VARIANTE PARZIALE AL PRG per rimodulazione PL1 e IDEC 10 TAV. 4. NTA attuali e modificate (artt. 7bis-8bis-18-19)
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- Romano Poletti
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1 VARIANTE PARZIALE AL PRG per rimodulazione PL1 e IDEC 10 TAV. 4 NTA attuali e modificate (artt. 7bis-8bis-18-19) Settembre
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3 ATTUALE ART. 8 bis - DISCIPLINA DELL'INTERVENTO EDILIZIO DIRETTO CONVENZIONATO (IDEC) L'intervento diretto edilizio convenzionato avviene mediante rilascio del permesso di costruire previa sottoscrizione di convenzione per l attuazione delle previsioni urbanistico-edilizie e l adempimento delle prescrizioni imposte in modo definito dal PIANO; esso è subordinato alla corresponsione del contributo di cui all'art. 3 della Legge 10/77, salvo diversa specifica indicazione di PIANO. (Omissis) IDEC 10 L'edificabilità di fatto dell'area di completamento resta subordinata alla cessione gratuita al Comune dell'area di mq 1380, foglio 45 part 35, a destinazione verde pubblico e strada situata, interna all'idec, a margine della vicina PL29. La distanza delle costruzioni dal confine sud dell'area di completamento interna all'idec, su via Due Fonti, non potrà essere inferiore a ml 10,00. E' ammessa la costruzione senza distacchi dal confine nord dell'area di completamento interna all'idec, con il PL1. Le siepi arboree, in quanto di valore funzionale nell'ambito della rete ecologica comunale, vanno mantenute, potenziate e lasciate al di fuori della recinzione delle aree. Dovranno essere rispettate le dotazioni minime di standards a parcheggio prescritte dal DM 1444/1968, relativamente alla nuova volumetria ammessa. (Omissis) 3
4 ART ZONE DI COMPLETAMENTO Tale Zonizzazione riguarda quelle parti del tessuto urbano interessate da una edificazione recente il cui stato edilizio non lascia prevedere a tempi brevi necessità di sostanziali trasformazioni e quelle aree rimaste inedificate all'interno del tessuto edilizio per le quali il PIANO - fatte salve particolari prescrizioni - prevede la edificabilità a completamento degli insediamenti oramai consolidati. In tali Zone il PIANO si attua applicando indici urbanistici ed edilizi diversificati a seconda delle seguenti Sottozone individuate in relazione alle varie realtà e agli indici del P.R.G. Sottozona 0 Sottozona 1 Sottozona 2 Sottozona 3 Sottozona 4 Per tutte le Sottozone di cui sopra valgono i seguenti distacchi: Df - Distanza tra fabbricati: 10 ml Dm - Distanza dai confini: 5 ml è ammessa la costruzione in aderenza su preesistente parete o porzione di parete in base a presentazione di progetto unitario esteso agli edifici da realizzare in aderenza Ds - Distanza dalle strade: in relazione alla larghezza delle strade in base all'art.9 del D.M. N. 1444/68 con un minimo di ml.5; è consentita la diminuzione di tale distanza fino al valore minimo di ml.3,00 per il mantenimento di allineamenti pre-esistenti. ATTUALE Prescrizioni particolari: Le Sottozone nelle quali motivazioni di natura paesistico - ambientale e/o geomorfologiche escludono la possibilità di nuove costruzioni su eventuali aree libere, risultano contrassegnate da apposito simbolo (1, 2 con pallino in alto a destra). In queste la zonizzazione di completamento costituisce essenzialmente una presa d'atto della edificazione esistente e sono pertanto escluse nuove costruzioni. Sono consentiti esclusivamente ampliamenti degli edifici esistenti nei limiti degli indici corrispondenti alle relative Sottozone. Per gli edifici inseriti nell elenco riportato in legenda, individuati come emergenze all interno delle zone di completamento, di cui al presente articolo, si prescrive la redazione di uno strumento urbanistico preventivo di iniziativa pubblica, che ne tuteli le caratteristiche architettoniche ed anche solo storico-documentarie e che disciplini le categorie di intervento per ogni edificio, come prevede l'art. 52 per la generalità degli stessi edifici. 4
