Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1"

Transcript

1 Azione 3-3. Organizzazione delle attività di mappatura GENERALITÀ Denominazione della buona pratica: progetto Io Cresco Promotore/i: Consorzio di cooperative sociali CO.RE (cooperazione e reciprocità) Ambiente Solidale cooperativa sociale Soggetti partner: altri 39 partner (cooperative sociali, associazioni del terzo settore nazionali e locali, enti pubblici e aziende municipalizzate, sindacati, enti religiosi, aziende profit) Ente Ente pubblico/gdo GDO altro (specificare) Terzo Settore Principali attività: Campagna di comunicazione su riduzione rifiuti Riduzione imballaggi, tra cui Riduzione imballaggi banco gastronomia Vendita prodotti con ricariche (detersivi, lamette, pile ecc..) Vendita prodotti con vuoto a rendere (acqua, vini), Vendita prodotti con ridotto imballaggio (ecodesign) Utilizzo cassette/pallet riutilizzabili Altro (specificare) Vendita prodotti sfusi o alla spina (specificare quali):. Vendita prodotti ecologici (pannolini riutilizzabili, batterie ricaricaricabili etc.), prodotti Ecolabel o con altre certificazioni ecologiche Riutilizzo prodotti invenduti (alimentari e non alimentari). In particolare: Cessione ad associazioni benefiche Sconti al consumatore per prodotti prossimi alla scadenza Altro (specificare)uso tessuti esistenti

2 Mercati del riuso Altre azioni di prevenzione: Data inizio attività: 0/0/0 Stato dell attività : in itinere conclusa altro(specificare) Concluso il progetto di start-up, ad oggi sono in corso le attività ormai divenute stabili ed ordinarie Paese, Regione, Località in cui le attività sono state sviluppate: Napoli e Provincia/ focus particolare su VI Municipalità del Comune di Napoli Abitanti: Contatti: Link utili: DESCRIZIONE. BREVE DESCRIZIONE DELL ATTIVITA Si prega di fornire una sintetica descrizione dell attività sottolineando il valore aggiunto della vostra pratica per la categoria selezionata. Il Progetto I.O. CR.E.S.CO. - Innovazione e Occupazione per la CRescita Economica Sostenibile e la Coesione è un insieme complesso di interventi, iniziative, servizi, finalizzato ad attivare un processo di sviluppo locale al interno della VI Municipalità del Comune di Napoli, comprendente i quartieri di Ponticelli, Barra e San Giovanni a Teduccio. La proposta progettuale è stata ideata in risposta al bando Sviluppo Locale 00 indetto da Fondazione con il Sud, suddiviso in due fasi successive di selezione. La prima fase, con scadenza a febbraio 0, ha inteso individuare 0 idee progettuali riguardanti 8 ambiti territoriali dell Italia Meridionale identificati come altamente problematici, nei quali concentrazioni di fattori determinano uno stato di arretratezza economica e di povertà culturale, e che necessitano di cambiamenti culturali ed economici che rilancino l occupazione e la crescita sociale. Per la partecipazione alla fase preselettiva, la Fondazione con il Sud ha richiesto la formazione di partenariati composti da almeno 5 organizzazioni, (di cui almeno 3 aventi sede nell ambito di intervento), all interno dei quali fosse riconoscibile un Soggetto responsabile con specifiche caratteristiche. Superata la preselezione, i progetti ritenuti idonei ad affrontare la successiva fase di progettazione esecutiva, hanno, innanzitutto, dovuto coinvolgere nel partenariato almeno altri tre soggetti ed individuare un Tutor con esperienza certificata nel/i

3 settore/i oggetto/i di intervento. Ricomposta, così, la partnership, per ciascun progetto selezionato si è proceduto alla definizione degli obiettivi operativi, delle azioni, dei criteri e degli indicatori per valutare i risultati, degli elementi di sostenibilità delle attività, del numero e tipologia dei destinatari diretti ed indiretti, delle modalità di coinvolgimento delle risorse e di valorizzazione delle competenze locali, alla suddivisione di ruoli, compiti e funzioni tra i partner e alla previsione del budget di spesa. Il progetto IO CRESCO presenta alcuni elementi che concorrono a raggiungere lo scopo di stimolare e attivare il processo di sviluppo socio - economico, culturale, psicosociale auspicato dalla Fondazione con il Sud.. ATTORI Indicare I principali soggetti coinvolti gli attori chiave e gli altri stakeholders nello svolgimento dell attività. In primo luogo, esso ha convogliato intorno a sé e ad esso ha contribuito, grazie all attività di mediazione e negoziazione del Soggetto capofila, il Consorzio Co.Re, oltre 40 enti, la maggior parte dei quali con sede nel territorio oggetto d intervento. Una partnership quindi, molto diversificata al suo interno, composita, ricca di competenze ed esperienze differenti, di strutture e forme organizzative diverse. Il contributo alle attività previste da parte dei vari partner, come si evince dalla successiva presentazione, è emerso naturalmente dalla condivisione dell esperienza e della competenza di ciascuno di essi. Nella visione di comunità che fonda il progetto e che esso vuole realizzare, ciascun attore gioca la propria parte contribuendo a generare benessere e sviluppo. Tra questi 4 enti, vi sono: scuole di ogni ordine e grado; cooperative sociali che forniscono servizi per la persona; cooperative di tipo B, composte da soggetti svantaggiati, il cui scopo è favorirne l occupazione; associazioni che si occupano di animazione culturale e di interventi educativi; enti di formazione professionale; enti profit; società partecipate del Comune di Napoli nel settore dei trasporti, dei rifiuti e dell energia; enti caritativi di ispirazione religiosa; parrocchie; organismi nazionali che si occupano di ambiente e legalità; sindacati e associazioni di lavoratori; associazioni per la tutela dei diritti degli immigrati; consorzi che realizzano servizi di secondo livello per cooperative; associazioni che gestiscono patronati e si occupano di assistenza fiscale. 3. BENEFICIARI Gruppi target e beneficiari finali ai quali è rivolta l iniziativa. DESTINATARI INTERNI

4 Operatori e promotori di progetto DESTINATARI ESTERNI Popolazione residente Enti e amministrazioni territoriali Organizzazioni professionali, ambienti economici, parti economiche e sociali Beneficiari finali (scuole, popolazione residente etc.) Grande pubblico di ogni età anche non direttamente destinatario dell'intervento 4. OBIETTIVI Quali sono gli obiettivi generali e specifici nella riduzione dei rifiuti? (quantificare se possibile). Il progetto IO CRESCO ha la finalità di responsabilizzare la comunità intera (cittadini, istituzioni, imprese, terzo settore) sulle problematiche ambientali, sollecitandole, a vario titolo, in azioni di tutela del territorio. Le azioni, inserite in un processo di infrastrutturazione culturale in grado di sostenerle e favorirle, rappresenteranno occasioni concrete di sviluppo economico e di occupazione per gli abitanti della Municipalità e per le imprese sociali che se ne faranno carico, consentendo anche una reale riqualificazione e valorizzazione di aree degradate. La prospettiva con la quale si intende migliorare il rapporto tra le persone e il loro territorio e sostenere percorsi di sviluppo economico è quella, autenticamente ecologica, di trasformare elementi di criticità in risorse: così, le aree degradate si trasformano in luoghi di incontro e cultura, i rifiuti in risorsa economica, i beni alimentari invenduti da simbolo dello spreco e del consumo inconsapevole in oggetto di solidarietà. Si è puntato in particolare sul recupero delle eccedenze e dei beni alimentari invenduti dalla grande distribuzione commerciale destinandoli a persone indigenti, diffondendo da un lato la pratica di comportamenti di responsabilità sociale da parte delle imprese, e dall altro migliorando il legame tra le imprese e cittadinanza.

