COPIA DELL ORIGINALE Deliberazione n 29 COMUNE DI VERBANIA PROVINCIA DEL V.C.O. Verbale di Deliberazione di Consiglio Comunale

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1 COI DELL ORIGINLE Deliberazione n 29 in data 14/03/2011 COMUNE DI VERBNI ROVINCI DEL V.C.O Verbale di Deliberazione di Consiglio Comunale Oggetto: ORDINE DEL GIORNO DEL 18/01/2011 DEI GRUI CONSILIRI DI MINORNZ RELTIVO L SOSTEGNO DEL ROGETTO DI LEGGE DI INIZITIV OOLRE "SVILUO DELL'EFFICIENZ ENERGETIC E DELLE FONTI RINNOVBILI ER L SLVGURDI DEL CLIM" L anno duemilaundici, addì quattordici del mese di Marzo alle ore 21:00 nella Residenza Municipale, si è riunito il Consiglio Comunale. ll inizio della discussione dell argomento, risultano presenti e assenti: CTIS LBERTO BV CRLO BOLDI ROBERTO BOMBCE SVINO BONZNINI MRCO CNLE MRI CNLI NDRE CR DNIELE CRZZONI NDRE CRETTI FBRIZIO CHIFU ION DRIN COLOMBO DMINO COZZ CRL COZZI SERGIO DE MBROGI CORRDO DE BENEDETTI GIOVNNI DI GREGORIO VLDIMIRO FRH TTLL FRNZI FRNCOMRI GGLIRDI DRIN GINI GIN MRI GIORDNI IVN IDI DONT IMMOVILLI MICHEL INCERTO VLENTIN IRC' FELICE MRINONI STEFNO MONTNI ENRICO MONTRONE STEFNI RGO MICHELE RESTELLI GIORGIO ROLL NGELO SCRINTO LUCIO SERGIO ROCCO TMBOLL NTONIO TIGNO GIORGIO VRINI IER GIORGIO VOLE SCIUME' FBIO ZCCHER MRCO ZNOTTI CLUDIO ZORZIT MRCELL I consiglieri Idi Donata, Incerto Valentina, Volpe Sciumé Fabio sono assenti giustificati totale presenti 33 totale assenti 8 ssiste alla seduta il Segretario del Comune ZNETT CORRDO Il Sig. BOLDI ROBERTO nella sua qualità di Consigliere assume la presidenza e, riconosciuta legale l adunanza, dichiara aperta la seduta.

2 INIZIO DISCUSSIONE DEL RESENTE UNTO: ORE Si dà atto che sono presenti anche gli assessori iroldi Luigi, Balzarini driana, Carazzoni Lidia, Manzini Massimo, arachini Marco, ella Sergio, Sottocornola Fabrizio, Vincenzi Gian Maria. Illustra il consigliere ier Giorgio Varini (.D.) : Mi dispiace che l ora sia tarda, anche perché con tutto quello che sta succedendo in questi giorni in Giappone ci sarebbe da parlare molto a lungo. nome della minoranza intendo presentare questo ordine del giorno a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare, sviluppo dell efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima. rogetto di legge ed iniziativa che è stata depositata alla Camera dei Deputati alla fine del gennaio remesso che la Regione iemonte ospita sul suo territorio più dell 85% dei rifiuti radioattivi allocati nei Comuni di Saluggia, Trino e Bosco Marengo; a Ispra sulla sponda lombarda del Lago Maggiore a poca distanza da Verbania, si trova il deposito di scorie dell ex centro Euratom; a Saluggia nel 2000 si ebbe a sfiorare la catastrofe nucleare, quando la Dora Baltea ed il Canale Farini allargarono l area dei depositi di stoccaggio delle scorie delle ex centrali di Trino e Garigliano, rischiando di far arrivare al o i rifiuti radioattivi liquidi; più recentemente, nel 2004, sempre a Saluggia presso l impianto Eurex, nella piscina di stoccaggio di elementi combustibili dei vecchi reattori, si sono verificate fessurazioni, che nel comprometterne la tenuta hanno nuovamente messo a gravissimo rischio la falda freatica e l intero sistema idrico di un area molto vasta e difficilmente quantificabile; nel 1987 il popolo italiano ha scelto di bloccare la produzione di energia atomica nel nostro paese e ha chiaramente manifestato che lo Stato non deve obbligare gli enti territoriali a costruire una centrale nucleare nel proprio ambito geografico. Il 2 febbraio 2011 la Corte Costituzionale ha parzialmente bocciato l articolo 4 del decreto attuativo della legge delega in materia nucleare, articolo appunto che riguarda le autorizzazioni o gli impianti nucleari. Valutato che il nucleare non ci libera dalla dipendenza dall estero, tenendo conto di una necessità riferita nel 2009, di circa tonnellate e questi sono dati IE, non sono dati di ambientalisti. Questi dati portano una riserva pari a circa un secolo, cioè abbiamo uranio a disposizione per circa un secolo. umentando i consumi e tenendo presenti i tempi lunghi necessari alla costruzione delle centrali, possiamo dire che l Italia avrà a disposizione, pagandolo ad un prezzo sempre più alto, uranio per 50/60 anni, stime ottimistiche, il vento ed il sole sono inesauribili. L uranio è una fonte in esaurimento, controllata dalle stesse multinazionali che in regime di monopolio globale, vendono agli stati le componenti per le costruzioni dei reattori. L Italia non possiede giacimenti di uranio, salvo una piccola miniera nei pressi di Novazza, che già negli anni 60 fu considerata non remunerativa, dobbiamo quindi importarlo. Tre paesi, ustralia, Canada e Katastar da soli possiedono il 58% delle riserve economicamente estraibili, che vengono stimate sempre dalla IE, l agenzia internazionale per l energia atomica, nel 2009 pari a 5,4 milioni di tonnellate. Senza parlare poi delle costruzioni e delle caldaie che ad esempio vengono solo prodotte in Giappone. Il costo del nucleare sarà un costo pubblico, dal momento che nessun privato, come dimostrato dall esperienza inglese, gli imprenditori inglesi rifiutarono le centrali nucleari messe all asta gratuitamente dalla Thatcher ed in tempi più recenti lo stesso è avvenuto negli Stati Uniti ed ultimamente in Bulgaria. Nessun privato ritiene ragionevole accollarsi gli esorbitanti costi di smaltimento di costi di reattori. Il prezzo dell uranio negli ultimi anni ha avuto un rapidissimo aumento, nel 2001 costava 7 dollari alla libra, 15,3 euro al chilo, mentre nel gennaio 2010 è arrivato a 115 dollari la libra, 253,58 euro al chilo, portando a circa 5 centesimi di euro l incidenza del costo di combustibile per generale al chilowattora. Mycle Schneider, uno dei massimi esponenti mondiali e nucleari afferma: non ha alcun senso puntare oggi all energia atomica. Negli Stati Uniti, dove pure si è

