COMUNE DI SAN MICHELE SALENTINO RELAZIONE DESCRITTIVA

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1 COMUNE DI SAN MICHELE SALENTINO RELAZIONE DESCRITTIVA PREMESSA Il progetto originario, è scaturito dalla volontà di ricompattare i luoghi pubblici più significativi della realtà urbana di San Michele Salentino: Piazza Dante, Piazza Marconi e strade adiacenti. Il processo progettuale che ne è emerso è il seguente: 1. Nuova configurazione urbana attraverso un sistema integrato di spazi pedonali e carrabili. 2. Fornitura e messa in opera di essenze arboree e panchine in maniera strategica, in modo da creare spazi di sosta all ombra e nello stesso tempo creare quinte scenografiche verdi. 3. Ridefinizione dell illuminazione. Nell ampio panorama dei possibili interventi di arredo urbano, svolge un ruolo primario la pavimentazione. Il progetto della pavimentazione di piazza Marconi, pensata secondo una maglia quadrata (5 m x 5 m), elemento geometrico di più immediata percezione e figura che incentra l immaginario tipologico di piazza, si caratterizza per la struttura delle forme, accostate e pensate seguendo un disegno ordinato che connette e accorpa luoghi con diverse funzioni e l uso prevalente di materiali locali, quali basole calcaree. All interno di alcune maglie si utilizzeranno cubetti di porfido in modo da disegnare un percorso carrabile all occorrenza pedonale. Si potranno così distinguere: - l area per le opere estemporanee, individuate sull asse di via Tagliaferro, che diventerà elemento simbolico e polarizzatore della piazza durante le manifestazioni pubbliche; 1

2 - l area per le manifestazioni culturali, antistante la Scuola Elementare, dove potrà essere collocato in maniera strategica il palco; - l area per le informazioni di carattere sociale, caratterizzata dalla collocazione di un eventuale gazebo polifunzionale; - l area verde attrezzata con panchine per la sosta; E inoltre: - l uso strettamente essenziale e non invasivo degli arredi urbani per valorizzare la piazza in quanto luogo ovvero spazio, non solo figurato al di là del contesto e del tempo; - l adozione di forme di prevenzione contro l inquinamento acustico da cui il suggerimento a non utilizzare la piazza come parcheggio che può essere individuato, nelle zone limitrofe all area di intervento; - l installazione di un sistema di illuminazione, che pur essendo proporzionale alle dimensioni della piazza, offra dei tagli non aggressivi, che sottolineino e valorizzino il dato architettonico, piuttosto che mortificarlo ed appiattirlo in un gioco di luci eccessivo che determinerebbe un effetto contrario. Un intervento per un rilancio reale del paese, riguardo al decoro e alla sua immagine, che non può ignorare la riqualificazione delle facciate prospicienti le stesse piazze. Valorizzare e proteggere, quanto più possibile il preesistente, al fine di una ricollocazione adeguata all interno del tessuto storico-urbanistico, sono state le due costanti che hanno accompagnato questa ipotesi di progettazione nel corso della sua elaborazione. IL PROGETTO STRALCIO FUNZIONALE La pavimentazione Il progetto di recupero e riqualificazione di parte di via V. Veneto e parte di via Pascoli, oggetto del presente intervento, è scaturito dalla volontà dell Amministrazione 2

3 Comunale di voler portare avanti e sviluppare l idea del progetto originario incentrato sulla valorizzazione degli spazi ed edifici di uso pubblico e sulla loro interconnessione funzionale con risvolti di interesse tematico a livello sia locale che intercomunale. Il progetto di pavimentazione, collegando la chiesa matrice con piazza Marconi e la pinacoteca, definisce nuovi spazi pedonali di aggregazione ad utilizzo stagionale. All interno di detto progetto e della rete dei percorsi tematici dei centri urbani limitrofi la pinacoteca può divenire polo con funzione di divulgazione culturale. Nello specifico il progetto riguarda i seguenti interventi: 1. pavimentazione parziale di via V. Veneto che va dalla chiesa matrice, antistante piazza Dante, al limite est di piazza Marconi, con tappetino bituminoso e con marciapiede pavimentato con cubetti di porfido delimitati da cordoni in pietra calcarea. Il marciapiedi è completato con due file di basole calcaree poste in opera a correre con orditura parallela rispetto al fronte dei fabbricati e in adiacenza agli stessi. 2. pavimentazione di via Pascoli che va dal Municipio alla Pinacoteca, da realizzare con cubetti di porfido nel primo tratto di viabilità compreso tra via Principessa Iolanda e via G. Cesare e con tappetino bituminoso nel restante tratto fino a via De Amicis. Il marciapiede sarà pavimentato con cubetti di porfido delimitati da cordoni in pietra calcarea, completato con due file di basole calcaree poste in opera a correre con orditura parallela rispetto al fronte dei fabbricati e in adiacenza agli stessi.; 3. delimitazione planimetrica, per futura collocazione, di ulteriori n. 3 pali piccoli in ghisa e acciaio a due bracci a completamento del sistema di illuminazione di progetto dell intera piazza; 4. fornitura e posa in opera di tubazioni e pozzetti per predisposizione dell impianto elettrico generale; 3

