini urbanistiche e recupero delle cascine Il recupero dell edilizia rurale sta diventando di giorno in giorno sempre più pressante. In particolare nella nostra Zona 5 e le altre Zone contigue dove esiste ancora un vasto territorio agricolo e dove diversi anni fa l area rurale era considerata importante ed era tenuta in alta considerazione. Purtroppo l indiscriminata proliferazione edilizia con la realizzazione di enormi quartieri, l ingente abbandono, il crescente degrado, strutturale e paesistico, hanno colpito la nostra città e hanno quasi cancellato quello che è stato il paesaggio rurale milanese ed in particolare le cascine. L attività agricola è stata sicuramente la prima che ha avvertito la pressione dello sviluppo dell urbanizzazione ed è anche la prima che ha segnalato come il territorio non sia un bene riproducibile. Vista dall alto la nostra città sembra una colata di cemento con un po di verde che assomiglia a piccoli giardini condominiali. In questa trasformazione le forze politiche, che hanno il supporto di tutti noi, hanno la responsabilità di gestire una serie di programmazioni, ma soprattutto una serie di indirizzi generali delle trasformazioni del territorio, in modo che vengano svolti con maggior efficacia di quanto non siano stati sviluppati nel corso delle stagioni amministrative che ci hanno preceduto, che pesano sulle città ed in particolare sul patrimonio edilizio storico, sul quale è necessario trovare urgentemente le giuste risposte a tutti i problemi che continuano ad indurre al suo abbandono. Anche in questi ultimi tempi nella nostra zona sono in corso richieste, da parte di privati, di demolizione di complessi rurali, anche importanti, per poter realizzare complessi edilizi per abitazioni. Complessi rurali che sono stati lasciati degradare nel tempo, sia dal Comune che dai privati, senza alcun intervento di conservazione e senza obblighi da parte di alcun ente pubblico. La volontà di conservare un bene storico-architettonico non dovrebbe trovare un effettivo riscontro operativo fino a quando il recupero venga considerato un intervento controproducente rispetto alle ragioni produttive. Altra importante considerazione da tenere presente è quella che in Milano la necessità di nuovi alloggi, al momento attuale, non è da considerare particolarmente necessaria in quanto gli alloggi non occupati raggiungono l elevata cifra di oltre 140 mila. Claudio Muzzana Consigliere di Zona 5 (Pd) L assessore Castellano in via De André I cittadini delle case del Comune protestano contro la mala gestione e non vogliono il collegamento stradale con la via Gaber Il tratto di via De André da sistemare L assessore alla Casa, al Demanio e Lavori Pubblici Lucia Castellano, si è recata mercoledì 28 settembre scorso in via De André, per incontrare gli inquilini delle case del Comune. Durante l incontro, al quale era presente anche il presidente del Consiglio di Zona 5 Aldo Ugliano, i cittadini hanno chiesto all assessore di fare pressione sull Aler che gestisce gli immobili, al fine di intervenire per porre fine ai numerosi disagi, come il malfunzionamento dell antenna della tv, l accesso libero ai box che pone problemi di sicurezza e l assenza di parcheggi. Affrontata anche l annosa questione della strada di collegamento tra la via Gaber e la via De André, prevista, finanziata ma mai realizzata con le opere di urbanizzazione primaria per la costruzione degli immobili di via De André 8.. A questo proposito gli inquilini delle case comunali di via De André sembrano volere al posto di una strada carrabile una pista ciclopedonale, per fare spazio ai parcheggi. Esattamente il contrario di quanto richiesto dagli inquilini del numero civico 8, che oltre 1 anno fa hanno presentato 500 firme, per chiedere la realizzazione della strada, secondo il progetto originale, e cioè con una pista ciclopedonale, la sistemazione delle aree verdi e un parcheggio. Posizioni e richieste differenti dunque, che al momento non sembrano aver fermato la macchina burocratica del Comune. Nei giorni scorsi è stato infatti approvato il progetto esecutivo della strada, preludio alla pubblicazione del bando che avverrà entro ottobre. L avvio dei lavori, se il progetto non cambierà, è previsto tra gennaio e febbraio del Lavori che prevedono il completamento della via De André, ma i parcheggi, se non lungo la strada, poiché l area originariamente individuata, posta accanto la piscina, è attualmente occupata dalle strutture sportive della Vige Junior. S. F. Festa alla sede della Lega di via Baroni Sabato 24, in occasione del primo anno di vita della sezione della Lega Nord Milano di via Baroni 192, si è tenuto un colorito rinfresco tra militanti iscritti e semplici simpatizzanti. Un centinaio di persone hanno animato la festa che si proponeva di raggiungere lo scopo di aggregare, unire e consolidare il legame tra la sezione e il territorio chiacchierando e discutendo di problemi di zona e non solo. Per rallegrare adulti e bambini lo storico militante della Lega Gianni ha improvvisato uno spettacolino di giochi di prestigio, destando lo spontaneo sorriso in tutti i presenti. Il Punto Lega Nord è aperto il martedì e il venerdì dalle alle e il mercoledì sera dalle ore 21 fino alle 23 per il settimanale dibattito politico e sociale... Chi volesse venire a trovarci si consideri già invitato. Carlo Marnini Referente del Punto Lega Nord VIA RIPAMONTI Nuovo Hospice Il Consiglio Comunale nella seduta del 26 settembre scorso ha approvato all unanimità una delibera che riguarda la variante al Prg dell area di via Ripamonti 428 dove è situata la Cascina Brandezzata (posta di fronte allo IEO), area dismessa dall uso agricolo e vincolata dalla Soprintendenza della Lombardia. L area in questione, di circa mq, di proprietà dell Irccs Ospedale Maggiore di Milano, sarà la sede di un Hospice per malati terminali gestito dalla Onlus Fondazione Luogo di Vita e di Incontro (Lu.V.I.) che dovrà ristrutturare ed adeguare la cascina agli standard sanitari previsti, senza modificare la sagoma esterna, e realizzare 12 stanze per ospitare i degenti. C. M. ZONA 5 Interventi per il potenziamento dell illuminazione Da informazioni avute dal Settore Pianificazione, Mobilità, Trasporti e Ambiente abbiamo saputo che stanno proponendo, per la Zona 5, il rifacimento e/o potenziamento degli impianti di illuminazione delle seguenti vie: Balbo, Bellezza, Pezzi, Livenza (solo un tratto), Soave, Vittadini (solo un tratto), Vignola (solo un tratto), Trebbia (solo un tratto). Questi lavori dovrebbero essere inseriti, unitamente a molti altri, nel programma triennale opere pubbliche 2012/2014. Per quanto riguarda le vie indicate la previsione di attuare i lavori è per il prossimo anno, ma solo nel caso che il bilancio comunale disponga di fondi economici sufficienti. C. M. LARGO MARINAI D ITALIA Giochi per bambini disabili La solidarietà a Milano non conosce crisi. Sono quattro le aziende che hanno risposto all avviso del Comune per la realizzazione dell area giochi all interno del Parco Fomentano, in largo Marinai d Italia, destinata anche ai bambini con disabilità. Lo spazio pensato per far giocare i bambini tutti insieme, senza barriere e con percorsi sensoriali, sarà realizzato secondo i criteri indicati dal progetto Giochiamo tutti, proposto Fish Onlus (Federazione italiana per il superamento dell handicap rappresentata in Lombardia da Ledha). Secondo i progetti del Comune il parco Formentano non resterà l unico esempio di area gioco anche per bambini disabili. Nei prossimi mesi saranno individuati altri spazi da mettere a bando. VENDE IN ZONA GRATOSOGLIO BOX DI NUOVA REALIZZAZIONE ,00 IMPORTO TOTALMENTE TA FINANZIABILE AGENZIA 4 - VIA CREMA 25 - MILANO Per informazioni: 02/ / agenzia4@marnini.it nini.it ww.marnini.it Viole, ciclamini, crisantemi, composizioni fresche, consegna a domicilio

7 ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE I cittadini fermano i lavori per un marciapiede che se realizzato avrebbe precluso la realizzazione di una pista ciclabile promessa mesi fa Via Martinengo e il cantiere di nessuno Ci sono degli ulteriori sviluppi nella vicenda di via Martinengo. Dopo cinque mesi in attesa di una risposta da parte del Comune, lunedì 26 settembre, improvvisamente si è materializzato un cantiere (foto a destra). Una ruspa ha cominciato a scavare proprio là dove i duecento genitori del plesso Pezzani hanno chiesto di realizzare un brevissimo tratto ciclabile per arrivare alla loro scuola. Come abbiamo già scritto nel nostro numero di aprile, tutto risale a due anni fa quando, in via sperimentale, la strada in questione è stata chiusa al doppio senso di marcia. Se da un lato quest iniziativa ha avuto degli indubbi effetti positivi sulla viabilità del quartiere, dall altro ha costretto tutti i ciclisti a percorrere il tratto di strada dall ingresso della scuola all incrocio con via Codogno sullo strettissimo marciapiede oppure, addirittura, contromano. Preoccupati per la propria sicurezza e per quella dei loro bambini, i genitori interessati hanno deciso prima delle elezioni di raccogliere le firme per chiedere alle autorità di adibire un breve tratto di carreggiata a pista ciclabile ripristinando in tal modo la mobilità ciclistica in ambedue i sensi di marcia. Pochi giorni dopo la consegna della petizione a Palazzo Marino, i rappresentanti dei genitori sono stati ricontattati dall assessore all Urbanistica di allora, Carlo Masseroli, che, mostrandosi subito disponibile a visionare il progetto in loco, lo trovò importante sia dal punto di vista di sicurezza che, in generale, per ridurre ulteriormente il traffico nel quartiere soprattutto durante le ore di punta. A detta dell assessore, porre rimedio al problema era una questione che richiedeva poco tempo, anche perché, secondo il progetto realizzato grazie all autorevole Associazione ciclistica Ciclobby (nell immagine a sinistra un disegno del progetto) la pista ciclabile si sarebbe potuta ottenere spostando semplicemente la fila di macchine in sosta senza richiedere alcun particolare intervento edilizio e nemmeno riducendo il numero dei parcheggi. Tuttavia, dopo quel primo incoraggiante incontro, la situazione è rimasta immutata. Fino a lunedì 26 settembre. Quel giorno si è capito quasi subito che qualcosa non andava nel verso giusto. All assessorato, dove si sono subito rivolti i rappresentanti dei genitori, è venuto fuori che non solo non vi era alcuna traccia delle promesse della giunta precedente, ma nessuno sapeva dei lavori. Solo dopo una lunga serie di telefonate è stato scoperto che il committente dell intervento dell allargamento del marciapiede in via Martinengo era la polizia locale. Sarebbe lecito chiedersi: fin dove può arrivare il potere decisionale dei vigili e come sia possibile che le autorità municipali restino all oscuro dell apertura di un cantiere in una via pubblica? A seguito dei controlli effettuati, il Comune ha immediatamente disposto il blocco dei lavori anche perché, a detta del vice-assessore, non erano di alcuna utilità pratica e, addirittura in contrasto con la politica della mobilità dolce di cui la giunta di Pisapia ha fatto un punto cardine del programma. Va inoltre rilevato che, vista la vicinanza del plesso scolastico al neo-costruito passaggio ciclopedonale, tra via Toffetti e via Varsavia/parco Alessandrini, facente parte del piano di prolungamento della SS 415 Paullese,, la realizzazione della pista richiesta dai cittadini risulterebbe una logica soluzione per migliorare gli spostamenti dolci tra i quartieri attualmente divisi dalla linea ferroviaria. Ma per ora i ciclisti di via Martinengo si accontenterebbero di quei 100 metri di pista che li dividono dal cancello della scuola. Olga Romanova APPROFONDIMENTO Ancora su immigrazione e integrazione Spett. Redazione, chi scrive non è una autorevole penna o influente opinionista, bensì un cosiddetto, normale cittadino di Zona 5, che vive il proprio quotidiano come la gran parte delle persone inserite in un contesto sociale organizzato. Proprio per questo sento il bisogno di farvi avere queste poche righe sulle riflessioni che la Vostra rubrica Idee a confronto mi ha suscitato di fronte alla levata di scudi (così ne ho avuta la percezione) da Voi agitata alle considerazioni del Sig. Rossetti e che ho letto nel numero di settembre Condivido e solidarizzo pienamente con le riflessioni e le conclusioni del Sig. Rossetti. Sono convinto che razzismo e intolleranza, o qualcosa di simile strisciante tale, non erano nei pensieri e nelle parole del Sig Rossetti. Lo invito a smentirmi, credo non ce ne sarà bisogno. Ma se così fosse mi dissocio e rifiuto le Sue parole. Non mi interessano pelli scure e occhi neri, sguardi imploranti o bisognosi. moccoli dal naso di bimbi col viso gonfio e storpi che agitano una mano tremante alla carità: il nostro sangue (e chi lo dona lo sa più di tutti) ha lo stesso colore sotto ogni pelle di qualsiasi colore. Dico che chi vuole far parte della nostra società per prima cosa deve obbedire alle nostre regole poi, una volta inseritosi, può chiedere di prendere in considerazione le proprie esigenze etniche a livello di collettività. Di là da credo religioso e costumi locali, che vanno fatti salvi al loro interno (la silenziosa comunità cinese insegna). Lo hanno fatto i nostri nonni e i nostri padri emigrati con le valigie di cartone, non vedo perché non debbano farlo questi nostri immigrati. Non so se pubblicherete questa mia (voce fuori dal coro e sostanzialmente critica alla Vostra linea editoriale in questo contesto; se lo faceste credo avviereste un dibattito tra i lettori molto impegnativo: Ben venisse, se del caso! Ma ho la sensazione che dalla Vostra pressione sui caratteri a stampa, la parola fine la volete mettere Voi e Amen!) ma sentivo il bisogno di mettervene a parte. Cordialità Roberto Cianciola Egregio signor Cianciola, sono d accordo con lei: chiunque si reca in un paese straniero ha l obbligo di rispettare regole e leggi del luogo che lo ospita (a meno che non veda negati diritti elementari come il diritto a professare la propria religione, alla salute o all istruzione). Ma non è stato questo il tema del dibattito lanciato da Giampaolo Rossetti. Piuttosto si è discusso se esiste o meno il diritto di emigrazione per persone che vivono in paesi in cui si muore di fame, a causa di guerre o per i sopprusi di dittature sanguinarie; e se è un obbligo morale per noi che fortunamente siamo nati nella parte ricca e democratica del pianeta, salvare e/o dare un minimo di assistenza a chi arriva via mare a casa nostra (se non muore prima). E a latere, se gli immigrati sono o meno una risorsa economica. Nella speranza di poter accogliere ancora i contributi suoi e di altri lettori su questo e altri temi le porgo cordiali saluti Stefano Ferri Il violinista sostenuto dall associazione Nocetum suona alla presenza del Presidente Eduard si esibisce al Quirinale In occasione dell inaugurazione del nuovo anno scolastico, il 23 settembre scorso Eduard Ion (nella foto) ha avuto l onore di suonare al Quirinale di fronte al Capo dello Stato Giorgio Napolitano, insieme a un orchestra composta dai migliori musicisti selezionati tra tutti i conservatori italiani e diretta dal Maestro Leonardo De Amicis. Eduard Ion, è cresciuto nel campo rom di via San Dionigi, a Milano. Sostenuto dall Associazione Nocetum, ha frequentato e portato a termine la scuola primaria. Valorizzando il suo talento musicale nel suonare il violino è stato iscritto alla scuola secondaria di primo grado a indirizzo musicale Confalonieri. Qui il ragazzo, a detta dei professori, si è inserito bene. Nel 2010 Eduard ha partecipato con la scuola a due concorsi musicali, uno a Opera e uno a L Aquila, dove è arrivato primo suonando la Prima Sonata di Paganini per violino e chitarra insieme al suo compagno Matteo. Eduard è anche inserito nell orchestra under 13 dell associazione La Nuova Musica. Nel 2011 si è iscritto a un corso al Conservatorio voluto dal presidente Arnoldo Mosca Mondadori per i ragazzi rom. Questo corso serve ai ragazzi per prepararsi all esame di ammissione al Conservatorio una volta terminata la scuola media. L obiettivo del loro percorso è quello di ottenere la licenza media, migliorando il loro rendimento scolastico e di poter accedere al Conservatorio. Cittadinanza per i diciottenni figli di stranieri L assessore alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino ha scritto ai 480 figli di genitori stranieri nati in Italia 18 anni fa e residenti a Milano per informarli che «a chi nasce in Italia non viene riconosciuta automaticamente la cittadinanza ma, nel caso si sia risieduto in Italia per 18 anni consecutivi, si può ottenere la cittadinanza a patto che si dichiari tale volontà all Ufficiale di Stato Civile entro il compimento del diciannovesimo anno di età». La norma di riferimento è l articolo 4, comma 2, della legge 91 del L iniziativa è parte della campagna Una finestra sui tuoi diritti ed è uno dei primi frutti del lavoro della task force di giovani stranieri nati e residenti a Milano, creata dall assessorato alle Politiche sociali. Ciao Tommaso L associazione Milanosud si unisce al lutto che ha colpito il 29 settembre scorso la famiglia Falcitelli. Il ricordo di Tommaso, della sua umanità e dell impegno politico e civile profuso, in particolare per il quartiere Gratosoglio, rimarrà sempre vivo in tutti noi. STUDIO DI FISIOTERAPIA

8 8 ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE ottobre 2011 Giornata Mondiale dell Uovo Dal 1 gennaio non si potranno più allevare galline in batteria Alcuni lo temono per l alto contenuto di colesterolo, altri lo considerano il cibo più nutriente del mondo, altri ancora apprezzano la sua versatilità gastronomica. Comunque sia, restando un alimento unico nel suo genere compatto, accessibile, pronto all uso così come Madre Natura l ha fatto, l uovo, senza dubbio, può contare su un infinito numero di estimatori in tutto il mondo. Pensate che solo nel nostro paese ognuno di noi se ne consuma più di 220 all anno, incluse quelle contenute nei prodotti trasformati. Ecco perché, nel 1996, l International Egg Commission l associazione internazionale che rappresenta gli interessi dei produttori di uova - ha deciso di dedicare il secondo venerdì di ottobre al World Egg Day. Con tutto ciò, anche se qualcuno tuttora sostiene che l uovo è nato prima della gallina, è alquanto difficile che senza l intervento di quest ultima Cambia il vertice di Milano Ristorazione Continua il lavoro dell Amministrazione sui vertici delle partecipate del Comune. Il 20 settembre scorso il Sindaco Pisapia ha nominato il nuovo CdA di Milano Ristorazione, indicando come presidente Gabriella Iacono, 54 anni, manager nel campo della ristorazione collettiva. Gli altri due componenti del CdA di Milano Ristorazione sono Claudia Sorlini, 68 anni, professore ordinario di Microbiologia agraria presso l Università degli Studi di Milano e componente del Comitato Scientifico di Expo 2015, e Alfredo Vanotti, 61 anni, professore a contratto presso la facoltà di Medicina dell Università degli Studi di Milano per l insegnamento di Dietologia e Dietoterapia, Dietetica preventiva e Dietetica delle collettività. Al via la stagione del Rozzano Calcio possa materializzarsi sulle nostre tavole. Ecco perché, cogliendo l occasione di questa festa, ci preme spendere due parole a favore di questo sfortunato volatile. Ogni anno sul territorio dell Unione Europea vengono allevate 400 milioni di galline ovaiole (50 milioni solo in Italia) di cui il 70 % in gabbie di batteria. L allevamento in batteria è un sistema intensivo dove i volatili trascorrono la loro breve vita, di circa un anno, rinchiusi in uno spazio più piccolo di un foglio di carta A4. Condannate all immobilità, abbagliate dalla luce forzata per aumentare la produzione, le galline vengono private dei loro bisogni elementari: muoversi, razzolare, fare i bagni di terra, appollaiarsi per trascorrere la notte. Il pavimento in rete metallica della gabbia provoca loro la rottura delle ossa, deformazione ai piedi e alle unghie. Frustrate, annoiate e infastidite dal continuo contatto fisico con le loro consimili, le galline impazziscono e per impedire loro i frequenti atti di cannibalismo, vengono sbeccate per mezzo di un coltello rovente. I pulcini maschi, invece, considerati inutili, subito dopo la nascita vengono separati dalle femmine, triturati vivi e smaltiti come rifiuti. Un luogo di orrore, dunque. Da diversi anni varie associazioni per la protezione degli animali conducono una battaglia contro quest efferato metodo di allevamento. Finalmente sembra che stia per smuoversi qualcosa. La Direttiva 1999/74/CE del Consiglio UE, approvata nell ormai lontano 1999, prevede, a partire dal prossimo 1 gennaio 2012, la totale abolizione delle gabbie di batteria. Tuttavia, pur essendo un importante manifestazione di riconoscimento dell esigenza di porre fine a tale crudeltà, questo passo storico rischia di essere rinviato o, addirittura, annullato. Malgrado siano trascorsi più di 10 anni concessi per riconvertire la produzione verso i sistemi di allevamento non in gabbia, molti avicoltori, spaventati dell ipotetico calo dei profitti, rifiutano ostinatamente di adeguarsi alle nuove normative. Al contrario, la maggior parte dei consumatori, dopo aver appreso da diverse fonti l agghiacciante realtà nascosta dentro i capannoni avicoli, ha espresso grande sensibilità mostrandosi pronta a pagare di più pur di garantire i migliori condizioni di vita degli animali. Perché anche da semplici consumatori si può contribuire a porre fine alla sofferenza di milioni di creature da molti considerati non degli esseri senzienti, ma delle semplici macchine deponiuova. Uno dei modi è di leggere l etichetta sia sulla confezione delle uova che dei prodotti che li contengono (molti produttori hanno già cominciato a indicare la loro provenienza) rifiutando di comprare quelle da allevamento in gabbia. Facendolo, potremo attribuire al World Egg Day un nuovo significato. Mostrando il nostro lato umano migliore, oltre a rendere omaggio al frutto delle fatiche di milioni di ovaiole, potremmo festeggiarlo anche come la festa della loro liberazione. Olga Romanova Lunedì 10 ottobre alle presso il Centro congressi dell Humanitas (via Manzoni 113 a Rozzano) la Rozzano Calcio inaugurerà la stagione sportiva 2011/2012. Con l occasione saranno presentati i nuovi progetti effettuati in collaborazione con il Dipartimento di Riabilitazione e Recupero Funzionale dell Istituto Clinico Humanitas, che prevedono uno screening medico-sportivo dei calciatori che fanno parte delle categorie dei pulcini ed esordienti. i dati dei test, volti alla prevenzione degli infortuni durante la pratica sportiva, verranno raccolti mediante una serie di visite gratuite, volontarie e rivolte agli atleti tesserati alla Rozzano Calcio. Per informazioni: Tel. 02/ Fax rozzano.calcio@tiscali.it Rugby, il Cus Milano presenta le attività Uno sport che è esercizio fisico e scuola di vita per ragazzi e genitori Responsabilità, solidarietà, rispetto dell altro, socialità, partecipazione, integrazione culturale, sostegno, sono le parole chiave del rugby. Su queste basi, presso il Centro Sportivo Carraro di Milano (via dei Missaglia 146), il Cus Milano Rugby organizza corsi di MiniRugby orientati esclusivamente alla soddisfazione dei bisogni dei bambini e delle bambine partecipanti. Tutti i martedì e venerdì dalle ore 17 alle ore 19, si svolgono gli allenamenti e, gratuitamente, chiunque sia nato tra il 2006 ed il 1996, può fare delle lezioni di prova per capire se la nostra proposta è quella da loro desiderata; è sufficiente venire con calzoncini, maglietta e scarpe da ginnastica per provare direttamente. Nelle nostre squadre sono banditi il campionismo e tutte quelle tensioni eccessivamente agonistiche che producono solo frustrazioni fra i bambini e le bambine, puntiamo invece a rinforzare la loro autostima e la motivazione, facendoli partecipare al gioco in un modo per loro gratificante. Proponiamo una forma di Rugby che coinvolge tutti coloro che hanno voglia di divertirsi nella pratica di uno sport fortemente improntato alla relazione e alla socialità. Il Rugby per la sua particolare struttura, induce i bambini alla condivisione delle risorse e degli obiettivi e all assunzione di responsabilità verso sé stessi e verso gli altri, infatti, chi ha la palla si impegna al massimo per portarla fino in fondo, per fare meta e così impara ad assumersi le proprie responsabilità. Hai la palla e sei in difficoltà? Puoi passarla solo all indietro e senza poter scegliere a chi, devi passarla al primo compagno che si trova in posizione migliore, questo favorisce l integrazione e la solidarietà. E, infine, tutta la squadra sta dietro al giocatore in possesso di palla, tutti pronti ad aiutarlo e sostenerlo se si trova in difficoltà. Il rugby è anche uno sport completo dove si impara a correre, saltare, prendere, lanciare, fare capovolte e tutti quegli altri gesti che fanno parte di una corretta e sana educazione motoria di ogni bambino. Per potere svolgere al meglio questo compito i nostri corsi sono tenuti da insegnanti di educazione fisica specializzati nell insegnamento del Minirugby, o da istruttori di Minirugby della Federazione Italiana Rugby. Le attività agonistiche sono rivolte ai ragazzi dalle Under 14 in su che, assieme ai ragazzi delle altre 3 realtà Cus Milano Rugby presenti sul territorio di Milano e hinterland (oltre il centro Carraro siamo presenti anche al Campo M. Giuriati via Pascal 6, Campo Alhambra via Pacinotti Segrate e, da quest anno, anche al Centro scolastico Q.re Gallaratese via Natta 11) disputano un campionato, mentre, dall Under 6 alla U12 non esistono campionati ma si partecipa ai concentramenti, manifestazioni dove i miniatleti hanno la possibilità di giocare con, (nel rugby si gioca con e non contro un avversario) i coetanei delle altre società sportive, tali iniziative non negano assolutamente i nostri valori ma contribuiscono a completare il percorso formativo. Per informazioni: - carraro@cusmilanorugby.it - Informazioni segreteria cell. 347/ Tarcisio Chizzini Volontario Cus Milano Apertura nuovi uffici CAF PATRONATO presso la stazione di Porta Genova Piazza stazione N 4