3 molto parlato di riprendere a costruire nessuno l ha fatto, non è più vantaggioso, al punto che neppure la Banca Mondiale finanzia più nessun progetto nucleare. Il nucleare non incrementa l occupazione, al contrario della green economy, che oggi in Germania ha portato nuovi posti di lavoro. Una volta costruita, poche persone bastano a far funzionare una centrale. Di contro le centrali della green economy, vedi la Germania appunto, portano lavoro a molte piccole aziende, a causa della gente distribuzione necessaria al loro funzionamento. La tecnologia della fusione nucleare, a parità di produzione di energia elettrica, determina formazione di sostanze radioattive, la cui tossicità e pericolosità è compatibilmente superiore a quella determinata da qualsiasi altra tecnologia energetica sostenibile. Qui non dico nulla, ci sono ben quattro medici in questa sala, io sono un biochimico però, ho studiato e ho affrontato per tutta la mia vita e ho visto gli errori, i difetti, le alterazioni che l energia, che le reazioni ionizzanti possono determinate sulle biomolecole, mi è bastato per diventare un antinuclearista convinto, avevo vent anni quando studiavo all università, lì ho cominciato a dire no al nucleare. L Italia deve ancora pagare milioni di euro per il decomissioning delle centrali e lo stoccaggio delle scorie della precedente esperienza. Non so quanti lo sanno, ma noi paghiamo dagli anni 60 all ENEL, una quota atomica per la dismissione delle vecchie centrali, questa dismissione comunque non è ancora avvenuta, in Italia le ultime centrali nucleari sono state chiuse nell 87, ma nel nostro paese sono ancora presenti metri cubi di scorie radioattive, momentaneamente alloggiate in depositi superficiali. queste ogni anno, dai laboratori di ricerca, ospedali, industria, vengono aggiunte 500 tonnellate di altre scorie, che si vanno ad aggiungere. Il MIT di Boston ha dichiarato che né al momento, né in prospettiva esistono tecnologie capaci di risolvere lo smaltimento delle scorie, la cui radioattività perdura per periodi che variano dai ad un milione di anni. La questione delle scorie rimane il più grave ed insoluto problema del nucleare. In nessun paese al mondo si è trovato il modo per stoccare le scorie ad alta attività, in particolare il plutonio, mentre per quelle a bassa e media attività, i cosiddetti depositi geologici si sono rilevati costosi, miliardi di euro dei contribuenti e sostanzialmente inaffidabili, come è accaduto per il deposito in Germania invaso dalle acque, o quello del Monte Yuccu in Nevada, deliberato nel 2002 e già dichiarato inadeguato, sono 2000 miliardi di dollari buttati. Ogni anno ciascuna centrale nucleare divora decine di tonnellate di uranio arricchito, trenta tonnellate ogni mille megawatt e lascia come scorie tonnellate di sostanze radioattive che non si sa come eliminare. Quelle più pericolose dimezzano la loro radioattività in anni. Le centrali attuali e quelle in costruzione nel prossimo futuro, lasciano ai posteri tale pericolosa eredità, questa è la verità. Le centrali di quarta generazione sono al di là da venire, bisognerà attendere trent anni per avere una tecnologia industriale davvero in grado di limitare il problema. Nel mondo non risulta attiva alcuna centrale di terza generazione, le due in fase di realizzazione hanno manifestato problemi progettuali operativi, forieri di un elevato aumento di costi e di allungamento dei tempi di completamenti. Olkiluoto in Finlandia, nel 2002 fu assegnato il contratto alla società francese revà per un reattore ER, gli stessi che vorrebbe l Italia, da 1,6 gigawatt da completare in cinque anni, al prezzo di 3,2 miliardi di euro. La compagnia elettrica finlandese TVO aveva fatto i conti che solo a quel costo e con quei tempi, si poteva fornire un chilowattora conveniente ai propri clienti, il reattore che doveva entrare in esercizio nel 2009 non partirà, se partirà, prima del 2013 ed i costi sono quasi raddoppiati, raggiungendo sei miliardi di euro a cantiere ancora aperto. Secondo reattore ER in costruzione in Francia iniziato nel 2007, ha già accumulato due anni di ritardo ed un miliardo di extracosti. La Francia se vuole vendere i suoi reattori deve comunque averne uno, almeno uno da mostrare come modello. Lo stato dell Ontario in Canada, dovendo rinnovare un paio di reattori ormai obsoleti a Urlington ha bandito nel 2008 una richiesta pubblica, alla quale ha risposto anche revà. Quel bando, mille pagine, era molto completo, impegnava il costruttore del reattore ad una vera fornitura chiavi in mano, includendo tutti gli oneri spesso a carico dello stato. Il risultato è stata un offerta revà da 21 miliardi di dollari per due reattori, circa 9 miliardi di euro a reattore.