4 Un uso mirato e concertato, quindi, degli interventi nell intento di agevolare un ottica lungimirante che garantisca un approccio urbanistico vincolato alla salvaguardia delle componenti e degli equilibri ambientali nella convinzione che il presente può favorire la costruzione di un futuro di qualità. Predisposizione impianto elettrico pubblica illuminazione L impianto elettrico, attualmente solo da predisporre, sarà progettato e sarà realizzato in accordo alle norme di buona tecnica applicabili ed in particolare secondo le seguenti: - CEI EN : Apparecchi di illuminazione - Requisiti generali; - CEI EN : Apparecchi di illuminazione stradale; - CEI EN 60662: Lampade a vapori di Sodio ad Alta Pressione; - CEI EN 60922: Alimentatori per lampade a scarica (escluse le lampade fluorescenti tubolari) prescrizioni generali e di sicurezza; - CEI EN 60923: Alimentatori per lampade a scarica (escluse le lampade fluorescenti tubolari) prescrizioni di prestazione; - CEI EN 60926: Dispositivi di innesco (esclusi gli starter a bagliore) prescrizioni generali e di sicurezza; - CEI EN 60927: Dispositivi di innesco (esclusi gli starter a bagliore) prescrizioni di prestazione; - CEI EN 61048: Condensatori da utilizzare nei circuiti di lampade fluorescenti tubolari e di altre lampade a scarica prescrizioni generali e di sicurezza; - CEI EN 61547: Prescrizioni di immunità EMC; - CEI 7-6: Controllo della zincatura a caldo per immersione su elementi di materiale ferroso; 4

5 - CEI 20-13: Cavi con isolamento estruso in gomma per tensioni nominali 1 a 30 kv; - CEI 20-38: Cavi isolati con gomma non propaganti l incendio e a basso sviluppo di fumi e gas tossici corrosivi; - CEI 64.7: Impianti di illuminazione pubblica e similari; - CEI 81-1: Protezione delle strutture contro i fulmini; - UNI 10819: Requisiti per la limitazione della luminanza del cielo da luce artificiale; - UNI 10439: Illuminazione delle strade a traffico motorizzato; - UNI 10671: Apparecchi di illuminazione - Misure fotometriche; - UNI EN 40: Sostegni per l'illuminazione: dimensioni e tolleranze - L.R n. 15, Misure urgenti per il contenimento dell inquinamento luminoso e per il risparmio energetico. L impianto di illuminazione pubblica, da progettare e realizzare in altro momento, sarà conforme alla L. R. citata, in particolare: a) sarà equipaggiato con lampade ad avanzata tecnologia ed elevata efficienza luminosa, quali al sodio ad alta o bassa pressione, in luogo di quelle con efficienza luminosa inferiore; b) avrà luminanza media mantenuta delle superfici da illuminare e illuminamenti non superiori ai livelli minimi previsti dalle normative tecniche di sicurezza. c) sarà provvisto di appositi dispositivi in grado di ridurre in base al flusso di traffico, entro l'orario stabilito con atti della amministrazione comunale e comunque non oltre la mezzanotte, l'emissione in misura non inferiore al 30 per cento rispetto al pieno regime di operatività. Le linee elettriche saranno del tipo interrato ad una profondità pari a 0.6 m e poste all'interno di tubi protettivi in PVC rigido, pesante ed autoestinguente. Le 5

6 opere attuali prevedono la sola posa della tubazione, mentre l infilaggio dei cavi sarà oggetto di successivo completamento. I pozzetti di derivazione saranno realizzati in calcestruzzo con dimensioni interne 80x80x80 cm, muniti di chiusino carrabile in ghisa. L impianto di terra sarà realizzato tramite corda di rame nudo della sezione di 50 mmq ad una profondità pari ad almeno 0.6 m. 6

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