FACOLTÀ DI DIRITTO CANONICO ORIENTALE DESCRIZIONE DEI CORSI PRIMO ANNO DEL CICLO DI LICENZA 1 SEMESTRE

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1 FACOLTÀ DI DIRITTO CANONICO ORIENTALE DESCRIZIONE DEI CORSI PRIMO ANNO DEL CICLO DI LICENZA 1 SEMESTRE J001 - KUCHERA M.: Il Diritto canonico nella vita della Chiesa Contenuto: 1) storia moderna: Pio IX ( ); Gregorio Yussef, Patriarca della Chiesa dei Melkiti; Giuseppe Papp Szilagyi Magno, Vescovo, Oradea Mare; Patriarca Giuseppe Audu, capo della Chiesa cattolica dei Caldei; Leone XIII ( ); Pio X ( ); Benedetto XIV ( ); Pio XI ( ); Pio XII ( ); Giovanni XXIII ( ); Paolo VI ( ); Giovanni Paolo II ( ); Benedetto XVI (2005); 2) La Sacra Scrittura & filosofia: Genesi, Lettera ai Romani, Prima lettera di Giovanni, Ireneo (c. 130 c. 200), Tertulliano ( ), Platone (c. 427 / 428 a.c., Atene c. 348 / 347 a.c., Atene), Boezio (c. 480, Roma 524, Pavia); S. Tommaso d Aquino (c ): de legibus ratiocinandi, ; CCEO «Prefatio», XV-XXX; 3) Concilio di Nicea (325), ομοούσιον, consubstantialis; Concilio di Constantinopoli (381); Concilio di Efeso (431), Codex Theodosianus (438); Concilio di Calcedonia (451); Concilio di Costantinopli II (553), Il Codex Justinianus; Concilio di Costantinopli III ( ), μονοθελη ται; Concilio Trullano ( ), Πενθέκτη; Concilio di Nicea II (787), προσκύνησις; Gaudium et spes (7 dicembre 1965); 4) il fondamento etico-religioso del diritto e i limiti del diritto positivo; 5) il Diritto canonico e la sua finalità; 6) le fonti del diritto canonico nel primo millennio in Oriente e in Occidente, Ius Antiquum ( ) fino a Collectio Anselmo Dedicata (c. 882), Reginonis Prumiensis Libri II (c. 906), Decretum (20 libri) di Burchard di Worms ( ), Collectio V Librorum (1014); 7) il secondo millennio e lo sviluppo del diritto in Occidente: Ius Canonicum Classicum ( ): Graziano, Concordia Discordantium Canonum (c. 1141), la reforma gregoriana, Liber Extravagantium (1234), Liber Sextus di Bonifacio VIII (1298), Constitutiones Clementiae (1317); anche i Decretalisti come Bernardus Papiensis di Pavia con Breviarium Extravagantium / Compilatio Prima (1187), Petrus Hispanus, Alanus Anglicus, Bernardus Compostellanus, Petrus Beneventanus (Compilatio III, 1209), Ioannes Galensis (Compilatio II, ), Vicentus Hispanus (Apparatus in Compilatio I III, Tancredus (Compilatio V) ; 8) Tridentinum ( ): legislazione di Trento, legislazione e giurisprudenza di Curia Romana; Schola Textus ed E. Pirhing; Schola Institutionum Canonicarum, J. P. Lancellotti; Prospero Lambertini (Benedictus, PP. XIV, ) ( ), Bulla «Etsi pastoralis» de dogmatibus et ritibus ab italo-graecis tenendis atque servandis, Romae, ed. Propaganda, 1889; a) Vaticano I fino al Codex Iuris Canonici ( ): Roma, Germania, Wernz, P. Gasparri; b) il Codex Iuris Canonici del 1917 e del 1983: Vaticano II, revisione; 9) il secondo millennio e lo sviluppo del diritto in Oriente: il tesoro dei Sacri Canones, la formazione del Nomocanone e i commentatori bizantini del XII secolo; 10) la legislazione sinodale delle Chiese orientali cattoliche e i quattro motu proprio di Pio XII, principi e modalità dell elaborazione del Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium; 11) il Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium come codice orientale ed ecumenico, punto di partenza: 1) Il Codice deve dichiarare di valere solo per coloro che appartengono legittimamente ad una Chiesa Orientale Cattolica, se ex natura rei non appaia che le sue norme valgano pure per i Cattolici latini o anche per i non Cattolici. Nuntia, I, 1973, p. 25. CCEO, Titolo XVIII, Cann ; 12) i due codici, CIC e CCEO, raffronto tra loro e confrontati con il diritto civile dei varie sistemi giudiziari. Scopo: introduzione al diritto canonico d Oriente e d Occidente, cominciare a sviluppare una mentalità giuridica basata sulla recta ratio. Metodo: la presentazione generale si situa nel contesto di una ricerca filosofico-storico-giuridica Bibliografia: Directory for the Application of Principles and Norms on Ecumenism, Vatican City, 25 March 1993; Istruzione per l applicazione delle prescrizioni liturgiche del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, Città del Vaticano, 6 gennaio 1996; Praefatio, Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium, Città del Vaticano, 1995; F.M. CAPPELLO, Ius Ecclesiae latinae cum iure Ecclesiae orientalis comparatum, Gregorianum, vol. VIII, Decembri 1926, pp ; H. CICOGNANI, De codificazione canonica orientali, Apollinaris 5, 1932, pp ; Ius Canonicum, Romæ 1925; W. BERTRAMS, Quaestiones Fundamentales Iuris Canonici, Roma, 1969; O. BUCCI, Il Codice di Diritto Canonico Orientale nella Storia della Chiesa, Apollinaris 55, 1982, pp ; H. DE LUBAC, The Authority of the Church in Temporal Matters, pp and Political Augustinism?, pp , Theological Fragments, San Francisco, 1989; A. GARUTI, Primacy of the Bishop of Rome and the Ecumenical Dialogue, San Francisco, 2004; P. GASPARRI, Praefatio all edizione del Codex Iuris Canonici 1917, Romae, 1934; R.M. PIZZORNI, Diritto-morale-religione: il fondamento etico-religioso del diritto secondo San Tommaso d Aquino, Roma, 2001; W. PLÖCHL, Storia del Diritto Canonico, Milano, 1963; J. RATZINGER, Chiesa, Ecumenismo e Politica, Edizioni Paoline, 1987; The Crisis of Law, Rome, 10 November 1999; On Primacy as Exercised in the First Millennium, Pro Oriente, Booklet Nr. 4, 1993, pp , extract from: Prognosen für die Zukunft des Ökumenismus, Pro Oriente, Volume No. 4: Ökumene, Konzil, Unfehlbarkeit, Tyrolia, Innsbruck-Wien-München, 1979, p. 211; D. SALACHAS, Il Diritto Canonico delle Chiese orientali nel primo millennio, Roma-Bologna 1997; I.

2 ŽUŽEK (a cura di), Codificazione Canonica Orientale ( ), Communicationes 26, 1994; Nuntia 1 31, ; I. ŽUŽEK, The Ancient Oriental Sources of Canon Law and the Modern Legislation for Oriental Catholics, Kanon 1, 1973, pp ; Index Analyticus Codicis Canonum Ecclesiarum Orientalium, Kanonika 2, 1992; The Practice of Authority and Jurisdiction in the Oriental Catholic Tradition, Pro Oriente, pp ; Understanding the Eastern Code, Kanonica 8, Roma, J002 CECCARELLI MOROLLI D.: Storia delle fonti del Diritto canonico Contenuto: importanza dello studio delle fonti giuridiche e canoniche: classificazione delle fonti in relazione alla loro portata storico-giuridica. Concetto di fonte canonica e di fonte giuridica. Rapporto fra la storia del diritto canonico e le altre discipline storiche. I canoni del primo millennio come fonti del diritto vigente: canoni degli Apostoli, canoni dei Santi Padri, canoni dei Concili Ecumenici del Primo Millennio, Canoni dei Sinodi particolari antichi. Cenni sulle principali fonti delle tradizioni orientali (alessandrina, antiochena, armena, costantinopolitana, caldea). Cenni sulle fonti occidentali. Scopo: introdurre gli studenti allo studio generali delle fonti del diritto, in particolare quello canonico orientale. Metodo: lezioni frontali. Bibliografia: voci scelte da E. FARRUGIA (ed.), Dizionario Enciclopedico dell Oriente Cristiano, Roma 2000; I. ŽUŽEK, Understanding the Eastern Code, «Kanonika» 8, Roma 1997 (articoli scelti); D. CECCARELLI MOROLLI, Alcune riflessioni intorno ad una importante collezione canonica delle origini: Gli 85 Canoni degli Apostoli», in Miscellanea C. Capizzi, G. Passarelli (ed.), Studi sull Oriente Cristiano 6 (2002), Ulteriore bibliografia sarà fornita di volta in volta sugli specifici argomenti trattati. J003 - CECCARELLI MOROLLI D.: Storia degli Istituti di Diritto canonico orientale Contenuto: evoluzione storico-giuridica dei principali istituti del diritto canonico ed in specie quello orientale. Saranno analizzati i segg. istituti: il primato del Romano Pontefice, il vescovato, il patriarcato, le istituzioni processuali, il corepiscopato, il matrimonio ed il battesimo. Scopo: introdurre gli studenti alla comprensione degli istituti del diritto canonico, con particolare riferimento a quelli tipici dell Oriente. Metodo: lezioni frontali. Bibliografia: voci scelte da E. FARRUGIA (ed.), Dizionario Enciclopedico dell Oriente Cristiano, Roma I. ŽUŽEK, Understanding the Eastern Code, «Kanonika» 8, Roma 1997 (articoli scelti). Ulteriore bibliografia sarà fornita di volta in volta sugli specifici argomenti trattati. J004 BUCCI A.: Storia e Istituzioni di Diritto romano Contenuto: nozioni introduttive di storia del diritto romano con particolare riferimento alle fonti: Consuetudine, Giurisprudenza, Editti dei Magistrati, Leggi, Senatusconsulta, Costituzioni imperiali. Partizioni del diritto romano: ius publicum e ius privatum; ius commune e ius singulare. Le fonti di cognizione del diritto romano preclassico, classico, postclassico e giustinianeo. Nozioni generali di istituzioni di diritto romano: la magistratura e l actio romana. Scopo: approfondimento del periodo storico dalla nascita di Roma fino al periodo Giustinianeo, con la comprensione dell importanza della tradizione giuridica romana e greco-romana nella evoluzione del pensiero giuridico moderno con la mediazione del diritto canonico Metodo: lezioni frontali anche con ausilio di mezzi audio visivi che documentano momenti particolari della storia dell Impero Romano. Bibliografia: O. ROBLEDA, sj, Introduzione allo studio del diritto privato romano, II ed., Università Gregoriana Editrice, Roma Dispense presentate a lezione dal docente. Ricevimento studenti: prima e dopo la lezione. J005 - RIZZO M.C.: Lingua latina A Contenuto: Nel primo anno di corso, si prevede l acquisizione della fonetica e di gran parte della morfologia (le declinazioni, le classi ed i gradi degli aggettivi, i numerali, i pronomi, il verbo sum, le coniugazioni attive, accenni alle passive), cui si accompagnerà lo studio dei fondamenti della sintassi dei casi (la concordanza,

