dr. Alberto Ciarmatori Esperto Qualificato di II grado Protex Italia Spa

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1 dr. Alberto Ciarmatori Esperto Qualificato di II grado Protex Italia Spa dr. Giacomo Zambelli Responsabile tecnico Protex Italia Spa Esperto Qualificato di II grado Protex Italia Spa - Lavoro e Ambiente Srl Servizio Integrato Certificato n 1411/98/S dr. Francesco Carnaccini Protex Italia Spa dr. Giulio Gaggioli Protex ItaliaSpA

2 La gestione dei rifiuti radioattivi in ambito sanitario Normativa, radioisotopi e radiofarmaci utilizzati in ambito sanitario. Aspetti e procedure relative a non conformità radiologiche nella gestione dei rifiuti sanitari. La gestione dei radioisotopi e dei rifiuti. Interventi e casi particolari. Dr. Alberto Ciarmatori Dr. Giacomo Zambelli Dr. Francesco Carnaccnini Dr. Giulio Gaggioli Esperto Qualificato II grado - Protex Italia S.p.A Esperto Qualificato II grado - Protex Italia S.p.A, Lavoro e Ambiente Srl Protex Italia S.p.A Protex Italia S.p.A

3 Quadro normativo e campo di applicazione Gestione dei rifiuti derivanti da pratiche sanitarie con impiego di sostanze radioattive in forma sigillata o non sigillata a scopo diagnostico e terapeutico Dismissione di apparecchiature utilizzate in campo biomedico caratterizzate da attivazione dei materiali. D.Lgs. 230/95 e s.m.i. D.Lgs. 187/00 Circolare n 18/ SAN Regione Lombardia

4 Smaltimento nell ambiente Immissione pianificata di rifiuti radioattivi nell ambiente in condizioni controllate, entro limiti autorizzati e stabiliti dal D.Lgs. 230/95 e s.m.i. Un qualsiasi smaltimento di sostanze radioattive derivanti da pratiche soggette al sistema regolatorio è sempre sottoposto al vincolo della non rilevanza radiologica - la dose efficace cui si prevede sia esposto un qualsiasi individuo della popolazione a causa della pratica è inferiore a 10 μsv - la dose collettiva efficace impegnata nell arco di un anno di esecuzione della pratica non è superiore a circa 1Sv persona, oppure una valutazione relativa all ottimizzazione della protezione mostra che l esenzione è l opzione ottimale

5 Smaltimenti esenti dal sistema regolatorio Art. 154, comma 2: esenti dall applicazione gli smaltimenti di sostanze radioattive con: T1/2 < 75gg e concentrazione < 1Bq/g Art. 105: attività contenuta nell organismo umano (radiofarmaco) e rifiuti da essa derivanti purchè sia garantita la tutela della popolazione All. I, punto 6.1, lettera c): smaltimento di rifiuti radioattivi non provenienti da : Installazioni di cui all articolo 22 o di cui ai capi IV (Miniere), VI (autorizzazioni), VII (impianti)

6 Smaltimenti non esenti al sistema regolatorio -1 I rifiuti possono essere conferiti ad un soggetto in possesso delle autorizzazioni alla raccolta o al deposito I rifiuti possono essere smaltiti in accordo ai provvedimenti autorizzativi I rifiuti radioattivi con T1/2 >=75gg o concentrazione > 1Bq/g possono essere conferiti ad ambiente cui non si applichino le indicazioni del decreto (sistema fognario, inceneritore, ) Resta necessaria autorizzazione. Ai fini di ottenere l autorizzazione gli smaltimenti non esenti sono tenuti alla osservanza della non rilevanza radiologica che non risulta automaticamente soddisfatta dalle condizioni di cui all All.I, sezione I, punto 1.

7 Condizioni per ottenere l autorizzazione sono: Non rilevanza radiologica e Sostanze radioattive con T1/2 >=75gg: concentrazione deve essere < 1Bq/g o per singolo smaltimento la quantità smaltita deve essere inferiore ai valori della tab I, All I per quanto concerne i valori di attività e concentrazione di attività. Sostanze radioattive con T1/2 <75gg e concentrazione > 1Bq/g: la quantità eliminata per singolo smaltimento deve essere inferiore ai valori della tab I, All I per quanto concerne i valori di attività e concentrazione di attività Circolare n 18/ SAN Regione Lombardia