9 ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE G IORNALE DELL ASSOCIAZIONE MILANOSUD Dibattito a Rozzano sul Piano di Governo del Territorio Sviluppo della città e consenso pubblico Segue dalla prima pagina I temi che fomentano di più gli animi dei rozzanesi sembrano essere la riqualificazione di due aree del centro cittadino con la possibile perdita di aree verdi (Parco 1), dei campi sportivi e del Fellini. L Amministrazione Comunale è intervenuta per chiarire l obiettivo di alcuni interventi. La riqualificazione del centro cittadino è stato ribadito essere un progetto già sottoscritto con Aler, ente comproprietario dell area. Il progetto prevede la riorganizzazione degli esercizi commerciali esistenti e l insediamento di nuove funzioni pubbliche (gli uffici della polizia locale, il polo catastale ecc.). Nel comunicato il Sindaco Massimo D Avolio dichiara che a fronte della dismissione del Cinema Teatro Fellini c è l ipotesi di realizzare un nuovo auditorium. Per quanto riguarda i campi da calcio l obiettivo è «sostituire quelli più vecchi e ricollocarli in spazi vicini, con l unico scopo di renderli più funzionali e rispondenti alle esigenze del territorio». Se non pare essere in discussione il destino del cinema teatro Fellini e dei campi di calcio, ci auguriamo che le nuove strutture siano create il prima possibile per non lasciare un vuoto temporale. Il tema che meno appassiona nelle strade, ma che molti ritengono il più complicato, è quello della città nuova : un immensa area di proprietà degli immobiliaristi storici Cabassi che sarà edificata per circa 310mila metri quadrati (su oltre 1 milione totali). Il progetto prevede la realizzazione di un complesso destinato prevalentemente al terziario avanzato, con nuclei dedicati alla residenza e ai servizi. Nonostante il sindaco assicuri sul fatto che «L insediamento contempla una forte interazione con i parchi esistenti ed una qualità ambientale elevata» emergono una serie di criticità in relazione al consumo di una parte così elevata di suolo libero, l alterazione definitiva del paesaggio e conseguenze non ancora facilmente determinabili (traffico, viabilità, servizi alle imprese o ai cittadini). Ultimo tema che merita un accenno riguarda il principio di compensazione imposto dalla legge. Questo Pgt propone una vasta acquisizione ambientale con aree su cui verranno realizzati percorsi pedonali e piste ciclabili. Le acquisizioni avverranno senza esborso in denaro, ma utilizzando il criterio delle compensazioni urbanistiche. Nelle paure dei cittadini, in particolare di quelli che vivono a Rozzano da decenni, si leggono le esperienze degli ultimi anni dove numerose aree agricole sono state soppiantate da centinaia di appartamenti. La popolazione di Rozzano si è in qualche modo variegata con famiglie provenienti da Milano e da altre realtà, ma inevitabilmente si sono levati numerosi giudizi sfavorevoli per quello che pare un eccessivo sfruttamento del territorio. Critiche che all annuncio dei nuovi interventi hanno raccolto maggiori consensi. Credo che al di là delle posizioni estreme sia necessario portare la cittadinanza a riflettere sul futuro della città e non solo ad esprimere a cose fatte critiche o apprezzamenti. La partecipazione attiva di coloro che tengono allo sviluppo coerente e coeso della città deve essere in tutti i modi facilitata e messa in azione. La strada che porta all avvio di questa serie di interventi va intrapresa con il consenso della maggioranza dei cittadini, in modo che il cambiamento conseguente possa essere accettato e integrato nel tessuto sociale nel più breve tempo possibile. Cecilia Stefanini Cos è il Pgt Il Piano di Governo del Territorio (Pgt) è uno strumento urbanistico introdotto dalla legge regionale 12/2005. Le principali novità rispetto al vecchio piano regolatore riguardano in primo luogo la possibilità di partecipazione dei cittadini nella fase di formulazione delle proposte, che devono essere poi discusse e approvate dal Consiglio comunale. Gli strumenti tecnici principali introdotti dal Pgt sono la compensazione, cioè il principio con il quale in cambio della cessione gratuita di un area privata per la realizzazione di un opera pubblica il Comune concede al privato l autorizzazione a costruire su un altra area di sua proprietà; la perequazione che regola il fatto che i vantaggi delle trasformazioni urbanistiche debbano essere equamente distribuiti tra i privati proprietari dei suoli destinati a nuove aree edificabili e la pubblica utilità delle opere in fase di progettazione; l incentivazione urbanistica che, nel caso di rilevanti vantaggi pubblici dell opera, consente al privato l aumento del volume edificabile fino al 15% in più rispetto al progetto iniziale. Il Pgt è composto da 3 atti. Il Documento di piano riassume il quadro generale della programmazione urbanistica, anche in seguito agli spunti offerti dalla partecipazione della cittadinanza, attraverso le osservazioni. Il Piano dei servizi illustra le strutture pubbliche o di interesse pubblico che devono essere create nel tessuto comunale; si occupa anche degli studi di fattibilità dei progetti contenuti nel Pgt. Il Piano delle regole si occupa invece della vera e propria suddivisione del territorio comunale in aree agricole, di interesse paesaggistico e ambientale nonché storico. Alessandra Marta Stefanini LA PAROLA ALL «Basta con le falsità» Riqualificazione del centro cittadino, coesione sociale, riassetto e sviluppo urbanistico compatibile nel rispetto dell ambiente. Sono questi gli indirizzi che l Amministrazione comunale porterà avanti nei prossimi anni e che trovano riscontro anche nel Piano di Governo del Territorio in via di definizione. Con l unico e importante obiettivo di migliorare la qualità della vita a Rozzano, una città aperta e solidale, rispettosa dell ambiente e orientata alla crescita e allo sviluppo. «Non è in discussione il destino del cinema teatro Fellini nel PGT dichiara il sindaco Massimo D Avolio così come i campi da calcio e il Parco 1. Solo una lettura superficiale dei documenti e una profonda mancanza di informazione può dare adito a insinuazioni che non trovano riscontro negli atti. Nel progetto del nuovo centro cittadino c è l ipotesi di realizzare un nuovo auditorium, una struttura moderna e più efficiente dal punto di vista energetico. Un centro polifunzionale che possa racchiudere molte eccellenze della nostra città, in grado di rispondere alle attuali necessità culturali, capace di rendere sinergiche diverse attività quali il cinema, il teatro, la danza, ospitare la nostra scuola civica di musica e contenere i costi di gestione. Sono nel caso si verifichi questa ipotesi il nostro cinema Fellini verrà dimesso». Una sua eventuale conversione in ambito residenziale, ad esempio, potrebbe prevedere in uno spazio marginale, una piccola palazzina di tre o quattro piani. Rozzano ha una realtà sportiva di prim ordine, ma molte strutture sono ormai obsolete. Nel documento di inquadramento delle politiche urbanistiche approvato qualche anno fa si prospettava già una razionalizzazione dei campi da calcio presenti in città. «Sono ben nove gli impianti sportivi realizzati negli anni 60 e 70 - prosegue D Avolio - e nonostante i puntuali interventi di manutenzione alcuni campi da calcio sono datati e superati. Il nostro obiettivo è sostituire quelli più vecchi e ricollocarli in spazi vicini, con l unico scopo di renderli più funzionali e rispondenti alle esigenze del territorio». Un ambito molto importante del Pgt è dedicato alla valorizzazione del verde pubblico, pensato per collegare e mettere in comunicazione le aree esistenti e costruire un sistema del verde integrato nel Parco agricolo sud Milano. Il Comune di Rozzano intende acquisire a patrimonio pubblico alcune aree private di grandi dimensioni, oltre 400 mila metri quadri, per realizzare questo progetto che consentirà l interconnessione tra gli spazi verdi di Quinto Stampi, Valleambrosia e Rozzano vecchio. «Un nuovo sistema di aree pubbliche, zone naturalistiche, in cui mantenere intatte le produzioni agricole e dove poter ricostruire elementi di pregio soppressi dallo sfruttamento agricolo intensivo - commenta il sindaco - quali filari lungo i corsi d acqua, zone umide e macchie boschive. In questi nuovi spazi naturalistici saranno realizzati percorsi ciclopedonali in corrispondenza dei tracciati rurali esistenti». Infine il progetto città nuova prevede l attuazione di un complesso polifunzionale destinato prevalentemente al terziario avanzato, con nuclei dedicati alla residenza, ai servizi pubblici, situato nell area a ovest del Naviglio Pavese, vicino alla tangenziale e al confine con Assago. L insediamento contempla una forte interazione con i parchi esistenti ed una qualità ambientale elevata, grazie anche all utilizzo di materiali ecocompatibili. «L ultimo piano regolatore prevede che quest area sia destinata ad attività terziarie - conclude D Avolio - e nel Pgt in fase di definizione è prevista una forte riduzione dell area urbanizzabile. L obiettivo che ci poniamo è di governare la possibilità edificatoria e di garantire i 38 metri quadrati di verde pubblico per abitante, valore quattro volte superiore a quanto stabilito dalla normativa vigente». LA PAROLA A UN «Povera nostra città» Povera Rozzano che con una circolare a firma del sindaco Massimo D Avolio si rassegna alla penuria di risorse e all impossibilità di mantenere un tenore minimo di servizi per i cittadini (tanto da prevedere una giornata di chiusura simbolica degli uffici comunali), gettandoli ancor più nello sconforto della crisi finanziaria ed economica dei mercati internazionali e dando forza a voci di malumori e dissensi locali che si rincorrono. Infatti, in questi bollenti giorni di inizio autunno, tra le associazioni e sul web, si stanno moltiplicano notizie su questo stato delle cose, si stanno ridestano i comitati cittadini e stanno nascendo gruppi di social networking. Si stanno altresì raccogliendo migliaia di adesioni e firme per salvare il cinema Fellini da un eventuale abbattimento, così come i campi di calcio di viale Campania dalla dismissione e il Parco 1 dalla cementificazione. Povera Rozzano che s accoda agli altri sindaci dell Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) nel denunciare gli strozzamenti dei canali di finanziamento degli enti locali da parte dello Stato, ma evita di considerare le denunce di scarsissima oculatezza nel maneggiare le risorse pubbliche, da parte del governo cittadino, denunce arrivate (e mai affrontate) anche a questo giornale da un paio di consiglieri comunali. La città poi è comunque ben più povera di molte altre per almeno un altro motivo: ha contratto un mutuo di cinquanta milioni di euro per il finanziamento del teleriscaldamento. Si tratta di un enorme problema di finanza locale al quale si può far fronte solo costruendo abitazioni ed è logico dedurre che quando si costruiscono case per esigenze non meramente abitative si ha una speculazione edilizia, che anche se non sempre è un reato, è comunque una sciagura per i cittadini che vivono del proprio lavoro. Paradosso è il fatto che si debba sperare di costruire per non subire il debito contratto; e poi non è un caso se ogni piano di intervento edilizio che questa giunta vara preveda l allacciamento al teleriscaldamento. Povera Rozzano perché in questi giorni il suo sindaco, sgolandosi nello smentire le voci di dissenso riguardanti la cementificazione che sarebbe prevista dal Pgt (Piano di Governo del Territorio) in fase di approvazione, confermerebbe l insostenibile deficit di condivisione e comunicazione del documento di governo del territorio per i prossimi cinque anni. Tra l altro sembrerebbe appunto che, come sopra indicato, i problemi a concedere il dialogo che le opposizioni in Consiglio comunale denunciano, si stiano estendendo anche al resto della cittadinanza. In un comunicato stampa il sindaco è costretto a smentire le voci riguardanti la chiusura del Fellini, la dismissione dei campi di calcio di viale Campania e l eliminazione di parte del Parco 1, essendo, secondo lui, frutto di una lettura non approfondita del Pgt. Forse prima o poi sarà costretto anche a dimostrare pubblicamente la compatibilità tra i 15 mila abitanti in più previsti dal piano (e una città nuova al di là del Naviglio per intenderci) e la sua denuncia di non riuscire ad erogare i servizi primari per i Rozzanesi. Oppure dovrà concedere, dopo due anni di richieste da parte dell opposizione e vista la voglia di partecipazione della cittadinanza sempre maggiore, la trasmissione dei Consigli comunali via Web, quale strumento fondamentale di trasparenza politica. Povera Rozzano che deve assistere ai gravi fatti di cronaca con l incendio di due esercizi commerciali nell arco di poche settimane dell estate appena terminata; esercizi entrambi appartenenti a consiglieri comunali di maggioranza, che nella seduta del 26 settembre hanno rivolto e si sono visti rivolgere, in presenza di numerosi cittadini, accuse gravissime di coinvolgimento in tali eventi dolosi e di minacce subite, trascinando anche il sindaco in ricostruzioni che ha dovuto prontamente smentire. Ricostruzioni, affermazioni, smentite ed eventi dolosi che sono oggetto di verifica da parte degli organi competenti per l individuazione di eventuali reati. Le immediate conseguenze politiche stanno nell invito rinnovato dalle opposizioni di dotare la città di una commissione antimafia (utile all analisi della matrice di questo tipo di eventi) in un Consiglio comunale che perde parte della sua maggioranza (il gruppo Insieme per cambiare) nell atto di produrre tali gravissime denunce. Carmine Vitale

10 10 ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE 2011 Concorso letterario Milanosud Pubblichiamo i cinque racconti vincitori del nostro concorso Serata della premiazione cronaca di un successo (non) annunciato I nostri racconti Riflessioni del presidente della giuria sugli scritti che hanno partecipato al concorso Alcuni dei partecipanti al concorso Segue dalla prima pagina «I 47 racconti arrivati al giornale sono stati letti e giudicati con un criterio il più possibile oggettivo - continua il direttore - basato su tre parametri di valutazione: legame con il territorio, originalità della storia, qualità dell esposizione e della scrittura. Una volta individuati i primi dieci racconti, cioè quelli che hanno ricevuto i punteggi più alti, in giuria c è stata una discussione molto sofferta perché a dire il vero erano tutti belli e lo scarto di punteggio è stato minimo...». Dal confronto sono così scaturiti i primi cinque, che stanno per essere premiati con una targa e un buono libri da consumare proprio qui, nella Libreria del Corso, mentre gli altri cinque riceveranno un attestato non solo di partecipazione, riconosciuto a tutti, ma di merito. Dopo la presentazione della Presidente, Nadia Mondi e delle altre quattro componenti la giuria (Pinuccia Cossu, Lea Miniutti, Anna Muzzana e Giovanna Tettamanzi), il direttore passa il microfono al Presidente dell Associazione Milanosud, Gianfranco Lazzaretti, per un breve saluto: «Sono contentissimo del successo del Concorso, una novità per Milanosud, un esperimento che penso vedrà altre edizioni. E sono felice di vedere che siamo tantissimi». Una calorosa partecipazione sottolineata anche da Aldo Ugliano, che spiega così: «è il successo di un giornale che in Zona 5 è una realtà importante, un periodico affermato, molto letto, seguito, perché puntuale e preciso nel riferire su tutto ciò che avviene in zona - e chiude con un apprezzamento alla giuria - per il delicato e impegnativo lavoro svolto- e con una promessa- Come Zona cercheremo sempre di stimolare iniziative di carattere culturale; compatibilmente con le risorse a disposizione, purtroppo sempre più scarse, faremo il possibile perché tutto ciò possa continuare Non resta che attendere la seconda edizione!». Ed ecco che il momento tanto atteso è arrivato: Nadia Mondi ricorda che tutti i partecipanti presenti, oltre a ricevere l attestato, saranno fotografati dal nostro Franco Natalini, per uno scatto ricordo accanto alla Presidente di giuria. Ora Nadia chiama uno per uno i non classificati, in rigoroso ordine alfabetico. Tanti applausi e grande emozione, che si fa ancora più forte quando la presidente chiama gli autori che hanno meritato l attestato speciale, e poi continua con gli ultimi cinque, i vincitori! Ricordiamo i loro nomi e i titoli dei loro lavori: 5 classificato Enrico Pistoni, con Missaglia superbike ; 4 Lidia Morandi, con Un miracolo a Milano ; 3 Valentina Crespi, con Lambrate F.S. Corso San Gottardo: resoconto di un percorso realmente vissuto ; 2 Samuel Giorgi, con Al di là del ponte ; 1 Giuseppe Colombo, con Hin staa i sciouri? Prima di presentare ogni autore premiato, l attore Mattia Fabris legge il brano scelto: il silenzio in terrazza è interrotto solo dai rumori del traffico sul Corso. Si è creata una bella atmosfera, in un crescendo di interesse e partecipazione. Via così, dunque, fino alla chiamata del vincitore, visibilmente soddisfatto nel ritirare la targa e il premio. Tutto finito per questa prima edizione del Concorso Letterario Milanosud? Non ancora, prima di lasciarci alziamo i bicchieri ai vincitori, mentre gustiamo il rinfresco offerto dal direttore della Libreria. Se a questo punto vi è cresciuta un po di curiosità verso i cinque racconti premiati, tranquilli: li potrete leggere presto, perché sono pubblicati proprio in questo numero di Milanosud. Considerata la qualità dei racconti e la riuscita del concorso l associazione sta inoltre valutando con la Libreria dl Corso di fare un pubblicazione dedicata. In ogni caso: buona lettura a tutti! Giovanna Tettamanzi Ritiro attestati I partecipanti al concorso che non hanno potuto presenziare personalmente alla manifestazione di premiazione possono ritirare gli attestati di partecipazione e di merito tutti i martedì e giovedì, dalle 16 alle 18 circa (Tel. 02/ ), presso la sede dell associazione Milanosud, in via S. Teresa 2a, Milano. La parola è una bella invenzione. Parlare è regalare al mondo una parte di sé. Scrivere è regalare una parte di sé anche ai posteri o perlomeno ad una fetta di mondo più allargata. Attraverso la parola si possono esprimere sentimenti e suscitare sentimenti, ricreare mondi perduti o inventare mondi nuovi, si può far ridere o far piangere. Si può far pensare e riflettere. Dalla parola si può imparare molto. Basta saperla ascoltare. L idea di indire un concorso letterario aperto ai lettori di Milanosud è nata innanzi tutto dal desiderio di coinvolgere nell attività dell associazione un gran numero di persone, di avvicinare il giornale al pubblico, di dare la parola al lettore, ma subito dopo è nata in noi anche la curiosità di sapere quali sarebbero stati gli argomenti trattati, gli intrecci dei racconti, gli stili. Oggi, dopo avere concluso questa prima avventura letteraria, sappiamo che non saremmo stati in grado di prevedere nulla di ciò che ci stavamo accingendo a leggere. Dai racconti pervenuti emerge una grande varietà di esperienze, di argomenti e di punti di vista che rispecchiano la varietà delle persone che vivono nella nostra zona. In tutti si percepisce il desiderio di dire qualcosa, di lasciare un messaggio. Nella lettura dei racconti, abbiamo percorso un sentiero tortuoso che ci ha condotto dal basso verso l alto, dalla terra al cielo, dal passato al futuro. Da chi, stando con i piedi per terra ha raccontato esperienze personali o episodi inventati ma comunque verosimili, evidenziando quelli che sono i problemi di alcuni quartieri di Milano, le persone che li abitano, uno spaccato di vita reale ed attuale, oppure passata e quasi dimenticata, una rimembranza nostalgica di un epoca rimasta viva soltanto nei ricordi. Le esperienze personali spaziano da situazioni drammatiche e struggenti a finali pieni di speranza e di ottimismo, passando per eventi normali, appartenenti alla vita di tutti i giorni o che dalla normalità scivolano nell assurdo. Le storie di pendolari imbottigliati nel traffico o pigiati in metropolitana, si alternano alle condizioni di solitudine degli anziani che a volte però trovano nuove strade per ritrovare la gioia di vivere; storie di poveri che sono divenuti ancora più poveri e di ragazzi scapestrati che sfidano la vita, notti insonni nel caldo estivo e sogni che sembrano realtà. E il tutto localizzato in un area reale e concreta, in strade che portano nomi a noi familiari, sulle quali abbiamo scorrazzato, passeggiato e siamo cresciuti insieme ai protagonisti di questi racconti. Altra riflessione merita la scrittura, l uso della parola non solo per trasmettere un messaggio o raccontare una storia, ma anche per inventare giochi enigmistici, collegamenti semantici, sperimentazioni linguistiche o, ancora una volta, ricreare la realtà attraverso espressioni di lingua parlata moderna, molto moderna e molto giovanile, o tornare al passato e ridare vita al nostro dialetto così semplice eppure così variopinto di termini ed espressioni che ci fanno sorridere ma che sono incredibilmente ricche di significato. Tutta questa varietà di argomenti e situazioni sono il segno che abbiamo raggiunto l obiettivo: a tutti ci siamo rivolti e tutti hanno risposto, tutte le tipologie di persone hanno sentito la necessità di dire qualcosa, di partecipare, di condividere un pezzetto della loro vita e delle loro passioni, da un passato di due secoli fa ad un decollo in astronave verso mondi nuovi. Nadia Mondi LA PAROLA ALLO Perché si partecipa ad un concorso letterario? Il Concorso Storie Milanesi si è concluso, i premi sono stati assegnati e partecipanti e vincitori sono stati egregiamente festeggiati. Ora possiamo permetterci, da un altra prospettiva, di curiosare nella mente all opera in situazioni di questo tipo e chiederci: quali motivazioni spingono a partecipare ad un concorso letterario? Perché si scrive? Cosa succede quando ci si cimenta in questa arte? Le prime motivazioni che possiamo considerare sono la competizione e l affermazione di sé, due atteggiamenti importanti dell individuo nella società. Dal punto di vista di Darwin, senza la competizione l umanità non esisterebbe nemmeno; la selezione naturale della specie è forse la forma di competizione più antica. Competere per vincere e battere tutti gli altri autori a una gara letteraria può dare un incredibile soddisfazione; alcuni rincorrono questa fortissima emozione come partecipando ad un grande gioco, con puro senso del divertimento, e divertendosi e divertendo regalano storie. Per quanto riguarda, invece, la spinta all affermazione di sé si intende non tanto uno sterile bisogno narcisistico, cullarsi nel dolce piacere della fama e del successo certo non dispiace a nessuno, ma quella caratteristica fondamentale della personalità che permette di relazionarsi con gli altri, quel bisogno di trovare il proprio significato nel mondo, nella comunità; quando questo importante significato è assente può far sentire un senso di svuotamento che a volte scivola nella depressione. Moltissimi dei partecipanti al nostro concorso sono certa che ci parlerebbero del piacere in sé dello scrivere; ma perché può essere così piacevole? Disturbiamo Freud che tanto si è interessato al mondo dell arte, dell atto creativo nonché di varie produzioni letterarie quali quelle di Shakespeare, ed ha proposto vari spunti di riflessione al riguardo: come il bambino che gioca «l artista si distacca dalla realtà poiché non riesce ad adattarsi alla rinuncia al soddisfacimento pulsionale che la realtà inizialmente esige, e lascia che i suoi desideri di amore e gloria si realizzino nella sua fantasia», «trasforma le sue fantasie in una creazione artistica invece che in sintomi» e con il suo talento, per il quale Freud non sa dare alcuna spiegazione, consente anche ad altri di usufruire della sua preziosa elaborazione. Il piacere sembrerebbe quindi derivare da un appagamento sublimato di desideri profondi. In effetti, quando si considera una produzione letteraria sarebbe un errore ritenerla solo un prodotto cognitivo privato di ogni interferenza e risonanza emotiva; è la dimensione dinamica fondamentale dello psichismo umano quella che lo scrittore proietta nella sua opera. A questo proposito, Primo Levi nel suo bellissimo libro L altrui mestiere analizza il perché si scrive e tra le varie motivazioni, che da scrittore sa ben indagare, colloca il bisogno di liberarsi di un angoscia, come a lui stesso riconosce sia successo; consiglia però a chi lo fa «di non scagliarla ruvida e grezza sulla faccia di chi legge, altrimenti rischia di contagiarla e non allontanarla da sé». Oggi le neuroscienze si interrogano su quali aree del cervello, considerato luogo fisico della mente, interagiscano nel processo creativo e di come la creatività sia connessa con la visione e il linguaggio. Ne risulta un bel puzzle complicato le cui tessere non sembrano sempre incastrarsi per bene. Per molti, tuttavia, è meglio così; sembrerebbe paradossale intrappolare in uno schema proprio un pensiero come quello artistico che spesso esce dagli schemi! Maria Teresa Meregetti Psicologa e psicoterapeuta Mariateresa.mereghetti@fastwebnet.it