5 Obie+A:F40ttivo Risultati attesi Indicatore di risultato Valore raggiunto al luglio 03 0 Coordinamento attività previste N incontri del Gruppo tecnico di coordinamento 36 0 Supporto continuo ai partner N incontri della Assemblea dei partner del Nucleo promotore locale 6 Obiettivo 0: Coordinamento, monitoraggio e valutazione delle attività previste. 0 Comunicazione dei risultati ottenuti N report intermedi sullo stato del progetto Portale web del progetto N pubblicazioni realizzate Strumenti di monitoraggio e valutazione 0 0 di monitoraggio e di valutazione Report di monitoraggio e valutazione prodotti Momenti divulgazione risultati monitoraggio valutazione Obiettivo : Diffondere una cultura di rispetto e Coordinamento e monitoraggio delle azioni dei partner N riunioni delle equipe educative di 3

6 valorizzazione dell ambiente, sensibilizzare i giovani sui temi della raccolta differenziata e della valorizzazione delle risorse ambientali, rafforzare comportamenti di cura dell ambiente come elementi utili allo sviluppo economico, alla crescita sociale e culturale ed al miglioramento della qualità della vita. Costituzione di una rete educativa territoriale Diffusione cultura di rispetto e valorizzazione dell ambiente coordinamento N scuole coinvolte nelle attività e che entrano in rete N percorsi di educazione ambientale realizzati N utenti coinvolti N visite realizzate presso Fattorie didattiche ed Enti Istituzionali Rafforzamento dei comportamenti di cura ambiente N di aree verdi prese in cura, attraverso la realizzazione di orti e serre didattiche 6 Sensibilizzazione studenti sui temi dello sviluppo ecosostenibile e rispetto ambiente N alunni coinvolti nelle due rassegne 3000 Obiettivo : Valorizzare e riqualificare alcune aree verdi in stato di abbandono, realizzandovi attività che migliorino la qualità della vita dei cittadini, favoriscano la crescita del rispetto dei beni comuni, riducano la 3 3 Riqualificazione aree verdi marginali o in stato di abbandono Offerta alla cittadinanza di servizi per il tempo libero N di aree verdi restituite alla cittadinanza N di giornate di animazione offerte alla cittadinanza N di Flash Mob e giornate 4 9

7 distanza tra il singolo, la collettività e i suoi spazi, attuando forme di custodia e di controllo attivo ma non invasivo. informative sui temi ambientali N di percorsi laboratoriali di circo sociale realizzati N di utenti coinvolti Educare gli utenti a studiare l ambiente in una prospettiva verticale N di utenti coinvolti nelle attività previste 50 4 Riqualificazione di un area verde in disuso, creando una struttura a disposizione del territorio N di interventi addizionali realizzati nell Officina rispetto a quanto previsto nell arco dei due anni 0 Obiettivo 3: Tradurre un vincolo allo sviluppo in risorsa attraverso la creazione e/o il potenziamento di iniziative imprenditoriali nel settore della raccolta, stoccaggio, lavorazione e commercializzazione di rifiuti differenziabili, creando così un circolo virtuoso individuo ambiente economia, che possa costituire una buona prassi di Potenziamento della raccolta differenziata Sviluppo di una coscienza ecologica e diffusione di comportamenti di rispetto ambiente Sviluppo attività imprenditoriali innovative improntate ai principi della ecosostenibilità N ecobox istallati nella municipalità VI N tipologie di rifiuti raccolti Quantità (in kg) di rifiuti differenziati raccolti Quantità (in kg) di rifiuti tessili stoccati Quantità (in kg) di rifiuti RAEE stoccati Quantità (in kg) di cartucce

8 imprenditoria fondata sui criteri della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale. 7 Sviluppo di buone pratiche commerciali fondate sull ottimizzazione e la condivisione delle risorse stoccate N contratti commerciali definiti con trasportatori esterni N contratti commerciali per la vendita di prodotti tessili 7 Networking dei possibili finanziatori privati e pubblici Partecipazione a bandi pubblici per finanziamento dell attività N fonti di finanziamento privato individuate 6 7 Allargamento imprenditoriale delle attività legate al ciclo dei rifiuti in ottica europea ed euro mediterranea N di partner commerciali esteri. Obiettivo 4: Consentire la formazione e l occupazione di persone della VI Municipalità e il rilancio sociale e di ricostruzione del progetto di vita personale, in particolare di 8 Coinvolgimento di persone italiane e straniere nella formazione trasversale sui temi del lavoro N soggetti coinvolti nella fase di formazione trasversale N partecipanti selezionati per la fase di formazione specialistica 0 5

9 persone di etnia rom e di soggetti con scarse opportunità di occupazione a causa di esperienze di vita marginalizzanti 8 8 Sviluppo progetti crescita personale e professionale di persone con disagio sociale Sviluppo di conoscenze e competenze su argomenti trasversali della formazione al lavoro N portafogli di competenze realizzati Percentuale di risposte corrette nei questionari di valutazione 0 90% 9 Sperimentazione nel lavoro di soggetti con disagio sociale N tirocini formativi realizzati 5 9 Raggiungimento di un buon livello di autonomia e responsabilità professionale dei soggetti coinvolti Percentuale di valutazioni positive ottenute dall equipe di tutoraggio 90% Obiettivo 5: Diffondere una pratica solidale, promuovendo il recupero delle eccedenze e dei beni alimentari invenduti dalla grande distribuzione commerciale e destinarli a persone indigenti, diffondendo la pratica di comportamenti di responsabilità sociale da parte delle imprese, migliorandone il legame con la cittadinanza 0 0 Diminuzione della produzione di rifiuti della grande distribuzione Crescita del senso di responsabilità sociale in enti della rete locale, provinciale e regionale Documentazione il processo di sviluppo locale messo in campo, le N tipologie di prodotti eccedenti raccolte Quantità (in kg) di prodotti alimentari eccedenti raccolti N enti coinvolti nella rete di distribuzione di alimenti N attività produttive e commerciali coinvolte N ore di riprese audiovisive

10 attività realizzate e il loro impatto N prodotti audiovisivi realizzati 5. ADOZIONE DI STRUMENTI VOLONTARI (se rilevante) Indicare se e quali strumenti - di comunicazione, economici e legislativi e volontari - sono stati utilizzati per lo sviluppo delle attività (esempi:, Agenda, strumenti-metologia di partecipazione, protocolli d intesa, certificazioni, sistemi di gestione ambientale). Linea grafica coordinata Pubblicità sui media di Ufficio Stampa Newsletter Pubblicità esterna Rete internet e sito istituzionale Mailing Informazione sui Media Eventi Opuscoli informativi Protocolli d intesa Certificazioni Sistemi di gestione ambiente convenzioni per la raccolta degli indumenti usati con enti pubblici

