A CASA SI CRESCE SICURI! Inter IKEA Systems B.V. 2013

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1 Inter IKEA Systems B.V. 2013

2 Genitorialità positiva Sostenere i propri figli crescere insieme a loro

3 La guida cerca di fornire ai genitori consigli utili, strumenti concreti e semplici che favoriscano l utilizzo di un approccio educativo positivo per la crescita e l educazione dei propri figli, senza utilizzare alcun tipo di violenza. La Guida non propone ricette che i genitori devono seguire per risolvere situazioni specifiche, ma li aiuta a riflettere sul loro comportamento e a comprendere meglio quello dei loro figli.

4 I 4 CAPISALDI DELLA GENITORIALITÀ E DELL EDUCAZIONE POSITIVA 1. Individuare i propri obiettivi educativi di lungo termine; 2. Far sentire il proprio affetto e fornire punti di riferimento ai figli in ogni interazione con loro; 3. Comprendere cosa pensano e cosa provano i figli in diverse situazioni; 4. Assumere un approccio che mira alla risoluzione dei problemi piuttosto che un approccio punitivo.

5 PRINCIPIO N.1 Individuare i propri obiettivi educativi di lungo termine Nelle situazioni di stress e tensione è meglio concentrarsi su obiettivi a lungo termine che a breve. Se ben gestite le situazioni di stress diventano opportunità per dare ai bambini insegnamenti preziosi: Gestire lo stress; Comunicare con gentilezza anche in situazioni di tensione; Gestire le situazioni conflittuali senza ricorrere alla violenza; Tenere conto dei sentimenti degli altri; Raggiungere il proprio obiettivo senza ferire gli altri a livello fisico o emotivo.

6 PRINCIPIO N.2 Far sentire il proprio affetto e fornire punti di riferimento Affetto Protezione fisica ed emotiva Punti di riferimento Dare informazioni, aiutare a trovare metodi costruttivi per raggiungere obiettivi in modo autonomo, spiegare i motivi alla base delle regole, comunicare in modo chiaro e rispettoso Fondamentale per L apprendimento, costruire una relazione positiva, raggiungere gli obiettivi a lungo termine

7 PRINCIPIO N.3: Capire cosa provano e pensano i bambini Lo sviluppo di un bambino è un processo in continua evoluzione Ogni forma di apprendimento si fonda su conoscenze pregresse e a sua volta diventa il presupposto per il futuro apprendimento. Se guardiamo il mondo con gli occhi di un bambino di 1 anno, 5 o 13 anni possiamo meglio comprendere il loro comportamento, poiché è dettato dalla loro visione del mondo in quella particolare fase del loro sviluppo.

8 PRINCIPIO N.4: Assumere un approccio che mira alla risoluzione dei problemi Quale è il motivo per cui ha detto/fatto questo? Che genere di rapporto voglio avere con lui/lei a lungo termine? Quale reazione immediata farà sentire la mia protezione fisica ed emotiva al bambino? Quale reazione immediata fornirà al bambino le informazioni di cui ha bisogno per imparare? In base alle risposte che mi son dato/a, quale è la reazione appropriata da avere ora?

9 CONCLUSIONI Per costruire un buon rapporto genitori-figli è necessario far sentire il proprio affetto e punti di riferimento in modo costante e per tutto il periodo di sviluppo del bambino, dall infanzia all età adulta. Per fare ciò è necessario un approccio che si concentri sugli obiettivi a lungo termine e fornisca al bambino un contesto di apprendimento affettuoso e le informazioni necessarie a raggiungere i propri obiettivi in modo adeguato all età e al momento evolutivo. L impegno dei genitori permette ai figli di imparare a gestire la frustrazione, le situazioni conflittuali e la rabbia. Bambine e bambini acquisiranno le capacità necessarie per vivere senza mai fare ricorso alla violenza, avranno una maggiore autostima e più rispetto per i genitori, gli adulti e i coetanei.