11 ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE Concorso letterario Milanosud Pubblichiamo i cinque racconti vincitori del nostro concorso 1 classificato Giuseppe Colombo Hin staa i sciouri? L Osteria del Gallo era una tana nascosta tra la porta Ticinese e la porta Lodovica. L androne del civico 4966 si affacciava su un viottolo che sapeva di cattivo cibo oltre a ciò che ogni tanto esalava da un rigagnolo di liquami di provenienza certa. Un portone di legno, che da com era sgangherato sembrava non fosse mai stato chiuso, dava su un primo cortile sul quale si affacciavano tre piani di ringhiere i cui parapetti erano ormai inestricabilmente intrecciati ai tentacoli di un glicine antico. Attraversando dritti quel primo spazio si entrava in un secondo cortile, più piccolo, dove il sole faticava a spingersi fino a terra e macchie di umidità verdognola sbriciolavano la parte bassa dei muri. All ingresso del Gallo c era un insegna sulla quale un baldanzoso bipede crestuto guardava dritto in faccia agli avventori, ma con l aria un po stupita. Nel locale della Giuditta Pirovano e del marito, il Felice Anselmi, c erano una manciata di tavolini, ma i soldi che a fine giornata restavano nel cassetto potevano bastare. Per la verità un po di guadagno veniva anche da un locale di proprietà, soprastante l osteria, dove due signorine, di nome Bice e Elvira, tenevano a turno compagnia a una discreta porzione della guarnigione austriaca. Don Luigi non vedeva di buon occhio quegli introiti indebiti, e una volta, da un confessionale di S. Celso, aveva messo alle corde la Giuditta. Lei sa come l è el me Felice si era giustificata, e, insomma, si sa che la donna deve stare sottomessa al marito, giusto? aveva concluso girando a suo favore le Sacre Scritture. Dal canto suo il Felice era stato un giovanissimo soldato napoleonico. Si era arruolato, senza pensarci troppo, il 26 maggio del 1805, folgorato dalla vista di Napoleone cinto della Corona Ferrea dei Longobardi. Durò poco. L anno dopo tornò senza tre dita della mano destra e non confessò mai che la causa era stata l umiliante caduta accidentale del coperchio di un baule in ferro sotto il quale le aveva dimenticate. Giunto a casa, senza più voglia di ideali, tentò di vivere stando ben alla larga dal lavoro, ma la sua mutilazione non lo rendeva adatto per certi ambienti e alla fine decise che, tutto sommato, la Giuditta, orfana e con l osteria da mandare avanti, sarebbe stato il minore dei mali. Il vino, si sa, scioglie anche le lingue più timide, e chi ti riempie il bicchiere assume la dignità ieratica del confessore. E fu così che qualche tempo prima del 18 marzo del 1848, il Felice venne a sapere da un cocchiere dei conti Litta che la nobiltà milanese avrebbe disertato le feste galanti e i teatri, per dimostrare ostilità verso i governanti austriaci. In più l uomo aveva giurato di aver visto con i propri occhi scaricare fucili e pistole dal doppio fondo di una carrozza arrivata dalla Svizzera. Una sera, un po per scherzo e un po per capire cosa si sapeva in giro di quella storia, l oste provò a buttarla lì. Te racumandi Tunin, smettila di frequentare i balli e di andare alla Scala; ci devi dare anche tu un dispiacere agli austriaci, comportati da vero nobile, te capii?, disse rivolgendosi all Antonio, detto Tunin, di mestiere carbonaio. Il quale, come del resto i pochi presenti, non palesò la minima curiosità e a testa bassa continuò nel risucchiare le cucchiaiate di zuppa e pane nero. Solo Mario, il suo robusto garzone, seduto a fianco, spalancò gli occhi dimostrando un certo interesse. Il ragazzo aveva 17 anni e un passato che al tempo era piuttosto comune a molti individui. Lasciato in un cesto sul torno di S. Caterina alla Ruota, l orfanotrofio, era stato dapprima svezzato come esposto da latte e poi dato a una famiglia di contadini senza figli che viveva in una cascina oltre la porta Ticinese. Tutto sommato il ragazzo fu cresciuto decentemente, del resto la Pia Casa sborsava regolarmente il contributo previsto per gli esposti da pane, solo se il parroco di Chiaravalle, al quale competeva il controllo due volte l anno, lo avesse ogni volta certificato come in vita e ben allevato. Il fatto è che al compimento dei 15 anni i versamenti finivano e così, una volta introitata l ultima rata e il premio finale di buon allevamento, i genitori adottivi cambiarono atteggiamento e per lui le cose peggiorarono parecchio. In previsione del suo impiego infatti il padre aveva chiesto al padrone di poter lavorare le terre più lontane, oltre l Abbazia, incolte da mezzo secolo, da quando i frati erano stati cacciati da Napoleone. Quando il permesso arrivò toccò a Mario il privilegio di partire ben prima dell alba e tornare quando quasi non si vedeva la strada. Finchè una mattina di fine maggio piena di profumi, di stelle e del canto di un allodola, il ragazzo fu consapevole che non c era differenza tra lui e la bestia che tirava il carro, anzi, era certo che quella era più nutrita e siccome era un asino di buona razza al quale erano stati salvati gli attributi, ogni tanto gli veniva concesso pure qualche svago. E così si decise. Uscendo dal cortile svoltò verso la città spronando il somaro per arrivarvi prima che la strada si animasse. Giunto alla porta Ticinese abbandonò il carro, l animale sarebbe tornato alla cascina da solo, conosceva la strada. Proseguì di corsa un po impaurito tra le case silenziose fino a incrociare il Naviglio e lì, sul ponte, si fermò per tirare il fiato. L acqua rifletteva il cielo ancora scuro e dovendo scegliere da che parte andare decise di seguirne lo scorrere che appena s intuiva. Camminò cercando di non pentirsi per quello che stava facendo, mentre l orizzonte colorava di rosso. Arrivato dalle parti dell Ospedale vide il Tunin che attraccava un barcone colmo di carbone assicurando la cima a un anello di ferro. Forse aveva bisogno di un aiuto e lui da qualche parte doveva pur cominciare, mica poteva chiedere la carità per strada. Si offrì dunque al carbonaio cercando di spiegargli la sua situazione, ma questi lo interruppe quasi subi- to e senza una parola, gli fece cenno di riempire una gerla. Non ho neanche da dormire, si affrettò ad aggiungere, ma l uomo non fece una piega limitandosi a porgergli il forcone e un sacco di iuta per proteggere la testa e le spalle. Con la zuppa della Giuditta, qualche ala di pollo alla domenica e la branda in una sciostra di via Molino delle Armi non poteva certo considerarsi soddisfatto, ma intanto andava bene così e prima o poi in quella grande città qualcosa sarebbe capitato. La battuta del Felice era stata per Mario una conferma. Orecchiando qua e là per strada aveva più volte colto la parola libertà pronunciata a labbra strette, gli austriaci poi si vedeva che erano nervosi e più all erta del solito. A lui era capitato di prendersi un cazzotto sullo zigomo destro per aver sporcato accidentalmente Jan, un gigante croato di guardia al ponte di San Damiano. Il militare era piuttosto noto dalle parti del Gallo: una sera le urla della Bice avevano scosso l aria immota mentre il bestione ubriaco correva via imprecando nella sua lingua. Non fu mai accertato l accaduto, ma la Bice dovette stare a riposo per un paio di settimane. Finalmente arrivò il fatale 18 di Marzo. Intorno a mezzogiorno il Tunin e il suo garzone erano seduti al solito tavolo in attesa della solita zuppa, ma il ragazzo sembrava impaziente, e non solo per la fame. Il fatto è che fin dal mattino, osservando la gente, si era capito che non sarebbe stato un sabato normale. Anche l oste era teso, continuava ad asciugare lo stesso bicchiere senza perdere di vista la finestra che dava sul cortile. Quando la porta dell osteria si spalancò nessuno si aspettava di vedere il Don Luigi in quella veste, ma tant è, fu proprio lui a precipitarsi al centro della stanza satura di barbera misto a fumo di toscano. Allora uomini, stavolta ghe semm, forza, andiamo al Broletto, c è tutta Milano, operai, negozianti, contadini, insomma tutto il popolo, forza!. Mario era scattato in piedi e persino il Tunin aveva alzato lo sguardo. Ma anche il Felice era uscito dal bancone, e ignorando la moglie spaventata opponeva al sacerdote la mano destra, o almeno quello che gli restava. Uhei Don Luis, calma, questa l è roba vostra, de pret e de sciouri altro che popolo! Tacete empio che non siete altro, grazie a Dio i milanesi non sono tutti come voi e almen ti vegn cun mi! urlò il sacerdote rivolgendosi infine a Mario. Ci fu un certo trambusto, con la Giuditta in lacrime e gli avventori incerti sulla posizione da prendere, il Don Luigi però tagliò corto, afferrò Mario per un braccio, e giunto sull uscio si voltò verso il locandiere: Viva Pio Nono, gli urlò, poi lo benedisse con ampi gesti della mano e sparì con il ragazzo. Sembrava una festa. Uomini in cilindro con le loro donne, preti, seminaristi e perfino il Vescovo. Poi bluse e marsine di bottegai e operai mescolati a studenti, a giovani signorine e a brutti ceffi: tutti in marcia verso il Palazzo del Governo. Mario sentì che quella causa doveva per forza essere giusta. Seguendo il parroco si era ritrovato in testa al corteo. Al suo fianco c era un giovane chierico con tanto di cappello a tre punte che a un certo punto aveva impugnato uno stiletto. Me lo ha dato una nobile dama, una grande patriota, disse rivolto direttamente al giovane e stupito garzone di carbonaio. Arrivati a destinazione trovarono all ingresso alcune guardie e nella calca incontenibile Mario e il chierico furono loro malgrado spinti contro il muro di divise bianche finendo addosso proprio a Jan, il gigante croato, che urlava minacciando di sparare. Il chierico teneva stretto lo stiletto, ma ancora era restio a usarlo per offendere. Ci pensò Mario. Strinse deciso il polso del seminarista e lo spinse con forza verso lo sterno del bestione. Penetrò con tale facilità che i due ragazzi si stupirono, anche Jan sbarrò gli occhi incredulo, ma i due, questa volta unendo le forze, ripeterono il colpo facendolo crollare morto. Quel primo sangue scatenò la folla e la rivoluzione di Milano incominciò. Durante la prima giornata Mario corse da una barricata all altra rendendosi utile, ma senza aver sparato un colpo non essendo riuscito a procurarsi un arma. Arrivato a sera la sua voglia di combattere non era appagata che in minima parte e una rabbiosa frustrazione cresceva in lui al diminuire della luce del giorno e dei rumori della battaglia. Il caso però lo aveva condotto nel posto giusto. Si trovava dalle parti della chiesa di S. Eufemia ed era quasi buio quando un trambusto di voci precedette l arrivo di un gruppo di armati, alcuni dei quali sorretti dai compagni per via delle ferite. Erano reduci dall ultimo e inutile assalto a una casa appena oltre Naviglio, che faceva angolo alle vie Vettabbia e Molino delle Armi, dove un gruppo di ungheresi teneva sotto tiro alcune famiglie minacciando di uccidere anche i bambini. Era stato impossibile avvicinarsi senza essere colpiti dai militari appostati alle finestre e a quel punto nessuno sapeva come fare. Mario avrebbe dato un braccio per farsi venire un idea buona. E l idea arrivò, ma non da lui anche se quella voce la conosceva bene. Era apparso nel riverbero dei fuochi, nessuno si era accorto di lui. El soo mi comé fa. Tunin!, gridò Mario ancora incredulo andandogli incontro per abbracciarlo. Sta quiètt, si schernì il carbonaio tenendolo alla larga. L uomo, subito incalzato, spiegò come attraverso una porticina che si apriva sul fondo di un passaggio direttamente collegato al Naviglio, si poteva scivolare sotto il caseggiato in questione proprio come il carbone quando vi veniva scaricato; in silenzio e al buio era impossibile essere visti. Vennero subito organizzati i volontari tra cui Mario in qualità di assistente del Tunin, autorevole protagonista della vicenda. Ammassati sul barcone del carbonaio erano arrivati silenziosi fino all approdo stabilito. Il ragazzo, nel dubbio di essere lasciato fuori dall azione, fu il più lesto di tutti: afferrato un fucile carico scattò in direzione della porticina nella quale s infilò alla cieca aprendo la strada agli altri, solo il Tunin rimase di guardia. L attacco ebbe successo. I militari sorpresi e assonnati si erano subito arresi dopo che le sentinelle erano state sopraffatte, e Mario dopo quella sera finalmente trovò un po di quiete: aveva ucciso il suo secondo uomo. Seguirono giorni in cui odio e passione diventarono furore che spinse donne a versare olio bollente su soldati che avevano l età dei loro figli e macellai sfidare cannoni brandendo coltelli affilati. Mario combatté con la gente di Milano, più volte le palle di piombo gli sibilarono accanto, ma si sentiva immortale, solo la sua vita passata, quella sì era morta, mentre ogni colpo del suo fucile era come se abbattesse un ostacolo verso quella futura. Dopo la vittoria partì tra i volontari all inseguimento del nemico, l esercito sabaudo sarebbe stato con loro. Ma nelle settimane che seguirono faticò a mantenere lo slancio e la convinzione quando vide i soldati del Re strappati agli aratri e gettati sotto gli zoccoli della cavalleria ussara, quando vide gli ufficiali del Re smontare da cavallo e strapparsi le spalline per non attirare l attenzione del nemico, quando vide il Re e il suo alto comando cantare litanie mentre il loro esercito era in rotta abbandonato. Vide anche in uno specchio il suo orecchio destro tranciato da una scheggia di artiglieria. Rientrò a Milano dopo che sull alto Garda al suo gruppo fu imposto il ritiro nonostante i successi e l entusiasmo della gente trentina al loro fianco. Mario rifletté sull assurdità di quella resa, finché un compagno gli spiegò che la politica l è quella roba lì e nessuna rivoluzione l avrebbe cambiata, anzi. Gli toccò pure di sentirsi chiamare traditore dagli abitanti di quelle terre, intenti a bruciare in fretta i tricolori per timore della vendetta austriaca. Ritrovò una città che non conosceva: incerta, impaurita, lacerata dagli scontri tra repubblicani e monarchici, federalisti e statalisti, liberali e socialisti. Qualcuno lo consigliò di nascondersi, non si poteva mai sapere, allora raggiunse la sciostra del Tunin, ma la trovò abbandonata e una donna gli disse che il vecchio carbonaio era stato trovato tra i prigionieri ammazzati nel Castello Sforzesco. Confuso e stanco una sera comparve sull uscio del Gallo e il Felice ci mise un po a riconoscerlo. Quella guerra, pur breve, lo aveva segnato anche nell aspetto e per giunta gli mancava un orecchio. Allora? finito di fare l eroe?. Furono le uniche parole che giunsero da dietro il bancone, ma furono anche le sole e non ebbero risposta; poi la Giuditta lo accompagnò nel retro e lo fece sedere. Ti piace ancora la mia zuppa?, le disse con un po di groppo in gola nel vedergli la brutta ferita. Eccome, se poi ci mettete un po di lardo Hai trovato la morosa? No, non ho avuto tempo Allora dopo vai su a trovare l Elvira, le farà piacere Anche a me. Il 6 agosto Radetsky era di nuovo a Milano. Heil Radetsky, semm minga staa nun, hin staa i sciouri, fu il grido con cui il popolo lo accolse. 2 classificato Samuel Giorgi Al di là del ponte L acqua scorreva, piatta senza increspature, pareva ferma, ma invece scorreva. Lo si intuiva dal movimento delle piante che crescevano lungo le sponde, sotto la superficie. Oppure bastava attendere il passaggio di qualche foglia o dei rametti a galla. Il giorno prima, Paolo si era portato dei sassolini. Si era divertito a lasciarli cadere nel Naviglio, usando le dita come si fa con le biglie. Li guardava seduto con le gambe a penzoloni, aprendo i piedi per liberare la visuale. Solo che da lì era troppo alto, non riusciva a vedere quando raggiungevano il fondo melmoso. Oggi, i sassolini non li aveva messi nello zaino. Oggi, aveva in testa solo quel suo nuovo, strano, amico. Erano due giorni che l altro bambino veniva. Arrivava, si sedeva sul lato destro del ponte, anche lui rivolto verso la Darsena, ma sempre a due o tre metri da lui. La prima volta, si era spaventato quando l aveva visto spuntare dalle scale e avvicinarglisi. Prima di allora non lo aveva mai fatto nessuno. La gente della parte antica, quella in bianco e nero, non gli si era mai avvicinata, non aveva mai nemmeno fatto cenno di accorgersi della sua presenza. Non faceva addirittura rumore. Questa era anche la cosa più strana di tutte. Le persone camminavano, parlavano e andavano oltre, quasi non vedessero il ponte di fianco alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie. E Paolo non sentiva nessun suono. Si era detto che, in fondo, era bello anche così. Sì, perché Paolo si sedeva lì, guardava l acqua per un po finché, poco alla volta, la l era spiegata così: quella che si apriva davanti ai suoi occhi ogni volta che andava a sponda destra si riempiva di nebbia densa e luminescente, dopo di che, all improvviso, riposarsi sul ponte, doveva essere una specie di porta temporale. Succedeva una co- una brezza quasi impercettibile la spazzava svelando un paesaggio antico, come le foto sa del genere anche in Fantagenitori, uno dei nonni o più vecchio ancora, in bianco e dei suoi cartoni preferiti. Lì per farlo usavano un telecomando. E quindi, tutto som- nero, dove ogni cosa, le strade, le abitazioni erano antiche e prive di colore, dove anche mato, non c era da sorprendersi troppo. le persone erano vestite con abiti antichi, Sarebbe stato solo più divertente se la porta si fosse aperta sul futuro piuttosto che cappelloni di feltro nero e pastrani lunghi fino ai piedi. Al posto delle macchine, c erano eleganti carrozze trainate da cavalli. non dovevano essere cose che si potevano su un passato in bianco e nero. Ma quelle Paolo non si era fatto troppe domande sul scegliere. perché gli fosse capitato di vedere quello All inizio, era rimasto solo un po sconcertato dal fatto che non accadeva niente. Si squarcio di vecchia Milano affacciarsi sul Naviglio Grande. Le magie a volte capitano, era anche detto che, probabilmente, era magari più ai bambini che ai grandi. Lui se Continua a pag. 12