8 D.M. n 187 del 26/05/2000 Affronta indirettamente il problema dei rifiuti in Medicina Nucleare. I pazienti trattati sono annoverati tra le pratiche particolari distintamente dai rifiuti radioattivi Si considera che il contenuto di rischio e l impatto ambientale dei pazienti sottoposti ad esami di diagnostica/ terapia ambulatoriale con radiofarmaci, una volta abbandonata la degenza protetta, siano trascurabili in relazione al criterio di non rilevanza radiologica: l immissione in ambienti degli escreti risulta esente da provvedimento autorizzativo. L immissione di sostanze radioattive nella rete fognaria della struttura ospedaliera dovrà essere ricompresa nei procedimenti autorizzativi laddove non risultino applicabili le esenzioni di cui al comma 2 dell art.154.

9 Trattamento ambulatoriale Trattamento ambulatoriale di pazienti trattati con un massimo di: 600 MBq di 131I per ipertiroidismo, 260 MBq di 32P per disordini mieloproliferativi 110 MBq di 32P per le metastasi scheletriche 150 MBq di 89S per le metastasi scheletriche 1.3 GBq di 186Re per le metastasi scheletriche 3.0 GBq di 153Sm per le metastasi scheletriche 200MBq di 90Y, 186Re e 400MBq di 169Er

10 Trattamenti non ambulatoriali Trattamenti comportanti condizioni diverse dalle precedenti prevedono la ospedalizzazione del paziente con: raccolta degli escreti valutazioni specifiche per il rispetto dei limiti di dose ottimizzazione della protezione della popolazione: D.Lgs. 187/00, Art.4, comma 9: in attesa del decreto applicativo previsto dal 241/00, la dimissione dei pazienti deve avvenire nel rispetto della tutela della popolazione. D.Lgs. 241/00 Art : esercizio della sorveglianza fisica per la protezione della popolazione a seguito dell immissione di rifiuti radioattivi in ambiente

11 TERAPIA RADIOMETABOLICA I-131 Disciplinata la terapia con I-131

12 Da dove provengono i rifiuti radioattivi prodotti in ambito sanitario???

13 Attività Mediche con Radiazioni Ionizzanti Sostanze radioattive non sigillate Impiego diagnostico in Medicina Nucleare Impiego terapeutico in Radioterapia Metabolica Impiego in vitro (RIA e ricerca scientifica) Sostanze radioattive sigillate Brachiterapia endocavitaria e interstiziale Irradiatori biologici Sorgenti calibrazione e/o taratura Accelleratori di particelle Tubi Rx Diagnostica Radiologica e Terapie Superficiali LINAC Radioterapia a fasci esterni Ciclotroni Produzione di radionuclidi, Terapia con protoni/ioni pesanti.

14 SORGENTI NON SIGILLATE

15 SCINTIGRAFIE, SPECT & PET

16 RADIONUCLIDI e RADIOFARMACI I radioisotopi (o radionuclidi), sono dei nuclidi instabili che decadono emettendo energia sottoforma di radiazioni.

17 RADIOFARMACI SPECT

18 RADIOFARMACI PET Processo biologico studiato Metabolismo glucidico Radiofarmaco 18 F-FluoroDesossiGlucosio 11 C-Metionina (MET) 11 C-Tirosina (TYR) Metabolismo proteico 18 F- Fluoroetiltirosina (FET) 18 F-Fluorofenilalanina 18 F-FDOPA 18 F-ACBC Metabolismo dei fosfolipidi Metabolismo della serotonina Proliferazione cellulare 11 C-Colina 11 C-HTP 11 C-Timidina 18 F-Fluorotimidina (FLT) 18 F-Fluoroarabinofuranosiltimina Ipossia 18 F-Fluoromisonidazolo 18 F-FAZA 64 Cu-ATSM Apoptosi Angiogenesi 18 F-Annessina 18 F-RGD peptide

19 TERAPIA RADIOMETABOLICA La terapia radiometabolica (anche terapia con radionuclidi o radioterapia metabolica) è una branca della medicina nucleare che ha come obiettivo utilizzare delle sostanze radioattive (radiofarmaci) per trattare alcune patologie sfruttando la selettività di queste ultime nel legarsi ai tessuti malati, e quindi risparmiando dall'irradiazione i tessuti sani Patologia Iperitiroidismo Carcinoma Differenziato della Tiroide NET differenziati (recettori somatostatina) Feocromocitomi Neuroblastomi Linfomi Follicolari Radiofarmaco Na 131 I Na 131 I 177 Lu-DOTA*** 90 Y-DOTA*** 131 I-MIBG 90 Yibritumomab tiuxetano