10 La differenza tra un genitore buono e uno cattivo non sta nel commettere errori, ma in ciò che si fa degli errori commessi D. Winnicott

11 Scarica la Guida Pratica alla Genitorialità Positiva dal sito [pubblicazioni] Contattaci

12 BAMBINO GESÙ Quali sono le paure dei genitori Gli incidenti in età pediatrica Le insidie della casa Misure di prevenzione Primo soccorso Manovre di disostruzione

13 PAURE DEI GENITORI

14 INCIDENTE Accadimento inatteso che procura un danno

15 TRAGICA FATALITÀ Ustioni di III grado su tutto il corpo, i medici disperano di salvarlo 3 anni, scavalca il parapetto del balcone e cade dal terzo piano

16 DIMENSIONE DEL PROBLEMA IN ITALIA Gli incidenti rappresentano la principale causa di morte e di disabilità in età evolutiva, dopo il primo anno di vita

17 DIMENSIONE DEL PROBLEMA IN ITALIA Gli incidenti domestici costituiscono oltre il 50% degli incidenti in età pediatrica

18 INCIDENTI DOMESTICI IN ITALIA Incidenti domestici annui: Accessi in Pronto Soccorso: Ricoverati: Decessi: di cui il 2% da 0 a 14 anni

19 DIAGNOSI PIÙ FREQUENTI Trauma cranico Ferite, contusioni, distorsioni, lussazioni, fratture Avvelenamento Soffocamento, inalazione di sostanza tossica Ingestione di corpo estraneo Ustioni e folgorazioni Annegamento

20 RISCHI PER FASCE D ETÀ < 3 mesi per disattenzione dei familiari: cadute dal fasciatoio, dal marsupio, dal letto, accidentale somministrazione di alimenti o farmaci 3-6 mesi aumento del rischio di cadute per maggior mobilità 6-12 mesi cadute, ingestioni e inalazioni di corpi estranei 1-3 anni età di maggior rischio per la maggior autonomia del bambino: intossicazioni, traumi, ustioni, ingestioni ed inalazioni di corpi estranei, annegamento 3-6 anni traumi legati all attività ludica > 6 anni traumi legati allo sport

21 ESPERIENZA DELL OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESÙ

22 LE INSIDIE DELL La casa dovrebbe essere il luogo sicuro per eccellenza, soprattutto per i più piccoli. A volte, però, le insidie e i pericoli finiscono per nascondersi proprio tra le mura domestiche Gli esperti dell Istituto per la Salute del Bambino e dell Adolescente - Bambino Gesù hanno predisposto un vademecum

23 CUCINA I piccoli elettrodomestici possono causare folgorazioni e ustioni, ricordatevi di staccare sempre la spina dalla presa di corrente dopo l utilizzo Quando si cucina utilizzate i fornelli più interni e pentole pesanti provvedendo a girare il manico verso il muro Assicuratevi che la porta del forno sia in vetro termoisolante Evitate tovaglie che pendano abbondantemente dal tavolo Conservate i prodotti di uso domestico in confezioni riconoscibili e dotate di chiusura di sicurezza

24 BAGNO Non lasciate mai i vostri bambini da soli nella vasca; per il pericolo di annegamento bastano 5 cm d acqua. Utilizzate tappetini antisdrucciolo in vasca da bagno e protezioni antiurto sulle rubinetterie così da rendere il rito del bagnetto divertente e sicuro. Tenete in bagno solo gli elettrodomestici strettamente indispensabili, posizionandoli su ripiani o dentro armadietti inaccessibili ai più piccoli. Tenete fuori della portata dei bambini oggetti spigolosi o taglienti come forbici, lime e lamette da barba.

25 CAMERA DA LETTO Non addossate sedie o tavolini alla finestra, evitate scaffalature e cavi di prolunga non fissati al muro. I letti a castello sarebbero da evitare o almeno dotateli di barre laterali contro la caduta. I bambini sotto i 6 anni non dovrebbero mai dormire nella parte alta di un letto a castello. Ganci a molla applicati dietro le porte impediscono che i bimbi si schiaccino le mani tra la porta e lo stipite. Nella camera dei bambini non installate lampade che possono ribaltarsi o surriscaldarsi.