12 12 ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE 2011 Concorso letterario Milanosud Pubblichiamo i cinque racconti vincitori del nostro concorso Segue da pag. 11 una cosa organizzata apposta (ma da chi?) forse proprio perché lui si abituasse alla visione magica. A Paolo piaceva guardare quel mondo in bianco e nero, così diverso dal suo che invece stava lì di fronte sulla sponda opposta, con tutti i suoi colori accesi. Non sentiva il bisogno di interagire con la gente in bianco e nero, o almeno è stato così fino a quando (quando?), era comparso il bambino con la farfallina al collo. Ciao, provò a dirgli la prima volta che si trovarono vicini. Ma niente. Il damerino con i pantaloni di velluto a coste larghe alla zuava, una giacca di panno e la camicia con il farfallino, si voltava (lo sentiva!), ma sorrideva e basta. Completamente in bianco e nero. E, come c era da aspettarsi, muto. Il giorno seguente gli aveva fatto un altra domanda. Come ti chiami? E lì c era stata la prima sorpresa. Il bambino aveva indicato lo zaino di Paolo. Paolo lo aveva aperto e l altro aveva puntato il dito verso uno dei quaderni di scuola. Voleva un foglio di carta. Paolo lo strappò, si alzò e glielo allungò tremando. L altro lo prese, si sfilò una matita dal taschino e ci scrisse sopra. E quindi lo ripassò dall altra parte. La cosa strana (in quella situazione che era già parecchio strana) era che il foglio diventava vecchio. Quando Paolo lo ripigliava la carta era ingiallita e indurita. Cominciarono a comunicare così, botta e risposta passandosi il foglio come si fa a scuola sotto il banco. La prima cosa che l altro scrisse fu il proprio nome. Sul foglio, in bella calligrafia, c era scritto Anselmo De Mauri. Io sono Paolo. Ma tu vivi nel passato? scrisse ancora Paolo. Non lo so, io abito qui, rispose Anselmo. Come mai posso vederti? Perché non possiamo parlare? Non lo so, forse è troppo presto. Presto per cosa? A volte è questione di carattere. Forse tu sei timido. Paolo rimase colpito da quella risposta. Ma come?, scrisse allora, non sono io che non parlo, sei tu! Dove sono i tuoi genitori, cambiò argomento Anselmo. Paolo prendendo indietro il foglio, notò per la prima volta che sul volto grigio dell altro bambino si era posato un velo di tristezza. La mamma è a casa, il papà al lavoro. Perché? No, niente. Anche i miei adesso ci sono, sono tornati. Per un po mi hanno lasciato solo. Non è stato bello. Ma, adesso, sono tornati. Va molto meglio. Le chiacchierate con Anselmo erano sempre piuttosto brevi. A un certo punto, dopo aver fatto passare il foglio per l ultima volta, Anselmo salutava con la mano e se ne andava scendendo le scale di marmo. Pochi istanti dopo il mondo in bianco e nero spariva e i negozi moderni di Ripa di Porta Ticinese tornavano a colorare il Naviglio. Forse, si disse Paolo, il Pub Fanfula e il negozio di oggettistica militare (quelli che a Paolo piacevano tanto) non se ne andavano. Magari stavano sotto la sua visione. Un po come i vetrini con le diapositive dei cannocchiali per bambini. Bastava girare la rotella e cambiava immagine. Chissà cosa faceva girare la rotella delle visioni di Paolo? Un giorno (chissà quanto era passato dal primo incontro?), Paolo chiese ad Anselmo se a suo giudizio si potesse attraversare la linea di separazione tra i loro due mondi. Se a lui fosse concesso esplorare il passato. Credo di no, gli scrisse Anselmo. Non penso sia possibile, noi non siamo dei pezzi di carta. Hai notato che la carta vive più a lungo dell uomo? Ho paura che se tentassi di farlo potresti scomparire. E se non tornassi più indietro? E se invece sparissi tu? Gli chiese allora Paolo. Magari quando attraverso la linea tutto torna normale, come ogni volta che mi saluti e vai via e subito torna il presente.sì, forse. Ma perché capire è così importante per te? Non so, è che mi piacerebbe vedere di più del tuo mondo, girare un po nelle strade, vedere altri posti. Sentire le voci, anche. Ti sei già annoiato di stare con me? No, mi piace. Vorrei solo scoprire come si viveva nel tuo tempo, tutto qui. Capisco. Ma del tuo mondo, invece, hai già visto tutto? Sai già tutto? Che strana domanda, pensò Paolo. Loro erano solo bambini, come poteva sapere tutto di qualcosa? I bambini fanno solo un sacco di domande, sono i grandi che hanno le risposte. Eppure non era detto che i grandi potessero vedere il mondo al di là del ponte. Magari, i bambini non sapevano tante cose, ma forse potevano fare cose magiche che ai grandi erano negate. Loro, i grandi, con tutte le cose delle quali erano costretti a occuparsi, dovevano averla persa la magia. Oppure no. Il suo poteva anche essere un dono che solo lui possedeva. Oggi era in grado di vedere nel passato, domani avrebbe visto anche nel futuro. Perché no? Mentre rifletteva fu distratto da un luccichio colorato, o almeno così gli parve, che veniva da un bottone della giacchetta di Anselmo. Si spremette gli occhi per mettere meglio a fuoco, solo che non lo vide più. Secondo te, c è un motivo, oppure io ti vedo così e basta, per puro caso? Fai sempre così tante domande. Perché non ti godi il paesaggio e basta? Prima o poi qualcosa succederà. Quella, di certo, non sarebbe stata la più entusiasmante delle prospettive. Che spreco sarebbe stato, rifletté Paolo, limitare un potere come quello alla semplice contemplazione. Ci doveva essere dell altro. O perlomeno qualcun altro da conoscere oltre ad Anselmo. Non aveva voglia di scrivergli che in effetti si stava stufando di quelle sedute improduttive. Non era un vecchietto che si accontentava di respirare e di guardare passare i gabbiani. Mentre lo pensò, un gabbiano in bianco e nero si posò sul largo corrimano di marmo del ponte, poco oltre Anselmo. Si pulì sotto l ala destra con il becco. Si guardò un po attorno e si infilò sotto l ala sinistra. Si spostò di lato, come per mettersi comodo, si grattò sotto il becco con la zampa e quindi si lanciò di basso verso l acqua mezza grigia. Volteggiò due o tre volte e poi con un guizzo acrobatico attraversò il confine tra i due mondi. Paolo rimane a bocca aperta. L uccello non scomparve nel passaggio dal passato al futuro. Gli si colorarono di arancione le zampe palmate e il becco. Il resto rimase uguale, bianco e grigio. Nessun altra mutazione. A ben vedere, il gabbiano non si era comportato come la carta, non era invecchiato nel passaggio. Tranquillo, si sistemò sulla ringhiera del margine sinistro. Hai visto il gabbiano? scrisse ad Anselmo. Sì, perché? E venuto dalla mia parte... e non è sparito. Ma io non vedo la tua parte. Per me c è solo la mia. Anselmo non vedeva a colori, vedeva solo in bianco e nero. Ti sbagli, gli scrisse Anselmo come se gli avesse letto nel pensiero. Io vedo a colori. Sei tu che mi vedi in bianco e nero. Per te io sono nel passato, ma per me questo mondo è il presente. Un altro giorno (ancora una volta Paolo si chiese quale giorno, visto che sembrava che quando si trovava sul ponte il suo orologio interno, e pure il suo calendario, andassero in panne), Anselmo, un po imbarazzato senza guardarlo in volto e con la mano tremante, gli passò il foglio con sopra scritto: A casa, tutto bene? Non gli parve una domanda della quale vergognarsi o avere paura. Non capì la titubanza di Anselmo. Ma poi ci pensò sopra. In effetti, a casa non è che andasse particolarmente bene. Ma di sicuro, Anselmo non poteva saperlo. Da qualche giorno, mamma e papà erano strani. Nervosi, litigavano (o almeno così gli era sembrato, ma con i grandi spesso è difficile da capire). Mamma, soprattutto, sembrava agitata per qualcosa. Quando era sola in cucina o sul divano in sala al buio, si metteva a piangere con i singhiozzi, come una bambina, come Paolo non l aveva mai vista fare. Lui li lasciava stare. Sapeva che quando erano così era meglio lasciarli stare, girare al largo. Tanto non rispondevano lo stesso. Ci aveva provato due o tre volte a chiedere cosa fosse successo, ma loro avevano sempre fatto finta di niente, persi nei loro pensieri. Ma questo, Anselmo non poteva saperlo. Che poi non era una cosa così grave. Non era nemmeno la prima volta che litigavano e sempre, dopo qualche ora o giorno di maretta, tutto passava e tornavano a parlarsi, a darsi i bacini e a scherzare anche con lui. Tutto bene, gli scrisse. Niente di particolare. Perché me lo chiedi? Anselmo lo guardò con una faccia ancora più triste e imbarazzata. Riprese il foglio e cominciò a scrivere. Questa volta più a lungo del solito. So che non mi stai dicendo la verità. Anche a me è successa la stessa cosa, poco prima che andassero via. Un po alla volta, sono cambiati. Sembravano sempre arrabbiati. Era come se non mi vedessero più. C era sempre qualcosa più importante di me, qualcosa per la quale si urlavano dietro, sbattevano le porte, facevano i pazzi. E poi, un giorno, all improvviso, sono spariti. Mi sono svegliato una mattina. Sono sceso in cucina, ho guardato in soggiorno, sono risalito in camera loro, sono uscito in giardino, ma loro non c erano più. Non lasciarono nessun messaggio, nessuna spiegazione. Spariti e basta. Paolo non seppe cosa rispondere. Da lui non era successo niente del genere, o almeno non la seconda parte. La prima, in effetti, coincideva. Anche i suoi genitori si stavano comportando come quelli di Anselmo, ma erano rimasti al loro posto, tristi, incavolati, ma a casa. E allora? E allora decise di tornare a casa, correndo come un pazzo, con l ansia di vedere se tutto era come l aveva lasciato. Ci volle poco a verificare. E allora tornò indietro, tornò al ponte, sempre di corsa, sapendo che Anselmo sarebbe stato ancora lì ad aspettarlo, anche se non era più l ora nella quale di solito si incontravano. Appena arrivò all angolo con l Alzaia Naviglio Grande, capì che le cose non erano cambiate solo a casa. La sponda opposta, quella di Ripa di Porta Ticinese era a colori. Solo che quello che vedeva non era il presente. Era il tempo di Anselmo, ma a colori. E stavolta si sentivano pure i suoni, le voci della gente, il rumore delle ruote dei carri sull acciottolato. Anselmo stava là, in piedi in cima al ponte, con l espressione sconsolata. Ciao, gli disse Paolo sapendo che Anselmo, stavolta, gli avrebbe risposto. E infatti. Ciao, Paolo. Se ne sono andati. Sì, lo so. Ma dove? E perché? Perché mi hanno lasciato solo? Cosa ho fatto di male? O niente, non hai fatto proprio niente di male. Ma torneranno? Tu hai detto che i tuoi genitori sono tornati, alla fine. O sì, sono obbligati a farlo, non hanno altra scelta. Tutti devono tornare a casa, alla fine. Ma perché sta cambiando tutto? A volte succede, Paolo. Non siamo noi a deciderlo. Che cosa devo fare adesso? Starò con te, non ti preoccupare. Ci sono passato anche io. Ma cosa faremo? Adesso dobbiamo solo aspettare che venga il signor Baldo. E chi sarebbe? La tua guida. Eccolo. E all improvviso, una figura alta, con un mantello blu scuro e la bombetta in testa, apparve dalle scale. Ciao, Anselmo. Buongiorno. E pronto il ragazzo? Credo di sì, ho fatto come mi è stato detto. Bravo, Anselmo, non ti preoccupare adesso, da qui in poi andremo insieme. Allora, Paolo, come ti senti? Ben arrivato. Cosa sta succedendo? Niente, piccolo, è tutto a posto, adesso vedrai quante cose faremo, in attesa che ci raggiungano i tuoi genitori. Ma loro se ne sono andati. Non è proprio così, Paolo. Non sono loro ad essersene andati. Sei tu, piccolo che non ci sei più. Come? Un incidente. A volte succede. Non dovrebbe, ma succede. Adesso, però, andiamo, scendiamo dall altra parte, ci sono tanti amici che ci stanno aspettando. 3 classificato Valentina Crespi Lambrate F.s.-Corso San Gottardo: resoconto di un percorso realmente vissuto 18.30, Lambrate - Porta Genova: sorridendo divertita di me stessa, scendo dalla metro e la riprendo dalla parte giusta: non mi era mai successo prima di sbagliare direzione. Mi siedo vicino ad una signora notando subito i suoi orecchini colorati fatti di perline, a forma di bambola. Mi ricordano tanto i miei portatimi dal Messico. Che belli i suoi orecchini, mi rivolgo sorridendo alla signora. Vengono dal Perù mi risponde lei. Se li toglie e me li fa vedere. E sì, mi dice, ci vuole qualcosa di vivo, particolare, non ci si può sempre vestire normali, scuri. L altro giorno avevo delle calze molto colorate, prese sempre in Perù, e tutti le notavano. Dopo qualche minuto di silenzio riprende parola, dicendomi: Anche la tua collana è molta bella. Allora riprendo io il discorso chiedendole da dove viene, da quale città del Perù. Lima, risponde. Non ci tornavo da 20 anni, e ho tro- vato una città diversissima, molto più grande e moderna, con tantissima gente che dalle campagne si sposta nelle grandi città. Troppa gente, non si riesce più a stare tranquilli. Le dico che sono stata in Perù, a Trujillo. Mi chiede come ho trovato la città: Accogliente, bella, dinamica, ma un po inquinata, racconto io. Lei riprende: Tutto è cambiato, con la globalizzazione, adesso tutti possono sapere tutto di tutto. Ad esempio, io vado su Google Earth e vedo tutti i Paesi, la Svizzera, il Belgio. Con il computer si può sapere tutto ormai. Non è come una volta. Ma come mai è venuta in Italia?, le chiedo. 20 anni fa ho avuto dei problemi con il padre di mio figlio. Quando sono partita il mio bambino aveva 6 anni. Come mai l Italia e non ad esempio la Spagna? le chiedo. Io volevo andare in Belgio, dove ho dei parenti, ma non sono riuscita ad avere il visto. In Italia non conoscevo nessuno, non conoscevo neanche la lingua. Ho dovuto pagare dollari per un visto turistico di 3 mesi, e poi sono rimasta. Non conoscendo nessuno qui, dove dormiva all inizio?, le chiedo io. Quando sono arrivata le prime notti ho dormito in albergo. Io non mangiavo, per risparmiare i soldi per mio figlio. È stata dura, molto dura. I primi 5 anni sono stati duri. Io in Perù ero laureata in design di interni, avevo anche lavorato per una grande impresa. Pensavo che venendo in Italia avrei potuto lavorare in questo campo. Invece no. Un uomo della chiesa dove andavo mi ha aiutata trovandomi un lavoro come domestica e assistente domiciliare di un anziano signore. In Perù io avevo una domestica, che mi aiutava in casa. Trovandomi a fare qui quello che in Perù era il suo lavoro, anzi il mio qui era anche peggio, ho pensato che forse le avevo fatto qualcosa di male. Forse questa era la sua vendetta, mi confessa. Ma ora come va?, riprendo io. Ora bene, ho comprato una casa, ho anche finito di pagare il mutuo, ho un lavoro, mio figlio è grande, ha 26 anni e sta studiando marketing all Università. Sono molto contenta per lei, le confido. Devo scendere, dico io, E stato un piacere conoscerla, grazie dei racconti e della compagnia, continuo. Grazie a lei signorina. Scendo e sorridendo ci guardiamo dal finestrino , Via Vigevano: cammino, qualcuno mi saluta dal tavolino di un bar affollato. Mi riparo dal sole e cerco di capire chi è. Non lo riconosco, glielo confesso, e anche lui ammette di non sapere bene chi io sia. Citando luoghi milanesi del passato, in fretta emerge che ci siamo visti al Saloon. Piacere, Simone. Intanto anche il suo compagno di tavolo, un tipo in jeans dal capello corto ossigenato, di cui non ricordo il nome, si alza di scatto e si presenta allungandomi la mano e proponendomi di sedermi con loro. Racconto che sto tornando da Venezia, diretta verso una doccia rigenerante. La parola Venezia fa scattare ancora in piedi l amico, che mi si avvicina, abbracciandomi energeticamente e raccontandomi che lui è proprio di Venezia. Devi assolutamente andare al Rivetta, mi dice convinto. Lancio uno sguardo a Simone per capire se il suo amico parla sul serio o cosa. Anche Simone conferma: E un gran bel posto, alla mano, dove bere un bicchiere di vino a 80 centesimi e mangiare qualcosa in buona compagnia. Perfetto, affermo io, mi servono suggerimenti per Venezia, che ancora conosco poco. Spiegami dov è. Mi chiede un foglio e gli allungo la mia agendina dove mi disegna tanto di mappa dettagliata per arrivare da Santa Lucia al Rivetta. Splendido: il prossimo week-end a Venezia farò io da guida ai miei compagni di studio, penso. Simone mi consiglia di scappare, prima che il suo amico passi di nuovo all attacco con altri abbracci dinamici o altre informazioni preziose. Saluti, alla prossima , Darsena: a pochi passi da Simone e dall amico espansivo, sento un forte profumo di lavanda. Sarà l incenso di una delle bancarelle che contornano la Darsena e i Navigli, penso io. Qualche passo ancora e scopro un Signore-Guru, dalla lunga barba bianca e dagli occhi profondi, seduto tra due cani, dietro Continua a pag. 13

13 ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE Concorso letterario Milanosud Pubblichiamo i cinque racconti vincitori del nostro concorso Segue da pag. 12 ad un carrettino di legno colmo di lavanda. Un cartellone di cartone scritto a mano dice: 0,50 il sacchettino. Ma allora è da lei che si sparge questo profumo di lavanda, è buonissimo, intervengo io. Prendo un sacchettino. Anzi, me ne dia quattro, così posso regalarli a qualche amica. Ma da dove viene la lavanda? chiedo. Da Imperia, risponde lui. Ahh, Liguria. Mio papà è ligure, di San Remo, vicino ad Imperia. Ogni anno passavamo le vacanze estive lì, quando ero piccola. Che coincidenza, penso. Sorride, ringrazia e ci salutiamo. Riprendo contenta la strada verso casa con i miei quattro sacchettini di lavanda in mano, annusandoli di tanto in tanto, con il pensiero dei possibili destinatari, l immagine di questo splendido Signore-Guru nella testa e il ricordo riaffiorato delle tante estati liguri , Piazza XXIV Maggio: Ultime 2 euro, solo 2 euro, grida il pescivendolo. Cosa sono? chiedo io. Cozze! dice lui. Buone o vecchie? Sa, io non ne capisco nulla. Com è che costano solo 2 euro?, richiedo io da profana. Buonissime, stiamo chiudendo, devono andare. Va bene, andata, me le dia. Ma come le cucino?, chiedo. Semplice, in padella con olio, sale, aglio e prezzemolo!. Vado alla cassa, sto per pagare, mi ritrovo i quattri sacchettini di lavanda in mano, chiedo se ne vogliono 1 in regalo, raccontando che un anziano Signore-Guru li vende poco più in là. Sì, perché no?, mi risponde il cassiere, Grazie mille. Poi riprende: Ma quanto li hai pagati?, continua. 50 centesimi l uno, rispondo. Allora dammeli tutti e quattro!. E mi rida i 2 euro che gli avevo appena allungato per pagare le cozze. Sorrido, contenta di aver sostituito i soldi con il baratto, felice di aver venduto la lavanda per l uomo del carretto. Mi dirigo da dove sono venuta per andare a ricomprare i quattro sacchettini profumati. Arrivo e racconto la vicenda al Signore-Guru. Sorride divertito, ringrazia e me ne da altri quattro. Ora di nuovo verso casa, ripasso davanti alla pescheria: Basta lavanda, eh, ne abbiamo già abbastanza ormai!, mi grida il cassiere. Faccio un cenno di approvazione con la mano e di nuovo verso casa , Corso San Gottardo: quasi a casa urto distrattamente un signore che vende fazzoletti, accendini, braccialetti. Gli faccio cadere qualcosa, mi giro di scatto, raccolgo la scatoletta di fiammiferi e gli dico Bal ma, che significa scusi in wolof, principale lingua del Senegal, che ho imparato nei miei due anni di vita a Dakar. D istino mi risponde Bal naa la, Ti scuso, guardandomi un po attonito. Continua con un Na nga def?, cioè Come va?, Ma ngui fi rispondo io, Bene, tradotto letteralmente Sono qui. Ormai la conversazione è aperta: lui mi chiede come mai parlo wolof, quando sono stata in Senegal, se ho mangiato il ceeb jen, piatto nazionale senegalese fatto di riso e pesce, e se conosco Youssou N Dour. Gli chiedo dove abita in Senegal, da quanto tempo è in Italia, se parla italiano e come va il lavoro. Dina baax, Inchallah, Andrà bene, se Dio vuole. Mi piace far sentire a casa per un momento chi a casa spesso non può neanche tornarci. Ci stringiamo la mano con un classico: Ba beneen yoon, Alla prossima volta , Doccia: l acqua scorre calda, me la godo. Ripenso ad occhi chiusi agli ultimi 45 minuti della mia giornata. Un semplice tragitto stazione-casa, intrapreso con tempo e disponibilità, si è rivelato un lungo viaggio nel tempo e nello spazio. Ricordi affiorati di esperienze nel lontano Perù, di nottate di lavoro e di bevute al Saloon, di estati passate da bambina in Liguria, di lavoro e vita in Senegal. Incontri, parole, scambi che hanno arricchito i miei pensieri, trasformato un semplice camminare per Milano in un viaggio nella memoria e nel mondo. Milano, cara Milano, quanto hai da dire e da insegnare a chi pazientemente sa ascoltare! 4 classificato Lidia Morandi Un miracolo a Milano Cinquant anni, mezzo secolo, accidenti se n è passato di tempo. Abbassando l ultimo cofano della mattinata, gli occhi gli si piantano sul calendario appeso al muro con la rossa del mese di luglio, che di anni ne ha sì e no venti. Anche suo fratello ne aveva venti quando, proprio il ventinove luglio del sessantuno, tiravano su per la prima volta la saracinesca dell officina di via Chiesa Rossa e la marmitta bucata della Prinz del Pignatta faceva il suo primo glorioso ingresso. Lui ne aveva sedici di anni e trenta chili di meno. Il dopoguerra era stato una bella cura dimagrante per tutti in casa Tarenzi e, a pensarci bene, neanche uno dei suoi amici a quei tempi pesava più di sessanta chili. Sessanta, come gli anni della sua Marisa che si era sposato non appena aveva potuto permettersi un paltò, una seicento e il bilocale in affitto in via Montegani con la stanza da letto e il comò dei nonni. Nemmeno il viaggio di nozze avevano fatto, ma andava bene così. Non come adesso che vivevano in quel fior d appartamento al quattordicesimo piano di via dei Missaglia, con doppi servizi, doppio ascensore, doppio box e la Marisa si lamentava di continuo. Allora le vacanze, lui e il Gino, le trascorrevano allegramente in officina a scottarsi le dita sulle carrozzerie bollenti, invece quest anno, lui e la Marisa, avevano già prenotato due settimane di crociera su nel Mar Baltico. Che poi, a guardar lui, al Baltico, non ci sarebbe nemmeno andato, lo faceva per accontentare quella povera crista di sua moglie che sgobbava a star dietro alla casa mentre lui, in officina, si svagava. Così almeno diceva lei: Beato te, che ti svaghi a parlar con la gente, a bere un caffè o un bianchino a seconda dell ora e intanto che pasticci sui motori ti ascolti alla radio quello che ti pare. La radio, per la verità, la ascoltava anche lei, solo che, dovendo trafficare tutta la mattina per la casa, diceva che non poteva seguire in santa pace nemmeno un programma di quelli che tanto la istruivano su Raitre. Unica distrazione il tè di metà pomeriggio da una vicina che le si era tanto affezionata: una donna anziana ma istruita, sola ma grazie al cielo autosufficiente. Per il resto del tempo si annoiava la sua Marisa e invece avrebbe voluto viaggiare, vedere e conoscere il mondo, e allora lui, suo malgrado, almeno una volta l anno le concedeva un viaggetto, e quello sarebbe stato l anno del Baltico. Contava i giorni sul calendario della rossa che ammiccava maliziosa dai suoi mari tropicali, ma non era lo stesso conto alla rovescia che faceva la sua Marisa sul calendario di Frate Indovino appeso in cucina: per lui ogni tacca rappresentava un giorno di meno per svagarsi. Forse aveva proprio ragione lei, l officina era davvero uno svago, specie d estate, quando le vetrate rimanevano aperte sulla via Chiesa Ros- sa e tutti quelli che passavano mettevano dentro la testa per salutare. Quando la città si mascherava da provincia e non si faceva riconoscere, il naviglio scorreva finalmente limpido e pigro, il traffico rallentava e anche se il lavoro aumentava, per via dei tagliandi prima delle partenze, era meno faticoso. La sera c era persino il tempo per una scappata all orto che aveva preso in affitto con il Pignatta e che serviva tra l altro alle loro baraccate almeno due volte al mese. Quelle languide giornate estive cominciavano prestissimo e finivano il più tardi possibile. Risvegliato dal cinguettio del primo giornale radio, attento a non disturbare la moglie, scivolava lungo il corridoio fino al balcone della cucina e ancora in pigiama, a torso nudo, allargava le braccia aggrappandosi alla balaustra come quello là e, affacciato tra i gerani, dominava dall alto la sua città. I semafori lampeggiavano di arancione facendo l occhiolino alle rare automobili che procedevano senza fretta verso il centro e il lungo biscione del Quindici serpeggiava sulle rotaie con un leggero sibilo, lontano cent anni dal frastuono di ferraglie dei primi tram. Lui scrutava il cielo ovattato dall afa indovinando il movimento delle nubi e, mettendo alla prova la sua infallibile vista, cercava di leggere i cartelloni pubblicitari più lontani, prima strizzando un occhio, poi l altro; inspirava profondamente quell aria, forse fetida ma ancora rinfrescata dalla notte, si stiracchiava per benino, faceva due flessioni, rientrava e metteva su la moka da quattro, apparecchiando per due. Prima di uscire, dava un leggero bacio alla sua Marisa svegliandola. Lei, con un sorriso assonnato e una dolcezza che poi l avrebbe abbandonata per il resto del giorno, gli scompigliava piano i radi capelli appena pettinati. Buona giornata e buon lavoro Marisa. Ritraendo la mano come morsa da una serpe, si tirava su di scatto come colta in flagrante riposo. Capirai. Ogni giorno la stessa solfa. Tu invece.... Terminato l incanto, quello era il momento esatto in cui Renzo sapeva di dover uscire per non guastarsi il buon umore. Andava a piedi in officina e per la strada lo salutavano tutti, dal giornalaio ai mendicanti ai quali non sapeva resistere, tanto che spesso se li portava alla latteria della Pina per il secondo caffè della mattinata, appena prima di sollevare la saracinesca. Una pasta d uomo diceva sempre la Pina a suo marito che ci sentiva poco, quando Renzo usciva seguito dal suo codazzo. Che? UNA PASTA D UOMO Chi? Lascia stare. Salutava con la mano il calzolaio peruviano, il fruttivendolo pugliese, la sarta tunisina e il panettiere egiziano che se ne stavano dietro le loro vetrine già all opera, quindi giungeva fischiettando all officina dove c era sempre qualcuno ad aspettarlo, nonostante il buon anticipo: erano i clienti ormai in pensione che avevano l abitudine di fargli compagnia mentre lavorava, standosene con le mani dietro la schiena, curiosando qua e là e aggiornandolo sulle novità del quartiere. Ognuno di loro aveva il suo orario e il suo argomento preferito: sport, donne, televisione, politica, malattie, così gli capitava raramente di rimanere da solo e se doveva andare a comprare un ricambio, restavano di guardia nel caso fosse arrivata gente. Certo che con suo fratello era ancora meglio, ma la moglie si era proprio fissata di trasferirsi nel Molise nella masseria dei suoi e lui l aveva accontentata dicendo a tutti di essere felice di tornare a vivere in campagna. Certo lo diceva per lei, perché i Tarenzi contadini c erano nati e l officina, lui e suo fratello, l avevano presa proprio per allontanarsi dalla terra. Tirarsi poi dietro tutta la famiglia in quella periferia milanese aveva accontentato capre e cavoli, senza specificare chi fossero le capre e chi i cavoli. Lui e il Gino lavoravano a due passi da casa e i vecchi potevano soddisfarsi nel vedere un briciolo di campagna dalla finestra della stanza da letto che dava sul naviglio e intanto godersi il panorama del traffico cittadino dalla finestra della cucina che dava sulla via Boifava. Le tre cognate, la Rosalba, l Anita e la sua Marisa, nei giorni di pioggia, col Quindici potevano arrivare in quattro e quattr otto ai portici della Rinascente dove, senza bagnarsi e soprattutto senza dover per forza comprare, potevano lustrarsi gli occhi e permettersi persino il lusso di un cafferino, in piedi, allo Zucca, mentre nelle belle giornate, prendendo il Quindici in senso contrario fino a Rozzano, potevano far visita alle cugine di campagna e bersi con loro un caffè, anche sedute, nella piazza aggiornandosi così sulle novità del paese. Poi sua sorella Anita era partita missionaria e la Rosalba, nati i gemelli, si era stufata del Quindici, dei caffè e soprattutto dell officina che le portava via il Gino anche la domenica. Non ne poteva più di vederlo tornare la sera tardi con quelle mani sudice e le unghie che non venivano bianche neanche a spazzolarle con la candeggina. Preferiva la terra al grasso dei motori, lei. Alla sua Marisa invece l odore del grasso e della benzina piaceva, e pensava che il lavoro del meccanico rendesse gli uomini più virili, con quelle maniche rimboccate che mostravano i forti muscoli degli avambracci. Un impiegato non l avrebbe mai sposato. E nemmeno un contadino. Gli lavava la tuta ogni sera con cura perché il suo Lorenzo doveva essere sempre in ordine e gliela stirava con la piega dal ginocchio in giù. Sapeva che tanta gente lo stimava e lo dimostrava con delle belle casse di spumante ogni Natale. La Marisa insomma, a differenza della cognata, era orgogliosa di suo marito e del suo lavoro. Anche se lo svagava. Questo e altri pensieri gli passano per la mente chiudendo quell ultimo cofano della mattinata del suo cinquantesimo anno di officina e quartultimo giorno prima della partenza. Sospira. Solo un miracolo potrebbe trattenerlo da quella spedizione al Nord. Un attacco terroristico, il fallimento della compagnia aerea, un onda anomala, la distorsione a una caviglia, un braccio fratturato. Ma ormai il dado è tratto e si vergogna con se stesso per quei pensieri malvagi perché bisogna avere il coraggio delle proprie scelte. Ricorda il coraggio di suo nonno che, alla chiamata alle armi per la Campagna d Africa, pur di non partire, aveva infilato la mano destra sotto la pressa maciullandosi due dita... Insomma, a mezzogiorno in punto del ventinove luglio, Renzo abbassa la saracinesca e torna a casa con un grande appetito e davanti al cancello vede un certo trambusto, la porta di un ambulanza che scorre chiudendosi, la luce azzurrina che comincia a girare e a sirene spiegate imbocca via dei Missaglia in direzione Rozzano. Chi hanno portato via?, L Augusta?, A me pareva il cavalier Rombati, E caduta, Ma chi?, E inciampata nel tappeto, No, nel gatto, Il gatto di chi?, Forse il femore, E la testa?, A una certa età, cosa vuole, la testa non c è più. Il capannello circonda la povera portinaia che cerca di dire come stanno le cose, visto che è stata lei a sentire quel flebile richiamo dietro la porta blindata perché, per puro miracolo, stava pulendo il ballatoio proprio lì davanti. La signorina Brambati, La maestra?, Ottantasei anni suonati, Tanto gentile, Insopportabile, Ma chi?, Quella che alle assemblee di condominio vota sempre contro, L hanno portata all Humanitas, credo, Sarà stato un colpo di caldo, Io ho il ventilatore, Meglio il condizionatore. Il condizionatore fa male, Sarà stato un colpo di freddo, Ma la Brambati non ha le pale?. A quel punto anche il nostro Renzo domanda: Chi l ha accompagnata?. Sua moglie, ovvio risponde serafica la portinaia, come se su quattordici piani con doppia scala e doppio ascensore e doppi box non ci fosse nessun altro che lei. La moglie di chi? qualcuno domanda, ma nessuno gli risponde. Tornato in officina Renzo scrive un bel biglietto al Pignatta che è di turno nel pomeriggio e lo appiccica sulla saracinesca: sono all ospedale con la Marisa. In cinquant anni di officina non solo non si è mai ammalato, ma non è mai nemmeno entrato in un ospedale. Forse per questo motivo, mentre cammina per il corridoio che lo porta al Pronto Soccorso, quell odore di etere lo sta facendo svenire. Si persuade che un uomo grande e grosso come lui, che solleva le auto con le mani, non può certo cadere come un sacco di patate, quindi prosegue con passo meno incerto. Eccole là, in un angolo, la Brambati su una barella con la gamba allungata a vele spiegate e un livido gonfio come una noce sulla fronte e la sua Marisa che le tiene la mano ossuta, una più pallida dell altra. Cosa fai qui tu? Lo sai che poi ti impressioni, vai, vai a casa. Guardandola non riesce a capire se lei vuole o non vuole che lui se ne vada: nella sua voce il magone di una vacanza che sta sfumando. Tutto dipende dal femore della Brambati: se è rotto come sembra, addio Baltico. Passa una barella con un uomo appena caduto da un impalcatura, gonfio e chiazzato qua e là di tintura di iodio. Renzo sbianca. Signor Lorenzo, vada, vada che si impressiona. La signorina Brambati, la maestra, ottantasei anni, tanto gentile, insopportabile, vuole la sua Marisa tutta per lei. Lui lì non serve. L idea di tornare a casa e mangiare da solo lo deprime, anche perché non sa cucinarsi nemmeno un uovo e ha una fame da lupi, così decide per la latteria. La moglie oggi ha scioperato?. No, è rimasta in ospedale per assistere una vicina. Chi? La Brambati? Bella rogna quella dice il marito della Pina che stranamente ci ha sentito. Il marito della Pina sa. Perché, una rogna? chiede Renzo. Perché vive da sola e l unica di cui si fida è proprio sua moglie. Non ha figli né parenti e nemmeno una badante che le faccia la spesa. Il femore non perdona. Se la operano addio crociera per voi!. Mangiato il suo secondo panino imbottito, Renzo esce senza parlare dalla latteria. La signora Pina ha già indovinato che lui e sua moglie si faranno in quattro per quella povera donna rinunciando persino alla meritata vacanza che si concedono una sola volta l anno. Scuote la testa piano mentre asciuga le tazzine e commenta tra sé e sé. Una pasta d uomo. Che?. UNA PASTA D UOMO. Chi?. Lascia stare. Renzo fischietta e sorride con gli occhi mentre intravede da lontano un capannello di amici capeggiati dal Pignatta che sta leggendo perplesso il messaggio sulla saracinesca, con una bottiglia di spumante in una mano e i pasticcini nell altra. A Renzo non piacciono le feste a sorpresa ma oggi è un giorno speciale. Non vorrai festeggiare i cinquant anni in ospedale!. Ci hai fatto preoccupare. Invece è solo la Brambati. Benedetta donna! dice Renzo allargando le braccia Bisognerà pur darle una mano poi solleva la saracinesca e tutti entrano in processione. Quando si rimette allegro al lavoro con le briciole dei bignè ancora agli angoli della bocca, la rossa del mese di luglio sembra fargli l occhiolino. Forse una lunga estate di svago già lo attende. Il Mar Baltico è miracolosamente appeso a un femore. E non è nemmeno il suo.

