Dott. Nunzio Storaci Direttore U.O. di Malattie Infettive

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1 Direttore U.O. di Malattie Infettive Azienda Ospedaliera per l Emergenza di II Livello Ospedali Civile e M. Paternò Arezzo RAGUSA

2 CASI NOTIFICATI BRUCELLOSI ANNO NUMERO DI CASI (Orchiepididimite e mastite) FEBBRE BOTTONOSA ANNO NUMERO DI CASI

3 CASI NOTIFICATI LEISMANIOSI VISCERALE SCHISTOSOMA ANNO NUMERO DI CASI ANNO NUMERO DI CASI MALARIA ANNO NUMERO DI CASI

4 BRUCELLOSI Zoonosi a decorso acuto, subacuto o cronico provocata da batteri del genere brucella. Batteri gram-, asporigeni, immobili. Parassiti obbligati degli animali e dell uomo. Riconosciuti nel passato sei specie: brucellae melitensis; brucellae abortus; brurcellae suis; brucellae canis; brucellae oviis; brucellae neotomea. Pur rimanendo la vecchia tassonomia da studi di ibridazione da Dna viene riconosciuta una solo specie con differenti biovarianti.

5 BRUCELLOSI SERBATOIO ANIMALI DOMESTICI, BOVINI, OVINI, MAIALI, DOVE PROVOCANO ABORTO E LE BRUCELLE SONO ELEMINATE IN NUMERO ELEVATO CON IL MATERIALE ABORTIVO, SECREZIONI VAGINALI, URINE, FECI. LE BRUCELLE VENGONO ELEMINATE PER LUNGHISSIMI PERIODI DI TEMPO CON IL LATTE E QUESTA VIA DI ELIMINAIONE RAPPRESSENTA LA CAUSA PIU FREQUENTE DI TRASMISSIONE DI MALATTIA NELL UOMO (LATTE CRUDO E DERIVATI). ALTRE VIE DI TRASMISSIONI : AEROGENA. CONGIUNTIVALE. TRANSCUTANEA.

6 BRUCELLOSI PATOGENESI LE BRUCELLE PENETRATE NELL ORGANISMO PASSANO NEI LINFONODI LOCOREGIONALI E QUI SI MOLTIPLICANO ATTIVAMENTE SEGUE UNA FASE DI BATTEREMIA CON DISTRIBUZIONE IN TUTTI GLI APPARATI ED IN PARTICOLARE NEL MIDOLLO OSSEO, LINFONODI, FEGATO E MILZA, QUI PROVOCANO UNA ALTERAZIONE ANATOMO PATOLOGICA DESCRITTA COME RETICOLO ENDOTELITE GRANULOMATOSA. MECCANISMO DI DIFESA DELL ORGANISMO VERSO LE BRUCELLE E COSTITUITO DALLA RISPOSTA IMMUNITARIA CELLULO- MEDIATA.I LINFOCITI T STIMOLATI LIBERANO CITOCHINE (TNF, IL-12, IFN G) CGE ATTIVANO I MACROFAGI E AUMENTANO LA LORO CAPACITA DI DISTRUGGERE I MICROORGANISMI.

7 BRUCELLOSI SINTOMATOLOGIA POLIMORFA: IPERACUTA ACUTA SUBACUTA CRONICO PER GRAVITA SUBCLINICA FORMA TIPICA IPERTOSSICA PER LOCALIZZAZIONE BRUCELLOSI D ORGANO

8 BRUCELLOSI FORMA A DECORSO TIPICO INCUBAZIONE 2-3 SETTIMANE. FEBBRE (CONTINUA O REMITTENTE O INTERMITTENTE O ONDULANTE) PIU O MENO ELEVATA SE NON SI INTERVIENE CONLA TERAPIA. ARTROMIALGIE. SUDORAZIONE PROFUSA A ODORE DI STALLA. CEFALEA. ANORESSIA. NEUROSI ANSIOSA DEPRESSIVA. EPATOSPLENOMEGALIA VARIABILE.

9 BRUCELLOSI FORMA A DECORSO ATIPICO BRUCELLOSI SUBCLINICA PUO SFUGGIRE ALLA DIAGNOSI PUO EVOLVERE ALLA GUARIGIONE O CRONICIZZARE. FORMA IPERTOSSICA (IPERPIRESSIA DI TIPO CONTINUO, TACHICARDIA, IPOTENSIONE, COMPROMISSIONE DEL SENSORIO CON OBNUBILAMENTO, DELIRIO. ALTERAZIONE ALVO).

10 BRUCELLOSI FORMA CRONICA SINTOMATOLOGIA SUBDOLA CHE SI PROTAE PER ANNI CON INTERESSAMENTO GENERALE E D ORGANO CON SINTOMI TIPICI DELLA MALATTIA.