11 6. DESCRIZIONE DEL PROCESSO Descrivere le modalità di realizzazione del progetto (azioni/fasi di lavoro) Il progetto esteso su tre anni può essere suddiviso in modo semplice come segue: Fase preparatoria: fondamentale per la programmazione delle singole azioni da seguire affinché l intera realizzazione sia pertinente e coerente con la strategia iniziale. Questa fase, si è conclusa con l'elaborazione di documenti capaci di indicare le condizioni organizzative necessarie per lo svolgimento del progetto. Fase di realizzazione: fase operativa di esecuzione dell'impianto di attività con la realizzazione delle azioni principali e trasversali, la gestione amministrativa, la gestione contabile e quella relativa alla comunicazione del progetto Fase finale del progetto: analisi dei risultati effettivamente raggiunti rispetto alle aspettative iniziali (in termini di efficacia di efficienza e sostenibilità degli interventi realizzati) 7. MONITORAGGIO Descrivere l approccio metodologico adottato per il monitoraggio degli output e risultati: Valutazione e Monitoraggio da parte del Tutor Il Tutor, in fase di realizzazione delle attività progettuali, si occuperà di realizzare un costante monitoraggio delle attività, raccogliendo dati ed offrendo in maniera periodica feedback al Gruppo Tecnico di Coordinamento ed all Assemblea dei Partner. In particolare, il Tutor avrà il compito di: - presenziare e supervisionare la fase di start up delle attività e la loro prosecuzione. Il supporto del Tutor si esprimerà nell affiancamento alla realizzazione delle singole azioni con personale specializzato, espressione delle molteplici competenze del Consorzio Farsi Prossimo e degli enti ad esso associati, - monitorare in maniera costante e continuativa le attività a distanza attraverso la presa in visione dei report bimestrali realizzati dal Gruppo Tecnico di Coordinamento, oltre che attraverso visite con cadenza trimestrale presso le sedi di svolgimento del progetto, - partecipare alle attività di diffusione e comunicazione attraverso il sito internet dedicato al progetto e mediante l attivazione delle reti nazionali, - trasferire, con personale qualificato proprio o delle proprie cooperative, specifiche competenze all interno dell Assemblea dei Partners (un incontro ogni tre mesi per un totale di 8 incontri) e in tutti i luoghi di progettazione e verifica dell andamento del processo di lavoro. Tali luoghi saranno il Gruppo Tecnico di Coordinamento e le equipe operative, - favorire la sostenibilità delle attività del progetto, grazie alla sua esperienza nella individuazione di modelli e di strategie adeguati. Valutazione e Monitoraggio Oltre alle attività di monitoraggio e valutazione svolte dal Tutor del progetto nel ruolo

12 che gli compete all interno della partnership, i soggetti del Nucleo Promotore Locale, in accordo con il Tutor stesso, intendono condurre anche una propria attività di monitoraggio ed autovalutazione. Si ritiene che ciò sarà particolarmente utile al fine di verificare lo svolgimento dell insieme delle attività e di individuare le criticità intervenute nel corso della loro realizzazione. Si realizzerà una valutazione intrafase ed interfase, attraverso la verifica delle attività in corso di realizzazione, e ciò offrirà la possibilità di valutare i risultati raggiunti e di correggere ed apportare delle modifiche alle scelte progettuali. La valutazione nella fase ex-post, invece, rappresenterà uno strumento per verificare il raggiungimento degli obiettivi finali, in termini di efficacia, innovatività, trasferibilità e rilevanza sociale. Ma essa sarà soprattutto un momento di riflessione comune utile agli utenti, agli operatori ed esperti, agli enti ed alle istituzioni coinvolti nel progetto, per individuare le buone pratiche e per apprendere dall esperienza del passato in modo da indirizzare le future scelte progettuali in relazione ai risultati emersi e non incorrere negli errori del passato. Nell ambito del Progetto I.O. C.R.E.SC.O. si intende utilizzare una metodologia di autovalutazione che prenda in esame non solo variabili di tipo quantitativo legate ad indicatori di risultato, ma anche variabili di tipo qualitativo, come la qualità della partecipazione, il clima del progetto, l integrazione nel tessuto sociale tout court, etc. La metodologia valutativa utilizzata comprenderà, per ognuna delle attività, tre fasi: la costruzione della griglia di autovalutazione, la scelta degli strumenti di valutazione e l individuazione delle misure di miglioramento da adottare. La costruzione di una griglia di autovalutazione (a partire da uno sviluppo qualiquantitativo, condiviso e partecipato, della griglia qui riportata) In un primo tempo sarà definita una griglia di autovalutazione, ovvero individuati quali sono gli ambiti da valutare per determinare la qualità di un buon progetto di sviluppo locale che si muova in una logica multidimensionale e di sostenibilità futura. Sulla base di questo primo risultato di autovalutazione globale, nell ambito del gruppo dei partner del Nucleo Promotore Locale saranno decisi gli ambiti sui quali compiere delle valutazioni più dettagliate. Uno dei punti di forza di questa metodologia è il coinvolgimento di tutti gli attori che in diverso modo contribuiscono alla realizzazione del progetto I.O. C.R.E.SC.O.. Tale implicazione è essenziale poichè la partecipazione attiva è una fonte importante di motivazione, che induce tutti a partecipare con convinzione sia all'autovalutazione che, in un secondo tempo, alla fase di miglioramento. Infine, ciò contribuisce alla creazione di una cultura collaborativa che è fondamentale per lo sviluppo di capacità di autorganizzazione e di cambiamento. La scelta degli strumenti di valutazione La seconda tappa consisterà quindi nella scelta degli strumenti di valutazione, nel loro uso e nell analisi dei risultati. L individuazione delle misure di miglioramento da adottare Tutto l impianto autovalutativo non avrebbe alcun senso se ad esso non seguisse una fase di sviluppo e di miglioramento. Tale metodologia consente di avviare un processo di miglioramento continuo attraverso l autoconoscenza e il dialogo costruttivo e di individuare, quindi, le azioni correttive da apportare al progetto in

13 corso di realizzazione e alla futura progettazione. Le attività di autovalutazione e di monitoraggio saranno coordinate dal Gruppo Tecnico di Coordinamento e realizzate da esperti di valutazione anche di formazione universitaria. Luoghi privilegiati delle attività di restituzione saranno l Assemblea dei Partners, ai fini della definizione delle linee d indirizzo generali del progetto, e le equipe operative, ai fini della condivisione delle modalità di rilevazione dei dati e della riflessione sui risultati emergenti. 8. RISULTATI DI RIDUZIONE DEI RIFIUTI Indicare in quale misura il progetto ha contribuito alla riduzione dei rifiuti: Risultati attesi Indicatori quantitativi di risultato Valore atteso a /3 del progetto Valore atteso a /3 del progett o Valore atteso a fine progetto Numero e tipologi a di destinat ari Potenziamento della raccolta differenziata Numero ecobox istallati nella municipalità VI Enti Locali, Istituzioni, Imprese Sviluppo di una coscienza ecologica nella cittadinanza e diffusione di comportamenti di rispetto dell ambiente. Tipologie di rifiuti raccolti Quantità (in KG) di rifiuti differenziati raccolti kg kg kg

14 Sviluppo di attività imprenditoriali innovative improntate ai principi dell ecosostenibili tà. Quantità (in kg) di rifiuti tessili stoccati Kg Kg Kg Imprese del settore Quantità di rifiuti RAEE stoccati Quantità di cartucce stoccate Diminuzione della produzione di rifiuti della grande distribuzione Tipologie di prodotti eccedenti raccolte beneficiari finali delle attività di distribuzion e degli alimenti Quantità di prodotti alimentari eccedenti raccolti kg

15 50 Crescita del senso di responsabilità sociale in enti della rete locale, provinciale e regionale Numero enti coinvolti nella rete di distribuzione di alimenti Numero attività produttive e commerciali coinvolte 3 9. COSTI Quali sono i costi delle attività? Quali sono i ricavi delle attività (se esistenti)? FONTI DI FINANZIAMENTO Indicare la tipologia e la quota di finanziamenti disponibili e intercettati Fondazione CON Il SUD Fondazione Peppino Vismara Autofinanziamento partner

16 ANALISI SWOT SI PREGA DI COMPILARE IL SEGUENTE SCHEMA: PUNTI DI FORZA - continuità delle attività di animazione e la loro pubblicizzazione tra i cittadini del quartiere; - qualità e innovatività delle proposte ludiche e formative per i ragazzi delle scuole; alto livello di competenza degli operatori e di esperienza nel territorio; - adesione convinta di alcuni docenti e dirigenti scolastici; - efficacia dei linguaggi impiegati (quello cinematografico, quello manipolativo, quello giornalistico, quello laboratorio esperienziale, quello circense); - l attualità delle tematiche affrontate nelle iniziative di sensibilizzazione; - la presenza di ospiti e di testimoni capaci di parlare agli studenti - efficacia dell'alternanza tra formazione in aula e sperimentazione sul campo; - inserimento dei destinatari in un contesto di lavoro dinamico. OPPORTUNITA - innesto delle attività progettuali su un'iniziativa imprenditoriale dinamica e in crescita (LAST MINUTE MARKET); -ampliamento e diversificazione dei prodotti distribuiti grazie alla connessione con realtà produttive della provincia di Napoli e Salerno. PUNTI DI DEBOLEZZA - prolungarsi dei tempi tecnici di ristrutturazione del deposito per i rifiuti tessili e RAEE e conseguente ritardo nell'avvio delle attività di stoccaggio; - scarsa collaborazione delle istituzioni nella pianificazione delle attività e scarsa valorizzazione della rete; - difficoltà a proporre attività e interventi su più gruppi target e con metodologie anche molto differenziate mantenendo l'unicità del Progetto; - difficoltà di collegare le iniziative svolte con quelle più ampie della rete. MINACCE - atteggiamento piuttosto passivo e periferico delle scuole che si considerano più come fruitori che come protagonisti attivi del processo; - piani di governo poco chiari; - una burocrazia lenta; - forte razionamento del credito; - poca cultura d'impresa.