20 SORGENTI SIGILLATE- BRACHITERAPIA RADIOISOTOPO T ½ Ir g I g

21 ACCELLERATORI - LINAC

22 ACCELLERATORI - LINAC RADIOISOTOPO T ½ ORIGINE Na-24 15,0 h (n,γ) Al-28 2,24 m (n,γ) Mn d (γ,n) Mn-56 2,58 h (n,γ) Co d (γ,n) Co d (γ,n) Co-60 5,27 y (n,γ) Ni-57 35,6 h (γ,n) Cu m (γ,n) Zn d (n,γ) Br-82 35,3 h (n,γ) Sb-122 2,72 d (n,γ) Sb ,2 d (n,γ) W ,7 h (n,γ) Au-196 6,18 d (γ,n) * Fischer et Al, «Activation Processes in Medical Linear Accelerators and spatial distribution of activation products», Phys Med Biol, 2006 Dec 21, 51(24):N461-6

23 ACCELLERATORI - CICLOTRONE

24 CICLOTRONE - RIFIUTI SOLIDI Target Foils Materiale Purificazione e Sintesi radiofarmaci Materiale uso Clinico LIQUIDI Acqua di lavaggio del ciclotrone, Materiale di scarto del processo di Sintesi AEREIFORMI Attivazione dell aria nel bunker, gas di trasporto del materiale prodotto (Ar-41) RADIOISOTOPO T ½ ORIGINE Co-56 Co-57 Cr-51 Mn-54 Mn d 271 d 28 d 312 d 6 d FOGLI DI HAVAR V d FOGLI TITANIO Mg-27 Na-24 Al d 0.6 d 2,2 min CORPI TARGET CAMERA A VUOTO RADIOISOTOPO T ½ ORIGINE Cu d Dees, Coil W d Ta-182 Lu-178 Co-56 Co-57 Mn d 28 d 79 d 27a d 2,6 min Fe-59 44,6 Collimatori Struttura Ciclotrone

25 CORRETTA GESTIONE DEL RIFIUTO RADIOATTIVO T ½ < 75 gg T ½ > 75 gg o > 1 Bq/g Conservati nelle installazioni finchè la concentrazione non scenda al di sotto di 1Bq/g e successivamente smaltiti secondo la loro classificazione ai sensi delle vigenti disposizioni sui rifiuti ospedalieri Gestione conforme al provedimento autorizzativo (se presente) Conferimento ad installazioni o ambienti cui non si applicano i disposti del decreto (inceneritori, sistema fognario ) Conferimento a ditta autorizzata alla raccolta e deposito (artt. 31 e 33) Conferimento a ditta autorizzata alla raccolta e deposito (art. 31 e 33)

26 DEPOSITO TEMPORANEO T1/2<75gg 1. Dimensioni adeguate in relazione alla volumetria dei rifiuti prodotti e ai tempi di permanenza delle sostanze radioattive e tale da garantirne la ispezionabilità in ogni condizione; 2. Pavimento e pareti lavabili, e facilmente decontaminabili; 3. Accessi regolamentati; 4. Assenza di pluviali, condotte dell acqua, ecc. o, in subordine, presenza di adeguati dispositivi di contenimento al fine di prevenire l insorgenza di allagamenti; 5. conformità alle norme antincendio; 6. disponibilità di materiale per l eventuale decontaminazione ambientale e personale; 7. contropendenza del pavimento rispetto alla zona di ingresso-uscita, o altro sistema atto a impedire l'eventuale dispersione di eventuali liquidi contaminati all'esterno; 8. contropendenza in grado di veicolare eventuali liquidi radiocontaminati verso una eventuale piletta di scarico monitorata;

27 DEPOSITO TEMPORANEO T1/2<75gg 9. identificazione del singolo contenitore per i rifiuti (tracciabilità completa) 10. modalità di confezionamento dei rifiuti solidi adeguata al tempo di permanenza nel deposito 11. confezionamento dei rifiuti liquidi in contenitori a doppio contenimento; 12. disponibilità di procedure specifiche con identificazione chiara delle responsabilità e delle operazioni da effettuarsi; 13. disponibilità di istruzioni specifiche relative a tute le operazioni confezionamento, identificazione, movimentazione, conferimento e allontanamento); 14. Disponibilità di strumentazione di sensibilità adeguata nonchè di personale qualificato e adeguatamente formato da adibire alla sorveglianza in merito agli smaltimenti effettuati. L opzione alternativa, cioè il conferimento ad altri soggetti di rifiuti radioattivi caratterizzati da T1/2<75 gg, comporta oneri economici.

