STIMA DEL FABBISOGNO IDRICO descrive la metodologia utilizzata per la stima del fabbisogno idrico nonché i risultati dettagliati dell elaborazione

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1 REGIONE LIGURIA PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE Allegato VI STIMA DEL FABBISOGNO IDRICO descrive la metodologia utilizzata per la stima del nonché i risultati dettagliati dell elaborazione Testo coordinato Allegato VI- Pagina 1 di 28

2 SOMMARIO 1. PREMESSA DRIVING FORCES...3 N ABITANTI PER BACINO...3 Abitanti residenti...3 Abitanti fluttuanti...4 SCENARI FUTURI STIMA DEL FABBISOGNO IDRICO GIORNALIERO...11 FABBISOGNO CIVILE...11 Fabbisogno civile minimo e massimo giornaliero...11 Scenario futuro...15 FABBISOGNO IRRIGUO...19 FABBISOGNO INDUSTRIALE LIMITI DELL INDICE DI PRESSIONE UTILIZZATO APPENDICE: RISULTATI SINTETICI ED ELABORAZIONI CARTOGRAFICHE...27 Allegato VI- Pagina 2 di 28

3 1. Premessa La stima del rappresenta, secondo il modello DPSIR, un indice di pressione calcolato a partire dalle driving forces che insistono sul territorio (presenze e attività antropiche). Permette di fornire, seppur sommariamente, un quadro generale dei consumi potenziali della risorsa idrica nei tre settori (civile, irriguo ed industriale) e di individuare i punti maggiormente critici sui quali mirare gli interventi ai fini della tutela della risorsa idrica. Ai fini di rispettare gli obiettivi indicati dal D. Lgs 152/99, è stata valutata, ove possibile e ragionevole, la tendenza di questo indice al 2008 e al Nei paragrafi successivi vengono riportate le elaborazioni eseguite, le metodologie utilizzate, i risultati conseguiti e le problematiche scaturite, su scala di bacino, per il calcolo dell indice. 2. Driving forces N abitanti per bacino Per stimare il consumo di tipo civile è stato necessario, per prima cosa, valutare il n di abitanti residenti e fluttuanti per ogni singolo bacino. Metodologia utilizzata Con l ausilio di un sistema GIS (Map Info Professional 5.0), è stato possibile intersecare i dati relativi alle superfici dei singoli Comuni, con la superficie dei bacini significativi. Questa elaborazione ha permesso di ricavare la % delle superfici dei singoli Comuni che ricadono all interno dei singoli bacini (ad esempio: il 22% del territorio del Comune di Lavagna ricade nel bacino del Bisagno). Avendo a disposizione i dati relativi al n di abit anti residenti e/o fluttuanti per ogni singolo comune e ipotizzando, con un approssimazione, che la distribuzione degli abitanti sul territorio comunale sia omogenea, è stato ricavato il n di abitanti per ogni singolo bacino. Abitanti residenti Attraverso la metodologia sopra riportata è stato calcolato il n di abitanti residenti per bacino sulla base dei dati ISTAT relativi all anno Questo dato è richiesto dal DM 19 agosto 2003 sulla Modalità di trasmissione delle informazioni sullo stato di qualità dei corpi idrici e sulla classificazione delle acque. NOME DEL BACINO N ABITANTI RESIDENTI (elaborazione a partire dai dati Istat 2001) ARGENTINA ARMEA 9875 ARRESTRA 6919 AVETO 2741 BISAGNO Allegato VI- Pagina 3 di 28

4 NOME DEL BACINO N ABITANTI RESIDENTI (elaborazione a partire dai dati Istat 2001) BORMIDA DI MILLESIMO BORMIDA DI SPIGNO CASTAGNOLA 2079 CENTA CERUSA CHIARAVAGNA ENTELLA ERRO 3851 IMPERO LEIRA LERONE 9941 MAGRA NERVIA 8611 ORBA 2171 POLCEVERA PRINO 8277 ROJA SANSOBBIA SCRIVIA STURA TEIRO 6512 TREBBIA 2767 VALLECROSIA 8621 Abitanti fluttuanti Le variabili che devono essere considerate per la stima di questo elemento sono diverse. I dati attualmente disponibili, tuttavia, sono del tutto insufficienti. Oltre alle presenze turistiche, calcolate e registrate dalle Aziende di Promozione Turistica, sulla base delle affluenze e delle permanenze nelle strutture ricettive (alberghi, campeggi, rifugi, etc.), sarebbe opportuno valutare, per esempio, le affluenze nelle seconde case ed il turismo giornaliero particolarmente significativo nei week-end estivi. La determinazione degli abitanti fluttuanti richiede una particolare attenzione perché è necessaria per effettuare una serie di valutazioni non solo in campo. Questa informazione, tra l altro, è espressamente richiesta dal DM 19 agosto 2003 sopra citato. Ai fini della valutazione del carico nominale convogliato nelle reti e agli impianti di depurazione, è in corso di elaborazione da parte di Arpal, nell ambito del progetto Linee guida sugli scarichi, una valutazione degli abitanti fluttuanti sulla base dei rifiuti prodotti. Per effettuare una prima stima degli abitanti fluttuanti, tuttavia, sono state prese in considerazione le sole presenze turistiche registrate presso le APT, nel corso dell anno 2002, e presso le Province di seguito elencate: APT Genova Allegato VI- Pagina 4 di 28

