RICERCA NEI CAMPIONI CLINICI DI MYCOBACTERIUM SPP.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RICERCA NEI CAMPIONI CLINICI DI MYCOBACTERIUM SPP."

Transcript

1 METODO NAZIONALE STANDARD RICERCA NEI CAMPIONI CLINICI DI MYCOBACTERIUM SPP. BSOP 40 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluation and Standards Laboratory Pagina 1 di 27 BSOP 40i5

2 STATO DEI METODI NAZIONALI STANDARD I Metodi Nazionali Standard, che includono le procedure operative standard (POS) algoritmi e linee guida, promuovono l adozione di elevati livelli di qualità, contribuendo ad assicurare la possibilità di confronto delle informazioni diagnostiche ottenute in laboratori diversi. Ciò consente la standardizzazione della sorveglianza sostenuta dalla ricerca, sviluppo e verifica, promovendo nello stesso tempo la salute pubblica e la fiducia del paziente nelle proprie strutture sanitarie. I metodi sono ben referenziati e rappresentano un buon standard minimo per la microbiologia clinica e per la salute pubblica. Comunque, utilizzando i Metodi Nazionali Standard, i laboratori dovranno tenere in considerazione le esigenze locali e potranno intraprendere ricerche addizionali. I metodi forniscono inoltre un punto di riferimento per un loro ulteriore sviluppo. I Metodi Nazionali Standard sono stati sviluppati, revisionati ed aggiornati con una procedura aperta di consenso ove le opinioni di tutti i partecipanti sono state tenute in adeguata considerazione ed i documenti elaborati riflettono il consenso della maggior parte degli stessi. I rappresentanti di alcune organizzazioni professionali, incluse quelle il cui logo appare sulla prima pagina, sono membri dei gruppi di lavoro che sviluppano i Metodi Nazionali Standard. L inclusione del logo di una organizzazione nella prima pagina implica sostegno agli obiettivi ed al processo di preparazione dei metodi standard. I componenti di queste organizzazioni scientifiche hanno partecipato allo sviluppo dei Metodi Nazionali Standard ma le loro opinioni personali non rispecchiano necessariamente quelle dell organizzazione di cui sono membri. L elenco attuale delle organizzazioni professionali partecipanti può essere ottenuto tramite all indirizzo standards@hpa.org.uk. Le prestazioni dei metodi standard sono condizionate dalla qualità di reagenti, strumentazione, procedure commerciali o prove messe a punto in loco. I laboratori dovrebbero assicurare che queste siano state validate e dimostrate idonee allo scopo prefissato. Devono essere adottate procedure di controllo di qualità interno ed esterno. Nonostante siano state osservate le più scrupolose attenzioni nella preparazione di questa pubblicazione, la Health Protection Agency o qualsiasi organizzazione di sostegno non può essere ritenuta responsabile dell accuratezza o dell utilizzo o di qualsiasi conseguenza derivante dall uso o da modifiche delle informazioni contenute in questo documento. Queste procedure sono intese solamente come una risorsa generale per i professionisti che esercitano in questo settore, operanti nel Regno Unito, pertanto si dovrà ricorrere ad altri consulenti quando ritenuto necessario. Se si apportano modifiche a questa pubblicazione, si deve porre in evidenza dove sono state apportate modifiche al documento originale. La Health Protection Agency (HPA) dovrà essere informata in ogni circostanza. La HPA è una organizzazione indipendente che ha lo scopo di proteggere la salute della popolazione. Ad essa confluiscono esperienze professionali già appartenenti ad organizzazioni ufficiali. Maggiori informazioni riferibili alla HPA possono essere ottenute al sito La HPA è un organizzazione che mira ad essere completamente in accordo con le direttive Caldicott. Ciò significa prendere ogni possibile precauzione per prevenire la diffusione non autorizzata di informazioni sui pazienti e di garantire che le informazioni relative agli stessi siano mantenute in condizioni di sicurezza 1. Maggiori dettagli possono essere ottenuti dal sito web. Contributi allo sviluppo dei documenti possono essere forniti contattando l indirizzo standards@hpa.org.uk. Per cortesia prendere nota che la bibliografia è attualmente formattata con il software Reference Manager. Se si modifica o si cancella il testo senza avere installato nel computer il Reference Manager; la bibliografia non sarà aggiornata automaticamente. Riferimento suggerito per questo documento: Health Protection Agency (2006). Investigation of. specimens for Mycobacterium species. National Standard Method VSOP 40 Emissione 5. Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 2 di 27

3 INDICE STATO DEI METODI NAZIONALI STANDARD... 2 INDICE... 3 PROCEDURA DI MODIFICA... 4 SCOPO DEL DOCUMENTO... 5 INTRODUZIONE... 5 INFORMAZIONI TECNICHE CONSIDERAZIONI SULLA SICUREZZA RACCOLTA DEL CAMPIONE TRASPORTO E CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE PROCEDURA ANALITICA SUL CAMPIONE PRELIEVO DEL CAMPIONE TEMPO OTTIMALE PER IL PRELIEVO DEL CAMPIONE TIPO DI CAMPIONE APPROPRIATO, QUANTITA E NUMERO DI CAMPIONI, E METODO DI PRELIEVO TRASPORTO E CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE TEMPO FRA PRELIEVO DEL CAMPIONE E LA PROCEDURA ANALITICA ACCORGIMENTI PARTICOLARI PER RIDURRE IL DETERIORAMENTO PROCEDURA SUL CAMPIONE SELEZIONE DELLA PROVA ASPETTO MICROSCOPIA COLORAZIONE TRATTAMENTO DEL CAMPIONE CULTURA E MODALITA DI RICERCA SISTEMI AUTOMATICI DI MONITORAGGIO TERRENI DI COLTURA, CONDIZIONI E MICRORGANISMI PER TUTTI I CAMPIONI IDENTIFICAZIONE SENSIBILITA AGLI ANTIMICROBICI PROCEDURE DI REFERTAZIONE MICROSCOPIA COLTURA PROVE DI SENSIBILITA SEGNALAZIONE ALLA HPA (LOCALE E SERVIZI REGIONALI ED AL CDSC CENTER FOR INFECTIONS) RINGRAZIAMENTI E CONTATTI 22 BIBLIOGRAFIA Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 3 di 27

4 PROCEDURA DI MODIFICA Documento di riferimento controllato Titolo del documento controllato BSOP 40 Ricerca nei campioni clinici di Mycobacterium spp. Ciascun Metodo Nazionale Standard possiede una registrazione separata con le modifiche. Le modifiche di questa revisione sono riportate in questa pagina. Le precedenti modifiche sono disponibili presso la Qualora vi sia una revisione di pagine o vengano emesse pagine nuove il proprietario di ciascun documento controllato dovrebbe aggiornare la copia in laboratorio. Modifica Numero/ Data 5/ Emissione no. Scartata Inserita Emissione no. Pagina Sessione(i) interessate Modifica Intero documento Riscritta ed aggiornata Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 4 di 27

5 RICERCA NEI CAMPIONI CLINICI DI MYCOBACTERIUM SPP. Tipologia dei campioni Espettorato Liquidi corporei sterili (LCR, liquido pleurico ecc) Cute e tessuti bioptici Pus (incluso i tamponi) Midollo osseo Sangue Lavaggio gastrico Urine Feci Tamponi laringei Lavaggio bronco-alveolare Campioni post-mortem SCOPO DEL DOCUMENTO Le procedure di seguito riportate sono state sviluppate per la ricerca e l isolamento dei micobatteri da diversi campioni clinici. Per decontaminare i campioni si raccomanda di usare tre metodi diversi, ma, non essendo dimostrata la superiorità di nessuno di loro, i laboratori avranno libera scelta in merito. Per garantire una maggior possibilità d isolamento si raccomandano l uso di metodi automatizzati e di terreni solidi. L applicazione delle tecnologie fenotipiche e di quelle molecolari consente l approccio più efficace per la diagnosi di laboratorio delle malattie tubercolari e non tubercolari. In questo Metodo Nazionale Standard non sono descritti trattamento, prevenzione e controllo della TB che sono riportati nel NICE tuberculosis clinical guideline 2 sviluppati dal National Centre for Chronic Conditions. INTRODUZIONE La tubercolosi umana (TB) è causata prevalentemente dal Mycobacterium tuberculosis e meno frequentemente da altri membri del M. tuberculosis complex (MTBC) che include M. bovis e M. africanum. I micobatteri diversi dai bacilli tubercolari (MOTT) sono sempre più frequentemente riscontrati come causa di malattia nell uomo. Non tutte le persone che sono infettate da bacilli tubercolari sviluppano malattia, e non tutti quelli che sono infettati divengono infettivi per gli altri. La malattia contagiosa si può sviluppare mesi od anni dopo l esposizione iniziale. Teoricamente la tubercolosi si può manifestare in qualsiasi sede corporea 3, ma è prevalente nei polmoni, nei quali si caratterizza per la formazione del granuloma. Si definisce tubercolosi primaria l insorgenza di un infezione da microrganismi MTBC. Nell infezione primaria la lesione si manifesta nel sito d ingresso del microrganismo, solitamente il polmone, sebbene possano essere coinvolte le tonsille, l intestino e la cute. In questo primo stadio possono essere infettati anche i linfonodi (complesso primario). La positivizzazione del test cutaneo alla tubercolina, che compare dopo 3 8 settimane dall infezione, indica la comparsa dell immunità cellulare e dell ipersensibilità cutanea. I foci che si sviluppano nell endotelio dei vasi sanguigni possono rompersi determinando una tubercolosi miliare disseminata. La tubercolosi post primaria si sviluppa come conseguenza della riattivazione dei microrganismi in una lesione primaria guarita o per una nuova infezione esogena 4. La tubercolosi post primaria si manifesta di solito dopo cinque o più anni dall inizio dell infezione primaria e può interessare i bambini e gli adulti 5. Solo in pochi casi l infezione da M. tuberculosis progredisce come malattia clinica. L incidenza della linfadenite cervicale e d altre manifestazioni non polmonari della TB sono più frequenti in soggetti di etnia asiatica 6. La carenza di vitamina D, frequentemente riscontrata in immigrati dall India 7, può essere un fattore predisponente. Tubercolosi polmonare L infezione si realizza inizialmente con l inalazione di droplet nuclei 8. Una volta in situ, i microrganismi possono essere catturati dalle cellule fagocitarie dell ospite entro le quali possono rimanere vitali ed anche continuare a moltiplicarsi 9. Da questo focus primario (focus di Ghon), i microrganismi diffondono per via linfatica nei linfonodi e possono Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 5 di 27