4 Nonostante il prezzo esorbitante, l offerta è stata rigettata perché ritenuta incompleta. Le SCL, l agenzia di stato canadese del nucleare, ha presentato un offerta ritenuta coerente alle specifiche, il costo è di 26 miliardi di dollari. Di fronte agli extracosti l Ontario ha sospeso la gara, perché l ha ritenuta troppo onerosa, ha bloccato il nuovo nucleare. C è da evidenziare che sia Finlandia, sia Francia, sia Canada sono già paesi nucleari, i siti di Olkiluoto, Flamanville e Urlington ospitano già reattori nucleari, mentre in Italia si dovrebbe ripartire da zero, con ovvi costi aggiuntiti ed ulteriori ritardi di tempo di costruzione, la filiera deve essere costruita integralmente. questi livelli di costo si ottiene un chilowattora ad oltre 14 centesimi di euro, assolutamente improponibile sul mercato elettrico, le altre fonti producono chilowattora a 6/7 centesimi. Tutto ciò senza considerare i costi di realizzazione di un sito di stoccaggio definitivo delle scorie, circa 10 miliardi di euro e lo smantellamento a fine esercizio della centrale, circa un miliardo di euro. In Bulgaria, a Belene si sta costruendo una centrale, l impianto in costruzione è composto da due reattori VVEER100 da 1906 megawatt, i lavori sono fermi, mancano i finanziamenti, nessun privato è voluto intervenire. La Germania, dove attualmente sono presenti 17 impianti, ha deciso di abbandonare il programma nucleare già nel 2000 e si pensa che tra vent anni la produzione di energia solare, sarà tale da poter spegnere l ultima centrale. L attuale Cancelliere, ngela Merkel ha contrattato con le aziende di energia la scadenza per l interruzione delle centrali nucleari prorogandola. L attuale legge tedesca, la più rigida di tutte prevede una durata di 35 anni di attività, contro i 50/60 di tutte le altre nazioni, notizia di oggi la Cancelliera ha sospeso tutto, ha dato ordine di chiudere due centrali e ha sospeso anche la proroga. Nel 2002 anche il Belgio, il arlamento Belga ha deciso la chiusura dei suoi sette reattori entro il Teniamo presente che Francia e Gran Bretagna, potenze militari nucleari, hanno bisogno di centrali elettriche per poter avere plutonio ed uranio impoverito ad uso militare. Sulla sicurezza, ancora oggi a 22 anni dal terribile incidente di Chernobyl, non esistono garanzie necessarie all eliminazione del rischio di incidenti nucleari e conseguente contaminazione radioattiva, come dimostrano vari episodi e non parlo del Giappone. Sotto accusa da molti anni è la centrale nucleare di Olkiluoto, che sarebbe dovuta essere la più grande del mondo, sarebbe appunto, infatti la data del suo completamento era prevista per il 2007, ma oggi a quattro anni di distanza non solo i lavori non sono stati ultimati, ma non si vede nemmeno la fine di questo tunnel. I ritardi sono stati accumulati a causa di incongruenze rispetto ai progetti, imperfezioni nelle costruzioni e tanti altri motivi che per una centrale nucleare, la più pericolosa al mondo, sono molto gravi. In quasi quattro anni il costo si è raddoppiato, la costruzione di sistemi di controllo elettronico non è ancora stata completata e 2100 sono state le non conformità al progetto ordinario, che si sono susseguite. In una lettera dell autorità di sicurezza nucleare SKUK, autorità di sicurezza finlandese, non quindi un associazione ambientalista, si chiede la revoca dell autorizzazione alla costruzione dell revà, per le perplessità sulla stessa progettazione. I giornali francesi ricordano: venduto a 3 miliardi di euro alla Finlandia, ER, il cui cantiere è un disastro iniziato nel 2005, che vanta almeno sei anni di ritardo, è un disastro industriale finanziario, costerà in realtà almeno sei miliardi ed è la Francia che dovrà pagare questo immenso sovracosto. Dopo i problemi sorti con l impianto di Olkiluoto, revà ha tolto dai contratti la clausola di risarcimento per ritardi, in questo caso alla Finlandia pagano i francesi, da questo momento pagheranno i governi che costruiranno i reattori. Nella centrale di Flamanville, Bassa Normandia, le prime colate sono state fatte nel 2007, questa sarà la terza unità della centrale, il secondo ER mai costruito, il costo progettato era 3,3 miliardi, tuttavia partita nel 2007, già nel 2008, dopo solo un anno è stato aumentato dal 21% a 4 miliardi, nel 2010 erano saliti a 5 miliardi, mentre i tempi di termine di lavoro sono stati posticipati di altri due anni. Già al 28 maggio 2008 l utorité de Sûreté Nucléaire, l autorità francese per la sicurezza nucleare, ha dato ordini di sospendere i lavori al cantiere della centrale di Flamanville che ospiterà il reattore. Sono state riscontrate irregolarità nell armatura in ferro dell isolotto su cui poggerà il reattore e ha indotto l utoritè a bloccare i lavori. Nell agosto 2010 una

5 nuova ispezione dell autorità per la sicurezza ha portato alla richiesta di modificazione del sistema di controllo del reattore. Tale stop fa aleggiare su Flamanville lo spettro dei ripetuti rallentamenti che stanno caratterizzando la costruzione del reattore a Olkiluoto. Ulteriore esempio, 9 dicembre 2009, l Emirato di bu Dhabi, a nome dei sette che formano gli Emirati rabi Uniti, ha respinto l offerta revà per realizzare le centrali nucleari, accettando invece un offerta sud-coreana. Insomma l ER, cioè quello che vogliono mettere in Italia, che c hanno così tanto decantato come sicuro, di ultima generazione, economico e risparmioso per i consumatori di elettricità, si sta rivelando economicamente svantaggioso persino per i francesi che lo costruiscono, tanto che gli Emirati rabi hanno deciso di non farlo. Nello scorso autunno, le autorità per la sicurezza nucleare di Francia, Finlandia, Gran Bretagna, pubblicarono un documento congiunto, in cui esprimevano dubbi sul sistema di sicurezza del reattore. reso atto che il Governo, puntando sul nucleare sta adottando misure contraddittorie con le politiche comunitarie ed espone il paese a rischio di nuove sanzioni, perché costruendo ed investendo sul nucleare, non riusciremo a raggiungere gli obbiettivi della Direttiva 20/20/20. Quattro centrali nucleari costituirebbero poco più del 4/5% del fabbisogno energetico nazionale, i tempi di costruzione andrebbero realisticamente ben oltre il 2020, rendendo del tutto inutile la presenza nucleare ai fini della Direttiva Europea. L inserimento del nucleare comporterebbe poi un ostacolo alla diffusione delle energie rinnovabili, in quanto i necessari investimenti sulla rete elettrica vanno in direzione opposta, se si privilegia lo sviluppo delle rinnovabili, oppure di quelle del nucleare. enalizzare lo sviluppo delle rinnovabili significa mettere a rischio il raggiungimento del secondo obbligo europeo ed è quindi poco conveniente per il paese. Si potrebbero destinare al nucleare investimenti invece utilizzabili per favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili sostenibili e per realizzare efficaci misure di risparmio energetico e di efficienza. roduzione eolica; nel 2009 la produzione mondiale di energia eolica è stata di circa 160 gigawatt, ma sta crescendo sempre più rapidamente. È importante sottolineare che alcune nazioni europee che stanno investendo in questa direzione, attualmente la Danimarca produce il 20% della sua energia con l eolica, la Spagna il 14, il ortogallo il 13, la Germania e l Irlanda il 7. nche per quanto riguarda l energia solare abbiamo le aziende tedesche che stanno collaborando alla progettazione di alcune centrali elettriche solari nel Sahara, avranno a disposizione 400 miliardi di euro per creare gli impianti che riforniranno Germania ed altri paesi europei. Il progetto denominato Desertec potrebbe contribuire attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico. La prima fornitura di energia elettrica dovrebbe avvenire tra dieci anni e coprire il 15% del fabbisogno energetico europeo. Il Consiglio Comunale di Verbania, per quanto di sua competenza dichiara indisponibile il territorio comunale a qualsiasi tipo di attività, produzione di elettricità, stoccaggio, trasporto, trasformazione legata all energia nucleare ed impegna il Consiglio Comunale ad esprimere parere negativo, ogniqualvolta venga consultato in materia. Si impegna altresì ad incentivare in primis le politiche di risparmio energetico e di efficienza e costantemente di autosufficienza energetica da fonti rinnovabili sostenibili. La presente delibera sarà trasmessa al residente della Regione, al residente della Camera, al residente del Senato, al residente del Consiglio, al residente della Repubblica. Vorrei solo chiudere con questa frase di Carlo Rubbia premio Nobel per la fisica nell 84; <non esiste un nucleare sicuro, esiste un calcolo delle probabilità, per cui ogni cento anni un incidente nucleare è possibile, questo è evidentemente aumenta con il numero delle centrali>. Consigliere Enrico Montani (Lega Nord): nche per dichiarazione di voto. Ricordo che il 14 marzo il Consiglio dei Ministri ha nominato residente dell agenzia dello sviluppo del nucleare il professor Veronesi, noto esponente del D, Senatore della Repubblica, dopo che ha accettato la carica si è dimesso dal D.

