Programma Territoriale Integrato - Porta Sud Metropolitana

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1 RICUCIRE il territorio: Programma Territoriale Integrato - Porta Sud Metropolitana un IMPRESA possibile Programma Operativo Comuni di: STUDIO di FATTIBILITA Sintetico Moncalieri (Capofila) La Loggia Infrastrutture di Banda Larga Nichelino Bando regionale Giugno 2008 Seconda fase Trofarello

2 GRUPPO DI LAVORO Responsabili del Programma Responsabile del Procedimento PTI: Roberto BIANCATO Programmazione Strategica: Lorenzo FOGLIATO Politiche sociali: Ines TOLOSA Innovazione PA per le imprese: Riccardo FRANCO Reti Informatiche: Fabrizio RODANO Trasporti: Rocco CILLIS Apporti tecnici: del Comune di Moncalieri: Nicola PALLA del Comune di Nichelino: Vito GIORDANO del Comune di Trofarello: Maria Grazia ZANCHETTA del Comune di La Loggia: Gianluca GIACHETTI I Sindaci della Città di Moncalieri: Angelo FERRERO della Città di Nichelino: Giuseppe CATIZONE del Comune di La Loggia: Salvatore GERACE del Comune di Trofarello: Maurizio TOMEO Gli Assessori della Città di Moncalieri: Elena FISSORE e Noemi GALLO della Città di Nichelino: Franco FATTORI del Comune di Trofarello: Aldo MASERA e Gian Franco VISCA del Comune di La Loggia: Sergio INGARAMO Responsabili dell Elaborato CSI Piemonte Dott. Paolo Pizzoglio, Pierpaolo Gruero, Emanuele Carraudo, Leonardo Rinaldi

3 INDICE 1. QUADRO CONOSCITIVO Quadro conoscitivo generale e obiettivi dell intervento Contesto socio-economico: digital divide L intervento pubblico Il Programma WI-PIE Wi-Pie: Linea Strategica Obiettivi generali Individuazione delle alternative progettuali Modalità di gestione dell opera Mediazione verso gli operatori Il Contratto di Concessione Il Concessionario FATTIBILITÀ TECNICA Indicazioni tecniche di base ed esplorazioni progettuali Scenario architetturale Oggetto dell intervento Analisi domanda e definizione tracciato Rapporti dell infrastruttura proposta con quelle già esistenti degli operatori di TLC Specifiche tecniche di realizzazione Realizzazione ex-novo Riutilizzo di infrastrutture esistenti Caratteristiche dei condotti Cavo ottico Pozzetti Collaudo Documentazione as built Stima parametrica dettagliata del costo di costruzione e di realizzazione Analisi dei costi Quadro economico Eventuali problemi su cui porre l attenzione in fase progettuale COMPATIBILITÀ URBANISTICA, AMBIENTALE E PAESSAGGISTICA Compatibilità urbanistica Descrizione di eventuali impatti ambientali dovuti all opera e misure compensative da prendersi Descrizione dettagliata di eventuali impatti paesaggistici dovuti all opera e misura compensative da prevedersi SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA Definizione del bacino di utenza dell opera, analisi della domanda potenziale e dei competitori presenti Stima dei potenziali utenti Piano finanziario dell opera analisi costi ricavi Sostenibilità dei costi e copertura finanziaria CONVENIENZA ECONOMICO - SOCIALE Analisi aggregata di carattere sostanzialmente descrittivo dei benefici e dei costi esterni o indiretti per la collettività PROCEDURE Descrizione puntuale di tutti i vincoli che gravano sull opera

4 6.2. Descrizione puntuale dei passaggi normativi e procedurali che si intendono attuare per superare i vincoli indicando i relativi tempi Cronoprogramma delle scadenze temporali ANALISI DI SENSIBILITÀ E DI RISCHIO Analisi di sensibilità per il piano finanziario dell opera Descrizione sintetica dei fattori di rischio