6 raggiungere il torrente circolatorio, infettando il polmone e gli altri organi. Nella maggior parte dei soggetti i foci granulomatosi possono guarire. In ogni modo essi possono continuare a contenere microrganismi vitali. Fattori quali immunosoppressione, alcolismo, malnutrizione ed invecchiamento possono contribuire ad una riduzione della capacità di contenimento dell infezione. La diagnosi di TB polmonare si avvale di solito del contemporaneo riscontro di lesioni radiografiche del torace, reattività alla prova cutanea della tubercolina, e/o un risultato positivo per BAAR (bacilli acido alcol resistenti), che giustificano l inizio di una terapia in attesa dei risultati colturali 10. Si deve fare ogni sforzo per ottenere campioni idonei per la coltura in quanto la prova di sensibilità in vitro dell isolato diviene sempre più importante a seguito delle emergenti resistenze multiple ai farmaci, e la tipizzazione per essere utilizzata per dimostrare correlazioni epidemiologiche 11. Tubercolosi extra-polmonare Linfoadenite: è la più frequente forma d infezione extra-polmonare da micobatteri che, se causata da bacilli tubercolari, era nota come scrofola. I linfonodi cervicali sono quelli più frequentemente infettati sebbene possano esserne interessati altri 10. Gli ascessi possono sviluppare formazioni cavitarie. Nel Regno Unito la più frequente forma di linfoadenopatia pediatrica è causata da microrganismi appartenenti al M. avium complex (MAC) e M. malmoense 12. Con frequenza più ridotta, possono causare linfoadenopatia anche i MOTT. Tubercolosi miliare: il termine è stato introdotto per descrivere l aspetto a semi di miglio (nella radiografia del torace) delle lesioni infette, ma attualmente è utilizzata genericamente per descrivere tutte le manifestazioni ematogene progressive di tubercolosi disseminata. Neurotubercolosi Tubercolosi meningea è di solito causata dalla rottura di un tubercolo nello spazio subaracnoidale piuttosto che da una diffusione ematogena alle meningi. Le manifestazioni cliniche iniziano di solito con malessere, cefalea intermittente e febbricola, seguiti entro due settimane da cefalea persistente, vomito, confusione, meningismo e sintomi neurologici di tipo focale 13. La mortalità è superiore nei soggetti con < di 5 e > di 50 anni o in quelli in cui la malattia ha durata superiore a 2 mesi 14. La diagnosi di meningite tubercolare si avvale di un fondato sospetto clinico. Sebbene in questi casi il quadro liquorale presenti tipicamente un aumento del numero dei leucociti (GB) con predominanza dei linfociti, queste cellule possono essere assenti, mentre in alcuni pazienti, si osserva una prevalenza di granulociti polimorfonucleati 15. Le proteine del LCR sono di solito aumentate. Se si prelevano più campioni di LCR aumentano le probabilità di ottenere risultati positivi all esame batterioscopico e delle colture 14. Tubercolosi gastrointestinale era comunemente riscontrata in epoca pre-antibiotica nei pazienti con forma polmonare diffusa da ingestione delle secrezioni polmonari infette. Può essere causata dal M, tuberculosis o, in alcune aree rurali dal M. bovis, dopo alimentazione con latte infetto non pastorizzato. La diagnosi di TB gastrointestinale è spesso ottenuta con l endoscopia. La biopsia tissutale prelevata nell organo coinvolto fornisce il maggior numero di microrganismi per strisci e colture dei BAAR. Tubercolosi peritoneale si manifesta in forma di ascite (essudativa) o adesiva (asciutta). La forma ascitica è caratterizzata dalla presenza di liquido fluttuante, quella adesiva da aderenze fibrotiche e rigonfiamento addominale 16. Tubercolosi genitourinaria è infrequente prima della pubertà 10. L intervallo fra esordio dell infezione e sviluppo di malattia renale attiva è di solito molto lungo (anni o decenni). Con il progredire dell infezione, le lesioni del rene possono divenire caseose, con conseguente eliminazione di BAAR vitali nella pelvi renale e nell uretere, e l infezione può diffondersi poi alla vescica. L analisi dell urina rileva spesso proteinura, ematuria e piuria sterile 17. Tubercolosi ossea articolare e della colonna vertebrale sono di solito espressione di un infezione polmonare primaria che si diffonde all osso per via ematogena. Sono fattori predisponesti, deficit immunitari ed uso di droghe per via endovenosa 10. Sono più frequentemente coinvolte le articolazioni che sostengono pesi, quali il ginocchio e l anca 18. Per la diagnosi di TB ossea e delle articolazioni si usano strisci e colture di materiale bioptico, esame istologico e prova di reattività cutanea. La TB della colonna vertebrale (morbo di Pott) si localizza più frequentemente nella parte toracica inferiore e nelle aree lombari superiori. Si manifesta Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 6 di 27

7 principalmente nella tarda età pediatrica, nei giovani adulti e nell età avanzata, producendo un collasso vertebrale con conseguente deformazione della colonna. Batteriemia causata da Mycobacterium spp. si riscontra con sempre maggior frequenza dopo l aumento della progressiva diffusione dell infezione da HIV (Human Immunodeficiency Virus) e dell AIDS (Acquired Immune Deficiency Sindrome). Nei pazienti HIV positivi con infezione da Mycobacterium tuberculosis si possono avere emocolture positive con frequenza del 63% 19. Isolamento di Mycobacterium spp. si può avere da pazienti con altri tipi di immunodepressione quali la leucemia 20, 21. Sono state segnalate batteriemie da MOTT 22 26, la maggior parte delle quali causate da micobatteri appartenenti al Mycobacterium avium-intracellulare complex (MAC) 27. Le concentrazioni batteriemiche possono essere molto elevate e sono state riportate conte di 1-17 x 10 6 UFC/L 28. Ascesso tubercolare dello psoas origina da infezioni toraciche e della colonna vertebrale e diffonde all interno della guaina del muscolo psoas, talvolta estendendosi fino alla coscia. Tubercolosi e HIV/AIDS La ricomparsa della TB è strettamente correlata all epidemia causata dall HIV. Hanno subito l incremento più elevato di TB i gruppi a maggior rischio, quali i drogati per via endovenosa e le aree degli USA e dell Africa, nelle quali si sono registrate le più elevate percentuali d infezione da HIV. Povertà, sovra affollamento e mancanza di abitazioni sono i fattori socioeconomici comuni per la coesistenza d entrambe le infezioni da TB ed HIV. I pazienti infetti da HIV sono predisposti alla riattivazione di una pregressa TB ed anche ad una rapida progressione di un infezione acquisita di recente 29. Diverse specie del gruppo MOTT sono state isolate da infezioni sistemiche in pazienti HIV positivi, la più frequente è risultata la MAC. Tubercolosi multi-resistente ai farmaci (MDR-TB, multi drug resistant TB) Negli anni recenti sono stati segnalati in aumento in tutto il mondo i casi di TB resistenti ad uno od a più farmaci. M. tuberculosis diviene resistente ai farmaci per mutazione spontanea occasionale 30, 31. Si definisce resistenza primaria quella che si manifesta in pazienti che sono infettati da un ceppo gia resistente. La resistenza secondaria si manifesta quando un mutante resistente emerge nel corso dell infezione da un microrganismo originariamente sensibile, di solito conseguente a chemioterapia inadeguata. I regimi terapeutici per i MDR-TB tendono ad essere meno efficaci e più prolungati rispetto alla terapia per i TB sensibili. Micobatteri diversi dai bacilli tubercolari MOTT (Mycobacteria other than tubercle bacilli) I micobatteri diversi dai bacilli tubercolari sono conosciuti come agenti di malattia nell uomo dal Queste specie di Mycobacterium sono state variamente riportate come micobatteri non tubercolari, micobatteri ambientali, micobatteri anonimi, micobatteri atipici e micobatteri opportunisti. I MOTT sono ubiquitari e per l uomo presentano uno spettro di patogenicità variabile, sono trasmessi da persona a persona e sono spesso resistenti alla classica terapia anti-tubercolare 33. Sono state descritte circa novanta specie di micobatteri e più della metà sono riconosciute patogene obbligate od opportuniste per l uomo e gli animali. Specie a crescita lenta I sistemi automatici di coltura in fase liquida disponibili nel Regno Unito sono stati saggiati per verificare la loro capacità di rilevare un ampio spettro di micobatteri a crescita lenta e rapida; in ogni caso non si deve limitare la ricerca solo all isolamento delle specie dei micobatteri, specialmente se le indagini sono eseguite in pazienti immunocompromessi. I limiti di questi sistemi sono: incubazione ad una sola temperatura e difficoltà di aggiungere additivi di crescita necessari ad alcuni batteri particolarmente esigenti. Possono esser richiesti consigli ai Laboratori di Riferimento. Mycobacterium avium complex (MAC) Il M. avium complex (MAC) è un gruppo di microrganismi eterogeneo che include M. intracellulare, ma anche alcuni gruppi di micobatteri tassonomicamente non ben definiti. Nei soggetti immunocompetenti, i microrganismi MAC possono invadere l albero bronchiale, aree di bronchiectasie pre-esistenti o cavità presenti da lungo Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 7 di 27