6 Noi voteremo contro questo ordine del giorno, a parte che io ho votato ovviamente nel mio ruolo di Senatore, dunque, non è che potrei qua fare qualcosa di diverso, ma ci sono anche dei ragionamenti che magari non è il caso, vista l ora, di fare questa sera, però noi siamo convinti che non ci sia un energia che possa risolvere ovviamente, una fonte di energia che possa risolvere da sola tutti i problemi e tutte le esigenze che ha un paese come il nostro. Noi dobbiamo essere in grado di avere energia dal nucleare, dall eolico, da dove è possibile attingere per il nostro fabbisogno, dunque sicuramente il nucleare è una strada, difficilmente e ce ne rendiamo conto, non è che non sia una cosa studiata e calcolata con quello che però il Governo sta facendo, anche perché comunque come oggi sentivo alla radio, visto che si parlava del Giappone, solo in Francia mi sembra che ci siano 58 centrali nucleari. O la Comunità Europea bandisce dal proprio territorio le centrali nucleari, questo potrebbe avere un senso, ma sennò noi ci troviamo circondati, soprattutto noi del nord, della adania Stavo dicendo che è evidente che comunque noi ci troviamo a comprare energia elettrica che viene prodotta dalle centrali che ci sono in Francia ecc. Questo ordine del giorno, per quanto riguarda la Lega Nord non è accettabile e voteremo contro Consigliere lberto ctis (.D.L.): Ma con i fatti di questi giorni, parlare del nucleare diventerebbe lapalissiano, se noi non volessimo affrontare l argomento sul versante politico, qual è il Consesso di questa sera, perché sul discorso tecnico, io non posso nemmeno pensare di competere con chi ne ha fatto ragione di studio o di lavoro e di vita, che diventerebbe completamente inutile mettersi in competizione, però a livello politico una parola bisogna darla nel presente, pur di fronte ad avvenimenti che sono l imponderabile, probabilmente una delle percentuali del buon Rubbia può essere anche considerata questa. Vale la pena fare un discorso più globale rispetto a quelle che sono le energie, l utilizzo delle energie, la cultura nell utilizzo delle energie, la cultura del non utilizzo, o meglio del risparmio delle energie. Quindi il discorso sì che fa parte del Consiglio Comunale e fa parte delle cose che noi dovremmo attendere, cioè tentare di governare in modo più intelligente l energia che ci si mette a disposizione. Bisogna anche dire che l Italia è una produttrice di energia nucleare, attraverso gli acquisti che ENEL ha fatto all estero, in particolare nella Repubblica Ceca, sono stati fatti degli acquisti dalla nostra struttura diciamo monopolista della produzione di energia elettrica, su tecnologie che non sono certamente dell ultima generazione, ma delle generazioni anni 50, tanto che al di là dell ex cortina di ferro, producevano, producono tutt oggi e produrranno ancora almeno per 40 anni l energia in questo modo, ovvero tra virgolette le centrali simil Chernobyl, ma che se ben condotte, in assenza di terremoti e speriamo che il Signore non ci mandi qualcosa di peggio, possono funzionare in modo abbastanza sicuro. Detto questo mi voglio ricondurre ad un discorso di carattere culturale che è questo; è sbagliato secondo il punto di vista nostro, castrarci in questo modo con dei fantasmi che effettivamente ci possono anche essere, ma che non pongono il Comune in nessun modo nella possibilità di poter scegliere e gestire a livello locale, un tema così grosso da svilupparsi in sedi diverse ed a livelli anche diversi. Ben venga invece l esortazione di studiare, portare qui magari i luoghi, situazioni di studio, piccoli nuclei di sviluppo delle energie che possono dare una mano anche a quella nucleare, il discorso delle energie termoelettriche, delle quali anche in città abbiamo un esempio, a Madonna di Campagna, che funziona da innumerevoli anni, senza ricadute positive sulla città, ma al contrario con ricadute negative. roprio in questo Consiglio Comunale, ma in altro luogo, io personalmente ho fatto una grossa battaglia a favore di un utilizzo diverso delle situazioni energetiche, anche a livello comunale. Quindi questo era il tema politico che poteva suscitare un consenso generale, il desiderio di poter partecipare a questa situazione, ma condividendo alcuni passi della premessa del Consigliere di minoranza, che io ho ascoltato attentamente, mi ha anche

7 fornito degli spunti di riflessione che sicuramente avremmo modo di sviluppare tutti insieme nel prossimo futuro. Non è sufficiente per poter dire: qui noi prendiamo una posizione che è completamente aliena ad un discorso globale, non è possibile a livello politico accettare un imposizione, seppur circoscritta ad un ordine del giorno di questo genere. vrei preferito, anche a nome della maggioranza se mi è consentito, poter sviluppare il tema in modo più globale e nel tema a livello più globale, a mio avviso ci sta, deve esserci anche una quota di nucleare, che è, ahimè, la necessità di uno stato come il nostro che nel lontano se non sbaglio 86/87 ha voluto intraprendere la strada dell appesantimento dell effetto serra, attraverso il bruciare milioni, milioni e milioni ancora di tonnellate di carbone, di metano, di tutti i prodotti fossili che bruciando inevitabilmente producono il CO2, che tutti sappiamo fa parte preponderante dell effetto serra. Questo è dovuto alla politica, che a mio avviso è stata sbagliata in quegli anni, quindi ben venga la discussione sulla gestione migliore dell energia, difficile è essere proprio a favore di un ordine del giorno che riconduce a degli elementi molto sottili e mirati in modo preciso, alla negazione totale della gestione di una parte del problema, che invece è un problema ormai globale, sentito credo da tutti, ma che non ci pone in possibilità di fare una scelta su un tema esclusivo delle rinnovabili, perché come tutti sappiamo, l energia grigia nascosta nelle tecnologie per produrre l energia elettrica con delle fonti rinnovabili, è così enorme che non ha la possibilità ad oggi di essere coperta della produzione stessa del materiale che viene usato. Dicevo, l energia grigia nascosta nell interno delle tecnologie, per produrre energia elettrica con i sistemi di energia rinnovabile è così elevata, che ad oggi non c è consentito fare un bilancio positivo dell energia prodotta con gli stessi metodi che sono a livello energia rinnovabile. Ecco