Riempimento volumetrico :

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Riempimento volumetrico :"

Transcript

1 ASPIRAZIONE ARIA NEL 4 TEMPI Importanza dell' alimentazione dell' aria: la potenza che il motore produce è influenzata pesantemente dalla rapidità con cui essa riesce. Il processo di alimentazione dell' aria presenta caratteristiche sostanzialmente differenti nel caso di motore due tempi rispetto a uno 4 tempi: nel primo infatti è dedicata una frazione inferiore alla metà del ciclo per il ricambio dell' aria e di solito tale ricambio è meno buono che nei 4 tempi. Si tenga presenti che i discorsi che faremo sono validi sia per un motore diesel che 8, precisando che: Nel benzina regolo la potenza riducendo proporzionalmente portata di aria e combustibile, tramite chiusura della valvola a farfalla (si riduce così Qin nel ciclo) Nel diesel introduco sempre la stessa aria per ogni carico e cambio la quantità di combustibile introdotto Per questo motivo per il motore 8, al fine di fare un discorso del tutto generale considereremo valvola a farfalla sempre aperta. PROCESSO DI RICAMBIO ARIA E GAS Si riporta l' andamento delle pressioni nel cilindro di un motore non sovralimentato, di un 4 tempi, durante il processo di sostituzione della carica, in funzione dei volumi. Con un certo anticipo rispetto al PMI si apre la valvola di scarico, si sacrifica un poco di lavoro utile della corsa di espansione ma i gas combusti escono spontaneamente sotto effetto della differenza di pressione con l'ambiente, ancora prima quindi di iniziare la corsa opposta di espulsione. Con questo anticipo di apertura la linea di espansione è quindi più pendente di un isoentropica, in quando la pressione diminuisce più di quanto dovrebbe. Quando il pistone inverte la sua corsa con questa strategia la pressione è scesa a un valore prossimo a quello ambiente e il lavoro necessario all' espulsione si riduce. La decisone del punto esatto in cui tale valvola si apre è il chiaro risultato di un processo di ottimizzazione: Scegliere cioè il giusto compromesso fra riduzione lavoro di espulsione gas per compressione di questi ultimi e perdita di corsa utile di espansione. Normalmente si anticipa rispetto al PMS l'apertura della valvola di aspirazione e si ritarda la chiusura di quella di scarico: questo consente di sfruttare l' inerzia dei gas uscenti per richiamare la carica fresca nel cilindro, prima che questo inizi la sua corsa di ritorno. Durante la discesa del pistone viene aspirata carica fresca, questa può continuare a entrare nel cilindro per inerzia, anche dopo che si è raggiunto il PMI: per sfruttare tale effetto si chiude la valvola di aspirazione con un opportuno ritardo rispetto al PMI Riempimento volumetrico : FATTORI CHE LA CARICA ASPIRATA DIFFERENTE DA QUELLA TEORICA Sicuramente si vuole che l'aria introdotta sia maggiore della aria teorica, ossia l'aria che si introdurrebbe in un volume pari alla cilindrata, in condizioni termodinamiche pari a quelle ambientali o pari a quelle a valle del turbocompressore se ho un motore sovralimentato. Vedremo che in verità in alcune condizioni può entrare più aria di quella teorica. 1. Nel processo di espulsione dei gas di scarico, non riesco a espellerli completamente, questo a causa dello spazio morto: i gas caldi contenuti in esso si trovano a pressione maggiore Dell' ambiente, quindi quando il pistone scende per aspirare carica fresca, si espandono e questo Limita la nuova entrata di aria. 2. l'intercooler e il turbocompressore sono delle buone strategie per aumentare la quantità di aria entrante: La densità con il compressore salirebbe ma anche la temperatura, l'intercooler quindi la abbassa alzando ulteriormente la densità e quindi la massa di aria entrante.

2 Nella fase di espulsione gas la pressione che regna nel cilindro è maggiore di quella ambiente. Questo a causa delle perdite di carico a valle del cilindro (filtri marmitte ecc). La pressione ha un andamento oscillante a causa di onde di pressione nei condotti. Nel punto r si osserva P camera > p ambiente----> sicuramente ho predita di carica fresca perché la carica fresca non riesce a entrare ( oltretutto tale carica fresca si trova già a p più bassa dell ambiente a causa delle perdite di carico sul ramo di aspirazione----> necessario a questo punto muovere il pistone verso il basso per aspirare, creando depressione. Durante il processo di aspirazione gas la linea di pressione è per tutto il tempo minore della pressione ambiente, a causa delle perdite di carico in aspirazione (filtro, condotti ecc) e dell' inerzia dei gas. Arrivo nel punto 1: qui la pressione è sicuramente più bassa di quella ambiente quindi necessariamente lambda<1. Durante il processo di alimentazione l'aria incontra condotti e pareti calde: lo scambio termico induce quindi un aumento di temperatura dei gas e una conseguente dilatazione di questi ultimi, accompagnata da riduzione di densità----> lambda scende. Effetti dinamici di pressione e velocità causati da instazionarietà del flusso. Tali effetti possono essere positivi o negativi e vanno ad aumentare o diminuire il riempimento. Questi effetti dipendono strettamente dal regime di rotazione, quindi dovrei sincronizzare adeguatamente l'apertura e chiusura delle valvole a seconda del regime per sfruttarli al meglio. Per ragioni di costi spesso i motori sono progettati con angoli fissi di apertura e chiusura valvole, che sono ottimi per uno stretto range di numero di giri. Nei motori più evoluti si va a variare questa legge di apertura e chiusura in funzione del numero di giri e del carico. Quanto detto fino adesso può essere sintetizzato con un utile espressione analitica per il coefficiente di riempimento, che anche se non più utilizzata e sostituita da programmi cfd può essere un buon riferimento per un primo dimensionamento. Per ricavarla (non importante ) si parte da un bilancio di energia e si introducono una serie di ipotesi. Bilancio energia Dove i punti i ed r sono individuati Dal grafico pressione volumi precedentemente descritto Energia che esce dal sistema Energia che entra nel sistema data da energia residui più aria Ipotesi: carica fresca e gas residui gas perfetti con stesso cp e cv ed R non è apprezzabile la fuga di carica fresca attraverso la valvola di scarico, nel periodo in cui (verso la fine dello scarico) entrambe le valvole sono aperte quasi stazionarietà del flusso Riarrangiando i termini: Riscaldamento gas in aspirazione Effetto delle perdite di carico Dove il deltat è l'incremento di temperatura subito dalla carica fresca qualora questa ricevesse l'intero calore Q, globalmente ceduto all' interno del fluido durante il processo di aspirazione L lavoro globalmente ceduto all' esterno nell' intero Effetto della processo pressione dei residui