5 1. QUADRO CONOSCITIVO Lo scopo dello Studio di Fattibilità (SdF) è di definire: obiettivi ed il contesto di riferimento in cui il CSI Piemonte del presente studio di fattibilità finalizzato allo sviluppo della banda larga nelle aree oggetto del Programma Territoriale Integrato le risorse economiche disponibili; le azioni previste e le modalità operative di implementazione; il piano dei costi; 1.1. Quadro conoscitivo generale e obiettivi dell intervento Contesto socio-economico: digital divide Il ritardo registrato nello sviluppo del mercato della banda larga è legato ad una serie di criticità di natura regolamentare, tecnologica ed economica che frenano la diffusione di tali tecnologie e limitano conseguentemente lo sviluppo di servizi avanzati per gli utenti, basati su un elevato grado di interattività. Lo sviluppo di servizi avanzati si sta muovendo ad un ritmo inferiore alle attese e sta scarsamente incentivando la crescita del mercato della banda larga. E necessario pertanto innescare una spirale virtuosa nella quale lo sviluppo della banda larga in termini di infrastrutturazione tecnologica e lo sviluppo di servizi avanzati si muovano in una logica di impulso e sostegno reciproco. I problemi di carattere regolamentare riguardano il processo di liberalizzazione dell ultimo miglio (unbundling) che non sta producendo i risultati sperati probabilmente per un assetto normativo ancora lacunoso e incapace di soddisfare le esigenze reali del mercato. Le valutazioni di carattere economico sono invece strettamente legate ai modelli di business e alle politiche di investimento adottate dagli operatori di telecomunicazioni. Gli operatori investono in aree ad elevata densità di aziende trascurando completamente aree a bassa concentrazione industriale, ritenute assolutamente antieconomiche nei piani aziendali di investimento e incapaci di garantire un ritorno sugli investimenti realizzati a breve e medio termine. Questa impostazione, data generalmente dagli operatori di mercato alle politiche di investimento, ha prodotto in modo diretto fenomeni di digital-divide, con effetti di biforcazione socio-economica, caratterizzati dall impoverimento progressivo delle aree svantaggiate e dall aumento del divario esistente tra aree sviluppate ed aree a basso tasso di industrializzazione. Le dinamiche di mercato, le modalità di sviluppo delle tecnologie e le condizioni geo-economiche sopra descritte nei prossimi anni potranno determinare uno sviluppo lento, disomogeneo e non ottimizzato delle infrastrutture a larga banda sul territorio. 5

6 Il ritardo nello sviluppo di servizi avanzati ed innovativi, le difficoltà nell attuazione della normativa relativa al processo di liberalizzazione dell ultimo miglio e i modelli economici adottati dagli operatori di telecomunicazioni, definiscono uno scenario che fino ad oggi è risultato scarsamente efficace rispetto allo sviluppo del mercato della banda larga. In tale contesto è necessario pertanto un intervento della Pubblica Amministrazione, a livello nazionale e locale, per favorire uno sviluppo il più possibile omogeneo e tempestivo della larga banda allo scopo di consentire l ottimizzazione dell utilizzo delle tecnologie nelle diverse aree in diversi orizzonti temporali, produrre un accelerazione delle condizioni di mercato e del suo sviluppo e incentivare l innovazione tecnologica in sinergia con lo sviluppo del mercato L intervento pubblico La staticità del mercato, fortemente basato sul potere di mercato degli ex-monopolisti e la necessità delle PA di infrastrutturare in modo capillare ed omogeneo il territorio, hanno indotto i governi occidentali ad intraprendere una serie di iniziative, con l obiettivo di guidare la transizione da questo scenario ad uno facilities-based, in cui gli operatori erogano servizi su infrastrutture alternative a quelle degli ex monopolisti. Gli interventi a questo livello sono di due tipi: regolamentare e sussidiario. Sul piano strettamente regolamentare l obiettivo è di ridurre al minimo i rischi per gli operatori (monopolisti e non) producendo una deregulation di fatto; è quello che è successo soprattutto negli Stati Uniti dove però non ha prodotto i risultati sperati. A livello sussidiario alcuni governi (come quello sud-coreano e quello giapponese) hanno deciso di intervenire con un azione di finanziamento pubblico, diretta ad incentivare la realizzazione di nuove infrastrutture. I risultati sono estremamente interessanti: il Giappone è stato valutato dall International Telecommunications Union il paese con il miglior servizio Internet al mondo (in termini rapporto costo/banda). Oltre a queste tipologie di azioni, alcuni governi europei, partendo dalle linee guida fornite dalla Commissione Europea in materia di utilizzo dei Fondi Strutturali, hanno deciso di intervenire direttamente con la realizzazione di infrastrutture e pilotare l evoluzione del mercato da uno scenario di unbundling in uno in cui le facilities sono di proprietà pubblica e vengono rilasciate, con una logica di Open Access (precompetitività e trasparenza), agli operatori privati interessati. A livello nazionale, il governo italiano ha recepito le raccomandazioni europee contenute in e-europe 2005, nelle linee guida sull utilizzo dei FESR e proposto una serie di iniziative che vedono il coinvolgimento diretto della Pubblica Amministrazione. Le proposte di intervento vengono condotte comunque secondo logiche di precompetitività e non sovrapposizione all azione del mercato, coerentemente a quanto stabilito, tra l altro, all interno del nuovo Codice delle Comunicazioni (Pubblicato sulla G.U. n.215 del 15 settembre 2003). In particolare art. 5 e art. 6 del suddetto Codice viene chiarito il ruolo delle Regioni e degli Enti Locali, specificando che gli interventi infrastrutturali delle PAL devono essere condotti in coerenza con i principi di 6