5 APT del Tigullio Provincia di La Spezia, settore turismo Provincia di Savona APT Riviera dei Fiori I dati forniti dalle APT e dalle Province non sono sempre disponibili aggregati per Comune. I dati forniti dall APT Riviera dei Fiori e del Tigullio sono organizzati, per esempio, per comprensorio di appartenenza. In questi casi, con una metodologia analoga a quella riportata per le superfici comunali, sono stati ricavati i dati, in un primo tempo, per i singoli comuni e, successivamente, calcolati su scala di bacino. Per la presente elaborazione, si è scelto di valutare il n di presenze estive medie giornaliere estive, relative al periodo giugno- settembre, ricavato a partire dai dati dell anno Nella tabella sottoriportata vengono indicati i risultati conseguiti per bacino. BACINO PRESENZE ARGENTINA 722 ARMEA 651 ARRESTRA 987 AVETO 366 BISAGNO 893 BORMIDA DI MILLESIMO 167 BORMIDA DI SPIGNO 49 CASTAGNOLA 908 CENTA 5453 CERUSA 350 CHIARAVAGNA 185 ENTELLA 458 ERRO 53 IMPERO 266 LEIRA 196 LERONE 333 MAGRA 3255 NERVIA 932 ORBA 77 POLCEVERA 636 PRINO 121 ROJA 277 SANSOBBIA 447 SCRIVIA 223 STURA 101 TEIRO 1403 TREBBIA 63 VALLECROSIA 589 Scenari futuri Come già precedentemente accennato, ai fini di assicurare il raggiungimento degli obiettivi indicati dal D. Lgs 152/99, vengono effettuati due scenari al 2008 ed al Il primo aspetto considerato è stato quello di valutare la variazione della popolazione in questo arco di tempo. Allegato VI- Pagina 5 di 28

6 Per quanto riguarda la popolazione residente questo dato, su scala regionale, è ricavabile dal sito ISTAT. Nella tabella vengono riportati: popolazione residente al 2001 secondo ISTAT popolazione residente stimata al 2008 secondo l ipotesi centrale 1 popolazione residente al 2016 secondo l ipotesi centrale ELABORAZIONE VARIAZIONE POPOLAZIONE SECONDO ISTAT popolazione residente al 2001 (dati ISTAT) 1-Jan popolazione residente prevista al 2008 (previsione ISTAT) 1-Jan popolazione residente prevista al 2016 (previsione ISTAT) 1-Jan Dalla tabella si osserva che dal 2001 al 2016 la popolazione regionale dovrebbe ridursi, rispetto a quella registrata nel 2001, del 4-5 %. I dati ricavati dal sito ISTAT non permettono di effettuare valutazioni ragionevoli su scala comunale. Per questo motivo, per ottenere questa informazione, è stata effettuata dall Arpal un elaborazione parallela. Partendo dai dati comunali relativi alla popolazione residente negli anni (dati ISTAT) è stata effettuata una previsione al 2008 ed al 2016 attraverso la funzione di Excel TENDENZA. Lo scenario risultante da quest ultima elaborazione differisce in modo non sostanziale rispetto a quello indicato dall ISTAT. Si osserva una diminuzione della popolazione di circa il 6 % sull intero territorio regionale (rispetto al 4-5% sopra riportato). ELABORAZIONE VARIAZIONE POPOLAZIONE SECONDO PROCEDURA ARPAL popolazione residente al 2001 (dati ISTAT) 1-Jan popolazione residente prevista al 2008 (previsione ISTAT) 1-Jan popolazione residente prevista al 2016 (previsione ISTAT) 1-Jan Attraverso quest ultima elaborazione, utilizzando la metodologia sopra riportata relativa alle superfici dei comuni e dei bacini, è stato possibile ricavare il n di abitanti residenti nei singoli bacini nel 2008 e nel Nella tabella vengono riportati i risultati conseguiti: BACINO Residenti al Fonte ISTAT previsione al 2008 previsione al Dec-01 1-Jan-08 1-Jan-16 ARGENTINA ARMEA ARRESTRA AVETO BISAGNO BORMIDA DI MILLESIMO BORMIDA DI SPIGNO CASTAGNOLA La query effettuabile attraverso il sito ISTAT prevede tre scenari: ipotesi alta, ipotesi centrale, ipotesi bassa. Per la presente trattazione è stata scelta quella intermedia. Allegato VI- Pagina 6 di 28