3 le funzioni logiche principali). Non mancherà l illustrazione di massima dei costrutti essenziali della sintassi del verbo e del periodo (proposizione finale, consecutiva, causale, infinitiva, cum narrativo, perifrastica attiva/passiva, ablativo assoluto). Il tutto sarà accompagnato dall approfondimento della grammatica italiana (analisi logica e del periodo). Scopo: riconoscimento delle forme studiate (desinenza dei casi e della flessione verbale) e associazione alla relativa funzione; riconoscimento e descrizione delle principali strutture morfologiche e sintattiche della lingua latina, particolarmente attraverso l analisi di un testo; conoscenza di un lessico di base costituito dai vocaboli di maggiore frequenza ed analogia con l italiano; comprensione globale e traduzione di testi (brevi e semplici) che presentano i più elementari costrutti paratattici ed ipotattici affrontati, anche attraverso la consultazione di materiali multimediali (manuali, vocabolari cartacei e digitali); capacità di riformulare il testo latino secondo una struttura linguistica italiana comprensibile; acquisizione di una dignitosa autonomia operativa. Metodo: ci si fonderà, in primis, sul metodo della verbodipendenza, in quanto il modello grammaticale da esso fornito si rivela logico, chiaro, economico e funzionale; conseguentemente risulteranno centrali l analisi del verbo, i concetti di forma e funzione e la connessione necessaria tra lessico e strutture; a seguire, ci si orienterà verso la selezione degli argomenti sulla base del criterio della frequenza (nel Codex), determinando una razionalizzazione dei contenuti. Le conoscenze teoriche, assimilate attraverso l esercizio di traduzione dal latino ed in latino (semplici frasi atte a favorire la riflessione sulla lingua italiana e l'acquisizione delle regole di sintassi), verranno consolidate con la lettura e l analisi testuale di alcune sezioni del Codice di Diritto Orientale, anche attraverso l esame della traduzione a fronte. La base di partenza per lo studio della lingua, sarà, comunque, costituito dal latino classico, in quanto il medesimo costituisce la fonte primaria di derivazione del latino giuridico (più recente, per sua natura fondato, in gran misura, su un lessico ed un formulario ripetitivi, dunque semplificato e di più agile intuizione) e limitare lo studio a quest ultima branca della lingua renderebbe fortemente mutile le competenze traduttive dei corsisti, dunque poco spendibili in contesti diversi con i quali, pur tuttavia, gli stessi potrebbero doversi confrontare (fonti di varia derivazione e/o epoca ). Si avvieranno gli studenti all'uso del vocabolario, non solo cartaceo, ma anche digitale, sia per guidarli a risolvere eventuali necessità pratiche, sia perché imparino a sfruttare pienamente le molteplici risorse, non solo lessicali di quest ultimo, più avanzato strumento della moderna tecnologia. Bibliografia: Testo di G.B.CONTE/R.FERRI: "Latino a colori" Le Monnier Scuola: 1 - Lezioni 1 (ISBN ,25); 2 - Grammatica (ISBN ,85 - volume opzionale); Testo Consigliato: Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium (con o senza traduzione a fronte); Dizionari Consigliati: Dizionario della Lingua Latina di G. B. Conte, E. Pianezzola, G. Ranucci - Editore Le Monnier, Edizione senza CD - 83,2 ISBN ; IL Dizionario della Lingua Latina di L. Castiglioni, S.Mariotti Editrice Loescher Edizione senza CD - 84,50 ISBN , Edizione in brossura - 64, 00 ISBN P004 FERRARI F.: Lingua italiana I Contenuto: il sillabo delle strutture morfosintattiche a livello ricettivo e produttivo è il seguente: alfabeto (grafia e fonetica); articoli determinativi e indeterminativi; genere e numero dei nomi; accordo tra nome e aggettivo; pronomi personali soggetto e complemento; aggettivi qualificativi; aggettivi e pronomi possessivi, dimostrativi, interrogativi, indefiniti; numeri cardinali ed ordinali; preposizioni semplici ed articolate; verbi regolari, irregolari, modali (modo indicativo: tempo presente, passato prossimo, imperfetto, futuro; modo infinito: tempo presente; modo imperativo; modo condizionale: tempo presente); avverbi qualificativi, di affermazione, negazione, tempo, luogo, quantità; frasi semplici e complesse. Scopo: il corso si propone di sviluppare nei discenti la competenza linguistico-comunicativa indispensabile per affrontare le situazioni più comuni nei domini personale, educativo e pubblico, attraverso l apprendimento di strutture linguistiche e di un repertorio lessicale ad alta frequenza d uso. Una particolare attenzione sarà riservata allo sviluppo dell abilità di comprensione, orale e scritta, requisito fondamentale per il raggiungimento dell autonomia linguistica prevista dal percorso formativo dell Istituto. Metodo: il corso, ispirato alla moderna metodologia comunicativa, promuove l interazione tra studenti e favorisce un atteggiamento attivo e consapevole del discente attraverso attività didattiche di ricezione autentica/analitica e di produzione libera/controllata quali: ascolti e letture, puzzle linguistici, role play, role taking, role making, esercizi orali, ricostruzioni di conversazione, giochi grammaticali. Bibliografia: I discenti fruiranno di una dispensa creata con materiale prodotto dall insegnante e selezionato da diversi manuali di italiano per stranieri, tra cui Volare 1 (Edizioni Dilit), Le parole italiane, Bar Italia, I verbi italiani, Le preposizioni italiane (Alma Edizioni). P005 CARUSO R.: Lingua italiana II Contenuto: l obiettivo del corso è quello di fornire allo studente la capacità di usare la lingua (scritta e orale) in modo naturale e spontaneo, senza un eccessivo sforzo nella ricerca delle parole; di usare la lingua in

4 modo flessibile per scopi diversificati (sociali, accademici e professionali). Lo studente acquisisce la competenza di produrre testi chiari, ben strutturati e articolati anche su argomenti complessi, mostrando di saper controllare le strutture discorsive, i connettivi e i meccanismi di coesione. Inoltre, sarà in grado di utilizzare tutte le varietà e i registri della lingua, a seconda del contesto comunicativo; di riassumere informazioni tratte da diverse fonti (orali e scritte) e di strutturare un testo coerente nelle sue argomentazioni e negli aspetti informativi. Lo studente saprà infine esprimersi spontaneamente, con proprietà e precisione, anche su temi complessi della realtà sociale e culturale. Scopo: approfondire le competenze linguistiche, con particolare riguardo al lessico e all organizzazione di un testo coerente e coeso e rafforzare le conoscenze già acquisite, con particolare riguardo alle strutture grammaticali più complesse della lingua italiana. Metodo: approccio di tipo comunicativo che prevede l interazione tra i discenti nelle varie attività didattiche di ricezione e produzione. Bibliografia: Ai discenti verranno fornite dispense create dall insegnante e selezionate da diversi manuali di lingua italiana, tra cui S. NOCCHI, Grammatica Pratica della Lingua Italiana, Alma, Firenze, 2006; M. MEZZADRI, Grammatica essenziale, Guerra, Perugia, 2008; S. BAILINI S. CONSONNO, I Verbi Italiani, Alma, Firenze, 2005; M. BALÌ G. RIZZO, Nuovo Espresso 2, Alma, Firenze, 2014; M. BALÌ L. ZIGLIO, Nuovo Espresso 3, Alma, Firenze, 2014; A. DE GIULI C. GUASTALLA C.M. NADDEO, Nuovo Magari C1/C2, Alma, Firenze, 2014; A. FILIPPONE S. RADICCHI, Caccia ai Tesori, Loescher, Torino, 2011; G. IACOVONI B. FIORENTINO N. PERSIANI, Gramm.it, Bonacci, Roma, 2009; M. TRIFONE A. FILIPPONE A. SGAGLIONE, Affresco Italiano B2, Mondadori, Milano, P006 CARUSO R.: Lingua italiana: pratica Contenuto: esercitazione della lingua parlata e scritta, conversazione, dettati, interpretazione di testi. Scopo: assimilare la lingua italiana contemporanea in tutte le sue accezioni. Metodo: lezioni compartecipate tra gli studenti, utilizzo di testi di vario argomento tratti da giornali, riviste, libri ecc., supporti audiovisivi (films, trailer, documentari). 2 SEMESTRE J006 - RIGOTTI G.: Archivistica e diplomatica Contenuto e metodo: 1) Formazione dell archivio: relazioni tra l attività istituzionale dell ente, la produzione dei documenti e i criteri di organizzazione dell archivio. Il vincolo archivistico e il principio di provenienza delle carte. La registrazione di protocollo e il titolario di classificazione. Archivio corrente, di deposito e storico. Cenni di archiveconomia. 2) Nozioni di diplomatica: il documento contemporaneo e i suoi elementi costitutivi (autore, destinatario, testo, sottoscrizione, data). Il documento archivistico in ambiente informatico. 3) Tipologia e peculiarità degli archivi ecclesiastici: gli archivi della Chiesa centrali, locali e degli Ordini religiosi; norme del Codex Canonum Ecclesiarun Orientalium in materia; visite guidate ad alcuni archivi storici a Roma. 4) Mezzi di corredo coevi ai documenti e strumenti di ricerca in archivio storico: la guida e l inventario. Scopo: a) evidenziare la specificità dell archivio come istituzione giuridica e culturale; b) segnalare l interdipendenza tra l archivistica e la diplomatica e la loro importanza come stadi scientifici indispensabili per le ricerche storico-giuridiche; c) sensibilizzare circa l urgenza del recupero, tutela e valorizzazione dei beni archivistici; d) avviare ad una corretta metodologia della ricerca archivistica (esegesi e citazione delle fonti documentarie). Bibliografia: 1) A. ROMITI, Archivistica generale. Primi elementi, Lucca 2011; G. PENZO DORIA, Il fascicolo archivistico: le cinque tipologie e i modelli organizzativi, in Archivi & Computer 17 (2007), 2-3, pp ; 2) P. CARUCCI, Il documento contemporaneo. Diplomatica e criteri di edizione, Roma 1995, pp ) A. TURCHINI, Archivistica ecclesiastica. Introduzione allo studio, Lucca 2006; E. BOAGA S. PALESE G. ZITO (edd.), Consegnare la memoria. Manuale di archivistica ecclesiastica, Firenze 2003; P. V. PINTO (ed.), Commento al Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, Città del Vaticano 2001, pp , (cann. 123, ); A. G. RONCALLI, La Chiesa e gli archivi, Archiva Ecclesiae 1 (1958), pp (rist. in Enchiridion Archivorum Ecclesiasticorum, Città del Vaticano, pp ); G. RIGOTTI, L archivio della Congregazione per le Chiese Orientali: dalla Costituzione apostolica Romani Pontifices (1862) alla morte del card. Gabriele Acacio Coussa (1962), in Fede e martirio. Le Chiese orientali cattoliche nell Europa del Novecento, Città del Vaticano 2003, pp.