perché il Governo oggi lungimirante in ritardo, ma non ha avuto possibilità di farlo nei tempi tecnici precedenti, perché al governo c erano ben altri soggetti. Oggi corre dietro alle ultime tecnologie, la parte residuale del nucleare, ovviamente modernizzato rispetto a quello che tutti noi pensiamo, deve far parte anche purtroppo della fetta che ci serve per condurre una vita civile, di sviluppo, in un paese che fonti, tranne quelle rinnovabili risibili oggi sotto il profilo della produzione, deve avere per consentire veramente a tutti in modo democratico di potersi sviluppare, senza avere la spada di Damocle sulla testa e l obbligo di dotare il mondo di ulteriore effetto serra, grazie ai nostri consumi, grazie alle nostre scarse lungimiranze che poi ricadono anche su chi non ha possibilità di scegliere, perché vivono da altre parti ma sulle produzioni negative, ahimè fatte pure da noi, che in questo mondo occidentale viviamo e ci diamo le comodità. Detto questo, se il capogruppo me lo consente, posso fare anche una dichiarazione di voto. Ovviamente noi questo ordine del giorno non possiamo che rifiutarlo, per gli svariati motivi che ho appena finito di dire e che sminuirebbe il grande impegno che il Governo che abbiamo oggi ha profuso e lo farà nel futuro, nello sviluppo di fonti energetiche se non risolutive, almeno parzialmente risolutive dei problemi che fin qui abbiamo elencato Rientrano i consiglieri Canali e Carazzoni. presenti n.35 consiglieri Consigliere Savino Bombace (IDV): Io vorrei semplicemente fare in premessa una sintesi di tutta la spiegazione molto esauriente e dettagliata che ha fatto il Consigliere Varini, una sintesi brevissima. Da quello che si evince da un punto di vista tecnico, anche economico, la scelta del nucleare è una scelta assolutamente irrazionale, per non dire folle ed è anche vero, come è vero che in tutti i paesi più industrializzati il nucleare è in una fase di dismissione e non di espansione. er quanto riguarda il fatto che altri paesi a noi vicini abbiano delle centrali nucleari, potrei dire che non sono i cattivi comportamenti che noi dobbiamo imitare, ma cercare di imitare quelli più virtuosi e se mi è consentito, sempre un brevissimo accenno tecnico, quello che noi non avremo rispetto a quello che loro già hanno, cioè rispetto a questi paesi che hanno adottato in passato l energia nucleare, quello che noi non abbiamo o non avremo è il problema delle scorie, che come accennato dal Consigliere Varini, sono un problema irrisolto e ad oggi irrisolvibile. Vengo poi più nel dettaglio dell ordine del giorno che noi come Italia dei Valori non solo abbiamo firmato, ma

8 è un argomento a noi particolari sensibile, perché come credo tutti sappiano, abbiamo raccolto le firme per riproporre il no attraverso un referendum, il no al nucleare. Questo ordine del giorno di fatto non è qualcosa che impegna il Consiglio Comunale, a fare degli interventi sul Governo Nazionale, affinché ripensi alla scelta del nucleare, tanto per fare un paragone non è un ordine del giorno simbolico, é un ordine del giorno nel quale si impegna il Consiglio Comunale a non voler impianti di questo tipo sul proprio territorio, questo è uno dei punti. Credo che questo sia un aspetto che per un territorio come il nostro, già abbastanza pesantemente provato nel corso degli ultimi 60/80 anni da un industria chimica pesante, con una percentuale di malati di tumore cancro molto elevata, forse più elevata dal iemonte, adesso non ricordo esattamente i dati, ma credo che i dati siano questi, credo che sia un momento di attenzione che noi che qui abbiamo la responsabilità di amministrare questo territorio, dovremmo avere nei confronti del territorio e dei nostri cittadini e questo indipendentemente dalle nostre opinioni sul nucleare. er quanto riguarda l altro punto che chiede questo ordine del giorno, è quello che impegna il comune ad incentivare politiche di risparmio energetico e di efficienza e contestualmente a ricercare, a tendere un autosufficienza energetica da fonti rinnovabili sostenibili. Credo che anche questo aspetto vada nella direzione di una visione prospettica sicuramente all avanguardia rispetto a quella di una scelta di altro tipo e credo che il fatto del risparmio energetico, anzi senza crederlo è così, è esattamente in antitesi rispetto ad una scelta del nucleare, che come sappiamo e qui ritorno con un dettaglio tecnico, non è modulabile, quindi non si può ridurre la produzione di una centrale a seconda dei fabbisogni, quindi una centrale una volta che è in funzione produce sempre al massimo della sua efficienza, quindi l energia deve essere consumata e spesa. Ma al di là di questo, ritorno all ordine del giorno, i due punti di questo ordine del giorno sono due punti di assoluto buonsenso, se vogliamo anche, soprattutto rispetto al secondo, staccato rispetto alla scelta del nucleare del Governo e per cui anche chi appoggia quel governo che ha fatto questa scelta, che per quanto mi riguarda è una scelta, ripeto, irrazionale, potrebbe sicuramente votarlo, anche perché dimostrerebbe di avere a cura il territorio e la gente che in esso vive Consigliere Vladimiro Di Gregorio (Rifondazione Comunista C.I.): Innanzitutto ringrazio il Consigliere Varini per la sua relazione dettagliata, molto tecnica, che ha dato un contributo a questa discussione. Intanto sottolineo l impostazione ideologica che la maggioranza sta portando avanti su questo punto, la giustificazione è: noi abbiamo votato alla Camera e non possiamo adesso votare contro, dicono: il nostro Governo è stato lungimirante. Io penso che bisognerebbe superare certi atteggiamenti ideologici e di fronte all evidenza di queste ore, magari inserire qualche dubbio di questa convinzione che sia così importante e convincente, impegnarsi su questa che è un energia costosa, molto più di tutte le altre, che è una tecnologia a rischio, cioè è capitato quello che è capitato nel paese con la tecnologia più avanzata, più attenta, dove hanno costruito le case, i condomini e non ne è caduto uno ed è successo quello che è successo e non sappiamo ancora cosa sia veramente successo e cosa potrà accadere nelle prossime ore. Stiamo investendo nella tecnologia, o meglio il Governo punta ad investire una tecnologia che è destinata ad esaurirsi tra pochi decenni, cioè l uranio non ci sarà più, verrà esaurito ancora prima del petrolio o di altre fonti non rinnovabili. Cioè non c è una questione positiva nell investimento sul nucleare, eppure l atteggiamento è: bisogna puntare lì!. In questi anni si è lavorato poco, è vero, ma proprio perché l ENEL e chi gestiva queste cose, invece di impegnarsi sul rinnovabile, si impegnava nell andare dietro a tecnologie ormai desuete, investire nel nucleare antiquato ed ancora più a rischio, non solo nell est, ma anche in Francia con la compartecipazione alle varie società francesi. Quindi io credo che sia doveroso, ma qualcuno diceva sia di un minimo di buon senso abbandonare, o meglio non riprendere questo tipo di tecnologia che non ha niente di positivo, soprattutto il pensiero di dover lasciare alle generazioni future un eredità ed un