11 BRUCELLOSI BRUCELLOSI D ORGANO SISTEMA NERVOSO CENTRALE: MENINGITE E LIQUOR LIMPIDO, ENCEFALITE MENINGORADICOLITE. APPARATO LOCOMOTORE: OSTEOARTRITE, SPONDILITE, OSTEOPERIOSTITE, OSTEOMIELITE - ASCESSO OSSIFLUENTE O PSEUDO-POTT. APPARATO GASTROINTESTINALE: EPATITE GRANULOMATOSA. APPARATO UROGENITALE: PIELONEFRITE,ORCHITE APPARATO CARDIOVASCOLARE: ENDOCARDITE APPARATO EMOLINFOPOIETICO: ADENOPATIA ISOLATA O DIFFUSA, SPLENOMEGALIA. APPARATO RESPIRATORIO: BRONCOPOLMONITE, LARINGITI NECROTICHE FORME OCULARI: UVEITI. ALTERAZIONI CUTANEE : ERITEMA PAPULARE PRURIGINOSE.

12 BRUCELLOSI DIAGNOSI EMOCOLTURA. SIEROAGGLUTINAZIONE DI WRIGHT. FISSAZIONE COMPLEMENTO. TERAPIA AMBRAMICINA 2 GR.DIE IN QUATTRO SOMMINISTRAZIONI O DOSSICICLINA 3-4 MG/KG/DIE IN DUE SOMMINISTRAZIONI PER QUATTRO SETTIMANE + STREPTOMICINA MG/KG/DIE PER 20 GG. BAMBINI E GRAVIDE: COTRIMOSSAZOLO E GENTAMICINA. OMS CONSIGLIA: DOSSICICLINA 200 MG/DIE E RIFAMPICINA MG PER SEI SETTIMANE.

13 SCHISTOSOMIASI INTESTINALE Malattia parassitaria caratterizzata da disturbi dissenterici e nei casi più gravi da interessamento epatico con ipertensione portale. Agenti etiologici sono degli Elminti appartenenti al genere schistosoma rappresentati da: S. mansoni. S. japonicum. S. intercalatum. S. mekongi. Uovo di Schistosoma mansoni.

14 SCHISTOSOMIASI INTESTINALE L infezione è divisa in cinque stadi: periodo di invasione o periodo di incubazione; fase tossiemica e di ipersensibilizzazione; malattia intestinale acuta; stadio cronico con lesioni irreversibili: forma cronica intestinale; forma epatosplenica; forma cardiopolmonare; lesioni sistema nervoso centrale.

15 RICKETTSIOSI Malattia Microrganismo Area Geografica Artropodi Vertebrati Distribuzione del rush Escara Ospiti Gruppo delle febbri RMSF R. rickettsii Emisfero occidentale Zecca Roditori selvaggi, cani. Dalle estremità al tronco No Febbre Bottonosa R. conorii Africa, India, Australia, Mediterraneo Zecca Roditori selvaggi, cani. Tronco, estremità, faccia. Si Tifo da zecca australiano R. australis Australia Zecca Roditori selvaggi, marusupiali Tifo da zecca Nord Asia R. sibirica Siberia, Mongolia Zecca Roditori selvaggi Tronco, estremità, faccia Tronco, estremità, faccia Si Si Rickettsialpox R. akari USA, URSS, Corea, Africa Gruppo del tifo Acari Topo Vescicolare; tronco, estremità, faccia Si Tifo Epidemico R. prowazekii Altipiani del Sud Ameerica, Africa, Asia, USA Pidocchio del corpo Uomini, scoiattoli volanti Dal tronco alle estremità Brill Zinsser R. Prowazekii Ubiquitaria Nessuno Uomini Dal tronco alle estremità No Tifo murino R. Typhi Mondiale in sacche Pulce Piccoli roditori Febbre fluviale del Giappone R. tsutsugamushi Sud Pacifico, Asia, Australia Altre Acari Roditori selvaggi Dal tronco alle estremità Dal tronco alle estremità No No Si Febbre Q C. burneti Mondiale? Zecche Bestiame, pecore, capre, gatti Nessuno No Febbre delle trincee Rochalimaea quintana Altamente focale Pidocchi Uomini Transitorio o assente No

16 RICKETTSIOSI PATOGENESI Organi interessati: Pluriviscerite (Polmone, Cuore, Fegato, Reni, Milza, Encefalo, ect.). SINTOMATOLOGIA Cefalea 100% Iperemia congiuntivale 95% Esantema 90% Febbre 85% Tache Noire 60% Enantema 25% TERAPIA TETRACICLINA - CLORAMFENICOLO