3 ANDAMENTO DI λv IN FUNZIONE DELLA VELOCITà MEDIA DEL PISTONE n.b stiamo sempre considerando pieno carico Si vuole mettere in luce come si arriva al riempimento effettivo, partendo da un riempimento del 100%, scorporando ogni singolo effetto precedentemente descritto. Linea nera tratteggiata: in verità non si ha riempimento del 100% a causa dell' evaporazione del combustibile contenuto nella miscela Linea blu : riscaldamento del fluido nei condotto: questo effetto ha un peso decrescente con u perché diminuiscono i tempi di permanenza del fluido nei condotti (ha meno tempo per scaldarsi Linea rossa perdite di riempimento dovute a effetti di natura viscosa: cioè cadute di pressione rispetto alla p ambiente. Aumentando la velocità del pistone il flusso va più veloce e quindi questo effetto è più importante in quanto le perdite sono proporzionali al quadrato della velocità del flusso Linea verde blocco sonico: all' aumentare del regime di rotazione non è detto che la portata smaltita riesca a seguire il moto del pistone. In qualche sezione ristretta si verificherà il blocco sonico di portata e questa non potrà più aumentare. Linea blu ho concomitanza di due fenomeni nel passaggio:ram effect + backflow Ram effect: fenomeni dinamici di oscillazione di massa e inerziali, mi possono portare a qualche vantaggio rispetto a una oscillazione stazionaria, se sono in frequenza con il movimento del pistone. Avvengono ad alti regimi e dipendono da come sono stati dimensionati i condotti (dimensionamento ottimo per un limitato range di giri) Backflow o riflusso: il fasamento fisso delle valvole favorisce i ram effect ad alti giri ma può portare a riflusso a bassi regimi di rotazione: l'aria torna indietro. Accade a bassi giri se ritardo la chiusura della valvola di aspirazione: ad alti giri è un vantaggio perché si riesce a sfruttare l' inerzia dell' aria entrante, consentendo di continuare a iniettare aria anche mentre il pistone sta salendo. Il problema è cha a bassi giri questo effetto (è un ram effect) non funziona più essendo l'aria dotata di minore velocità e conseguente inerzia inferiore----> il flusso torna indietro. Liena nera: è la linea effettiva di riempimento. l'ultimo aumento di efficienza È dovuto all' sfruttamento dell' inerzia dei gas in fase di scarico: aprendo e chiudendo opportunamente le valvole di aspirazione e scarico si può sfruttare l'inerzia dei gas di scarico per richiamare nuova carica fresca. Tale effetto funziona meglio ad alti giri in quanto i gas combusti hanno un inerzia maggiore. effetti quasistazionari effetti dinamici

4 VALVOLE A FUNGO Come organi di controllo delle luci di ammissione e scarico vengono prevalentemente usate valvole a a fungo. Queste sono sedi di notevoli perdite di carico in quanto sono caratterizzate da sezione molto strette. Stelo valvola: deve garantire buona tenuta e reggere alle sollecitazioni meccaniche La valvola si muove con moto traslatorio lungo l'asse, lasciando libero un passaggio a corona circolare. Ha la caratteristica di regolare in uno spazio ristretto con tempi brevi. Nel suo passaggio il flusso deve essere diretto nel modo opportuno, evitando spigoli vivi e distacchi di vena fluida. Il peso delle perdite in aspirazione è maggiore del peso delle perdite allo scarico. In aspirazioni si scelgono quindi diametri maggiori per ridurre le perdite SEZIONI DI PASSAGGIO DEI GAS ATTRAVERSO LE VALVOLE In funzione dell' alzata h, si individuano tre diverse condizioni della sezione geometrica minima di passaggio, perpendicolare alla direzione del flusso, che dipende strettamente dall' angolo di manovella, a regime fissato Alzata h piccola: la sezione di passaggio è la sup laterale di un tronco di cono, individuato dal diametro della base minore dv, dalla generatrice l', dal diametro della base maggiore dv+2*l'cos(beta) Alzata media: l' va a finire sullo spigolo diventando l''. La sezione di passaggio è ancora la sezione di un tronco di cono, ma aumentando l'alzata, l'angolo di base aumenta da un valore pari a beta, fino a tendere a 90

5 3. Ad angoli sufficientemente grandi la superficie laterale della sezione di cono diventa più grande della corona circolare individuata da dv e ds---> diventa l'area minima. A sede= pi* (dv^2/4-ds^2/4) È possibile riportare come tale sezione minima di passaggio (adimensionalizzata rispetto alla sede As) evolve in funzione dell' angolo di manovella (linea continua), sia per la fase di aspirazione che di scarico. Qui quando il rapporto è unitario ci troviamo ovviamente nella condizione descritta dal punto 3 Linea tratteggiata: il flusso, a causa del coefficiente di efflusso va a occupare un' area inferiore (la vena fluida si restringe nel passaggio) COEFFICIENTE DI EFFLUSSO È dato dal rapporto fra portata di aria ideale e portata di aria ideale teorica, definiamo entrambe queste portate, prima di giungere a una formulazione analitica e prima di commentarne particolari andamenti in funzione di altre grandezze. flusso reale attraverso la sez ristretta della valvola a fungo È possibile studiare le condizioni di flusso indipendentemente dal funzionamento del motore: in banchi di prova misuro in condizioni stazionarie la capacità di smaltire portata del gruppo. l'errore che si introduce con questa approssimazione è basso, e comunque qualsiasi modifica individuata che sia capace di migliorare i flussi in condizioni stazionarie può essere vantaggiosa anche per il reale funzionamento del motore. Come si fa sta prova? Impongo differenza di pressione e uso piccolo ventilatore aspirante o premente. Si varia progressivamente la posizione della valvola di aspirazione e per ogni posizione misuro la portata istantanea in aspirazione e in scarico (tenendo fisso il deltap ). Ovviamente il flusso deve essere invertito nelle prove di aspirazioni e di scarico, non essendo il flusso di una valvola simmetrico. Flusso ideale attraverso la sezione ristretta di una valvola Ricordando fisica tecnica è macchine, si può sempre ricavare la portata di aria ideale isoentropica di un gas perfetto, smaltita da una sezione ristretta, in funzione del salto di pressione, dell' area minima A2, del rapporto dei calori specifici e delle condizioni a monte del flusso ("0"). All aumentare del delta p aumenta la velocità istantanea nella sezione ristretta finchè non si raggiunge la velocità supersonica---> blocco sonico di portata Resta adesso da definire A2, per il caso specifico delle nostre valvole a fungo. La scelta è arbitraria, nella nostra trattazione scegliamo l'area della sede di valvola, più semplice da calcolare dell' area minima geometrica (di cui si era descritto l'andamento<9 A=pi*dv^2/4---> risulta costante. m* portata critica