8 tempo. MAC sono stati descritti come causa di linfoadenopatia cervicale nei bambini. Sono spesso presenti negli approvvigionamenti idrici e possono contaminare i campioni. Mycobacterium kansasii La più frequente malattia causata da M. kansasii è l infezione polmonare. Il microrganismo è fotocromogeno e si isola prevalentemente da pazienti con pre-esistente malattia polmonare cronica o con pneumoconiosi. Mycobacterium malmoense Il M. malmoense causa malattia polmonare in pazienti adulti e linfoadenopatia cervicale nei bambini. Tipicamente i pazienti sviluppano un infezione polmonare. La diagnosi d infezione da M. malmoense è simile a quella di M. kansasii, sebbene possa essere richiesta un incubazione fino a 12 settimane prima dello sviluppo di colonie rilevabili sui terreni solidi 34. Mycobacterium xenopi Le infezioni da M. xenopi possono essere simili a quelle TB polmonare e si riscontrano frequentemente in pazienti di sesso maschile con più di 45 anni affetti da HIV/AIDS. E un microrganismo termofilo con temperatura ottimale d incubazione a C. Può svilupparsi in grado minore e più lentamente anche a C. Mycobacterium marinum Il M. marinum è l agente causale del granuloma degli acquari, o delle piscine ; è una lesione cutanea localizzata che si manifesta in corrispondenza di una ferita esposta o di un abrasione, in seguito a contatto con l acqua di acquari, piscine o con acqua naturale sia dolce che salata. Questa specie ha uno sviluppo moderato con temperatura ottimale a C 35. Mycobacterium gordanae Questa è una specie comune nelle acque, sono stati riportati rari e controversi casi di malattia nei pazienti con HIV/AIDS. E un frequente contaminante dei campioni clinici. Specie a rapida crescita Mycobacterium abscessus, Mycobacterium chelonae, Mycobacterium fortuitum Sono specie correlate e note come causa d infezioni della cute e dei tessuti molli 36. I microrganismi sono stati riscontrati nei liquidi di lavaggio da broncoscopia e possono essere associati a false positività nelle ricerche diagnostiche. Nei pazienti con fibrosi cistica il Mycobacterium abscessus è ritenuto un potenziale patogeno 37. Sebbene siano state riscontrate variazioni nelle sottospecie, la temperatura ottimale di crescita di questi microrganismi è compresa fra 30 e 33 C. Nuove tecnologie per la diagnosi e la tipizzazione del Mycobacterium tuberculosis Nuovi metodi su sangue intero per la diagnosi di tubercolosi latente La ricerca della tubercolosi latente è essenziale per il rilievo dei contatti e per il controllo di un epidemia. La prova cutanea con la tubercolina (TST, tubercolin skin test) è stata di consuetudine la più comunemente utilizzata per la ricerca dell infezione latente da Mycobacterium tuberculosis. Questa procedura non è comunque esente da problemi quali: variabilità dell interpretazione, risultati falsamente positivi e negativi, limitato periodo di scadenza della proteina purificata (PPD, purified protein derivative), soggettività della valutazione dei risultati, non disponibilità di controlli per la valutazione della prova 38, 39. Inoltre i micobatteri ambientali e la vaccinazione con il Bacillo di Calmette-Guèrin (BCG), derivato dal Mycobacterium bovis, di solito forniscono risultati falsamente positivi 38. Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 8 di 27

9 Per la diagnosi di tubercolosi latente è quindi sorta la necessità di un test più affidabile, sensibile e specifico. Per soddisfare questa esigenza sono stati sviluppati metodi su sangue intero in grado di rilevare presenza di linfociti T attivati dal M. tuberculosis o l interferone gamma prodotto da queste cellule 38, 40. Lo scopo delle ricerche è quello di identificare persone a maggior rischio di TB che possono trarre beneficio dal trattamento terapeutico della loro infezione latente. Questi soggetti sono individuabili ad esempio negli operatori sanitari e nei soggetti che hanno avuto contatti recenti con pazienti affetti da tubercolosi attiva ed in quelli affetti da patologie cliniche, quali diabete mellito, leucemia e linfoma. Il test QuantiFERON-TB GOLD determina l IFN-gamma, importante marcatore ematico della risposta immunologia cellulo-mediata alla tubercolosi Taggart ed al hanno segnalato che il test QuantiFERON-TB GOLD evidenzia una specificità precoce nella rilevazione dell infezione da microrganismi del M. tuberculosis complex in vari gruppi di pazienti. Nello screening della popolazione ciò può consentire una valutazione più specifica del rischio ed il superamento dei molti limiti attuali del TST. Anche il T Spot TB si è dimostrato un test particolarmente accurato per la tubercolosi, capace di rilevare l infezione latente e la forma attiva con elevato grado di sensibilità e specificità 40. La prova si basa sul conteggio dei linfociti T ematici attivati da specifici antigeni del M. tuberculosis. Analizzando un campione di sangue intero di soggetti ad elevato rischio di tubercolosi si può ottenere un risultato in 24 ore. I risultati non sono influenzati da una precedente vaccinazione con BCG o dalla presenza di ceppi di micobatteri ambientali 40. E in grado inoltre di diagnosticare la tubercolosi subclinica attiva in pazienti immunodepressi nei quali la prova cutanea alla tubercolina è risultata falsamente negativa 41. Analisi con matrici ad alta densità genomica di M. tuberculosis isolati da epidemie e da gruppi con TB Le epidemie sporadiche di tubercolosi sono uno dei principali rischi per la salute pubblica nei paesi industrializzati ed in quelli in via di sviluppo. L individuazione precoce ed accurata dei ceppi epidemici è fondamentale per la gestione ed il controllo di potenziali epidemie da TB. Recentemente è stato segnalato un test basato sulla PCR per la tipizzazione dei ceppi epidemici mediante analisi con microarray genomici sul DNA estratto 42. La tecnologia è in grado di differenziare con certezza gli isolati epidemici confrontandoli con un archivio di cloni di riferimento. Grazie alla sua capacità di determinare con esattezza i ceppi epidemici questo metodo rapido di biologia molecolare consente un approccio mirato alla sorveglianza ed al controllo delle epidemie di TB. Prove di amplificazione dell acido nucleico Le prove di amplificazione dell acido nucleico (NAAT, nucleic acid amplification tests) sono particolarmente utili in alcune situazioni, quali quelle di pazienti con sospetta tubercolosi in cui la microscopia è ripetutamente negativa. Più del 50% dei casi microscopico-negativi, positivi poi alla coltura, possono essere rapidamente diagnosticati con i NAAT. Tuttavia non sono disponibili per un uso generalizzato NAAT sufficientemente validati e ottimali per la ricerca del M. tuberculosis. Questi test devono essere usati con attenzione e limitati a circostanze particolari. INFORMAZIONI TECNICHE I campioni inviati per l esame colturale dei micobatteri appartengono a due categorie: quelli normalmente contaminati con flora residente e quelli provenienti da aree normalmente sterili. I campioni contaminati richiedono, prima della coltura, una fase di decontaminazione per ridurre la possibilità di crescita eccessiva di microrganismi diversi dai micobatteri; tuttavia un eccessiva decontaminazione dei campioni deve essere evitata in quanto può essere responsabile di risultati falsamente negativi 44..Per eseguire le colture per micobatteri i laboratori devono essere accreditati e disporre di un Controllo di Qualità Interno, ed aver ottenuto risultati soddisfacenti nella Valutazione Esterna di Qualità relativa ai vari livelli del servizio fornito, quali esame microscopico, coltura, identificazione e prove di sensibilità. Si deve ricordare che sebbene il piruvato di sodio aumenti la crescita del M. bovis, questo composto inibisce alcune specie di micobatteri atipici. Per quanto riguarda le centrifugazione, il suo tempo totale deve essere opportunamente incrementato dei tempi richiesti dallo strumento per raggiungere la velocità opportuna, e per l arresto. Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 9 di 27

10 Sono state segnalate nei laboratori colture falsamente positive per contaminazione crociata e la loro percentuale è del 3,1% 45. La contaminazione crociata deve essere evitata utilizzando pipette separate e decontaminanti e altri reagenti aliquotati. Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 10 di 27