26 BALCONE Verificate che le sbarre della ringhiera non siano orizzontali e quindi scalabili. Se verticali, che siano abbastanza strette da non permettere al bambino di infilarci la testa. Verificate sempre che non ci sia alcun oggetto che possa fare da gradino per una pericolosa scalata.

27 CULLA PER NEONATO E LATTANTE Non riempite la culla di giocattoli e quando dorme non fategli indossare catenelle, braccialetti o ciondoli. Non lasciate mai il bimbo da solo né sul piano di appoggio che utilizzate per cambiarlo né nella vasca del bagnetto, neanche per un solo istante.

28 IN TUTTE LE STANZE Ricoprite gli spigoli dei mobili con paracolpi. Non lasciate assolutamente a portata di bambino monete, bottoni, caramelle, batterie, penne e altri oggetti di piccole dimensioni che potrebbe accidentalmente ingerire o inalare

29 PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI Rapido Allarme 118 Centri antiveleno

30 LA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA Rianimazione cardiopolmonare di base Defibrillazione precoce Prevenzione degli incidenti Allarme precoce Soccorso avanzato

31 NORME GENERALI DI PREVENZIONE DEL TRAUMA CRANICO NEI BAMBINI Lattanti e bambini in età prescolare Non lasciate mai i lattanti da soli su un letto da adulti o sul loro lettino senza le adeguate barriere Attenzione all uso del girello. Può rovesciarsi e causare gravi traumi cranici. Non scuotete con violenza i bambini, questo può causare emorragie endocraniche anche gravi, soprattutto nei più piccoli. Usate seggiolini per il trasporto in automobile adeguati all età dei vostri figli

32 NORME GENERALI DI PREVENZIONE DEL TRAUMA CRANICO NEI BAMBINI Bambini in età scolare Controllateli da vicino anche durante il gioco. Evitate che si arrampichino su strutture elevate o instabili e che giochino in luoghi maltenuti o non sicuri. Assicuratevi che indossino in maniera corretta un casco protettivo adeguato per attività come bicicletta, pattinaggio a rotelle o su ghiaccio, skateboard o sci. Insegnate loro le norme di sicurezza della strada, non lasciateli a giocare per strada da soli.

33 NORME GENERALI DI PREVENZIONE DEL TRAUMA CRANICO NEI BAMBINI Prevenire le cadute dall alto Evitate che compiano tuffi dove l acqua non è sufficientemente profonda. Controllate sempre da vicino i bambini piccoli, soprattutto quando le finestre sono aperte. Fate installare blocchi di sicurezza adeguati ai diversi tipi di finestre, così da impedirne l apertura impropria da parte di bambini. Le zanzariere non sono adeguate a prevenire eventuali cadute dalla finestra. Evitate di porre vicino a finestre o balconi mobili sui quali i bambini possono arrampicarsi.

34 SINTOMI DI ALLARME PER IL BAMBINO CHE HA SUBITO UN TRAUMA CRANICO Ha un comportamento inusuale e piange più a lungo del normale È in uno stato confusionale: non sa dire il suo nome o il posto in cui si trova (se sa parlare), non sa indicare i suoi giocattoli o non riconosce persone a lui ben note. Ha mal di testa persistente o ingravescente

35 SINTOMI DI ALLARME PER IL BAMBINO CHE HA SUBITO UN TRAUMA CRANICO Ha convulsioni o movimenti anomali involontari È incapace di mantenere la stazione eretta, cammina male, ha le vertigini, presenta debolezza ad un arto Presenta sonnolenza inusuale

36 PREVENZIONE DELLE USTIONI 1. Attenzione ai vestiti sintetici 2. Attenzione a non lasciare incustoditi, se accesi, stufe, camini 3. La cucina presenta molti pericoli di ustione. Prestate particolare attenzione alle pentole sul fuoco, al forno acceso, ai cibi bollenti sulla tavola 4. Non lasciate solo il bambino nella cucina, soprattutto quando si sta cuocendo qualcosa 5. Regolate la temperatura dello scaldabagno a un massimo di 40 C.