28 ESCRETI DEI PAZIENTI T1/2 < 75 gg Impianto di raccolta degli escreti (vasche) obiettivi: -raggiungimento di 1 Bq/g prima dello svuotamento -decadimento della quantità da smaltire al di sotto dei valori in All. I, 241/00 Vasca Imhoff Separazione diverse fasi del rifiuto Preparazione e campionamento automatico del materiale radioattivo Catena spettrometrica con sufficiente risoluzione (almeno NaI) Adeguati sistemi di sicurezza Scarico automatico in fogna

29 CONFERIMENTO AD ALTRE INSTALLAZIONI Se la pratica è soggetta alla sola comunicazione preventiva di cui all'art. 22, o esente dalla comunicazione preventiva di cui all'art. 22, ma rientrante nel campo di applicazione del D.Lgs. 230/1995, lo smaltimento necessita di specifico provvedimento autorizzativo ai sensi dell'art. 30; Se la pratica è soggetta a regime autorizzativo ai sensi dell'art. 27 (come nel caso delle Medicine Nucleari), il relativo nulla osta contiene anche le prescrizioni relative ai rifiuti radioattivi prodotti.

30 DOCUMENTAZIONE L'esercente può definire localmente le proprie modalità di registrazione dei dati Le modalità di gestione prescelte dovranno essere esplicitate per iscritto La regione Lombardia «consiglia» di registrare: la descrizione dei processi diagnostici o terapeutici e le conseguenti analisi effettuate al fine di verificare tutte le possibili fonti di produzione di rifiuti radioattivi le informazioni relative a: le immissioni in ambiente di sostanze radioattive in qualunque forma e a qualunque titolo; le registrazioni di carico e scarico delle sorgenti radioattive sigillate e non sigillate; l eventuale conferimento ad altri soggetti di sostanze radioattive; gli eventuali smaltimenti in ambiente esenti o autorizzati effettuati; la dimostrazione dell ottemperanza alle prescrizioni fornite in sede di rilascio del nulla osta; i risultati della sorveglianza ambientale allestita ai sensi degli artt. 102 e 103;

31 DOCUMENTAZIONE Si ritiene altresì che una adeguata gestione dei rifiuti radioattivi derivanti da attività sanitarie non possa inoltre prescindere: dalla disponibilità di procedure scritte relative alla gestione di ogni tipologia di rifiuti radioattivi prodotta e/o di sorgenti radioattive sigillate soggette a periodica sostituzione, con l identificazione chiara di ruoli, funzioni e responsabilità nel processo di produzione del rifiuto; dalla disponibilità di istruzioni di lavoro scritte adeguate alla necessità, relative alle operazioni da effettuarsi; da adeguate e documentate modalità di formazione del personale a qualunque titolo coinvolto nel processo.

32 GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ Possibili cause: Perdita tracciabilità paziente (mancanza comunicazione tra diversi reparti ospedalieri) Errore Umano Possibili rimedi: Formazione personale coinvolto Controllo radiometrico in fase di carico/scarico

33 CONTROLLI IN INGRESSO Achieved environmental benefits: 1 - Prevention of plant contamination (lengthy and costly shutdowns for decontamination). 2 Prevention of release of radioactive substances.

34 NORMA UNI 10897:2001

35 UNI 10897:2001 METODO DI MISURA CON STRUMENTAZIONE FISSA (PORTALI) Devono funzionare in maniera automatica: riconoscere l avvicinarsi del veicolo regolare un opportuna soglia d allarme basata sul fondo di riferimento controllare il veicolo La velocità utile alla misura deve essere inferiore a 8 km/h In caso di anomalia ripetere la misura con velocità di 2-3 km/h

36 UNI 10897:2001 METODO DI MISURA CON STRUMENTAZIONE PORTATILE Controllo della TARATURA dello strumento con una sorgente di prova (preferibilmente 137 Cs) all inizio ed alla fine di ogni serie di prove. Verifica del valore del fondo naturale nella posizione in cui verrà effettuata la prova Definizione del valore di fondo di riferimento a 30cm dal carico Effettuazione delle rilevazioni - Misura in scansione continua - Misura in scansione puntuale Espressione dei risultati

