COMUNE DI FIORANO MODENESE

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1 COMUNE DI FIORANO MODENESE Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche Scuola Primaria Ambient Arti L arte, la scienza e l ambiente a scuola Gli elaborati esposti nella mostra Ambient Arti sono stati realizzati nell ambito dei laboratori promossi dalla Scuola Immagine di: William Wilson, Tutti gli esseri umani nascono uguali in dignità e diritti, 1997, pastello su carta, RivistaDada N 18, Artebambini Primaria e dal Comune di Fiorano nell anno scolastico 2011/12, hanno partecipato le classi terze e quarte delle scuole primarie di Fiorano, Crociale e Spezzano. I percorsi didattico-educativi e i laboratori artisticoespressivi si sono ispirati alla Carta dei diritti dei bambini all arte e alla cultura, in particolare: I bambini hanno diritto a partecipare all arte in tutte le sue forme ed espressioni, a poterne fruire, praticare esperienze culturali e condividerle con la famiglia, le strutture educative, la comunità, al di là delle condizioni economiche e sociali di appartenenza. LA CARTA DEI DIRITTI DEI BAMBINI ALL ARTE E ALLA CULTURA Promossa dal Teatro Testoni di Bologna discende principalmente da due fondamentali presupposti: la Convenzione sui Diritti dell Infanzia approvata dall Assemblea delle Nazioni Unite nel 1989 e la Carta europea dei diritti del fanciullo varata dal Parlamento Europeo nel In particolare nell articolo 31 della Convenzione Onu si afferma che: 1) Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale e artistica. 2) Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali. CLASSI E INSEGNANTI COINVOLTI NEL PROGETTO Scuola Primaria E.Ferrari Fiorano Classe IV A Patrizia Fava, Donatella Guido Classe IV B Chiara Donadelli, Maria Vitale Classe IV C Angela Bondì, Gabriella Cuoghi, Maria Grazia Marcolongo Scuola Primaria L.Guidotti Crociale Classe III A Ofelia Pagliarini, Donata Zernone, Sara Gattamelati Classe III B Sonia Galatioto, Maria Colamassaro Classe III C Daniela Gentosi, Michela Nicolini, Katia Ferrini Scuola Primaria C.Menotti Spezzano Classe III A Maria Biagini, Letizia Pagliani Classe III B Carmela Falcone, Elettra Schiavone Progettazione pedagogica: Mauro Speraggi Progettazione artistica: Paola Ciarcià Artebambini è un ente pedagogico-formativo riconosciuto dal MIUR

2 I DIRITTI DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA cittadinanza, partecipazione e libera espressione Per affermare i diritti dei cittadini più giovani Per dare voce e spazio alle idee, ai bisogni, alle espressioni artistiche e culturali di bambini e ragazzi Per investire nel futuro I bambini e i ragazzi devono poter avvicinarsi all arte, in tutte le sue forme: teatro, musica, danza, letteratura, poesia, cinema, arti visuali e multimediali sperimentare i linguaggi artistici in quanto anch essi saperi fondamentali e essere parte di processi artistici che nutrano la loro intelligenza emotiva e li aiutino a sviluppare in modo armonico sensibilità e competenze sviluppare, attraverso il rapporto con le arti, l intelligenza corporea, semantica e iconica e godere di prodotti artistici di qualità, creati per loro appositamente da professionisti, nel rispetto delle diverse età partecipare a eventi artistici e culturali con continuità, e non saltuariamente, durante la loro vita scolastica e prescolastica e usufruire di un sistema integrato tra scuola e istituzioni artistiche e culturali, perché solo un osmosi continua può offrire una cultura viva vivere esperienze artistiche e culturali accompagnati dai propri insegnanti, quali mediatori necessari per sostenere e valorizzare le loro percezioni, frequentando una scuola che sia reale via d accesso a una cultura diffusa e pubblica perché tutti i bambini e i ragazzi hanno diritto all arte e alla cultura

3 IDENTITÀ, ESPRESSIONI E RITRATTI FACCE D AUTORE Il ritratto è il genere artistico e letterario più visitato non solo dagli artisti ma anche da chi per la prima volta si cimenta con i tratti di un volto. C è il ritratto ideale, quello convenzionale, quello di corte, realista e surrealista i tanti modi di interpretarlo spingono a giocare con l identità, con la propria immagine, con gli indizi del proprio viso e di quelli altrui per comunicare gioia, tristezza, rabbia, stupore, potere. IL RITRATTO DA ARCIMBOLDO A BAJ Giuseppe Arcimboldo, Autunno, 1573, olio su tela, 76 x 63,5 cm, Museo del Louvre, Parigi Enrico Baj, Adalbert de Talleyrand-Périgord, 1999 Enrico Baj ( ) protagonista dell avanguardia internazionale degli anni 50 utilizzò con ironica fantasia tecniche inconsuete. Sue le complesse costruzioni eseguite con il popolare gioco del meccano e la fortunata serie dei Generali e delle Dame. In questo laboratorio è stata realizzata una galleria personalissima fatta di facce con tecniche e materiali diversi. FACCE DI BUCCIA Philippe Dereux, allievo di Dubuffet, nel suo bellissimo Piccolo trattato delle bucce racconta la folgorante scoperta dei carciofi. Da quel momento l artista utilizza la buccia di carciofi, cetrioli, melanzane, zucchine, patate, come colori per i suoi quadri. Così scrive nel suo diario: L insignificante patata mi ha donato recentemente una Philippe Dereux, Les Bagnards, 1977, melanzane, zucchine, avocado, banane, pepe, noccioli di pesca, arancia, melone e pomodoro, 70 x 52 cm. grande gioia: dopo averla essiccata, al forno, sotto il sole o all aria aperta, è diventata di uno splendido colore scuro, quasi nero, difficile da definire. Ispirandosi a questo artista i bambini hanno sbucciato frutta e verdura per creare una faccia, un ritratto a prova di assaggio.