14 14 ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE 2011 Concorso letterario Milanosud Pubblichiamo i cinque racconti vincitori del nostro concorso 5 classificato Enrico Pistoni Missaglia SuperBike Riccardo sorpassò la prima macchina sulla destra, scalando la marcia e facendo schizzare al limite i giri del motore. Stava ben disteso sulla moto, come ad ascoltare l urlo del motore, un segreto che lui non voleva assolutamente perdersi. Bruciò il primo semaforo di via dei Missaglia, un arteria di Milano a tre corsie che incolonna quotidianamente centinaia e centinaia di veicoli Guardò nello specchietto: dietro a seguirlo, l avversario con cui quel giorno stava gareggiando. Riccardo continuò zigzagando tra il traffico ad una velocità folle, lasciando gli autisti degli altri veicoli pietrificati e sbigottiti. I più audaci urlavano qualche insulto, ma la maggior parte non aveva una prontezza di riflessi tale da permettere una benchè minima reazione ad un passaggio cosi veloce. Ognuno al volante della propria auto aveva un unica certezza vedendo quei due compiere quelle manovre a tale velocità, e un unica parola per esprimerla: <<Moriranno.>> Qualcuno articolava un pò di più l espressione, ma in generale il concetto era quello. I due piloti sapevano, o avevano intuito che nella loro vita, l unico modo per abbracciare la vita era aver dato prima una folle carezza alla morte. Quella corsa era la loro carezza; senza, non sarebbero stati vivi. Improvvisamente quello dietro, approfittando di un momento di distrazione dell altro, provò un guizzo sulla sinistra, e, passando tra un camion e una di quelle utilitarie piccole e tanto di moda guidata dalla bionda di turno, riuscì a portarsi in testa. Scalò la marcia, la moto si impennò come un cavallo, e finalmente arrivò all ultimo semaforo del viale, al capolinea dei tram a Gratosoglio. Era quello il traguardo, e lo tagliò per primo. Riccardo si infuriò. Aveva perso la gara e un bel pò di soldi che aveva scommesso su se stesso. Le due moto rallentarono, ma continuarono il percorso fino al punto stabilito: una via nella zona industriale di Rozzano, lontana da quella strada che avevano liberamente interpretato come pista per la propria gara. Là c erano altri tizi ad aspettarli, impazienti di sapere l esito di quella corsa. <<Ha vinto Spada>> disse Riccardo, senza nemmeno levarsi il casco. Spada era quello che aveva corso con lui. Era il suo cognome. Se aveva un nome, a nessuno era dato saperlo. Forse nemmeno suo madre se lo ricordava più. <<Mi devi i 500 della scommessa>> disse il vincitore con un sorriso stampato in volto. Riccardo lo guardò. Non apprezzava chi chiedeva con superiorità i soldi delle scommesse. Pensava che chi faceva in quel modo non aveva rispetto per chi perdeva. In fondo anche vincere richiede un etica. Non disse nulla e tirò fuori i soldi. Glieli diede. <<Grazie caro>> <<Fanculo>> Grugnì Riccardo. Accese il motore e se ne andò. <<E non correre..>> qualcuno gli urlò dietro, facendo scoppiare in una grossa risata tutti gli altri. Ma lui non sentì. Il suo motore parlava sempre più forte di tutti, ed era l unica voce che Riccardo voleva davvero ascoltare. Passò davanti a quell enorme centro commer- ciale costruito alle porte della periferia Sud della città, e da li tornò su via dei Missaglia, transitando di fianco al dormitorio di Gratosoglio. Si ricordò che per la sera seguente aveva un appuntamento con un tizio che erano ormai anni che dormiva li le sue notti. Rallentò un poco ed impennò, come a siglare la promessa che si sarebbe ricordato di passare. Poi inaspettatamente pensò che se le strade fossero state il cielo, lui sicuro sarebbe nato uccello. Così volò via nel traffico. 400 euro al mese più spese per una stanza piccolissima in via Meda. Riccardo condivideva l appartamento con altri due studenti della Bocconi, con i quali non aveva un granchè da spartire. In più altri 70 euro al mese di affitto per un posto per la sua moto, in un box non molto distante da casa sua. Lasciarla in strada neanche a parlarne: l avrebbero rubata, o magari qualche ubriaco ci avrebbe sbattuto contro facendola cadere. Alle 11 suonò il campanello. Era Ciccio, il suo migliore amico. Erano nati entrambi 24 anni prima, avevano fatto le scuole insieme e la loro amicizia continuava a resistere nonostante tutto ciò che comporta il diventare grandi. Si salutarono dandosi la mano e due baci sulla guancia. Erano abituati cosi. <<Mi hanno detto che hai perso contro Spada, ieri.>> disse Ciccio, preparando il caffè. <<Si, mi sono fatto fregare come uno stupido.>> <<Non lo sopporto quel tipo>> <<A chi lo dici. Gli ho dovuto dare pure 500 euro>> <<Cazzo..>> <<Già>> Ciccio era disoccupato e viveva ancora a casa con la madre. Non aveva terminato le superiori, e si stava accorgendo che in quella città senza quel pezzo di carta era sempre più difficile trovare un lavoro per più di due mesi di fila. Per lui 500 euro erano cifre da capogiro. <<Come sta tua madre?>> chiese Riccardo. <<Dipende: a volte bene, altre volte male..>> Sua madre era depressa. Si era separata 20 anni prima dal marito, e si era trovata con un figlio piccolo e una casa da mandare avanti, completamente sola. Lo fece, ma fu una vita di preoccupazione e stress continui. Adesso pagava il conto di quelle fatiche. Come se per lei non fosse stato tutto già abbastanza difficile.. Riccardo capì che il suo amico non aveva voglia di parlarne, quindi cambiò argomento. <<Senti Ciccio, settimana prossima organizzo un altra corsa e..>> <<La devi smettere con queste stronzate, Richi!>> lo interruppe l altro. Era contro questa faccenda delle corse. Erano troppo pericolose, e c erano di mezzo troppi soldi. Riccardo ne vinceva molti perchè era un bravo pilota e anche un pò pazzo, ma non era immortale, e questo Ciccio lo sapeva fin troppo bene. <<Infatti questa è l ultimo, ti giuro.>> <<L hai detto anche due mesi fa. Piantala di dire cazzate ogni volta.>> <<Te lo giuro che stavolta è l ultima. Mi prendo una rivincita su Spada, e poi la smetto. Batto quel bastardo e poi ne esco. Vendo la moto, e chiudo con le corse.>> <<Me lo stai promettendo?>> chiese Ciccio, cercando di capire quanto il suo amico fosse serio in quel momento. <<Te lo sto giurando>> rispose Richi, tendendogli la mano. L altro la strinse in modo fraterno. Poi bevvero il caffè, e Ciccio andò via. Aveva un colloquio di lavoro per un call center, e non voleva tardare. Riccardo si ributtò nel letto, era sabato e fino a lunedì non avrebbe lavorato. Quella sera aveva quell appuntamento al dormitorio, ma fino ad allora aveva giornata libera. La passò dormendo. Si svegliò di nuovo verso le 17, si fece una doccia, andò al box a prendere la moto e si avviò verso il solito bar di via Neera, una via popolata di immigrati Nord africani, dove sperava di incontrare Spada per proporgli la rivincita. Ovviamente non c era, ma ci stava qualche amico in comune. Riccardo pensò di spargere la voce al bar, così sicuramente la notizia sarebbe giunta all interessato. Poi qualcuno offrì la prima birra, aprendo quelle danze di cavalieri ubriachi. Per un paio d ora stette li bevendo; parlò con Ahmed, Mohamed, e altri ragazzi nord africani immigrati che vivevano in quel quartiere da anni e che lui conosceva bene. Alla fine si sentiva bene, uscì dal bar tranquillo e, fregandosene di essere fortemente brillo, salì sulla moto per recarsi al dormitorio per il suo appuntamento. Era piena primavera, e l aria fresca e piacevole era una buona scusa per sorridere. Lo fece, ma nessuno lo vide: aveva un casco a coprire il suo volto. Un peccato: sarebbe stata una scena allegra, di quelle che Milano ogni tanto dimentica che esistano. <<Riccardo>> Il ragazzo guardò tra le file di letti del dormitorio per individuare da dove provenisse la voce. <<Ciao Wlady>> salutò sorridendo. Wlady era un uomo ucraino. Aveva circa 40 anni. Per anni aveva vissuto nello stesso palazzo popolare di Riccardo, nel degrado di via Palmieri, quando il ragazzo ancora viveva con i suoi genitori. Al tempo l uomo era un muratore, e con fatica riusciva a pagarsi l affitto di un piccolo ma dignitoso monolocale. Poi perse il lavoro e non potendosi più permettere di pagare l affitto fu costretto a lasciare la sua piccola casa. Da anni ormai viveva per strada e dormiva in quel dormitorio a Gratosoglio. Prima di andarsene, Wlady andò dal ragazzo allora sedicenne e gli disse che da li in poi sarebbe andato a passare là le sue notti. Gli disse anche che quando voleva poteva passare a trovarlo. Da allora, una volta a settimana, Riccardo si presentava all appuntamento. Era affezionato a quell uomo. Wlady era stato l unico nel suo ex cortile che qualche volta aveva giocato a pallone con Riccardo e i suoi amici, invece di sgridarli continuamente. E quella era già una gran cosa. <<Ti ho visto correre in moto, ieri sera>> disse l uomo. <<Si. E ho perso>> <<Lo so. Sei stato sorpassato proprio qui davanti. Io ero a quella finestra>> Il ragazzo diede un occhiata fuori: via Missaglia stava li a smaltire colonne d auto, e da quella finestra vide il punto esatto in cui era stato sorpassato da Spada. <<Sembra fatto apposta>> disse il giovane. <<Forse lo è davvero.>> Riccardo fece un gesto in aria con la mano come a dire che non importava. <<Ho scritto una poesia dopo avervi visto. Ne ho tradotto solo la prima parte. La vuoi sentire?>> Wlady era poeta. Diciamo che, nonostante tutto, riusciva a mantenere una visione incantata della vita. Ne era innamorato, della vita, se cosi si può dire. <<Certamente>> rispose il ragazzo. Di solito non leggeva poesie, ma quelle di Wlady gli piacevano. Forse perchè conosceva chi le aveva scritte e quindi riusciva a dare un volto a quei versi. E poi gliele leggeva direttamente il poeta. Un bel privilegio. L uomo inizò a leggere Ho visto due luci impazzite dal cielo scendere al suolo veloci, cosi rapide che subito pensai: non morite, vi prego! Urla di tuoni al loro passaggio poi l asfalto fu cielo, dalla luce uscì un uccello e planò senza sbatter le ali, non v era più alcun rumore.. <<Il resto devo ancora tradurlo>> disse l uomo. Scriveva nella sua madre lingua per se stesso, poi traduceva per gli altri. Il ragazzo rimase colpito. Si ricordò di aver pensato una cosa simile tornando dalla gara. Un pensiero che aveva a che vedere con l asfalto, il cielo e gli uccelli. Guardò l uomo rigirandosi in testa i versi di quella poesia, come se ci stesse cercando dentro qualcosa. Forse, pensò, lui ha scritto davvero ciò che io ho pensato. Si girò verso la finestra. Fuori il sole tramontava oltre i campi, in quegli spazi verdi che ancora resistevano alla costruzione di nuovi mostri di cemento. Nel dormitorio continuava ad arrivare gente di tutte le nazionalità. Era una babele lì dentro; tutti i poveri della zona vi entravano portando con sé solo la propria lingua di origine, unica loro proprietà. Riccardo ascoltava quelle mille lingue, guardando affascinato, poi pensava a quei versi. E a un certo punto capì. Qualcosa lo illuminò. Prese il suo giubbotto <<Ciao Wlady, devo scappare>> disse preparandosi ad andare. <<Addio richi..>> Il ragazzo si bloccò. Pensò che quell uomo sembrava saperla lunga. Poi gli sorrise. <<Addio Wlady, e grazie.>> Ora poteva davvero andare. La prima macchina la sorpassò sulla destra, scalando e facendo imbizzarrire il motore; poi dovette fare uno slalom tra due macchine per tornare ad avere strada libera e dare gas. Di nuovo disteso sulla moto, ascoltando cosa il motore aveva da dirgli. Un bel discorso, pensò. La strada era libera e diede ancora gas. Guardò negli specchietti: dietro, nessuno. Sorrise. Sorpassò un altra macchina e sfilò via libero. Poi si sentì stringere ai fianchi. <<Vai piano, coglione>> gli urlò ciccio spaventato. Temeva di volar via dalla moto a quella velocità. <<Va bene, cagasotto>>disse, e rallentò un poco. Vide un distributore e si fermò. Ciccio scese dalla moto incazzato nero. Mollò due pugni sulla spalla a Riccardo, il quale rideva senza potersi fermare. <<Sei un pazzo>> disse Ciccio, pallido in faccia. <<Sta zitto e goditi il paesaggio>> Questo sembrò calmarlo. Stavano su una strada che correva dritta come la traiettoria di una freccia, in mezzo alla natura Australiana, in sella ad una moto che acquistarono da un contadino del luogo che non sapeva più che farsene. Erano partiti due mesi prima. Della gara con Spada non se ne era fatto più nulla. <<Non è più roba per me>> aveva risposto il giovane, quando Spada lo chiamò per fissare il giorno della corsa. Riccardo aveva trovato qualcosa nella poesia di Wlady che non sapeva spiegarsi, ma che gli fece capire di smettere con quella cazzata delle gare. Diciamo che era arrivato a capire che lui poteva essere benissimo un uccello, ma quella strada di Milano non sarebbe mai potuta essere il suo cielo. Una cosa così. Un pensiero strano. Ma ci credette, quindi decise di vendere la moto e col ricavato comprò due biglietti aerei per l Australia, per lui e per Ciccio. Questi, passate le iniziali ritrosie, accettò di seguirlo, e ora stavano insieme a doversi inventare una vita. Mancavano 200 chilometri alla prossima città. Lì avrebbero cercato un lavoro per qualche mese, poi si sarebbero spostati in cerca di altro. <<Vado in bagno, Ciccio>> <<Ok>> Riccardò entrò al bagno. Era incredibilmente profumato, senza strane puzze terribili.. Si sciacquò la faccia. Poi tirò fuori dalla tasca una busta: dentro c era una lettera di Wlady. L aveva trovata nella casella della posta a Milano il giorno prima di partire. Senza timbri postali, naturalmente. L aveva già letta, ma ogni tanto gli piaceva riprenderla e dare una rinfrescata alla memoria. Era la seconda parte della poesia. Wlady l aveva tradotta e gliela aveva portata...e tra il silenziò ho capito che volava un volo non suo, tra quel cielo inadatto quell uccello moriva ad ogni battito d ali. Ti sogno volare verso cieli lontani, quelli che non hanno mai fine, perchè li avrà senso cantare il tuo cinguettio. Sorrise. Ripiegò tutto ed uscì. Salì sulla moto con Ciccio, ed accese il motore. Guardò in alto. Il cielo era diverso da quello di Milano. Correva sulle testa dolce ma deciso. Sembrava non fermarsi mai. Mise la prima e partì. Andò veloce. C è chi nasce ad un ritmo maggiore, e non può far altro che batter le ali seguendo quel tempo. E guidare una moto fino a prendere il volo in un cielo unico, di quelli che non hanno mai fine.