37 PREVENZIONE DELLE USTIONI 6. Non utilizzate apparecchi elettrici in bagno 7. Non lasciate il bambino solo in bagno 8. Non lasciate incustoditi contenitori con liquidi bollenti, ferro da stiro, piastra elettrica, bracieri accesi, fili elettrici pendenti o prolunghe improvvisate 9. Non lasciate alla portata dei bambini sostanze tossiche corrosive, alcool, benzina, trielina e diluente od oggetti pericolosi come fiammiferi e accendini 10. Non tenete il flacone dell alcool e della benzina vicino a fonti di calore

38 PREVENZIONE DELLE USTIONI

39 PRIMO SOCCORSO IN CASO DI USTIONE Fate scorrere acqua fredda sull ustione per attenuare il dolore Lavatevi le mani con cura prima di toccare l ustione Coprite con un cerotto o una medicazione formata da diversi fogli di garza sterile posti l uno sull altro Non asportate la pelle in prossimità delle vesciche

40 PRIMO SOCCORSO IN CASO DI USTIONE Attenzione: le ustioni, anche se superficiali, possono essere pericolose se sono molto estese. In tal caso consultate un medico.

41 PREVENZIONE DEGLI AVVELENAMENTI Conservate sempre detergenti, prodotti chimici, medicinali, fuori dalla vista e dalla portata del bambino Mettete chiusure di sicurezza ad armadi e cassetti, in modo che il bambino non possa accedervi facilmente Conservate i prodotti nei loro contenitori originali. Non mettere mai prodotti non commestibili in contenitori per cibi o bevande che portino etichette con altri nomi

42 PREVENZIONE DEGLI AVVELENAMENTI Non chiamate caramelle i medicinali davanti al bambino, potrebbe confondersi e ritenere le medicine delle "caramelle! Non lasciate alcolici e superalcolici alla portata del bambino.

43 PREVENZIONE DEGLI AVVELENAMENTI

44 NORME GENERALI IN CASO DI AVVELENAMENTO Non indurre il vomito dopo l ingestione di sostanze caustiche o acidi [per esempio acido muriatico, anticalcare in particolare]

45 PREVENZIONE DEGLI AVVELENAMENTI Contattare il centro antiveleni prima di effettuare qualsiasi manovra dopo ingestione accidentale di sostanze pericolose o presunte tali

46 OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO L inalazione di un corpo estraneo nei bambini è un evento frequente che si verifica maggiormente tra i 6 mesi e i 2 anni di vita. GRADO DI OSTRUZONE PARZIALE COMPLETA

47 OSTRUZIONE PARZIALE DELLE VIE AEREE Il bambino riesce a piangere, tossire, parlare NON È NECESSARIA ALCUNA MANOVRA DI DISOSTRUZIONE Incoraggiare il bambino a tossire e far mantenere la posizione che preferisce. Allertare il 118

48 OSTRUZIONE COMPLETA DELLE VIE AEREE Lattante 5 colpi interscapolari 5 compressioni toraciche Continuare fino alla disostruzione o fino alla perdita di coscienza del lattante!

49 OSTRUZIONE COMPLETA DELLE VIE AEREE Bambino Continuare fino alla disostruzione o fino alla perdita di coscienza del bambino!

50 INCIDENTE Accadimento inatteso che procura un danno

51 TRAGICA FATALITÀ Ustioni di III grado su tutto il corpo, i medici disperano di salvarlo 3 anni, scavalca il parapetto del balcone e cade dal terzo piano

52 RIFERIMENTI OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESÙ Dott. Alberto Villani, Responsabile Centro di Riferimento PBLSD Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Roma UOC Pediatria Generale e Malattie Infettive DMP alberto.villani@opbg.net Dott.ssa Musolino Anna Maria, Direttore Corsi PBLSD Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Roma, DEA-ARCO annamaria.musolino@opbg.net Dott. Michele Salata, Direttore Corsi PBLSD Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Centro Pediatrico Bambino Gesù Basilicata michele.salata@opbg.net Dott. Cristaldi Sebastian, Direttore Corsi PBLSD Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Roma, DEA-ARCO sebastian.cristaldi@opbg.net

53 Inter IKEA Systems B.V. 2013

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