5 ; PONTIFICIA COMMISSIONE PER I BENI CULTURALI DELLA CHIESA, La funzione pastorale degli archivi ecclesiastici, Lettera Circolare (Città del Vaticano, 2 febbraio 1997), Bologna ) I. ZANNI ROSIELLO, Andare in archivio, Bologna J007 CRISTESCU M.I.: Studio sui Sacri Canoni del primo millennio Contenuto: analisi dei canoni del primo millennio con particolare riferimento alla normativa del Concilio Trullano. Scopo: fornire agli studenti dimestichezza con i canoni del primo millennio, con particolare riferimento ai canoni dei Concili Ecumenici. Metodo: esegesi dei canoni al fine di illustrare quanto e come gli stessi siano substrato di fonte alla vigente legislazione canonica orientale. Lezioni frontali. Bibliografia: D. CECCARELLI MOROLLI, I Sacri Canones del primo millennio come fonti del Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium: una breve ricognizione, in «Iura Orientalia» IV (2008), [ G. NEDUNGATT & M. FATHERSTONE (eds.), The Council in Trullo Revisited, «Kanonika» 6, Roma 1995; D. SALACHAS, La normativa del Concilio Trullano commentata dai canonisti bizantini del XII secolo Zonaras, Balsamone, Aristenos, in Oriente Cristiano 36, 2/3 (1991), numero monografico. J008 THUNDUPARAMPIL C.: Norme generali I Titoli XXIX e XXX e XXII (in aggiunta) Contenuto: natura del diritto ecclesiale. Canoni preliminari. Le leggi ecclesiastiche. La consuetudine. Atti amministrativi. La procedura nell emanare decreti extragiudiziali. L esecuzione degli atti amministrativi. I rescritti. I privilegi. Le dispense. La prescrizione. Il computo del tempo. Scopo: presentare, nel contesto del Codice, il quadro entro il quale si collocano tutte le altre norme, in quanto principi generali che devono essere applicati e, pertanto, conservano la loro finalità generale, che è quella di tutta la legislazione canonica, la salus animarum, cioè il carattere pastorale. Si tratta di canoni prevalentemente tecnici, che non si discostano molto da quelli del CIC. Metodo: esegesi dei canoni contenuti nei Titoli XXIX e XXX del CCEO attraverso le definizioni giuridiche. Bibliografia: P. LOMBARDÍA, Lezioni di diritto canonico, ed. italiana a cura di G. Lo Castro, Milano 1985; L CHIAPPETTA, Il Codice di Diritto Canonico. Commento giuridico-pastorale, (2 vol.), Napoli 1988; V. DE PAOLIS - A. D AURIA, Le norme generali, Città del Vaticano 2008; A.B. CANTÓN, Parte General de Derecho Canónico, Madrid , reimpresión 1998; J. GARCIA MARTIN, Le norme generali del Codex Iuris Canonici, Roma G. GHIRLANDA, Il diritto nella Chiesa mistero di comunione, Cinisello Balsamo Roma, 1990; G. NEDUNGATT, The Spirit of the Eastern Code, Rome I. ŽUŽEK, Understanding the Eastern Code, Kanonika 8, Roma, PIO, J009 KUCHERA M.: Norme generali II Titoli XIX, XX e XXI Contenuto: Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium. Titulus XIX. De Personis et de actibus giuridici; Titulus XX. De officiis; Titulus XXI. De potestate regiminis. Scopo: studiare i canoni nel Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium e sviluppare una mentalità giuridica basata sulla recta ratio. Metodo: esegesi dei canoni contenuti nei titoli XIX, XX e XXI del Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium Bibliografia: Dignitatis humanae, 7.dec.1965; Decisione papale circa i poteri dei patriarchi fuori del territorio delle chiese patriarcali, Nuntia 29 (1989), pp ; T. BERTONE E O. BUCCI (a cura di), La persona giuridica collegiale in diritto romano e canonico: Aequitas romana et aequitas canonica : atti del 3. Colloquio (1980) e del 4. Colloquio (1981) Diritto romano diritto canonico, Utrumque Ius, 1990; V. DE PAOLIS, L atto giuridico, Studi Giuridici LIX, 2002, pp ; W. DE VRIES, Le Collegium Patriarcharum, Concilium 8, 1965; E. PACELLI, La personalità e la territorialità delle leggi, specialmente nel Diritto Canonico, Roma 1912; J. REZÁČ, De potestate dispensandi Episcoporum Orientalium ad normam Mp Episcopalis potestatis, Roma 1968; M.M. WOJNAR, The Code of Oriental Canon Law, De Ritibus and De Personis, The Jurist, vol. XIX, no. 2, April 1959, pp ; A. WUYTS, Il diritto delle persone nella nuova legislazione per la Chiesa orientale, Orientalia Christiana Periodica, vol. XXIV, 1958, pp , I. ŽUŽEK, Understanding the Eastern Code, Kanonica 8, Roma J010 BUCCI A.: Diritto pubblico ecclesiastico e concordatario I

6 Contenuto: nozioni introduttive: il diritto ecclesiastico e la scienza giuridica. La Chiesa e lo Stato: i rapporti tra Chiesa e Stato alla luce del processo evolutivo storico. L istituto del concordato: origine, natura, evoluzione, soggetto ed oggetto del concordato, forma ed interpretazione, cessazione del concordato e sue conseguenze. La Santa Sede e lo Stato della Città del Vaticano: nascita dello SCV, rapporti fra SCV e la Repubblica Italiana; rapporti fra SCV, gli Stati e le organizzazioni internazionali; ruolo della diplomazia apostolica nell ambito internazionale. Scopo: studio dell istituto del concordato dal punto di vista storico e storico-giuridico. Comprensione del fenomeno del concordato italiano del 1929 e dell Accordo del 1984 tenendo presente i rapporti tra Stato italiano e Santa Sede e l evoluzione del cattolicesimo politico dall Unità d Italia fino all Accordo del Metodo: lezioni frontali anche con ausilio di mezzi audio visivi che documentano l evoluzione storica dell istituto concordatario in Italia e in Europa prendendo in considerazione le biografie dei pontefici dall Unità d Italia fino al Secondo dopoguerra. Discussione in aula con gli studenti. Presentazione da parte degli studenti delle esperienze del proprio Paese in relazione ai rapporti diplomatici con la Santa Sede, in tema di matrimonio, libertà religiosa, persone giuridiche ecclesiastiche, culto. Bibliografia: D. CECCARELLI MOROLLI, Breve introduzione al Diritto ecclesiastico Pubblico-Concordatario (Collana Studia et Documenta, Academia Historico-Iuridico-Theologica Petrus Tocanel, 6), Serafica, Galati Ricevimento studenti: prima e dopo la lezione. J011 ŠMID M., Diritto pubblico ecclesiastico e concordatario II Contenuto: elementi di personalità giuridica internazionale della Santa Sede: status giuridico dello Stato della Città del Vaticano, status della Chiesa Cattolica, soggettività della Santa Sede, status della Santa Sede come Osservatore Permanente nelle Nazioni Unite. Trattati internazionali nell ordinamento giuridico internazionale: definizione, regole alla vita, espressioni essenziali, stipulazione, applicazione, interpretazione, emendamento, nullità, estinzione, sospensione, controversie, registrazione e pubblicazione dei trattati internazionali. Caratteristica, lo scopo e le questioni procedurali relative ai concordati: caratteristica, definizione, scopo, conclusione, estinzione, emendamenti, parti, denominazione, contenuti, forma, registrazione, pubblicazione ed interpretazione dei concordati. Discussione sulle più frequenti domande chiave relative ai trattati internazionali bilaterali conclusi con la Santa Sede: posizione dei trattati internazionali bilaterali conclusi con la Santa Sede all interno del sistema della protezione giuridica internazionale e statale dei diritti umani, reciprocità dei trattati internazionali bilaterali con la Santa Sede, prospettiva giuridica costituzionale sui trattati internazionali bilaterali con la Santa Sede, status degli accordi conclusi con le chiese al livello nazionale, compatibilità dei trattati con il diritto dell Unione europea, ricezione del diritto canonico nel diritto dello Stato attraverso trattati internazionali bilaterali con la Santa Sede, status dei trattati internazionali bilaterali con la Santa Sede nell ordine giuridico della Santa Sede, libertà di coscienza sul campo degli accordi internazionali con la Santa Sede. Scopo: approfondire l interesse della materia, attraverso la conoscenza degli intenti della Santa Sede di stabilizzare le relazioni con gli Stati e di rafforzare la libertà religiosa nel mondo attuale. Metodo: lezioni frontali in aula con discussione nei punti di controversia, lavoro con le fonti, i testi e i documenti, preparati dal docente, consegnati agli studenti in forma elettronica dopo ogni lezione. Bibliografia: MARTIN DE AGAR, Raccolta di Concordati (addendum 2000), Città del Vaticano 1999, 9-39; M. ŠMID C. VASIL, International Agreements between the Holy See and States: an Occasion to Study Mutual Relations of two Legal Systems (in: Šmid, M. - Vasil, C.: Relazioni internazionali giuridiche bilaterali tra la Santa Sede e gli Stati: esperienze e prospettive/international Bilateral Legal Relations between the Holy See and States: Experiences and Perspectives, Rím, Pontificio Istituto Orientale, decembra 2001), Città del Vaticano, 2003, J012 - BUCCI A.: Il Diritto civile: applicazione al Diritto canonico Contenuto: introduzione al diritto civile e sua comparazione con il diritto canonico. Comparazione dell ordinamento giuridico canonico tout court con la prassi legislativa canonica. Diritti soggettivi e interessi legittimi, diritti reali, proprietà, obbligazioni. Nozioni introduttive di diritto processuale. Gestione e amministrazione del bene dell ente ecclesiastico tra diritti reali di godimento e diritti reali di garanzia nei principi generali dell ordinamento civile e sua ricaduta nella prassi canonistica. Scopo: studio dei principi generali e fondamentali dell ordinamento civile e canonico con la loro comparazione. Preparazione degli studenti ancorché futuri parroci, gestori di beni di enti ecclesiastici o di istituzioni ecclesiastiche tout court alla corretta amministrazione del bene dell ente ecclesiastico per ciò che concerne i diritti reali di godimento e di garanzia.