7 BACINO Residenti al Fonte ISTAT previsione al 2008 previsione al 2016 CENTA CERUSA CHIARAVAGNA ENTELLA ERRO IMPERO LEIRA LERONE MAGRA NERVIA ORBA POLCEVERA PRINO ROJA SANSOBBIA SCRIVIA STURA TEIRO TREBBIA VALLECROSIA Come si evince dalla tabella nella maggior parte dei bacini si osserva un decremento della popolazione residente. In alcuni di essi, diversamente, la tendenza è contraria. Per quanto riguarda le presenze turistiche sono stati utilizzati i dati a scala regionale disponibili sul sito della Regione Liguria relativi alle presenze, per ATP, negli anni Per ogni ATP è stata stimata, sulla base della funzione TENDENZA di Excel, la presenza turistica per gli anni 2008 e Nella tabella sottoriportata sono indicati i risultati conseguiti, comprensivi degli indici di correlazione. Presenze giornaliere Riviera dei Fiori Riviera delle Palme Genova Tigullio 5 Terre Golfo dei Poeti Previsioni Indice di correlazione Variazione % Allegato VI- Pagina 7 di 28

8 Nei grafici riportati di seguito vengono mostrati gli andamenti relativi alle presenze turistiche nelle varie APT. numero presenze giornaliere Riviera dei fiori ANDAMENTO PRESENZE TURISTICHE anno numero presenze giornaliere Golfo del Tigullio ANDAMENTO PRESENZE TURISTICHE anno numero presenze giornaliere ANDAMENTO PRESENZE TURISTICHE Riviera delle Palme anno numero presenze giornaliere Genova ANDAMENTO PRESENZE TURISTICHE anno 4100 ANDAMENTO PRESENZE TURISTICHE numero presenze giornaliere Terre anno Come si evince dai grafici in alcune APT le presenze turistiche sembrerebbero in aumento, in altre, invece, sembrerebbero in forte diminuzione. I risultati conseguiti sembrerebbero avvalorati dagli indici di correlazione tutti superiori a 0.7. La serie storica, tuttavia, è troppo breve per poter effettuare una previsione ragionevole: i risultati conseguiti, infatti, risentono fortemente delle fluttuazioni dovute a fenomeni locali sporadici (si osservano, per esempio, nei grafici relativi al territorio genovese, i picchi in corrispondenza dell anno 2001 attribuibili all appuntamento del G8. E prevedibile che, Allegato VI- Pagina 8 di 28

9 durante l anno in corso, questi picchi si manifestino ancor più accentuati in quanto Genova, per l anno 2004, è stata eletta Capitale Europea della Cultura ed è previsto un consistente afflusso turistico nel capoluogo). Un fenomeno che risulta, al contrario, difficilmente spiegabile è rappresentato dall andamento fortemente negativo delle presenze nella Riviera delle Palme e nella Riviera dei Fiori. La serie storica mostra una diminuzione consistente delle presenze dal 1999 al Se questo andamento fosse confermato negli anni a seguire, nel 2016 sarebbe prevista una riduzione del 40% delle presenze. Partendo dalle percentuali di variazione delle presenze a livello di singola APT, attraverso la metodologia sopraccitata delle superfici dei comuni e dei bacini, si è effettuata una stima del tutto indicativa delle presenze medie giornaliere annuali per gli anni 2008 e 2016, per bacino. Di seguito vengono riportati i risultati conseguiti. bacino presenze medie giornaliere al 2008 presenze medie giornaliere al 2016 ARGENTINA ARMEA ARRESTRA AVETO BISAGNO BORMIDA DI MILLESIMO BORMIDA DI SPIGNO CASTAGNOLA CENTA CERUSA CHIARAVAGNA ENTELLA ERRO IMPERO LEIRA LERONE MAGRA NERVIA ORBA POLCEVERA PRINO ROJA SANSOBBIA SCRIVIA STURA TEIRO TREBBIA VALLECROSIA Allegato VI- Pagina 9 di 28