4 LEGGERE L'ARTE Leggere l arte costruendo libri d'artista: libri illustrati, libri-oggetto costruiti con i materiali più disparati, intendendo il libro non tanto come forma, ma come esperienza. Spesso dunque solo l'involucro ricorda il libro ed altre componenti prendono il sopravvento al di là del linguaggio: la materia, la struttura, il colore, il volume, la sequenzialità, in un rimescolio di rapporti tra immagine e parola. UN MODÌ TRA LE PAGINE Illustrazione di Svjetlan Junakovic da Ti racconto l arte del 900 Edizioni Artebambini Modigliani, grande pittore, ritraeva le sue modelle in forme allungate, niente affatto veritiere, mai conformi alla realtà. Faceva ritratti ma il suo sogno era fare lo scultore, noi abbiamo giocato a dare la terza dimensione a ritratti di carta immaginandoli come sculture che a sorpresa escono dalle pagine. MONDRIAN: PAGINE D ARTISTA TRA FORMA E COLORE Proporre ai bambini un artista come Mondrian apparentemente distante, difficile, astratto può sembrare impresa ardua, una strada da non percorrere, non all altezza.. Invece si può tradurre la sua opera, farla diventare percorso a metà tra il libro e la geometria, discutere sul significato di astratto e concreto, ricercare le regole dei suoi quadri, l essenzialità dei suoi colori e degli spazi bianchi, l importanza dell equilibrio cromatico e della tridimensionalità. STORIE DI CARTA La carta può essere stropicciata, bucherellata, arricciata, piegata, distesa. Si possono creare lunghe strisce manipolando carta d ogni tipo, costruendo sequenze narrative da leggere con le mani. Un vocabolario di sensazioni tattili ispirate al tattilismo del futurista Marinetti e alle esperienze recenti di Bruno Munari. Filippo Tommaso Marinetti, Paris-Soudan, 1921, assemblage su cartone, 46x 22 cm. La necessità di rappresentare il reale attraverso nuovi alfabeti viene inoltre resa con l utilizzo di vari materiali che rendono le tele polimateriche. È futurista del resto la prima tavola tattile, costruita da Marinetti con lo scopo di creare un percorso da toccare e non solo da osservare!

5 MADAME PICASSETTE: artisti per un giorno Il mio lavoro artistico l ho chiamato Quattrocchi perché è strano ma gli ho fatto quattro occhi colorati perché volevo che vedesse meglio di me! Riccardo K. Ci hanno insegnato a fare arte e ci hanno detto che a fare arte non si ha più paura. La mia opera si chiama Donna felice e l ho chiamata così perchè mi piace tanto questo nome e mi piace come l ho fatta.per me è Ho fatto una parte della faccia femminile e l altra parte maschile. Ho chiamato la mia opera I sempre felici perché per me sono molto vivaci. Mi sono divertita un mondo grazie alle maestre che sono sempre felici. Francesca Angelica Io ho preso per fare la faccia scolpita il cartoncino lilla. Silvio Per creare la faccia ho tagliato tanti cartoncini di forme diverse in modo da fare gli occhi, la bocca, le orecchie, la lingua e i capelli. Poi i pezzetti li ho attaccati in disordine sulla faccia. Che espressione pazzoide! Questa è la storia del mio Signore con le orecchie blu! Adesso sono qui con il mio Signor Re che mi guarda mentre sto scrivendo, ora però lui è un po stanco perché ha lavorato troppo quindi lo mando a riposare Franco stata molto bella quest esperienza, e la vorrei rifare! Giorgia Il nome che ho dato alla mia scultura è stato il Leone gentile perchè io aiuto delle volte mia sorella. Lorenzo Io ho chiamato la mia opera "Il capellone" perchè mi assomigliava tanto. Angelo Federico Siamo ritornati in classe soddisfatti di questo lavoro. La mia opera d arte l ho chiamata Metà uomo meta lince perché aveva gli occhi e le orecchie da lince. Con la carta abbiamo scolpito un opera vi chiedete come? Abbiamo preso un cartoncino colorato e l abbiamo piegato a metà. Precisamente nell estremità del foglio abbiamo fatto un taglietto lungo 2 centimetri con le forbici. Abbiamo ripiegato i margini in modo che il cartoncino stesse in piedi. Dopo con i ritagli di colore diverso dei nostri amici abbiamo fatto gli occhi e il naso e tutto il resto. Con il cartoncino un po più rigido abbiamo fatto il piedistallo poi abbiamo dato il titolo. Michael Ritratti personali su piedistallo partendo da semplici forme geometriche, per esplorare la tridimensionalità attraverso l'asimmetria, le diverse gradazioni di una sola nota cromatica o del contrasto squillante di colori, la costruzione di forme modulari, la conoscenza multipla di punti di vista. Pablo Picasso, Maria Teresa, 1937, olio su tela, Museo Picasso