7 Metodo: lezioni frontali. Discussione in aula con gli studenti. Presentazione da parte degli studenti delle esperienze del proprio Paese in relazione ai problemi della gestione quotidiana del bene dell ente ecclesiastico e sua ricaduta nella prassi canonistica. Bibliografia: A. BUCCI, Diritto della Chiesa e diritto dello Stato nel divenire dell atto processuale. Un approccio storico giuridico alle attuali prospettive, [Collana Studia et Documenta Academia Historico- Iuridico-Theologica Petrus Tocânel], Ed. Serafica, Iaşi 2003, pp Dispense presentate a lezione dal docente. Ricevimento studenti: prima e dopo la lezione. J013 THUNDUPARAMPIL C.: Metodologia giuridica Contenuto: corso introduttivo destinato agli studenti del primo anno. Il corso avvia alla conoscenza degli strumenti di base per lo studio di diritto canonico, all utilizzo della biblioteca e alla presentazione dei risultati della ricerca personale. Scopo: iniziazione al metodo per gli studi superiori e per la ricerca scientifica. Si tratterà del metodo della composizione degli elaborati, delle Atesine@, della dissertazione dottorale, della pubblicazione di scritti, con particolare attenzione al campo giuridico. Metodo: lavoro con i testi e in particolare con le fonti del diritto canonico. Informazione circa i principali sistemi di metodologia, della ricerca bibliografica e della presentazione scritta della ricerca. Bibliografia: E. SASTRE SANTOS, Metodologia giuridica: la tesi e lo studio del diritto canonico, (Institutum Iuridicum Claretianum, Manualia 2), Roma 2002; J. M. PRELLEZO, Invito alla ricerca: metodologia del lavoro scientifico, Roma 1998; K. L. TURABIAN, W.C. BOOTH, G.G. COLOMB AND J.M. WILLIAMS: A Manual for Writers of Research Papers, Theses, and Dissertations, Eighth Edition: Chicago Style for Students (9 April 2013) J014 - ADAMOWICZ L.: Introduzione al CIC Contenuto: Fonti del diritto canonico della Chiesa latina. La struttura del Codice di Diritto Canonico del Elementi dell organizzazione gerarchica della Chiesa nel CIC: il Sinodo dei Vescovi, la Curia Romana, i Cardinali di Santa Romana Chiesa, le Chiese particolari, le prelature personali, le Conferenze Episcopali, i vescovi. La funzione di santificare: le norme specifiche nel CIC in confronto al CCEO. I sacramenti dell iniziazione cristiana, i sacramenti della penitenza, dell unzione degli infermi, dell ordine, del matrimonio, le indulgenze. Elementi di diritto penale latino. Scopo: avere una conoscenza trasversale dell iter e dello sviluppo del diritto della Chiesa latina, con particolare attenzione alle tematiche non presente nella codificazione orientale. Metodo: lezioni frontali, ricerca in biblioteca, letture guidate, esposizione dei diversi temi annessi da parte degli studenti, discussioni guidate in aula. Bibliografia: Dispense del professore; Codice di Diritto Canonico (1983); legislazioni complementari. J015 COCO G.: Codificazione canonica orientale Contenuto: le radici della diversità disciplinare tra le diverse Chiese d Oriente. Codici e testi canonici orientali dall età giustinianea al Concilio di Firenze (1439). Sviluppo della legislazione canonica tra gli orientali separati e tra gli orientali cattolici sino al Concilio Vaticano I. La questione della codificazione orientale nel corso dei lavori conciliari. L età di Leone XIII e le «riforme indotte» nei sinodi delle Chiese locali. L età di Benedetto XV: il CIC e la nascita della Congregazione Orientale (1917) come stimolo per una riforma disciplinare. L età di Pio XI e la ripresa dell idea di una codificazione unica per le Chiese d Oriente: un codice unico come uno strumento di governo. I lavori per la codificazione: la Commissione di Studi preparatori e la commissione per la Redazione del Codice Orientale. Il nodo della Codificazione: il governo della Chiesa e la potestà patriarcale; reazione delle Chiese orientali. I lavori di Codificazione sotto Pio XII e l interruzione decretata da Giovanni XXIII. L età del Vaticano II e del post-concilio: la fine dell esperienza della prima codificazione e l inizio del nuovo progetto di Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium. I lavori della Commissione per la revisione del codice ( ). Cenni sull interpretazione autentica dei testi legislativi. Scopo: offrire una conoscenza trasversale dello sviluppo della disciplina delle Chiese Orientali, con particolare attenzione all iter di redazione della Codificazione orientale. Metodo: lezioni frontali, ricerca in biblioteca, lettura guidate, esposizione dei diversi temi annessi da parte degli studenti, discussioni guidate in aula.

8 Bibliografia: dispense del professore. Letture richieste: G. COCO, Canoni e Concili: l idea e lo sviluppo della prima Codificazione Orientale tra il Vaticano I e il Vaticano II, in «Iura Orientalia», *; I. ŽUŽEK, Appunti sulla storia della codificazione canonica orientale, in Yohannis Lahzi Gaid, ed., The Eastern Code: Text and Resources (Kanonika 13), Roma: PIO, 2007, 31-71; ID., Understanding Eastern Code (Kanonika 8), Roma, PIO, 1997; parti rilevanti da Nuntia 1-31 volumi; conoscere bene la praefatio del CCEO e la Costituzione J016 RIZZO M.C.: Lingua latina B P006 CARUSO R.: Lingua italiana: pratica SECONDO E TERZO ANNO DEL CICLO DI LICENZA 1 SEMESTRE Corsi Principali Jp001 LORUSSO L.: Le Chiese sui iuris e i riti Titolo II Contenuto: destinatari del CCEO e fedeli latini. CCEO e diritto antico. CCEO e diritto liturgico. CCEO e concordati. CCEO e diritto precedente. Concetto di Chiesa sui iuris e di rito. Ascrizione e passaggio ad una Chiesa sui iuris. Osservanza dei riti. Scopo: preservazione e osservanza del rito quale patrimonio di ciascuna Chiesa sui iuris. Metodo: esegesi dei canoni contenuti nel Titolo II del CCEO attraverso le definizioni giuridiche. Casi concreti di ascrizione e passaggio. Bibliografia: L. LORUSSO, Gli orientali cattolici e i pastori latini. Problematiche e norme canoniche, Kanonika 11, PIO Roma Dispense del professore. Jp002 LORUSSO L.: Fedeli cristiani, loro diritti e doveri Titolo I Contenuto: Titolo I del CCEO. Comparazione col CIC. Diritti e doveri naturali. Diritti e doveri di diritto divino positivo. Diritti e doveri di diritto ecclesiastico. Scopo: mettere in evidenza lo stato di fedele cristiano comune a tutti i battezzati. Metodo: esegesi dei canoni contenuti nel Titolo I del CCEO attraverso i documenti conciliari. Bibliografia: L. LORUSSO, I diritti e i doveri dei fedeli cristiani nel Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium e nel Codex Iuris Canonici, in Iura Orientalia 5 (2009) G. INCITTI, Il popolo di Dio. La struttura giuridica fondamentale tra uguaglianza e diversità, Città del Vaticano Jp003 RUYSSEN G.: Chierici, laici e associazioni Titolo X, XI, XIII Contenuto: Titulus X (De clericis). La nozione canonica di chierici e i loro gradi. La formazione dei chierici. L ascrizione dei chierici. Gli obblighi e doveri dei chierici. La perdita dello stato clericale. Titulus XI (De laicis): Il carisma laicale. I diritti e gli obblighi più particolari dei laici. Titulus XIII (De christifidelium consociationibus): I tipi di associazioni dei fedeli. L erezione canonica. Vigilanza dall autorità ecclesiastica. I membri. La soppressione. Scopo: se tutti i fedeli tramite il battesimo e la cresima costituiscono il sacerdozio comune e battesimale, rimane importante far risalire la distinzione fra chierici e laici come due carismi di vita complementari. I chierici, come ministri sacri, sono chiamati ad essere pastori del gregge, mentre i laici partecipano alla missione della Chiesa penetrando le cose del secolo con lo spirito del Vangelo. A questi due di stati di vita corrisponde una disciplina canonica propria. Le associazioni dei fedeli sono una concretizzazione della natura di comunione della Chiesa perseguendo scopi di carità e di pietà. Metodo: lezioni frontali concentrate sull analisi testuale dei canoni del CCEO

9 Bibliografia: G. GHIRLANDA, La formazione al ministero presbiterale secondo il nuovo Codice di Diritto Canonico, Rassegna di Teologia 28 (1987) ; ; F.G. MORRISEY, The Ordained Ministry: Bishops, Presbyters, Deacons: A Roman Catholic Perspective, Kanon 13 (1996) ; A. YAACOUB, Les prêtres mariés selon le Code des Canons des Eglises Orientales, Proche Orient Chrétien 44 (1994) ; G. NEDUNGATT, Clerics in A Guide to the Eastern Code (Kanonika 10), Roma 2002, ; D. SALACHAS, I fedeli laici nel diritto delle Chiese orientali cattoliche, Apollinaris 62 (1989) ; P. VALDRINI, Ecclesialità e ministerialità della missione del fedele laico, Periodica 87 (1998) ; L. NAVARRO, Le associazioni nella Chiesa (Studi Giuridici 51), Vaticano Jp004 RUYSSEN G.: Processi I Titolo XXIV Contenuto: Titulus XXIV (De iudiciis in genere). Il foro competente. Gli addetti ai tribunali: vicario giudiziale, giudici, uditori, promotore di giustizia, difensore del vincolo e notaio. Gli obblighi dei giudici e degli altri addetti ai tribunali. L ordine delle istruttorie. I termini del giudizio, le dilazioni e il luogo. L attore e il convenuto. I procuratori alle liti e gli avvocati. Le azioni e eccezioni. Scopo: prima che inizia la vita di un processo nel suo iter dinamico, bisogno delineare il teatrum mundi in cui si svolgerà il processo, cioè presentare la cosidetta parte statica dei processi nella sua tecnicità giurdica. Metodo: lezioni frontali concentrate sull analisi testuale dei canoni del CCEO Bibliografia: P.V. PINTO, I processi nel Codice di Diritto Canonico, Commentario sistematico al Libro VII, Roma 1993; H. ALWAN, Titulus XXIV De iudiciis in genere in P.V. PINTO, Commento al Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, Vaticano 2001, Corsi Ausiliari Ja001 RIGOTTI G.: Latinitas canonica II Contenuto e metodo: il corso è destinato a coloro che possiedono le nozioni basilari della morfologia e della sintassi latine e si pone pertanto in stretta continuità con il programma di Lingua latina A e B. Le lezioni si articolano in due parti: a) trattazione frontale della sintassi del nome (soggetto e complementi), del verbo (diatesi, modo, valore assoluto e valore relativo dei tempi) e del periodo (subordinazione e consecutio temporum); b) analisi, comprensione, traduzione e commento di testi adeguatamente selezionati e di media difficoltà, compreso il Codex Canonum Ecclesiarun Orientalium, in cui trovano applicazione i principali fenomeni sintattici studiati. Scopo: far acquisire familiarità con il lessico e la struttura sintattica della lingua latina giuridicoecclesiastica di età moderna e contemporanea. Bibliografia: M. AGOSTO, Latino per il diritto canonico. Avvio allo studio della microlingua, Lugano 2011; C. PAVANETTO, Elementa linguae et grammaticae latinae, Roma 2009; schede di studio della sintassi fornite dal docente. PONTIFICIUM CONSILIUM DE LEGUM TEXTIBUS INTERPRETANDIS, Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium, Città del Vaticano 1995; I. ŽUŽEK (ed.), Index analyticus Codicis Canonum Ecclesiarum Orientalium, Roma 1992; L. CASTIGLIONI S. MARIOTTI, Vocabolario della lingua latina, a cura di P. Parroni, Torino Ja002 RIGOTTI G.: Latinitas canonica III Contenuto e metodo: il corso prevede l esame del lessico, l analisi sintattica, la traduzione e il commento di testi canonici e del magistero pontificio: Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium, Documenti pontifici, Atti conciliari e sinodali, Costituzioni di Istituti religiosi. Scopo: percorso di consolidamento delle competenze linguistiche a beneficio soprattutto di chi dovrà misurarsi con la lettura di fonti in lingua latina per la preparazione della tesi di dottorato. Bibliografia: M. AGOSTO, Latino per il diritto canonico. Avvio allo studio della microlingua, Lugano 2011; C. PAVANETTO, Elementa linguae et grammaticae latinae, Roma 2009; antologia di testi forniti dal docente. PONTIFICIUM CONSILIUM DE LEGUM TEXTIBUS INTERPRETANDIS, Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium, Città del Vaticano 1995; I. ŽUŽEK (ed.), Index analyticus Codicis Canonum Ecclesiarum Orientalium, Roma 1992; L. CASTIGLIONI S. MARIOTTI, Vocabolario della lingua latina, a cura di P. Parroni, Torino 2012.

