Software AutoCAD Map 3D - Lezione 1 Caricare, visualizzare e consultare dati vettoriali
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- Emilio Castaldo
- 8 anni fa
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1 Software AutoCAD Map 3D - Lezione 1 Caricare, visualizzare e consultare dati vettoriali 0) Premessa Come abbiamo accennato nella Lezione 0, AutoCAD Map 3D nasce sulla base del noto software AutoCAD, per permettere l utilizzo in ambiente CAD dei dati geografici e delle cartografie, sia vettoriali che raster. In un primo tempo tutte le funzionalità vennero sviluppate sulla base del formato proprietario DWG, lo stesso di AutoCAD, grazie ad un ottimo motore di importazione ed esportazione dei principali formati GIS. In un secondo tempo, a partire dalla versione 2007, la nuova tecnologia FDO (Feature Data Object) ha permesso di accedere direttamente alle fonti dati GIS raster e vettoriali, di modificarli con gli strumenti di AutoCAD, di eseguire analisi e pubblicarli sul Web. In questa lezione e nelle successive utilizzeremo principalmente la tecnologia FDO, per visualizzare, modificare, consultare i dati geografici di esempio. Il lettore tenga sempre presente che, oltre a questa tecnologia, è possibile importare i dati GIS nel formato DWG, ed utilizzare questi ultimi nello stesso progetto insieme ai dati GIS, come vedremo nella Lezione 3. 1) Costruire una vista sui dati geografici Il punto di partenza per la costruzione di un progetto GIS in AutoCAD Map 3D sta nell apertura di un disegno (DWG). Questo potrà già contenere già oggetti CAD, oppure essere completamente vuoto, e svolgerà la funzione di contenitore, per salvare tutte le connessioni ai dati GIS, gli stili, le query e così via. Cominciamo da zero, quindi: possiamo usare il disegno vuoto che AutoCAD Map 3D ci presenta all avvio, oppure premere l icona Nuovo nella barra degli strumenti di accesso rapido, in alto a sinistra. Figura 1 L icona per creare un disegno nuovo Salviamo il disegno con un nome: basta premere l icona M come Map, visibile nella figura 1 e scegliere dal menu Salva con nome. Lo chiameremo 01-DatiVettoriali. Una seconda operazione importante sta nella scelta dell Area di lavoro. Si può impostare facilmente, premendo l icona illustrata in figura, nella barra di stato, in basso a destra. Figura 2 Scelta dell area di lavoro 1
2 AutoCAD Map 3D 2011 prevede tre Aree di lavoro, per lavorare con interfacce differenti: Map Classic usa ancora i vecchi menu, ed è utile per chi conosce le versioni precedenti e non ha ancora preso confidenza con l interfaccia più recente. Barra multifunzione basata sugli strumenti è quella che useremo in questo corso, e permette di utilizzare la comoda barra multifunzione, sensibile al contesto. Barra multifunzione basata sulle attività, infine, mette a disposizione la barra multifunzione con una diversa organizzazione dei comandi. Per rendere permanenti le personalizzazioni, e ritrovarle al prossimo avvio di AutoCAD Map 3D, conviene scegliere, dallo stesso menu della Figura 2, la voce Impostazioni area di lavoro, ed attivare l opzione Salva automaticamente le modifiche all area di lavoro. E importante assegnare al progetto già in questa fase iniziale il sistema di coordinate desiderato. Questo permetterà ad AutoCAD Map 3D di conservare questa preziosa informazione, e soprattutto di effettuare la conversione nel sistema di coordinate impostato di cartografie e dati geografici disponibili in sistemi differenti. Nella Barra multifunzione scegliamo il titolo Impostazione Carta, e poi l icona Assegna. Figura 3 Assegnazione sistema di coordinate Nella finestra Assegna Sistema di Coordinate Globali, per ora introduciamo un codice, in questo caso LL84, che individua il sistema Lat-Long WGS84. Nella Lezione 4 osserveremo che AutoCAD Map 3D contiene tutti i principali sistemi di coordinate utilizzati in Italia, e vedremo nel dettaglio la loro gestione e la trasformazione dei dati geografici tra sistemi differenti. Figura 4 Codice del sistema di coordinate Infine battezziamo la carta che stiamo per creare scrivendone il nome, Abruzzo, nel Riquadro Attività di fianco a Carta corrente (vedi poi il paragrafo 3). Salviamo il disegno e siamo pronti per le fasi 2