37 UNI 10897:2001 VERIFICA DEL VALORE DI FONDO NATURALE La verifica deve essere effettuata con lo stesso strumento impiegato per la rilevazione sui carichi. Deve essere compiuta, ad un metro dal suolo, al centro dell'area che verrà occupata dal carico al momento della misura, in assenza del carico ed in coerenza di condizioni temporali, climatiche ed atmosferiche rispetto alla fase di rilevazione sui carichi. La rilevazione deve essere effettuata utilizzando le stesse costanti di integrazione da utilizzarsi successivamente per la rilevazione sui carichi, ed effettuando un numero di rilevazioni istantanee non minore di 5 intervallate almeno da 30 s. La media aritmetica di tali rilevazioni è definita come "valore di fondo ambientale di prova".

38 UNI 10897:2001 Le misure devono essere effettuate spostando il rivelatore in prossimità della superficie del carico e verificandone il rateo istantaneo di misura. La misura deve essere effettuata con una velocità di traslazione del rivelatore non maggiore di 0,3 m/s. Il percorso seguito deve permettere di coprire tutta l'area di misura secondo fasce di larghezza non maggiore di 50 cm. Il rivelatore deve essere mantenuto ad una distanza non maggiore di 30 cm dal contenitore. Ogni misura che superi del 50% il valore del "fondo di riferimento a 30 cm dal carico", deve essere ritenuta indicativa di una anomalia radiometrica del carico.

39 STRUMENTI UTILIZZATI Portali Radiometrici Spettrometro Portatile Sonda Telescopica Spettrometri Fissi

40 PORTALE RADIOMETRICO Rivelatore NaI(Tl) Scintillatori Plastici Range Energetico Allarmi Pochi kev qualche MeV Regolabili Unità di Dose Punti Taratura Massima velocità automezzo Monitoraggio Velocità CPS Ba-133, Cs-137, Am-241, Co km/h X

41 Analizzatore Multicanale Digitale Portatile Rivelatore Range Energetico Allarmi Unità di Dose Sonda al NaI(Tl) di 1,5 x1,5 con preamplificatore integrato e HPVS programmabile 50 kev : 3 MeV Segnale audio ogni 100, 1000 o conteggi Roentgen\h, Sievert\h, Rem\h Minimo rateo di dose 10 nsv/h Massimo rateo di dose 100 msv/h Temperatura Operativa -10 C : 50 C Umidità Massima 80% Peso <2,4 Kg Output Uscita USB Autonomia Circa 9 h Tempo di ricarica Circa 3 h

42 Analizzatore Multicanale Digitale Portatile Rivelatore Sonda al NaI(Tl) di 1,5 x1,5 MCA Allarmi Unità di Dose Minimo rateo di dose Massimo rateo di dose 496 canali, 20 μs Tempo Morto Segnale audio a soglia regolabile Sievert\h 10 nsv/h 100 msv/h Temperatura Operativa -10 C : 40 C Peso Output Autonomia 1.8 kg Uscita USB Circa 8 h

43 Sonda Telescopica per radiazioni β e γ Estendibile fino a 4 m di lunghezza Sensibilità analogica 0,1 μsv/h 10 μsv/h Sensibilità digitale 0,01 μsv/h 9,9 μsv/h Scelta automatica tra 2 tubi: Basse dosi 65 kev : 1,3 MeV Alte dosi 65 kev : 3 MeV

44 ALLARMI RADIOLOGICI Intervento di Protex Italia - automezzi autorizzati al trasporto - lavoratori esposti di categoria A - Idonea strumentazione

45 ALLARMI RADIOLOGICI PRIMA MISURA ALL ESTERNO DEL CARICO

46 ALLARMI RADIOLOGICI Misura direttamente sul carico, in conteggi al secondo (cps) per avere una rapida risposta Una volta scoperta l anomalia Identificazione del radionuclide responsabile

47 IDENTIFICAZIONE DEI RADIONUCLIDI Identificazione del radionuclide e della sua attività Indagine con spettrometro portatile (NaI) Indagine con spettrometro portatile (HPGe) Campionamento rappresentativo rifiuto ed analisi con spettrometro HPGe da laboratorio in alta risoluzione Analisi attività specifica (Bq/kg) dei singoli radionuclidi presenti