6 Studiati quindi i flussi ideali e ricavati sperimentalmente i flussi reali, si può definire il coefficiente di efflusso e riportarne l'andamento. loss prove di questo tipo vanno bene anche dal punto di vista computazionale questo perché flusso più semplice stazionario. Un compiuter può ottimizzare al meglio le geometrie. La prova sperimentale è a basto costo e quindi può validare le prove numeriche (basta ce ne validi poche). si osserva che come ci sia spetta il coeff di efflusso cresce alzando l'alzata. Tuttavia resta molto basso, proprio per come abbiamo definito l'area di riferimento, che è sempre più grande dell' area minima geometrica. Si evince che nel flusso inverso le perdite fluidodinamiche sono più consistenti, proprio per come è fatta la geometria, i distacchi di vena sono maggiori. Nel flusso diretto invece la geometria accompagna meglio la vena fluida. Dal diagramma C(h), conoscendo h(anglo di manovella), si può determinare la funzione C(teta) ALZATA MASSIMA DI VALVOLA Immagino che sia stabilita la legge di alzata h(teta), che è determinata da diverse condizioni che non approfondiremo. Tale legge influenza certamente il buon riempimento del motore ma ancora più importante è ottimizzare al meglio il valore massimo di alzata, che è l'unico parametro su cui si può effettivamente agire in sede progettuale. A tale scopo, consci della complessità di calcolo dell' area geometrica minima resa disponibile (di cui abbiamo parlato all' inizio del paragrafo), si considera un' area approssimata ma dal calcolo più immediato, che metteremo in funzione dell' alzata. Questa area è la superficie laterale del cilindro in figura, di diametro pari a dv e altezza h. Rapportandola all' area di diametro dv, ossia quella di riferimento nel calcolo della portata ideale, si può avere un idea dell' ordine di grandezza del coeff di efflusso, per questo motivo si riporta tale funzione nello stesso diagramma C(h/dv)---> è una retta. Quando il coefficiente Г raggiunge il valore unitario, risulta superfluo alzare ancora il valore dell alzata, in quanto la superficie minima diventa quella della sede di valvola, si spiega così il senso del tratto orizzontale. Quando h/dv =1/4 la sezione ristretta inizia a essere quella del diametro della valvola. da un punto di vista fluidodinamico ci si spinge anche a 0,30, intorno a questi valori avrò quindi il massimo di C. Dv= Qui l è indicato come h

7 Fissato il diametro della valvola so quindi quanto sarà l' alzata. Il diametro sarà fissato da condizioni geometriche, dovrà essere compatibile con le sezioni di aspirazioni e scarico e con le dimensioni del cilindro, dovrà inoltre essere tale da evitare condizioni di blocco sonico in qualunque regime di funzionamento del motore. SCELTA DEL DIAMETRO Dv devo verificare che al variare del regime non si raggiunga le condizioni di blocco sonico nelle valvole. Come si fa questa analisi? (che comunque è semplificata a spanne) Si definisce un parente del numero di mach: indice di mach o gulp factor, dato dal rapporto fra la velocità media del flusso nella sezione ristretta e numero di mac---->ha il significato di numero di mac medio nella sezione ristretta della valvola d'aspirazione Ac area cilindro, up vel media pistone Coefficiente di efflusso medio Dell'intera fase di aspirazione area di passaggio efficace della valvola, mediata nell' intero processo posso stimare il coeff di riempimento volumetrico, poiché con un semplice modello, che sottointende alcune ipotesi come gas ideale, si giunge alla semplice formulazione: Zcrit=0,5 Confermata anche bene dai dati sperimentali (riportati in figura, con Diversi alzate e diametri). Oltre Z=0,5 il coeff di riempimento volumetrico decade perché si raggiunge il blocco sonico. Noto questo posso conoscere quale è la sezione minima al variare del regime, affinchè non si realizzi blocco sonico. Alti diametri delle valvole consentono di tenere Z basso, anche ad alti regimi di rotazione. Il diametro della valvola è tuttavia limitato dalla grandezza del cilindro: Questi sono casi ideali, in verità devo considerare anche opportuni spessori, presenza di iniettori e candela, inoltre posso avere una camera di tipo a tetto o emisferico non per forza piano ---> aumento la superficie disponibile alle valvole. Si cerca sempre di realizzare diametri più grandi possibile, compatibilmente con lo spazio a disposizione. In genere il diametro della valvola di aspirazione è più grande di quello della valvola di scarico, a causa della maggiore influenza che le perdite di carico in aspirazione hanno. La tabella riporta valori tipici dei diametri delle valvole in aspirazione e scarico. Altre al vantaggio di avere a disposizione una maggiore sezione di passaggio del flusso, ciascuna valvola ha inerzia minore ed è meglio raffreddabile, tuttavia ho maggiore complessità del gruppo di comando.

8 Valvle timing Nel caso ideale le valvole si aprono e chiudono istantaneamente, in corrispondenza del pms e del pmi. Nella relatà invece non è possibile, se così fosse subirebbero infatti accelerazione infinita, inoltre per motivi inerziali e di effetti d'onda conviene anticipare e ritardare le aperture /chiusure. Dobbiamo essere in grado di sincronizzare le leggi di alzata che abbiamo visto (cioè come varia il coeff di efflusso), in funzione del funzionamento del motore, in particolare quindi ci conviene conoscere i seguenti diagrammi: Area resa a disposizione dalle valvole Area effettiva (ottenuta Moltiplicando la prima per coeff efflusso) Il diagramma rappresenta il ciclo di ricambio gas: 1 quando il pistone non è ancora al pmi, inizia ad aprire in modo graduale la valvola di scarico. appena apro ho un onda che si propaga lungo il sistema di scarico. la p nel cilindro scende a causa di questa apertura 2 qui ho il valore massimo di alzata 3 con un certo anticipo rispetto al pms la valvola di aspirazione inizia ad aprire, qui ho un punto di incrocio, dove entrambe le valvole sono aperte. 4 con un certo ritardo risp al pms chiudo la valvola di scarico 5 per massimizzare il riempimento ritardo la chiusura della valvola di aspirazione, grazie ad effetti inerzialie e instazionari. Vediamo nel dettaglio ognuno di questi punti EVO: EXUAST VALVLE OPENING: oss: per migliorare il rendimento del motore devo migliorare il ciclo indicato, è l'unica cosa che conta. nel momento in cui anticipo l'apertura della valvola di scarico, la pressione scende più rapidamente ma non perdo tropo lavoro, in quanto i volumi in gioco sono piuttosto ridotti, la p è bassa il braccio della forza in quelle posizioni di manovella è ridotto. La valvola raggiunge aperture accettabile solo nella corsa di compressione, qui l'apertura è ancora modesta ma allora a che pro? riduco il lavoro di compressione dei gas combusti in quanto la p maggiore dei gas nel cilindro li spinge a uscire naturalmente-----> esiste un punto di ottimo di compromesso fra questi due effetti. problema: anticipandola metto in comunicazione ambienti in condizioni diverse--> potrei avere problemi di blocco sonico. inoltre si crea onda di pressione che potrei sfruttare. Cosa succede nel piano pv Aumentando l'anticipo dell'evo Si vede che nella linea 5 La p scende rapidamente