Progetto LIFE10 ENV IT 000307 NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

Progetto LIFE10 ENV IT 000307 NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1 Azione 3 Attività 3.1 Organizzazione delle attività di mappatura GENERALITÀ Denominazione della buona pratica: Buon Fine Promotore/i: 6 cooperative Soggetti partner: Ente Ente pubblico/gdo GDO altro (specificare)

Dettagli

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1 Azione 3 Attività 3.1 Organizzazione delle attività di mappatura GENERALITÀ Denominazione della buona pratica: Come in cantina Promotore/i: Regione Piemonte Soggetti partner: Ente Ente pubblico/gdo GDO

Dettagli

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1 Azione 3 - Attività 3.1 Organizzazione delle attività di mappatura GENERALITÀ Denominazione della buona pratica: LA SPESA VERDE Promotore/i: SERVIZIO AMBIENTE COMUNE DI REGGIO EMILIA GRANDE DISTRIBUZIONE

Dettagli

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1 GENERALITÀ Azione 3 Attività 3.1 Organizzazione delle attività di mappatura Denominazione della buona pratica:educazione ambientale curricolare Scuola apolo di comunicazione Promotore/i: Soggetti partner:

Dettagli

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1 Azione 3 Attività 3.1 Organizzazione delle attività di mappatura GENERALITÀ Denominazione della buona pratica: Progettazione Impianti Preparazione al Riutilizzo Promotore/i: Centro di Ricerca Occhio del

Dettagli

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1 GENERALITÀ Azione 3 Attività 3.1 Organizzazione delle attività di mappatura Denominazione della buona pratica: PERCORSI INNOVATIVI DI RIDUZIONE DEI RIFIUTI ALLA FONTE Promotore/i: Regione Provincia Regione

Dettagli

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1 Azione 3 - Attività 3.1 Organizzazione delle attività di mappatura GENERALITÀ Denominazione della buona pratica: Massimo riuso Promotore/i: Insieme soc. coop. sociale a. r. l. Soggetti partner: Ente Ente

Dettagli

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1 GENERALITÀ Azione 3 - Attività 3.1 Organizzazione delle attività di mappatura Denominazione della buona pratica: Centro Ricerca Rifiuti Zero per l analisi del rifiuto residuo Promotore/i: Comune di Capannori

Dettagli

Progetto LIFE10 ENV IT 000307 NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

Progetto LIFE10 ENV IT 000307 NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1 Azione 3 Attività 3.1 Organizzazione delle attività di mappatura GENERALITÀ Denominazione della buona pratica: RICICUCI e "RICIBICI" Promotore/i: Cooperativa sociale di tipo B S.E.N.A.P.E. Soggetti partner:

Dettagli

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1 GENERALITÀ Denominazione della buona pratica: Azione 3 - Attività 3.1 Organizzazione delle attività di mappatura Accordo fra la Regione Autonoma Valle d Aosta e le catene commerciali della grande distribuzione

Dettagli

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1 Azione 3 - Attività 3.1 Organizzazione delle attività di mappatura GENERALITÀ Denominazione della buona pratica: O.N.U. Rete Operatori Nazionali dell Usato Promotore/i: Soggetti partner: Ente Ente pubblico/gdo

Dettagli

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1 Azione 3 Attività 3.1 Organizzazione delle attività di mappatura GENERALITÀ Denominazione della buona pratica: Riduciamo i rifiuti in città Promotore/i: Regione Lombardia ed A2A Soggetti partner: Ente

Dettagli

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1 Azione 3 Attività 3.1 Organizzazione delle attività di mappatura GENERALITÀ Denominazione della buona pratica: MrPET Promotore/i: Keo Srl Soggetti partner: Ente Ente pubblico/gdo GDO altro (specificare)

Dettagli

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1 Azione 3 - Attività 3.1 Organizzazione delle attività di mappatura GENERALITÀ Denominazione della buona pratica: NOW No more Organic Waste Soggetti partner: Ente Ente pubblico/gdo GDO altro (specificare)

Dettagli

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1 Azione 3 Attività 3.1 Organizzazione delle attività di mappatura GENERALITÀ Denominazione della buona pratica: ECOPOINT CRAI Promotore/i: Privati CRAI Soggetti partner: Ente Ente pubblico/gdo GDO altro

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD La legge 107 prevede che tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell Offerta Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale

Dettagli

1440 ore annue, con un minimo di 12 ore settimanali obbligatorie

1440 ore annue, con un minimo di 12 ore settimanali obbligatorie Ente: ASSOCIAZIONE MANI TESE ONG ONLUS SEDE NAZIONALE: PIAZZA V.GAMBARA 7/9 MILANO serviziocivile@manitese.it www.manitese.it tel. 02 4075165 Titolo del Progetto: CAPACI DI CAMBIARE PROSPETTIVA: RIDURRE,

Dettagli

Sperimentare modalità di rendicontazione sociale. Congesso AIV Genova, 17/04/2015 Di Valentina Todesca, Giovanna Badalassi, Vittoria Musella

Sperimentare modalità di rendicontazione sociale. Congesso AIV Genova, 17/04/2015 Di Valentina Todesca, Giovanna Badalassi, Vittoria Musella Sperimentare modalità di rendicontazione sociale Programma Donne per lo sviluppo urbano Programma Operativo FSE 2007-2013 Asse II Occupabilità La valutazione dei progetti integrati per la creazione di

Dettagli

PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI

PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016-2019 Premessa La crescita del Paese e del suo capitale umano richiede un sistema educativo di qualità che guardi allo sviluppo professionale del personale della

Dettagli

AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD) PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PTOF A cura della

AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD) PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PTOF A cura della AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD) PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PTOF A cura della docente Animatore Digitale Antonella Ciminale 27 Circolo

Dettagli

Scheda progetto SIS.CO. Sistema per la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nella Provincia di Pordenone

Scheda progetto SIS.CO. Sistema per la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nella Provincia di Pordenone Scheda progetto Sistema per la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nella Provincia di Pordenone DATI DI RIFERIMENTO DEL SOGGETTO RESPONSABILE : Denominazione dell ente: Provincia di Pordenone Natura

Dettagli

Volontariato 2019_Reti Locali

Volontariato 2019_Reti Locali Volontariato 2019_Reti Locali Fondazione CON IL SUD PROPOSTA DI PROGETTO Numero Progetto: 2019-VOL-00000 Titolo: Modello formulario Ragione sociale Soggetto responsabile Fondazione CON IL SUD - Volontariato

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO A.S. 2017/18

PIANO DI MIGLIORAMENTO A.S. 2017/18 ISTITUTO COMPRENSIVO MATTIA DE MARE DI SAN CIPRIANO D AVERSA Via Schipa, 1 - Tel 081. 892.2216 - Fax 081 816776 - Codice meccanografico CEIC899001 Codice Fiscale 900550618 e-mail: ceic899001@istruzione.it