10 Ja003 HALLEIN PH.: Il ruolo del Difensore del Vincolo nello svolgimento del processo di nullità matrimoniale In una prima parte introduttiva descriveremo la storia dell ufficio del Difensore del Vincolo e il valore giuridico della Dignitas connubii per i tribunali delle Chiese Orientali. In seguito preciseremo l ufficio del Difensore del Vincolo (Can CCEO art. 56 Dignitas connubii) tenendo presente in particolare l allocuzione di Papa Giovanni Paolo II alla Rota Romana del In una seconda parte intenderemo descrivere il ruolo del Difensore del Vincolo nello svolgimento del processo in prima istanza. In un secondo capitolo preciseremo il ruolo che il Difensore del Vincolo può avere durante l esame giudiziale. Un terzo capitolo tratterà del ruolo specifico del Difensore del Vincolo nella fase della discussione della causa. Porremo l accento soprattutto sulla discussione della causa: gli elementi della redazione delle animadversiones, lo scambio delle difese e possibili repliche. In una terza e ultima parte metteremo in luce il ruolo specifico del Difensore del Vincolo al tribunale di seconda istanza e nell impugnazione della sentenza di prima istanza. Finiremo con alcuni raffronti di elementi di somiglianza e differenza fra il CCEO e la Dignitas connubii sull ufficio e il ruolo del Difensore del Vincolo e la possibile applicazione delle norme della Dignitas connubii alle leggi del CCEO. Scopo: si tratterà di aiutare gli studenti ad avere una visione globale del lavoro del Difensore del Vincolo in una causa di nullità matrimoniale e prepararli al lavoro nei tribunali ecclesiastici. Metodo: esso consisterà nel fare l esegesi dei canoni del CCEO e degli articoli della Dignitas connubii che sono legati all ufficio e al ruolo del Difensore del Vincolo nei processi di nullità matrimoniale. Bibliografia: Dispense del professore; GULLO, A. GULLO, C., Prassi processuale nelle cause canoniche di nullità del matrimonio. Seconda edizione aggiornata con l Instr. «Dignitas Connubii» del 25 gennaio 2005, Città del Vaticano 2005; HALLEIN, P., Le défenseur du lien dans les causes de nullité de mariage. Étude synoptique entre le code et l Instruction Dignitas connubii, fondée sur les travaux des commissions préparatoires de l Instruction, Rome 2009 ; HALLEIN, P., «Il Difensore del Vincolo nella Dignitas connubii (2005) e il CCEO. Nuove facoltà per il Difensore del Vincolo nello svolgimento del processo di nullità matrimoniale?», Iura Orientalia 7 (2011) 37-60; ORTIZ, M.Á., «Il difensore del vincolo», in H. FRANCESCHI J. LLOBELL M.Á. ORTIZ, ed., La nullità del matrimonio. Temi processuali e sostantivi in occasione della «Dignitas Connubii», Roma 2005, 27-68; PALESTRO, V., «Il Difensore del Vincolo ed il Promotore di Giustizia (artt )», in P.A. BONNET C. GULLO, ed., Il giudizio di nullità matrimoniale dopo l Istruzione «Dignitas connubii». II. La parte statica del processo, Città del Vaticano 2007, ; RAMOS, F.J., «Il Difensore del Vincolo (can ; Dignitas connubii, art », in Nulla est caritas sine iustitia, Angelicum 85/1 (2008) Ja010 GEISINGER R.J. KIMES J.P.: Diritto penale: Sacramentorum sanctitatis tutela, Ad Exsequendam, Normae de gravioribus delictis Contenuto: Aspetti particolari del diritto penale nel CCEO. Canoni sulla dimissione dallo stato clericale e i delitti più gravi. Scopo: uno studio profondo dei canoni del CCEO su vari delitti specifici, affrontandoli con quelli della legislazione latina vigente, sviluppando così una mentalità giuridica a base dei canoni e altre fonti legislative ed esempi attuali. Metodo: esegesi di alcuni canoni del CCEO e vari documenti storici e attuali. Bibliografia: oltre il CCEO e il CIC, una dispensa sarà distribuita all'inizio del corso contenente tutti i documenti requisiti. Corsi Opzionali Jo001 CECCARELLI MOROLLI D.: Istituzioni di diritto pubblico generale e comparato Contenuto: teoria dell ordinamento giuridico. Lo Stato ed i suoi elementi costitutivi. Forme di Stato e Forme di Governo. Gli organi dello Stato e la separazione dei poteri. La Costituzione. Cenni sul controllo giudiziario di costituzionalità delle leggi. Cenni di diritto pubblico nei paesi islamici. Cenni sulla tutela dei diritti umani. Cenni sulla Sicurezza dello Stato. Scopo: introdurre gli studenti al diritto pubblico, con particolare riferimento alle esperienze giuspubblicistiche orientali ed alle tematiche moderne. Metodo: esegesi di alcune fonti costituzionali. Lezioni frontali. Bibliografia: M. MAZZIOTTI DI CELSO, Lezioni di diritto Costituzionale. Parte I. Nozioni generali sul diritto e sullo stato, Milano ; D. CECCARELLI MOROLLI, Alcuni brevi cenni sul concetto di Stato Islamico e sulle radici del diritto pubblico islamico», in E. FAZZINI & E. DIANA., a cura di, Guardando verso Sud Itinerari interculturali di

11 Studi, in Itinerari anno XLIX, nr. 2/3 (2010), ; ID., Brevi note circa la Carta Costituzionale del Governo in esilio del Tibet, in «Iura Orientalia» I (2005), [ ID., Diritti umani e loro tutela giurisdizionale: alcuni brevi cenni», in «Iura Orientalia» V (2009), [ Consultazione: P. CARROZZA, A. DI GIOVINE, G.F. FERRARI, Diritto Costituzionale Comparato, «Manuali Laterza» 263, Roma-Bari Jo002 MARTYNYUK T., Professionis monasticae gradus nella tradizione monastica e nel CCEO Contenuto: verrà presentato anzitutto lo sviluppo dei gradi della professione monastica lungo la storia del monachesimo orientale nonché lungo l iter della codificazione canonica orientale. Particolare attenzione sarà dedicata alla tradizione bizantina. Quindi il concetto menzionato sarà analizzato in paragone alla professione religiosa negli ordini e congregazioni. Scopo: approfondire il concetto dei gradi della professione monastica (can. 463 CCEO) alla luce della tradizione monastica. Metodo: lezioni frontali in aula. Bibliografia: Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium, in AAS 82 (1990) ; J. GRIBOMONT, s.v. Professione. Il diritto bizantino, Dizionario degli Istituti di Perfezione, vol. 7, Roma 1983, coll ; P. DE MEESTER, De monachico statu iuxta disciplinam byzantinam (Codificazione Canonica Orientale, Fonti II, fasc. X), Typis Poliglottis Vaticanis 1942; ID., Le rasophorat dans le monachisme byzantin, Izvestija na B lgarskoto istoričesko d-vo (1940) ; D. SALACHAS, La vita consacrata nel Codice dei Canoni delle Chiese Orientali (CCEO), Bologna Jo007 KOKKARAVALAYIL S.: Diritto malabarico II Contenuto: storia delle fonti giuridiche della Chiesa malabarese: Legge di S. Tommaso, l origine apostolica della Chiesa indiana e i suoi sviluppi fino all anno 1600, Sacra Scrittura e tradizioni della Chiesa antica, Chiesa indiana e i suoi rapporti con la Chiesa caldea, inscrizioni, monumenti, costumi, fonti normative e informative, legislazione dei papi, patriarchi, metropoliti e vescovi, Folclori e scritti dei viaggiatori e missionari. Le fonti giuridiche della Chiesa latina in India ( ): sinodi di Goa, Angamaly e Diamper. La Chiesa sotto Padroado. Gerarchia indigene (1896-) Scopo: avere una conoscenza trasversale delle fonti canoniche della Chiesa malabarese. Metodo: lezioni frontali, ricerca in biblioteca, letture guidate. Bibliografia: A. THAZHATH, The Juridical Sources of the Syro-Malabar Church, Kottayam, OIRSI, 1987; P. PODIPARA (ed. Xavier Koodapuzha), The Canonical Sources of the Syro-Malabar Church, Kottayam, OIRSI, 1986; J. THALIATH, The Synod of Diamper, Roma, PIO, Jo020 CHAHINIAN K.: Diritto canonico armeno Contenuto: i Sinodi Armeni del primo Millennio: Il sinodo di Aštišat (a ) sotto il catholicos Nersēs il Grande; il sinodo di Šahapivan (a. 444) sotto il locum tenens Yovsēp. La composizione della prima collezione del libro dei canoni; Sinodo di Artašat (a. 449) sotto il locum tenens Yovsēp; Sinodo di Dwin (a ) sotto il catholicos Babgēn; Sinodo di Dwin (a. 555) sotto il catholicos Nersēs II; Sinodo di Dwin (a ) sotto il catholicos Abraham I; Sinodo di Dwin (a. 645) sotto il catholicos Nersēs III; Sinodo di Partaw (a. 709) sotto il catholicos Ełia; Sinodo di Partaw (a. 768) sotto il catholicos Sion I; Sinodo di Dwin (a. 719) sotto il catholicos Ōjneci. La composizione del Kanonagirk Hayoc [Il libro dei canoni]; Sinodo di Manazkert (a. 726) sotto il catholicos Ōjneci; Sinodo di Širakawan (a. 862) sotto il catholicos Zaccaria; Sinodo di Ani (a. 969) sotto il catholicos Vahan. Passeremo in rassegna i canoni attribuiti a san Gregorio l Illuminatore e Sahak il Grande e di altri Padri della Chiesa armena. Scopo: avere una conoscenza delle fonti canoniche e storiche della Chiesa armena. Metodo: esposizioni tematiche e cronologiche, letture guidate e ricerca in biblioteca. Bibliografia: A. MXITAREANC, Patrnutiwn žołovoc hayastaneayc ekełecwoy [La storia dei sinodi della Chiesa armena], Ēçmiacin 1874; H. GHEDIGHIAN, Collectio canonum Ecclesiae armenae, Canones Apostolici, Fonti, Serie II- Fascicolo XXI, Venezia 1941; V. HAKOBYAN, Kanonagirk Hayoc [11 libro dei canoni], I e II volume, Erevan 1964 e 1971; A. MARDIROSSIAN, Kanonagirk Hlayoc de Yovhan Ōjneci, Louvain 2004; V. MELIK-TANGEAN, Jlayoc ekełecakan Irmvunkě [Il diritto ecclesiastico degli Armeni], Antelias 2005.