5 ART ZONE DI ESPANSIONE Sono le Zone Omogenee C di cui all'art. 2 del D.M. N. 1444/68. In tali Zone il PIANO si attua attraverso intervento urbanistico preventivo (Piani Particolareggiati di iniziativa pubblica e Piani di Lottizzazione Convenzionati). Negli strumenti urbanistici attuativi per le zone residenziali di nuova formazione devono essere previsti specifici spazi per il verde pubblico nella misura di almeno mq 3 per abitante da insediare. Detta dotazione è aggiuntiva rispetto alle dotazioni minime di cui alla lettera c) del secondo comma dell'articolo 3 del D.M. 1444/1968 ed in essa non vanno ricomprese le aree destinate ad attrezzature sportive. In relazione alle diverse caratteristiche ambientali delle Zone individuate ed alle funzioni assegnate agli insediamenti previsti, il PIANO propone la seguente aritcolazione in Sottozone, prescrivendo per ciascuna Zona indici urbanistici ed edilizi differenziati. Per tutte le Sottozone valgono le seguenti limitazioni sui distacchi: Df - Distanza tra fabbricati: pari all'altezza massima dei fabbricati prevista per ciascuna Sottozona con un minimo assoluto di ml.10 Dm - Distanza dai confini: pari a metà della altezza massima prevista per ciascuna Sottozona con un minimo assoluto di ml. 5 Ds - Distanza dalle strade: ml 5 per strade con larghezza 1 < 7 ml Sottozona 1 Sottozona 2 ml 7,50 per strade con larghezza 7 ml < 1 < 15 ml ml 10 per strade con larghezza 1 > 15 ml ATTUALE Sottozona 3 Jt - Indice di Densità Territoriale: 1,2 mc/mq H - Altezza Massima: 7,50 ml Sp - Dotazione standards: 18 mq/100mc in aggiunta al nucleo elementare di verde (4mq/100mc) di cui alle opere di urbanizzazione primaria. Prescrizioni particolari: Piano di Lottizzazione PL 1 (tavv ) Trattandosi di intervento già avviato in base alla normativa del P.R.G. (Piano di Lottizzazione redatto e approvato, ma non ancora convenzionato) l'indice H resta stabilito in ml 8,00 non derogabili. Le aree verdi (sia pubbliche che private) dovranno essere distribuite lungo il lato Sud della Lottizzazione, a schermo della nuova edificazione. 5
6 NUOVO ARTICOLO ART. 7bis PIANI ATTUATI Sono le zone di PIANO già oggetto di piano attuativo di cui si è determinata la cancellazione, oltre che per decadenza dei termini di validità, per completa attuazione o per inopportunità di un nuovo piano attuativo, pur in presenza di aree edificabili ancora libere. Tali zone sono a tutti gli effetti zone di completamento ad intervento edilizio diretto, siano esse residenziali produttive od altro, esse restano però soggette alle norme edilizie (indici, parametri e tipologie) del piano attuativo decaduto-cancellato di cui facevano parte, appresso individuate sotto la sigla originaria del piano preceduta dal prefisso pa, piano attuato. Gli interventi edilizi in tali piani attuati sono assoggettati al contributo di costruzione della normale zona di completamento, salvo quanto appresso e/o quanto riportato nelle prescrizioni specifiche del singolo piano appresso indicate. Gli interventi edilizi di prima edificazione avviati entro dieci anni dalla cancellazione del piano attuativo originario sono assoggettati al contributo di costruzione della normale zona di completamento decurtato degli oneri per l urbanizzazione primaria. Prescrizioni Particolari: papl1 Lottizzazione approvata con DCC n 94 del , convenzionata con atto dr. Michele Gentilucci del 15/02/2000, rep