Dettagli

PIANO TRIENNALE DELL AD - PNSD PER IL PTOF. Animatore Digitale (AD): Ins. Maria Teresa Bracchetti

PIANO TRIENNALE DELL AD - PNSD PER IL PTOF. Animatore Digitale (AD): Ins. Maria Teresa Bracchetti PIANO TRIENNALE DELL AD - PNSD PER IL PTOF 2016/2019 Animatore Digitale (AD): Ins. Maria Teresa Bracchetti Premessa Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell Istruzione all art. 1

Dettagli

AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI

AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI Firenze, 01 giugno 2017 mariachiara.montomoli@regione.toscana.it L Avviso

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA E COORDINAMENTO REGIONALE AGENDE 21 LOCALI: PROGRAMMA PER LA DIFFUSIONE DI AGENDA 21 LOCALE IN LOMBARDIA

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA E COORDINAMENTO REGIONALE AGENDE 21 LOCALI: PROGRAMMA PER LA DIFFUSIONE DI AGENDA 21 LOCALE IN LOMBARDIA PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA E COORDINAMENTO REGIONALE AGENDE 21 LOCALI: PROGRAMMA PER LA DIFFUSIONE DI AGENDA 21 LOCALE IN LOMBARDIA Premessi: - Il programma di Agenda 21, approvato in occasione

Dettagli

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1 Azione 3 - Attività 3.1 Organizzazione delle attività di mappatura GENERALITÀ Denominazione della buona pratica: Servizio di noleggio lavastoviglie mobili Promotore/i: Agenzia provinciale per l'ambiente

Dettagli

COOPERATIVA SOCIALE MANI TESE ONLUS

COOPERATIVA SOCIALE MANI TESE ONLUS Ente: ASSOCIAZIONE MANI TESE ONG ONLUS SEDE NAZIONALE: PIAZZA V.GAMBARA 7/9 MILANO serviziocivile@manitese.it www.manitese.it tel. 02 4075165 Titolo del Progetto: RIDURRE, RIPARARE, RIUSARE: RESTITUIRE

Dettagli

Spazio Idee CENTRO DI COORDINAMENTO E DI PROGETTAZIONE COME SPAZIO DELLA DEMOCRAZIA E DELLA LEGALITA. Emanuele Messina

Spazio Idee CENTRO DI COORDINAMENTO E DI PROGETTAZIONE COME SPAZIO DELLA DEMOCRAZIA E DELLA LEGALITA. Emanuele Messina Comune di San Giuseppe Jato Jato Spazio Idee CENTRO DI COORDINAMENTO E DI PROGETTAZIONE COME SPAZIO DELLA DEMOCRAZIA E DELLA LEGALITA Emanuele Messina Responsabile della Comunicazione Finanziato nell ambito

Dettagli

PIANO TRIENNALE D INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE

PIANO TRIENNALE D INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PIANO TRIENNALE D INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE 2016-2019 a cura dell animatore digitale docente : Francesca Scarpulla Finalità ruolo animatore In sintesi dal PNSD favorire il processo di digitalizzazione

Dettagli

OFFERTA FORMATIVA 2007/2008

OFFERTA FORMATIVA 2007/2008 OFFERTA FORMATIVA 2007/2008 ECOPROFIT: Guadagnare riducendo gli sprechi energetici Un progetto sulla sostenibilità energetica degli istituti scolastici L Idea Scarsità delle fonti energetiche convenzionali

Dettagli

Maggiore attenzione ai gruppi, alle situazioni e alle dinamiche relazionali interne ed esterne:

Maggiore attenzione ai gruppi, alle situazioni e alle dinamiche relazionali interne ed esterne: Destinatari Alunni e docenti. Analisi del bisogno In un ottica d integrazione tra la scuola e le altre esperienze di vita diventa particolarmente importante e significativa la presenza di una figura professionale

Dettagli

Nascita e operatività di un partenariato di filiera

Nascita e operatività di un partenariato di filiera Nascita e operatività di un partenariato di filiera «Coltiviamo sviluppo con l integrazione delle filiere produttive» Convegno Catania/Palermo, 5 e 6 Dicembre 2011 Serena Tarangioli GdL Progettazione Integrata

Dettagli

ultime indicazioni per il curricolo indicate dalla normativa emanata dal Ministero

ultime indicazioni per il curricolo indicate dalla normativa emanata dal Ministero CIRCOLARE DEL 01.09.2016 AI DOCENTI Per gli adempimenti di competenza ALL UFFICIO DI SEGRETERIA AI COMPONENTI DEL C.d.A. All albo OGGETTO: funzioni strumentali al piano dell offerta formativa a.s. 2016/17

Dettagli

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN VAL DI SOLE

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN VAL DI SOLE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN VAL DI SOLE Azioni di miglioramento condivise per la riduzione dei rifiuti e la qualita della raccolta differenziata PROPOSTA DI PROGETTO Aprile 2015 Per Comunità della Valle

Dettagli

SEMINARIO PROVINCIALE DI INFORMAZIONE AVANZATA UN NUOVO SGUARDO SULLA PROGETTAZIONE ALLA LUCE DELLE CRITICITA EMERSE

SEMINARIO PROVINCIALE DI INFORMAZIONE AVANZATA UN NUOVO SGUARDO SULLA PROGETTAZIONE ALLA LUCE DELLE CRITICITA EMERSE SEMINARIO PROVINCIALE DI INFORMAZIONE AVANZATA UN NUOVO SGUARDO SULLA PROGETTAZIONE ALLA LUCE DELLE CRITICITA EMERSE MESSINA 19 FEBBRAIO 2015 SELEZIONE-POCHI PROGETTI APPROVATI-SU 1177 CANDIDATURE PRESENTATE

Dettagli

Il progetto Creazione e Start-Up di Nuove Imprese : le attività e i risultati Bologna, 18 luglio Creazione e Start-up di NUOVE IMPRESE

Il progetto Creazione e Start-Up di Nuove Imprese : le attività e i risultati Bologna, 18 luglio Creazione e Start-up di NUOVE IMPRESE Il progetto Creazione e Start-Up di Nuove Imprese : le attività e i risultati Bologna, 18 luglio 2016 Le attività delle Camere di commercio per la nuova imprenditorialità Le Camere di commercio hanno sviluppato

Dettagli

2 ISTITUTO COMPRENSIVO E. MORANTE

2 ISTITUTO COMPRENSIVO E. MORANTE 2 ISTITUTO COMPRENSIVO E. MORANTE Via G.Boccaccio c.a.p. 80048 SANT ANASTASIA (NA)Tel. 081/8930713-8930727 - 8930716 Fax. 081/8930711 cod.fisc.94202990639 cod.mecc.naic8ak00g E mail: naic8ak00g@istruzione.itwww.istitutocomprensivoelsamorante.it

Dettagli

Corso Formazione Ambito 5 Descrizione attività formativa

Corso Formazione Ambito 5 Descrizione attività formativa Corso Formazione Ambito 5 Descrizione attività formativa progetto proponente Descrizione delle tematiche proposte (Titolo del percorso) Destinatari (Specificare ordine di scuola) Scuola Sede del Corso

Dettagli

Allegato 1.1) FAC SIMILE DI SCHEDA-PROGETTO PER LE ATTIVITÀ DI SPESA CORRENTE PROMOSSE DA ENTI LOCALI (PUNTO 2.1, LETTERE A., B. e C.