12 Jo025 COZMA I.: L impedimento di parentela nelle Chiese orientali: prassi vigente e prospettive future Contenuto: durante il corso saranno affrontate le seguenti tematiche: 1. La teoria canonica sugli impedimenti matrimoniali brevi appunti; 2. La parentela fisica: la consanguineità e l affinità; 3. La parentela spirituale nata dal battesimo, dal matrimonio o dal fidanzamento religioso; 4. La parentela legale (civile/morale): l adozione legale, la tutela e la curatela; 5. Il valore canonico della parentela artificiale: l affratellamento; 6. Il valore canonico della parentela risultata dall ingegneria e dalle manipolazioni genetiche (la maternità surrogata, il terzo donatore; la parentela e la clonazione). Scopo: il corso si propone di fornire agli studenti una conoscenza approfondita della normativa e della prassi canonica sulla parentela nelle varie Chiese orientali (cattoliche e ortodosse), e, inoltre, intende prospettare un nuovo capitolo in materia, cioè la valutazione della parentela risultata dall ingegneria genetica. Metodo: lezioni frontali in aula; letture e commenti di alcune fonti, testi e documenti; riflessioni teoriche ed analisi di alcuni esempi di parentela. L apprendimento dello studente sarà agevolato con dispense. Bibliografia: Testo del Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium; AGAPIOS - NIKODEMOS, The Rudder (Pedalion), a cura di Cummings Denver, Chicago, Orthodox Christian Educational Society, 1957; H. ALWAN, Gli impedimenti, in AA.VV., Il matrimonio nel Codice dei canoni delle Chiese Orientali (Studi Giuridici 32), Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1994, ; ST. CANESTRARI et alii, Trattato di Biodiritto. Il governo del corpo, t. I, Milano, Giuffré Editore, 2011; I. COZMA, La parentela spirituale come impedimento al matrimonio (in romeno), in Altarul Reintregirii 3 (2010), ; G. DALLA TORRE, Parentela (diritto canonico), in Enciclopedia del diritto, XXXI, Milano 1981, ; Il Fetha Nagast o Legislazione dei Re. Codice ecclesiastico e civile di Abissinia, tradotto e annotato da I. Guidi, Roma, Casa Editrice Italiana, 1899; V. GORBATYKH, L impedimento della parentela spirituale nella Chiesa latina e nelle Chiese orientali (TG Diritto Canonico 81), Roma, Editrice Pontificia Università Gregoriana, 2008; A. HAGE, Les empêchements de mariage en droit canonique oriental, Beyrouth, Imp. Angelil, 1954; J. MASON, Consaguinité et affinité dans l Eglise copte orthodoxe d Alexandrie, in Orientalia Christiana Periodica 36 (1970), ; J. PRADER, Il matrimonio in Oriente e in Occidente (Kanonika 1), II ed., Roma, 2003; D. SALACHAS, Il sacramento del matrimonio nel nuovo Diritto canonico delle Chiese orientali, Roma, Edizioni Dehoniane, 1994; P. D. VISCUSO, Sexuality, Marriage, and Celibacy in Byzantine Law, Brookline, Holy Cross Orthodox Press, 2008; M. WEGNEZ, Clonazioni. L individuo, le cellule e i geni, Bari, Edizioni Dedalo, Ta034 - SAMIR KHALIL SAMIR: Metodologia orientalistica Edizione critica di testi arabi e siriaci (Mer. III-IV, 2 cr., 3 ECTS) inizia mercoledì 21 ottobre 2015 Questo corso ha un duplice scopo: A Una iniziazione concreta e pratica alla metodologia della ricerca scientifica nel campo siriaco e arabo: 1) Pratica nei manuali classici indispensabili in questi due settori dell orientalismo: il siriaco (Assemani, Barsum, Chabot, Baumstark, Ortiz de Urbina, Abuna, ecc.) e l arabo (Sarkis, Brockelmann, Graf, Sezgin, Zirikli, Héchaïmé, ecc.); 2) Pratica dei cataloghi dei manoscritti: latini, tedeschi, francesi, inglesi, italiani, arabi ; 3) Pratica dei manuali di patristica (Clavis Patrum Graecorum, Clavis Patrum Latinorum, Altaner, Quasten, ). B Una iniziazione concreta al metodo d edizione critica di testi siriaci e arabi: 1) Come si usa un manoscritto; 2) Pratica della lettura e della trascrizione di un manoscritto unico; 3) Pratica della collazione di più manoscritti; 4) L albero dei manoscritti. Il metodo di scelta del manoscritto; 5) Pratica dell edizione critica; 6) Complementi all edizione: divisione del testo, apparato critico, numerazione; 7) Index verborum e lessico Seminari Js010 VASILAKIS N.: Il sacramento del battesimo (la crismazione del Santo Myron e la Divina Eucaristia) secondo i canoni della Chiesa ortodossa in Grecia.

13 Contenuto: i sacri canoni per il battesimo. Battesimo e la crismazione del Santo Myron. Battesimo e la Divina Eucaristia. Cura pastorale a ciò che si deve premettere alla celebrazione del battesimo. Impedimenti, demonio, illegalita. Matrimonio civile e battesimo. Cos è il battesimo, nomi, inizio, bisogni, etá, luogo, dubbio, il padrino. La parentela spirituale. La forma canonica di celebrazione del battesimo. Il battesimo in pericolo della morte. La crismazione del santo myron. Battesimo e la santa comunione. Il battesimo degli eretici o scismatici. La preparazione e il catechesi. Scopo: presentare il significato del battesimo nella tradizione canonica della Chiesa in Oriente, esaminando la prassi canonica ortodossa della sua celebrazione ed avere una conoscenza del quadro storicocanonico del battesimo come sacramento, studiando la sua disciplina e il suo sviluppo canonico-giuridico. Metodo: i temi sopradescritti saranno analizzati con lezioni frontali in aula e con esegesi dei sacri canoni. Si analizzerá il significato canonico del battesimo come sacramento e la sua celebrazione canonica e leggitima. Bibliografia: ΓΕΔΕΩΝ Μ., Κανονικαί Διατάξεις, Κωνσταντινούπολις 1888; ΓΙΑΓΚΟΥ Θ., Κανόνες καί Λατρεία, Θεσσαλονίκη 2006; DE MEESTER P., Studi sui sacramenti amministrati secondo il rito bizantino, Roma 1947; ΜΑΤΣΟΥΚΑ Ν., Δογματική καί Συμβολική Θεολογία Β, Θεσσαλονίκη 1996; ΜΕΝΕΒΙΣΟΓΛΟΥ Π., Τό Ἅγιον Μύρον, Θεσσαλονίκη 1972; ΝΙΚΟΔΗΜΟΥ Α., Πηδάλιον, Ἀθήνα 1987; ΝΙΚΟΔΗΜΟΥ Μ., Τό Ἐκκλησιαστικό Δίκαιο τῆς Ἀνατολικῆς Ὀρθοδόξου Ἐκκλησίας, Ἀθήνα 1912; ΡΑΛΛΗ Γ.-ΠΟΤΛΗ Κ., Σύνταγμα τῶν θείων καί ἱερῶν κανόνων, Ἀθήνα 1852; ΡΟΔΟΠΟΥΛΟΥ Π., Ἐπιτομή Κανονικοῦ Δικαίου, Θεσσαλονίκη 2005; SALACHAS D., L' iniziazione cristiana nei Codici orientale e latino, EDB/ED 1992; Il Diritto canonico delle Chiese orientali nel primo millennio, ED/EDB 1997; Ta mysteria tes christianikes myeseos (Baptisma, Christma, Theia Eucharistia): sto neo kodika kanonikou dikaiou tes Romaiokatholikes Ekklesias (Codex Iuris Canonici) (1989); ŽUŽEK I., Index Analyticus Codicis Canonum Ecclesiarum Orientalium and Understanding the Eastern Code, Roma, 1992; ΧΡΥΣΟΣΤΟΜΟΥ Ε., Ἡ ἀναγνώριση τῶν μυστηρίων τῶν ἑτεροδόξων στίς διαχρονικές σχέσεις Ὀρθοδοξίας καί Ρωμαιοκαθολικισμοῦ, Κατερίνη Ts015 BAIS M.-ZARZECZNY R.: Storia del PIO attraverso la bibliografia dei suoi docenti. Un progetto per celebrare i primi cento anni dell Istituto Contenuto: il Pontificio Istituto Orientale si prepara a celebrare, nel 2017, i cento anni della sua fondazione. Per lasciare un segno utile e duraturo di questa ricorrenza si propone di analizzare il contributo dato dal PIO agli studi sull Oriente cristiano e alla vita delle Chiese orientali. Tale analisi sarà condotta attraverso la ricostruzione della produzione bibliografica dei docenti dell Istituto nel corso dei suoi cento anni.il seminario è aperto agli studenti di entrambe Facoltà. In modo particolare sono invitati anche i docenti specialisti nelle varie discipline. Scopo: scopo del seminario è di insegnare agli studenti il metodo da seguire per effettuare una esaustiva e puntuale ricerca bibliografica nei vari ambiti dell Oriente cristiano. Le ricerche effettuate saranno raccolte in un volume contenente le bibliografie dei docenti dell Istituto, che sarà pubblicato in occasione del centenario del PIO. Metodo: sulla base di vari paradigmi costruire insieme alcune bibliografie. Bibliografia: R.F. TAFT - J.L. DUGAN (edd.), Il 75 anniversario del Pontificio Istituto Orientale. Atti delle celebrazioni giubilari ottobre 1992 [OCA 244], Roma 1994; E. FARRUGIA (ed.), The Pontifical Oriental Institute: the first seventy-five years, , Roma 1993; R.F. TAFT (ed.), The Christian East: its Institutions & its Thought. A Critical Reflection. Papers of the International Scholarly Congress for the 75th Anniversary of the Pontifical Oriental Institute, Rome, 30 May - 5 June 1993 [OCA 251], Roma 1996; V. POGGI (ed.), Per la storia del Pontificio Istituto Orientale. Saggi sull istituzione, i suoi uomini e l Oriente Cristiano [OCA 263], Roma 2000; E. FARRUGIA (ed.), Da Benedetto XV a Benedetto XVI: atti del simposio nel novantennio della Congregazione per le Chiese orientali e del Pontificio Istituto Orientale. Roma, 9 novembre 2007 [OCA 284], Roma Per l avvio del progetto si richiede un numero minimo di 10 studenti 2 SEMESTRE Corsi Principali Jp005 S.E.R. Mons. VASIL C. - L. LORUSSO: Sacramenti Titoli XVI, XVII e XVIII