10 Per quanto riguarda le componenti industriale e irrigua, non è stato possibile effettuare una previsione su scala di bacino. A partire dai dati ISTAT relativi al numero di attività produttive registrate dal 1971 al 2001, è stato effettuata, attraverso la funzione TENDENZA di Excel, la previsione al Nella tabella sottoriportata vengono riportati i risultati conseguiti comprensivi degli indici di correlazione. CATEGORIE ISTAT 1-jan-71 1-jan-81 1-jan-91 1-jan-01 INDICE DI CORRELAZIONE 1-jan-08 1-jan-16 A - AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA B - PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI C - ESTRAZIONE DI MINERALI D - ATTIVITA' MANIFATTURIERE E - PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, GAS E ACQUA F - COSTRUZIONI G - COMMERCIO INGROSSO E DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTO, MOTO E BENI PERSONALI H - ALBERGHI E RISTORANTI I - TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI J - INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA K - ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, PROFESS. ED IMPRENDIT. M - ISTRUZIONE O - ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI Allegato VI- Pagina 10 di 28

11 3. Stima del giornaliero Una volta definite le driving forces, è stato possibile, attraverso procedure di parametrizzazione, stimare il : civile industriale agricolo. Nei paragrafi seguenti vengono riportati i risultati conseguiti con un breve commento critico. Fabbisogno civile Fabbisogno civile minimo e massimo giornaliero Per valutare il consumo relativo ai bacini significativi è stato attribuito ad ogni individuo un medio pro-capite ricavato dalla bibliografia e dalla normativa vigente. Sono stati forniti due scenari: il giornaliero minimo e quello massimo. Il primo è stato valutato sulla base dei soli abitanti residenti, (questo scenario dovrebbe essere rappresentativo dei giorni feriali invernali) il secondo sulla base di quelli residenti e di quelli fluttuanti 2 (questo scenario dovrebbe essere rappresentativo dei giorni estivi di massima affluenza). Di seguito viene riportata in maniera dettagliata la metodologia applicata. Per quanto riguarda il valore corrispondente al medio giornaliero procapite sono indicati parametri che differiscono notevolmente tra di loro: a tal fine sono stati scelti 4 diversi valori e, forniti, di conseguenza, 4 scenari differenti: sulla base del D.P.C.M. 4/03/96 che indica in 150 litri al giorno/procapite, il livello minimo di acqua potabile che deve essere garantita in ciascun ambito territoriale ottimale alle utenze domestiche sulla base della Direttiva 2000/60 sulle acque che indica in 200 litri al giorno/procapite, il livello di acqua potabile sulla base dei dati disponibili presso il Comitato per la Vigilanza delle Risorse Idriche che indicano un consumo medio di acqua, per la Regione Liguria, pari a 239 l/abitante/giorno sulla base del PRRA della Regione Liguria che indica come dotazione minima, 250 l/abitante/giorno e come dotazione massima 400 l/abitante/giorno 2 Corrispondenti, in questo caso, alle presenze turistiche Allegato VI- Pagina 11 di 28

12 Nella tabella sono riportati i due scenari: il primo relativo alla stima del giornaliero sulla base dei soli abitanti residenti; l altro la stima del sulla base della popolazione complessiva stimata. FABBISOGNO IDRICO no) Minimo giornaliero Massimo giornaliero BACINO secondo DM 4/3/96 Secondo Dir 2000/60 secondo Comitato per la Vigilanza delle Risorse Idriche secondo PRRA minimo secondo PRRA massimo secondo DM 4/3/96 Secondo Direttiva 2000/60 secondo Comitato per la Vigilanza delle Risorse Idriche secondo PRRA minimo secondo PRRA massimo ARGENTINA ARMEA ARRESTRA AVETO BISAGNO BORMIDA DI MILLESIMO BORMIDA DI SPIGNO CASTAGNOLA CENTA CERUSA CHIARAVAGNA ENTELLA ERRO IMPERO LERONE MAGRA NERVIA ORBA POLCEVERA PRINO ROJA SANSOBBIA SCRIVIA STURA TEIRO TREBBIA VALLECROSIA Gl iistogrammi sottorportati sintetizzano i risultati conseguiti. Allegato VI- Pagina 12 di 28