3 successive. 2) Informazioni sui dati vettoriali AutoCAD Map 3D utilizza, naturalmente, il formato nativo DWG e quello di scambio DXF. Va notato che questo formato viene rivisto periodicamente, quindi è opportuno distinguere i DWG (ed i DXF) di formato 14, 2000, 2004, 2007 e AutoCAD Map 3D 2011, la versione corrente, permette di aprire e salvare tutti i formati indicati in figura: Figura 5 formati DWG e DXF utilizzati da Map 3D 2011 AutoCAD Map 3D, inoltre, carica i dati GIS attraverso Provider resi disponibili dalla nuova tecnologia FDO (Feature Data Object). I Provider sono componenti software che gestiscono l accesso ai dati, rendendo poi uniforme il loro trattamento. Ad esempio, possiamo caricare dati SHP, ArcSDE, SDF, Oracle Spatial, e poi modificarli e vestirli utilizzando gli stessi comandi e la stessa interfaccia, senza che sia più necessario ricordarsi la loro provenienza. I Provider disponibili sono numerosi: permettono di accedere a dati basati su file, su database, su geodatabase e perfino a connessioni a server via Web. E utile darne una breve descrizione: ArcSDE: dati alfanumerici e geografici da geodatabase enterprise ESRI ArcSDE Dati spaziali SQL Server: dati alfanumerici e geografici da Microsoft SQL Server Immagini raster: file che rappresentano cartografia, ortofoto, immagini da satellite, DEM. Le tratteremo nella Lezione 2. MySQL: dati alfanumerici e geografici da MySQL, database Open Source ODBC: dati alfanumerici da varie fonti, per esempio da tabelle Microsoft Access Oracle: dati alfanumerici e geografici da Oracle Spatial e Locator. PostgreSQL: dati alfanumerici e geografici da PostgreSQL/PostGIS, geodatabase Open Source SDF: dati alfanumerici e geografici da file Autodesk (Spatial Data File) SHP: dati alfanumerici e spaziali da shapefile ESRI, standard nel mondo GIS SQL Server: dati alfanumerici da Microsoft SQL Server SQLite: dati alfanumerici e geografici da database di dominio pubblico WMS: dati raster da connessione a server Web secondo gli standard OGC (Open Geospatial Consortium) WFS: dati vettoriali da connessione a server Web secondo gli standard OGC (Open Geospatial Consortium) E da notare che, oltre ai Provider che vengono forniti già integrati in AutoCAD Map 3D, altri ne possono essere aggiunti di terze parti, visto che la tecnologia FDO è stata rilasciata anche in versione 3
4 Open Source. Infine Autodesk ha appena annunciato il rilascio di un nuovo Provider per i dati alfanumerici e spaziali dei geodatabase di ESRI ArcGIS. 3) Caricare dati vettoriali Lo strumento principale per caricare e gestire i dati GIS è il Riquadro Attività. Se non è visibile all avvio del software, lo si può far comparire dalla Barra multifunzione - sezione Vista, oppure scrivendo alla riga di comando MAPWSPACE ON. Può essere lasciato flottante, reso semitrasparente, oppure ancorato ad uno dei lati dell area di lavoro. Se la riga di comando non è visibile all avvio, può essere fatta apparire temporaneamente con F2, oppure in modo permanente con la combinazione di tasti CTRL-9. Il Riquadro Attività contiene diverse schede, selezionabili grazie alla linguetta alla loro destra. Quella principale, che useremo in questa lezione, è chiamata Gestione visualizzazioni. Come accennato nel paragrafo 1, abbiamo battezzato la nostra carta scrivendo di fianco a Carta corrente il nome Abruzzo. Nella scheda Gestione visualizzazioni appaiono diversi bottoni, che illustreremo nel corso della lezione: il primo, punto di partenza per il caricamento dei dati GIS è quello relativo ai Dati. Premendo il bottone Dati e scegliendo dal menu la voce Connetti a dati, si accede alla finestra Connessione dati. Figura 6 Riquadro attività scheda Gestione visualizzazioni - Bottone Dati La finestra Connessione dati presenta sul lato sinistro i Provider FDO descritti nel paragrafo 2, che permettono di accedere ai dati GIS. Sul lato destro appaiono di volta in volta i parametri necessari, a seconda del Provider scelto. Per utilizzare i dati di esempio di questa lezione: Scegliamo il Provider dalla colonna di sinistra, Aggiungi connessione SHP Assegniamo un nome alla connessione, ad esempio Dati GIS Abruzzo Premiamo il bottone più a destra per scegliere la cartella dove conserviamo gli shapefile Premiamo infine il bottone Connetti 4