14 Contenuto: il culto divino e specialmente i sacramenti ad eccezione del matrimonio nel Titolo XVI del CCEO. Comparazione con il CIC e con il diritto particolare di ciascuna Chiesa sui iuris. Scopo: approfondire ed interpretare le norme per la retta applicazione. Metodo: esegesi dei canoni contenuti nel Titolo XVI del CCEO attraverso le definizioni giuridiche e liturgiche. Bibliografia: L. LORUSSO, Il culto divino nel Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium. Commento ai singoli canoni, Analecta Nicolaiana 5, Bari 2008; D. SALACHAS, Teologia e disciplina dei sacramenti nei codici latino ed orientale, Bologna Jp006 J. KOONAMPARAMPIL: Alcuni processi speciali Titolo XXVI Contenuto: in questo corso viene trattato il Titolo XVI del CCEO, che porta il titolo Alcuni processi speciali. In concreto i temi trattati sono: (1) Le cause per la dichiarazione della nullità matrimoniale (Cann ); (2) Cause di separazione dei coniugi (Cann ); (3) Il processo di morte presunta del coniuge (Can. 1383); (4) La procedura per ottenere lo scioglimento del matrimonio non consumato, e lo scioglimento del matrimonio in favore della fede (Can. 1384); (5) cause per la nullità della sacra ordinazione (Cann ); (6) Il modo di procedere nella rimozione dei parroci (Cann ); e (7) il modo di procedere nel trasferimento dei parroci. Scopo: illustrare agli studenti la procedura canonica da seguire nel trattare i suindicati argomenti, alcuni dei quali sono abbastanza frequenti nelle attività di un tribunale ecclesiastico o nelle attività della curia diocesana. Metodo: il metodo sarà quello esegetico, completato con riferimenti ai casi concreti. Bibliografia: Codex Canonun Ecclesiarum Orientalium (1990); Commentari al CCEO; I vari temi sono trattati più concretamente nel volume AA.VV. I procedimenti speciali nel diritto canonico, Libreria Editrice Vaticana, Jp007 M.K. ADAM: Processi II Titolo XXV Contenuto: Titulus XXV (De iudicio contentioso): Il giudizio contenzioso ordinario: il libello introduttorio della lite, la citazione e l intimazione o notificazione degli atti giudiziari, la contestazione della lite, la sospensione, la perenzione e la rinuncia dell istanza della lite, le prove, le cause incidentali, la pubblicazione degli atti, la conclusione nella causa e la discussione della causa, i pronunciamenti del giudice, impugnazione della sentenza, la cosa giudicata, la restituzione in integro e l opposizione di un terzo, il gratuito patrocinio e le spese giudiziarie, l esecuzione della sentenza. Il giudizio contenzioso sommario. Scopo: avere una conoscenza della parte dinamica dei processi canonici orientali, cioè del giudizio contenzioso ordinario e anche quello sommario. Metodo: lezioni frontali concentrati sull analisi testuale dei canoni contenuti nel Titolo XXV del CCEO. Bibliografia: Codex canonum Ecclesiarum orientalium auctoritate Ioannis Pauli PP. II promulgatus, Testo ufficiale latino e versione italiana, in EV 12 (1990/II); Commento al Codice dei canoni delle Chiese orientali (a cura di P.V. PINTO), LEV, Città del Vaticano, 2001; P.V. PINTO, I Processi nel Codice di Diritto Canonico. Commento sistematico al Lib. VII, LEV-Urbaniana University Press, Città del Vaticano, Corsi Ausiliari Ja001 RIGOTTI G.: Latinitas canonica II [continua dal I sem.] Ja005 CECCARELLI MOROLLI D.: Diritto bizantino Contenuto: caratteri generali dell Impero Romano d Oriente e della civiltà costantinopolitana (storia, società, istituzioni e economia). L attività giuridica di Giustiniano ed il Corpus Iuris Civilis. Il diritto bizantino e le sue peculiarità rispetto al diritto romano. Il diritto bizantino in età post-giustinianea: (i) la legislazione sotto la dinastia isaurica ( ); (ii) la legislazione sotto la dinastia macedone ( ); (iii) la manualistica giuridica privata; (iv) i nomocanoni e il loro influsso nella letteratura giuridica dell Oriente Cristiano; (v) influsso del diritto bizantino nelle legislazioni civilistiche orientali e sul diritto ecclesiastico di tradizione costantinopolitana.

15 Scopo: introdurre gli studenti all evoluzione storica del diritto bizantino nonchè quale attuale substrato delle fonti del Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium. Metodo: sviluppo storico della formazione ed evoluzione del ius byzantinum. Lezioni frontali. Bibliografia: D. CECCARELLI MOROLLI, Breve introduzione alla formazione storica del diritto bizantino: i giuristi dell Impero Romano d Oriente, Tirane 2007 [distribuito gratuitamente dal docente]; ID.., s.v. Diritto Bizantino, in Farrugia E. G. (ed.), Dizionario Enciclopedico dell Oriente Cristiano, Roma 2000, Approfondimenti: D. CECCARELLI MOROLLI, Cenni circa l influsso dei Basilikà nel diritto processuale canonico orientale vigente», in KOWAL J. & LLOBELL J. (a cura di), Iustitia et Iudicium. Studi di diritto matrimoniale processuale canonico in onore di A. STANKIEWICZ, vol. III, Città del Vaticano 2010, ; ID., Fragmenta Iuris Romani-Byzantini nel Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium : note per un primo studio, in «Iura Orientalia» 1 (2005), [ ID., Cenni sull organizzazione giudiziaria nell Impero Romano d Oriente in età post-giustinianea, in «Iura Orientalia» V (2009), [ L. DANIELE., Brevi note introduttive circa l' Eparhikon Biblion ( Libro dell'eparca ) quale prodromo di un Code du Commerci nell'impero Romano d'oriente, in «Iura Orientalia» II (2006), [ Corsi Opzionali Jo006 LORUSSO L.: La Congregazione per le Chiese orientali Contenuto: Introduzione generale: le Chiese Orientali e la Congregazione nel magistero di Benedetto XVI, con riferimento al discorso pontificio del 9 giugno 2007 nella visita alla Congregazione per le Chiese Orientali per il 90 della fondazione. Excursus storico: periodo anteriore al 1862, dalla Sezione Orientale istituita da Pio IX in seno a Propaganda Fide alla fondazione del Dicastero adopera di Benedetto XV; dal 1917 al Concilio Ecumenico Vaticano II; il post-concilio fino ai nostri giorni. La Congregazione: struttura, competenze e facoltà nel CCEO e alla luce delle Costituzioni Apostoliche Regimini Ecclesiae Universae Pastor Bonus: Il ruolo della Congregazione nelle Elezioni e Nomine dei Pastori: Patriarchi, Arcivescovi Maggiori e altri Gerarchi orientali nei territori propri; la prassi canonica fuori territorio. La Congregazione e il Vaticano II: la cura della liturgia e di altri aspetti peculiari delle tradizioni dell Oriente Cristiano, e le relazioni ecumeniche et interreligiose, a sostegno dell organico sviluppo delle Chiese Orientali e della loro missione. Scopo: favorire la conoscenza del dicastero, quale espressione del servizio petrino del Vescovo di Roma a favore dell Oriente Cristiano e quale primo interlocutore delle Chiese Orientali Cattoliche a beneficio della loro vita pastorale e della loro presenza sociale, evangelicamente ispirata, nella madrepatria e nella diaspora. Suscitare lo spirito di collaborazione con gli Organismi della Curia Romana e, con opportuni cenni pratici, introdurre all attività ordinaria della Congregazione e agli adempimenti principali nei suoi confronti. Metodo: proposta del docente, con costante riferimento alle fonti, comprese quelle archivistiche del dicastero e le pubblicazioni da esso curate, e per stimolare l analisi e la sintesi dei contenuti il confronto con gli studenti e l interscambio tra le varie tradizioni ecclesiali ed aree di provenienza, sempre riservando proficuo interesse a tematiche o problematiche di attualità. Il corso si conclude con ala visita alla sede della Congregazione. Bibliografia: Decreti Conciliari Orientalium Ecclesiarum (1964) e Unitatis Redintegratio (1964); Giovanni Paolo II, Lettera Apostolica Orientale lumen (1995); Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium, Città del Vaticano 1995; CONGREGAZIONE PER LE CHIESE ORIENTALI, Istruzione per l applicazione delle prescrizioni liturgiche del CCEO, Città del Vaticano 1996; Commento al Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, a cura di P.V. Pinto, Città del Vaticano 2001; Commento alla Pastor Bonus e alle Norme Sussidiarie della Curia Romana, a cura di P.V. Pinto, Città del Vaticano 2003; La Sacra Congregazione per le Chiese Orientali nel cinquantesimo della fondazione , Roma 1969; M. BROGI, La Congregazione per le Chiese Orientali, in La Curia Romana nella Cost. Ap. Pastor Bonus, Città del Vaticano 1990, pp ; ID., L impegno quotidiano della Congregazione per le Chiese Orientali, in Revista española de derecho canonico 53 (1996), pp ; Da Benedetto XV a Benedetto XVI, Atti del Simposio nel 90 della Congregazione per le Chiese Orientali e del Pontificio Istituto Orientale, Roma, 9 novembre 2007, a cura di E.G. Farrugia, Roma Per i contenuti essenziali gli Studenti riceveranno gli appunti dal Docente. Jo008 CRISTESCU M.I.: Fonti del Diritto romeno Contenuto: breve excursus storico. La divisione fatta da I. Bălan in Fonti fasc. VIII, e le principali categorie di fontes iuris: 1) Ius Catholicum; 2) Ius Orthodoxum; 3) Leges civiles in materia ecclesiastica; 4) Nomocanones (Directorium legis, anno 1652, vulgo Pravila); 4) Le cd. Fonti comune dell intera Chiesa romena ( es. i sinodi di Alba-Iulia del: 1697 ; 1698 ; 1699; 1700; 1701; 1711; 1714; 1725; 1725; 1728; 1732; 1739; 1742); 5) Le cd. Fonti comune dell intera Chiesa romena riconosciute dalla Sede Apostolica ( 1872 Sinodo Provinciale I;

