PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO

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1 PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO A.A. 2018/2019 CFU 6 Prof.ssa Monica Giancotti Post Doctoral Researcher University of Catanzaro, Magna Graecia Department of Clinical and Experimental Medicine Campus of Germaneto, Viale Europa Catanzaro, Italy Phone mgiancotti@unicz.it

2 Obiettivi formativi, conoscenze e abilità da acquisire Il corso di Programmazione e controllo, si svolge nel primo semestre del terzo anno di laurea triennale in Economia aziendale, e si pone l obiettivo di preparare gli studenti ad una possibile attività nell area del controllo di gestione con un focus nei metodi di determinazione quantitativa per le decisioni e il controllo nelle imprese. Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di: descrivere i concetti e i criteri di progettazione del sistema di controllo di gestione; analizzare le caratteristiche dei metodi di analisi e gestione dei costi per le decisioni e il controllo; progettare gli strumenti di programmazione e controllo finanziario per il governo degli equilibri aziendali a medio termine;

3 Argomenti trattati 1. Origini ed evoluzione del controllo direzionale 2. L attività di direzione e il sistema di misurazione dei costi 3. La misurazione del costo pieno unitario di prodotto 4. Il sistema di misurazione del costo pieno basato sulle attività 5. La misurazione dei costi di prodotto nelle produzioni su commessa e nei processi a flusso continuo 6. Il sistema di misurazione dei costi a valori preventivi 7. La rilevazione analitica dei costi e dei ricavi: metodi e flussi 8. I sistemi di misurazione a costi diretti variabili e le condizioni di rischio operativo 9. Le informazioni economiche a supporto dei processi decisionali di breve periodo 10. Il controllo economico e il ruolo del budget Testi di riferimento Libro di testo: 1. Anna Maria Arcari, Programmazione e Controllo, McGraw-Hill Education, Milano, II edizione, 2014 (Capitolo 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 10, 11). Per studenti Erasmus: Ray H. Garrison, Eric Noreen, Peter C. Brewer, Managerial Accounting, 2015, 15th Edition, ISBN

4 PARTE I L ATTIVITA DIREZIONALE E IL CONTROLLO DI GESTIONE

5

6 I SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLA GESTIONE La crescente complessità strategica ed organizzativa che coinvolge le imprese evidenzia la necessità di ridefinire le modalità di governo delle stesse, sia dal punto di vista strategico, sia da quello operativo. In particolare, si avverte l'esigenza di adottare o implementare l'utilizzo di strumenti a supporto della gestione noti come "sistemi di programmazione e controllo della gestione". Tali strumenti si pongono l'obiettivo di ridurre la complessità aziendale e l'incertezza che spesso caratterizza le scelte imprenditoriali e di rispondere con tempestività alle esigenze conoscitive delle imprese.

7 Il processo di pianificazione e controllo come parte della più ampio processo di direzione aziendale Definizione degli obiettivi strategici 1 4 Assegnazione delle risorse in base agli obiettivi Controllo Operativo e strategico 2 3 Esecuzione della strategia

8 Il Controllo di Gestione è l attività direzionale che permette la guida razionale dell'impresa e che comporta: la definizione degli obiettivi di lungo periodo (PIANIFICAZIONE), la loro suddivisione in tappe intermedie e la definizione degli obiettivi di breve termine (PROGRAMMAZIONE), la verifica della conformità delle azioni intraprese ai programmi tracciati (CONTROLLO).

9 ELEMENTI DEL CONTROLLO DI GESTIONE 1. Definizione degli obiettivi STRATEGIA Elaborazione BUDGET (Programma d azione) 2. Svolgimento delle operazioni aziendali Rilevazione dei dati (analisi dei costi, delle informazioni e conseguente analisi dei risultati) SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE - Sistema contabile Budget di responsabilità COGE Azienda nel suo complesso Unità organizzativa A COAN Centri di costo Unità organizzativa B Ripartizione dei costi complessivi tra i vari centri di costo - Sistema extra-contabile 3. SISTEMA DI REPORTING (L insieme dei rapporti redatti dai responsabili dei diversi centri operativi per consentire la valutazione dei risultati e l attuazione dell analisi degli scostamenti. Attraverso un confronto tra dati programmati nel budget e dati effettivi)

10 IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE Si riferisce a tutti quegli strumenti, a quei mezzi, tecniche, metodologie, con le quali fluiscono le informazioni all interno dell azienda Si divide in due parti: SISTEMA CONTABILE CONTABILITA GENERALE CONTABILITA ANALITICA SISTEMA EXTRA-CONTABILE

11 LA CONTABILITA ANALITICA Insieme di determinazioni economiche quantitative mediante le quali si calcolano i costi e i risultati di particolari oggetti individuabili all interno del sistema aziendale.

12 OGGETTI DI COSTO Tipici oggetti di analisi dei costi: - BENI (prodotti materiali) - SERVIZI (prodotti immateriali) Altri oggetti di analisi dei costi: - tipi di clientela - canali distributivi - centri di costo Concetto di centro di costo: il centro di costo è una porzione della struttura organizzativa dell azienda ( per esempio uno stabilimento, un ufficio, una divisione )

13 SCOPI DELLA CONTABILITA ANALITICA 1. Valutare gli elementi del patrimonio aziendale per rendere possibile la redazione del bilancio d esercizio. 2. Orientare le decisioni aziendali secondo criteri di convenienza economica. 3. Permettere il controllo economico della gestione mediante opportuni confronti tra costi effettivamente sostenuti e idonei termini di paragone. 4. Apprezzare in modo analitico e particolareggiato le modalità di svolgimento della gestione passata.

14 CONFRONTO TRA LA CONTABILITA ANALITICA E LA CONTABILITA GENERALE. COGE COAN SCOPO misurazione del reddito e del capitale di funzionamento ai fini della redazione del bilancio d esercizio. rielaborazione dei dati di costo e di ricavo ai fini del attività decisionale e di controllo del soggetto economico. OGGETTO EPOCA DI RIFERIMENTO fatti di gestione esterni aventi manifestazione numeraria Passato, rilevazione in via consuntiva fatti di gestione interni; utilizzo dei fattori produttivi nei processi interni e ottenimento dei risultati Passato e futuro, rilevazioni in via preventiva e consuntiva CLASSIFICAZIONE Costi e ricavi per natura (origine) Costi e ricavi per natura, per destinazione e secondo altri criteri utili per le decisioni

15 CONFRONTO TRA LA CONTABILITA ANALITICA E LA CONTABILITA GENERALE. DESTINATARI METODOLOGIA DI RILEVAZIONE PRECISIONE E TEMPESTIVITà COGE Soggetti esterni (bilancio civilistico e fiscale Contabile in partita doppia prevalenza della precisione sulla tempestività COAN Management (informativa interna) Contabile e extracontabile. Prevalenza della tempestività sulla precisione OBBLIGATORIETA Rilevazione obbligatoria Non è previsto un obbligo legale, può assumere forme diverse, in base agli scopi GRADO DI ANALISI CONCLUSIONI Si riferisce alla situazione generale dell impresa per fornire informazioni chiare, corrette, veritiere ai terzi Esaurisce il suo compito nel fornire i dati per il bilancio E interessata alle singole parti perché deve fornire informazione per operare agli organi interni Fa parte del più ampio sistema informativo per la direzione

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