Università Telematica Pegaso. Indice

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1 L APPALTO PROF. GIANCARLO LAURINI

2 Indice 1 NOZIONE LE OBBLIGAZIONI DELL APPALTATORE LE OBBLIGAZIONI DEL COMMITTENTE FINE DELL APPALTO di 9

3 1 Nozione è il contratto col quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un opera o di un servizio verso un corrispettivo in danaro (art c.c.). La prestazione dedotta in contratto è dunque una prestazione di fare (opera o servizio), contro un corrispettivo. Prestazione che viene considerata non nel suo svolgimento, ma direttamente nel suo risultato, cioè l opera o il servizio compiuto attraverso la prestazione di lavoro. Contratto, quindi, di lavoro autonomo nel quale, a differenza che nel contratto di lavoro subordinato, il rischio della difficoltà del lavoro incombe su chi lo presta. Contratto di lavoro autonomo e contratto di lavoro subordinato riproducono, così, la classica distinzione tra locatio operis (locazione d opera) e locatio operarum (locazione di opere). Un elemento distintivo dell appalto rispetto al contratto di lavoro subordinato è che l opera o il servizio il cui compimento è assunto dall appaltatore, si effettua con organizzazione dei mezzi necessari, laddove nel contratto d opera l assunzione del compimento di un opera o di un servizio senza vincolo di subordinazione non comporta un organizzazione di mezzi. Anzi, l opera o il servizio è frutto di lavoro prevalentemente proprio. A tale stregua, il contratto di appalto si configura come il contratto di lavoro autonomo del grande imprenditore, e il contratto d opera come il contratto di lavoro autonomo del piccolo imprenditore, oltre che del soggetto non imprenditore, in particolare del libero professionista, che è parte di un contratto d opera intellettuale (art c.c.). 3 di 9

4 Se oggetto dell appalto è, come ora si è visto, una prestazione di fare, sia pure qualificata dai particolari ulteriori requisiti appena indicati, la sua contrapposizione con la vendita, che ha per oggetto un dare e tende a far conseguire al compratore la proprietà di una cosa, appare semplice e chiara. Più difficile da delineare è la distinzione tra il contratto di appalto e la vendita di cosa futura, soprattutto quando l appaltatore fornisce anche la materia necessaria a compiere l opera e conseguentemente alla prestazione di fare se ne affianca una di dare, confluendo le due nel risultato finale di dare al committente l opera compiuta; così come nella vendita di cosa futura la cosa viene prodotta per intero dal venditore per dare esecuzione all obbligazione assunta con la vendita (si pensi all acquisto di una macchina da costruirsi secondo le indicazioni dell acquirente, che non vuole un automobile di serie, ma fuori serie). In queste ipotesi siamo di fronte a una vendita o a un appalto? In passato prevaleva l idea che se il valore della materia prima fornita eccedesse il valore del lavoro prestato, si trattava di vendita di cosa futura; in caso contrario si trattava di appalto. Ora, invece, si tende a dare decisivo rilievo alla volontà dei contraenti, con la conseguenza che se essi hanno considerato la prestazione dell opera come oggetto del contratto, la fornitura della materia è da considerarsi meramente strumentale alla sua realizzazione e il contratto deve qualificarsi come appalto. Se invece, e più semplicemente, hanno avuto di mira la vendita all acquirente della cosa che il venditore deve costruire secondo gli accordi, siamo nella vendita di cosa futura. La legge 23 ottobre 1960 n ha vietato l appalto di mano d opera, avente cioè ad oggetto l esecuzione di mere prestazioni di lavoro, mentre è consentito l appalto di opere e di servizi da eseguirsi nell interno delle aziende. 4 di 9

5 2 Le obbligazioni dell appaltatore Obbligazione principale dell appaltatore è quella di compiere l opera o il servizio che ha assunto, con la propria organizzazione, mediante svolgimento della propria attività e quella dei propri dipendenti. I rischi che incidono sull opera durante il corso dell esecuzione sono addossati all appaltatore e se la materia è fornita in tutto o in parte dal committente il perimento dell opera è a carico del committente (art c.c.). L opera deve essere compiuta secondo le modalità convenute, a regola d arte, e nel termine pattuito. L ipotesi di variazioni delle modalità convenute dell opera è regolata minuziosamente dalla legge: l appaltatore non può apportare variazioni alle modalità convenute dell opera, senza autorizzazione del committente provata per scritto e l eventuale compenso aggiuntivo per le variazioni o le aggiunte deve essere concordato (art c.c.). Il committente può ordinare all appaltatore opere aggiuntive, salvo il suo obbligo del compenso aggiuntivo per i maggiori lavori, a condizione che le variazioni non superino il sesto del prezzo complessivo convenuto e non importino notevoli modificazioni della quantità dei lavori e della natura dell opera. Al di là di questi limiti, l appaltatore può opporsi alle variazioni ordinategli, e pretendere di eseguire l opera come originariamente convenuto (art c.c.). Se le variazioni si rendano obbiettivamente necessarie per l esecuzione dell opera a regola d arte, le variazioni di prezzo sono determinate di accordo fra le parti e in mancanza dal giudice, salva la facoltà di recesso tanto dell appaltatore quanto del committente: l appaltatore, se le variazioni superino il sesto del prezzo complessivo convenuto, e il committente se le variazioni sono di notevole entità. In ogni caso di recesso, spetta all appaltatore un equa indennità. 5 di 9