9 rischio di tale gravità, è una cosa che io trovo inaccettabile ed impensabile, cioè penso ai miei figli, ai miei nipoti, alle generazioni future. Ma che mondo gli lasciamo? Con quale considerazione noi viviamo oggi, solo per mantenere il nostro tra virgolette benessere? Ma poi quale benessere? Io penso che il vero investimento sia nelle fonti rinnovabili, l Italia ha dei potenziali incredibili, se andate, qualcuno che va in Germania, in Norvegia, cioè ci sono pannelli solari in Norvegia. In Italia abbiamo fatto una fatica per far rifinanziare gli investimenti sull energia solare, perché il Governo li stava abbandonando, poi all ultimo sono stati recuperati e siamo ad una percentuale tra le più basse in Europa. llora, o qua cambiamo registro ed abbandoniamo le fonti che sono in via di esaurimento, facciamo una politica di sostituzione con le fonti rinnovabili, o sennò non ne usciremo più, i rischi sono talmente grandi e talmente grossi e la dipendenza da altri sarà sempre maggiore, alla fine perché ovviamente la materia prima non c è in Italia, quindi così come il petrolio, anche per le centrali nucleari dipendiamo da altri e saremo sempre dipendenti. Noi dobbiamo cercare l autonomia, il risparmio ovviamente, come qualcuno diceva, ma anche soprattutto investire in nuova tecnologia, in ricerca, invece di investire sul nucleare all estero, bisognava in questi anni investire nella ricerca di nuove tecnologie, di nuovi materiali, di nuove cose dove altri paesi stanno e hanno investito in questi anni. er cui io credo che questa sera il voto contrario a questo documento sia fuori da qualsiasi razionalità, da qualsiasi buonsenso, a meno che appunto non sia un voto di tipo ideologico, per cui: <noi dobbiamo difendere questo Governo, quindi a prescindere da quello che pensiamo dobbiamo votare in questo modo>. Consigliere Marcella Zorzit (CittadiniConVoi): er dichiarazione di voto. La relazione del collega Varini è assolutamente dettagliata, circoscritta, documentata, a tal punto che non riteniamo di dover aggiungere nulla ed è assolutamente convincente a non appoggiare un incentivo del nucleare. I messaggi di responsabilità che ha enunciato il Consigliere Di Gregorio sono altrettanto importanti. Noi riteniamo effettivamente che il non votare a favore di questo ordine del giorno, sia un grave atto di irresponsabilità nei confronti dell ambiente, nei confronti delle risorse del nostro pianete e nei confronti delle generazioni che verranno, perché effettivamente andare in questa direzione non solo è antieconomico ma è anche anacronistico. bbiamo tutto il settore delle energie rinnovabili che è tutto un settore da percorrere, non ci sono assolutamente elementi, come è stato già documentato, per poter dire che il nucleare è la via del futuro. È assolutamente da irresponsabili percorrere una via di questo genere, anche alla luce di quello che succede, perché si dice che l energia nucleare è pulita, si dice che i nuovi reattori sono sicuri, ma è sufficiente una volta che succeda un inconveniente come quello che è successo adesso ed anche in passato e non possiamo neanche dire che sono casi eccezionali, perché questa eccezionalità ultimamente si sta verificando anche con troppa frequenza. ertanto noi siamo assolutamente favorevoli a questo ordine del giorno, ci dispiace che in una situazione di questo tipo, con un argomento di questo tipo, un Consiglio Comunale non debba esprimersi in maniera unanime. ensiamo effettivamente a quello che sarà il nostro futuro. Consigliere Sergio Cozzi (Civica per Verbania): Sarò rapidissimo ed è anche una dichiarazione di voto. Certo che a nessuno di noi fa piacere avere le scorie radioattive in casa, questo mi sembra banale, quindi la parte finale mi sembra fuori discussione che vada condivisa. Non capisco come possiamo però essere così certi che risolveremo i problemi del mondo, senza utilizzare il nucleare, questo non lo sappiamo per niente. oi, se siamo tanto preoccupati della possibilità di danneggiarci al nostro interno, c è scritto così qua in fondo, allora mi chiedo, visto che parlavamo tanto della coerenza, che deve stare dietro alle prese di posizione; perché vogliamo un altra industria chimica nel centro della città? bbiamo sempre fatto un movimento per fare in modo che l cetati non se ne andasse via, che rimanesse qui, abbiamo sempre parlato dei rischi che ci sono stati

10 con l industria chimica, ne ha parlato lui prima di questo territorio rovinato dall industria chimica, allora anche questo è un problema. llora dico soltanto, la coerenza vale per tutto, quindi sto dicendo, in una situazione di questo genere non credo che possiamo permetterci di fare una scelta noi, di quella che debba essere la modalità con cui il mondo deve condurre le proprie risorse energetiche nel futuro. oi siamo tutti d accordo che a casa nostra non la vorremmo, non vorremmo niente che ci inquini, questo è effettivamente ed assolutamente accettabile, ma qui ci sono dentro due concetti che sono tra di loro in contraddizione secondo il mio punto di vista. er cui la mia posizione sarà di astenermi rispetto a questo tipo di votazione. Consigliere Giorgio Tigano (.D.L.): Sinceramente non è che posso smentire quanto è stato espresso dal consigliere Varini, che evidentemente ha fatto uno studio approfondito, ma poi sinceramente sono argomenti che interessano. Il problema è che votare su questo ordine del giorno, ci mette in una certa difficoltà, ma non per motivi politici, perché perlomeno a me personalmente non il problema non è politico, il problema, per esempio io oggi pomeriggio