48 IDENTIFICAZIONE Strumentazione Portatile

49 ANALISI RADIOMETRICHE - Laboratorio

50 ANALISI RADIOMETRICHE - Laboratorio POZZETTO SCHERMANTE DEL RIVELATORE HPGe ANALISI QUALITATIVE E QUANTITATIVE IN DIVERSE GEOMETRIE

51 ANALISI RADIOMETRICHE LABORATORIO-2

52 ALLARMI RADIOLOGICI Infustamento del rifiuto contaminato da radioattività, e misura del rateo di dose a contatto e ad 1 metro per valutazione dell indice di trasporto ai fini dell accordo ADR

53 ALLARMI RADIOLOGICI DOCUMENTO DI TRASPORTO

54 ALLARMI RADIOLOGICI - Rapporto d Intervento

55 Rapporto d Intervento -2

56 Dove interveniamo?

57 Statistica dei ritrovamenti

58 CASI PARTICOLARI 1 13 colli contaminati da pochi MBq di isotopi del Cobalto ( 56 Co, 57 Co, 58 Co) Provenienti da un centro di produzione radiofarmaci PET Presumibilmente attivazione materiali metallici target di Ciclotrone.

59 CASI PARTICOLARI 1 Spettri HpGE 57 Co 58 Co 57 Co 58 Co 56 Co

60 CASI PARTICOLARI Lu Isotopo utilizzato per terapia con radionuclidi di grande interesse: - Efficacia stabilità sia per terapia radicale che palliazione - Schema di decadimento ottimale per terapia e imaging - Vita media e chimica ottimale - Facile produzione diretta in reattore 176 Lu(n,γ) 177 Lu - (5*10-3 % Impurezza 177m Lu T 1/2 = 160d) * Purezza radionuclidica del radiofarmaco 99,98% ** (7,4 kbq 177m Lu per 37 MBq 177 Lu) Produzione indiretta (solo per ricerca) 176 Yb(n,γ) 177 Yb(T 1/2 =1.9h) β Lu No esenzione per isotopi con T 1/2 > 75 gg. Inclusione in regime autorizzativo Conferimento a ditta autorizzata * Baum «Therapeutic Nuclear Medicine», Springer 2014 ** M.Bhadwal et al. «Synthesis and Biological evaluation of 177Lu-DOTA-porphryn conjugate: a potential agent for targeted tumor radiotherapy «QJ NUCL MED IMAGING 2013,57

61 177 Lu 177m Lu 177m Lu 177m Lu 177 Lu 177m Lu 177m Lu

62 153 Sm EDTMP Sm lexidronam CASI PARTICOLARI 3 Radiofarmaci utilizzati per palliazione del dolore nelle metastasi ossee T ½ 153 Sm = 46,3 h Schema di decadimento ottimale per terapia (β kev) e imaging (γ 103 kev) Diversi studi hanno dimostrato la presenza di contaminanti: RadioFarmaco Contaminante T ½ 153 Sm EDTMP * 153 Sm lexidronam ** 152 Eu 13,53 y 154 Eu 8,59 y 156 Eu 15,19 d No esenzione per isotopi con T 1/2 > 75 gg Inclusione in regime autorizzativo o conferimento a ditta autorizzata * Fischer et Al, «Radionuclidic purity aspects of 153 Sm for radionuclide teherapy», irpa11.irpa.net/pdfs/4d6.pdf ** LoebeT. Et Al «Detection of long-lived europium-152 in samarium -153-lexidronam

63 CASI PARTICOLARI 4 Colonne 99 Mo- 99m Tc 90% - Esami diagnostici Medico-Nucleari RadioFarmaco T ½ Attività Inegrale 99 Mo 2,7 d 1 GBq 99m Tc 6 h 9 GBq 99g Tc y 35 Bq No esenzione per isotopi con T 1/2 > 75 gg Inclusione in regime autorizzativo oppure: - Conferimento al produttore delle colonne esauste - Conferimento a ditta autorizzata

64 dr. Alberto Ciarmatori Esperto Qualificato di II grado Protex Italia Spa dr. Giacomo Zambelli Responsabile tecnico Protex Italia Spa Esperto Qualificato di II grado Protex Italia Spa - Lavoro e Ambiente Srl zambelli@protexgroup.com Servizio Integrato GRAZIE PER L ATTENZIONE! DOMANDE??? Certificato n 1411/98/S dr. Francesco Carnaccini Protex Italia Spa fisica@protexgroup.com dr. Giulio Gaggioli Protex ItaliaSpA waste@protexgroup.com

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