11 1 CONSIDERAZIONI SULLA SICUREZZA PRELIEVO DEL CAMPIONE Adeguati contrassegni di rischio in accordo con le strategie locali. Fare riferimento alle linee guida HSE/COSHH sulla raccolta e la sicurezza nella manipolazione dei campioni e per il contenimento di microrganismi del Gruppo di Rischio TRASPORTO E CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE Contenitori sterili a tenuta, chiusi in sacchetti di plastica. 1.3 PROCEDURA ANALITICA SUL CAMPIONE Processare tutti i campioni in cabine microbiologiche di sicurezza in ambiente con Livello di Contenimento 3. Eseguire tutte le procedure di laboratorio che generano aerosol infettivi in cabina di sicurezza microbiologica in ambiente con Livello di Contenimento 3. Usare piastre riscaldate in cabina microbiologica di sicurezza in ambiente con Livello di Contenimento 3 Per la centrifugazione utilizzare contenitori chiusi. Aprirli al termine della centrifugazione all interno di cabine di sicurezza microbiologica. I disinfettanti fenolici sono utilizzati in contenitori dedicati allo scarto dei liquidi di rifiuto. Riempire a metà un recipiente per la raccolta dei rifiuti con disinfettante fenolico al 10% ed versarvi il materiale da eliminare. Alla fine della giornata riempire il contenitore con acqua per ottenere la concentrazione di lavoro del 5% e lasciare agire per una notte. Eliminare secondo le indicazioni dei protocolli locali. Per la disinfezione delle superfici delle cabine microbiologiche di sicurezza e per la pulizia delle parti esterne della strumentazione utilizzare disinfettanti fenolici secondo le indicazioni del produttore. Trasferire direttamente in autoclave e sterilizzare immediatamente il materiale pronto per lo scarto. Utilizzare preferibilmente materiali di plastica monouso anziché quelli in vetro. NOTA: La fissazione al calore non uccide i micobatteri 53. I vetrini devono essere manipolati con attenzione (consultare la sezione 4.3). Riporre e trasportare i contenitori dei campioni in supporti progettati per ridurre al minimo la loro rottura e le perdite. Le linee guida precedentemente esplicitate devono essere supplementate con la COSHH locale e con la valutazione del rischio. E essenziale il rispetto delle regolamentazioni di spedizione postale e di trasporto 54. Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 11 di 27

12 2 PRELIEVO DEL CAMPIONE 2.1 TEMPO OTTIMALE DI PRELIEVO DEL CAMPIONE Per la diagnosi iniziale di infezione da micobatteri tutti i campioni devono essere stati prelevati di recente e possibilmente prima dell inizio del trattamento anti tubercolare. 2.2 TIPO DI CAMPIONE APPROPRIATO, QUANTITA E NUMERO DI CAMPIONI, E METODO DI PRELIEVO Campioni di espettorato per ridurre al minimo la contaminazione i campioni devono essere stati prelevati di recente (da meno di 1 giorno). I migliori campioni sono quelli purulenti. Di prima mattina, per tre giorni consecutivi, devono essere raccolti circa 5 ml per ogni campione 55. In caso di tosse secca, prima dell espettorazione possono essere utili fisioterapia, drenaggio posturale o inalazione di aerosol con fisiologica. Lavaggio gastrico: è di solito utilizzato nei bambini quando sono presenti problemi di espettorazione. Raccogliere per 3 giorni consecutivi i campioni di prima mattina (prima della colazione) 55. Deve essere prodotto preferibilmente un volume minimo di 5 ml. Gli aspirati devono essere prelevati e processati rapidamente per evitare il deterioramento dei microrganismi dovuto all acidità del materiale. I risultati dell esame microscopico diretto del lavaggio gastrico possono essere fuorvianti perché i bacilli acido resistenti sono normalmente presenti nello stomaco. Fluidi corporei sterili (LCR, liquido pleurico ecc.) non richiedono la decontaminazione e possono essere seminati direttamente in terreni neutri, comunque, se richiesto, possono essere trattati con acido. Per il LCR raccogliere in modo asettico il maggior volume possibile in un contenitore sterile. Per gli altri liquidi è richiesto un volume massimo di 1L. Se dopo la prima puntura lombare è disponibile un volume ridotto ed i risultati dei conteggi cellulari e della concentrazione delle proteine fanno sospettare una meningite TB, deve essere considerata l opportunità di un secondo prelievo con l intento di ottenere un maggiore volume di campione per aumentare le possibilità di colture positive. Campioni urinari devono essere raccolti di primo mattino per tre giorni consecutivi in un contenitore universale. Se non sono disponibili contenitori per un campione completo di urine di primo mattino (UPM), può essere accettato un campione di UPM da mitto intermedio, anche se questa alternativa non è la migliore. Cute/tessuti o campioni autoptici di qualsiasi tipo devono essere omogeneizzati. Se si riceve un pezzo voluminoso può essere necessario selezionare e tagliare una parte appropriata di tessuto. In modo analogo, alcuni frammenti di tessuto possono richiedere di essere sminuzzati con bisturi e forbici sterili prima di essere omogeneizzati in modo adeguato. Prelevare asetticamente i campioni in contenitore sterile privo di conservanti aggiungendo acqua distillata sterile per prevenire l essiccamento. Selezionare, se possibile, una parte caseosa: la maggior parte dei microrganismi è presente alla periferia della lesione caseosa. Inviare il campione più voluminoso possibile. Campioni fecali presentano particolari problemi di contaminazione. Il loro valore è discutibile e di solito non sono inviati, anche se possono essere importanti nei pazienti immunocompromessi con malattia disseminata. E comunque vero che i micobatteri (alcune specie) possono essere responsabili di patologie intestinali. La coltura non è la miglior tecnica disponibile e deve essere eseguita solo se il clinico ne conosce completamente le problematiche. Pus o pus prelevato con tamponi deve essere raccolto in modo asettico e deve essere inviato il maggior volume possibile in un contenitore sterile. Tamponi laringei in alcuni pazienti rappresentano un alternativa all espettorato. I migliori sono di alginato di calcio che si dissolvono (entro certi limiti) in idrossido di sodio possono essere trattati come un campione di espettorato. Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 12 di 27

13 Midollo osseo: prelevare la massima quantità possibile di campione ed aggiungerla direttamente al terreno di coltura. Lavaggio bronco-alveolare/lavaggio bronchiale: deve essere evitata la contaminazione del broncoscopio con acqua di rubinetto in quanto può contenere specie ambientali di micobatteri. Il volume minimo richiesto è preferibilmente di 5mL. Le emocolture devono essere seminate per prime per evitare la contaminazione nel caso in cui siano richiesti, sullo stesso campione di sangue, altri esami quali l emogas-analisi o la VES. E preferibile prelevare separatamente il sangue per l emocoltura. 57. La cute deve essere disinfettata nel sito di prelievo con etanolo o alcol isopropilico, lasciato poi asciugare. NOTA: l EDTA, anche in tracce, inibisce la crescita delle specie di Mycobacterium. 3 TRASPORTO E CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE 3.1 TEMPO FRA PRELIEVO DEL CAMPIONE E PROCEDURA ANALITICA I campioni devono essere trasportati e processati il più presto possibile. 3.2 ACCORGIMENTI SPECIALI PER RIDURRE IL DETERIORAMENTO Campioni diversi dal sangue: refrigerare se il trasporto in laboratorio o l inizio dell analisi avviene dopo più di un ora. Lavaggi gastrici: se la procedura analitica avviene dopo più di 4 ore neutralizzare aggiungendo 100 mg di carbonato di sodio a circa 50 ml del campione 58. Emocolture: trasportare ed inserire il più presto possibile nel sistema automatico per emocolture. 4.0 PROCEDURA SUL CAMPIONE 4.1 SELEZIONE DELLA PROVA N/D 4.2 ASPETTO Liquidi corporei sterili: Ricercare la presenza di ogni tipo di coagulo, e se presente, includerlo nel materiale da analizzare. Registrare l eventuale presenza di sangue, ciò costituisce un utile informazione per stabilire il significato clinico dell eventuale successivo isolamento di micobatteri opportunisti. Biopsie dei tessuti: Analizzare tutto il tessuto se il campione è di piccole dimensioni. Selezionare il materiale caseoso (se presente) ed il tessuto circostante per approntare uno striscio ed eseguire la coltura di campioni voluminosi. MICROSCOPIA Eseguire l esame microscopico dopo omogeneizzazione e prima della decontaminazione dei campioni. 1. Centrifugare i campioni in contenitori chiusi a 3000 x g per 15 minuti Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 13 di 27

14 2. Scartare con attenzione il sopranatante in un recipiente contenente un disinfettante idoneo (ad esempio Hycolin, in concentrazione tale da raggiungere, dopo il versamento del supernatante di scarto, diluizione al 5% v/v) 3. Preparare uno striscio sottile del sedimento su un solo vetrino e fissare al calore su una piastra riscaldata (65 C 75 C). Collocare in seguito su un idoneo portavetrini o altro supporto. Colorare con metodo dell Auramina-fenolo *E importante che la centrifugazione sia eseguita con un appropriata Forza di Centrifugazione Relativa (FCR -). Questa varia da centrifuga a centrifuga ed è proporzionale alla lunghezza del braccio del rotore e alla velocità di rotazione. Non deve essere confusa con la velocità di Rotazione per Minuto (RPM). Nota: L esame dello striscio deve essere garantito per almeno sei giorni lavorativi alla settimana PREPARAZIONE DEGLI STRISCI Strisci di espettorato: Strisciare il sedimento ottenuto per centrifugazione dal campione trattato e (possibilmente) concentrato con un ansa di plastica su un vetrino, mantenendosi lontani dai margini 59. Non approntare strisci troppo sottili. Liquidi corporei sterili: Preparare gli strisci come in precedenza (strisci dell espettorato) dal sedimento dopo centrifugazione. Per il LCR può essere opportuno strisciare il materiale in strati successivi. Tessuto: Gli strisci dei tessuti garantiscono una sensibilità più elevata se preparati con tecniche istologiche, cioè colorando sezioni seriali con il metodo di ZN modificato. Si possono eseguire strisci diretti, ma questi sono solitamente poco sensibili. Se il materiale disponibile è scarso, la coltura dei tessuti prelevati di recente è il metodo diagnostico più sensibile perché fornisce il maggior numero di informazioni per il trattamento del paziente. Tamponi: Non esaminare con microscopica tamponi da prelievo unico, per prevenire una possibile contaminazione. L esame microscopico è indicato se si ricevono un paio di tamponi, oppure un tessuto associato ad un tampone con pus. Sangue: Eseguire l esame microscopico su ogni flacone che il sistema colturale automatizzato segnala come positivo o è giudicato positivo visivamente. Rimuovere poche gocce di miscela sangue/brodo trasferendole su un vetrino da microscopio pulito. Strisciare il campione con ansa sterile per ottenere uno strato sottile per la colorazione specifica dei microrganismi acido resistenti. 4.4 COLORAZIONE DEGLI STRISCI La colorazione Auramina-fenolo è più sensibile della Ziehl-Neelsen e pertanto più idonea per la valutazione di strisci da materiali clinici 59, 60. La colorazione di Ziehl-Neelsen consente l osservazione di dettagli morfologici ed è utile nell esame delle colture positive per BAAR, ma non è utilizzata per confermare i risultati dei campioni clinici positivi all Auramina fenolo. Prima del loro utilizzo nella routine, colorare dei vetrini di controllo, positivo e negativo, fissati in precedenza, con i nuovi lotti di Auramina-fenolo e Ziehl-Neelsen. Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 14 di 27