13 Allegato VI- Pagina 13 di 28

14 VALLECROSIA TREBBIA FABBISOGNO IDRICO GIORNALIERO CIVILE (abitanti residenti e fluttuanti) TEIRO STURA SCRIVIA SANSOBBIA ROJA PRINO POLCEVERA ORBA NERVIA MAGRA LERONE IMPERO ERRO ENTELLA CHIARAVAGNA CERUSA CENTA CASTAGNOLA coefficiente pari a 150 l/giorno procapite coefficiente pari a 200 l/giorno procapite coefficiente pari a 239 l/giorno procapite coefficiente pari a 250 l/giorno procapite coefficiente pari a 400 l/giorno procapite nome del bacino BORMIDA DI SPIGNO BORMIDA DI MILLESIMO BISAGNO AVETO ARRESTRA metricubi/giorno ARMEA ARGENTINA Allegato VI- Pagina 14 di 28

15 Scenario futuro Sulla base delle previsioni effettuate sulla popolazione residente e fluttuante nel 2008 e nel 2016 sono stati forniti due scenari. Nello primo sono stati considerati solo gli abitanti residenti (scenario minimo), nel secondo quelli residenti e fluttuanti (scenario massimo). SCENARIO RELATIVO AI SOLI ABITANTI RESIDENTI BACINO DM 4/3/96 fabbisog no (metricub i/giorno) secondo Direttiva 2000/ no) secondo Comitato per la Vigilanza delle Risorse Idriche PRRA minimo PRRA massimo ARGENTINA ARMEA ARRESTRA AVETO BISAGNO BORMIDA DI MILLESIMO 4517 BORMIDA DI SPIGNO CASTAGNOLA CENTA CERUSA CHIARAVAGN A ENTELLA ERRO IMPERO LERONE MAGRA NERVIA ORBA POLCEVERA PRINO ROJA SANSOBBIA SCRIVIA STURA TEIRO TREBBIA VALLECROSIA Allegato VI- Pagina 15 di 28

16 BACINO (metricubi/gi orno) secondo DM 4/3/96 (metricubi/ giorno) secondo Direttiva 2000/ no) secondo Comitato per la Vigilanza delle Risorse Idriche PRRA minimo PRRA massimo ARGENTINA ARMEA ARRESTRA AVETO BISAGNO BORMIDA DI MILLESIMO BORMIDA DI SPIGNO CASTAGNOLA CENTA CERUSA CHIARAVAGNA ENTELLA ERRO IMPERO LERONE MAGRA NERVIA ORBA POLCEVERA PRINO ROJA SANSOBBIA SCRIVIA STURA TEIRO TREBBIA VALLECROSIA Allegato VI- Pagina 16 di 28

17 SCENARIO RELATIVO AGLI ABITANTI RESIDENTI E FLUTTUANTI BACINO DM 4/3/96 Direttiva 2000/ Comitato per la Vigilanza delle Risorse Idriche PRRA minimo PRRA massimo ARGENTINA ARMEA ARRESTRA AVETO BISAGNO BORMIDA DI MILLESIMO BORMIDA DI SPIGNO CASTAGNOLA CENTA CERUSA CHIARAVAGNA ENTELLA ERRO IMPERO LERONE MAGRA NERVIA ORBA POLCEVERA PRINO ROJA SANSOBBIA SCRIVIA STURA TEIRO TREBBIA VALLECROSIA Allegato VI- Pagina 17 di 28

18 BACINO fabbisogn o (metricubi /giorno) secondo DM 4/3/96 (metricubi/gio r Direttiva 2000/ no) secondo Comitato per la Vigilanza delle Risorse Idriche (metricubi/gi orno) secondo PRRA minimo no ) secondo PRRA massimo ARGENTINA ARMEA ARRESTRA AVETO BISAGNO BORMIDA DI MILLESIMO BORMIDA DI SPIGNO CASTAGNOLA CENTA CERUSA CHIARAVAGNA ENTELLA ERRO IMPERO LERONE MAGRA NERVIA ORBA POLCEVERA PRINO ROJA SANSOBBIA SCRIVIA STURA TEIRO TREBBIA VALLECROSIA Allegato VI- Pagina 18 di 28

19 Fabbisogno irriguo Per quanto riguarda questo aspetto i dati disponibili sono estremamente carenti. Sul sito ISTAT i dati maggiormente dettagliati sono disponibili su scala provinciale. Dalla carta dell uso del suolo non è possibile ricavare i tematismi relativi alle colture maggiormente idroesigenti. Nel presente elaborato viene fornita, tuttavia, una elaborazione del tutto indicativa che potrà essere completata, rivista e aggiornata una volta disponibili dati maggiormente dettagliati. Dal sito ISTAT sono stati ricavati i dati comunali relativi alle tipologie di colture sotto riportate: Tipologie di colture ricavate dai dati ISTAT, aggregate per Provincia Agrumi Altre coltivazioni Altro sistema Aspersione (a pioggia) Barbabietola da zucchero Foraggere avvicendate Frumento Fruttiferi Goccia Granoturco da granella Microirrigazione Ortive Patata Scorrimento superficiale ed infiltrazione laterale Sommersione Superficie irrigabile Vite Attraverso la metodologia delle superfici dei bacini e dei comuni già descritta nei precedenti paragrafi, questi dati sono stati elaborati, con una inevitabile forte approssimazione, su scala di bacino. La bibliografia ha permesso di ricavare il consumo medio per le colture maggiormente idroesigenti. A tal fine è stato utilizzato un documento prodotto dall ENEA nell ambito del progetto Progetto Regi Lagni dal titolo: Analisi di specifiche situazioni di degrado della qualità delle acque in Campania, in riferimento ai casi che maggiormente incidono negativamente sulle aree costiere. Nel capitolo dedicato alla stima dei colturale, viene rielaborato e contestualizzato alla realtà italiana, un documento della FAO Guidelines for predicting crop water requirements. Irrigation drainage paper n. 24 nel quale, per ogni singola coltura, viene indicato il medio annuale di acqua. Nella tabella sono riportati i coefficienti utilizzati. Allegato VI- Pagina 19 di 28

20 DESCRIZIONE Fabbisogni unitari (metricubi/ha/anno) Seminativi non irrigui 0.00 Frumento Duro 0.00 Altri Cereali (F. Tenero, Orzo, Avena) 0.00 Colza 0.00 Foraggere 0.00 Altri Seminativi 0.00 Erbai 0.00 Colture erbacee irrigue ciclo primest. Barbabietola da zucchero 3.00 Barbabietola da foraggio 2.00 Mais 2.28 Tabacco 4.47 Girasole 0.00 Veccia 0.00 Erba Medica 1.30 Colture orticole ciclo est-aut o estprim Carciofo 2.50 Lenticchie 0.00 Cece 0.00 Piante proteiche,fava fresca 0.00 Finocchio 1.17 Cavolfiore,cavolo verza,cavoli, 0.00 Insalata 6.50 Patata 1.59 Broccoletto di rapa 0.00 Cipolla 1.30 Colture orticole ciclo primaveraestate Pomodoro 1.00 Asparago Peperone 1.65 Melanzana 1.20 Anguria 2.75 Melone 2.25 Zucchina 4.00 Fagiolo, fagiolo verde, fagiolini 2.00 Fragola 1.50 Vigneti irrigui Oliveti irrigui Frutteti e frutti minori irrigui Agrumi Allegato VI- Pagina 20 di 28

21 DESCRIZIONE Fabbisogni unitari (metricubi/ha/anno) Albicocco Actinidia Susino Ciliegio Pesco Melo Colture protette (serre) I risultati dell elaborazione sono riportati della tabella seguente. nome del bacino no) Argentina Armea 3459 Arrestra 4232 Aveto Bisagno 8186 Bormida di Millesimo Bormida di Spigno Castagnola 5413 Centa Cerusa 1968 Chiaravagna 1031 Entella Erro Impero 8771 Lerone 1859 Magra Nervia Orba 2093 Polcevera Prino Roja 6157 Sansobbia Scrivia Stura 9139 Teiro 7428 Trebbia Vallecrosia 2020 Allegato VI- Pagina 21 di 28

22 Fabbisogno industriale Il contributo dovuto alle attività industriali è stato stimato moltiplicando il numero di addetti delle attività maggiormente idroesigenti presenti sul territorio, per un opportuno coefficiente, che rappresenta la teorica dotazione idrica giornaliera (mc/addettogiorno) tipica di ogni singola attività (tabella di seguito riportata). Tali coefficienti sono stati ricavati e rielaborati dal documento Piano per il corretto e razionale uso delle acque della Provincia di Lucca. Il numero di addetti, per Comune e per categoria è stato ricavato dall 8 Censimento generale dell'industria e dei servizi del 22 ottobre 2001 fonte ISTAT. Attraverso la metodologia delle superfici già presentata nei paragrafi precedenti sono state elaborate le informazioni per i singoli bacini. Nelle tabelle sono riportati i coefficienti utilizzati ed i risultati conseguiti. CLASSE ECONOMICA Dotazione idrica media giornaliera metricubi/addetto/giorno A - AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA 0 B - PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI 0.8 C - ESTRAZIONE DI MINERALI 4.54 D - ATTIVITA' MANIFATTURIERE 26 E - PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, GAS E ACQUA 0.14 F - COSTRUZIONI 1.36 G - COMMERCIO INGROSSO E DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTO, MOTO E BENI 0 PERSONALI H - ALBERGHI E RISTORANTI 0.5 I - TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI 0 J - INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA 0 K - ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, PROFESS. ED 0 IMPRENDIT. M - ISTRUZIONE 0.6 N - SANITA' E ALTRI SERVIZI SOCIALI 1.5 O - ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI 0 Allegato VI- Pagina 22 di 28

23 Fabbisogno Nome del bacino giornaliero no) ARGENTINA 7608 ARMEA 1513 ARRESTRA 4160 AVETO 1361 BISAGNO 4524 BORMIDA DI MILLESIMO BORMIDA DI SPIGNO CASTAGNOLA 417 CENTA CERUSA 167 CHIARAVAGNA 88 ENTELLA ERRO 2847 IMPERO LERONE 4344 MAGRA NERVIA ORBA 5333 PETRONIO 2782 POLCEVERA PRINO 1249 ROJA SANSOBBIA SCRIVIA STURA TEIRO 4904 TREBBIA 1113 VALLECROSIA 4646 Per quanto riguarda l uso irriguo e quello industriale non è stato possibile, con i dati attualmente esistenti, valutare, su scala di bacino, la previsione al 2008 ed al Nei grafici vengono schematizzati gli andamenti del n di attività industriali dal 1971 al Nel primo grafico sono inserite le attività maggiormente diffuse sul territorio (>4000); nel secondo, invece, quelle meno diffuse (<350). Si può dedurre, a scala regionale, quanto segue: per quanto riguarda il industriale, le attività legate alle costruzioni, fortemente idroesigenti, sembrerebbero in forte crescita. L attività manifatturiera, diversamente, dovrebbe, nella peggiore delle ipotesi, rimanere costante. per quanto riguarda l uso irriguo, in generale è previsto un incremento del n di addetti in campo agricolo. Anche questo aspetto può risultare fortemente critico per l uso della risorsa. Per poter valutare in maniera più verosimile lo scenario che si profilerà nel 2008 e nel 2016 sarebbe necessario conoscere la tendenza delle varie tipologie colturali. Allegato VI- Pagina 23 di 28

24 N attività industriali ISTAT dal 1971 al 2016 D - ATTIVITA' MANIFATTURIERE n attività F - COSTRUZIONI H - ALBERGHI E RISTORANTI anno di riferimento N attività industriali ISTAT dal 1971 al 2016 A - AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA C - ESTRAZIONE DI M INERALI n attività E - PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, GAS E ACQUA M - ISTRUZIONE anno di riferimento 4. Limiti dell indice di pressione utilizzato Come si evince da quanto espresso nei paragrafi precedenti la metodologia utilizzata per la stima del risulta molto approssimata, a causa della scarsità dei dati a disposizione. Di seguito vengono elencate le principali criticità che occorrerà superare nelle fasi di revisione del PTA, una volta disponibili dati più precisi. Le principali problematiche sono legate a: determinazione degli abitanti fluttuanti per bacino dati relativi alle colture maggiormente idroesigenti approvvigionamento da e verso altri bacini contigui Il primo aspetto è già stato trattato nei paragrafi precedenti. Occorre valutare il numero di abitanti fluttuanti non solo sulla base delle presenze turistiche (dati ISTAT) che trascurano, per esempio, il fenomeno delle seconde case. Allegato VI- Pagina 24 di 28