15 ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE

16 16 ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE 2011 le rubriche Teatro Ringhiera: si alza il sipario! Festa e conferenza per presentare la stagione teatrale dell Atir Venerdì 14 ottobre, alle ore 19 la compagnia Atir presenterà la stagione 2011/2012 del Teatro Ringhiera con una conferenza/festa aperta al pubblico. «La vostra presenza è importante e di grande sostegno ci tengono dire gli attori della compagnia Atir - vi aspettiamo numerosi per un nuovo inizio di stagione con tutti voi». Per coinvolgere e attirare soprattutto i residenti della zona verranno mostrati gli spettacoli in cartellone con dei promo life, delle piccole esibizioni dal vivo degli artisti ospiti e chi fosse incuriosito a scoprire i contenuti degli spettacoli potrà giocare ad una caccia alla stagione insieme alla compagnia Atir. Il tema della stagione è La città che vorrei e il pubblico che verrà ad assistere è invitato a portare con sé una sua foto e una frase riferita al tema, per dare un pensiero e per proporre anche delle riflessioni. Il Teatro Ringhiera è un luogo aperto, di incontro e relazione e la compagnia Atir che lo gestisce proprio in occasione della conferenza stampa lancerà una campagna associativa rivolta a tutti coloro che desiderino far parte della comunità Atir e una campagna abbonamenti con dei prezzi agevolati. La stagione ufficiale partirà a fine ottobre con la straordinaria Arianna Scommegna e con altri classici delle compagnia Atir insieme a numerosi ospiti d eccezione. Per informazioni: Teatro Ringhiera, via Boifava 17, Tel 02/ / , info@atirteatro.it La commedia in scena al Teatro Stella dal 21 ottobre Nel bel mezzo di un gelido inverno La Compagnia dei Giovani di Milano è prossima a dare inizio alla sua 53ª stagione teatrale, con l allestimento di Nel bel mezzo di un gelido inverno, commedia in due atti, liberamente tratta dall omonimo film di Kenneth Branagh. Lo spettacolo verrà rappresentato al Teatro Stella di via Pezzotti 53 dal 21 ottobre al 13 novembre 2011, nelle serate di venerdì e sabato, alle ore 21, e il pomeriggio della domenica, alle ore 16. La vicenda è ambientata in una chiesa sconsacrata di un paesino disperso fra le fredde nebbie invernali inglesi. Qui, uno scombinato gruppo di attori si raccoglie per mettere in scena Amleto ; l idea è di un giovane regista, Joe, in crisi artistica, ma anche prossimo alla depressione, che vuole riscattare una professionalità vissuta ai margini impegnandosi nell allestimento di uno spettacolo che possa aiutare la comunità del piccolo paese di Hope a ritrovare attenzione e rispetto da parte delle pubbliche autorità. Lo aiuta sua sorella Molly, concreta e attenta al futuro del fratello e alle sorti del paesino, che rischia di cadere nella dimenticanza; lo aiuta anche la sua agente, Margie, cinica e spregiudicata, propensa a sostenere economicamente l iniziativa al solo fine di ottenere un tornaconto personale. La commedia offre uno spaccato originale del dietro le quinte di un allestimento teatrale: contrasti, dissapori, mania di protagonismo, eccentricità, vengono in luce sin da subito tra gli attori, per mitigarsi poi attraverso il desiderio di fare qualcosa di utile insieme. E il gruppo, quanto mai eterogeneo agli inizi dell esperienza in comune, maturerà via via una coscienza che lo farà diventare compagnia, fino alla messa in scena finale, quando un evento imprevisto porrà tutti di fronte alla necessità di compiere una scelta, provocati dall eterno dilemma: essere o non essere? La Compagnia dei Giovani è lieta di presentare al suo pubblico questo spettacolo, che vede impegnati giovani attori a fianco di veterani del gruppo, in quella continuità artistica che ci ha accompagnato lungo questi 53 anni e che è segno di fedeltà ai valori del teatro filodrammatico. Per informazioni sulla Compagnia dei Giovani e sulla stagione teatrale del Teatro Stella potrà essere consultato il sito La Compagnia dei Giovani Bel Canto al Puecher Serata gratuita sabato 8 ottobre all auditorium L associazione Centro Comunitario Puecher organizza una serata dedicata al Bel Canto, a ingresso libero. Alla manifestazione culturale, che si terrà sabato 8 ottobre alle 21 all Auditorium Centro Comunitario G. Puecher (via. U. Dini 7) si esibiranno il soprano Maria Gabriella Ferroni, il tenore Giuseppe Veneziano, accompagnati dal pianista Salvo Sgrò. Gli artisti canteranno arie famosissime dei maestri della lirica, quali Verdi, Puccini, Cilea, Giordano, Èil titolo di un convegno promosso dall associazione culturale Rosso si spera che si terrà venerdì 21 ottobre alle 21 in via Palmieri 8, (porta rossa, presso La baia del Re). Le relazioni introduttive saranno affidate a due economisti, i professori dell Università di Bergamo Marco Passarella e Stefano Lucarelli, che parleranno rispettivamente su Leoncavallo, Lehar, Tosti e Gastaldon, in una serata che si annuncia emozionante e di alto livello musicale. La direzione artistica della manifestazione è stata curata da Alfredo Coppola. L associazione Centro Comunitario Puecher ringrazia per disponibilità Pianoforti Viganò e il Comune di Milano e il Consiglio di zona 5 per il patrocinio. Per informazioni: tel. 368/ e 339/ Convegno sui beni comuni Dibattito su acqua, scuola, salute e pensioni Colpi di cricket in Zona 5 Trasformare i beni comuni in occasione di profitto: l ultima risorsa del capitalismo in crisi e Acqua, scuola, salute e pensioni: lo scontro in atto tra lavoro e capitale. Tutti sono invitati. Il taglio economico, decisamente di parte, l attualità del tema e la gravità della crisi promettono una serata interessante. V. V. Ecco una delle due squadre di cricket che si sono affrontate domenica 2 ottobre nell area verde, che si trova dietro la bocciofila di via dei Missaglia - De André. Nel centro dell anello verde i giocatori provenienti dall Asia si sono affrontati sotto gli occhi degli stupiti degli osservatori nostrani e sotto quelli divertiti delle rispettive famiglie e comunità, allegramente riuniti per una giornata di sport. Presenti per questa prima uscita milanese di questo sport tipicamente anglosassone, progenitore del più noto baseball, anche la la troupe televisiva della trasmissione Quelli che il calcio. L INTERVISTA Alessandra Faiella, che bella la comicità al femminile Da qualche anno, il piccolo palcoscenico del teatro La scala della vita di via Piolti di Bianchi è diventato un punto di riferimento per tutti gli amanti dell arte comica. Il merito di questo è, senza dubbio, da attribuire allo spirito creativo e all impegno della bravissima Alessandra Faiella che molti di noi conoscono per i suoi brillanti interventi a Zelig, Le Invasioni Barbariche, Chiambretti night e molti altri. Tutte le donne, soprattutto le attrici, vogliono apparire belle, affascinanti, seducenti e per niente ridicole Non hai paura di essere buffa? «Purtroppo il canone televisivo ci propina l immagine sempre più stereotipata delle donna moderna. L idea che si debba essere solo giovani e perfette genera nelle ragazze un senso di inadeguatezza ed è uno dei motivi per cui le donne più difficilmente accedono alla comicità. Invece un attrice comica non ha paura di smontare questo cliché esteticamente inoppugnabile. Anzi, facendone una parodia, molte di noi ne hanno costruito un punto di forza». Il cabaret è considerato principalmente un genere teatrale maschile. Mentre voi, a discapito di questo pregiudizio, mettete in scena Femina Ridens, una rassegna comica tutta al femminile. «Il luogo comune che le donne non facciano ridere continua a persistere malgrado sia smentito da grandi nomi come Franca Valeri, Franca Rame, Angela Finocchiaro e ancora Cortellesi, Littizzetto... Anche noi, nel nostro teatro, abbiamo notato che l anno scorso sono stati proprio gli spettacoli condotti dalle attrici comiche ad aver ottenuto il maggior successo. Quindi, volendo dare alla rassegna un taglio specifico, nel contempo abbiamo deciso di premiare anche le donne perché, probabilmente, è il momento della loro riscossa contro tutta quella mercificazione del corpo femminile che si vede in giro... Ed è anche una nostra piccola rivincita. Non con lo scopo di fare qualcosa in risposta a, ma per valorizzare un genere che si trova un po emarginato». E delle quote rosa cosa ne pensi? «Io sono stata sempre favorevole. Anche se, in via naturale, non dovrebbero esistere. Così come non dovrebbe esistere nemmeno il Ministero per le Pari Opportunità. Ma siccome in Italia questo non è possibile, piuttosto di essere tagliate fuori, meglio le quote». La comicità è un dono o un destino? «È sicuramente un dono. Ma può essere anche sviluppato grazie ad alcune tecniche che, fra l altro, cerco di insegnare nei miei corsi. Perché anche avendo un talento ironico naturale è utile conoscere dei trucchi per affinarlo ulteriormente». Durante i tuoi corsi insegni anche a superare i momenti di crisi grazie alla comicità e all autoironia. «Sono due corsi distinti, ma entrambi impostati in chiave comica. Il primo è un percorso biennale rivolto a coloro che vogliono imparare le tecniche per divertire il pubblico. Durante l altro invece cerco di insegnare alle persone normali a sentirsi più sicuri affidandosi all ironia. Perché un grande aiuto in questo senso può arrivare proprio dall unione tra le tecniche teatrali e il senso di umorismo. Saper accettare i propri difetti senza criticarsi troppo e accettando le parti più fragili di sé aiuta a guardare il mondo e gli altri con un po di distacco, senza paura e con meno angoscia. Nel momento in cui sono in grado di vedere il lato buffo di certe persone e l aspetto paradossale di certe situazioni le accetto con meno ansia e le subisco di meno». Ma tu stessa riesci a mettere in pratica i tuoi insegnamenti? «L ho imparato strada facendo. Da bambina ero timidissima, per niente solare e disinvolta. E forse proprio perché ridere mi aiutava a sentirmi meglio, volevo che lo provassero anche gli altri. Per la prima volta l effetto terapeutico del teatro comico l ho verificato negli anni 90 conducendo i laboratori presso l associazione Attive come prima che si occupa del recupero psicofisico delle donne mastectomizzate. Vederle, provate da un esperienza traumatica e, inizialmente, senz alcuna voglia di mettersi in gioco, ritrovare la forza e l autostima mi ha fatto intuire l esistenza di un nesso tra lo sviluppo delle proprie doti comiche e la sicurezza di sé; mi ha fatto elaborare un metodo sul quale, successivamente, ho scritto anche due libri». Spettacolo preferito? «Amo molto i miei ultimi due spettacoli: Sesso? Grazie tanto per gradire di Dario e Jacopo Fo e Franca Rame e l ultimo monologo La Momola Menardi su testi di Franca Valeri. Oltre a essere una stimolante occasione di cimentarmi con una scrittura comica altrui, diversa dalla mia, mi hanno permesso di unire la teatralità con la comicità. E anche Stasera non escort mi sta dando moltissime soddisfazioni. Siamo quattro professioniste, molto affiatate e ci divertiamo moltissimo». I progetti per il futuro? «Sono stata fortunata nel trovare una sede che si presta molto per un teatro-cabaret e ora, dopo aver maturato una certa esperienza nella tenuta dei corsi, mi piacerebbe fondare una vera scuola di arte comica» Cosa vorresti augurare ai nostri lettori? «Auguro intanto di non morire soffocati dall inquinamento. Cercare sempre di lottare per sopravvivere in mezzo alle polveri sottili che dominano la zona Corvetto dove abito anch io. E auguro di poter vedere la vita e i problemi con quel pizzico di gioco e di ironia che aiuta a stare meglio». Olga Romanova

17 ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE le rubriche a cura della Fondazione Milano Policroma Castellazzo (parte III): una lunga storia Negli scorsi due articoli abbiamo ripercorso rispettivamente la storia del borgo di Castellazzo e l esame delle testimonianze tuttora presenti sulla riva ovest del Cavo Ticinello, che vi passa nel mezzo; ci accingiamo ora, per concludere la nostra visita, ad analizzare quanto rimane dall altro lato del corso d acqua. Nella parte orientale del borgo si possono tuttora vedere due importanti testimonianze architettoniche dell epoca rurale: la casa del maniscalco e la cappella della Vergine Addolorata. Come si può immaginare, infatti, il Con - vento sorgeva allora in un luogo isolato e se da una parte coltivava la campagna per sostenersi, dall altra aveva bisogno di una serie di servizi, tra cui quelli di fabbro e maniscalco, che venivano espletati per l appunto nell edificio sito al civico 15 di via Campazzino, e che da quattro generazioni è abitato dalla famiglia Bosatra, che ho citato nel primo articolo. Dall edificio prospicie sulla strada una bellissima cappellina quattrocentesca, le cui due colonne sono fatte in marmo di Candoglia, lo stesso usato per costruire il Duomo; per secoli ci è stata appesa una lampada in ferro battuto quattrocentesca, ahimè in seguito rubata e sostituita con un altra sempre in ferro battuto e antica ma non medievale. La cappella conteneva una tela, sostituita da un affresco dello stesso soggetto per evitare altri furti, che raffigura la Vergine Addolorata con un coltello conficcato nel petto; alle sue spalle è chiaramente visibile una fortezza, che si presuppone sia il Castello di Azzo, anche se non c è conferma in proposito, e ha una scritta Mater Dolorosa al di sotto dell immagine.. La cappella riveste notevole importanza storica poichè presso di essa venivano celebrate le festività, come risulta da una pergamena del luglio 1766 tuttora esistente; e ancora oggi, nella terza domenica di settembre, festa della Cappella, vi si recita il Santo Rosario, come da tradizione antichissima del borgo e come indicato sullo scorsonumero del giornale. A fianco della cappella è stata anche murata una lapide che ricorda la visita al Monastero del Cardinale Cesare Monti; questi, venuto a prendere possesso della Diocesi nel 1632, si soffermò per qualche tempo a Castellazzo per apprendere il rituale Ambrosiano. Durante le ricorrenze religiose, folle di popolo vi affluivano per godere i benefici della bolla Quia ratio exigit con cui Sisto IV nel 1480 aveva accordato al convento tutte le indulgenze della Chiesa Cattolica. Molto amato ed ivi venerato era anche Francesco Piccolpasso, bolognese di origine, ed Arcivescovo di Milano dal 1435 al 1443, che vi aveva soggiornato per ben quattordici mesi, presso i Frati Gerolamini, e che alla sua morte lasciò anche una traccia della sua permanenza a Castellazzo, documentata da 60 tra codici e manoscritti destinati al Capitolo Metropolitano (e che ora si trovano alla Biblioteca Ambrosiana). L arcivescovo era molto amato dal popolo in quanto lo aveva sempre difeso dalla contorta politica del duca Filippo Maria Visconti. Ulteriori testimoninanze del borgo e del convento sono l altare maggiore e l ancona, entrambi lignei, conservati nella cappella della Vergine all interno della Chiesa dell Assunta (al Vigentino, cui ho accennato qualche articolo fa) e i quattro busti d argento ivi portati ma, ahimè, successivamente asportati da sconosciuti. Viste le due parti del borgo, allora, occupiamoci infine del cavo Ticinello, che vi scorre placido in un atmosfera bucolica e rasserenante: le due rive sono congiunte da un ponticello risalente al Quattrocento che recentemente è stato trasformato in ponte pedonale per evitare il transito (pure vietato) di camion nella stradina. Sporgendosi dalle spallette il panorama è bellissimo, perchè numerose arborescenze congiungono il cielo con l acqua, e vi si specchiano; l unico punto dolente sono le griglie apposte per motivi di sicurezza che mal si sposano con i paracarri quattrocenteschi (su uno di essi è riportata la scritta 1481) che delimitano il transito. Solo poche centinaia di metri, di fatto, separano la via Antonini dal borgo di Castellazzo, ed il contrasto appare stridente; eppure anche sulla trafficata arteria cittadina, vicino al Cavo Ticinello, si trovano due interessanti testimonianze architettoniche: un piccolo ponticello e una graziosa casetta fluviale circondata dai salici, di cui parlerò semmai in altro articolo; non è semplice, ed anche Castellazzo ne è un esempio, scoprire le perle nascoste nella nostra Milano. Riccardo Tammaro Le iniziative d autunno del Centro Asteria La presentazione del ricco cartellone avverrà l 8 ottobre all auditorium di p.zza Carrara Suoni, immagini, suggestioni per un anno di cultura, musica, cinema, intrattenimento, approfondimento e altro ancora: questo in sintesi il contenuto della presentazione multimediale che si terrà sabato 8 ottobre nell Auditorium di piazza Carrara, accompagnata da performance artistiche e sportive a cura dei Concertisti e Maestri del Centro. Intermezzi musicali ed esibizioni inframmezzati dalle immagini più significative di incontri, personaggi e momenti dell anno passato per introdurre la programmazione L offerta delle iniziative è apparsa ampia e molto diversificata, spaziando dalla scommessa educativo-formativa, all educazione musicale a 360 gradi, alla scoperta delle tecniche e dei filoni cinematografici, alla creatività poetica, all incontro vivo con il Vangelo, alla sperimentazione di un nuovo benessere psicofisico attraverso le discipline sportive. «Mentre ci sembra di cogliere un progressivo arricchimento dei nostri programmi per saperi e specialisti, ci troviamo quest anno con un titolo provocatorio, perché apparentemente estraneo ai temi - ha commentato Suor Bianca Gaudiano, Direttrice del Centro Asteria - Finestre di Speranza, tema conduttore dell anno, è un filo rosso che conduce al bisogno contemporaneo di fiducia e di speranza e che vuole far crescere nello sguardo di profondità sull uomo, La poliedricità si fa punto di convergenza del tutto nell uno dell umano profondo. Ed è un punto a cui tendiamo insieme, partecipi, offrendo, fruendo, proponendo, in una attiva partecipazione di vita, di speranza». Fra attività, cicli e iniziative offerte, ricordiamo quelle che prenderanno avvio a breve e si svolgeranno in quest ultimo trimestre dell anno: Dal 4 ottobre 2011 Segreti di un film- corso su i generi. Incontri guidati dalla critica cinematografica Dott.ssa Montesanto, per un approfondimento dedicato agli appassionati della settima arte. Dall 8 ottobre 2011 Chiamati per nome. Percorso di spiritualità sulle orme del vangelo. Per tutti. Dal 9 ottobre 2011 Milano Arte. Una serie visite guidate in Milano con l esperto d arte e di archeologia Prof. Zana. Dal 14 novembre 2011 Finestre di speranza. Incontri, spettacoli, conferenze in orario mattutino per studenti e docenti di scuole superiori (sono comunque aperti anche al pubblico generico) sui vari orizzonti e temi dell essere umano: storia, scienze, teatro, poesia, testimonianze, multiculturalità, spiritualità, sfide del futuro Dal 29 ottobre 2011 Corde d autunno- II Festival chitarristico. Uno dei più prestigiosi eventi chitarristici a livello nazionale, il Festival si caratterizza come un evento unico nel panorama milanese con un organizzazione composta interamente da giovani musicisti che con la loro dedizione e il loro impegno sono riusciti a creare uno degli appuntamenti più ricchi e significativi; la manifestazione potrà fregiarsi della partecipazione di artisti di fama internazionale del calibro di Adriano del Sal, del liutista Massimo Lonardi e Pavel Steidl che si esibiranno concerto nell auditorium del Centro Asteria e terranno masterclass, seminari e laboratori. Inoltre verranno organizzate durante tutta la durata del Festival mostre e dimostrazioni volte a diffondere nel pubblico la consapevolezza della preziosità del paziente lavoro artigianale dei migliori Maestri liutai italiani di chitarra e strumenti a pizzico. Uno spazio importante ed esaustivo è stato poi dato alla scuola di musica e alla scuola dello sport, fiori all occhiello del Centro Asteria. Due realtà figlie del Centro Culturale Sportivo Asteria, nate e volute con identità e caratteristiche proprie, per un risultato di eccellenza e formazione a forte contenuto educativo. Corsi per tutte le esigenze e le età, insegnanti altamente qualificati, programmi personalizzati e sempre orientati all attenzione per l individuo, valorizzazione degli aspetti educativi di queste discipline sono gli elementi che rendono importanti le due scuole per la loro unicità sul territorio. S. V. Laboratorio di narrazione autobiografica L associazione Nestore presenta il quarto Laboratorio di narrazione autobiografica che partirà martedì 4 ottobre e terminerà martedì 15 novembre. Il corso, che incontra sempre notevole successo sopratutto tra pensionandi e pensionati, punta a recuperare i tesori che sono depositati nel nostro passato, attraverso la scrittura della nostra biografia. Recuperare le cose belle, fonte del nostro orgoglio, delle nostre soddisfazioni; ricordare come siamo stati in grado di affrontare le difficoltà e di superarle. Ricostruire il nostro passato può aiutarci a riappropriarci della nostra autostima. Ma non solo: scrivere sulla propria vita aiuta anche a conoscersi meglio, a sciogliere quei nodi che hanno appesantito rapporti e vicende. Consente uno sguardo più sereno, più partecipato sul proprio passato e sul proprio futuro. Scrivere è un po riconciliarsi con se stessi, e quindi con gli altri, per ripartire con una nuova marcia nella affrontare la vita di tutti i giorni. Per informazioni sul corso e sull associazione Nestore rivolgersi a Alberto di Suni telefonando lunedì, martedì, giovedì e venerdì mattina allo: 02/ o contattandolo direttamente sul suo cellulare 338/ Sito web: MUSICA E LIBRI IN VIA TITO LIVIO Hard rock e letteratura underground Sabato 22 ottobre al Tnt club di via Tito Livio 33, alle ore 21,00, si terrà Beer, thriller & rock n roll...due bands uno scrittore... un libro tanto rock. Partecipano all evento i due gruppi rock dei Tyrant (southern metal) e gli Heartless (street metal). Nell intervallo tra le esibizioni delle due band Fabrizio Carcano presenterà il suo ultimo thriller Gli angeli di Lucifero. L accostamento di due arti importanti come la musica e la letteratura, di autori che operano nella realtà meneghina (il thriller è ambientato a Milano e sia i Tyrant che gli Heartless sono due band underground milanesi, che da tempo si esibiscono nella nostra città) è l occasione di conoscere e godere di generi come il thriller e l hard rock che per una sera si incontrano, per una offrire ai presenti una proposta decisamente diversa dai soliti cliché. Per informazioni Ingresso 3 euro.