17 LEISHMANIOSI 1/2 Quadri Clinici Leishmania spp. Area Geografica Leishmaniosi viscerale Kala-azar: coinvolgimento generalizzato del sistema reticolo-endoteliale (milza, midollo osseo, fegato, ecc..) Leishmaniosi cutanea post-kala-azar Leishmaniosi cutanea del Vecchio Mondo Lesione cutanea singola o in numero limitato Leishmaniosi cutanea diffusa L. (Leishmania) donovani L. (L.) infantum L. (L.) archibaldi L. (L.) spp. L. (L.) chagasi L. (L.) amazonesis L. (L.) tropica L. (L.) donovani L. (L.) spp. L. (L.) major L. (L.) tropica L. (L.) aethiopica L. (L.) infantum L. (L.) archibaldi L. (L.) spp. L. (L.) aethiopica Sub-continente indiano, nord ed est della Cina, Pakistan, Nepal Medio Oriente, coste del Mediterraneo, Balcani, Asia centrale e sud-occidentale, nord e nord-ovest della Cina, Sudan, Kenia, Etiopia Kenia, Etiopia, Somalia America Latina Brasile (Stato di Bahia) Israele, India, Arabia Saudita (truppe USA) Sub-continente indiano Kenia, Etiopia, Somalia Medio Oriente, Cina Nord-Occ., India Nord-Occ. Pakistan, Africa Coste Mediterranee, Medio Oriente, Area Occidentale dell Asia, sub-continente indiano Regioni montuose dell Etiopia, Kenia, Yemen? Bacino del Mediterraneo Sudan, Africa orientale Kenia, Etiopia, Somalia Regioni montuose dell Etiopia, Kenia, Yemen?

18 LEISHMANIOSI 2/2 Quadri Clinici Leishmania spp. Area Geografica Leishmaniosi cutanea nel Nuovo Mondo Lesione cutanea singola o in numero limitato Leishmaniosi cutanea diffusa Leischmaniosi mucosa L. (L.) mexicana (ulcera di Chiclero dell orecchio) L. (L.) amazonensis L. (L.) pifanoi L. (L.) garnhami L. (L.) venenuelensis L. (Viannia) braziliensis L. (V.) guyananensis (Framboesia della foresta) L. (V.) peruviana (uta) L. (V.) panamensis L. (L.) chagasi L. (L.) amazonensis L. (L.) pifanoi L. (L.) mexicana L. (L.) spp. L. (V.) braziliensis (espundia) Altre L. spp. (rare) Messico, America centrale, Texas Bacino dell Amazonia, aree limitrofe, Bahia ed altri Stati Brasile Venezuela Venezuela Venezuela Numerose zone dell America Latina Guyana, Suriname, bacino settentrionale dell Amazonia Perù (Ande occidentali), regioni muntuose dell Argentina Panama, Costa Rica, Colombia America Latina Bacino dell Amazonia, aree limitrofe, Bahia ed altri Stati del Brasile Venezuela Messico, America centrale, Texas Repubblica Domenicana Numerose aree dell America Latina Mondo intero

19 LEISHMANIOSI PATOGENESI INFEZIONE CONTRATTA CON PUNTURA DEL VETTORE (FLEBOTOMO) Rara la trasmissione meterno-fetale o per emotrasfusione. La prima lesione si verifica nel punto di inoculo, evidente nella forma cutanea, inapparente nella forma viscerale qui i protozoi fagocitati da istociti e plasmacellule si moltiplicano nel loro interno e diventati numerosi (50 200) distruggono la cellula e vengono quindi infettate altre cellule monocitiche e macrofagiche motivo per cui il patogeno viene trasmesso a distanza.

20 LEISHMANIOSI PATOGENESI FORMA CUTANEA Nella forma cutanea la comparsa delle difese cellulo mediata è precoce ed è precocemente presene la reazione alla Leishmania o di Montenegro. FORMA VISCERALE Nella forma viscerale le difese dell immunità cellulare è tardiva e solo in questa forma si evidenziano gli anticorpi sierici mentre la reazione di Montenegro si positivizza tardivamente (6 8 settimane). RISPOSTA ANTICORPALE CD4+ risposta THL con produzione IFNγ e IL2 positiva TH2 con produzione IL4 IL 10 risposta negativa.

21 LEISHMANIOSI Incubazione 4 10 mesi. Esordio graguale ed insidioso. SINTOMATOLOGIA Condizioni generali inizialmente ben conservate poi gradualmente si deteriorano col manifestarsi di astenia, malessere generale, a volte diarrea con comparsa di splenomegalia. Periodo di stato da poche settimane a qualche mese con febbre (sub continua, febbricola o più spesso febbre remittente con abbondanti sudorazioni, epatomegalia, linfoadenite generalizzata, deperimento grave e progressivo. Gli esami ematochimici mostrano anemia, neutropenia, piastrinopenia spiccata, disprotidemia spiccata con aumento delle IgG.

22 LEISHMANIOSI DIAGNOSI Ricerca anticorpi sierici conferma con ricerca Leishamia in biopsia midollare o splenica. TERAPIA Anfoteracina B lisosomiale (3 mg/kg/die E.V.) per cicli di 5 o per gg. Meglumina stidiato (Glucantim).

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