15 4.4.1 COLORAZIONE DI STRISCI FISSATi AL CALORE CON AURAMINA-FENOLO PER LA RICERCA CON MICROSCOPIA IN FLUORESCENZA DI MICRORGANISMI ALCOL ACIDO RESISTENTI IN CAMPIONI CLINICI Versare sul vetrino il colorante Auramina-fenolo di recente preparazione e attendere per 10 minuti 2. Lavare con acqua e asciugare il vetrino 3. Versare il decolonizzante a base di acido-alcol (1% v/v) e lasciare agire per 3 5 minuti 4. Allontanare il decolorante acido-alcol e aggiungere il colorante di contrasto da lasciare agire per secondi Il colorante di contrasto è composto da: Rosso Tiazina 0.02% p/v in soluzione acquosa Permanganato di potassio 1% 5. Sciacquare con acqua e porre il vetrino ad asciugare su un supporto inclinato 6. Esaminare ad ingrandimento a 25x o 40x con microscopio ad epi-fluorescenza (ingrandimenti con obiettivi a 40x non richiedono coprioggetto) NOTA: Se si utilizzano confezioni commerciali seguire le indicazioni del produttore COLORAZIONE CON ZIEHL-NEELSEN DI STRISCI FISSATI AL CALORE PER LA RICERCA DI MICRORGANISMI ALCOOL ACIDO RESISTENTI NELLE COLTURE POSITIVE Coprire il vetrino con cabol fuxina concentrata 2. Scaldare in modo moderato e lasciare per 3-5 minuti a partire da quando si ha sviluppo di vapori 3. Lavare accuratamente con acqua 4. Decolorare per 2-3 minuti con una soluzione di acido alcol (al 3% v/v), lavare con acqua, aggiungere nuovamente acido-alcol per 3-4 minuti fino a quando il vetrino assume una debole colorazione rosa 5. Lavare accuratamente con acqua 6. Controcolorare per 30 secondi con di blu di metilene o verde malachite (1% p/v) 7. Lavare con acqua e lasciare asciugare 8. Applicare l olio di immersione e leggere con microscopio a luce trasmessa NOTA: Se si utilizzano confezioni commerciali seguire le indicazioni del produttore. 4.5 TRATTAMENTO DEI CAMPIONI Di seguito sono descritti i tre metodi di decontaminazione/digestione attualmente utilizzati per trattare i campioni. Non sono disponibili rilievi o valutazioni per raccomandare un metodo ottimale. La scelta del metodo appropriato ed il tempo di azione variano in funzione del grado contaminazione del campione. I laboratori devono controllare il grado di contaminazione e ridurla al minimo livello. NOTA: I campioni da sedi sterili non devono essere trattati prima della loro coltura. Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 15 di 27

16 4.5.1 CAMPIONI DA SEDI NON STERILI Questo metodo è appropriato per i seguenti campioni: Espettorato Lavaggio gastrico Lavaggio bronco-alveolare/lavaggio bronchiale Feci Tamponi laringei Omogeneizzazione è una fase importante per migliorare la sensibilità della coltura. Questa procedura può essere ottenuta aggiungendo specifiche sostanze, come di seguito specificato o prolungando la miscelazione del campione su vortex fino alla sua omogeneizzazione. L omogenizzazione può essere ottenuta con i seguenti metodi: Trattamento con ditiotreitolo Sciogliere i campioni utilizzando ditiotreitolo (Sputasol TM ) in eccesso e agitando su vortex fino all omogeneizzazione del campione Centrifugare a 3000x per 15 minuti e scartare il sopranatante in un contenitore contenente disinfettante, lasciando 1 ml di sedimento Trattamento con N-acetil-L cisteina (NALC): Includere la NALC nella fase di decontaminazione (consultare decontaminazione dei campioni con NALC.NaOH) Decontaminazione dei campioni può essere ottenuta usando i metodi seguenti. Il tempo delle diverse fasi deve essere riveduto da ogni laboratorio in funzione della percentuale di contaminazione. I laboratori che utilizzano sistemi di coltura automatizzati devono fare riferimento alle raccomandazioni del produttore per l utilizzo di metodi di decontaminazione compatibili. Decontaminazione dei campioni con NaOH 0.5 N: 1. Aggiungere al campione 7 ml di NaOH (0.5 N) 2. Lasciare agire l NaOH (0.5 N) per 25 minuti, passare su vortex ad intervalli regolari. Questa è una fase importante che deve essere eseguita in modo esatto Decontaminazione dei campioni con NALC-NaOH 1. Aggiungere al campione un uguale volume di soluzione di NALC-NaOH (NALC 2% e NaOH 0.5 N, preparata da non più di 24 ore) 2. Agitare la provetta su vortex per non più di 20 secondi. Capovolgere la provetta in modo che NALC NaOH entri in contatto con l intera superficie della provetta. Evitare agitazioni eccessive 3. Per decontaminare il campione lasciare riposare la provetta per 25 minuti a temperatura ambiente (20-25 C) Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 16 di 27

17 Neutralizzazione I laboratori che utilizzano sistemi di coltura automatizzati devono fare riferimento alle raccomandazioni del produttore relative ai metodi di decontaminazione compatibili. Neutralizzare il campione con 14 ml di KH 2 PO 4 OPPURE Diluire la sospensione con tampone fosfato sterile M (ph 6.8) fino ad un volume di almeno 20 ml e capovolgere alcune volte per miscelare il contenuto CAMPIONI CON PESANTE CONTAMINAZIONE DA BATTERI GRAM NEGATIVI Questo metodo è idoneo per i seguenti materiali: Urine Cute o tessuto bioptico da sedi non sterili Campioni bioptici post mortem Feci Pus, aspirati e liquidi Pretrattamento Centrifugare tutti i campioni liquidi (LCR, urine, liquido pleurico e pus) in contenitori chiusi a 3000x per 15 minuti Aprire i contenitori e decantare con attenzione il sopranatante in un recipiente di scarto contenente un disinfettante fenolico, quale l Hycolin (facendo in modo da ottenere una diluizione, una volta aggiunto il sopranatante, pari al 5% v/v) Omogeneizzare i campioni di tessuto e trasferirli in un comune contenitore sterile. Con un bisturi sterile tagliare il tessuto in piccoli frammenti. Inserire una parte del campione in una piccola provetta sterile da conservare a -20 C per l eventuale ripetizione della coltura in caso di contaminazione. Decontaminazione 1. Aggiungere un uguale volume di H 2 SO 2 (0.5N) a tutti i campioni liquidi/tessuti e lasciare agire l acido per minuti. I tempi delle diverse fasi devono essere riveduti in funzione delle percentuali di contaminazione rilevate nei singoli laboratori per i diversi tipi di campione 2. Dopo il trattamento, riempire il contenitore con acqua distillata e centrifugare a 3000x per 15 minuti. Scartare il sopranatante in un recipiente per la raccolta dei rifiuti lasciando circa 1 ml di sedimento Neutralizzazione Neutralizzare il campione con NaOH (0.5 %) CAMPIONI CONTAMINATI DA PSEUDOMONAS SPP. Questo metodo è adatto per l espettorato o per i campioni respiratori di pazienti con fibrosi cistica e bronchite che sono presumibilmente colonizzati da Pseudomonas aeruginosa. Omogeneizzazione Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 17 di 27