6 CON GLI OCCHI DI KANDINSKIJ Attraverso le opere di Kandinskij, si è fatta un esperienza di un linguaggio nuovo, di un codice diverso con cui comunicare dove musica e immagine si fondono per realizzare un pentagramma di colori. CHE COLORE HANNO LE EMOZIONI? Kandinskij rompe con la tradizione di dipingere oggetti e figure che esistono nella realtà e crea la sua prima opera astratta nel Si tratta di un acquerello: uno spazio fluido, di linee improvvise e macchie di colore in movimento, elastiche, deformabili, un registro di sensazioni interiori di espansione e contrazione. Kandinskij inizia allora ad usare, coerentemente con le sue idee, e con l aspetto delle sue pitture, titoli come: Impressioni, Improvvisazioni, Composizioni lasciando all osservatore la libertà di interpretarli secondo la propria soggettività. V. Kandinskij, Suoni contrastanti, 1924, olio su cartone, Musée National d Art Moderne - Centre Georges Pompidou, Parigi. FORME COLORI E MUSICA Ma si possono davvero mettere insieme forme e colori come si mettono insieme le note musicali? Noi, come Kandinskij, lo abbiamo fatto. Dapprima abbiamo colorato su un cartoncino le nostre emozioni che sono diventate le note di una musica dipinta, poi abbiamo sistemato le forme su dei fili come fossero righe di un pentagramma. Abbiamo provato, come lui, a creare una musica da guardare e da sentire con gli occhi.

7 Consiglio Comunale dei Ragazzi di Fiorano Modenese FACCE METICCE: VOLTI D ARTE ESPRESSIONI DI CITTADINANZA COMUNE DI FIORANO MODENESE Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche Scuola Secondaria di Primo Grado F. Bursi Da sempre le popolazioni vanno e vengono, trasportano e portano, s incrociano e s intrecciano mescolando i loro DNA e le loro storie. Tutto si contamina: forme, parole e immagini. Possiamo allora creare un ritratto la cui identità è rappresentata da una trama di opere d arte, di linguaggi, di immagini e di colori Ispirandoci all opera dell artista cecoslovacco Jirí Kolár, uno dei protagonisti della poesia visiva contemporanea, abbiamo utilizzato le infinite possibilità del collage, mediante il superamento della bidimensionalità come valore tradizionale della pittura. FACCE D ARTE E DI PAROLE Nel primo incontro i ragazzi del CCR hanno dato voce alle loro idee, ai loro desideri, alle loro necessità. Hanno cercato le frasi, le parole e le immagini che più rappresentano i modi di essere cittadini di oggi e di domani. Le sagome dei visi, utilizzando la tecnica leonardesca dell ombra proiettata, è diventata la cornice simbolica di questi bisogni. Successivamente sono state inserite all interno dei visi le parole e le frasi, oppure immagini tratte da opere d arte per dare significato alla nuova identità. Nato nel 1914 a Protivín (Boemia del Sud) da un padre panettiere e una madre lavandaia, Kolár è fin da giovanissimo attratto dal fascino della carta stampata. Desidera diventare tipografo, ma è costretto a fare ora il cameriere, ora l'operaio, ora il badilante. Il suo apprendistato lo fa in casa, dove una zia che trascriveva in continuazione poesie, offre al giovane una sorta di antologia casalinga che lo avvicina a un universo di parole che ben presto riuscirà a fare sposare ad altrettante immagini. Nel 1942, insieme ad altri artisti fonda il Gruppo 42, che si prefigge un intenso dialogo tra poesia e pittura. E così prende il via un'incessante attività che, partendo sempre dalle immagini, lo porta a esplorare il collage in tutte le sue forme: dai Rollage ai Frottage fino agli Intercollage, Kolár, dopo avere ereditato il modus operandi della tradizione dada-surrealista, continua a ricercare un linguaggio poetico e lieve con cui decifrare la realtà. Una sorta di alfabeto morale come scrisse Claudio Parmiggiani con cui l'artista ha saputo "rendere fantastiche le cose più umili dello sguardo quotidiano", sottraendole al loro destino e rallentando il corso della loro esistenza.