18 Associazione Socio Culturale 18 ANNO XV XV NUMERO OTTOBRE 2011 La pagina dell Associazione a cura del GRUPPO CULTURA E TEMPO LIBERO Fine settimana in Toscana Ultimi posti disponibili per la gita del 19 e 20 novembre Ultimi posti per il fine settimana in Toscana del di novembre. Le prenotazioni dovranno arrivare entro la metà ottobre. La gita di novembre prevede la visita di Pisa e di Lucca, città imperdibili che da sempre affascinano i visitatori di tutto il mondo. Si parte il 19 novembre alle ore 7 da Milano, via Santa Teresa, arrivati a Pisa la nostra guida locale ci accompagnerà nella visita del Campo dei miracoli: in un solo colpo d'occhio si possono abbracciare quattro dei più incredibili monumenti in marmo mai concepiti nella storia dell'uomo: la Torre Pendente, la Cattedrale, il Battistero e il Camposanto Monumentale, la massima espressione del romanico pisano e simbolo della potenza marinara raggiunta da Pisa nel periodo medioevale. AI termine della visita la guida ci accompagnerà nel cuore storico della città dove avremo tempo a disposizione per il pranzo (libero) e una visita. Nel tardo pomeriggio trasferimento in bus a Lucca e sistemazione in hotel, con cena in ristorante tipico. Domenica 20 novembre dopo la colazione, incontro in hotel con la nostra guida per iniziare la visita guidata della splendida città medioevale di Lucca. Privo di traffico, il centro storico di Lucca offre la possibilità di immergersi in una rara atmosfera antica che permette di riappropriarsi di una sensazione di tempo e di spazio non concessa dalle città moderne. Si visiteranno Piazza San Michele; Piazza Napoleone con il Palazzo Ducale e il Teatro del Giglio; il Duomo di S.Martino, la Piazza Anfiteatro, fondata sui resti dell'antica arena romana, e le famose mura cinquecentesche, un tempo difesa contro il nemico, oggi divenute un parco pubblico. Pranzo libero. Dopo pranzo, ci si recherà a Villa Torrigiani per la visita guidata di questa incantevole dimora cinquecentesca. La villa fu costruita nel Cinquecento e quasi interamente modificata nel Settecento da Alfonso Torrigiani. Dell'interno, è di particolare interesse il salone centrale, la scalinata dalla stravagante decorazione, la scala ellittica e i ricchi arredi. I giardini e il grande parco sono emozionanti e complessi, con un magnifico viale di cipressi che conduce all'imponente facciata barocca della villa, con dei particolari giochi d'acqua nati per sorprendere i visitatori con spruzzi inaspettati. Al termine, partenza per Milano con arrivo in serata. Quote di partecipazione 270 euro (per i soci 240 euro) supplemento camera singola 30 euro. La quota comprende: trasporto con bus GT, assicurazione Europe Assistance, pernottamento in hotel 4 stelle, servizio guida per due giorni, cena in ristorante tipico con bevande e caffè inclusi, ingresso Duomo e Battistero di Pisa e a Lucca ingresso Sagrestia del Duomo (Sarcofago di Ilaria del Carretto di Jacopo della Quercia) e ingresso alla visita del giardino e Villa Torreggiani. La gita si effettuerà al raggiungimento di 25 partecipanti. Le prenotazioni si ricevono presso la sede di via S. Teresa 2A (tel ) al martedì e al giovedì, dalle ore 16 alle 18. S i A Mil d La nostra Milano da leggere e amare Clara Monesi Saibene Raccontare Milano Storie della nostra città illustrazioni di Sergio Toppi Edizioni Milanosud Milano raccontata in una trilogia scritta da Clara Monesi Saibene e mirabilmente illustrata da Sergio Toppi: una lettura appassionante e sorprendente che continua a riscuotere consensi. Si tratta dei tre volumi raccolti nel cofannetto Raccontare Milano. Storie della nostra città, testi pubblicati inizialmente sulle pagine di Milanosud e ora in una splendida confezione. Le copie sono in via di esaurimento, ma ancora disponibili a 15 euro! I tre libri della Saibene si inseriscono nel solco della cultura popolare, quella cultura cui Milanosud ha sempre dedicato grande attenzione. La Milano raccontata da Clara Monesi parla attraverso i suoi protagonisti, la sua gente, le sue tradizioni, i suoi monumenti, le sue pietre. Anche le pietre parlano (lo abbiamo imparato dalle pagine di John Le convenzioni di Milanosud Centro Asteria Ass. Polisportiva Dilettantistica P.zza F. Carrara 17.1 sconto 5% Ambulatorio Medico Dentistico Via Lassalle, 5(Citofono 542) sconto 10% Nera Sushi Via Medeghino, 4 sconto 10% Ass.U.T. centrostudi Yoga Via Borsi, 3 sconto 5% ERREBI Service Ottica Via Antonini, 26 sconto 5% ORO in EURO, Via Curiel, 80 Quinto Stampi Ruskin su Venezia): parlano, naturalmente, a chi voglia dialogare. Clara anima i suoi racconti con le vicende di chi ci è vissuto, ha costruito, è morto. Le sue storie sono il cammino di una città che ha oltre due millenni e mezzo di vita, che è stata crocevia ed incontro di civiltà e di etnie diverse, che non vanta l archeologia romana, ma che continua ad offrire sorprese a chi la vuol conoscere, come anche i recenti scavi della Darsena hanno rivelato. Clara ci narra, nella sua lunga e innamorata ricerca, le storie di quegli uomini e di quelle pietre. Sono qualcosa di più di un capitolo di storia: sono le fondamenta su cui tuttora ci reggiamo. Leggendo queste pagine, chi non ama Milano, imparerà ad amarla; chi già l amava, avrà nuove ragioni per confermare il suo sentimento. Dove acquistarlo Sede di Milanosud, via S. Teresa 2/a (ogni martedì e giovedì dalle 16 alle 18 fino al 21/12). Per informazioni telefonare allo 02/ o scrivere a redazione@milanosud.it ERBORISTERIA NATURALMENTE Via Bellarmino, 13 Centro Odontostomatologico e specialistico Via Lombardia,4 ROZZANO Ag. viaggi Vigo s Via Volvinio 9 Sconti fino al 60% Gli sconti, previsti per le convenzioni, verranno applicati all atto del pagamento. I soci devono presentare la tessera di MILA- NOSUD valida per l anno in corso.

19 ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE le rubriche Per proteggere il nostro cuore, dobbiamo amare e ridere Dolori, pensieri, stress, amarezze, delusioni, distacchi e perdite, chi non è rimasto colpito da uno o più di queste emozioni negative, così possiamo definirle, anche se nella vita non dobbiamo pensare che non vi sarà mai un momento con una parte dolorosa e difficile da attraversare. In fondo, dico questo con le dovute cautele, vivere momenti difficili serve a crescere, a maturare, a diventare più completi e saggi. È però senz altro vero che in tutte le situazioni si può trovare il lato buffo, ironico, comunque meno grave, e cercare di affrontare quell evento, nei limiti del possibile, con una pesantezza relativa, in grado cioè di captare anche il più piccolo aspetto leggero. Perché dico questo? Non per essere considerata una persona superficiale o insensibile, ma perché la ricerca nel campo della salute del cuore ha centrato la sua attenzione sul ridere. Si legge: Ridere per almeno 15 secondi di seguito e per un totale di 15 minuti al giorno fa molto bene al cuore e alla circolazione, perché allarga le arterie e i vasi sanguigni in generale, decongestionando le vie che portano al cuore. Tutte le ricerche che vengono dall America, non essendo io una fan degli Stati Uniti, mi lasciano sempre un po scettica e dubbiosa. Questa volta però non posso negare che la direzione è quella giusta, non solo per il cuore, ma anche per tutto il nostro organismo e per la nostra mente. Mi viene in mente il solito vecchio detto del bicchiere mezzo pieno e di quello mezzo vuoto. Nella valutazione della vita, nel considerare gli eventi che ci capitano, nell affrontare i grandi mali ma non solo, si parte sempre da questo atteggiamento qui, è inutile che andiamo a ricercare traduzioni più sofisticate o difficili, spesso abbiamo paura di essere felici e quindi di essere considerati superficiali. Gli altri potrebbero pensare di noi che non siamo abbastanza seri e che non meritiamo il rispetto della comunità. Ma chi ci dice che il muoversi con più fluidità, con più leggerezza, con più elasticità non permetta di comprendere meglio tanti aspetti delle questioni che spesso non siamo in grado di cogliere quando guardiamo troppo da vicino? Osservare gli avvenimenti, personali e non, con quel tanto di distacco ci permetterebbe di dare maggior respiro ai fatti, alle persone coinvolte, a ciò che poi diventerà storia della nostra vita. Per poter ridere, come dice l articolo, è necessario osservare con distacco e comprensione, avere un taglio visivo che contempli la sottile ironia o il cosiddetto lato positivo che è spesso celato dietro le quinte degli avvenimenti, ma che bisogna stimolare ad uscire allo scoperto. Se (e quando) riusciamo a ridere del mondo e della vita, diventiamo dei veri padreterni, esseri superiori e illuminati, leggeri, non per questo superficiali, intendiamoci bene. Il cuore è il simbolo dell amore, del fluire dei sentimenti e delle emozioni e quindi anche del fluire della leggerezza, perché ad appesantire il nostro cuore di dolori e afflizioni ci pensa già la vita e il nostro destino, non è il caso che ci mettiamo anche d impegno a procurarcene altri. E poi ai nostri figli, che sono così freschi e pronti a curiosare nella vita che si apre davanti a loro, non possiamo sempre raccontare solo della guerra e dei momenti drammatici e delle disgrazie e delle malattie. Giocare, ridere, scherzare, lasciarsi prendere per mano, volteggiare come danzatori, dipingere, creare, cantare, abbracciare, sorridere, scambiarsi oggetti e affettuosità, applaudire, sognare. Quante cose si possono fare per alleggerire la vita e il nostro cuore! Paola Grilli, Naturopata Grilli_paola@libero.it Una tratta di cammino a ciascuno è assegnato dal fatidico destino, nel momento in cui è nato. Vi s avvia ch è ancor piccino barcollante ed insicuro, pur guidato da vicino, la sua meta è il futuro.... Ogni passo è una scoperta ed accresce l impazienza che la mente fia esperta acquisendo conoscenza. L uomo di Lorenzo Spoladore Poi, man man che passan gli anni si fa sempre più maturo, sì che pur tra mille affanni, il suo passo è più sicuro. Non si può tornare indietro, né possibile è sostare.... anche solo di un metro, sempre devesi avanzare. La Solarelit SpA, porta avanti da alcuni anni un discorso di cultura sostenibile organizzando eventi gratuiti di sensibilizzazione sulle energie rinnovabili in tutta Italia e corsi di formazione su Impianti Fotovoltaici e Geotermia a bassa entalpia. Questi i prossimi appuntamenti: 5 ottobre 2011, dalle alle 18,30: Le energie rinnovabili e le loro applicazioni. Dal fotovoltaico alla geotermia tra presente e futuro. Incontro gratuito, con iscrizione obbligatoria. Al vital suo refe affida il ricamo di sua sorte, pria che Atropo il recida decretandone la morte. Quand alfine vecchio e lasso ha cresciuto la sua prole, insicuro si fa il passo.... rallentare deve e suole. Ed allor ch è declinante e passato ha il testimone, malandato e tremolante, ha concluso la missione. Quand ognun ha completato Il suo tratto esistenziale, altri già gli è subentrato nel perpetuo universale. E la genesi rinnova Il suo ciclico ricorso; con la nemesi ritrova la catarsi nel percorso. Corsi sulle energie rinnovabili Corsi di formazione: 12/13 ottobre: Impianti fotovoltaici e laboratorio di progettazione (16 ore); 14 ottobre: Approfondimento sul 4 conto energia: tutti gli aggiornamenti e le novità normative (8 ore); 20 ottobre: Geotermia a bassa entalpia (8 ore). La sede dei corsi è in via C. Colombo 12, Corsico (Mi). Per informazioni: corsi@solarelit.it, tel 02/ PISCINA VISMARA Immersa nel verde del Centro Sportivo Vismara, dove sport e relax si fondono con la natura, dispone di una vasca con acqua piacevolmente calda. Le attività proposte, dalla terapia riabilitativa ai corsi per i bambini, dalle sedute di watsu ai corsi di nuoto individuali, sono sicuramente in grado di soddisfare tutta la famiglia. La totale assenza di barriere architettoniche la rende ideale anche per utenti diversamente abili. GLI STESSI PREZZI DELLO SCORSO ANNO E NESSUN AUMENTO DELL I.V.A.!!! CORSI DI AQUATICITÀ NEONATALE E PRESCOLARE CORSI DI AQUATICITÀ PER GESTANTI CORSI DI AQUATICITÀ INDIVIDUALI O IN COPPIA CORSI DI ACQUAFITNESS E GINNASTICA IN ACQUA RILASSAMENTO IN ACQUA CON TRATTAMENTI WATSU RIEDUCAZIONE MOTORIA MEDIANTE FISIOTERAPIA IN ACQUA VIA DEI MISSAGLIA idroterapia@doncalabriamilano.it ALL INTERNO DELL ISTITUTO DON CALABRIA - CENTRO SPORTIVO VISMARA

20 20 ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE 2011 le rubriche 2ªpuntata La Scapigliatura Giovanni Carnevali, Autoritratto, , Raccolta Marzotto Valdagno (Vicenza) di Anna Muzzana Infanzia violata Abbiamo già accennato all infanzia violata, sfruttata, ma il problema è talmente vasto e, purtroppo, mai risolto, che non è male riparlarne. Non è esagerato dire che oggi il problema della violenza contro i minori sta assumendo le proporzioni di una vergogna internazionale. Neonati gettati nella spazzatura, bambini usati e uccisi dalla criminalità, bambini violentati da genitori e parenti, bambini soggetti alla pornografia (tanto stampata, quanto filmata e addirittura trasmessa via internet), bambini resi oggetto di giochi sessuali da vere e proprie organizzazioni internazionali di pedofili. Anche la Chiesa non pare abbastanza sollecita nel criminalizzare l abuso sessuale nei confronti dei minori. Vi sono infatti circa ventimila preti nel mondo, colpevoli di abusi, ancora in Negli anni post-risorgimentali la lunga ricerca dell ultra cinquantenne Giovanni Carnevali, detto il Piccio (soprannome dialettale dato perché sin da bambino dipingeva), approda ad un lirismo naturalista e dalle forme della sua pittura, emerge una sfumatura di colore-luce, canone ispiratore della rivoluzione scapigliata. Carnevali nasce a Montegrino, presso Luino nel 1804, frequenta giovanissimo l Accademia Carrara a Bergamo dove si trova subito in contrasto col suo maestro Dotti, considerato uno dei più rinomati rappresentanti del neoclassicismo. Il Piccio ha il gusto del colore visto nella piena luminosità atmosferica e rifiuta schemi e modelli classicheggianti. La sua produzione è rappresentata dai vigorosi e penetranti ritratti, dai paesaggi di fresca vaporosità, dai bozzetti di soggetto biblico o vario, in cui si manifesta l originalità della sua pittura per le ricerche luministiche e per la complessità e la novità del cromatismo. Risulta così essere un potente innovatore. Giovanni Carnevali è atteso però da un destino tragico, muore annegato nel Po, presso Cremona nel Un altra notevole figura artistica che da un contributo agli scapigliati è Federico Faruffini, per le sue ricerche coloristiche e cromatiche. Nato a Sesto San Giovanni nel 1833, abbandona i corsi politico-legali all Università di Pavia, per iscriversi alla Civica scuola di pittura, per poi proseguire gli studi a Milano. L umana vicenda di Faruffini può in un certo modo essere accostata a quella di Van Gogh: datosi tardi all arte, si brucia e si consuma per raggiungere in breve tempo un altissimo livello artistico. La sua produzione è per alcuni anni febbrile, poi il logoramento e la tragica fine. Muore suicida a Perugia nel Un altro lombardo emergente è Mosè Bianchi. Nasce a Monza nel 1840, studia all Accademia di Brera. Si reca in seguito a Venezia e successivamente a Parigi. Tratta soggetti più vari, ma le vedute cittadine sono le sue migliori opere. Muore a Monza il Dunque, dai rapporti nelle varie aule accademiche, nascono e s intrecciano quei sodalizi di vita e di lavoro, di comunione d intenti e di reciproco sostegno, che costituiscono la base e l asse portante della Scapigliatura. Nelle loro pur brevi esistenze, riescono a rivoluzionare la pittura, al di là del voluto e teatrilizzato disordine della loro vita, coerente del resto con il profondo disincanto nei confronti dei valori imposti dalla nuova classe dirigente post-unitaria, visti come un tradimento degli ideali risorgimentali. Dal 1870 due personalità emergono in modo travolgente: Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni, i due massimi scapigliati, dei quali parleremo nelle prossime puntate. Continua Roberto Landoni carica. A questo punto tutti si devono chiedere come si possa motivare l attuale accanimento sui minori. Una riflessione critica potrà portare a constatare come questo possa essere, per esempio, il riflesso di una scarsa considerazione della vita umana. Si aggiunga la tendenza alla scomparsa del giudizio morale che invece, distinguendo il bene dal male, potrebbe ristabilire il senso della responsabilità e della dignità dell uomo. I bambini oggi si trovano di fronte degli adulti senza memoria e speranza nel futuro, attenti a sfruttare tutti i piaceri dell oggi. Inoltre, spesso ci dimentichiamo che uno degli obblighi imprescindibili per qualsiasi comunità moderna è quello di fare in modo che i minori possano compiere il loro percorso evolutivo con il sostegno di saldi principi morali, ma anche in condizioni materiali di vita sufficientemente adeguate ai loro bisogni. Dobbiamo purtroppo ammettere che i diritti dei fanciulli vengono spesso ignobilmente calpestati. Sarebbe pertanto importante diffondere una cultura che possa creare un nuovo rapporto tra generazioni, basato sul rispetto e sulla conoscenza dei bisogni reciproci, per tentare così di disinnescare alle origini i meccanismi che tendono a condurre verso l abuso e la violenza. A una politica repressiva deve essere accompagnata una politica preventiva che deve puntare alla costruzione di una cultura del rispetto, della tutela dei deboli, del ruolo educativo degli adulti nei confronti dei piccoli. Che sono tanti, un mondo di bambini infelici. Ma perché tanta violenza? Forse per disamore, per distrazione del cuore e forse, perché no, per follia. Follia di sconosciuti, ma anche follia di madri, di padri, di fratelli e sorelle. Ricordiamoci che i bambini sono esseri speciali, che hanno bisogno di attenzioni speciali. di Giampaolo Rossetti Gent de ringhera Capitava che la donna venisse, a volte, coinvolta con il mestiere del marito, perciò sulla ringhiera vi era un proliferare de la mace lara, la tramviera, la dasiera, la surveglianta, ecc. ecc., si svolgeva al femminile la professione od il mestiere del capo famiglia. Le donne sempre maligne, sparlavano di tutto e di tutti, i pettego lezzi sprecavano, ma a volte avevano un fondamento veritiero e concreto. Al quarto piano di una ringhiera del Borgo vi abitava una tram-viera che, vox popoli, quando il marito svolgeva il turno di notte o quello del pomeriggio, riceveva la visita di un aitante coinquilino, la gente malignava su queste visite in assenza del marito. L appartamento della signora in questione aveva anche un balcone che dava sul cortile, di fronte ad un altra serie di ringhiere. Avvenne un pomeriggio che il marito si avviò per iniziare il suo servi zio, era un bigliettaio del tram 29, avrebbe dovuto svolgere un unico, ma all ultimo minuto per esigenze di servizio gli diedero un orario spezzato. Sud Tirolo Il gulasch - suppe è il piatto della domenica dei sudtirolesi. Risente della tradizione della cucina asburgica che a sua volta prende caratteri da quella ungherese (la presenza qui della paprica). Ingredienti per 4 persone: 300 g di polpa di manzo, 50 g di strutto, 2 patate, salsa di pomodoro, comino, alloro, maggiorana, aglio, 1 cipolla, 1 limone, paprica, sale. Preparazione; tagliare la carne a dadini e unirla alla cipolla e all aglio tagliati a fettine e fatti imbiondire nello strutto. Aggiungere pochissimo comino, maggiorana e paprica. Dopo aver salato, unire una foglia di alloro e un po di scorza di limone grattugiata. Quando è La signora, ignara del cambiamento, accolse in casa il giovane quando improvvisamente il legittimo marito tornò a casa, l intruso per non essere scoperto non poté fare altro che uscire precipitevolissimevolmente sul balcone, evitando per un pelo quello sarebbe stato un incontro imbarazzante. Era inverno, e per tutto tempo che il tranviere restò in casa, circa un paio d ore, il malcapitato dovette restarsene al freddo, poco vestito, sul balcone, in silenzio, esposto al pubblico ludibrio di tutte le donne del cortile, cercando di darsi un contegno, assolutamente indifferente, mentre con le spalle al muro tentava di non essere inquadrato nella superficie della finestra; buon per lui che il balcone era vasto. Non successe nulla, il tranviere trascorse le due ore andò a riprendere servizio ed il giovane poté tornare a casa sua. Al marito nessuno mai disse nulla. La signora ormai vedova da parecchi anni, vive tutt ora in San Gottardo, il giovane si è trasferito altrove. Tratto dal libro Ciapel ti che mi sun surda di Giampaolo Rossetti, edito dalla Libreria del Corso (Corso San Gottardo) Gulasch-suppe (minestra di gulasch) tutto rosolato, versare nella pentola un litro d acqua e un cucchiaio di salsa di pomodoro fatta sciogliere in poca acqua calda. Chiudere il recipiente con il coperchio e far cuocere per circa un ora, quindi unire le patate tagliate a pezzettini. Far bollire ancora un ora, poi servire la minestra ben calda. Anna Muzzana Memorie di Milano in mostra alla Biblioteca Senato Dopo il grande successo dell ultima mostra dedicata all artista Giuseppe Arcimboldi, Milano continua ad offrire agli appassionati d arte appuntamenti di rilievo. Ultimi giorni infatti per la mostra bibliografica: Memorie di Milano. Da Arcimboldo a San Carlo nei libri e nelle stampe. L evento culturale propone una ricostruzione della vita milanese del Cinquecento che ci permette di conoscere meglio il passato della città, attraverso libri, stampe e alcuni dipinti di artisti del periodo, che descrivono il contesto storico e letterario in cui il pittore milanese Arcimboldo nasce e si forma; di conoscere le sue luci e le sue ombre nel passaggio dal vanto del ducato sforzesco alla dominazione spagnola e confluire in celebri personaggi come Tommaso Marino e Carlo Borromeo. In mostra in via Senato una settantina di libri, conservati presso la Biblioteca di via Senato, carte e mappe significative provenienti dall Archivio di Stato cittadino, oltre tre dipinti e due stemmi della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. La mostra si chiude con due video curati dal critico d arte e storico Philippe Daverio. Il catalogo, edito dalla BvS Edizioni, è distribuito dalla Arnoldo Mondatori Editore. Sede espositiva: Fondazione Biblioteca di via Senato, via Senato 14, Milano. Orari: da martedì a domenica orario continuato 10 18: lunedì chiuso. Ingresso libero. La mostra rimarrà aperta fino al 23 ottobre. Per informazioni: o su Giuseppe Lippoli

Giornale dell Associazione Milanosud

Giornale dell Associazione Milanosud Anno XIV Numero 6 - giugno 2010 Via Bernardino Verro n 89 20141 MILANO Piero Pantucci Stefano Ferri : Gianpietro Gariani, Elisa Paci Alessandra Callegari, Riccardo Casolo, Stefano Errico, Angelo Fumagalli,

Dettagli

QUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEI GENITORI DEI BAMBINI CHE HANNO PARTECIPATO AL CENTRO ESTIVO A. ANALISI DI SFONDO: STRUTTURA FAMILIARE a) Da quante persone è composta la sua famiglia?

Dettagli

Anno XV Numero 8 Luglio-Agosto 2011

Anno XV Numero 8 Luglio-Agosto 2011 Piero Pantucci Stefano Ferri : G. Gariani, E. Paci R. Casolo, P. Cossu, S. Errico, A. Fumagalli, T. Galvanini, D. Gilera, P. Grilli, R. Iacono, G. Lazzaretti, L. Miniutti, W. Luini, A. Muzzana, C. Muzzana,

Dettagli

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS FONDAZIONE ZANETTI ONLUS LINEE GUIDA PER RICHIEDERCI UN SOSTEGNO PER IL 2016 (Le richieste devono pervenire entro e non oltre il 30 ottobre 2015) FONDAZIONE ZANETTI ONLUS Linee guida per la presentazione,

Dettagli

Comune di Lugo REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE

Comune di Lugo REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE Comune di Lugo REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE Anno 2004-2005 REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

Il ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Alfonso Pecoraro Scanio, intervenendo alla presentazione del III Rapporto APAT

Il ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Alfonso Pecoraro Scanio, intervenendo alla presentazione del III Rapporto APAT Il ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Alfonso Pecoraro Scanio, intervenendo alla presentazione del III Rapporto APAT sulla Qualità dell Ambiente Urbano edizione 2006, ha sottolineato

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

21 marzo 2012: Il Consiglio Comunale incontra i ragazzi dell'istituto Comprensivo

21 marzo 2012: Il Consiglio Comunale incontra i ragazzi dell'istituto Comprensivo 21 marzo 2012: Il Consiglio Comunale incontra i ragazzi dell'istituto Comprensivo Mercoledì 21 marzo u.s. si è svolto presso il nostro istituto l'incontro tra gli studenti della scuola secondaria e primaria

Dettagli

Gruppo di lavoro La comunicazione sociale

Gruppo di lavoro La comunicazione sociale Gruppo di lavoro La comunicazione sociale Il mondo Afsai è in fermento, con nuove attività e nuovi progetti. In occasione dell Assemblea Generale vorremmo quindi raccogliere proposte per organizzare i

Dettagli

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori La Scuola Primaria PAOLO NEGLIA di Vanzago, nell ambito delle manifestazioni organizzate per la Festa di fine anno scolastico, ha promosso la seguente iniziativa frutto della collaborazione fra Volontari

Dettagli

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli

Dettagli

FORM CLIENTI / FORNITORI

FORM CLIENTI / FORNITORI FORM CLIENTI / FORNITORI Da restituire, compilato in ognuna delle sue parti, a: Ditta Enrico Romita Via Spagna, 38 Tel. 0984.446868 Fax 0984.448041 87036 Mail to: amministrazione@calawin.it 1 Informativa

Dettagli

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Giorgio Gasparini Vignola (MODENA)

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Giorgio Gasparini Vignola (MODENA) Anno 2013-2014 Accreditamento delle strutture socio- sanitarie Obiettivo: strumenti per l ascolto, la partecipazione e la rilevazione del gradimento da parte di ospiti e familiari. Questionario di gradimento

Dettagli

INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 26 novembre 2014

INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 26 novembre 2014 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente 836 INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione

Dettagli

QUESTIONARIO sui servizi della biblioteca di Cologno Monzese

QUESTIONARIO sui servizi della biblioteca di Cologno Monzese Gentile Signora o Signore, Le chiediamo cinque minuti per rispondere alle domande del seguente questionario Le risposte che Lei ci darà saranno molto utili per valutare la percezione e il gradimento dei

Dettagli

Comune di San Vito al Tagliamento Consiglio Comunale dei Ragazzi

Comune di San Vito al Tagliamento Consiglio Comunale dei Ragazzi Comune di San Vito al Tagliamento Consiglio Comunale dei Ragazzi Soggetti Coinvolti Alunni Scuola Primaria delle classi 4^ 5^ dei plessi di San Vito, Ligugnana e Prodolone per un totale di 12 classi e

Dettagli

...sprint. Il tedesco, in tre settimane

...sprint. Il tedesco, in tre settimane ...sprint. Il tedesco, in tre settimane A1 - Grundstufe Deutsch 1 e A2 - Grundstufe Deutsch 2 T.+39-06-32 13 483, E: roma@oei.org www.oesterreichinstitut.it pronti, via! Imparare il tedesco a tempo di

Dettagli

Quida Esame Plida A2:

Quida Esame Plida A2: Quida Esame Plida A2: Il livello A2 ti garantisce un autonomia in situazioni comunicative elementari: a questo livello, sei in grado di dare e ricevere informazioni relative a te stesso, al luogo in cui

Dettagli

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

Come arrivare al FlightSimCenter di Milano in Automobile

Come arrivare al FlightSimCenter di Milano in Automobile >>> Come arrivare al FlightSimCenter di Milano in Automobile Innanzi tutto per chi intende utilizzare l automobile occorre avvisare da subito che il FlightSimCenter si trova molto vicino al centro di Milano,

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

SOSTE A PAGAMENTO NEL COMUNE DI SAN BONIFACIO.