18 Consultare la sezione Decontaminazione 1. Aggiungere al campione una quantità sufficiente di acido ossalico al 3% fino a riempire un normale contenitore di plastica 2. Lasciare agire l acido per 30 minuti (o più a lungo se necessario) agitando ad intermittenza per facilitare l omogeneizzazione e la decontaminazione 3. Centrifugare il campione per 15 minuti a 3000x g 4. Decantare il sopranatante in un contenitore con disinfettante Neutralizzazione Neutralizzare il campione con NaOH (0.5N). 4.6 COLTURA E RICERCA I campioni di LCR, sangue e quelli prelevati da sedi normalmente sterili non richiedono la decontaminazione. Per escludere altre cause d infezione, oltre alla coltura per micobatteri, su questi campioni devono essere eseguite colture per la ricerca di altri patogeni (consultare BSOP 27 Ricerca sul liquido cerebrospinale, BSOP 37 Ricerca su emocolture per microrganismi diversi da Mycobacterium spp.). Ciò consente anche di escludere la presenza di batteri non-tubercolari o di evidenziare la necessità di procedure di decontaminazione. A questo punto prendere in considerazione: la necessità di ricorrere a prove di biologia molecolare. Centrifugare il LCR prima dell esecuzione della coltura e della preparazione dello striscio. Utilizzare la quantità restante del sedimento e del sopranatante (se disponibile) per la coltura. Per i campioni di LCR, dopo la semina su terreni di coltura idonei, aggiungere al contenitore originale un terreno di coltura liquido ed incubare con gli altri terreni. Omogeneizzare i tessuti e le biopsie e, se necessario, decontaminarli. Seminare con tecnica asettica direttamente sulla superficie dei terreni solidi o nei terreni di arricchimento i tessuti bioptici e di osso sminuzzati in piccoli frammenti SISTEMI AUTOMATICI DI MONITORAGGIO I sistemi automatici di coltura sono raccomandati per una più rapida ed agevole ricerca della crescita dei micobatteri. I sistemi automatici segnalano lo sviluppo dei micobatteri rilevando il consumo di ossigeno o la produzione di CO 2. Questi sistemi riducono la media del tempo richiesto a giorni 62, 63. I terreni solidi devono essere utilizzati comunque 64, 65. Si raccomanda l utilizzo di un Lowenstein Jensen contenente piruvato per ottimizzare la crescita del M. bovis. Alcuni micobatteri atipici possono non produrre segnali di crescita nei terreni liquidi e la possibilità di un loro utilizzo esclusivo è ancora in fase di valutazione. I terreni solidi sono indispensabili per alcuni tipi di campione, come la cute, quando si devono utilizzare temperature d incubazione differenziate. I sistemi automatici di coltura sono pure utilizzati per le prove di sensibilità, con riduzione del tempo di risposta dei risultati a 4-12 giorni. NOTA: Se il campione ha un volume insufficiente per tutte le indagini richieste, le prove da eseguire devono essere selezionate su indicazione clinica (consultare BSOP 27 Ricerca sul liquido cerebrospinale). Al termine dell incubazione, seguendo le indicazioni del produttore, per ridurre il rischio di falsi negativi, le colture negative dei sistemi automatici in terreno liquido, prima di essere scartate, devono essere controllate visivamente per rilevare l eventuale sviluppo di crescita. Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 18 di 27

19 4.6.2 COLTURA Tutti i campioni vengono analizzati nel modo seguente: 1. Seminare con 0.2 ml di campione trattato sulla superficie di un tubo di Lowenstein Jensen contenente piruvato (LJ) usando pipette graduate, sterili, monouso, ed in un terreno di coltura liquido (usando il volume appropriato secondo le indicazioni del produttore) 2. Seminare i campioni prelevati dalle sedi superficiali, quale la cute, su due set di terreni, uno dei quali è incubato a C 3. Inclinare i terreni a becco di clarino in modo da consentire al campione di seminare l intera superficie. Verificare che il tappo sia chiuso ermeticamente 4. incubare i tubi a C per settimane, verificando le colture ogni settimana per individuare un possibile sviluppo di bacilli alcol-acido resistenti 5. Preparare i flaconi di terreno liquido secondo le istruzioni del produttore 6. Registrare i flaconi delle colture liquide nel sistema ed incubare secondo le indicazione del produttore. Per piccoli volumi di LCR incubare fino a 10 settimane 7. Conservare il sedimento avanzato, non trattato, nell eventualità che i campioni richiedano la decontaminazione. Non conservare aliquote di LCR, l intero volume deve essere posto in coltura per ottimizzare la percentuale d isolamento 8. Seguire le indicazioni del produttore quando il sistema segnala una coltura positiva 9. Confermare con colorazione di Ziehl Neelsen la presenza nelle colture di Bacilli Acido Alcol Resistenti (BAAR) 10. Inviare al Laboratorio di Riferimento aliquote delle colture confermate positive (in piccole fiale/provette sterili, con tappo a vite a tenuta) secondo le regolamentazioni postali e di trasporto Se nessun BAAR è stato isolato da un flacone o da un terreno solido positivi, eseguire la colorazione di Gram per verificare la presenza di contaminazione 12. Verificare la contaminazione dopo la fase di decontaminazione usando piastre di verifica della purezza (non necessarie per alcuni sistemi in fase liquida) NOTA: Entro il primo giorno lavorativo dal ricevimento tutti i campioni devono essere seminati in terreno liquido (sistemi automatici) e sui terreni solidi convenzionali. Dal laboratorio deve essere fornito un servizio di sei giorni settimanali per garantire gli standard raccomandati dal Department of Health. Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 19 di 27

20 4.7 TERRENI DI COLTURA, CONDIZIONI E MICRORGANISMI PER TUTTI I CAMPIONI Aspetti clinici/ condizioni Terreni standard Incubazione Temp C Atmosfera Tempo Lettura colture Microrganismo(i) ricercato Tutti i campioni Sistemi automatici in terreno liquido Aerobica Seguire le istruzioni del produttore Continua Mycobacterium spp E LJ + piruvato settimane 34 Sangue Sistemi automatici In terreno liquido Aerobica Seguire le istruzioni del produttore Continua Mycobacterium spp Per queste situazioni, aggiungere quanto segue Aspetti clinici/ condizioni Terreni supplementari Incubazione Temp C Atmosfera Tempo Lettura colture Microrganismi ricercati Infezioni cutanee granuloma da acquario Ulcere cutanee LJ + piruvato Aerobica 12 settimane Settimanale M. marinum M. ulcerans (Ulcera di Buruli) Se si usano sistemi automatici di monitoraggio, dopo aver eseguito la decontaminazione, fare riferimento ai protocolli locali ed alle raccomandazioni del produttore 4.8 IDENTIFICAZIONE Livello minimo Livello di genere Mycobacterium (definito dalla colorazione di Ziehl Neelsen sullo striscio della coltura) Inviare al Laboratorio di Riferimento NOTA: inviare solo isolati positivi per BAAR. Contattare il Laboratorio di Riferimento per l invio di colture. Revisione no: 5 Data di revisione Emesso da: Standard Unit, Evaluations and Standards Laboratory Pagina 20 di 27

PAZIENTE IN GRAVIDANZA A CONTATTO CON MALATTIA ESANTEMATICA

PAZIENTE IN GRAVIDANZA A CONTATTO CON MALATTIA ESANTEMATICA METODO NAZIONALE STANDARD ALGORITMO MINIMO DI PROVA PAZIENTE IN GRAVIDANZA A CONTATTO CON MALATTIA ESANTEMATICA VSOP 33 Emesso dalla Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Specialist and

Dettagli

RICERCA INFEZIONE DA EPATITE C

RICERCA INFEZIONE DA EPATITE C METODO NAZIONALE STANDARD ALGORITMO MINIMO DI PROVA RICERCA INFEZIONE DA EPATITE C VSOP 5 Emesso dalla Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Revisione no: 5 Data di

Dettagli

TRASMISSIONE VERTICALE DI HCV

TRASMISSIONE VERTICALE DI HCV METODO NAZIONALE STANDARD ALGORITMO MINIMO DI PROVA VSOP 8 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Revisione no: 1 Data di revisione: 21.11.07 Emesso da: Standards

Dettagli

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee

Dettagli

Lavoro di gruppo su: scheda di rilevamento delle non conformità

Lavoro di gruppo su: scheda di rilevamento delle non conformità Azienda Ospedaliera di Cosenza UOC Microbiologia e Virologia Clinica e Molecolare CORSO TEORICO/PRATICO DI AGGIORNAMENTO La fase preanalitica del campione biologico: ottimizzazione delle procedure Lavoro

Dettagli

QUANTIFERON TEST Che cos è il Quantiferon test? Cosa misura il Quantiferon test? Quali informazioni si ottengono con il Quantiferon test?

QUANTIFERON TEST Che cos è il Quantiferon test?    Cosa misura il Quantiferon test? Quali informazioni si ottengono con il Quantiferon test? QUANTIFERON TEST Che cos è il Quantiferon test? Il Quantiferon TB-2G è un test che si esegue su sangue venoso utile per: la diagnosi differenziale fra tubercolosi polmonare attiva ed infezione da micobatteri

Dettagli

SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI.

SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI. SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI. Protocollo Operativo UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP, ASL Roma A Dr.ssa Andreina Ercole Misure di prevenzione, ricerca attiva

Dettagli

Allegato 04 Guida alla corretta effettuazione del prelievo e raccolta materiale biologico

Allegato 04 Guida alla corretta effettuazione del prelievo e raccolta materiale biologico egato 04 Pag. 1 di 8 del 20/09/2012 La finalità delle indagini microbiologiche è quella di diagnosticare le infezioni ed accertare i patogeni in causa, attraverso indagini dirette e /o colturali ( identificazione

Dettagli

RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE DELLA TUBERCOLOSI NELLE STRUTTURE SANITARIE REVISIONE 2011

RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE DELLA TUBERCOLOSI NELLE STRUTTURE SANITARIE REVISIONE 2011 RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE DELLA TUBERCOLOSI NELLE STRUTTURE SANITARIE REVISIONE 2011 SORVEGLIANZA SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA RIGUARDA I LAVORATORI ESPOSTI A RISCHIO ai sensi dell art. 2

Dettagli

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA

ISTRUZIONE OPERATIVA LT 0 Pag. : 1 di 6 Redatta da: Giancarlo Paganico Verificata da: Giancarlo Paganico Approvato da: DUO COPIA N... N. REV. PAGG. PRINCIPALI MODIFICHE DATA 1 2 3 4 5 Pag. : 2 di 6 INDICE 1. PREMESSA 3 2.