Allegato 1.1) FAC SIMILE DI SCHEDA-PROGETTO PER LE ATTIVITÀ DI SPESA CORRENTE PROMOSSE DA ENTI LOCALI (PUNTO 2.1, LETTERE A., B. e C. Allegato 1.1) FAC SIMILE DI SCHEDA-PROGETTO PER LE ATTIVITÀ DI SPESA CORRENTE PROMOSSE DA ENTI LOCALI (PUNTO 2.1, LETTERE A., B. e C. DELL ALLEGATO A) 1 SOGGETTO RICHIEDENTE (ente capofila) PROVINCIA DI

Dettagli

SCUOLA DI FORMAZIONE IN PROGETTAZIONE EUROPEA PER UN FUTURO NEL NON PROFIT - (VIII edizione)

SCUOLA DI FORMAZIONE IN PROGETTAZIONE EUROPEA PER UN FUTURO NEL NON PROFIT - (VIII edizione) SCUOLA DI FORMAZIONE IN PROGETTAZIONE EUROPEA PER UN FUTURO NEL NON PROFIT - (VIII edizione) Chi è Marche Solidali e quali sono le sue Finalità Marche Solidali è il Coordinamento delle Organizzazioni di

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SALVEMINI - TARANTO PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. /

ISTITUTO COMPRENSIVO SALVEMINI - TARANTO PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. / ISTITUTO COMPRENSIVO SALVEMINI - TARANTO PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. / MODELLO Progetti PTOF: aspetto didattico A. Specifiche A.1 TITOLO Denominazione attività : Progetto curricolare extracurricolare

Dettagli

Muoviamoci Insieme. Percorso partecipativo per la mobilità sostenibile. Convegno: La Mobilità Sostenibile in Sardegna

Muoviamoci Insieme. Percorso partecipativo per la mobilità sostenibile. Convegno: La Mobilità Sostenibile in Sardegna Convegno: La Mobilità Sostenibile in Sardegna Muoviamoci Insieme Percorso partecipativo per la mobilità sostenibile Cagliari, 8 novembre 2010 Sala Anfiteatro Via Roma, 253 Il territorio I Partner Comune

Dettagli

E-20 TM. IL SISTEMA DI GESTIONE PER EVENTI SOSTENIBILI DI TROISI RICERCHE

E-20 TM. IL SISTEMA DI GESTIONE PER EVENTI SOSTENIBILI DI TROISI RICERCHE E-20 TM. IL SISTEMA DI GESTIONE PER EVENTI SOSTENIBILI DI TROISI RICERCHE La sostenibilità, tra sensibilità e impegno L organizzazione di eventi sostenibili è oggi considerata una delle più efficaci best

Dettagli

Progettare attività comuni per i diversi ordini di scuola e monitorare i risultati a lungo termine

Progettare attività comuni per i diversi ordini di scuola e monitorare i risultati a lungo termine Prot. n. 3552 B/3 del 06/11/2018 Piano di Miglioramento a. s. 2018/19 NAEE14400N ISCHIA 1 Circolo Didattico Ischia 1 Obiettivi di processo Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi Relazione

Dettagli

Economia sociale e crescita condivisa L esperienza di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo

Economia sociale e crescita condivisa L esperienza di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo Economia sociale e crescita condivisa L esperienza di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo Renato Galliano Direttore Generale Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo LA MISSIONE Marketing territoriale promozione

Dettagli

LA CSR PER LA COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA ECONOMICO VENETO

LA CSR PER LA COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA ECONOMICO VENETO LA CSR PER LA COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA ECONOMICO VENETO IL PROGETTO CSR VENETO: RISULTATI E ATTIVITÀ PREVISTE Venezia, 13 ottobre 2016 Valentina Montesarchio, Vice Segretario Generale Unioncamere del

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Assessorato al coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro Assessorato all agricoltura,

Dettagli

II. PIANO DI MIGLIORAMENTO a.s

II. PIANO DI MIGLIORAMENTO a.s II. PIANO DI MIGLIORAMENTO a.s. 2018-19 1. Obiettivi di processo 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) Priorità 1 - Competenze chiave

Dettagli

MOD. PSI I. Tipologia del Modulo (scegliere uno dei moduli, riportati nella colonna a destra) Destinatari: alunni. genitori

MOD. PSI I. Tipologia del Modulo (scegliere uno dei moduli, riportati nella colonna a destra) Destinatari: alunni. genitori Allegato alla Circ. n. 1243 Prot. n. 8583/C12 del 16 APR. 2018 Al Dirigente Scolastico Prof. Diego Maggio IPSSEOA PIETRO PIAZZA Corso dei Mille 181 90123 PALERMO Oggetto: Obiettivo specifico 10.1. Riduzione

Dettagli

BANDO. La Fondazione stimola la produzione, la diffusione e la valorizzazione di attività culturali in quanto

BANDO. La Fondazione stimola la produzione, la diffusione e la valorizzazione di attività culturali in quanto 1 BANDO 1) La Fondazione stimola la produzione, la diffusione e la valorizzazione di attività culturali in quanto In particolare, la capacità del sistema locale di programmare e realizzare progetti culturali

Dettagli

Percorso di Educazione Ambientale per le Scuole del Territorio Metropolitano Torinese Scheda di sintesi. Progetto finanziato da

Percorso di Educazione Ambientale per le Scuole del Territorio Metropolitano Torinese Scheda di sintesi. Progetto finanziato da Percorso di Educazione Ambientale per le Scuole del Territorio Metropolitano Torinese 2018-2019 Scheda di sintesi Progetto finanziato da SCOPO OBIETTIVI DEL PROGETTO L acqua e il clima sono due degli elementi

Dettagli

REGIONE LAZIO Assessorato Formazione, Diritto allo Studio, Università e Ricerca, Attuazione del Programma

REGIONE LAZIO Assessorato Formazione, Diritto allo Studio, Università e Ricerca, Attuazione del Programma ALLEGATO 1 REGIONE LAZIO Assessorato Formazione, Diritto allo Studio, Università e Ricerca, Attuazione del Programma Direzione Regionale Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, Diritto

Dettagli

PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE. Premessa

PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE. Premessa PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE Premessa La legge 107 prevede che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell Offerta Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale

Dettagli

Progetto triennale dell Animatore digitale

Progetto triennale dell Animatore digitale ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DI SANTA CROCE DI MAGLIANO Progetto triennale dell Animatore digitale L animatore digitale è un docente che, insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore Amministrativo, dovrà

Dettagli

Istituto Comprensivo di Leno Anno scolastico 2012/2013

Istituto Comprensivo di Leno Anno scolastico 2012/2013 Istituto Comprensivo di Leno Anno scolastico 2012/2013 Azioni di Continuità Tra Bambini e Adulti CONTINUITA Trasformare le capacità degli alunni in reali competenze. Attuando una concreta continuità educativa

Dettagli

NEET: né scuola né. Seminario. lavoro. Azioni di sistema per contrastare dispersione e abbandono precoce della scuola.