9 IVC RITARDO CHIUSURA VALVOLA ASPIRAZIONE ASPIRAZIONE è un altro ritardo rilevante, fatto per sfruttare l'inerzia dei gas di scarico: la quantità di moto del flusso è infatti maggiore della spinta che riceve dal pistone, come risultato introduco più aria (effetto ram (ariete)). a seconda del regime del motore questa condizione è più o meno verificata, in quanto il fenomeno è il risultato di moti oscillatori inerziali della carica fresca nei condotti di aspirazione. se le fasature delle valvole sono fisse devo scegliere il giusto range di giri che favorisca questo fenomeno. In figura sotto si riporta l'influenza della scelta del punto di ivc sul coeff di riempimento, al variare dei giri del motore. c Curva coeff Riempimento come La curva di coppia un ritardo maggiore favorisce le prestazioni ad alti regimi, in quanto il flusso è dotato di maggiore inerzia, ma a bassi regimi ho il fenomeno del backflow, poichè l'inerzia posseduta dalla carica fresca non è sufficiente a vincere il gradiente di pressione imposto dalla salita del cilindro---> come risultato la curva viene traslata verso destra. nello scegliere l' angolo giusto bisogna fare una scelta di compromesso, che dipende dalla tipologia del motore. per compensare la potenza che avrebbe un buco ho altre strade per agire, esempio su una diversa mappatura del turbo o sulla regolazione del combustibile (vedi formula della coppia). Da queste considerazioni si deduce l'importanza di avere una fasatura variabile delle valvole: potendo infatti spostare a piacimento questa curva al variare dei giri si riesce a mantenere alto il coeff di riempimento. ANGOLO DI INCROCIO in questo intervallo angolare tengo aperte sia la valvola di aspirazione che di scarico. Quando il motore funziona a pieno carico, essendo le valvole in fase di apertura e di chiusura, la sezione di passaggio del flusso è piccola e quindi le velocità sono elevate-->alta inerzia dei gas combusti diretti verso la luce di scarico, anche quando si apre la valvola di aspirazione. Nel cilindro si crea una depressione che richiama carica fresca nel cilindro causando un buon lavaggio di quest'ultimo; tale effetto è ulteriormente incentivato da effetti di onda che fanno arrivare al momento giusto onde positive di pressione in aspirazione e negative allo scarico. a carico parziale posso avere un ulteriore situazione: il flusso inverte la propria direzione. apro le valvole e i campi di pressione sono tali che la p nel cilindro è maggiore e quindi ho back flow in aspirazione, dove la p è minore ( a causa della valvola a farfalla), ad accentuare questo effetto c'è anche la minore massa circolante poiché si è strozzata la portata---> gas combusti vengono spinti nel collettore di aspirazione e vengono poi nuovamente risucchiati quando il pistone inizia la sua discesa. Questo backfluow è diverso da quello dell' ritardo chiusura precedentemente descritto. talvolta questa situazione viene sfruttata: aumentano infatti i residui di gas inerti in camera, che non contribuendo alla combustione mi riducono la temperatura di combustione massima, riducendo la produzione di ossidi di azoto. comunque l'effetto sul riempimento è negativo perchè ho gas combusti al posto di carica fresca che potrebbero rendere più difficile il processo di combustione e causare presenza di incombusti. La durata ottimale del periodo di incrocio è funzione dei giri e del carico del motore. A pari carico, un ampio incrocio è adatto ad alti giri, ma se i giri scendono posso avere correnti di cortocircuito, oggi è inaccettabile per consumi e inquinamento (se sono in presenza di iniezione diretta non è un problema che ci siano correnti di cortocircuito: è un problema da un punto di vista del riempimento, ma non del inquinamento). A pari giri, al ridursi del carico può ricircolare una quantità eccessiva di gas combusti. Avere fasatura variabile delle valvole consente di tenere incrocio ottimale per ogni condizione di funzionamento.

10 Fasatura variabile delle valvole Convenzionalmente i mci hanno fasatura fissa per risparmiare in costi e semplicità. Questo però abbiamo visto che non porta a condizioni ottimali per quanto riguarda il processo di ricambio dei gas--> la fasatura viene scelta per mantenere condizioni ottimali in un limitato range di numero di giri e carico. Molti costruttori iniziarono costruire motori con valvole a fasatura variabile, con lo scopo di mantenere gli angoli di apertura e chiusura nelle condizioni ottimali, in qualsiasi punto di funzionamento del motore, in questo modo si ottengono enormi vantaggi in termini di consumi e inquinamento. 1 generazione si aveva la possibiltà di traslare rigidamente la fasatura dell' albero a camme tramite un sistema idraulico. 2 generazione vario con la seconda generazione, non solo gli angoli di apertura e chiusura, ma anche l'alzata massima della valvola (ho a disposizione due alzate). in funzione del punto operativo del motore scelgo quale delle due leggi di apertura chiusura usare, il passaggio da una condizione all altra è discreto. Con dispositivi di questo tipo si può incominciare anche ad usare le diversi leggi di apertura dell' valvola di aspirazione per variare la potenza fornita---> riduco l'uso della valvola a farfalla e conseguentemente le perdite associate. 3 generazione totale e flessibile controllo delle leggi di moto delle valvole in funzione del regime del carico del motore. Le soluzioni adottate, molto differenti fra loro, si possono suddividere in meccaniche, elettriche e idrauliche. In figura si evidenziano le possibili strategie di controllo sulla massa di aria aspirata (si capisce quindi come la valvola a farfalla perde di utilità, e come la potenza possa essere regolata da questi sistemi)--> fiat multiair CONCLUSIONE : vantaggi di avere completa flessibilità nel variare fasamento e alzat Ottimizzazione riempimento su tutto il campo di utilizzo del motore, migliorandone così le prestazioni in termini di coppia e potenza Regolazione del carico controllando direttamente la massa di aria aspirata per ogni ciclo, eliminando così valvola a farfalla e le perdite di pompaggio associate. Controllo del processo di combustione, generando opportuni moti turbolenti a piacimento, e la qualità dei gas di scarico, ottimizzando il ricircolo dei gas.

Lezione IX - 19/03/2003 ora 8:30-10:30 - Ciclo di Carnot, Otto, Diesel - Originale di Spinosa Alessandro.

Lezione IX - 19/03/2003 ora 8:30-10:30 - Ciclo di Carnot, Otto, Diesel - Originale di Spinosa Alessandro. Lezione IX - 9/03/003 ora 8:30-0:30 - Ciclo di Carnot, Otto, Diesel - Originale di Spinosa Alessandro. Ciclo di Carnot Si consideri una macchina termica semplice che compie trasformazioni reversibili,

Dettagli

CORSO DI IMPIANTI DI PROPULSIONE NAVALE

CORSO DI IMPIANTI DI PROPULSIONE NAVALE ACCADEMIA NAVALE 1 ANNO CORSO APPLICATIVO GENIO NAVALE CORSO DI IMPIANTI DI PROPULSIONE NAVALE Lezione 09 Motori diesel lenti a due tempi A.A. 2011 /2012 Prof. Flavio Balsamo Nel motore a due tempi l intero

Dettagli

Compressori volumetrici a) Compressori alternativi

Compressori volumetrici a) Compressori alternativi Compressori volumetrici a) Compressori alternativi Il parametro fondamentale per la valutazione di un compressore alternativo è l efficienza volumetrica: η v = (Portata volumetrica effettiva) / (Volume

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA Termodinamica TERMODINAMICA Cosa è la termodinamica? La termodinamica studia la conversione del calore in lavoro meccanico Prof Crosetto Silvio 2 Prof Crosetto Silvio Il motore dell automobile trasforma

Dettagli

Applicazioni del secondo principio. ovvero. Macchine a vapore a combustione esterna: Macchine a vapore a combustione interna: Ciclo Otto, ciclo Diesel