Dettagli

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE Analisi dinamica dei dati dei questionari per le biblioteche di pubblica lettura. GLI INDICATORI Gli indicatori sono particolari rapporti

Dettagli

Esposizione ad agenti biologici

Esposizione ad agenti biologici Esposizione ad agenti biologici Il Titolo X corrisponde al Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 di attuazione della direttiva 90/679/CEE, relativa alla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall

Dettagli

INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI

INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Dr.ssa Andreina Ercole La meningite batterica Evento raro, nei paesi industrializzati,

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

SIEROLOGIA DEL VIRUS DI EPSTEIN-BAAR

SIEROLOGIA DEL VIRUS DI EPSTEIN-BAAR METODO NAZIONALE STANDARD SIEROLOGIA DEL VIRUS DI EPSTEIN-BAAR VSOP 26 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Revisione no.3 Data di revisione 05.03.08 Emesso

Dettagli

BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo

BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo INTRODUZIONE PROPPER BI-OK è un sistema per il controllo biologico dei cicli di sterilizzazione con

Dettagli

LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO Campo di applicazione Tutte le attività lavorative in cui vi è rischio di esposizione ad agenti biologici Definizioni Agente Biologico (a.b.) Qualsiasi microorganismo

Dettagli

TRASPORTO DEL SANGUE E DEI CAMPIONI BIOLOGICI MEDIANTE CONTENITORI IDONEI

TRASPORTO DEL SANGUE E DEI CAMPIONI BIOLOGICI MEDIANTE CONTENITORI IDONEI TRASPORTO DEL SANGUE E DEI CAMPIONI BIOLOGICI MEDIANTE Via San Carlo, 13 Arluno (Milano) 4 marzo 2014 2 Introduzione Le attività connesse con la spedizione ed il trasporto di sostanze infettive o potenzialmente

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

LA REALTA PIEMONTESE

LA REALTA PIEMONTESE LA REALTA PIEMONTESE Annalisa Lantermo S.Pre.S.A.L. TO1 Convegno Nazionale DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE Torino, 20-21 settembre 2012 CAMPO DI APPLICAZIONE D.Lgs. 81/08 (art.

Dettagli

VALUTAZIONE DELL ATTIVITÀ ACARICIDA DI UN DISPOSITIVO ELETTRONICO AD EMISSIONE DI ULTRASUONI (A BATTERIA/ A RETE) DENOMINATO D-MITE AWAY

VALUTAZIONE DELL ATTIVITÀ ACARICIDA DI UN DISPOSITIVO ELETTRONICO AD EMISSIONE DI ULTRASUONI (A BATTERIA/ A RETE) DENOMINATO D-MITE AWAY 62024 Matelica Via Circonvallazione, 93/95 Tel. 0737.404001 Fax 0737.404002 vincenzo.cuteri@unicam.it www.cuteri.eu Matelica, 2 febbraio 2012 VALUTAZIONE DELL ATTIVITÀ ACARICIDA DI UN DISPOSITIVO ELETTRONICO

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

Tecniche di isolamento

Tecniche di isolamento Tecniche di isolamento Considerazioni generali Spesso il primo passo verso un isolamento di successo è quello di imitare le condizioni ambientali in cui vive l organismo. Ad esempio per alghe marine che

Dettagli

+'-' - :,.+.%' '2E 2. E -- 2.?? 2 ++ : 2.+.3' 0.+,.- 2 J K 2E 2+. < ' WWW.SUNHOPE.IT

+'-' - :,.+.%' '2E 2. E -- 2.?? 2 ++ : 2.+.3' 0.+,.- 2 J K 2E 2+. < ' WWW.SUNHOPE.IT La via di penetrazione più comune per il M.T. è quella aerogena Goccioline di Pflügge Sospensione nell aria Evaporazione e riduzione a dimensioni di 1-5 μ con bacilli vivi e vitali.possibilità di essere

Dettagli

PROCEDURE - GENERALITA

PROCEDURE - GENERALITA PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,

Dettagli

PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE

PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE CATEGORIA AREE DEFINIZIONE IMPLICAZIONI CHIAVE Relazioni e Comunicazione Interpersonale A - B - C Sviluppo delle conoscenze e Abilità Qualità e Prestazioni Soddisfazione

Dettagli

Qualifica del personale che effettua le prove

Qualifica del personale che effettua le prove Qualifica del personale che effettua le prove Patrizia Rossi Laboratorio di Referenza per i Parassiti dell Unione Europea Istituto Superiore di Sanità, Roma 5.2 - Personale 5.2.1 - La direzione del laboratorio

Dettagli

SOSORT INTERNATIONAL SOCIETY ON SCOLIOSIS ORTHOPAEDIC AND REHABILITATION TREATMENT

SOSORT INTERNATIONAL SOCIETY ON SCOLIOSIS ORTHOPAEDIC AND REHABILITATION TREATMENT Standard per la gestione terapeutica della scoliosi idiopatica mediante corsetti nella pratica clinica quotidiana e nella ricerca clinica I criteri SOSORT per il trattamento ortesico Esperienza e competenza

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

Raccolta dell espettorato per la coltura, l esame citologico e/o ricerca del BK microscopico.

Raccolta dell espettorato per la coltura, l esame citologico e/o ricerca del BK microscopico. CAMPIONI BIOLOGICI ESPETTORATO Raccolta dell espettorato per la coltura, l esame citologico e/o ricerca del BK microscopico. Raccogliere il campione nel seguente modo in apposito contenitore sterile da

Dettagli

ILab ARIES. La nuova stella del laboratorio

ILab ARIES. La nuova stella del laboratorio La nuova stella del laboratorio Quando la Tossicologia incontra la Medicina del Lavoro Dal 1990 la IL progetta e sviluppa soluzioni per il laboratorio proponendo sistemi innovativi ed affidabili che permettano

Dettagli

Consultare le avvertenze di rischio e i consigli per la sicurezza durante le operazioni di travaso.

Consultare le avvertenze di rischio e i consigli per la sicurezza durante le operazioni di travaso. Istruzioni per la pulizia e la conservazione dei pavimenti PANDOMO Terrazzo Indicazioni preliminari Una cura periodica e adeguata, così come una protezione specifica dei pavimenti pandomo TerrazzoBasic,

Dettagli

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO FAQ lattosio SPECIALISTA 1) In cosa consiste il Breath Test? Il Breath Test all'idrogeno consiste nella misurazione dei livelli di idrogeno nel respiro del paziente. Questo idrogeno deriva dalla fermentazione

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

WITNESS DIROFILARIA. Dirofilaria immitis.

WITNESS DIROFILARIA. Dirofilaria immitis. WITNESS DIROFILARIA WITNESS DIROFILARIA INFORMAZIONI GENERALI La dirofilariosi cardiaca del cane è una malattia a diffusione mondiale ed è causata da un nematode filariforme denominato Dirofilaria immitis.

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME

EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME EME Succinil coenzima A glicina ALA DEIDRATASI Acido δ aminolevulinico porfobilinogeno Escreto con le urine uroporfobilinogeno CPG - DECARBOSSILASI EME - SINTETASI

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

BRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA / OVICAPRINA PRELIEVO CAMPIONI AL MATTATOIO. Recapito telefonico... A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO... N TEL...

BRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA / OVICAPRINA PRELIEVO CAMPIONI AL MATTATOIO. Recapito telefonico... A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO... N TEL... ALLEGATO E BRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA / OVICAPRINA PRELIEVO CAMPIONI AL MATTATOIO Alla Sezione I.Z.S. di DR... Recapito telefonico. A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO... N TEL... VIA... COMUNE...PROV.....

Dettagli

LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO

LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO Campo di applicazione Tutte le attività lavorative in cui vi è rischio di esposizione ad agenti biologici Definizioni Agente Biologico (a.b.) Qualsiasi microorganismo

Dettagli

La gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto

La gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto La gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto Alfonso Zecconi Università degli Studi di Milano Dipartimento Patologia Animale Le tossinfezioni alimentari Problema comune a tutti gli alimenti

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Estratto dal settimanale Terra e Vita n. 16/2004, pagg. 51-52

Estratto dal settimanale Terra e Vita n. 16/2004, pagg. 51-52 Estratto dal settimanale Terra e Vita n. 16/2004, pagg. 51-52 Ve.Pro.L.G. Esempio d applicazione del software, nell assistenza tecnica per ottimizzare l impiego di acqua e di energia negli impianti di

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

Tricotomia pre-operatoria

Tricotomia pre-operatoria Tricotomia pre-operatoria Introduzione La corretta preparazione pre-operatoria della cute del paziente è uno degli elementi chiave nel controllo delle infezioni del sito chirurgico. La tricotomia, considerata

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

Le produzioni italiane: la medicazione orale, l uso responsabile dell antibiotico e lo sviluppo sostenibile. Dr. Alberto Milani Formevet srl

Le produzioni italiane: la medicazione orale, l uso responsabile dell antibiotico e lo sviluppo sostenibile. Dr. Alberto Milani Formevet srl Le produzioni italiane: la medicazione orale, l uso responsabile dell antibiotico e lo sviluppo sostenibile Dr. Alberto Milani Formevet srl Le produzioni italiane - I perché più significativi Cresce il

Dettagli

STUDIO SPERIMENTALE DI VALIDAZIONE DELLE PROCEDURE DI DISINFEZIONE CON IL SISTEMA HYGIENIO NEGLI AMBULATORI DENTISTICI

STUDIO SPERIMENTALE DI VALIDAZIONE DELLE PROCEDURE DI DISINFEZIONE CON IL SISTEMA HYGIENIO NEGLI AMBULATORI DENTISTICI STUDIO SPERIMENTALE DI VALIDAZIONE DELLE PROCEDURE DI DISINFEZIONE CON IL SISTEMA HYGIENIO NEGLI AMBULATORI DENTISTICI Indice. Introduzione Scopo Campo di Applicazione Luogo esecuzione delle prove di laboratorio

Dettagli

La conferma di laboratorio della rosolia

La conferma di laboratorio della rosolia La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

Portale Acqua e Salute

Portale Acqua e Salute Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Portale Acqua e Salute Liana Gramaccioni 23/06/2008 Roma Liana Gramaccioni Portale Acqua e Salute L acqua è il bene strategico del terzo millennio.