16 Sinodo Provinciale; Sinodo Provinciale III); 6) Fonti di diritto universale; 7) Fonti di diritto eparchiale; 8) Consuetudini; 9) Fonti sussidiari. I tre Sinodi provinciali, optima specimina dell applicazione del diritto antico delle Chiese Orientali e, in seguito, anche fontes iuris per il CCEO. Breve riferimento al Concilio provinciale IV( ). Lo status giuridico della Chiesa greco-cattolica romena e le prospettive attuali dello ius particulare. Scopo: prospettare una visione globale sullo ius particulare della Chiesa arcivescovile maggiore sui iuris greco-cattolica romena e soprattutto dei principali fontes iuris; risalire ai Fontes iuris rilevanti, poiché la loro conoscenza materiale e la loro valutazione è la condizione preliminare per la redazione dello ius particulare. Analizzare la misura in cui lo ius particulare della propria Chiesa sui iuris rispecchia i principi direttivi della codificazione e il rispetto della propria tradizione, ossia, fedeltà alla tradizione ma anche apertura ad un organico progresso, circoscrivendo così l identità particolare di tale Chiesa sempre fedele ai sacri canones. Metodo: lezioni frontali, studio dei testi del diritto particolare della Chiesa arcivescovile maggiore grecocattolica romena, analisi dei principali fontes iuris, la loro valutazione e revisione. Bibliografia: BALAN I., Fontes iuris canonici Ecclesiae Rumenae, in SACRA CONGREGAZIONE ORIENTALE, Codificazione canonica orientale: Fasc.VIII: Studi storici sulle fonti del Diritto canonico orientale, Tipografia Poliglotta Vaticana, Città del Vaticano 1932; Concilium Provinciale Primum Provinciae Ecclesiasticae Graeco-Catholicae Alba-Juliensis et Fagarasiensis, celebratum anno 1872, Blasiu 1882; Concilium Provinciale Tertium Provinciae Ecclesiasticae Graeco-Catholicae Alba Iuliensis et Fagarasiensis, celebratum anno 1900, Tipografia Seminarului Arhidiecezan, Blaj 1906; DE CLERCQ C., Decreta viginti synodorum eparchialium orientalium catholicorum, Officium Libri Catholici/Catholic Book Agency, Romae 1970; Decretele Conciliului Prim si al Doilea ale Provinciei Bisericeşti Greco-Catolice de Alba-Iulia şi Făgăraş, Tipografia Seminarului Greco-Catolic, Blaj 1927; NILLES N., Symbolae ad illustrandam Historiam Ecclesiae orientalis in terris coronae S. Stephani, 2 voll., Typis F. Rauch, Oeniponte 1885; SACRA CONGREGAZIONE ORIENTALE, Codificazione Canonica Orientale: Fasc. X: Disciplina Bizantina, ROMENI: Testi di diritto particolare dei Romeni, Tipografia Poliglotta Vaticana,1933. Seminari Js012 RUGGIERI V.: Il monachesimo nel Codice Teodosiano, nel concilio di Calcedonia e nelle Costituzioni e Novelle di Giustiniano Contenuto: dopo un breve accenno al fenomeno monastico nell impero bizantino, si introduce l istituzione, la formazione, le varie tipologie avutesi. Si tratterà di vedere non solo il monachesimo in sé, ma anche in relazione alla vita sociale e alla dinamica con la potestà episcopale così come si evidenzia dal Codice di Teodosio al 560 circa. Scopo: l intento è quello di offrire allo studente la possibilità di leggere le fonti (canoni e leggi) e di criticarle storicamente. Metodo: lettura e discussione sulle fonti in esame, legami con eventi storici che ne hanno causato la ragione. Bibliografia: a parte le opere classiche sulla legislazione imperiale (Codici di Teodosio, Codice e Novelle di Giustiniano), anche G. Banone-Adesi, Monachesimo ortodosso d Oriente e il diritto romano nel tardo antico, Milano Ulteriore bibliografia, anche personalizzata, sarà data nel corso delle lezioni. CORSI PROPRI AL CICLO DI DOTTORATO 2 SEMESTRE Jd001 ALBERTACCI G.: Medicina legale e Diritto canonico

17 Contenuto: Storia, finalità e metodi della medicina legale. 2) L Istituto della perizia medico-legale. 3) La perizia medico-legale nel Diritto canonico. 4) Elementi di sessuologia medica. 5) L impotenza maschile e femminile; la sterilità. 6) Il matrimonio rato e non consumato. 7) La validità del consenso matrimoniale; i motivi di invalidità. 8) L affidamento dei figli; problemi penali e civili relativi ai minori. 9) I reati sessuali. 10) L aborto. 11) Medicina legale e medicina sociale. 12) I problemi bioetici della sessualità e della riproduzione: l aborto, l inseminazione artificiale, la fecondazione in vitro, la sterilizzazione, gli stati transessuali. 13) I problemi bioetici della genetica: le manipolazioni genetiche. 14) I problemi bioetici del diritto alla vita e del rispetto della persona umana: i trattamenti sanitari obbligatori, i trapianti, l eutanasia, la sperimentazione sul vivente. 15) Deontologia della professione medica; la responsabilità professionale. Scopo: favorire l interesse verso la materia attraverso la sua conoscenza dei problemi fondamentale e indicare i suoi rapporti con il diritto canonico Metodo: lezioni frontali in aula Bibliografia: F. ARAGONA, Compendio di Medicina legale e delle Assicurazioni, Milano ; L. DE ROBERT, Médecine légale judiciaire, Flammarion 1975; G. DE VINCENTIS & G. SCIAUDONE, Le tipologie della coppia nei loro riflessi medico-giuridici, Meratta 1978; J. GARCÍA FAILDE, Manual de psiquiatria forense canónica, Salamanca 1991; U. TRAMMA, Alcool, droga e consenso matrimoniale, Napoli 1979; E. SGRECCIA, Bioetica, Milano Jd002 SERRANO RUIZ J.M.: Prassi processuale Contenuto. 1) La concezione personalista del matrimonio canonico nell ispirazione conciliare. La persona essere integrale, storico e comunicante. La relazione interpersonale nel consenso coniugale. L incapacità per il matrimonio (can. 818): analisi della Sentenza c. Annè del 25 febbraio ) L ignoranza invalidante il matrimonio al di là del ruolo dell intelligenza: analisi della Sentenza c. Serrano del 25 aprile 1982: 3) La qualità della persona nel consenso matrimoniale: errore e dolo (cann. 820 e 821): analisi della Sentenza c. Serrano del 28 maggio ) La relazione interpersonale alla radice dell esclusione invalidante del matrimonio; l esclusione implicita; i nuovi capi di esclusione: analisi della Sentenza c. Serrano del 31 marzo ) La coazione come offesa ai diritti fondamentali della persona (cann. 825 e 22); la coazione reverenziale; la coazione riflessa; analisi della Sentenza c. Serrano del 21 marzo Metodo: gli studenti interagiscono con il Professore svolgendo successivamente i ruoli di Avvocato, Difensore del Vincolo e Giudice presentando i casi esistenziali. Jd003 ŠMID M.: Le tematiche religiose nell Unione Europea e nel Consiglio d Europa Contenuto: La panoramica del sistema mondiale della tutela internazionale dei diritti umani: caratteristica di base dell organizzazioni fondamentali della tutela dei diritti umani; documenti di base della tutela dei diritti umani; organi della tutela dei diritti umani; procedure connessi alla tutela dei diritti umani (ONU, Consiglio d`europa, Unione Europea, Africa, America, Lega araba, Islam). Il confronto dei norme giuridiche del sistema internazionale di protezione dei diritti umani che si riferiscono ai tematiche religiose: libertà di coscienza e di religione, libertà di espressione, libertà di riunione, libertà di associazione, diritto al rispetto della vita privata e familiare, divieto di discriminazione (il principio di uguaglianza umana), diritti delle minoranze, diritto al riconoscimento della dignità umana, altri diritti di tipo speciale - della donna, del fanciullo, dei genitori, della gioventù, misure le quali deroghino agli obblighi. Il diritto internazionale concordatario (riguardo i trattati internazionali bilaterali conclusi tra gli Stati e la Santa Sede) nel campo della tutela europea dei diritti umani della natura religiosa: caratteristica fondamentale dei concordati, posizione dei trattati internazionali bilaterali conclusi con la Santa Sede all interno del sistema della protezione giuridica internazionale e statale dei diritti umani, reciprocità dei trattati internazionali bilaterali con la Santa Sede, prospettiva giuridica costituzionale sui trattati internazionali bilaterali con la Santa Sede, status degli accordi conclusi con le chiese al livello nazionale, compatibilità dei trattati con il diritto dell Unione europea, ricezione del diritto canonico nel diritto dello Stato attraverso trattati internazionali bilaterali con la Santa Sede, status dei trattati internazionali bilaterali con la Santa Sede nell ordine giuridico della Santa Sede. La caratteristica della giurisprudenza adottata dagli organi giudiziari dell Unione europea e del Consiglio d Europa connessa con la dimensione religiosa e morale dell Europa: caratteristica della giurisprudenza relativa alla libertà religiosa e quella di coscienza, il significato e la tutela della coscienza, questione della stabilizzazione dei nuovi diritti umani dal punto di vista della tutela dei diritti connessi con la libertà religiosa, principi del laicismo e della laicità, casi fondamentali nel quadro del CE e dell`ue, modelli della tutela di coscienza. Scopo: approfondire l interesse della materia, attraverso la conoscenza dei diritti umani connessi con le tematiche religiose e degli intenti della Santa Sede di stabilizzare e di rafforzare la libertà religiosa nell`europa e nel mondo; fornire una conoscenza fondamentale ed integrale relativa allo status attuale delle istituzioni religiose (non solo quelle cattoliche o cristiane) e dei diritti umani riguardo la dimensione religiosa e morale dell Europa moderna attraverso i sistemi giuridici dell Unione europea e del Consiglio d Europa.

18 Metodo: lezioni frontali in aula con discussione nei punti di controversia, lavoro con le fonti, i testi e i documenti, preparati dal docente, consegnati agli studenti in forma elettronica dopo ogni lezione. Bibliografia: V. BUONOMO, I diritti umani nelle relazioni internazionali, Ed.: Pontificia Univ. Lateranense, 1997; B. CONFORTI, Diritto internazionale, Ed.: Editoriale Scientifica, 2006; L. FERRARI BRAVO F.M. DI MAJO A. RIZZO: Carta dei diritti fondamentali dell`unione Europea, Ed.: Giuffré, 2001; B. CONFORTI C. FOCARELLI, LE NAZIONI UNITE, Ed. CEDAM, Jd004 BUONOMO V.: Istituzioni di Diritto internazionale Premesse terminologiche, definizioni e classificazioni. Caratteri della comunità internazionale. I soggetti del diritto internazionale. Gli organi dei soggetti internazionali. Le procedure di creazione del diritto internazionale. La consuetudine internazionale. I trattati internazionali: stipulazione, integrazione, efficacia, nullità, estinzione, sospensione. Cenni sulla soluzione pacifica delle controversie internazionali. La S. Sede nella comunità internazionale e nel diritto internazionale Bibliografia: B. CONFORTI, Diritto Internazionale, Napoli 2002; J. BROWNLIE, International Law, Oxford Jd005 BUONOMO V.: Istituzioni delle Organizzazioni internazionali Il processo di istituzionalizzazione della società internazionale, l organizzazione internazionale e il diritto internazionale; le varie tipologie di organizzazioni internazionali. L ONU ed il suo funzionamento. La Chiesa Cattolica ed il suo apporto di magistero alla Comunità Internazionale. La S. Sede e la sua diplomazia multilaterale. Bibliografia: B. CONFORTI, Le Nazioni Unite, Padova ; V. BUONOMO, Geo-politica dell integrazione e tutela dei diritti umani, Roma 2001.

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