ho sentito una violenta discussione in televisione, dove c era il fisico Zichichi che difendeva il nucleare. Io dico sinceramente, non ho elementi sicuri per capire a questo punto, cioè non sono all altezza veramente di capire cosa è giusto e cosa sia sbagliato nella politica energetica. So comunque che in Italia ci sono degli studi avanzati sulla fusione fredda, mi piacerebbe saperne di più su questo, so che ci sono stati anche parecchi interventi e parecchi studi sull eventuale sviluppo energetico nell ambito degli scambiatori termici, addirittura sfruttando il calore sia del Vesuvio che dell Etna, io non so a che punto sono tutti questi studi qua. erò il problema di fondo è un altro, è che il consumo di energia, con le soluzioni alternative non è sufficiente, allora su questo mi piacerebbe sentire oltre a tutte le considerazioni che ha fatto giustamente il consigliere Varini, io ti ammiro veramente per il lavoro e lo studio che hai fatto, però mi piacerebbe su una situazione di questo genere sentire veramente un parere alternativo, per poter decidere con la massima serenità. erché sinceramente se vi devo dire io la mia opinione, io sono contrario all uso del nucleare, questo a livello mio personale, però sinceramente vedere che c è una necessità di consumo estrema, che probabilmente non può essere coperta, a tal punto che come giustamente diceva il collega ctis, l ENEL è dovuta ricorrere all acquisto di energia nucleare, allora qui ci dobbiamo fare anche un ragionamento, o veramente facciamo dei passi indietro in termini tecnologici, in termini di consumo, allora ci accontentiamo del consumo energetico che possiamo sfruttare al di fuori del nucleare, o sennò se questa pillola amara la dobbiamo inghiottire, dobbiamo inghiottirla, però tenendo conto di tutte quelle garanzie che possiamo avere. oi il problema degli incidenti che sicuramente c è, è anche veramente drammatico, esiste. Ho sentito oggi dire da Zichichi che le centrali giapponesi che erano le più avanzate al mondo, non avevano fatto i conti con un evento naturale di tale portata, penso che un evento naturale di quel genere potrebbe veramente mandare al diavolo tutto, non solamente le centrali nucleari. Mi domando se il Giappone non avesse avuto le centrali nucleari, sarebbe in blackout completo oggi, quindi ci sarebbero ancora delle situazioni peggiori, perché un paese che si ferma è un paese che muore. Quindi ci sono tante considerazioni secondo me che vanno fatte, che non sono state prese in esame, che mi piacerebbe che fossero approfondite perché l argomento è estremamente interessante. Io ringrazio il consigliere Varini che ha messo in campo un argomento di questo genere, però sinceramente va approfondito, non solo sugli aspetti che sono i pericoli dell energia nucleare, ma veramente su quelle che sono le necessità di una società così tecnologicamente avanzata come la nostra, che va sempre avanti. Ecco, vorrei veramente saperne di più, non perché io metta in dubbio tutto lo studio ammirevole che ha fatto il consigliere Varini, ma perché sinceramente credo che ci siano delle considerazioni, che ci possa essere un contraddittorio anche agli elementi che il consigliere Varini ha portato, che però io non ho tecnicamente la possibilità di valutare

11 perché non li conosco, ma che comunque sinceramente in una situazione di questo genere vanno veramente affrontate. Vista la delicatezza dell argomento, secondo me per arrivare ad un voto consapevole, sarebbe utile ulteriormente approfondire l argomento ed arrivare poi secondo me ad una soluzione, anche a breve termine, che però sia più consapevole per tutti quanti. Cioè l argomento è veramente scottante, è veramente importante, per cui io credo che ripeto, al di là di quelle che possono essere le considerazioni politiche, perché non è detto poi che il Governo Berlusconi faccia tutto bene, o tutto male, evidentemente io credo che se sono arrivati, se il Governo sia arrivato a decisioni di questo genere, ci saranno state delle considerazioni tecniche. Non credo che in questi casi sia la politica a decidere, è la politica che diventa strumento della tecnica per decidere, perché non credo che i politici nostri siano in grado di stabilire se il nucleare è o non è la scelta giusta in termini tecnici o in termini economici, sicuramente ci saranno dietro delle considerazioni tecniche, che comunque secondo me noi non siamo in grado di fare. Il mio invito sarebbe di approfondire di più l argomento sinceramente, per arrivare ad un voto consapevole, ripeto, al di là di considerazioni politiche, perché credo che dietro queste scelte di qualsiasi governo ci siano delle motivazioni. veva giustamente detto il Senatore Montani prima, che abbiamo l Europa che è piena zeppa di centrali nucleari, la Francia per prima, eccetera e noi siamo l unico paese che comunque è costretto ad importare l energia. me fa piacere sentire la replica però avere un contraddittorio con chi ha tanti elementi e chi non ne ha diventa veramente difficile, anche perché l unico appunto che faccio al consigliere Varini è che ha presentato un ordine del giorno con punti ristretti, poi tutto l approfondimento ce l ha rovesciato stasera, questo non c ha messo nelle condizioni di replicare, o di andarci a documentare. Se avessimo avuto tutto, forse avremmo avuto la possibilità di approfondire meglio l argomento forse sarebbe opportuno rinviarla la discussione avendo una documentazione più approfondita che già c è, in maniera tale che poi abbiamo la possibilità di verificare. ssolutamente non è una presa di posizione contro l ordine del giorno, è una richiesta di maggiore approfondimento Esce l assessore Carazzoni Lidia. Consigliere Sergio Rocco (.D.L.): er dichiarazione di voto, a titolo personale, specifico a titolo personale non partecipo al voto, in quanto ritengo l argomento serio, che necessita un approfondimento Consigliera Marcella Zorzit (CittadiniConVoi): Dicevo una breve considerazione relativamente a questa visione del giustificare il nucleare, solo per autorizzarci a consumare di più. Noi stiamo vivendo in una realtà in cui c è una patologia secondo me del mondo moderno, che è quella del consumo, del messaggio al consumo. Un consumo che deve essere sconsiderato, oltranzista, siamo arrivati al punto tale che dobbiamo vivere per consumare. questo punto è una distorsione che non ci