Applicazioni del secondo principio. ovvero. Macchine a vapore a combustione esterna: Macchine a vapore a combustione interna: Ciclo Otto, ciclo Diesel Termodinamica Applicazioni del secondo principio ovvero Macchine a vapore a combustione esterna: macchina di Newcomen e macchina di Watt Macchine a vapore a combustione interna: Ciclo Otto, ciclo Diesel

Dettagli

Fondamenti di Trasporti. Meccanica della Locomozione Utilizzazione della potenza a bordo

Fondamenti di Trasporti. Meccanica della Locomozione Utilizzazione della potenza a bordo Università di Catania Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Civile AA 1011 1 Fondamenti di Trasporti Meccanica della Locomozione Utilizzazione della potenza a bordo Giuseppe Inturri Dipartimento

Dettagli

CAPITOLO 3 CICLO OTTO E CICLO DIESEL MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA

CAPITOLO 3 CICLO OTTO E CICLO DIESEL MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA CAPITOLO 3 CICLO OTTO E CICLO DIESEL MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA 1 CICLO OTTO E CICLO DIESEL MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA I MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA SONO MACCHINE MOTRICI E POSSONO ESSERE BASATI SU

Dettagli

VALVOLA E.G.R. - Exhaust Gas Recirculation

VALVOLA E.G.R. - Exhaust Gas Recirculation 1 VALVOLA E.G.R. - Exhaust Gas Recirculation Tra le sostanze inquinanti emesse dai motori ci sono gli ossidi di azoto (NOx), composti che si formano in presenza di alte temperature e pressioni. Tali emissioni

Dettagli

Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica

Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica OGGETVO: Brevettazione dl un perfezionamento riguardante I pressatori per mescolatori dl gomma Egregio dottore, Le invio una breve relazione

Dettagli

Prese d aria supersoniche [1-14]

Prese d aria supersoniche [1-14] Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria Industriale Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale Insegnamento di Propulsione Aerospaziale Anno accademico 2011/12 Capitolo 4 sezione a2 Prese d aria supersoniche

Dettagli

PROBLEMA 1. Soluzione. Indicare quattro requisiti fondamentali che un fluido frigorigeno deve possedere: 1) 2) 3) 4)

PROBLEMA 1. Soluzione. Indicare quattro requisiti fondamentali che un fluido frigorigeno deve possedere: 1) 2) 3) 4) PROBLEMA 1 Indicare quattro requisiti fondamentali che un fluido frigorigeno deve possedere: 1) 2) 3) 4) Deve possedere un elevato calore latente, cioè, deve evaporare asportando molto calore dall ambiente

Dettagli

Motori endotermici I MOTORI ENDOTERMICI. Corso di Laurea Scienze e Tecnologie Agrarie

Motori endotermici I MOTORI ENDOTERMICI. Corso di Laurea Scienze e Tecnologie Agrarie Corso di Laurea Scienze e Tecnologie Agrarie Motori endotermici Dipartimento Ingegneria del Territorio - Università degli Studi di Sassari I MOTORI ENDOTERMICI Il motore converte l energia termica del

Dettagli

Valutazioni di massima sui motori a combustione interna

Valutazioni di massima sui motori a combustione interna Valutazioni di massima sui motori a combustione interna Giulio Cazzoli v 1.0 Maggio 2014 Indice Elenco dei simboli 3 1 Motore ad accensione comandata 4 1.1 Dati........................................

Dettagli

LA MACCHINA FRIGORIFERA E LA POMPA DI

LA MACCHINA FRIGORIFERA E LA POMPA DI asdf LA MACCHINA FRIGORIFERA E LA POMPA DI CALORE 12 March 2012 Il ciclo di Carnot... "al contrario" Nell'articolo dedicato alla macchina termica, avevamo visto nel finale la macchina di Carnot e il ciclo

Dettagli

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante IDRAULICA LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante 2 LEGGE DI STEVIN Z = ALTEZZA GEODETICA ENERGIA POTENZIALE PER UNITA DI PESO p /

Dettagli

Regole della mano destra.

Regole della mano destra. Regole della mano destra. Macchina in continua con una spira e collettore. Macchina in continua con due spire e collettore. Macchina in continua: schematizzazione di indotto. Macchina in continua. Schematizzazione

Dettagli

Motori 4 tempi a ciclo Otto

Motori 4 tempi a ciclo Otto Motori 4 tempi a ciclo Otto 1. Premessa I motori automobilistici più comuni sono del tipo a combustione interna quattro tempi e appartengono a due grandi famiglie, a seconda del tipo di combustibile impiegato

Dettagli

Fresco con il sol e 60% de risparmio energetico. SOLARCOOL TECNOLOGIA Spiegazione termodinamica

Fresco con il sol e 60% de risparmio energetico. SOLARCOOL TECNOLOGIA Spiegazione termodinamica Fresco con il sol e 60% de risparmio energetico SOLARCOOL TECNOLOGIA Spiegazione termodinamica L efficienza del sistema Solar Cool è possibile grazie ad un effetto fisico del flusso di massa, che è un

Dettagli

SENSORI E TRASDUTTORI

SENSORI E TRASDUTTORI SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo

Dettagli

Impianti di propulsione navale

Impianti di propulsione navale Motori diesel 4T Sistemi per ridurre la fumosità e le emissioni La sempre più continua attenzione alle problematiche ambientali e l inasprirsi di alcune normative regionali in tema di fumosità ed emissioni,

Dettagli

COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL MOTORE QUATTRO TEMPI(4-Stroke)

COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL MOTORE QUATTRO TEMPI(4-Stroke) COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL MOTORE QUATTRO TEMPI(4-Stroke) Salve a tutti. In questa recensione spiegherò la composizione e il funzionamento del motore a scoppio Quattro Tempi, in inglese 4-stroke.

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

Esercizi di Fisica Tecnica 2013-2014. Termodinamica

Esercizi di Fisica Tecnica 2013-2014. Termodinamica Esercizi di Fisica Tecnica 2013-2014 Termodinamica TD1 In un sistema pistone-cilindro, 1 kg di gas ( = 1,29 ed R * = 190 J/(kg K)) si espande da 5 bar e 90 C ad 1 bar. Nell'ipotesi che la trasformazione

Dettagli

Cos è una. pompa di calore?

