20 Situazione economica e sociale Neuchâtel, marzo 2012 della popolazione

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1 Dipartimento federale dell interno DFI Ufficio federale di statistica UST Attualità UST 20 Situazione economica e sociale Neuchâtel, marzo 202 della popolazione La povertà in Svizzera Povertà reddituale della popolazione residente in Svizzera fra il 2008 e il 200 Informazioni: Tom Priester, UST, Sezione Analisi sociali, tel.: , Thomas.Priester@bfs.admin.ch Martina Guggisberg, UST, Sezione Analisi sociali, tel.: , Martina.Guggisberg@bfs.admin.ch N. di ordinazione: Espace de l Europe CH-200 Neuchâtel

2 Attualità UST Povertà in Svizzera Compendio L Ufficio federale di statistica (UST) presenta nuovi risultati relativi alla statistica della povertà recentemente rivista, fondati sull ultima indagine sui redditi e sulle condizioni di vita (Statistics on Income and Living Conditions, SILC) utilizzata anche a livello europeo per effettuare analisi sulla povertà. Nelle ricerche in materia di povertà esistono diversi approcci per la misurazione del fenomeno. La presente pubblicazione si basa sul concetto di povertà assoluta. Su raccomandazione della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali (CDOS) è stata adottata una soglia di povertà corrispondente al minimo vitale sociale. Essa si basa sulle direttive della Conferenza svizzera delle istituzioni dell azione sociale (COSAS) e comprende un forfait per il mantenimento, le spese per l alloggio individuali e 00 franchi al mese per ogni componente dell economia domestica di 6 anni o più, per altre spese. Nel 200, la soglia di povertà per le persone sole ammontava mediamente a 2243 franchi al mese. Nello stesso anno, il reddito domestico disponibile del 7,8% della popolazione svizzera risultava al di sotto della soglia così definita. Un totale di circa persone era quindi toccata dalla povertà. Il gap di povertà mediano era del 2,0% e ciò significa che la metà delle persone considerate povere in Svizzera ha dovuto vivere con un reddito domestico disponibile non superiore al 79% della propria soglia di povertà. Non tutti i gruppi di popolazione sono toccati in egual misura dal fenomeno. I gruppi particolarmente a rischio sono le famiglie monoparentali, le persone con un grado di formazione inferiore e le persone sole di meno di 65 anni. Rispetto al 2008, il tasso di povertà in Svizzera è tendenzialmente in calo. Il gap di povertà mediano si è ridotto da allora di oltre 8 punti percentuali. Si può dunque affermare che i redditi disponibili della popolazione povera si sono avvicinati alla soglia di povertà. Introduzione La povertà è definita in generale come un insufficienza di risorse in diversi ambiti vitali (materiali, culturali e sociali), che preclude alle persone il tenore di vita minimo considerato accettabile nel Paese in cui vivono. Dagli anni Novanta, l UST ha pubblicato regolarmente informazioni sulla povertà della popolazione in età lavorativa (20 59 anni) sulla base della Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS). A partire dal dicembre 200, l indagine sui redditi e sulle condizioni di vita (Statistics on Income and Living Conditions, SILC) rappresenta una nuova fonte di dati, che permette di estendere le analisi all intera popolazione. Oltre a ciò, è stata rivista anche la statistica della povertà. L indagine SILC viene impiegata a livello europeo per studiare fra l altro la distribuzione dei redditi e il rischio di povertà e offre numerose possibilità di analisi della situazione sociale della popolazione. Dopo la pubblicazione di informazioni sul rischio di povertà e sulla privazione materiale, avvenuta nel dicembre 20, sono ora disponibili per la prima volta anche nuovi risultati inerenti al concetto di povertà assoluta, che illustrano il fenomeno in Svizzera da un altro punto di vista. Sono presentate, innanzitutto, analisi dell evoluzione della povertà nel nostro Paese per la popolazione nel suo insieme e per determinati gruppi sociali. A causa del cambio della base dati e delle modifiche sostanziali a livello concettuale, le nuove risultanze non sono raffrontabili con i tassi di povertà finora calcolati dall UST. Ulteriori risultati della statistica della povertà, che includeranno in particolare anche informazioni sulla povertà della popolazione attiva (comprese analisi delle caratteristiche riferite al mercato del lavoro), sono previste per metà 202. Tali informazioni sono disponibili in forma di comunicato stampa Document pdf o di approfondimento tematico sul nostro sito (in francese e tedesco) Internet themen/20/03/blank/key/07.html. 2