SOSTE A PAGAMENTO NEL COMUNE DI SAN BONIFACIO. MULTISERVIZI S.B. S.R.L. Sede legale: Piazza Costituzione, 4 37047 SAN BONIFACIO (VR) Sede amministrativa: Via Camporosolo, 119 37047 SAN BONIFACIO (VR) Iscritta al R. I. VR C.F. e n. iscrizione 03457850232

Dettagli

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 L unità di Milano Città Studi del Centro matematita propone anche per l a.s. 2011-2012 una serie di problemi pensati per

Dettagli

Colori e pensieri per i. bambini emiliani 04/06/2012. Colori e pensieri per i bambini emiliani 04/06/2012

Colori e pensieri per i. bambini emiliani 04/06/2012. Colori e pensieri per i bambini emiliani 04/06/2012 Colori e pensieri per i Colori e pensieri per i bambini emiliani bambini emiliani 04/06/2012 04/06/2012 Ass. Culturale B-Side in Spazio Luce, Milano. Da una idea di: Dott.ssa Anna La Guzza, Psicologa Noi

Dettagli

PIANO di GOVERNO del TERRITORIO

PIANO di GOVERNO del TERRITORIO Comune di Albairate Comune di Albairate via C. Battisti 2-20080 Albairate (MI) Ufficio Tecnico: tel. 02/94.981.326 fax 02/94.981.324 e-mail: sportello.utc@comune.albairate.mi.it PIANO di GOVERNO del TERRITORIO

Dettagli

L AQUILONE vola alto

L AQUILONE vola alto onlus PROGETTO CULTURA L AQUILONE vola alto intrecciamo le nostre vite per poterle vivere al meglio. Scuole primarie PREMESSA Far cultura è uno dei fini statutari dell Associazione. Nel rispetto di tale

Dettagli

Mercoledì degli Associati. Opportunità di business per le Aziende UCIF. Milano, 20 novembre 2013. Federata

Mercoledì degli Associati. Opportunità di business per le Aziende UCIF. Milano, 20 novembre 2013. Federata Mercoledì degli Associati Opportunità di business per le Aziende UCIF Milano, 20 novembre 2013 Federata Nascita del progetto UCIF rappresenta da 40 anni il settore italiano della Finitura, tramite i relativi

Dettagli

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Dettagli

GIULIO VALESINI FUORI CAMPO

GIULIO VALESINI FUORI CAMPO BIKE TO WORK Di Giulio Valesini FUORI CAMPO Se andate a lavoro in bicicletta il comune vi paga. L ha proposto ai suoi cittadini il sindaco di Massarosa. Un paese in provincia di Lucca, che indossa di diritto

Dettagli

www.domuslandia.it Il portale dell edilizia di qualità domuslandia.it è prodotto edysma sas

www.domuslandia.it Il portale dell edilizia di qualità domuslandia.it è prodotto edysma sas domuslandia.it è prodotto edysma sas L evoluzione che ha subito in questi ultimi anni la rete internet e le sue applicazioni finalizzate alla pubblicità, visibilità delle attività che si svolgono e di

Dettagli

COLLEGAMENTO LINEA URBANA N. 13 ISTITUTO ENRICO FERMI VIA BOLOGNESI

COLLEGAMENTO LINEA URBANA N. 13 ISTITUTO ENRICO FERMI VIA BOLOGNESI COLLEGAMENTO LINEA URBANA N. 13 ISTITUTO ENRICO FERMI VIA BOLOGNESI Marzo 2015 STATO DI FATTO Gli studenti della frazione di Sesso, che frequentano la scuola media Enrico Fermi di Via Bolognesi a Reggio

Dettagli

RELAZIONE PROGRAMMATICA ANNO 2014

RELAZIONE PROGRAMMATICA ANNO 2014 RELAZIONE PROGRAMMATICA ANNO 2014 L associazione Il Giunco continua la propria opera a favore di soggetti in condizioni di handicap e delle loro famiglie. L impegno quotidiano e gratuito a favore di chi

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

Come arrivare al FlightSimCenter di Milano in Automobile

Come arrivare al FlightSimCenter di Milano in Automobile >>> Come arrivare al FlightSimCenter di Milano in Automobile Innanzi tutto per chi intende utilizzare l automobile occorre avvisare da subito che il FlightSimCenter si trova molto vicino al centro di Milano,

Dettagli

Corsi di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado: Didattica orientativa e percorsi di orientamento con approccio narrativo

Corsi di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado: Didattica orientativa e percorsi di orientamento con approccio narrativo Corsi di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado: Didattica orientativa e percorsi di orientamento con approccio narrativo MICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI DELLA CITTÀ DI IMOLA Approvato con deliberazione C.C.

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale

Dettagli

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email. I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.it CTI Monza, 20 Novembre 2015 Prima parte: comprendere

Dettagli

INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI

INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI Lo scrittore Jacopo Olivieri ha incontrato gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola A. Aleardi del plesso di Quinto nelle giornate del 18 e 19 febbraio

Dettagli

Destinazione del cinque per mille dell IRPEF

Destinazione del cinque per mille dell IRPEF Carissimi, vorrei fare alcune precisazioni in merito alla : confermato anche nella Finanziaria 2008 Bergamo, 19 gennaio 2008 A tutti gli unitalsiani Ai simpatizzanti dell U.N.I.T.A.L.S.I. Agli amici del

Dettagli

Raccomandazione in favore del riconoscimento giuridico del lavoro di cura del familiare assistente

Raccomandazione in favore del riconoscimento giuridico del lavoro di cura del familiare assistente Raccomandazione in favore del riconoscimento giuridico del lavoro di cura del familiare assistente Preambolo Si intende per familiare assistente un membro della famiglia che si prende cura in via principale,

Dettagli

A Tutti i Dipendenti R.A.S. Amministrazione CFVA Enti Agenzie - Aziende Loro Sedi

A Tutti i Dipendenti R.A.S. Amministrazione CFVA Enti Agenzie - Aziende Loro Sedi Prot. 222/2011 Cagliari 18 aprile 2011 A Tutti i Dipendenti R.A.S. Amministrazione CFVA Enti Agenzie - Aziende Loro Sedi Come preannunciato nel nostro comunicato dell 8 aprile u.s., il 15 aprile 2011 è

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2014-2015

ANNO SCOLASTICO 2014-2015 ATTIVITÀ DI SPERIMENTAZIONE IN CLASSE PREVISTA NELL AMBITO DEL PROGETTO M2014 PROMOSSO DALL ACCADEMIA DEI LINCEI PER LE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Il Centro matematita,

Dettagli

Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14

Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14 22/01/2015 Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14 Strutture diurne 1. Situazione di partenza «scuola in movimento» è un programma di portata nazionale dell Ufficio federale dello

Dettagli

FACCIAMO I CONTI UN LIBRO BIANCO DEL PRC DI SC ANDICCI

FACCIAMO I CONTI UN LIBRO BIANCO DEL PRC DI SC ANDICCI FACCIAMO I CONTI UN LIBRO BIANCO DEL PRC DI SC ANDICCI Se ritenete di qualche interesse questo libro bianco fatelo circolare; se avete commenti, suggerimenti, osservazioni anche critiche da fare scrivere

Dettagli

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno)

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno) 1 Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno) Passiamo alla trattazione della: ITR/1037/QT, in data 19 novembre 2010, a firma dei Consiglieri Spreafico, Pizzul,

Dettagli

UN MUSICAL DA FAVOLA. di e con Andrea Longhi nel ruolo di Giovannino Perdigiorno

UN MUSICAL DA FAVOLA. di e con Andrea Longhi nel ruolo di Giovannino Perdigiorno in UN MUSICAL DA FAVOLA di e con Andrea Longhi nel ruolo di Giovannino Perdigiorno Tratto da uno dei capolavori letterari più letti e famosi di Gianni Rodari FAVOLE AL TELEFONO, e dalle composizioni musicali

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

ASSOCIAZIONE PRO LOCO SAN GIMIGNANO Bando di selezione per n 2 volontari di servizio civile

ASSOCIAZIONE PRO LOCO SAN GIMIGNANO Bando di selezione per n 2 volontari di servizio civile SERVIZIO CIVILE REGIONE TOSCANA ASSOCIAZIONE PRO LOCO SAN GIMIGNANO Bando di selezione per n 2 volontari di servizio civile Progetto di servizio civile: "FOLKLORE, STORIA, ARTE, TRADIZIONE" Area tematica:

Dettagli

CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO CREMA SPORTING PARK Crema, 28 gennaio 2015 Sommario Introduzione... 3 Ortofoto dell area oggetto dell intervento... 4 Chi presenta il Progetto e a chi verrà

Dettagli

Le biblioteche raccontate a mia fi glia

Le biblioteche raccontate a mia fi glia La collana Conoscere la biblioteca si rivolge direttamente agli utenti delle biblioteche per spiegare, con un linguaggio semplice, il ruolo e i diversi aspetti di questo servizio. Per tali caratteristiche

Dettagli

Documento per gli stati generali sull'ambiente della città di Brescia

Documento per gli stati generali sull'ambiente della città di Brescia Documento per gli stati generali sull'ambiente della città di Brescia Il pensiero vissuto e agito dai cittadini con sensibilità ambientale A cura della Consulta per l'ambiente del comune di Brescia pag.

Dettagli

ISTRUZIONI AD USO DI TUTTI I CITTADINI CON DISABILITÀ DIFENSORE CIVICO REGIONE EMILIA-ROMAGNA

ISTRUZIONI AD USO DI TUTTI I CITTADINI CON DISABILITÀ DIFENSORE CIVICO REGIONE EMILIA-ROMAGNA ISTRUZIONI AD USO DI TUTTI I CITTADINI CON DISABILITÀ DIFENSORE CIVICO REGIONE EMILIA-ROMAGNA INDICE Introduzione pag. 3 Chi è e cosa fa il Difensore Civico dell Emilia Romagna 4 Chi può rivolgersi al

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

URBANISTICA b) il diritto di farsi casa per abitarvi. a) delle cose di interesse artistico e storico. c) n 1150 del 17 agosto 1942.

URBANISTICA b) il diritto di farsi casa per abitarvi. a) delle cose di interesse artistico e storico. c) n 1150 del 17 agosto 1942. URBANISTICA La legge n 1766 del 16 giugno 1927 introduceva il concetto dello Ius caselimandi cioè: a) il diritto di costruire abitazioni rurali. b) il diritto di farsi casa per abitarvi. c) il diritto

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive

SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive Il sistema di gestione della qualità a cui mi riferisco è quello relativo alla norma ISO-9001:2000. Prima di entrare

Dettagli

Il Bilancio del Comune spiegato in 15 punti

Il Bilancio del Comune spiegato in 15 punti Il Bilancio del Comune spiegato in 15 punti 1. Che cos è il bilancio del Comune? Il bilancio è lo strumento con il quale il Comune programma le attività e i servizi dell ente per l anno successivo. Al

Dettagli

MOCA. Modulo Candidatura. http://www.federscacchi.it/moca. moca@federscacchi.it. [Manuale versione 1.0 marzo 2013]

MOCA. Modulo Candidatura. http://www.federscacchi.it/moca. moca@federscacchi.it. [Manuale versione 1.0 marzo 2013] MOCA Modulo Candidatura http://www.federscacchi.it/moca moca@federscacchi.it [Manuale versione 1.0 marzo 2013] 1/12 MOCA in breve MOCA è una funzionalità del sito web della FSI che permette di inserire

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

Tutta la Milano possibile La nuova residenzialità, l uso sociale dell abitare

Tutta la Milano possibile La nuova residenzialità, l uso sociale dell abitare Tutta la Milano possibile La nuova residenzialità, l uso sociale dell abitare Il progetto «A casa lontani da casa» Guido Arrigoni Vice Presidente Associazione PROMETEO Onlus I partner Il progetto «A casa

Dettagli

Fino a quando posso fare la domanda? Il termine per la presentazione della domanda è fissato al 20 dicembre 2008.

Fino a quando posso fare la domanda? Il termine per la presentazione della domanda è fissato al 20 dicembre 2008. B) BANDO DI CONCORSO PER L ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO INTERESSI SU MUTUI PER L ACQUISTO O LA COSTRUZIONE DELLA PRIMA CASA OVVERO PER IL RECUPERO DELL ABITAZIONE PRINCIPALE, NEL TERRITORIO DELLA

Dettagli

Tutti, ma proprio tutti, si fermano al passaggio a livello

Tutti, ma proprio tutti, si fermano al passaggio a livello Siamo arrivati così alla fine di questa piccola esplorazione nel mondo della sicurezza ferroviaria. La prossima volta che attraverserete la ferrovia, siamo sicuri che guarderete i binari con occhi diversi,

Dettagli

FINESTRE INTERCULTURALI

FINESTRE INTERCULTURALI Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA FINESTRA INTERCULTURALE

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

BUSINESS COACHING: COS E E COME FUNZIONA

BUSINESS COACHING: COS E E COME FUNZIONA BUSINESS COACHING: COS E E COME FUNZIONA Chiarimenti per applicare questa monografia? Telefonate al nr. 3387400641, la consulenza telefonica è gratuita. Best Control Milano www.best-control.it Pag. 1 Il

Dettagli

DALLA PARTE DEGLI ALTRI OPERATORI ECONOMICI. La nostra risposta alle esigenze della tua attività.

DALLA PARTE DEGLI ALTRI OPERATORI ECONOMICI. La nostra risposta alle esigenze della tua attività. DALLA PARTE DEGLI ALTRI OPERATORI ECONOMICI La nostra risposta alle esigenze della tua attività. LA BANCA COME TU LA VUOI DALLA PARTE DEGLI ALTRI OPERATORI ECONOMICI La nostra risposta alle esigenze della

Dettagli

Unità 15. Muoversi nel territorio. Lavoriamo sulla comprensione. Università per Stranieri di Siena Livello A2 CHIAVI. In questa unità imparerai:

Unità 15. Muoversi nel territorio. Lavoriamo sulla comprensione. Università per Stranieri di Siena Livello A2 CHIAVI. In questa unità imparerai: Unità 15 Muoversi nel territorio CHIAVI In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni sui servizi relativi al trasporto urbano parole relative all uso dei trasporti urbani ed agli

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Amore in Paradiso. Capitolo I

Amore in Paradiso. Capitolo I 4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,

Dettagli

Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri

Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri Città di Torino Divisione Servizi Educativi Settore Integrazione educativa Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri a cura di Carla Bonino Gli interventi che la Divisione Servizi

Dettagli

NEWSLETTER N. 26 maggio 2014

NEWSLETTER N. 26 maggio 2014 2222222222222222222222222222222222222222 2222222222222222222222222222222222222222 NEWSLETTER N. 26 maggio 2014 Un benvenuto ai nuovi lettori e ben ritrovato a chi ci segue da tempo. Buona lettura a tutti

Dettagli

Report di valutazione studiolegalebraggio.it

Report di valutazione studiolegalebraggio.it Roma, li 15/01/2013 Report di valutazione studiolegalebraggio.it Il presente documento è redatto allo scopo di mostrare e analizzare le performance del sito web a due mesi e mezzo dalla pubblicazione online,

Dettagli

LO SAPEVATE CHE...? RISCATTO LAUREAO VERSAMENTO AL FONDO. Cari Lettori,

LO SAPEVATE CHE...? RISCATTO LAUREAO VERSAMENTO AL FONDO. Cari Lettori, LO SAPEVATE CHE...? RISCATTO LAUREAO VERSAMENTO AL FONDO Cari Lettori, in un clima di incertezza che contraddistingue le aree previdenziale e finanziaria torna alla ribalta un vecchio quesito: conviene

Dettagli

Università per Stranieri di Siena Livello A2

Università per Stranieri di Siena Livello A2 Unità 6 Ricerca del lavoro CHIAVI In questa unità imparerai: a leggere un testo informativo su un servizio per il lavoro offerto dalla Provincia di Firenze nuove parole del campo del lavoro l uso dei pronomi

Dettagli

Regione Lombardia e Unioncamere intendono sviluppare un progetto di rilancio dei negozi storici lombardi, dando loro un supporto concreto.

Regione Lombardia e Unioncamere intendono sviluppare un progetto di rilancio dei negozi storici lombardi, dando loro un supporto concreto. Milano, 4 Luglio 2014 A Tutti gli Iscritti al Registro Regionale dei Luoghi Storici del Commercio LORO SEDI Oggetto: progetto di rilancio dei negozi storici Gentilissime Signore, Egregi Signori, Buongiorno.

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

Gruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: I CONFLITTI KIT DI ANIMAZIONE

Gruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: I CONFLITTI KIT DI ANIMAZIONE Gruppo G.R.E.M Piemonte e Valle d Aosta Attività di animazione: I CONFLITTI KIT DI ANIMAZIONE Il kit, pensato per l animazione di bambini, ragazzi e adulti sul tema dei conflitti è così composto: - 1 gioco

Dettagli

Sintesi degli incontri di ascolto di. Zona 4. Il quartiere Molise-Calvairate ha fatto emergere la necessità di uno

Sintesi degli incontri di ascolto di. Zona 4. Il quartiere Molise-Calvairate ha fatto emergere la necessità di uno Sintesi degli incontri di ascolto di Zona 4 Molise Calvairate, Ortomercato Il quartiere Molise-Calvairate ha fatto emergere la necessità di uno spazio di aggregazione, di promozione culturale e di documentazione,

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

PLIDA PARLARE. Livello. Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana. giugno 2011

PLIDA PARLARE. Livello. Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana. giugno 2011 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

PARLAMENTO EUROPEO. Commissione per le petizioni COMUNICAZIONE AI MEMBRI

PARLAMENTO EUROPEO. Commissione per le petizioni COMUNICAZIONE AI MEMBRI PARLAMENTO EUROPEO 2004 Commissione per le petizioni 2009 21.10.2008 COMUNICAZIONE AI MEMBRI Oggetto: Petizione 1285/2007, presentata da Giovanni Maria Turra, cittadino italiano, a nome della Società Centro

Dettagli

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale

Dettagli

d iniziativa dei senatori COMAROLI, CENTINAIO, ARRIGONI, CALDEROLI, CANDIANI, CONSIGLIO, CROSIO, DIVINA, STEFANI, STUCCHI, TOSATO e VOLPI

d iniziativa dei senatori COMAROLI, CENTINAIO, ARRIGONI, CALDEROLI, CANDIANI, CONSIGLIO, CROSIO, DIVINA, STEFANI, STUCCHI, TOSATO e VOLPI Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 2044 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori COMAROLI, CENTINAIO, ARRIGONI, CALDEROLI, CANDIANI, CONSIGLIO, CROSIO, DIVINA, STEFANI, STUCCHI, TOSATO e VOLPI

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

RELAZIONE MODIFICHE REGOLAMENTO PER

RELAZIONE MODIFICHE REGOLAMENTO PER COMUNE DI RIETI RELAZIONE MODIFICHE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DELLA CITTADINANZA ONORARIA E BENEMERITA - DISPOSIZIONE SPECIALE: CITTADINANZA ONORARIA IUS SOLI (dott.sa Stefania Mariantoni) 1 RELAZIONE

Dettagli

CAMPAGNA RACCOGLI 3 4 ADOZIONI

CAMPAGNA RACCOGLI 3 4 ADOZIONI COMUNITÀ DI VITA CRISTIANA ITALIANA (CVX ITALIA) L E G A M I S S I O N A R I A S T U D E NT I (L M S) Via di San Saba, 17-00153 Roma Tel. 06.64.58.01.47 - Fax 06.64.58.01.48 cvxit@gesuiti.it Roma, 22 novembre

Dettagli

FINESTRE INTERCULTURALI

FINESTRE INTERCULTURALI Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia Anelia Cassai/lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA

Dettagli

Sostegno e Accompagnamento Educativo

Sostegno e Accompagnamento Educativo Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE. Articolo 1 Natura giuridica

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE. Articolo 1 Natura giuridica STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE Articolo 1 Natura giuridica 1. L Associazione Amici della Scuola di musica di Fiesole, promossa dal Maestro Piero Farulli, è un istituzione

Dettagli

Il fundraiser questo s(conosciuto)

Il fundraiser questo s(conosciuto) ABBIAMO IL PALLINO PER IL FUNDRAISING Il fundraiser questo s(conosciuto) Chi è, cosa fa, quali strumenti utilizza, con chi si relaziona e quali obiettivi ha questa figura professionale complessa e specializzata

Dettagli

Oggetto: Bando di Concorso 2 Corso d avviamento per la Formazione di Insegnanti Professionisti di Golf, Scuola Nazionale Professionisti 2016.

Oggetto: Bando di Concorso 2 Corso d avviamento per la Formazione di Insegnanti Professionisti di Golf, Scuola Nazionale Professionisti 2016. Circolare n. 19 Roma, 14 dicembre 2015 Ai Circoli di Golf affiliati e aggregati LORO SEDI e, p.c. Al Consiglio Federale Ai Comitati Regionali Ai Delegati Regionali Alla Commissione Professionisti Al Comitato

Dettagli

BOMBONIERE SOLIDALI DI FATA Nella gioia uno sguardo agli altri

BOMBONIERE SOLIDALI DI FATA Nella gioia uno sguardo agli altri BOMBONIERE SOLIDALI DI FATA Nella gioia uno sguardo agli altri FATA ONLUS nasce nel 1999 a Cesano Boscone (MI) da un gruppo di famiglie che hanno fatto della loro esperienza diretta in tema di affido una

Dettagli

OpenPsy: OpenSource nella Psicologia. Presentazione del progetto in occasione dell edizione 2004 del Webbit (Padova)

OpenPsy: OpenSource nella Psicologia. Presentazione del progetto in occasione dell edizione 2004 del Webbit (Padova) OpenPsy: OpenSource nella Psicologia Pag. 1 di 9 OpenPsy: OpenSource nella Psicologia Presentazione del progetto in occasione dell edizione 2004 del Webbit (Padova) PREMESSA Per prima cosa, appare ovvio

Dettagli

LE CIRCOLARI DELL INPS/INPDAP SULLE PENSIONI PIETRO PERZIANI. (Marzo 2012)

LE CIRCOLARI DELL INPS/INPDAP SULLE PENSIONI PIETRO PERZIANI. (Marzo 2012) LE CIRCOLARI DELL INPS/INPDAP SULLE PENSIONI DI PIETRO PERZIANI (Marzo 2012) Dopo le Circolari della F.P. e del MIUR, sono uscite quelle dell Inps/Inpdap, la n. 35 e la n. 37 del 2012; la prima è diretta

Dettagli