7 MODIFICATO ART. 8 bis - DISCIPLINA DELL'INTERVENTO EDILIZIO DIRETTO CONVENZIONATO (IDEC) L'intervento diretto edilizio convenzionato avviene mediante rilascio del permesso di costruire previa sottoscrizione di convenzione per l attuazione delle previsioni urbanistico-edilizie e l adempimento delle prescrizioni imposte in modo definito dal PIANO; esso è subordinato alla corresponsione del contributo di cui all'art. 3 della Legge 10/77, salvo diversa specifica indicazione di PIANO. IDEC10 1. L'edificabilità è subordinata: - alla cessione gratuita al Comune dell area catastalmente distinta al Foglio 45, Particella 35 di mq 1.380,00 circa, a destinazione Verde Pubblico e Strada interna all IDEC, situata a margine della vicina PL29; - alla corresponsione dell intero importo di monetizzazione dell area a verde pubblico di mq. 277,00 determinata ai sensi della DGC 137/2010 e degli eventuali ulteriori criteri vigenti al momento del calcolo; cessione e pagamento, di cui sopra, da formalizzarsi entrambi preventivamente al rilascio dell atto autorizzativo dell intervento edilizio e, qualora questo fosse realizzato per fasi, al rilascio del primo dei relativi atti attorizzativi; 2. La distanza delle costruzioni dal confine Sud, su via Due Fonti, non può essere inferiore a ml. 10, Le siepi arboree, in quanto di valore funzionale nell ambito della rete ecologica comunale, vanno mantenute, potenziate e lasciate al di fuori della recinzione delle aree. 4. Per la volumetria di mc ,50, devono essere rispettate le dotazioni minime di standards a parcheggio prescritte dal DM 1444/ La volumetria complessiva ammessa è pari a mc , L altezza massima H. = m. 9, La distanza delle costruzioni dal confine Nord con il papl1 non può essere inferiore a ml. 5, Gli interventi edilizi sono assoggettati al contributo di costruzione della normale zona di completamento, tranne che gli interventi di prima edificazione per una quota di volumetria pari a mc ,00, già PL1 decaduto-attuato, avviati entro dieci anni dall approvazione della presente norma, che sono esentati dagli oneri di urbanizzazione primaria. 9. L area di cui al c. 5, art. 64 del REC deve essere posta e sviluppata lungo il lato SUD dell intera area, a schermo delle costruzioni. 10. E vietato l'abbattimento degli esemplari arborei protetti eventualmente presenti. In particolare nel caso di specie secolari in fase attuativa e/o in sede di permesso di costruire va prodotto un apposito studio che verifichi la necessità di prevedere adeguati ambiti di rispetto e salvaguardia degli stessi. 11. Le agibilità dei manufatti realizzati a seguito di titolo abilitativo richiesto sono subordinate all assolvimento di tutte le prescrizioni sopra elencate. 7
8 MODIFICATO ART ZONE DI COMPLETAMENTO Tale Zonizzazione riguarda quelle parti del tessuto urbano interessate da una edificazione recente il cui stato edilizio non lascia prevedere a tempi brevi necessità di sostanziali trasformazioni e quelle aree rimaste inedificate all'interno del tessuto edilizio per le quali il PIANO - fatte salve particolari prescrizioni - prevede la edificabilità a completamento degli insediamenti oramai consolidati. In tali Zone il PIANO si attua applicando indici urbanistici ed edilizi diversificati a seconda delle seguenti Sottozone individuate in relazione alle varie realtà e agli indici del P.R.G. Sottozona 0 Sottozona 1 Sottozona 2 Sottozona 3 Sottozona 4 Sottozona pa La sottozona riguarda le zone residenziali formalmente di completamento, già ricomprese in un piano attuativo esistente o di progetto, decaduto e riclassificato come piano attuato di cui all art. 7 bis, del quale conservano le norme edilizie e dal quale ricorrono altre specifiche norme. Ogni singola sottozona pa è regolata dalle norme riportate all art. 7bis piani attuati sotto la sigla del piano che la ricomprende. Restano subordinate al piano decaduto-attuato anche le previsioni quantitative delle destinazioni