Dettagli

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 1 Quali aspetti della menopausa possono essere divulgati come problemi di salute?

Dettagli

ZytoLight SPEC ERG Dual Color Break Apart Probe

ZytoLight SPEC ERG Dual Color Break Apart Probe ZytoLight SPEC ERG Dual Color Break Apart Probe IVD Dispositivo medico-diagnostico in vitro Produttore: ZytoVision GmbH Codice: Z-2138-200 (0.2ml).. Per l identificazione della traslocazione che coinvolge

Dettagli

STOP ALLA TUBERCOLOSI IN ITALIA

STOP ALLA TUBERCOLOSI IN ITALIA STOP ALLA TUBERCOLOSI IN ITALIA Prefazione Alla fine degli anni 90, i programmi di controllo della tubercolosi (TBC) in Italia sono stati adeguati alla mutata realtà epidemiologica, caratteristica di un

Dettagli

Pagina 19. Sigla/Firma 4. OBIETTIVI DEL PROGETTO - 1

Pagina 19. Sigla/Firma 4. OBIETTIVI DEL PROGETTO - 1 4. OBIETTIVI DEL PROGETTO - 1 Obiettivo generale del progetto proposto dall ATS Aziende Casearie Riunite è definire e validare interventi di innovazione precompetitiva dei processi di produzione della

Dettagli

Bocca e Cuore ooklets

Bocca e Cuore ooklets Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari

Dettagli

ALLEGATO 13.2 - Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT

ALLEGATO 13.2 - Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT ALLEGATO 13.2 - Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT Premessa L analisi del sistema di controllo interno del sistema di IT può in alcuni casi assumere un livello di

Dettagli

MATERIALI CITOLOGICI: PRELIEVO, CONSERVAZIONE E INVIO

MATERIALI CITOLOGICI: PRELIEVO, CONSERVAZIONE E INVIO MATERIALI CITOLOGICI: PRELIEVO, CONSERVAZIONE E INVIO Maria Alma Audi Grivetta Anatomia Patologica Ospedale di Circolo di Varese 8-11-2014 paziente medico laboratorio accettazione + registrazione referto

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica e dell innovazione Direzione generale dei rapporti europei ed internazionali INFORMATIVA OMS: ATTIVITÀ FISICA Traduzione non ufficiale a cura di

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

Bozza UNI Riproduzione riservata

Bozza UNI Riproduzione riservata DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO U59099510 Yogurt con aggiunta di altri ingredienti alimentari Definizione, composizione e caratteristiche Yogurt and yogurt with addition of food ingredients Definition,

Dettagli

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA Le risposte fisiologiche dell immersione L acqua È importante che chi si occupa dell attività in acqua sappia che cosa essa provoca nell organismo EFFETTI DELL IMMERSIONE

Dettagli

Espressione di geni specifici per un determinato tumore

Espressione di geni specifici per un determinato tumore Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa

Dettagli

Guida al Servizio. Anatomia Patologica

Guida al Servizio. Anatomia Patologica Guida al Servizio Anatomia Patologica Ospedale Gorizia Responsabile dott. Antonio Colonna Edificio Principale - Sesto Piano Area O Viale Fatebenefratelli, 34 Centralino Ospedale tel. 0481/5921 Ospedale

Dettagli

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12. Learning Center Engineering Management INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Autore: Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.2007 VIA

Dettagli

Istruzioni operative per la gestione della leishmaiosi nei canili. Ozzano, 19 giugno 2008

Istruzioni operative per la gestione della leishmaiosi nei canili. Ozzano, 19 giugno 2008 Istruzioni operative per la gestione della leishmaiosi nei canili Ozzano, 19 giugno 2008 Controllo dello stato di salute degli animali ospitati tutela e benessere degli animali ospitati Tutela della salute

Dettagli

ISO 15189 2007: Laboratori Medici particolari requisiti per la qualità e la competenza

ISO 15189 2007: Laboratori Medici particolari requisiti per la qualità e la competenza ISO 15189 2007: Laboratori Medici particolari requisiti per la qualità e la competenza Dr.ssa Eletta Cavedoni Cosmolab srl Tortona Corso di Controllo e Gestione Qualità Università degli Studi di Pavia

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia. Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

Impiego in laboratorio

Impiego in laboratorio Impiego in laboratorio Sommario Velcorin Impiego in laboratorio Pagina 3 5 Introduzione Pagina 3 Misure precauzionali Pagina 3 Procedimento (metodo sensoriale) Pagina 4 Procedimento (metodo microbiologico)

Dettagli

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda: La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI Il progetto BLSD CRI si pone come finalità la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare e delle competenze necessarie ad intervenire su persone

Dettagli

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

Dettagli

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione

Dettagli

CONSULENZA, RICERCA E ANALISI UN UNICO REFERENTE PER I RISCHI IGIENICO-SANITARI

CONSULENZA, RICERCA E ANALISI UN UNICO REFERENTE PER I RISCHI IGIENICO-SANITARI CONSULENZA, RICERCA E ANALISI UN UNICO REFERENTE PER I RISCHI IGIENICO-SANITARI IGIENE AMBIENTALE infezioni nosocomiali Legionella Sono batteri mobili, che si trovano in natura nell acqua di fiumi e laghi

Dettagli

BS OHSAS 18001: 2007. Occupational. Health. Safety. Assesments. Series

BS OHSAS 18001: 2007. Occupational. Health. Safety. Assesments. Series BS OHSAS 18001: 2007 Occupational Health Safety Assesments Series Prefazione La Norma è stata sviluppata per essere compatibile con le Norme: ISO 9001:2000 (Qualità) ISO 14001:2004 (Ambiente) Dr.ssa Carlotta

Dettagli

Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons

Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons Allegato 1 Linee guida per la rilevazione sistematica della customer satisfaction tramite emoticons 1. Premessa La rilevazione della customer satisfaction è utilizzata da molte amministrazioni per misurare

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25 Sezione di Tecnologia e Legislazione Farmaceutiche Maria Edvige Sangalli Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25 Fabbricazione Industriale dei Medicinali 4 CFU Prof. Andrea

Dettagli

Nella figura A si vede la distribuzione mensile dei casi (picco nel mese di luglio)

Nella figura A si vede la distribuzione mensile dei casi (picco nel mese di luglio) La Spezia 08/11/2005 critica Al Direttore Sanitario Ai Dirigenti Dipartimenti Ai Direttori Area Medica, specialistica e OGGETTO : Legionellosi Premessa La sorveglianza della legionella permette di effettuare

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona LA CERTIFICAZIONE Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000/00) Requisito Esigenza

Dettagli

COSTITUZIONE DELL ARCHIVIO BIOLOGICO NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLA RETE TRAPIANTOLOGICA ED ALLEGATO TECNICO.

COSTITUZIONE DELL ARCHIVIO BIOLOGICO NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLA RETE TRAPIANTOLOGICA ED ALLEGATO TECNICO. COSTITUZIONE DELL ARCHIVIO BIOLOGICO NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLA RETE TRAPIANTOLOGICA ED ALLEGATO TECNICO. (Consulta Nazionale per i Trapianti - 31 agosto 2004) 1. E costituito l Archivio Biologico

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova

ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova Perugia, 30 giugno 2005 D.ssa Daniela Vita ISO/IEC 17025:2005 1 Differenza tra UNI EN ISO 9001:2000 e ISO/IEC 17025:2005 La norma UNI EN ISO 9001:2000 definisce

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi

AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aggiornamenti in Medicina del Lavoro AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aldo Todaro U.O.C. Promozione e protezione salute lavoratori. Fondazione IRCCS CA Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Dettagli

PRINCIPI FONDAMENTALI...

PRINCIPI FONDAMENTALI... QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3

Dettagli

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In

Dettagli

DN-SEV Sistema Esperto per la Validazione

DN-SEV Sistema Esperto per la Validazione DN-SEV Sistema Esperto per la Validazione Ing.Sergio Storari DEIS Università di Bologna DN-SEV: DiaNoema Sistema Esperto per la Validazione Scopo del DN-SEV: Fornire all operatore medico informazioni esaurienti

Dettagli

La determinazione quantitativa in microbiologia

La determinazione quantitativa in microbiologia La determinazione quantitativa in microbiologia La determinazione quantitativa è una tecnica microbiologica che permette di verificare il numero di microrganismi presenti in un campione, per unità di peso

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli