Progetto OSEA Equipe educativa-assistenziale per il sostegno scolastico di alunni disabili

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1 Progetto OSEA Equipe educativa-assistenziale per il sostegno scolastico di alunni disabili 1. Illustrazione progetto OSEA L ipotesi progettuale che l Azienda Speciale Servizi alla Persona dell Unione Terre e Fiumi propone è il frutto di un lavoro integrato e condiviso tra: i Comuni dell Unione Terre e Fiumi, l Az. Usl, la Cooperazione sociale e le singole autonomie scolastiche. Il progetto OSEA prevede l assegnazione di èquipe educative-assistenziali alle singole autonomie scolastiche. La strutturazione antecedente all attivazione del progetto OSEA era esclusivamente individuale e, di norma, non prevedeva un raccordo all interno dei diversi plessi scolastici. Gli svantaggi della strutturazione classica del sostegno scolastico sono la frammentazione degli stessi interventi, la scarsa definizione del ruolo dell educatore nella scuola, l alto turn over degli operatori di cooperativa (anche semplicemente per sostituzioni), la necessità di reperire un notevole numero di operatori a fronte di un basso monte ore pro capite disponibile e la difficoltà di messa in rete di tali interventi con i servizi del territorio. Dalla relazione conclusiva sul progetto OSEA a.s. 2012/2013 sono emerse ricadute positive sia sulla relazione scuola/operatoti/territorio che sugli allievi seguiti dalle èquipe. Le ricadute sulla relazione scuola/operatori/territorio sono: maggiore stabilità del personale educativo/assistenziale impiegato, con conseguente stabilità del personale educativo/assistenziale impiegato, con conseguente accrescimento e consolidamento sia delle competenze professionali che delle relazioni con i servizi scolastici e territoriali maggiore elasticità di intervento e maggiore integrazione sia del personale coinvolto che degli stessi alunni, all interno del contesto scuola riduzione dei pacchetti orari assegnati ad ogni Educatore Professionale/OSS, con conseguente calo negli spostamenti degli stessi su plessi diversi aumento della professionalità e delle competenze degli Educatori Professionali/OSS basso turn over degli Operatori e copertura totale delle loro assenze grazie anche all individuazione di figure educative/assistenziali, stabili durante l anno scolastico, dedicate alle sostituzioni maggior riconoscimento da parte delle autonomie scolastiche del ruolo, del lavoro e delle responsabilità del personale educativo/assistenziale maggior coinvolgimento, da parte della scuola, del personale educativo/assistenziale nelle fasi di programmazione e verifica dei progetti sugli alunni seguiti (L. 104, Consiglio di classe..) Le ricadute sugli allievi seguiti sono: regolarizzazione nella frequenza scolastica riduzione di comportamenti disfunzionali maggior collaborazione fra il personale educativo ed i servizi pubblici e privati, al fine di individuare un unica strategia di intervento

2 collaborazione fra la scuola, la famiglia, il personale educativo, i servizi territoriali e la cooperazione sociale, per l attivazione di un percorso di avvicinamento al Centro Diurno per disabili attivazione di percorsi extrascolastici condivisi attivazione di laboratori ed uscite ludico/ricreative durante l orario scolastico supporto educativo alle famiglie e mediazione nelle relazioni con la scuola L ipotesi, formulata dal gruppo di lavoro del progetto OSEA, a partire sia dalla valutazione delle criticità emerse dalla sperimentazione di tale nuova modalità di gestione sia dalle ricadute positive emerse nella relazione conclusiva del Giugno 2013 e stante l esigenza di operare in un regime di risorse finite, è la seguente: Alle singole autonomie scolastiche vengono assegnati pacchetti orari settimanali, corrispondenti ad equipe educative di operatori assegnati alle scuole, quindi non in modo frammentato e con orari minimi di intervento; il piano di lavoro e l organizzazione degli interventi per i quali è necessaria l èquipe, saranno gestiti dalle stesse scuole attraverso le proprie figure scolastiche di riferimento, a seconda delle esigenze di programmazione scolastica. L Équipe Educativa-Assistenziale costituita andrà, quindi, ad integrarsi ed identificarsi in modo stabile con le autonomie scolastiche in cui opera; in tal senso gli educatori/operatori non saranno quindi assegnati individualmente ad un caso specifico, ma saranno parte del gruppo multi- professionale di lavoro (docenti, insegnati di sostegno, personale ATA). In caso di assenza prolungata (oltre i tre giorni consecutivi) degli alunni certificati e seguiti dall èquipe educativa e assistenziale, gli Operatori della stessa contatteranno le famiglie degli alunni in questione per informarsi sulla durata dell assenza. Parte delle ore di intervento educativo previste ma non erogate, potranno essere utilizzate, nell ottica di un utilizzo oculato e responsabile delle risorse e comunque sempre tenendo conto di non sforare il monte orario complessivo assegnato, per: - programmazione scolastica, gite, uscite sul territorio, incontri per la legge 104/92, incontri con la famiglia, colloqui con i servizi sanitari e sociali. - altri interventi sugli alunni certificati e seguiti dall èquipe, su richiesta formale e motivata da parte della scuola. Gli operatori dell Équipe Educative assistenziali prenderanno parte attiva nella progettazione educativa, nella programmazione didattica e se necessario prenderanno parte negli incontri con terapeuti, assistenti sociali e referenti dell ente committente; importante anche la presenza degli operatori dell èquipe nei momenti di raccordo specifico con gli organi scolastici (Collegio dei Docenti, Consiglio di Istituto, Consigli di classe ecc.); infine ogni operatore potrà, in accordo con il referente scolastico per gli interventi di sostegno, essere disponibile per necessità non ordinarie (gite, uscite, ecc.), mantenendo il monte orario settimanale assegnato. Di fatto i vantaggi di tale organizzazione sono: - viene meno l identificazione individuale ovvero personalistica dell intervento: gli operatori dell équipe sono a conoscenza di tutte le situazioni che richiedono interventi di sostegno scolastico all interno del plesso, cosicché possano attivarsi in caso di necessità. - la progettualità ipotizzata di fatto consente ai servizi territoriali di avere figure di riferimento stabili che consentano di mantenere un contatto importante circa le situazioni familiari degli alunni seguiti e di attivarsi più velocemente in casi che richiedano un confronto fra gli operatori di diversi servizi ed eventualmente prese in carico da parte dei servizi stessi.

3 - questa tipologia di strutturazione prevede: una pianificazione condivisa con le scuole e fra le scuole degli istituti scolastici; un forte raccordo all interno della scuola nella gestione del personale, più centrato sugli aspetti progettuali degli interventi, e meno improntato sui meri aspetti operativi (sostituzioni, gestione residui ore) e non ultima una integrazione forte degli operatori dell èquipe all interno del contesto scuola in cui operano. Tali tipologie di attività si inquadrano nelle competenze attribuite ai Comuni in materia di Diritto allo Studio e fanno riferimento all Accordo di Programma Provinciale per l Integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili, di cui alla legge 104/92. Gli interventi avranno luogo presso gli Istituti Scolastici frequentati dagli alunni disabili con residenza nei Comuni dell Unione Terre e Fiumi e/o presso altre strutture in relazione alla progettualità scolastica attivata. La Cooperativa CIDAS garantirà la fornitura di personale educativo assistenziale (educatori OSS) che presenti caratteristiche idonee a detto servizio, secondo 2 tipologie professionali, a seconda delle necessità che verranno indicate dai referenti dell Azienda Speciale Servizi alla Persona in accordo con il Servizio sanitario e la scuola e i Comuni: - Educatore Professionale qualificato, - Operatore Socio-Sanitario (OSS). In entrambi i casi, la Cooperativa CIDAS dovrà garantire, nell ambito del contratto di servizio per l Accreditamento di servizi socio-sanitari sottoscritto con A.S.S.P. e a seconda del numero di interventi settimanali assegnato all Équipe Educativa o al singolo intervento, che: - il personale OSEA (Operatore socio educativo assistenziale) partecipi agli incontri di prima accoglienza degli alunni disabili nella scuola e agli incontri di passaggio da un ordine di scuola all altro; - il personale educativo-assistenziale possa partecipare alle riunioni collegiali di programmazione e verifica dell attività educativa e didattica, nonché alla sottoscrizione del PEI; - il personale educativo, ad inizio anno scolastico o in caso di necessità (cambio educatore, eventi critici, nuove situazioni), si raccordi opportunamente con le figure socio-sanitarie di riferimento; - vengano elaborate reportistiche periodiche; - venga garantita la sostituzione degli operatori in caso di loro assenza; - venga garantita il più possibile la continuità educativa-assistenziale attraverso le figure professionali già conosciute dalle scuole negli anni precedenti.

4 2. Presentazione progetto OSEA A.S. 2012/2013 e previsioni. Dalla relazione conclusiva del progetto OSEA nel corso dell anno scolastico 2012/2013, si evidenziano i seguenti dati riportati nella tabella di seguito: ISTITUTO SCOLASTICO NUMERO ALUNNI SEGUITI DALL EQUIPE A.S. 2012/2013 PACCHETTO ORARIO SETTIMANALE ASSEGNATO FORMAZIONE EQUIPE Direzione didattica ,5 (+19 OSS) 6 Educatori + 2 OSS O.Marchesi Scuola secondaria di Educatori primo grado C. Govoni Istituto comprensivo Educatori Don Chendi TOTALE ,5 (+19 OSS) 13 Educatori+2 OSS Complessivamente, nel corso dell anno scolastico 2012/2013 sono state erogate n ,42 ore di intervento educativo. Rispetto alla previsione iniziale di un monte orario disponibile di n ,5 ore di intervento educativo, sono state risparmiate n. 198,08 ore. Sono state impiegate risorse economiche pari a ,52 euro, con un risparmio complessivo pari a 3.845,59 euro rispetto alla previsione di inizio anno scolastico pari a ,11 euro. Si conviene di suddividere l importo residuo secondo il criterio di compartecipazione economica concordata ad inizio a.s. 2012/2013 in previsione dell attivazione degli interventi di sostegno per l anno scolastico 2013/2014. Per l A.S. 2013/2014, la previsione del numero degli alunni che necessitano di sostegno scolastico da parte delle Amministrazioni comunali saranno: ISTITUTO SCOLASTICO NUMERO ALUNNI CERTIFICATI PER I QUALI SI IPOTIZZA INTERVENTO EDUCATIVO COMUNALE PER L A.S. 2013/2014 Direzione didattica O.Marchesi 17 Scuola Secondaria di primo grado C. 4 Govoni Istituto comprensivo Don Chendi 15 TOTALE Modalità operative I pacchetti orari e le èquipe saranno definite a seguito della comunicazione formale ad ASSP, da parte delle singole Amministrazioni comunali (entro il 6 Settembre 2013). Successivamente a tali comunicazioni ASSP in un apposito incontro concorderà la composizione delle èquipe educative insieme ai Referenti scolastici per il sostegno e la Referente della Cooperativa CIDAS.

5 La realizzazione del progetto prevede step intermedi durante l anno scolastico 2013/2014 di verifica e valutazione sull andamento generale fra l Azienda Speciale Servizi alla Persona, le scuole, i Comuni, SMRIA e la Cooperativa CIDAS. Sia l Azienda Speciale Servizi alla Persona che la Cooperativa CIDAS, garantiscono il Coordinamento di tale nuova strutturazione, attraverso le figure della Dr.ssa Gianfranca Grazzi (A.S.S.P. 0532/871610) e della Dr.ssa Natasha Cavallini (Cooperativa CIDAS 0532/835516), le quali rimangono a disposizione per eventuali informazioni e/o problematiche. Le Referenti del progetto OSEA sopra menzionate avranno cura di presentare e consegnare alle singole Amministrazioni comunali, entro il mese di Luglio 2014, la relazione conclusiva dell andamento del progetto. 3. Mansionario Educatore/Oss Si è stilato un mansionario sia per quanto riguarda la figura dell Educatore, sia per quanto riguarda la figura dell OSS, condiviso da tutti gli attori in gioco, per definire in modo unanime i compiti di ogni operatore dell èquipe. Di seguito l elenco delle mansioni di entrambe le figure con la specifica di ciò che possono o non possono svolgere. COSA FA L EDUCATORE Conosce i casi degli alunni certificati o con D.F. iscritti presso il plesso scolastico in cui opera, attraverso la partecipazioni a riunioni ad inizio anno scolastico con il Referente scolastico per il sostegno socio-educativo; Elabora il progetto educativo a pari titolo con gli altri insegnanti nell ottica della massima condivisione degli obiettivi al fine di migliorare il benessere psico-fisico degli alunni certificati seguiti; Svolge funzioni di supporto educativo, secondo quanto disposto dal PEI, in particolare negli ambiti dell'autonomia personale, sociale e della comunicazione, collaborando sia con il personale docente nelle attività didattiche sia con il personale non docente nell assistenza di base, qualora prevista nel piano educativo-assistenziale inserito nel PEI; Partecipa alle fasi progettuali, agli incontri con SMRIA, con i Servizi territoriali, alle riunioni scolastiche, colloqui con le famiglie, Consigli di classe, concordando preventivamente un orario scolastico che tenga in considerazione le esigenze sia degli Educatori Comunali che degli Insegnanti di sostegno statali. Partecipa alle gite scolastiche, alle uscite sul territorio, alle attività integrate; In caso di assenza degli alunni seguiti dall èquipe, le ore previste ma non erogate, potranno essere impiegate, a seguito di una richiesta formale e motivata da parte della scuola, per altri interventi educativi sugli alunni certificati e seguiti dall èquipe, nell ottica di un utilizzo oculato e responsabile delle risorse e comunque sempre tenendo conto di non sforare il monte orario complessivo assegnato; Collabora con la figura dell OSS, se prevista nell equipe; Cura, laddove richiesto, gli accompagnamenti allo e sullo scuolabus; Somministra il pasto, laddove richiesto e necessario, durante l ora di mensa; L Educatore comunale può attivare anche interventi di gruppo in base alle specifiche esigenze degli altri alunni seguiti dall equipe, rispettando il monte orario complessivo di servizio; In caso di assenza degli alunni seguiti dall Equipe e laddove non si necessiti di altro tipo di intervento, l educatore comunale può servirsi delle ore restanti per la sua partecipazione a riunioni, incontri scolastici, gite e uscite sul territorio;

6 In caso di assenza di un membro dell Equipe, si procederà alla sostituzione con altro Educatore/Oss nel più breve tempo possibile nei casi di gravità degli alunni seguiti dall èquipe e in situazione di dislocazione dei membri della stessa. COSA NON FA L EDUCATORE Non si sostituisce agli insegnanti curriculari nella gestione della classe; Non si occupa di ausili fisio-terapici quali busti, deambulatori, salvo in casi che hanno la supervisione periodica degli operatori specialisti dell Azienda sanitaria locale. COSA FA L OPERATORE SOCIO-SANITARIO Si occupa della cura e dell igiene personale degli alunni di riferimento; Somministra i pasti, laddove espressamente richiesto, per gli alunni di riferimento; Sorveglia il riposo degli alunni di riferimento se previsto; Può occuparsi di ausili in genere, nel momento del suo intervento, con indicazioni precise da parte del personale sanitario specialista. COSA NON FA L OPERATORE SOCIO-SANITARIO Non si sostituisce nelle mansioni proprie dell Educatore comunale, degli altri insegnanti, del personale scolastico. N.B.: Tutti gli Operatori dell Equipe educativa-assistenziale possono somministrare farmaci agli alunni se non vi sono altre soluzioni possibili e solo previa sottoscrizione del Protocollo con Azienda ASL e famiglia 4. Parte economica: costi e criteri di ripartizione Il costo orario degli Educatori/OSS che operano all interno delle èquipe educativa-assistenziale è di (compresa IVA al 4 %) più l indicizzazione ISTAT annuale. Il criterio di ripartizione della spesa da sostenere per le singole Amministrazioni comunali è dato da: - costo orario dell'educatore X totale ore assegnate da tutte le Amministrazioni globalmente / 100 = 1% - costo orario dell'educatore X ore assegnate da ogni Amministrazione comunale (cioè il costo effettivo) / 1% = percentuale di partecipazione alla spesa complessiva - 1% X percentuale di partecipazione alla spesa complessiva = costo complessivo per ogni Amministrazione comunale Gli importi da erogare, nella misura di un quinto della somma complessiva annuale per ogni Amministrazione comunale, verranno richiesti tramite nota da ASSP a cadenza bimensile. L importo residuo rispetto alla spesa effettiva dell anno scolastico 2012/2013 verrà suddivisa secondo il criterio di compartecipazione economica concordato a Settembre 2012, in previsione dell attivazione degli interventi per l anno scolastico 2013/2014.

7 ******************** Gli interventi del Progetto OSEA avvengono in coerenza ai lavori della Commissione Tecnica Locale prevista dall Accordo di programma provinciale per l integrazione scolastica e formativa dei bambini ed alunni disabili.aa.ss.2011/ /2016. L Accordo sopraccitato stabilisce tra l altro : Cap.2 Soggetti firmatari, competenze e impegni, i Comuni organizzano gli interventi di supporto all integrazione (ausili, personale educativo, trasporto,ecc) per gli alunni residenti nel Comune. Qualora un bambino/alunno disabile frequenti un istituzione scolastica fuori dal Comune di residenza, saranno assicurati gli interventi di supporto nel caso in cui la scelta sia ritenuta obbligata, previa valutazione dei servizi competenti sociali e sanitari; Cap.3 La governance, il coordinamento interistituzionale e le strutture di supporto: Le Commissioni Tecniche locali sono individuate nell ambito della Commissione Tecnica Provinciale. Corrispondono all ambito territoriale più funzionale allo svolgimento delle rispettive attività locali ed alla definizione degli interventi per assicurare la qualità dell integrazione. Il coordinamento di ciascuna Commissione è posta in capo aa un Comune capofila Sono composte dai rappresentanti dei Comuni facenti parte dell ambito territoriale funzionale individuato, delle Autonomie Scolastiche, della Provincia, dei Servizi Sociali, dell Ufficio Scolastico Territoriale di Ferrara, dell AUSL/SMRIA..Le commissioni, sulla base delle richieste di supporto all integrazione scolastica che pervengono ai Comuni da parte delle Istituzioni Scolastiche, hanno il compito di analizzare annualmente caso per caso, soprattutto in relazione alle figure di sostegno (docenti, collaboratori scolastici, personale educativo, tutor.e altre figure di supporto) e ad eventuali ausili e sussidi. Con la L.R.26 dell 8/10/2001 Diritto allo studio ed all'apprendimento per tutta la vita. Abrogazione della legge regionale 25 maggio 1999, n. 10, la Regione Emilia-Romagna disciplina, in raccordo con le norme della legge 10 marzo 2000, n. 62, gli interventi per il diritto allo studio ed all'apprendimento per tutta la vita. La Regione e gli Enti locali, nel rispetto di quanto previsto dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 e ferme restando le funzioni amministrative attribuite ai Comuni dall'art. 42 del D.P.R. 616/77, promuovono interventi volti a rimuovere gli ostacoli di ordine economico, sociale e culturale che si frappongono al pieno godimento di tale diritto. La Regione e gli Enti locali pongono a fondamento della programmazione degli interventi di rispettiva competenza in materia di diritto allo studio il principio della partecipazione delle istituzioni scolastiche, statali, paritarie e degli Enti locali, degli enti di formazione professionale, dell'associazionismo e delle parti sociali. Per quanto riguarda l integrazione dei disabili all art.5 - Interventi per l'integrazione dei soggetti in situazione di handicap viene previsto: 1. La Regione e gli Enti locali promuovono - nell'ambito delle rispettive competenze ed in conformità alle leggi 5 febbraio 1992, n. 104 e 8 novembre 2000, n. 328 e relativi provvedimenti attuativi - interventi diretti a garantire il diritto all'educazione, all'istruzione ed all'integrazione nel sistema scolastico e formativo di soggetti in situazione di handicap, nonché di ogni cittadino che a causa di deficit fisici, psichici o sensoriali rischi di incontrare ostacoli al proprio percorso educativo e formativo. 2. Gli interventi vengono attivati nel quadro di accordi di programma, stipulati fra Enti locali, organi scolastici ed Aziende Unità sanitarie locali, finalizzati ad una programmazione coordinata dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio assistenziali, culturali, ricreativi, sportivi e con altre attività gestite sul territorio da enti pubblici e privati. 3. Nell'ambito degli accordi di programma, in particolare:

8 a) i Comuni provvedono - nei limiti delle proprie disponibilità e sulla base del piano educativo individualizzato predisposto con l'amministrazione scolastica e le Aziende Unità sanitarie locali - agli interventi diretti ad assicurare l'accesso e la frequenza al sistema scolastico e formativo attraverso la fornitura di servizi di trasporto speciale, di materiale didattico e strumentale, nonché di personale aggiuntivo provvisto dei requisiti di legge e destinato a favorire e sviluppare l'autonomia e la capacità di comunicazione; b) le Aziende Unità sanitarie locali provvedono alla certificazione, partecipano alla definizione del piano educativo individualizzato ed effettuano le verifiche necessarie al suo aggiornamento, assicurando altresì le attività di consulenza e di supporto richieste dal personale docente, educativo e socio-assistenziale impegnato nel processo di integrazione.

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