3 ATTUALITÀ UST 2 Concetti di povertà Nelle ricerche sulla povertà, per la misurazione statistica del fenomeno, sono possibili diversi approcci. Questi distinguono, ad esempio, fra povertà monetaria, povertà in termini di condizioni di vita e povertà soggettiva. Per la povertà monetaria, gli approcci d uso sono due: l approccio assoluto (di seguito denominato «povertà»), che parte da un concetto di fabbisogno minimo vitale, e l approccio relativo, che si fonda sulla distribuzione dei redditi («rischio di povertà»). L UST pubblica indicatori calcolati sulla base di entrambi i concetti, in quanto si prestano a scopi differenti. Per poter, inoltre, rappresentare gli aspetti non monetari del fenomeno, viene calcolato anche un tasso di privazione materiale, che mostra quante persone devono rinunciare al possesso di beni di consumo essenziali o soffrono di carenze nelle condizioni elementari di vita 2. Di seguito sono descritti i due concetti di povertà monetaria. Vista però la focalizzazione tematica della presente pubblicazione, viene approfondito maggiormente l approccio assoluto. 2. Rischio di povertà (approccio relativo) A livello internazionale, è d uso calcolare tassi di rischio di povertà commisurati a valori soglia «relativi». Sono considerate a rischio di povertà le persone che vivono in economie domestiche le cui risorse finanziarie (senza ricorso al patrimonio) sono sensibilmente inferiori al livello abituale dei redditi del Paese in questione. La povertà è quindi considerata come una forma di disuguaglianza: il fatto che una persona sia considerata a rischio di povertà non dipende unicamente dalla sua situazione economica (o da quella della sua economia domestica), ma anche dal livello di benessere del Paese in cui vive. Questo indicatore si presta bene ai raffronti internazionali, visto che può essere calcolato ovunque allo stesso modo, indipendentemente da fattori specifici quali, ad esempio, le legislazioni sociali nazionali. Le direttive dell Unione europea fissano la soglia del rischio di povertà al 60% della mediana del reddito disponibile equivalente 3 della popolazione di un Paese. Nel 200, per le persone che vivevano da sole in Svizzera, tale soglia era di franchi all anno (2378 franchi al mese). Tutti coloro che dispongono di un reddito disponibile equivalente inferiore a tale importo, sono considerati a rischio di povertà. Sempre nel 200, si trattava del 4,2% della popolazione svizzera. Portando la soglia del rischio di povertà al 50% della mediana del reddito disponibile equivalente, il valore adottato dall OCSE, per esempio, nel 200 sarebbe stato a rischio di povertà solo il 7,6% della popolazione svizzera. Ciò significa che quasi la metà delle persone a rischio di povertà si trovava fra il 50% e il 60% della mediana del reddito equivalente. 2.2 Povertà (approccio assoluto) Negli approcci assoluti, la povertà è definita come il fatto di ritrovarsi al di sotto di un determinato minimo vitale. Originariamente, veniva preso in considerazione un minimo fisico che includeva solo le risorse necessarie al sostentamento. Nei moderni Stati sociali, quali la Svizzera, tale orientamento non è più in uso. Di seguito, per povertà «assoluta» si intende quindi la fissazione di una soglia di povertà sulla base dei bisogni, partendo da un minimo vitale sociale che permetta non solo la mera sopravvivenza, ma anche una seppur minima partecipazione alla vita sociale 4. Sono dunque considerate povere le persone che non dispongono di risorse sufficienti per acquisire i beni e i servizi necessari a una vita integrata socialmente. Un tasso di povertà così definito si presta a essere utilizzato quale obiettivo quantitativo per le politiche sociali, in quanto il sostegno finanziario alle persone o alle economie domestiche povere si ripercuote direttamente in una riduzione misurabile della povertà. 2 Sono presi in considerazione i seguenti aspetti: capacità di far fronte a una spesa imprevista di 2000 franchi, capacità di finanziare ogni anno una settimana di vacanza fuori casa, assenza di pagamenti in arretrato (tassi ipotecari o affitto, spese correnti, rate per acquisti effettuati, rimborsi di prestiti), capacità di permettersi un pasto a base di carne, pollo o pesce (o equivalente vegetariano) almeno ogni due giorni, capacità di scaldare a dovere il proprio domicilio, essere in possesso di una lavatrice, essere in possesso di un televisore a colori, essere in possesso di un telefono, essere in possesso di un automobile. Per informazioni dettagliate e risultati (in francese e tedesco) cfr. 3 Le definizioni dei principali concetti statistici sono riportate nel glossario di pagina 8. 4 Una soglia di povertà così definita è assoluta nella misura in cui non dipende direttamente dalle distribuzioni che caratterizzano la società nel suo insieme, anche se ne tiene conto implicitamente nella fissazione delle risorse minime necessarie. Queste ultime sono determinate dagli standard di vita e dai valori di una società e variano nel tempo e nello spazio. 3

4 Attualità UST T * Valori medi delle soglie di povertà per vari tipi di economie domestiche, 200 Tipo d economia domestica Soglie di povertà in franchi al mese +/- 2 in franchi all anno +/- 2 Persona sola Genitore solo con 2 figli sotto i 4 anni adulti senza figlio/i adulti con 2 figli sotto i 4 anni Valori medi nazionali; per il calcolo degli indicatori di povertà sono impiegate soglie individuali. 2 Limiti dell intervallo di confidenza al 95% (vedi glossario). L intervallo di confidenza è riconducibile alla variazione delle spese per l alloggio all interno della soglia di povertà. Fonte: UST, Indagine sui redditi e sulle condizioni di vita, SILC La definizione di minimo vitale sociale adottata in Svizzera deriva dalle direttive della Conferenza svizzera delle istituzioni dell azione sociale (COSAS), che fungono da riferimento per la valutazione del diritto all aiuto sociale. Le direttive della COSAS sono riprese dalla maggior parte dei Cantoni e dei Comuni e risultano comunemente accettate. Esse definiscono con quali risorse si può condurre in Svizzera un esistenza dignitosa nella quale siano soddisfatti sia i fabbisogni di base, quali l alimentazione, l abbigliamento e l abitazione, sia l esigenza di partecipare alla vita sociale e professionale. Il minimo vitale sociale comprende, in particolare, il forfait per il mantenimento, le spese per l alloggio e le spese di base per la salute. Tali elementi permettono di determinare una soglia di povertà, alla quale viene successivamente raffrontato il reddito domestico disponibile. Se questo risulta inferiore, le persone interessate sono definite povere 5. Nella tabella T* sono rappresentati a titolo illustrativo i valori medi delle soglie di povertà per alcuni tipi di economie domestiche. Al fine del calcolo degli indicatori di povertà, viene determinata la soglia di povertà specifica di ciascuna economia domestica. Forfait per il mantenimento Il forfait per il mantenimento include non solo le spese necessarie per il sostentamento in generale, come i generi alimentari, l abbigliamento e le cure del corpo, ma anche le spese di trasporto, quelle per la formazione e lo svago, le quote associative ecc. Per gli anni dal 2007 al , la COSAS ha stabilito i seguenti importi mensili come forfait di un economia domestica: persona: 960 franchi 2 persone: 469 franchi 3 persone: 786 franchi 4 persone: 2054 franchi 5 persone: 2323 franchi per ogni ulteriore persona: +269 franchi Spese per l alloggio Per la maggior parte delle persone, le spese per l alloggio costituiscono una parte considerevole del bilancio familiare. In conformità alle direttive COSAS, l aiuto sociale se ne fa carico a condizione che siano conformi ai prezzi del mercato immobiliare locale. Ai fini della determinazione della soglia statistica di povertà, sono quindi prese in considerazione le spese per l alloggio effettivamente sostenute (pigioni o interessi ipotecari, inclusi oneri accessori) solo fino a un determinato valore massimo 7. Tale limite viene calcolato a partire dalle informazioni della statistica dell aiuto sociale sui sussidi abitativi effettivamente concessi ed è graduato in base alla dimensione delle economie domestiche. Per tenere conto della diversa struttura delle spese per l alloggio nelle varie regioni svizzere, sono inoltre impiegati valori limite differenti per le zone urbane e quelle rurali. 5 Il reddito domestico disponibile si ottiene a partire dal reddito lordo dal quale vengono dedotte le spese di trasferimento obbligatorie, vale a dire i contributi alle assicurazioni sociali, le imposte, i premi dell assicurazione malattie di base, gli alimenti e le altre pensioni alimentari versate. Le spese mediche sono quindi dedotte direttamente dal reddito dell economia domestica e non sono più prese in considerazione nella soglia di povertà. 6 Poiché nella SILC i dati relativi ai redditi si riferiscono sempre all anno che precede l indagine, anche per il forfait di mantenimento devono essere utilizzati importi inerenti a tale periodo. In questo lasso di tempo non sono stati adeguati al rincaro e restano identici per tutti e tre gli anni. 7 Tale modo di procedere corrisponde alla prassi dell aiuto sociale, in conformità alla quale la maggior parte dei Comuni e dei Cantoni fissa i limiti superiori con decisioni amministrative. 4

5 ATTUALITÀ UST Di seguito riportiamo le spese per l alloggio medie mensili così calcolate sulla base della SILC 200 per alcuni tipi di economie domestiche: persona sola: 83 franchi genitore solo, 2 figli sotto i 4 anni: 696 franchi 2 adulti senza figlio/i: 370 franchi 2 adulti, 2 figli sotto i 4 anni: 736 franchi Altre spese Nella determinazione della soglia di povertà, sono infine aggiunti 00 franchi al mese per ogni persona di 6 anni o più inclusa nell economia domestica, al fine di tenere conto di alcune altre spese necessarie come, ad esempio, i premi assicurativi (responsabilità civile e altre assicurazioni). 3 Risultati Nel 200, il reddito domestico disponibile del 7,8% della popolazione svizzera era al di sotto della soglia di povertà assoluta. Una persona su 3 risultava quindi toccata dalla povertà, per un totale di circa persone. Rispetto al 2008 (9,%), la povertà in Svizzera è tendenzialmente in calo (cfr. grafico G) 8. Il tasso di povertà reagisce dunque con un certo ritardo all andamento favorevole del mercato del lavoro degli anni precedenti. Per poter accertare l intensità del fenomeno presso la popolazione povera, a complemento del tasso di povertà viene calcolata anche il gap di povertà mediano. Questo misura lo scostamento mediano dei redditi domestici Evoluzione del tasso e del gap di povertà, G 35% 30% 25% 20% 5% 0% 5% 0% 28,3 9, 2,2 2,0 7,7 7, Gap di povertà mediano Fonte: UST, Indagine sui redditi e sulle condizioni di vita, SILC Tasso di povertà UST disponibili delle persone povere dalla rispettiva soglia di povertà. Nel 200, il gap di povertà mediano era del 2,0%, ciò significa che la metà delle persone considerate povere in Svizzera ha dovuto cavarsela con un reddito non superiore al 79% della loro soglia di povertà. Rispetto al 2008 (28,3%), il gap di povertà è sceso di oltre 8 punti percentuali. Si può dunque affermare che i redditi della popolazione povera si sono avvicinati alla soglia di povertà. Nel 200, non tutti i gruppi di popolazione erano toccati allo stesso modo dal fenomeno della povertà (cfr. grafico G2). Sono state ad esempio rilevate nette differenze a seconda del livello di formazione, all aumentare del quale il tasso di povertà diminuisce. Le persone senza formazione scolastica postobbligatoria (7,0%) risultano essere povere con una frequenza doppia rispetto a chi ha terminato una formazione professionale o conseguito un diploma di maturità (grado secondario II; 4,0%). Anche rispetto alla popolazione nel suo insieme, la loro incidenza è sopra la media, mentre coloro che sono in possesso di un titolo universitario (grado terziario) presentano uno dei tassi di povertà più bassi in assoluto (4,7%). Gli svizzeri sono toccati dal fenomeno tendenzialmente meno degli stranieri (7,6% contro 8,6%), con alcune differenze constatate fra i diversi gruppi di nazionalità. Il tasso di povertà dei cittadini dei Paesi dell Europa settentrionale e occidentale è piuttosto inferiore alla media (6,4%), mentre per chi proviene dall Europa meridionale e da altri Paesi il dato è più elevato (rispettivamente 9,3% e 9,6%). Le differenze non sono statisticamente significative. Risultati piuttosto sorprendenti sono emersi nell analisi dei diversi tipi di economie domestiche. Mentre le famiglie monoparentali, come previsto, presentano il tasso di povertà più elevato fra tutti i gruppi di popolazione (26,0%), i componenti delle famiglie di due persone con uno (4,%) o due figli (4,7%) non sono maggiormente toccati dalla povertà rispetto alle persone che vivono in economie domestiche composte da due adulti sotto i 65 anni senza figli (4,7%). Anche in presenza di tre o più figli il tasso di povertà non supera la media della popolazione e si ferma al 7,2%. Tale risultato è tanto più sorprendente se si tiene conto che, alla luce del concetto relativo di rischio di povertà (soglia del rischio di povertà al 60% della mediana, cfr. capitolo 2.), le coppie con diversi figli sono considerate un gruppo a rischio, in 8 Non è stato possibile calcolare in modo definitivo la significatività statistica dell evoluzione nel tempo. 5

6 Attualità UST Tassi di povertà di alcuni gruppi di popolazione, 200 G 2 Popolazione totale 0 7 anni 8 64 anni 65 anni e più Donne Uomini Svizzeri/e Stranieri/e Europa settentrionale e occidentale Europa meridionale Altri Paesi Scuola dell obbligo Grado secondario II Grade terziario Persona sola di meno di 65 anni Persona sola di 65 anni o più 2 adulti di meno di 65 anni 2 adulti di cui almeno di 65 anni o più Genitore solo con figlio/i 2 adulti con figlio 2 adulti con 2 figli 2 adulti con 2 figli o più In casa di proprietà In affitto Il segno grafico indica l intervallo di confidenza al 95%. La situazione abitativa si riferisce al domicilio principale. 0% 5% 0% 5% 20% 25% 30% 35% Fonte: UST, Indagine sui redditi e sulle condizioni di vita, SILC Ufficio federale di statistica (UST) quanto rispetto alla popolazione nel suo insieme presentano un tasso di rischio di povertà nettamente più elevato (2,4% contro 4,2%; cfr. tabella T2*). Una parte considerevole dei redditi di tale gruppo del popolazione si trova dunque fra la soglia di povertà e la soglia del rischio di povertà. In effetti, anche se calcolato con il criterio più restrittivo (50% della mediana) e quindi più T 2* tassi di rischio di povertà di alcuni tipi di economie domestiche, 200, in % Tipo di economia domestica Tasso di rischio di povertà Al 60% della mediana +/- Al 50% della mediana Popolazione totale 4,2,0 7,6 0,8 Persone sole sotto i 65 anni 3,4 2,3 8,0,7 2 adulti con 3 e più figli 2,4 5,3,3 4,2 Limiti dell intervallo di confidenza al 95% (vedi glossario) Fonte: UST, Indagine sui redditi e sulle condizioni di vita, SILC +/- vicino al tasso di povertà assoluta, il tasso di rischio di povertà di questo gruppo resta più elevato (,3%), ma non si scosta in modo significativo da quello della popolazione nel suo complesso 9. Il quadro potrebbe tuttavia cambiare velocemente a fronte di una riduzione seppur minima dei redditi di tali economie domestiche. Particolarmente toccate dalla povertà sono poi le persone sole (7,0%), anche se hanno meno di 65 anni (,4%). Per chi è in età lavorativa, la presenza di un secondo adulto nell economia domestica permette di ridurre il tasso di povertà. Anche tale risultato si scosta dal concetto relativo di rischio di povertà. Il tasso di 9 Ciò risulta dal fatto che, per le economie domestiche di grandi dimensioni, la soglia di povertà non cresce in misura uguale alla soglia del rischio di povertà. Le spese per l alloggio medie delle coppie con tre o più figli (circa 820 franchi al mese) superano di poco quelle delle coppie con due figli (circa 730 franchi). La soglia media di povertà di tale gruppo è di conseguenza inferiore a entrambe le soglie di rischio di povertà. Per le persone sole, essa si trova invece fra le due soglie e dunque il tasso di rischio di povertà calcolato in modo restrittivo risulta inferiore al loro tasso di povertà assoluta. 6

7 ATTUALITÀ UST rischio di povertà delle persone sole sotto i 65 anni (3,4%) non è sostanzialmente superiore al loro tasso di povertà (,4%). La maggior parte dei redditi delle persone a rischio di povertà appartenenti a tale gruppo è quindi inferiore alla soglia di povertà assoluta. Altre differenze sono emerse in base al genere, con le donne che registrano un tasso di povertà superiore a quello degli uomini (8,7% contro 6,9%), e al titolo di possesso dell abitazione, con gli affittuari che risultano essere poveri con frequenza doppia rispetto ai proprietari (0,2% contro 5,0%). Per la prima volta è stato possibile calcolare in Svizzera anche i tassi di povertà delle persone sotto i 20 anni e sopra i 59. Il tasso di povertà dei ragazzi e dei giovani sotto i 8 anni (7,6%) corrisponde abbastanza precisamente a quello della popolazione nel suo insieme. Tassi di povertà elevati risultano invece per le persone di 65 anni e più (6,0%), in particolare se vivono da sole (25,9%) o in economie domestiche composte da due persone (2,3%). Nell interpretazione di tali valori va tuttavia osservato che nei conteggi non è stato possibile tenere conto degli eventuali patrimoni degli interessati. Considerando che, con l avanzare dell età, le sostanze accumulate dalle economie domestiche tendono ad aumentare, è lecito supporre che le risorse finanziarie delle persone in età da pensione siano state sottovalutate 0. Tale gruppo di popolazione ricorre particolarmente spesso al proprio patrimonio per coprire le spese correnti (il 8,3% contro il 7,4% della popolazione nel suo insieme; non rappresentato). Anche per quanto riguarda i gap di povertà sussistono differenze fra i diversi gruppi di popolazione. Poiché il numero di casi per questa analisi è nel complesso piuttosto ridotto (ad essere presa in considerazione è solo la popolazione povera), gli indicatori presentano una forbice d oscillazione statistica più ampia e possono variare fortemente negli anni. Di conseguenza, sono emerse solo poche differenze statisticamente significative, che vengono illustrate nel seguente paragrafo. Degno di nota è il gap di povertà particolarmente ridotto per le persone di 65 anni e più, nettamente inferiore rispetto a quello delle persone fra i 8 e i 64 anni (7,2% contro 24,6%; cfr. tabella T3*). Nonostante il fenomeno della povertà reddituale riguardi particolar- T 3* Gap di povertà mediani a seconda delle classi d età, 200 Classi d età Gap di povertà mediani in % della soglia di povertà +/- 0 7 anni 2,7 9, / 6, anni 24,6 3,5 / 3,7 65 anni e più 7,2 2,3 / 2,8 Limiti dell intervallo di confidenza al 95% (vedi glossario). Esempio di lettura: Per le persone di meno di 8 anni, il limite superiore dell intervallo è situato al 30,8% quello inferiore al 5,2%. Fonte: UST, Indagine sui redditi e sulle condizioni di vita, SILC mente spesso i pensionati, il reddito mediano di questo gruppo di popolazione risulta quindi essere più vicino alla soglia di povertà rispetto a quello delle altre classi d età. Tale risultato emerge indipendentemente dal fatto che i pensionati vivano da soli o con un altro adulto: in entrambi i casi, il gap di povertà delle persone in età da pensione è inferiore a quello di chi ha meno di 65 anni (rispettivamente 7,6% contro 25,9% per le persone sole e 7,2% contro 29,0% per le economie domestiche composte da due adulti). Per organizzare interventi mirati di lotta alla povertà, è necessario prendere in considerazione non solo il tasso e il gap di povertà, ma anche l incidenza dei determinati gruppi di persone sulla popolazione povera nel suo insieme. Ad esempio, nonostante il loro tasso di povertà molto elevato, i componenti delle famiglie monoparentali rappresentano solo l % di tutte le persone povere (cfr. tabella T nell appendice). In effetti, la maggior parte dei poveri vive in famiglie senza figli (62%), con le economie domestiche di una e due persone rappresentate con uguale frequenza (29%). Inoltre, molto spesso, le persone povere dispongono di un diploma professionale quale massimo livello di formazione raggiunto (52%). Con il 35%, anche le persone con un livello di formazione inferiore costituiscono una parte sostanziale della popolazione povera. Quasi la metà (49%) delle persone toccate dalla povertà ha un età compresa fra i 8 e i 64 anni, mentre le persone di 65 anni e più, nonostante il tasso di povertà elevato, rappresentano solo la seconda classe d età in termini di dimensioni (32%). Infine, le persone povere sono per la stragrande maggioranza cittadini svizzeri (76%) e in prevalenza donne (56%). 0 Cfr. ad es. sul tema Leu, Robert E., Stefan Burri e Tom Priester, 997, Lebensqualität und Armut in der Schweiz, Berna, Vienna ecc.: Edizioni Haupt. 7

8 Attualità UST Indagine sui redditi e sulle condizioni di vita (SILC) La SILC (Statistics on Income and Living Conditions) è un indagine coordinata a livello europeo alla quale partecipano più di 25 Paesi. Essa ha lo scopo di studiare la distribuzione dei redditi, la povertà, l esclusione sociale e le condizioni di vita per mezzo di indicatori raffrontabili. In Svizzera, la rilevazione si basa su un campione di circa 7000 economie domestiche, ovvero più di persone, selezionate in maniera aleatoria nel registro UST dei collegamenti telefonici privati. La popolazione di riferimento è costituita dalla popolazione residente permanente delle economie domestiche. Le persone che partecipano all indagine sono interrogate per quattro anni consecutivi. Questo permette di delineare le principali tappe dei percorsi individuali e di studiare l evoluzione delle condizioni di vita. Glossario Tasso di povertà / Tasso di rischio di povertà Il tasso di povertà esprime l incidenza percentuale del numero di persone povere sulla popolazione totale. Una persona è considerata povera se vive in un economia domestica il cui reddito disponibile è al di sotto della soglia di povertà. Per analogia, il tasso di rischio di povertà si calcola confrontando il reddito disponibile equivalente con la soglia del rischio di povertà. Gap di povertà Il gap di povertà mediano misura la mediana dello scostamento del reddito disponibile delle economie domestiche povere dalla soglia di povertà ed esprime quindi l intensità del fenomeno presso la popolazione povera. Il gap di povertà aumenta se i redditi dei poveri si allontanano ulteriormente dalla soglia di povertà. Mediana La mediana o valore centrale suddivide un insieme ordinato di valori osservati in due parti di pari grandezza, l una comprendente i valori superiori alla mediana, l altra i valori inferiori. Reddito domestico disponibile Il reddito domestico lordo è dato dalla somma complessiva dei redditi dei componenti di un economia domestica privata, quali i redditi da lavoro dipendente e indipendente, le rendite e i trasferimenti sociali, i ricavi patrimoniali, gli alimenti e i trasferimenti regolari da altre economie domestiche ecc. I dati relativi ai redditi rilevati nella SILC 200 si riferiscono al Il reddito disponibile si ottiene a partire dal reddito domestico lordo dal quale vengono dedotte le spese obbligatorie, vale a dire i contributi alle assicurazioni sociali, le imposte, i premi dell assicurazione malattie di base e i contributi di mantenimento corrisposti. Reddito disponibile equivalente Il reddito disponibile equivalente viene calcolato sulla base del reddito disponibile dell economia domestica, prendendo in considerazione la dimensione e la composizione di quest ultima. Per tenere conto dei risparmi determinati dalle economie di scala nei nuclei familiari formati da più persone (una famiglia composta da quattro membri non deve spendere il quadruplo di una persona che vive da sola per garantirsi lo stesso tenore di vita), si procede a una ponderazione assegnando un valore pari a alla persona più anziana dell economia domestica, un valore pari a 0,5 a ogni altra persona di 4 anni o più e un valore di 0,3 a ogni figlio di meno di 4 anni (scala OCSE modificata). Il reddito disponibile equivalente calcolato in questo modo viene poi attribuito a ciascun componente della famiglia. Intervallo di confidenza, significatività statistica Qualsiasi stima ottenuta in base a campioni è soggetta a un incertezza dovuta al fatto di basarsi solo su una parte della popolazione (campione) per valutare una caratteristica della popolazione nel suo insieme. È possibile quantificare questo margine di errore calcolando un intervallo di confidenza: tanto questo è minore quanto maggiore sarà la precisione dei risultati. La nozione d intervallo di confidenza esprime il fatto che questo contiene quasi Al fine di tenere conto dei vantaggi finanziari determinati dalla proprietà abitativa o dal fatto di pagare una pigione inferiore al prezzo di mercato, viene aggiunto al reddito lordo delle economie domestiche in questione un «affitto fittizio», corrispondente al valore d uso dell oggetto dedotte le spese per l alloggio effettive. Nel concetto di povertà assoluta viene impiegato il reddito senza affitti fittizi, in quanto le spese per l alloggio sono già prese in considerazione nella soglia di povertà. 8

9 ATTUALITÀ UST sicuramente (con il 95% di probabilità) il valore effettivamente ricercato. Più precisamente, questo significa che, se l indagine fosse ripetuta un gran numero di volte in maniera indipendente e nelle stesse condizioni, in media il 95% degli intervalli ottenuti comprenderebbe il vero valore della caratteristica. Per esempio, un tasso di povertà del 7,8% (± 0,7) nel campione significa che l intervallo che va dal 7,% all 8,5% ha il 95% delle probabilità di contenere il valore reale del tasso di povertà della popolazione totale. Gli intervalli di confidenza permettono inoltre di determinare se le differenze sono statisticamente significative. Per esempio, il gap di povertà mediano dei 8 ai 64enni ammontava nel 200 al 24,6% (+3,5/-3,7) e quella delle persone di 65 anni e più al 7,2% (+2,3/-2,8) 2. Gli intervalli di confidenza di questi due gruppi vanno dunque rispettivamente dal 20,9% al 28,% e dal 4,4% al 9,5% e non si intersecano. La differenza osservata è quindi statisticamente significativa. 2 Per le mediane viene calcolato di norma un intervallo di confidenza asimmetrico. 9

10 Attualità UST Appendici T Tassi e gap di povertà, in base a varie caratteristiche sociodemografiche, 200 Tasso di povertà Gap di povertà mediano Composizione % in 000 in % +/- 2 in % Pop. totale in % Poveri in % Popolazione totale 586 7,8 0,7 2,0 3,0 2, Classe d età 0 7 anni 08 7,6,4 2,7 9, 6, anni 289 5,9 0,7 24,6 3,5 3, anni 34 5,3,6 ( ) ( ) ( ) anni 52 5,5 0,8 24,0 4,6 4, anni 03 7,, 24,7 4,9 5, anni e più 89 6,0,7 7,2 2,3 2, Sesso e nazionalità Donne 328 8,7 0,8 20,5 2,6 2, Svizzere 258 8,6 0,8 9,8 2,7 2, Straniere 7 9, 2,3 22,0 0,4 4,8 0 2 Uomini 258 6,9 0,8 22,2 3,8 3, Svizzeri 86 6,6 0,7 2,0 3,6 2, Stranieri 72 8, 2,3 26,2 4,6 2,2 2 2 Nazionalità 3 Svizzeri/e 443 7,6 0,6 20,4 2,8, Stranieri/e 43 8,6 2, 22,5 3,5 6, Europa settentrionale e occidentale 3 6,4 2,8 ( ) ( ) ( ) 7 5 Europa meridionale 48 9,3 3,3 ( ) ( ) ( ) 7 8 Altri Paesi 63 9,6 4, ( ) ( ) ( ) 9 Livello di formazione (dai 8 anni e più) Scuola dell obbligo 65 4,0 2,0 20,6 4,6 4, Grado secondario II 249 7,0 0,7 2,7 2,4 3, Grado terziario 62 4,7,0 20,8 0, 3, Tipo di economia domestica 4 5 Economie domestiche senza figli 36 9,2 0,8 20,7 3,3 2, Persona sola 68 7,0,7 20,4 3, 2, di meno di 65 anni 69,4,9 25,9 2,2 5,2 8 2 di 65 anni o più 99 25,9 3, 7,6 2,8 3, adulti 72 7,6, 20,4 4,4 2, di meno di 65 anni 66 4,7,2 29,0 6,0 4,7 9 di cui almeno di 65 anni o più 06 2,3 2,0 7,2 2,9 4,2 2 8 Altri 2 3,0 2,0 ( ) ( ) ( ) 9 4 Economie domestiche con figli ,4,2 2,7 7,9 6, Genitore solo con figlio/i 62 26,0 5,9 8,6,0 6,0 3 2 adulti con figlio 33 4,,8 ( ) ( ) ( ) 6 2 adulti con 2 figli 60 4,7,8 23,3 3,3, adulti con 3 figli o più 4 7,2 3,5 ( ) ( ) ( ) 8 7 Altri 29 4,4 3,0 ( ) ( ) ( ) 9 5 Situazione abitativa In casa di proprietà 72 5,0 0,7 22,2 3,3 4, In affitto 42 0,2,2 20,5 3,5 2, Risultati basati su una ripartizione di persone. 2 Limiti dell intervallo di confidenza al 95% (vedi glossario). Esempio di lettura: per la popolazione totale l intervallo di confidenza simmetrico del tasso di povertà va dal 7,% all 8,5% e quello asimmetrico del gap di povertà va dal 8,6% al 24,0%. 3 Europa settentrionale e occidentale: Germania, Austria, Francia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Danimarca, Gran Bretagna, Irlanda, Svezia, Finlandia, Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Principato di Monaco; Europa meridionale: Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Vaticano, San Marino e Andorra. 4 Il gruppo «Altri tipi di economie domestiche» non è inserito in questa tabella, in quanto scarsamente rappresentato nel campione. 5 Tutte le persone che vivono in un economia domestica con queste caratteristiche. 6 Sono considerate figli le persone di meno di 8 anni e quelle tra i 8 e i 24 anni che non svolgono un attività lucrativa e vivono con il padre e/o la madre. () I risultati che si basano su meno di 00 osservazioni non sono presentati. La somma dei valori dei sottogruppi può scostarsi leggermente dai corrispondenti totali a causa degli arrotondamenti. Fonte: UST, Indagine sui redditi e sulle condizioni di vita, SILC 200, versione , affitti fittizi esclusi. 0

11 ATTUALITÀ UST T 2 Tassi e gap di povertà, in base a varie caratteristiche sociodemografiche, 2009 Tasso di povertà Gap di povertà mediano Composizione % in 000 in % +/- 2 in % Pop. totale in % Poveri in % Popolazione totale 57 7,7 0,7 2,2 2, 2, Classe d età 0 7 anni 00 7,,4 9,9 8,5 3, anni 263 5,4 0,6 22,9 4,9 3, anni 3 4,7,4 ( ) ( ) ( ) anni 42 5, 0,8 23,0 5,9 4, anni 90 6,3,0 22,6 5,7 4, anni e più 208 7,8,9 20,3 2,3 2, Sesso e nazionalità Donne 328 8,7 0,8 2,0 2,3 2, Svizzere 250 8,3 0,8 2,8,9 2, Straniere 79 0,2 2,4 9,8 8,3 7,2 0 4 Uomini 243 6,6 0,7 2,8 3,5 3, Svizzeri 75 6,2 0,8 22,4 3,2 4, Stranieri 68 7,7,9 2,2 7,7 9,0 2 2 Nazionalità 3 Svizzeri/e 425 7,3 0,7 22,,8 2, Stranieri/e 46 8,9 2,0 9,9 8,6 6, Europa settentrionale e occidentale 24 5,8 2,4 ( ) ( ) ( ) 6 4 Europa meridionale 4 7,7 2,8 ( ) ( ) ( ) 7 7 Altri Paesi 80,8 3,9 7,,4 9, 9 4 Livello di formazione (dai 8 anni e più) Scuola dell obbligo 72 3,9,9 20,6 2,3 2, Grado secondario II 232 6,6 0,7 22,4 2,7 3, Grado terziario 65 5,2,0 23,8 7,2 5,9 2 4 Tipo di economia domestica 4 5 Economie domestiche senza figli 358 9,2 0,8 2,8,6 2, Persona sola 76 7,3,7 22,6 3,5 2,7 4 3 di meno di 65 anni 7,4,8 28,8 5,6 4,8 8 2 di 65 anni o più 05 26,7 3,3 9,0 3,0 2, adulti 7 7,6, 20,3 3,2 2, di meno di 65 anni 58 4,, 9,0 9,5 4,8 9 0 di cui almeno di 65 anni o più 3 3,9 2,3 20,6 3,0 3,2 20 Altri 2,8,4 ( ) ( ) ( ) 9 2 Economie domestiche con figli ,0,2 20,3 8,2 3, Genitore solo con figlio/i 57 23,6 5,5 27,9 9,4 8, adulti con figlio 25 3,2,6 ( ) ( ) ( ) 4 2 adulti con 2 figli 53 4,2,8 2,2 5,5 5, adulti con 3 figli o più 49 7,9 3,3 8,3 2,0 2,7 8 9 Altri 29 4,7 3,0 ( ) ( ) ( ) 8 5 Situazione abitativa In casa di proprietà 85 5,4 0,8 22,6 2,3 4, In affitto 386 9,6, 2,0 4, 2, Risultati basati su una ripartizione di persone. 2 Limiti dell intervallo di confidenza al 95% (vedi glossario). Esempio di lettura: per la popolazione totale l intervallo di confidenza simmetrico del tasso di povertà va dal 7,0% all 8,4% e quello asimmetrico del gap di povertà va dal 8,8% al 23,3%. 3 Europa settentrionale e occidentale: Germania, Austria, Francia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Danimarca, Gran Bretagna, Irlanda, Svezia, Finlandia, Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Principato di Monaco; Europa meridionale: Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Vaticano, San Marino e Andorra. 4 Il gruppo «Altri tipi di economie domestiche» non è inserito in questa tabella, in quanto scarsamente rappresentato nel campione. 5 Tutte le persone che vivono in un economia domestica con queste caratteristiche. 6 Sono considerate figli le persone di meno di 8 anni e quelle tra i 8 e i 24 anni che non svolgono un attività lucrativa e vivono con il padre e/o la madre. () I risultati che si basano su meno di 00 osservazioni non sono presentati. La somma dei valori dei sottogruppi può scostarsi leggermente dai corrispondenti totali a causa degli arrotondamenti. Fonte: UST, Indagine sui redditi e sulle condizioni di vita, SILC 2009, versione , affitti fittizi esclusi.