extra residenziali compatibili di cui all art. 13 delle NTA. Per tutte le Sottozone di cui sopra valgono i seguenti distacchi: Df - Distanza tra fabbricati: 10 ml Dm - Distanza dai confini: 5 ml è ammessa la costruzione in aderenza su preesistente parete o porzione di parete in base a presentazione di progetto unitario esteso agli edifici da realizzare in aderenza Ds - Distanza dalle strade: in relazione alla larghezza delle strade in base all'art.9 del D.M. N. 1444/68 con un minimo di ml.5; è consentita la diminuzione di tale distanza fino al valore minimo di ml.3,00 per il mantenimento di allineamenti pre-esistenti. Prescrizioni particolari: Le Sottozone nelle quali motivazioni di natura paesistico - ambientale e/o geomorfologiche escludono la possibilità di nuove costruzioni su eventuali aree libere, risultano contrassegnate da apposito simbolo (1, 2 con pallino in alto a destra). In queste la zonizzazione di completamento costituisce essenzialmente una presa d'atto della edificazione esistente e sono pertanto escluse nuove costruzioni. Sono consentiti esclusivamente ampliamenti degli edifici esistenti nei limiti degli indici corrispondenti alle relative Sottozone. Per gli edifici inseriti nell elenco riportato in legenda, individuati come emergenze all interno delle zone di completamento, di cui al presente articolo, 8
9 si prescrive la redazione di uno strumento urbanistico preventivo di iniziativa pubblica, che ne tuteli le caratteristiche architettoniche ed anche solo storico-documentarie e che disciplini le categorie di intervento per ogni edificio, come prevede l'art. 52 per la generalità degli stessi edifici. 9
10 MODIFICATO ART ZONE DI ESPANSIONE Sono le Zone Omogenee C di cui all'art. 2 del D.M. N. 1444/68. In tali Zone il PIANO si attua attraverso intervento urbanistico preventivo (Piani Particolareggiati di iniziativa pubblica e Piani di Lottizzazione Convenzionati). Negli strumenti urbanistici attuativi per le zone residenziali di nuova formazione devono essere previsti specifici spazi per il verde pubblico nella misura di almeno mq 3 per abitante da insediare. Detta dotazione è aggiuntiva rispetto alle dotazioni minime di cui alla lettera c) del secondo comma dell'articolo 3 del D.M. 1444/1968 ed in essa non vanno ricomprese le aree destinate ad attrezzature sportive. In relazione alle diverse caratteristiche ambientali delle Zone individuate ed alle funzioni assegnate agli insediamenti previsti, il PIANO propone la seguente aritcolazione in Sottozone, prescrivendo per ciascuna Zona indici urbanistici ed edilizi differenziati. Per tutte le Sottozone valgono le seguenti limitazioni sui distacchi: Df - Distanza tra fabbricati: pari all'altezza massima dei fabbricati prevista per ciascuna Sottozona con un minimo assoluto di ml.10 Dm - Distanza dai confini: pari a metà della altezza massima prevista per ciascuna Sottozona con un minimo assoluto di ml. 5 Ds - Distanza dalle strade: ml 5 per strade con larghezza 1 < 7 ml Sottozona 1 Sottozona 2 ml 7,50 per strade con larghezza 7 ml < 1 < 15 ml ml 10 per strade con larghezza 1 > 15 ml Sottozona 3 Jt - Indice di Densità Territoriale: 1,2 mc/mq H - Altezza Massima: 7,50 ml Sp - Dotazione standards: 18 mq/100mc in aggiunta al nucleo elementare di verde (4mq/100mc) di cui alle opere di urbanizzazione primaria. Prescrizioni particolari: Piano di Lottizzazione PL 1 (tavv ) Trattandosi di intervento già avviato in base alla normativa del P.R.G. (Piano di Lottizzazione redatto e approvato, ma non ancora convenzionato) l'indice H resta stabilito in ml 8,00 non derogabili. Le aree verdi (sia pubbliche che private) dovranno essere distribuite lungo il lato Sud della Lottizzazione, a schermo della nuova edificazione. 10
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