NEET: né scuola né. Seminario. lavoro. Azioni di sistema per contrastare dispersione e abbandono precoce della scuola. Seminario NEET: né scuola né lavoro Azioni di sistema per contrastare dispersione e abbandono precoce della scuola 30 gennaio 2017 MO.CA EX TRIBUNALE Brescia Crisi economica Disagio sociale Debolezza delle

Dettagli

LA PROGETTAZIONE SOCIALE E LA GESTIONE DEI PROGETTI

LA PROGETTAZIONE SOCIALE E LA GESTIONE DEI PROGETTI LA PROGETTAZIONE SOCIALE E LA GESTIONE DEI PROGETTI PREMESSA ll corso di PROGETTAZIONE SOCIALE intende promuovere la formazione della figura professionale del progettista sociale in grado di ideare, redigere

Dettagli

BANDO CONGIUNTO AMBIENTE - SERVIZI ALLA PERSONA COLTIVARE VALORE 2019

BANDO CONGIUNTO AMBIENTE - SERVIZI ALLA PERSONA COLTIVARE VALORE 2019 BANDO CONGIUNTO AMBIENTE - SERVIZI ALLA PERSONA COLTIVARE VALORE 2019 FAC SIMILE DEL MODULO ON LINE PER LA FASE 1 L IDEA PROGETTUALE 1. Titolo dell Idea progettuale (max 50 caratteri) 2. Contesto progettuale

Dettagli

POR FSE CAMPANIA 2014/2020 AVVISO PUBBLICO BENESSERE GIOVANI- ORGANIZZIAMOCI

POR FSE CAMPANIA 2014/2020 AVVISO PUBBLICO BENESSERE GIOVANI- ORGANIZZIAMOCI POR FSE CAMPANIA 2014/2020 AVVISO PUBBLICO BENESSERE GIOVANI- ORGANIZZIAMOCI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITA POLIVALENTI ( LEGGE REGIONALE 26/16- DGR N. 114 DEL 22/03/2016)

Dettagli

Mod. DeP Descrizione Progetto. PROGETTO: PROG-2386 IMPACT Lazio

Mod. DeP Descrizione Progetto. PROGETTO: PROG-2386 IMPACT Lazio Pag. 1 di 5 PROGETTO: PROG-2386 IMPACT Lazio Committente Importo Finanziato Titolo Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche per l Integrazione

Dettagli

COMITATO DI AUTOVALUTAZIONE

COMITATO DI AUTOVALUTAZIONE IL PIANO DI MIGLIORAMENTO RESPONSABILE DEL PIANO: IL D.S. PROF.SSA FAUSTA GRASSI REFERENTE DEL PIANO: PROF.SSA FRANCESCA DE GAETANO COMITATO DI AUTOVALUTAZIONE Prof.ssa Daniela D'Alia, Prof.ssa Monica

Dettagli

Pianificazione Azioni Formative Ambito 20 II Annualità

Pianificazione Azioni Formative Ambito 20 II Annualità web: www.comprensivoalliste.it Pianificazione Formative Ambito 20 II Annualità 37 Istituzioni Scolastiche 35 (25 h/azione + h studio individuale/ produzione elaborato finale) 25 Partecipanti per azione

Dettagli

ALLEGATO N. 2. Direzione Didattica Statale 2 Circolo "G. Falcone" Melito di Napoli PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

ALLEGATO N. 2. Direzione Didattica Statale 2 Circolo G. Falcone Melito di Napoli PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ALLEGATO N. 2 Direzione Didattica Statale 2 Circolo "G. Falcone" Melito di Napoli PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE A.S. 2015/2016_FASE DI AVVIO A.S. 2016/2017 A.S 2017/2018 A.S. 2018/2019 REDATTO DALL'

Dettagli

Istituto Comprensivo Carbonera

Istituto Comprensivo Carbonera Istituto Comprensivo Carbonera PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE triennio 2016/19 Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) ha l obiettivo di modificare gli ambienti di apprendimento per rendere l offerta

Dettagli

SEZIONE 1 Scelta degli obiettivi di processo più utili e necessari alla luce delle priorità individuate nella sezione 5 del RAV

SEZIONE 1 Scelta degli obiettivi di processo più utili e necessari alla luce delle priorità individuate nella sezione 5 del RAV SEZIONE 1 Scelta obiettivi di processo più utili e necessari alla luce delle priorità individuate nella sezione 5 del RAV TABELLA 1 Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche Area di processo

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD Premessa L animatore digitale individuato in ogni scuola sarà formato in modo specifico affinché possa (rif. Prot. N 17791 del 19/11/2015)

Dettagli

SCHEDA PROGETTI SCN COMUNE DI FORMIA 2009

SCHEDA PROGETTI SCN COMUNE DI FORMIA 2009 SCHEDA PROGETTI SCN COMUNE DI FORMIA 2009 NOME PROGETTO: COMUNE DI FORMIA Per una scuola dell inclusione 2009 AMBITO D INTERVENTO: Assistenza scolastica agli alunni diversamente abili AMBITO TERRITORIALE:

Dettagli

POR FSE CAMPANIA 2014/2020 AVVISO PUBBLICO BENESSERE GIOVANI- ORGANIZZIAMOCI

POR FSE CAMPANIA 2014/2020 AVVISO PUBBLICO BENESSERE GIOVANI- ORGANIZZIAMOCI POR FSE CAMPANIA 2014/2020 AVVISO PUBBLICO BENESSERE GIOVANI- ORGANIZZIAMOCI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITA POLIVALENTI ( LEGGE REGIONALE 26/16- DGR N. 114 DEL 22/03/2016)

Dettagli

Piano di comunicazione Anno 2016 POR FSE

Piano di comunicazione Anno 2016 POR FSE ASSESSORADU DE SU TRABALLU, FORMATZIONE PROFESSIONALE, COOPERATZIONE E SEGURÀNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE Direzione Generale Piano di

Dettagli

PRIMO MODULO DI FORMAZIONE

PRIMO MODULO DI FORMAZIONE PRIMO MODULO DI FORMAZIONE Aspetti pedagogico didattici ed organizzativi del progetto di educazione cooperativa PARTE PRIMA SECONDA PARTE Struttura del progetto complessivo e sue articolazioni Fondamenti

Dettagli

Piano triennale per l attuazione del piano nazionale scuola digitale

Piano triennale per l attuazione del piano nazionale scuola digitale Piano triennale per l attuazione del piano nazionale scuola digitale Animatore digitale d istituto triennio 2016-2019 docente Scafuto Teresa Premessa Il nostro istituto al fine di sviluppare e di migliorare

Dettagli

Progetto GET UP percorso di Alternanza Scuola-Lavoro

Progetto GET UP percorso di Alternanza Scuola-Lavoro Progetto GET UP percorso di Alternanza Scuola-Lavoro PREMESSA: Il progetto Get Up è promosso dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, in collaborazione con il Ministero dell istruzione e l Università

Dettagli

Istituto Comprensivo di Vallelonga

Istituto Comprensivo di Vallelonga Ex art. 1 c58, legge 107/2015 Istituto Comprensivo di Vallelonga Progetto triennale per il Piano Nazionale Scuola Digitale redatto a cura dell animatore digitale 1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola Infanzia

Dettagli

SCHEDA PROGETTO RURAL4Università Comunicazione, informazione e condivisione di conoscenze sulla politica di sviluppo rurale

SCHEDA PROGETTO RURAL4Università Comunicazione, informazione e condivisione di conoscenze sulla politica di sviluppo rurale (Allegato C) SCHEDA PROGETTO RURAL4Università 2018 1. Soggetti attuatori Regione Molise, Regione Puglia, Regione Campania Altri soggetti partecipanti (coordinamento) Consiglio per la ricerca in agricoltura

Dettagli

FSE. Fondo Sociale Europeo. Il PO FSE BASILICATA

FSE. Fondo Sociale Europeo. Il PO FSE BASILICATA FSE 2014-2020 POR BasilicataEuropa Unione Europea Fondo Sociale Europeo Il PO FSE BASILICATA 2014-2020 IL FONDO SOCIALE EUROPEO AGEVOLA L INSERIMENTO NEL MERCATO DEL LAVORO E L AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE,

Dettagli

FORMULARIO DELL AZIONE

FORMULARIO DELL AZIONE FORMULARIO DELL AZIONE 1. NUMERO AZIONE 6 2. TITOLO AZIONE Mensa sociale 3. Descrizione delle attività L azione promuove la realizzazione di elementi di contrasto delle povertà estreme, finalizzate ad

Dettagli

Piano di Miglioramento 2017/18

Piano di Miglioramento 2017/18 Piano di Miglioramento 2017/18 MOIC840003 3 I.C. MODENA SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari in tre passi Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo

Dettagli

PNSD PER IL PTOF Istituto Comprensivo Piazza Capri - ROMA

PNSD PER IL PTOF Istituto Comprensivo Piazza Capri - ROMA PNSD PER IL PTOF Istituto Comprensivo Piazza Capri - ROMA Premessa La legge 107 prevede che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell Offerta Formativa azioni coerenti con il Piano

Dettagli

progetti per l orientamento curricolo orientante PERCORSI FORMATIVI

progetti per l orientamento curricolo orientante PERCORSI FORMATIVI Alla luce della normativa il Progetto Orientamento si è basato sul principio che fare orientamento non significa realizzare tanto dei progetti per l orientamento quanto piuttosto adottare un curricolo

Dettagli

L educazione ambientale nella. Regione Abruzzo. Regione Abruzzo. Realtà e prospettive. a cura di:

L educazione ambientale nella. Regione Abruzzo. Regione Abruzzo. Realtà e prospettive. a cura di: L educazione ambientale nella a cura di: Regione Abruzzo Servizio Politiche per lo Sviluppo Sostenibile Rete InfeAbruzzo Regione Abruzzo Realtà e prospettive L educazione è uno strumento indispensabile

Dettagli

PROGETTO TRIENNALE DI ATTUAZIONE DEL PNSD INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE

PROGETTO TRIENNALE DI ATTUAZIONE DEL PNSD INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE Premessa PROGETTO TRIENNALE DI ATTUAZIONE DEL PNSD INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE L Animatore Digitale è un docente che, insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore Amministrativo, avrà il compito

Dettagli

RECUPERIAMO ENERGIA FASE PROGETTAZIONE PASSAGGI

RECUPERIAMO ENERGIA FASE PROGETTAZIONE PASSAGGI FASE PROGETTAZIONE PASSAGGI RECUPERIAMO ENERGIA PIANIFICARE Motivazioni e finalità del progetto (analisi del contesto, analisi dei bisogni) Obiettivi specifici Prodotto/ risultato finale Destinatari Il

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SANTENA

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SANTENA ISTITUTO COMPRENSIVO DI SANTENA PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL A cura dell animatore digitale Ponziano Ventura Premessa L animatore digitale individuato in ogni scuola sarà

Dettagli

Autonomia didattica e organizzativa 833 risposte alle risposte partecipanti 1 Lavorare in gruppo ,3% 50,2%

Autonomia didattica e organizzativa 833 risposte alle risposte partecipanti 1 Lavorare in gruppo ,3% 50,2% PARTECIPANTI AL QUESTIONARIO 9* su 3 iscritti nella piattaforma *Numero di questionari restituiti. Tra questi alcuni non compilati altri incompleti. ai Autonomia didattica e organizzativa 33 risposte Lavorare

Dettagli

Questionario di auto valutazione

Questionario di auto valutazione Questionario di auto valutazione Gentile Insegnante In applicazione degli art. 126 /127/128 e 129 della L.107/2015, nella consapevolezza della difficoltà della loro applicazione e al fine di costruire

Dettagli

ALLEGATO N. 2. Direzione Didattica Statale 2 Circolo "G. Falcone" Melito di Napoli PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

ALLEGATO N. 2. Direzione Didattica Statale 2 Circolo G. Falcone Melito di Napoli PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ALLEGATO N. 2 Direzione Didattica Statale 2 Circolo "G. Falcone" Melito di Napoli PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE A.S. 2015/2016_FASE DI AVVIO A.S. 2016/2017 A.S 2017/2018 A.S. 2018/2019 REDATTO DALL'

Dettagli

SCUOLA DIGITALE: PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO A. S / 2019

SCUOLA DIGITALE: PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO A. S / 2019 SCUOLA DIGITALE: PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO A. S. 2016 / 2019 Azioni coerenti con il PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE 2016 / 2019 PREMESSA L animatore digitale individuato in ogni scuola è formato

Dettagli

CAP. 2 - SCHEDA DI DESCRIZIONE SINTETICA E VALUTAZIONE CONCLUSIVA DEL PROGETTO

CAP. 2 - SCHEDA DI DESCRIZIONE SINTETICA E VALUTAZIONE CONCLUSIVA DEL PROGETTO CAP. 2 - SCHEDA DI DESCRIZIONE SINTETICA E VALUTAZIONE CONCLUSIVA DEL PROGETTO 2.1 - DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO:POLO INTERETNICO: TAKIMI - SERVIZI PER L INTEGRAZIONE DEI MINORI STRANIERI ISCRITTI

Dettagli

Forum partenariale. Aosta, 24 marzo 2015

Forum partenariale. Aosta, 24 marzo 2015 Forum partenariale Aosta, 24 marzo 2015 1 Rapporto di valutazione 2014 1. I contenuti del rapporto 2. Lo stato della Politica regionale di sviluppo 3. Evidenze e raccomandazioni 2 1. I contenuti del rapporto

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE

PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE 2016-2019 PREMESSA Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell Istruzione all art. 1 comma 56, il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015

Dettagli

ARTI Agenzia Regionale per la Tecnologia e l Innovazione Via Giulio Petroni, 15/f Bari.

ARTI Agenzia Regionale per la Tecnologia e l Innovazione Via Giulio Petroni, 15/f Bari. GARA A PROCEDURA APERTA SOTTOSOGLIA MULTILOTTO PER L AFFIDAMENTO DI ATTIVITÀ RELATIVE ALL ELABORAZIONE ED APPLICAZIONE DI UN MODELLO PARTECIPATIVO DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DI IMPATTO SOCIALE DELLE

Dettagli

Cultura tecnica e innovazione sociale nella programmazione PON Città metropolitane del Comune di Bologna

Cultura tecnica e innovazione sociale nella programmazione PON Città metropolitane del Comune di Bologna Cultura tecnica e innovazione sociale nella programmazione PON Città metropolitane del Comune di Bologna Miriam Pompilia Pepe Dirigente Area Educazione, Istruzione, Nuove generazioni Comune di Bologna

Dettagli

PROTOCOLLO D' INTESA. fonte:

PROTOCOLLO D' INTESA. fonte: PROTOCOLLO D' INTESA TRA La Regione CampaniaLa Regione Campania in persona del Presidente, On.le Stefano Caldoro E PASS SA Soggetto capofila Comune di Eboli, in persona del sindaco Martino Melchionda;

Dettagli

e la formazione delle nuove figure professionali

e la formazione delle nuove figure professionali SEMINARIO NAZIONALE EPALE Migranti e rifugiati: nuovi bisogni formativi degli educatori Catania, 20 novembre 2015 I cambiamenti nei CPIA e la formazione delle nuove figure professionali Giovanna Del Gobbo,

Dettagli

AVVISO PUBBLICO UN OCCASIONE PER CRESCERE INSIEME

AVVISO PUBBLICO UN OCCASIONE PER CRESCERE INSIEME REGIONE CALABRIA Dipartimento Lavoro, Formazione e Politiche Sociali Settore Politiche Sociali, Assistenziali Inclusive e Familiari, Economia Sociale, Volontariato AVVISO PUBBLICO UN OCCASIONE PER CRESCERE

Dettagli

- l acquisizione e il consolidamento della capacità di gestione e di autocontrollo nell area emotivo-affettiva

- l acquisizione e il consolidamento della capacità di gestione e di autocontrollo nell area emotivo-affettiva Le scelte di politica scolastica, coerentemente all analisi del contesto territoriale e dei bisogni formativi evidenziati nelle Linee Guida georeferenziate, data la criticità e la problematicità delle

Dettagli

SCUOLA DIGITALE: PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO A. S / 2019 Azioni coerenti con il PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE 2016 / 2019

SCUOLA DIGITALE: PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO A. S / 2019 Azioni coerenti con il PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE 2016 / 2019 SCUOLA DIGITALE: PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO A. S. 2016 / 2019 Azioni coerenti con il PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE 2016 / 2019 PREMESSA L animatore digitale individuato in ogni scuola sarà formato

Dettagli