5 Figura 7 Finestra Connessione dati AutoCAD Map 3D legge il contenuto della cartella, ed elenca gli shapefile che vi ha trovato. Nel nostro caso centri abitati, comuni e strade. Se nella cartella fosse presente il metadato relativo al sistema di coordinate, questo verrebbe indicato di fianco al loro nome. Nel nostro caso, non è presente, quindi appare <sconosciuto>. Attivando la piccola casella alla sinistra del nome dei layer possiamo scegliere quali caricare. Infine resta da premere l ultimo bottone, Aggiungi a Carta. Attenzione alla piccola freccia alla sua destra: Premendola, notiamo che le opzioni sono due: la prima aggiunge tutti i layer selezionati. La seconda permette di aggiungerli specificando una query, interrogazione, basata su condizioni spaziali o sugli attributi. Approfondiremo le query nella Lezione 6 Figura 8 Aggiunta layer GIS alla Carta Premiamo Aggiungi a carta, AutoCAD Map 3D esegue automaticamente uno zoom sulle estensioni, assegna colori di default e mostra i nomi dei layer nella scheda Gestione Visualizzazioni. 5
6 4) Organizzare la vista Figura 9 I tre layer GIS dell Abruzzo caricati in Map 3D Dopo aver caricato i dati vettoriali, notiamo subito che i centri abitati non sono visibili, perché sono finiti sotto i comuni. Per cambiare l ordine di visualizzazione dei layer, premiamo il bottone Ordine di visualizzazione nella scheda Gestione Visualizzazioni. Ci basta spostare con il mouse il layer centri abitati verso l alto, in modo che vada a porsi sopra a comuni e sotto strade. Ora il layer centri abitati è visibile. Figura 10. Ordine di visualizzazione In qualsiasi momento è possibile spegnere uno dei layer disattivando la casella alla sua sinistra nella scheda Gestione Visualizzazioni. Il Layer resta connesso, ma non è più visibile. Il layer Base carta raccoglie tutti i dati CAD eventualmente presenti nel DWG prima delle connessioni FDO. Questi possono essere spenti in un colpo solo, disattivando Base carta, senza dover intervenire sui layer CAD. 5) Vestire i dati 6
7 Come abbiamo visto poco fa, AutoCAD Map 3D ha assegnato una sua vestizione di default (colore, riempimento e così via) ai layer che abbiamo appena caricato. Ma naturalmente possiamo definire una vestizione personalizzata, utilizzando il bottone Stile della scheda Gestione Visualizzazioni. Prima di tutto selezioniamo il layer di cui vogliamo modificare la vestizione, ad esempio strade, e premiamo il bottone Stile. La finestra Editor di stile appare come nella figura sottostante. Figura 11 Editor di stile La parte inferiore dell Editor di stile definisce lo stile del layer, la parte superiore gli intervalli di scala, per governare la visibilità del layer e degli stili, come vedremo alla fine di questo paragrafo. Per cominciare, premiamo il piccolo bottone che troviamo nel campo Stile nella parte inferiore dell Editor: si apre la finestra Stile linea. Qui possiamo scegliere facilmente il colore, lo spessore, il modello (tratteggio) delle linee che compongono le nostre strade. Figura 12 Finestra Stile linea E importante notare alcune cose: La casella in altro a sinistra, Applica stili a linea, che permette di disattivare in un colpo solo lo stile della linea, facendola scomparire. Le unità dello spessore fanno riferimento allo spazio dispositivo, cioè allo schermo. Quindi, quando modifichiamo lo zoom, lo spessore della linea resta uguale. Quando apriamo l elenco dei colori, in fondo troviamo l opzione Altri colori. Questa opzione ci permette di aprire una ulteriore finestra per la scelta da True color, oppure dall indice dei 256 colori tradizionali di AutoCAD, oppure dai cataloghi RAL e Pantone. 7
8 l opzione Crea linee composte modifica l aspetto della finestra Stile linea, per permettere di creare linee composte, l ideale per le nostre strade. Basta definire una prima linea sottile e tratteggiata, ed una seconda linea spessa e scura, per ottenere un effetto grafico molto interessante. Figura 13 Stile linea composta Bene, passiamo ora a modificare lo stile del layer comuni. Lo selezioniamo e premiamo il bottone Stile. Apparentemente l Editor di stile appare uguale a quello della Figura 11, ma se andiamo a premere lo stesso bottone cerchiato in rosso, ci verrà mostrata la finestra Applica stile a poligono. Figura 14 Finestra Applica stile a poligono Ovviamente, trattandosi di un poligoni, vi sono più opzioni a disposizione. Prima di tutto la casella in alto a destra ci permette di non applicare un riempimento, lasciando i poligoni vuoti e definiti solo dal bordo. Il modello di riempimento: di default è solido, ma è disponibile un grande numero di modelli. La trasparenza è molto importante, perché ci permette di vedere, sotto i poligoni, altri layer, come per esempio uno sfondo raster. Tornando all Editor di stile, possiamo approfittare di un altra opportunità: l etichettatura automatica, che è disponibile anche per layer di punti e linee. Vogliamo, per esempio, far comparire il nome di ogni 8
9 comune, che è presente negli attributi dello shapefile. Ci basta fare clic nella casella sotto Etichetta entità geografica per aprire la finestra Stile etichetta. Basta scegliere la Proprietà da visualizzare dall elenco. Figura 15 Finestra Stile etichetta ed etichette comuni Naturalmente sono disponibili molte opzioni per governare al meglio l aspetto grafico delle etichette. La gran parte sono intuitive, e conviene fare qualche prova per vedere gli ottimi risultati che si possono ottenere. La più importante, che vale la piena spiegare, è quella definita come Contesto dimensione. Le opzioni sono due: Spazio dispositivo significa che l altezza delle etichette viene calcolata sullo schermo, e quindi non cambia al variare della scala. Inoltre la gestione delle etichette è molto più flessibile rispetto ai testi CAD: quando lo zoom diminuisce, per evitare che le etichette diventino illeggibili sovrapponendosi, ne verranno rappresentate solo alcune, quello che lo spazio disponibile consente. Spazio della carta significa che l altezza delle etichette resta fissa rispetto al terreno, quindi varia in base allo zoom. E utile nel caso si debba stampare la cartografia, e si desidera che le etichette abbiano una altezza esatta. E non è finita. Un altra possibilità importante offerta dall Editor di stile, disponibile anche per layer di punti e linee, è la creazione di una mappa tematica. Si tratta della creazione automatica dello stile degli oggetti geografici in base ad un attributo oppure ad una espressione. Vediamo come fare. Selezioniamo il layer comuni e premiamo il bottone Stile. Nell Editor di Stile (Figura 11) premiamo il bottone Nuovo Tema. Nella finestra Tema poligoni possiamo impostare i parametri. 9
10 Figura 16 Le due finestre Tema poligoni Scegliamo prima di tutto la proprietà da utilizzare, ad esempio Provincia. Trattandosi di soli 4 valori, scegliamo per la distribuzione Valori individuali. Premendo il bottone evidenziato nella Figura 16 apriamo la finestra di dettaglio. Definiamo i colori della mappa tematica, poi premiamo il bottone OK. Tornati nella finestra precedente inseriamo infine il testo che vogliamo appaia nella legenda: Province e premiamo di nuovo OK. L Editor di Stile ci appare modificato: mostra, infatti, le quattro condizioni che sono state generate per la mappa tematica. Questo ci permette di intervenire manualmente: facendo clic sui bottoni a destra dei singoli colori possiamo ancora modificarli individualmente. Figura 17 Editor di stile mappa tematica 10
11 Possiamo modificare anche l etichetta della legenda per renderla più comprensibile, sostituendo il nome al numero della provincia. Ecco quindi in Figura 18 la Regione Abruzzo, dove i comuni sono colorati in base al codice della Provincia. Abbiamo spento i layer strade e centri abitati per vederla meglio. Figura 18 Mappa tematica delle province dell Abruzzo Proviamo ora i comandi di AutoCAD Map 3D per gestire gli intervalli di scala, che governano la visibilità dei layer e degli stili di vestizione. Come abbiamo accennato al inizio di questo paragrafo, possiamo decidere di far apparire un layer uno stile di vestizione differente a seconda della scala di rappresentazione. O, al limite, che sopra o sotto una certa scala non appaia del tutto. Si tratta di una possibilità molto importante, per alleggerire la visualizzazione del progetto, e per far comparire i dati più dettagliati solo quando sono significativi. Tornando alla nostra mappa tematica della figura 18, per vederla meglio abbiamo spento i due layer strade e centri abitati. Possiamo decidere, invece, che strade e centri abitati appaiano solo ad una certa scala, più di dettaglio. Quindi nella scheda Gestione visualizzazioni selezioniamo il layer strade e premiamo il bottone Stile. Gli intervalli di scala vengono definiti nella parte superiore dell Editor di stile. Inizialmente, troviamo un unico intervallo di scala che va da 0 ad infinito. NOTA: come già accennato, i dati di esempio della regione Abruzzo sono stati forniti rappresentati in Latitudine e Longitudine, quindi l unità di misura è in gradi. I valori delle scale che utilizzeremo, quindi, saranno molto diversi da quelli a cui siamo abituati quando utilizziamo i dati in metri. Vedremo poi, 11
12 nella Lezione 4, Come trasformare questi dati in uno dei sistemi metrici utilizzati in Italia, come UTM o Gauss Boaga. Il primo passo sta nel creare un nuovo intervallo, con il bottone Aggiungi intervallo di scala. Definiamo, quindi, due intervalli di scala, compilando i campi: Intervallo da 0 a 2, dove vogliamo che le strade compaiano, con lo stile composto appena visto Intervallo da 2 ad infinito, dove vogliamo che le strade non compaiano del tutto. Figura 19 Editor di Stile Gestione intervalli di scala Per disattivare lo stile delle strade, solo per l intervallo di scala da 2 ad infinito: Selezioniamo l intervallo da 2 ad infinito facendo clic sulla prima colonna, grigia del record. Poi facciamo clic sul piccolo bottone nel campo sotto Stile, per aprire la finestra Stile linea. Nella finestra Stile linea disattiviamo l opzione Applica stili a linea. Tornati alla mappa tematica possiamo accendere il layer strade. Non vedremo comparire nulla, finché non faremo uno zoom che ci posti ad una scala inferiore a 2. Naturalmente potremmo proseguire, definendo ulteriori intervalli di scala in cui, per esempio, far comparire le etichette con i nomi delle strade. Importante è mantenere sempre coerenti tra di loro gli intervalli, in modo che non vi siano sovrapposizioni. Ora vogliamo modificare lo stile dei comuni, in modo che alla stessa scala in cui compaiono le strade, vengano mostrate le etichette ed il riempimento sia uniforme. Quindi nella scheda Gestione visualizzazioni selezioniamo il layer comuni e premiamo il bottone Stile. Anche qui, inizialmente, troviamo un unico intervallo di scala che va da 0 ad infinito che mostra i colori che abbiamo definito per la mappa tematica. Nell Editor di stile premiamo il bottone Aggiungi intervallo di scala Compiliamo i campi dei due intervalli come nell esempio precedente, da 0 a 2 e da 2 a infinito. Selezioniamo l intervallo da 0 a 2 facendo clic sulla prima colonna, grigia, del record. Poi facciamo clic sul bottone Elimina tutto per eliminare tutte le classi della mappa tematica: viene ripristinato il riempimento di default. Se in precedenza avevamo definito le etichette, queste tornano visibili. 12
13 6) Gestire la legenda Figura 20 Editor di Stile Mappa con strade ed etichette a scala < 2 Come abbiamo visto, la legenda del nostro progetto è andata a poco a poco costruendosi nella scheda Gestione visualizzazioni del Riquadro attività. Possiamo in ogni momento correggere i nomi dei layer facendovi clic sopra una prima volta per selezionarli, ed una seconda per renderli modificabili. Per poter stampare la legenda, è necessario che questa compaia nello spazio modello. Per crearla: Torniamo a vedere tutta la mappa, con uno zoom alle estensioni (Z e poi E alla riga di comando). Nella scheda Gestione visualizzazioni Premiamo il bottone Strumenti e poi Crea legenda Figura 21 Crea legenda Spostando il mouse nello spazio modello vedremo comparire una anteprima della legenda, per poterla posizionare nel punto più opportuno facendo clic. Figura 22 Legenda La legenda che abbiamo appena creato è dinamica e mostra i layer che sono accesi nel momento in cui l abbiamo creata. Se accendiamo altri layer, dobbiamo premere di nuovo il bottone Strumenti: la voce del menu sarà cambiata, diventando Aggiorna legenda: basterà sceglierla perché la legenda si aggiorni automaticamente. 7) Navigare sui dati 13
14 AutoCAD Map 3D mette a disposizione numerosi comandi per navigare sui dati. Prima di tutto quelli di AutoCAD, tra cui i classici Pan, Zoom e così via, raccolti nella Barra multifunzione sotto la voce Vista. Figura 23 Vista nella Barra multifunzione Oppure, per chi utilizza ancora l area di lavoro Map Classic, è utile aprire la toolbar Zoom. Vi sono però altri comandi, dedicati all uso di dati GIS. Prima di tutto è possibile ottenere uno zoom alle estensioni di un singolo layer GIS, premendo il tasto destro su di esso nella scheda Gestione Visualizzazioni e scegliendo dal menu Zoom estensioni. Inoltre è possibile visualizzare i dati dello spazio modello ad una scala precisa: nella barra di stato del disegno, in basso a destra, basta premere la freccia a destra di Scala della vista e scegliere Personalizzato. Figura 24 Scelta della scala personalizzata per la vista nello spazio modello Infine la navigazione sui dati può utilizzare la tabella degli attributi alfanumerici, come stiamo per spiegare al paragrafo 8. 14
15 8) Interrogare i dati Il modo più veloce per interrogare i dati GIS con AutoCAD Map 3D, è uguale a quello di AutoCAD : selezioniamo un oggetto geografico, ad esempio un comune, toccandolo con il tasto sinistro del mouse, premiamo il tasto destro e scegliamo dal menu contestuale Proprietà. Nella finestra Proprietà possiamo vedere (e modificare) gli attributi del comune selezionato. Figura 25 Finestra Proprietà di un comune Naturalmente, per chi usa AutoCAD, bisogna chiarire: non stiamo vedendo attributi di blocchi, bensì gli attributi alfanumerici associati alla geometria GIS. Questo metodo, però, permette di vedere gli attributi di un solo oggetto geografico per volta. Per navigare in tutti gli attributi alfanumerici di un layer GIS, conviene invece selezionarlo nel Riquadro Attività e poi premere il terzo bottone, Tabella. Figura 26 Bottone Tabella 15
16 Grazie a questo bottone, apriamo la Tabella Dati, uno strumento molto comodo e potente per navigare tra i dati, anche se sono molto numerosi. Figura 27 Tabella Dati semitrasparente Le opzioni della Tabella Dati sono molto numerose, e per la gran parte intuitive. Prima di tutto la Tabella Dati può essere ancorata ad uno dei lati, può scomparire automaticamente quando non viene utilizzata e perfino, come è possibile notare nella figura, essere resa semitrasparente. Basta premere il tasto destro del mouse sulla barra di controllo per scegliere l opzione desiderata. In secondo luogo, toccando con il tasto sinistro del mouse il titolo di una colonna (campo), questa verrà ordinata numericamente o alfabeticamente in ordine crescente. Toccandolo una seconda volta l ordine viene invertito: in questo modo è facile ordinare, per esempio, i nomi dei comuni per effettuare delle ricerche. Basta toccare con il mouse una casella della prima colonna a sinistra, per selezionare un record ed effettuare uno zoom automatico sull oggetto geografico associato. Attenzione: il bottone Zoom automatico deve essere attivo. All opposto, è possibile selezionare un oggetto geografico per vedere subito selezionato il record di attributi associato. Attenzione: il bottone Scorrimento automatico deve essere attivo. Per applicare filtri veloci, nel campo in alto a sinistra della Tabella Dati, dove appare Filtra per, facendo clic con il mouse è possibile scegliere il campo da filtrare. Poi basta scrivere il valore che si desidera utilizzare come filtro. Ad esempio, se scegliamo il campo NOME_PROV e poi scriviamo POTENZA verranno mostrati solo i comuni della provincia di Potenza. E possibile costruire filtri e query complesse grazie all opzione Cerca per selezionare. Questa apre il potente Generatore di espressioni, che mette a disposizione molti strumenti per questo scopo: lo approfondiremo nella Lezione 6, dedicata alle selezioni alfanumeriche e geografiche. 16
17 Figura 28 Generatore di espressioni Infine il piccolo menu Opzioni in basso a destra della Tabella Dati permette di esportare in un file di testo tutti i record selezionati, di creare Unioni (Join) tra i dati, di creare nuovi campi calcolati grazie all opzione Crea calcolo. Bene, con questa lezione abbiamo cercato di dare una prima panoramica sulle potenzialità di AutoCAD Map 3D nel caricare, visualizzare e consultare dati vettoriali. Consultando la ricca documentazione in linea, che comprende filmati e tutorial, o provando direttamente, il lettore potrà scoprire molte ulteriori possibilità. 21 ottobre 2010 Redatto da: arch. Giovanni Perego giovanni.perego@mum.it autore del Blog: Revisionato da: Alessandro dal Maso - alessandro.dalmaso@abitat.it 17
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