Cos è una. pompa di calore? Cos è una pompa di calore? !? La pompa di calore aria/acqua La pompa di calore (PDC) aria-acqua è una macchina in grado di trasferire energia termica (calore) dall aria esterna all acqua dell impianto

Dettagli

Funzionamento del motore 4 tempi I componenti fondamentali del motore 4 tempi I componenti ausiliari del motore 4 tempi La trasmissione del moto Le innovazioni motoristiche L influenza dell aerodinamica

Dettagli

(gruppo filtro aria perfezionato) per motori EURO 6

(gruppo filtro aria perfezionato) per motori EURO 6 Progetto Europeo AIR-BOX AUTOMOTIVE 2014 AIR-BOX (gruppo filtro aria perfezionato) per motori EURO 6 APPARATO AIR-BOX per la riduzione dei NOx e del CO2 e per l incremento delle prestazioni del motore

Dettagli

Massimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale. G. Pignataro Microeconomia SPOSI

Massimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale. G. Pignataro Microeconomia SPOSI Massimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale 1 Mercati perfettamente concorrenziali 1. Price taking Poiché ogni impresa vende una porzione relativamente piccola della produzione complessiva del

Dettagli

Classificazione delle pompe. Pompe rotative volumetriche POMPE ROTATIVE. POMPE VOLUMETRICHE si dividono in... VOLUMETRICHE

Classificazione delle pompe. Pompe rotative volumetriche POMPE ROTATIVE. POMPE VOLUMETRICHE si dividono in... VOLUMETRICHE Classificazione delle pompe Pompe rotative volumetriche POMPE VOLUMETRICHE si dividono in... POMPE ROTATIVE VOLUMETRICHE Pompe rotative volumetriche Principio di funzionamento Le pompe rotative sono caratterizzate

Dettagli

Sez. J.1 Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione SISTEMI DI RAFFREDDAMENTO TUBI VORTEX FRIGID-X TM VORTEX TUBE

Sez. J.1 Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione SISTEMI DI RAFFREDDAMENTO TUBI VORTEX FRIGID-X TM VORTEX TUBE Sez. J.1 Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione SISTEMI DI RAFFREDDAMENTO DC COOLING TUBI VORTEX FRIGID-X TM VORTEX TUBE Documentazione non registrata, soggetta a modifiche

Dettagli

MOTORI ENDOTERMICI di Ezio Fornero

MOTORI ENDOTERMICI di Ezio Fornero MOTORI ENDOTERMICI di Ezio Fornero Nei motori endotermici (m.e.t.) l energia termica è prodotta mediante combustione di sostanze liquide o gassose, generalmente dette carburanti. Si tratta di motori a

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

ENERGIA INTERNA ENERGIA INTERNA SPECIFICA. e = E/m = cv T ENTALPIA. H = E + pv ENTALPIA SPECIFICA. h = H/m = cp T h = e + pv = e + p/d L-1

ENERGIA INTERNA ENERGIA INTERNA SPECIFICA. e = E/m = cv T ENTALPIA. H = E + pv ENTALPIA SPECIFICA. h = H/m = cp T h = e + pv = e + p/d L-1 L - SISTEMI APERTI ENERGIA INTERNA E = n Cv T E = m cv T (Cv molare = J/kmol C) (cv massico = J/kg C) ENERGIA INTERNA SPECIFICA e = E/m = cv T ENTALPIA H = E + pv H = n Cp T H = m cp T (Cp molare = J/kmol

Dettagli

Famiglie logiche. Abbiamo visto come, diversi anni fa, venivano realizzate in concreto le funzioni

Famiglie logiche. Abbiamo visto come, diversi anni fa, venivano realizzate in concreto le funzioni Famiglie logiche I parametri delle famiglie logiche Livelli di tensione TTL Le correnti di source e di sink Velocità di una famiglia logica Vcc Il consumo Fan-in La densità di integrazione I parametri

Dettagli

Teoria delle code. Sistemi stazionari: M/M/1 M/M/1/K M/M/S

Teoria delle code. Sistemi stazionari: M/M/1 M/M/1/K M/M/S Teoria delle code Sistemi stazionari: M/M/1 M/M/1/K M/M/S Fabio Giammarinaro 04/03/2008 Sommario INTRODUZIONE... 3 Formule generali di e... 3 Leggi di Little... 3 Cosa cerchiamo... 3 Legame tra N e le

Dettagli

Progettazione del robot

Progettazione del robot Progettazione del robot MINDSTORMS EV3 Anche quest anno abbiamo deciso di usare unmattoncinolegomindstormsev3.sitratta di un evoluzione dellaversione precedentenxt2.0, migliorata sotto diversi aspetti.

Dettagli

Presentazione del progetto. I cicli termodinamici:

Presentazione del progetto. I cicli termodinamici: Presentazione del progetto I cicli termodinamici: OTTO DIESEL Obiettivi Presentare in modo sintetico ed efficace i concetti base relativi ai cicli termodinamici OTTO e DIESEL Organizzare e realizzare con

Dettagli

CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI

CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI Un esame sistematico dei circuiti completi, anche se limitato a pochi tipi di macchine e di attrezzature, sarebbe estremamente complesso e vasto. Il raggiungimento del

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

Motori e cicli termodinamici

Motori e cicli termodinamici Motori e cicli termodinamici 1. Motore a scoppio 2. Motore diesel 3. Frigoriferi 4. Centrali elettriche XXII - 0 Trasformazioni Trasformazioni reversibili (quasistatiche: Ciascun passo della trasformazione

Dettagli

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi.

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi. Iniziamo con definizione (capiremo fra poco la sua utilità): DEFINIZIONE DI VARIABILE ALEATORIA Una variabile aleatoria (in breve v.a.) X è funzione che ha come dominio Ω e come codominio R. In formule:

Dettagli

PROVE SU PISTA CAN LCU-ONE. LCU-ONE CAN su motori 2 Tempi. Per migliorare la tecnica di guida e per perfezionare la messa a punto del kart

PROVE SU PISTA CAN LCU-ONE. LCU-ONE CAN su motori 2 Tempi. Per migliorare la tecnica di guida e per perfezionare la messa a punto del kart LCU-ONE CAN + TERMOCOPPIA GAS DI SCARICO CONTROLLO PUNTUALE DEL TUO MOTORE PROVE SU PISTA LA PROVA LCU-ONE CAN su motori 2 Tempi UNO STRUMENTO ESSENZIALE Per migliorare la tecnica di guida e per perfezionare

Dettagli

Dimensionamento di un ADDUTTORE

Dimensionamento di un ADDUTTORE Dimensionamento di un ADDUTTORE L adduttore è una parte fondamentale dello schema acquedottistico, che nella legislazione definito come impianto di trasporto: si intende il complesso delle opere occorrenti

Dettagli

Valvola per avviamento progressivo cilindri: (Valvola SSC) Serie ASS

Valvola per avviamento progressivo cilindri: (Valvola SSC) Serie ASS Valvola per avviamento progressivo cilindri: (Valvola SSC) Serie ASS Esecuzione con modalità Meter-out: Valvola di controllo velocità cilindro, farfalla fissa e alimentazione pneumatica rapida Esecuzione

Dettagli

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe

Dettagli

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo diverse metodologie. 1 La tempra termica (o fisica) si basa

Dettagli

LE VALVOLE TERMOSTATICHE

LE VALVOLE TERMOSTATICHE LE VALVOLE TERMOSTATICHE Per classificare ed individuare le valvole termostatiche si deve valutare che cosa si vuole ottenere dal loro funzionamento. Per raggiungere un risparmio energetico (cosa per la

Dettagli

DIMENSIONAMENTO DEL MARTINETTO PER RICIRCOLO DI SFERE

DIMENSIONAMENTO DEL MARTINETTO PER RICIRCOLO DI SFERE DIMENSIONAMENTO DEL MARTINETTO PER RICIRCOLO DI SFERE Per un corretto dimensionamento del martinetto a ricircolo di sfere è necessario operare come segue: definizione dei dati del dell applicazione (A)