25 Il secondo aspetto è legato alla necessità di disporre in futuro di dati relativi alle colture maggiormente idroesigenti su scala comunale (nella presente elaborazione sono stati utilizzati i dati ISTAT su base provinciale). Il terzo aspetto è quello più critico: diversi bacini del territorio ligure si approvvigionano da altri bacini. Questo fenomeno, non considerato nell elaborazione sopra riportata, può influenzare pesantemente lo scenario di alcuni bacini. Occorre tenere in considerazione che la stima del, così come è stato calcolato, rappresenta l effettiva richiesta idrica di quel bacino, sulla base delle pressioni che insistono effettivamente sul bacino. Non ha una corrispondenza diretta con i prelievi idrici. Sul territorio regionale i bacini significativi che maggiormente risentono di questa situazione sono il Magra, il Roja ed il Trebbia. Per quanto riguarda il bacino del Roja, l indice stima la frazione del relativo al solo territorio nazionale, trascurando quello francese. Per quanto riguarda il Trebbia, non è stata stimata la pressione dovuta al Comune di Genova, che ricade, diversamente, nei bacini tirrenici del territorio genovese. Anche nel caso del Magra non è stata considerata la pressione esercitata dal territorio comunale di La Spezia (a parte una sua piccola frazione). A questo proposito, a titolo di esempio, si quantifica l errore che si compie nel trascurare il civile (abitanti residenti) ed industriale del Comune di la Spezia, nella stima del del bacino del Magra. Solo il 15% del Comune di La Spezia ricade nel bacino del Magra. Nel corso del 2001 sono stati censiti dall ISTAT abitanti. Di questi, sulla base della metodologia usata, solo sono stati attribuiti al bacino del Magra. Nella Tabella 1, a partire dal numero di abitanti residenti, è stato stimato il civile del territorio di La Spezia che, pur non ricadendo nel bacino del Magra, si approvvigiona effettivamente da esso. Tabella 1: stima del civile (abitanti residenti) relativa alla frazione del Comune di La Spezia che non ricade nel territorio del bacino del Magra Coefficienti utilizzati Fabbisogno del Comune di La Spezia (non ricadente nel bacino del Magra) no) Fabbisogno del bacino del Magra no) 150 l/giorno/abitante l/giorno/abitante l/giorno/abitante l/giorno/abitante l/giorno/abitante Con lo stesso procedimento presentato nei paragrafi precedenti è stato stimato il industriale del Comune di La Spezia non ricadente nel bacino del Magra pari a metricubi/giorno. Dal bacino del Magra, secondo le stime soprariportate, verrebbero attinti dal Comune di La Spezia circa metricubi/giorno di acqua, complessivamente ( civile ed industriale). Allegato VI- Pagina 25 di 28

26 La parte del Comune di La Spezia che non ricade nel bacino del Magra ma che da esso si approvvigiona, influisce pesantemente sul complessivo (rappresenta circa il 19% del totale). Un ultimo aspetto da considerare è relativo alla necessità di prevedere nelle fasi di revisione del PTA la valutazione dello scenario relativo al calcolato sull intero arco dell anno e sull intero territorio ligure. Nella presente trattazione, infatti, come spiegato nei paragrafi precedenti, ci si è limitati a fornire due scenari relativi a due situazioni estreme, riferite ad una singola giornata (scenario invernale e scenario estivo), nei bacini significativi secondo il D. Lgs 152/99. Allegato VI- Pagina 26 di 28

27 5. Appendice: risultati sintetici ed elaborazioni cartografiche Nelle tabelle successive sono riportati in maniera sintetica i risultati delle elaborazioni, per singolo bacino. civile (residenti e fluttuanti) agricolo industriale Autorità di Bacino Allegato VI- Pagina 27 di 28 BACINO DM 4/3/96 no ) secondo Comitato per la Vigilanza delle Risorse Idriche Fabbisogno PRRA minimo Fabbisogno PRRA massimo del bacino agricolo(metri cubi/giorno) consumo giornaliero per bacino industriale FABBISOGNO TOTALE GIORNALIERO Reg ARGENTINA Reg ARMEA Reg ARRESTRA Po AVETO Reg BISAGNO Po Po BORMIDA DI MILLESIMO BORMIDA DI SPIGNO Reg CASTAGNOLA Reg CENTA Reg CERUSA Reg CHIARAVAGN A Reg ENTELLA Po ERRO Reg IMPERO Reg LERONE Magra MAGRA

28 civile (residenti e fluttuanti) agricolo industriale Autorità di Bacino BACINO DM 4/3/96 no ) secondo Comitato per la Vigilanza delle Risorse Idriche Fabbisogno PRRA minimo Fabbisogno PRRA massimo del bacino agricolo(metri cubi/giorno) consumo giornaliero per bacino industriale FABBISOGNO TOTALE GIORNALIERO Reg NERVIA Po ORBA Reg POLCEVERA Reg PRINO Reg ROJA Reg SANSOBBIA Po SCRIVIA Po STURA Reg TEIRO Po TREBBIA Reg VALLECROSIA Allegato VI- Pagina 28 di 28

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