6 Il committente ha diritto di controllare lo svolgimento dei lavori, anche a mezzo di una persona di fiducia, quale il direttore dei lavori. L opera deve essere eseguita nel termine pattuito e l appaltatore che non compie l opera nel termine è tenuto al risarcimento del danno, che può essere determinato anche pattiziamente e forfettariamente con clausole penali. Il committente ha diritto di verificare l opera e la dichiarazione del committente, positiva o negativa, costituisce il collaudo. Diverso dal collaudo è la dichiarazione del committente all appaltatore di prontezza a ricevere l opera (accettazione) e da quel momento cessa la sopportazione da parte dell appaltatore dei rischi di perimento e deterioramento dell opera, e viene meno parimenti la sua responsabilità per i vizi palesi; il committente per sua parte ha diritto alla consegna dell opera ed è tenuto al pagamento del prezzo. L appaltatore è tenuto alla garanzia per la difformità e i vizi dell opera (art c.c. co. 1) e il committente può utilizzare i rimedi di diritto comune in tema di inadempimento ed impossibilità dell adempimento delle obbligazioni contrattuali, sia pure con taluni scostamenti rispetto alla disciplina generale (l azione di adempimento, la riduzione del prezzo, la risoluzione del contratto, il risarcimento del danno). Il committente deve, a pena di decadenza, denunziare all appaltatore le difformità ed i vizi entro sessanta giorni dalla scoperta, e l azione si prescrive entro due anni dalla consegna. Limitatamente agli edifici e agli altri beni immobili destinati per loro natura a lunga durata, nei casi di: a) rovina totale o parziale per vizi del suolo o per difetto di costruzione; b) evidente pericolo di rovina; c) gravi difetti, l appaltatore ne risponde nei dieci anni dal compimento dell opera nei confronti del committente e dei suoi aventi causa e non già nei due anni dalla 6 di 9

7 consegna. La denunzia all appaltatore deve essere fatta entro un anno dalla scoperta e l azione si prescrive entro un anno dalla denunzia (art c.c.). 7 di 9

8 3 Le obbligazioni del committente Il contratto di appalto è a titolo oneroso e pertanto il committente è tenuto al pagamento del prezzo. Non è però necessario che lo stesso sia determinato dalle parti al momento della stipula del contratto, in quanto, in mancanza, viene calcolato in base alle tariffe esistenti o agli usi e, in difetto, è determinato dal giudice (art c.c.). Il prezzo può essere determinato a forfait o a corpo per l intera opera, non suscettibile di mutamenti per variazioni ed aggiunte (art c.c. co. 3), oppure essere stabilito per ogni unità di misura (ad es. metro cubo di costruzione). Il codice del 1942 stabilisce all art c.c. la rivedibilità del corrispettivo dell appalto non solo a favore dell appaltatore, ma anche a favore del committente. La revisione è possibile solo se: a) si siano verificati aumenti o diminuzioni nel costo dei materiali o della mano d opera, tali da determinare un aumento o una diminuzione superiore al decimo del prezzo complessivo convenuto; b) tali variazioni siano derivate da circostanze imprevedibili; c) la differenza eccede il decimo. Per gli appalti di opere pubbliche, concessi dallo Stato o da altri enti pubblici, vige una particolare disciplina. I dipendenti dell appaltatore che hanno concorso all esecuzione dell appalto hanno azione diretta nei confronti del committenti al fine di conseguire quanto loro dovuto dall appaltatore, nei limiti del debito del committente verso l appaltatore. Trattasi di una norma eccezionale, che indica il favore del legislatore per i lavoratori subordinati. 8 di 9

9 4 Fine dell appalto si estingue a seguito dell adempimento o, in caso di inadempimento, per la risoluzione che venga pronunciata su istanza della parte adempiente. Il committente può recedere dal contratto in qualsiasi momento (recesso volontario) per i motivi più svariati: mutamenti nella sua attività, il venir meno delle esigenze che avevano determinato la stipula del contratto, difficoltà economiche sopravvenute, o anche soltanto una diversa e più ponderata valutazione di circostanze che già esistevano al momento della stipulazione del contratto. Il recesso non è subordinato all esistenza di un valido motivo, ma è attribuito al committente a suo arbitrio, e può essere esercitato anche quando l appalto è in corso di esecuzione. Ovviamente, l appaltatore ha diritto al rimborso delle spese sostenute, dei lavori eseguiti e del mancato guadagno (art c.c.). Il committente può inoltre recedere in caso di morte dell appaltatore, qualora la considerazione della persona di questo sia stata motivo determinante del contratto, e in ogni caso qualora gli eredi di lui non diano affidamento per la buona esecuzione dell opera o del servizio (art c.c.). 9 di 9