Dettagli

Ai fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione:

Ai fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione: 1 Lastoriadiun impresa Il Signor Isacco, che ormai conosciamo per il suo consumo di caviale, decide di intraprendere l attività di produttore di caviale! (Vuole essere sicuro della qualità del caviale

Dettagli

Matematica generale CTF

Matematica generale CTF Successioni numeriche 19 agosto 2015 Definizione di successione Monotonìa e limitatezza Forme indeterminate Successioni infinitesime Comportamento asintotico Criterio del rapporto per le successioni Definizione

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

ALLEGATO II. Calcolo della produzione da cogenerazione

ALLEGATO II. Calcolo della produzione da cogenerazione ALLEGATO II Calcolo della produzione da cogenerazione I - Calcolo dell energia elettrica da cogenerazione 1. Per calcolare il risparmio di energia primaria di una unità di cogenerazione, occorre anzitutto

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

Consideriamo due polinomi

Consideriamo due polinomi Capitolo 3 Il luogo delle radici Consideriamo due polinomi N(z) = (z z 1 )(z z 2 )... (z z m ) D(z) = (z p 1 )(z p 2 )... (z p n ) della variabile complessa z con m < n. Nelle problematiche connesse al

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

Amplificatori Audio di Potenza

Amplificatori Audio di Potenza Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso

Dettagli

INTEGRATORE E DERIVATORE REALI

INTEGRATORE E DERIVATORE REALI INTEGRATORE E DERIVATORE REALI -Schemi elettrici: Integratore reale : C1 R2 vi (t) R1 vu (t) Derivatore reale : R2 vi (t) R1 C1 vu (t) Elenco componenti utilizzati : - 1 resistenza da 3,3kΩ - 1 resistenza

Dettagli

Lampade per illuminazione esterna: Lampade a Induzione Lampade al Sodio Alta Pressione Lampade a Led

Lampade per illuminazione esterna: Lampade a Induzione Lampade al Sodio Alta Pressione Lampade a Led Lampade per illuminazione esterna: Confronto tecnico Scopo di questo articolo è quello di analizzare tecnicamente (ma non solo) le caratteristiche, i vantaggi e gli svantaggi di almeno tre sistemi diversi

Dettagli

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA La conoscenza delle grandezze elettriche fondamentali (corrente e tensione) è indispensabile per definire lo stato di un circuito elettrico. LA CORRENTE ELETTRICA DEFINIZIONE:

Dettagli

L AVVIAMENTO NEI MOTORI MARINI DI MEDIA E GRANDE POTENZA

L AVVIAMENTO NEI MOTORI MARINI DI MEDIA E GRANDE POTENZA L AVVIAMENTO NEI MOTORI MARINI DI MEDIA E GRANDE POTENZA Quando il motore è fermo, bisogna fornire dall'esterno l'energia necessaria per le prime compressioni, onde portare l'aria ad una temperatura sufficiente

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

Impianto Pneumatico. Capitolo 6 - 6.1 -

Impianto Pneumatico. Capitolo 6 - 6.1 - Capitolo 6 Impianto Pneumatico - 6.1 - 6.1 Introduzione In diversi casi è conveniente sfruttare energia proveniente da aria compressa; questo è soprattutto vero quando il velivolo possiede dei motori a

Dettagli

COMPONENTI TERMODINAMICI APERTI

COMPONENTI TERMODINAMICI APERTI CAPITOLO NONO COMPONENTI TERMODINAMICI APERTI Esempi applicativi Vengono di seguito esaminati alcuni componenti di macchine termiche che possono essere considerati come sistemi aperti A) Macchina termica

Dettagli

CICLO FRIGORIFERO PER RAFFREDDAMENTO

CICLO FRIGORIFERO PER RAFFREDDAMENTO CICLO FRIGORIFERO PER RAFFREDDAMENTO REGIONE CALDA Liquido saturo o sottoraffreddato Q out 3 2 Vapore surriscaldato valvola di espansione condensatore compressore P c evaporatore 4 1 Miscela bifase liquidovapore

Dettagli

Idrogeologia. Velocità media v (m/s): nel moto permanente è inversamente proporzionale alla superficie della sezione. V = Q [m 3 /s] / A [m 2 ]

Idrogeologia. Velocità media v (m/s): nel moto permanente è inversamente proporzionale alla superficie della sezione. V = Q [m 3 /s] / A [m 2 ] Idrogeologia Oltre alle proprietà indici del terreno che servono a classificarlo e che costituiscono le basi per utilizzare con facilità l esperienza raccolta nei vari problemi geotecnici, è necessario

Dettagli

I.T.I.S. «G. MARCONI» - PADOVA Via Manzoni, 80 Tel.: 049.80.40.211 Fax 049.80.40.277 e-mail: marconi@provincia.padova.it ww.itismarconipadova.

I.T.I.S. «G. MARCONI» - PADOVA Via Manzoni, 80 Tel.: 049.80.40.211 Fax 049.80.40.277 e-mail: marconi@provincia.padova.it ww.itismarconipadova. PAG. 1/5 I.T.I.S. «G. MARCONI» - PADOVA Via Manzoni, 80 Tel.: 049.80.40.211 Fax 049.80.40.277 e-mail: marconi@provincia.padova.it ww.itismarconipadova.it DIPARTIMANTO DI MECCANICA E MACCHINE A FLUIDO Rev.

Dettagli

Criticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS.

Criticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS. Criticità e potenzialità nella creazione di un progetto di efficientamento per i CAS. Pavia, 18 dicembre 2014 Tavola rotonda su Efficienza Energetica e certificati bianchi per interventi nell ambito del

Dettagli

Il mercato di monopolio

Il mercato di monopolio Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con

Dettagli

ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISPARMIO ENERGETICO SULLE POMPE CENTRIFUGHE REGOLATE MEDIANTE INVERTER

ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISPARMIO ENERGETICO SULLE POMPE CENTRIFUGHE REGOLATE MEDIANTE INVERTER ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISPARMIO ENERGETICO SULLE POMPE CENTRIFUGHE REGOLATE MEDIANTE INVERTER Drivetec s.r.l. Ufficio Tecnico INTRODUZIONE Riferendoci ad una macchina operatrice centrifuga come una

Dettagli

APPLICATION SHEET Luglio

APPLICATION SHEET Luglio Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

Anche nel caso che ci si muova e si regga una valigia il lavoro compiuto è nullo: la forza è verticale e lo spostamento orizzontale quindi F s =0 J.

Anche nel caso che ci si muova e si regga una valigia il lavoro compiuto è nullo: la forza è verticale e lo spostamento orizzontale quindi F s =0 J. Lavoro Un concetto molto importante è quello di lavoro (di una forza) La definizione di tale quantità scalare è L= F dl (unità di misura joule J) Il concetto di lavoro richiede che ci sia uno spostamento,

Dettagli

INVERTER PER ASCENSORI IDRAULICI

INVERTER PER ASCENSORI IDRAULICI INVERTER PER ASCENSORI IDRAULICI INVERTER ELMO ELMO, produttore di motori per ascensori idraulici da oltre 40 anni, presente con questo prodotto su tutti i mercati mondiali, ha realizzato una serie di

Dettagli

352&(662',&20%867,21(

352&(662',&20%867,21( 352&(662',&20%867,21( Il calore utilizzato come fonte energetica convertibile in lavoro nella maggior parte dei casi, è prodotto dalla combustione di sostanze (es. carbone, metano, gasolio) chiamate combustibili.