può portare molto lontano questa, per cui bisognerebbe cominciare anche a diffondere dei messaggi alternativi a questa corsa al consumo, che deve essere anche il messaggio del risparmio, del disincentivo dello spreco, dello morigeratezza, della parsimonia, perché se noi continuiamo a rincorrere questo mito del consumo, è una corsa che non finisce mai. Di conseguenza, oltre al percorrere la via di energie nuove, di energie alternative, dobbiamo anche cercare di creare una cultura diversa, una cultura che sia più contenuta, che eviti gli sprechi, perché se ci guardiamo attorno, anche se noi pensiamo semplicemente alla nostra vita personale, pensiamo a quante situazioni di spreco noi utilizziamo durante la giornata e vediamo se ecco appunto viviamo in mezzo effettivamente ad un apologia dello spreco. Consigliere ndrea Canali (.D.L.): ropongo la ritrattazione del punto, anche perché domani alla Camera verranno trattati i criteri delle aree idonee, quindi finché non so cosa

12 ne pensa il Governo delle aree idonee per la realizzazione di centrali nucleari quindi domani è trattato all ordine del giorno come disciplina della localizzazione delle aree nucleari. Quindi io finché non so questa cosa che mi interessa maggiormente, perché finché non so dove viene creata una centrale nucleare, io non sono in grado di comunque partecipare all argomento, vista anche l importanza dell argomento e oltretutto anche vista l ora tarda. ropongo la ritrattazione del punto, magari avendo maggiori nozioni riguardanti la tematica Consigliere Felice Iracà (CittadiniConVoi): Se è un segnale di apertura della maggioranza sarei d accordo sul ritrattare la proposta. Replica il consigliere ier Giorgio Varini (.D.): Mi andava bene quello che ha detto IL consigliere ctis cioè bisognerebbe imparare una cultura del risparmio, eccetera e qua non c è soltanto il nucleare, l eolico, ma quello che vorrei far capire, si parla di quattro centrali che porteranno al massimo al 5% del totale dell energia in Italia, é una pazzia, 5%, il parco eolico del Mare del Nord, partecipano Germania, Francia, Gran Bretagna, Belgio, Olanda, Danimarca, Irlanda, Norvegia, Lussemburgo, nel 2020 produrrà 30 gigawatt, a potenza finale 100 gigawatt, fornirà il 10% dell energia a tutta l Europa, equivale a 70 centrali nucleari, questo è eolico. rogetto Desertec, la Francia c è entrata pregando in ginocchio per poter entrare, qui una quota ce l ha l ENEL Green, nel gigawatt, nel gigawatt, nel gigawatt, il 15% dell intera energia dell Europa, costo 400 miliardi di euro, corrisponde a 150 centrali nucleari, costo miliardi di euro. Non è assolutamente vero che tutti ce l hanno il nucleare, ustria, Danimarca, Grecia, Irlanda, per il momento l Italia, olonia, ortogallo, Norvegia, no. Belgio, Germania, Olanda, Spagna, Svezia non sostituiranno le loro centrali, perché considerano esaurita l esperienza, c è soltanto Finlandia, Francia, Bulgaria, Romania, Slovacchia, Slovenia e Svizzera, la Slovenia ne ha una microscopica, si parla tranne di quelle francesi e di quella bulgara di centrali piccolissime. Quelle svizzere di cui abbiamo tanto paura, sono un quarto di quelle che vorremmo costruire in Europa. oi un altra cosa consigliere ctis, tu parlavi del consumo di CO2, una centrale da 100 megawatt, le nostre sarebbero da 1600, sono necessarie annualmente 150/200 tonnellate di uranio naturale, pari circa a 30 tonnellate di uranio arricchito e per ottenere questo abbiamo bisogno di 6 milioni di tonnellate di roccia uranifera, un milione di tonnellate di acqua, non vi do i dati di quello che consuma, il 50% del consumo di acqua della Francia e per raffreddare le sue centrali, tonnellate di acido solforico, 270 tonnellate di fluoro gassoso, per fare l esofloruro d uranio da mettere nelle barre, enorme quantità di energie. È vero che la centrale nucleare è a CO2, ma per produrre però le barre consumiamo ed inquiniamo mille volte di più di qualsiasi altra fonte. oi per quanto riguarda, Senatore Montani, non so se ha sentito le dichiarazioni del residente Zaia stasera, che ha detto chiaramente: il Veneto la centrale non la vuole ma questo è il modo di ragionare? oi vorrei sapere, tutti hanno investito nelle energie alternative, l Italia non ha fatto niente, in compenso penso che tutti sappiate che il Governo ha predisposto invece di investire ha tagliato alla cultura, ha tagliato dappertutto, però almeno due finanziarie per comprare dei cacciabombardieri, due finanziarie, si parla fino ad arrivare a 20 miliardi di euro. Questi soldi si potrebbero investire per lo sviluppo dell efficienza energetica e delle fonti rinnovabili

13 Non partecipano al voto i consiglieri Tigano e Sergio del.d.l.: consiglieri presenti al voto n.33 Nessuno più intervenendo il residente pone in votazione per alzata di mano l Ordine del Giorno, ed IL CONSIGLIO COMUNLE Con voti contrari n. 16 (Chifu, Montani, Giordani, Marinoni Restelli, ctis, Boldi, Canali, Gagliardi, Canale, Colombo, Cozza, Capra, Carazzoni., Farah, Immovilli) e voti favorevoli n.13 (Varini, Di Gregorio, Iracà, Zorzit, Bava, Bombace, Giani, Caretti, De mbrogi, De Benedetti, Bonzanini, Rago, Rolla) su n.33 presenti e n.29 votanti essendosi astenuti n.4 consiglieri (Franzi, Tambolla, Scarpinato, Cozzi), espressi nei modi e termini di legge; di respingere l Ordine del Giorno. DELIBER lle ore 1.15 il Consiglio Comunale viene aggiornato.

14 Letto approvato e sottoscritto IL RESIDENTE f.to BOLDI ROBERTO IL SEGRETRIO COMUNLE f.to ZNETT CORRDO REFERTO DI UBBLICZIONE E COMUNICZIONE I CIGRUO CONSILIRI (art. 124 D.Lgs , n. 267 ed art.125 D.Lgs , n. 267) Si certifica, su conforme dichiarazione del messo, che copia del presente verbale viene affisso all albo comunale, per la pubblicazione di 15 giorni consecutivi, dal ddi IL SEGRETRIO COMUNLE f.to ZNETT CORRDO Copia conforme all originale in carta libera per uso amministrativo IL SEGRETRIO COMUNLE ZNETT CORRDO Lì,. Il sottoscritto Segretario, visti gli atti d ufficio TTEST CHE la presente deliberazione è divenuta ESECUTIV il decorsi 10 giorni dalla data di inizio della pubblicazione (art. 134 comma 3 D.Lgs. 267/2000). IL SEGRETRIO COMUNLE f.to ZNETT CORRDO La presente deliberazione è immediatamente eseguibile ai sensi e per gli effetti dell art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/ IL SEGRETRIO COMUNLE f.to ZNETT CORRDO 29-14/03/2011