12 Attualità UST T 3 Tassi e gap di povertà, in base a varie caratteristiche sociodemografiche, 2008 Tasso di povertà Gap di povertà mediano Composizione % in 000 in % +/- 2 in % Pop. totale in % pauvres en % Popolazione totale 670 9, 0,8 28,3 3,9 2, Classe d età 0 7 anni 27 8,8,6 32,7 6,6 6, anni 338 7,0 0,8 32,7 5, 4, anni 44 7,,8 ( ) ( ) ( ) anni 76 6,4 0,9 3,8 5,6 5, anni 8 8,3,2 38,3 2,7 8, anni e più 205 8,0,9 20,2 3, 2,8 5 3 Sesso e nazionalità Donne 389 0,4 0,9 27,6 3,7 3, Svizzere 288 9,6 0,8 26,7 3,3 3, Straniere 0 3,5 2,9 28,6 0,6 5,6 0 5 Uomini 28 7,7 0,8 30,8 3,8 4, Svizzeri 8 6,5 0,7 30,3 2,6 5, Stranieri 00,9 2,4 33, 5,3 7,5 5 Nazionalità 3 Svizzeri/e 469 8, 0,7 27,8 3,7 3, Stranieri/e 20 2,7 2,4 33, 5,3 7, Europa settentrionale e occidentale 40 9,8 3,2 ( ) ( ) ( ) 5 6 Europa meridionale 47 0, 3,6 ( ) ( ) ( ) 6 7 Altri Paesi 4 6,0 4,3 33, 7,4 8,6 0 7 Livello di formazione (dai 8 anni e più) Scuola dell obbligo 85 5,2,9 25, 3,6 5, Grado secondario II 272 7,8 0,8 27,9 4,3 3, Grado terziario 8 6,7,2 35,9 8,0 9, Tipo di economia domestica 4 5 Economie domestiche senza figli 397 0,5 0,9 25,5 3,2 3, Persona sola 79 8,4,8 26, 3,6 4, di meno di 65 anni 77 2,7 2,0 29,9 8,7 5,8 8 2 di 65 anni o più 02 28, 3,5 22,8 5,0 4, adulti 99 9,0,2 26,4 5,4 5, di meno di 65 anni 8 5,8,4 38,3 6,7 0,9 9 2 di cui almeno di 65 anni o più 8 4,3 2,3 9,3 4,7 3,3 8 Altri 9 3,,8 ( ) ( ) ( ) 8 3 Economie domestiche con figli ,6,3 33, 7,7 5, Genitore solo con figlio/i 58 23, 5,4 33,0 8,6 0, adulti con figlio 36 4,7 2,0 ( ) ( ) ( ) adulti con 2 figli 84 6,6 2,2 32,7 8, 7, adulti con 3 figli o più 65 0,2 3,8 38, 7,6 7,8 9 0 Altri 24 4, 2,4 ( ) ( ) ( ) 8 4 Situazione abitativa In casa di proprietà 27 6,4 0,9 32,9 7,3 5, In affitto 453,4,2 27,8 3,9 3, Risultati basati su una ripartizione di persone. 2 Limiti dell intervallo di confidenza al 95% (vedi glossario). Esempio di lettura: per la popolazione totale l intervallo di confidenza simmetrico del tasso di povertà va dall 8,3% al 9,9% e quello asimmetrico del gap di povertà va dal 25,9% al 32,2%. 3 Europa settentrionale e occidentale: Germania, Austria, Francia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Danimarca, Gran Bretagna, Irlanda, Svezia, Finlandia, Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Principato di Monaco; Europa meridionale: Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Vaticano, San Marino e Andorra. 4 Il gruppo «Altri tipi di economie domestiche» non è inserito in questa tabella, in quanto scarsamente rappresentato nel campione. 5 Tutte le persone che vivono in un economia domestica con queste caratteristiche. 6 Sono considerate figli le persone di meno di 8 anni e quelle tra i 8 e i 24 anni che non svolgono un attività lucrativa e vivono con il padre e/o la madre. () I risultati che si basano su meno di 00 osservazioni non sono presentati. La somma dei valori dei sottogruppi può scostarsi leggermente dai corrispondenti totali a causa degli arrotondamenti. Fonte: UST, Indagine sui redditi e sulle condizioni di vita, SILC 2008, versione , affitti fittizi esclusi. 2

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