Dettagli

L idea alla base del PID èdi avere un architettura standard per il controllo di processo

L idea alla base del PID èdi avere un architettura standard per il controllo di processo CONTROLLORI PID PID L idea alla base del PID èdi avere un architettura standard per il controllo di processo Può essere applicato ai più svariati ambiti, dal controllo di una portata di fluido alla regolazione

Dettagli

Introduzione ai Motori a Combustione Interna

Introduzione ai Motori a Combustione Interna IPS Mario Carrara Guastalla (RE) Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione Docente: Prof. Matteo Panciroli Introduzione ai Motori a Combustione Interna 1 Classificazione delle macchine MACCHINE

Dettagli

La scuola integra culture. Scheda3c

La scuola integra culture. Scheda3c Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data

Dettagli

Proponente: GIOSUE FEOLA TEL. 3401014152 E-Mail: giosuefeola@libero.it

Proponente: GIOSUE FEOLA TEL. 3401014152 E-Mail: giosuefeola@libero.it Titolo del progetto: STERILIZZATORE ULTRA-FLASH Proponente: GIOSUE FEOLA TEL. 3401014152 E-Mail: giosuefeola@libero.it GENERALITA L idea è quella di realizzare uno sterilizzatore per latte, di nuova concezione,

Dettagli

Esercizio 20 - tema di meccanica applicata e macchine a fluido- 2002

Esercizio 20 - tema di meccanica applicata e macchine a fluido- 2002 Esercizio 0 - tema di meccanica applicata e macchine a fluido- 00 er regolare il regime di rotazione di un gruppo elettrogeno, viene calettato sull albero di trasmissione del motore un volano in ghisa.

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena

Dettagli

a) Il campo di esistenza di f(x) è dato da 2x 0, ovvero x 0. Il grafico di f(x) è quello di una iperbole -1 1

a) Il campo di esistenza di f(x) è dato da 2x 0, ovvero x 0. Il grafico di f(x) è quello di una iperbole -1 1 LE FUNZIONI EALI DI VAIABILE EALE Soluzioni di quesiti e problemi estratti dal Corso Base Blu di Matematica volume 5 Q[] Sono date le due funzioni: ) = e g() = - se - se = - Determina il campo di esistenza

Dettagli

CAPITOLO 5 IDRAULICA

CAPITOLO 5 IDRAULICA CAPITOLO 5 IDRAULICA Cap. 5 1 FLUIDODINAMICA STUDIA I FLUIDI, IL LORO EQUILIBRIO E IL LORO MOVIMENTO FLUIDO CORPO MATERIALE CHE, A CAUSA DELLA ELEVATA MOBILITA' DELLE PARTICELLE CHE LO COMPONGONO, PUO'

Dettagli

La propulsione Informazioni per il PD

La propulsione Informazioni per il PD Informazioni per il PD 1/10 Compito Come funziona un automobile? Gli alunni studiano i diversi tipi di propulsione (motore) dell auto e imparano qual è la differenza tra un motore diesel e uno a benzina.

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it L INTENSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA Consideriamo una lampadina inserita in un circuito elettrico costituito da fili metallici ed un interruttore.

Dettagli

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω GIROSCOPIO Scopo dell esperienza: Verificare la relazione: ω p = bmg/iω dove ω p è la velocità angolare di precessione, ω è la velocità angolare di rotazione, I il momento principale d inerzia assiale,

Dettagli

I MOTORI ALTERNATIVI A COMBUSTIONE

I MOTORI ALTERNATIVI A COMBUSTIONE asdf I MOTORI ALTERNATIVI A COMBUSTIONE INTERNA : UN PRIMO SGUARDO 31 March 2012 Introduzione Il seguente articolo vuole essere una prima introduzione a quelli che sono i motori alternativi a combustione

Dettagli

Formulario di Fisica Tecnica Matteo Guarnerio 1

Formulario di Fisica Tecnica Matteo Guarnerio 1 Formulario di Fisica Tecnica Matteo Guarnerio 1 CONVENZIONI DI NOTAZIONE Calore scambiato da 1 a 2. Calore entrante o di sorgente. Calore uscente o ceduto al pozzo. CONVERSIONI UNITÀ DI MISURA PIÙ FREQUENTI

Dettagli

Scelta intertemporale: Consumo vs. risparmio

Scelta intertemporale: Consumo vs. risparmio Scelta intertemporale: Consumo vs. risparmio Fino a questo punto abbiamo considerato solo modelli statici, cioè modelli che non hanno una dimensione temporale. In realtà i consumatori devono scegliere

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

RADIATORI A CONFRONTO

RADIATORI A CONFRONTO RADIATORI A CONFRONTO Alluminio Ghisa Rendimento Prezzo Magazzino Finitura Estetica Adattamento RADIATORI A CONFRONTO Il confronto tra radiatori in alluminio pressofuso e radiatori in ghisa denominati

Dettagli

PALI Si distinguono: Nel caso 1 il palo non modifica il moto ondoso, mentre nel caso 2 il moto ondoso è modificato dal palo.

PALI Si distinguono: Nel caso 1 il palo non modifica il moto ondoso, mentre nel caso 2 il moto ondoso è modificato dal palo. PALI Si distinguono: 1. pali di piccolo diametro se D/L0,05 Nel caso 1 il palo non modifica il moto ondoso, mentre nel caso 2 il moto ondoso è modificato dal palo.

Dettagli

Macchine termiche. Alla fine di ogni ciclo il fluido ripassa per lo stesso stato.

Macchine termiche. Alla fine di ogni ciclo il fluido ripassa per lo stesso stato. Macchine termiche In una macchina termica - ad esempio un motore - un fluido (il vapore delle vecchie locomotive, la miscela del motore a scoppio) esegue qualche tipo di ciclo termodinamico. Alla fine

Dettagli

Elasticità dell offerta rispetto al. prezzo. L elasticità dell offerta al prezzo misura la variazione della quantità offerta al variare del

Elasticità dell offerta rispetto al. prezzo. L elasticità dell offerta al prezzo misura la variazione della quantità offerta al variare del Elasticità dell offerta rispetto al prezzo L elasticità dell offerta al prezzo misura la variazione della quantità offerta al variare del prezzo. Formula ε= ΔQ/Q = (P/Q) x (1/pendenza) ΔP/P L offerta di

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Complementi di Termologia. I parte

Complementi di Termologia. I parte Prof. Michele Giugliano (Dicembre 2) Complementi di Termologia. I parte N.. - Calorimetria. Il calore è una forma di energia, quindi la sua unità di misura, nel sistema SI, è il joule (J), tuttavia si

Dettagli

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta

Dettagli

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.

Dettagli