7 tutela dell unità economica, di tutela della concorrenza, di sussidiarietà, [ ] in conformità con quanto previsto dall ordinamento comunitario ed al fine di rendere più efficace ed efficiente l azione dei soggetti pubblici locali e di soddisfare le esigenze dei cittadini e degli operatori economici (art.5, comma2). Seguendo questa impostazione il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), con la delibera n.17/2003 del 9 maggio ( Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate - rifinanziamento legge 208/98 per il triennio ), ha previsto un accantonamento di 900 milioni di euro a favore della Ricerca, della Società dell'informazione (infrastrutture materiali e immateriali), delle Reti a carattere interregionale. Il Ministro delle Comunicazioni, il Ministro dell Economia e delle Finanze, il Ministro per l Innovazione e le Tecnologie e Sviluppo Italia S.p.A. hanno sottoscritto, in data 12 marzo 2003, un Memorandum d intesa per la realizzazione di un Programma per lo sviluppo della Larga Banda nel Mezzogiorno che prevede sia misure a sostegno dell offerta, per la realizzazione di infrastrutture pubbliche di rete, che misure a sostegno della domanda, atte a favorire il consumo di servizi a larga banda. Le azioni previste dal programma traggono motivazione da un quadro di riferimento conoscitivo che evidenzia la necessità di interventi volti a promuovere sia lo sviluppo infrastrutturale e le condizioni di accesso sia i servizi e i contenuti a larga banda. Il suddetto Programma è stato approvato dal CIPE alla fine dello scorso anno su mandato diretto del Governo - con un finanziamento di 300 milioni di euro, di cui 150 destinati allo sviluppo delle Infrastrutture (Ministero delle Comunicazioni) e gli altri 150 per la realizzazione di progetti per lo sviluppo di servizi applicativi multimediali ad alto valore aggiunto (Ministro per l'innovazione e le Tecnologie). Il progetto, che ha una durata di cinque anni è coordinato direttamente da Sviluppo Italia; l attuazione sarà curata da due società, controllate direttamente da Sviluppo Italia, una per le infrastrutture e una per i servizi, ossia più precisamente: - Innovazione Italia S.p.A., per la definizione, promozione e realizzazione di interventi su contenuti e servizi. Lo sviluppo della Società dell Informazione e del sistema a rete ICT può essere realizzato, infatti, promuovendo la disponibilità di applicazioni e servizi la cui tecnologia abilitante è costituita da reti affidabili ad alta velocità fra loro interconnesse. Tale sistema garantisce a tutta l utenza - imprese, pubblica amministrazione e cittadini - condizioni di facilità di accesso, di costi sostenibili e qualità elevata. - Infratel Italia, si tratta di una società di scopo costituita su iniziativa del Ministero delle Comunicazioni e di Sviluppo Italia con l obiettivo di favorire lo sviluppo di infrastrutture a larga sul banda sul territorio nazionale e di ridurre il digital-divide". Il capitale sociale di Infratel Italia è di 1 milione di euro. L offerta di infrastrutture di questo tipo è destinata a colmare il ritardo nelle dotazioni di 7

8 infrastrutture abilitate quali le infrastrutture di lunga distanza ( backbone ) le reti di accesso metropolitane o MAN ( Metropolitan Area Network ) e le RAN ( Regional Area Network ). Lo sviluppo delle infrastrutture, da perseguirsi mediante l utilizzo delle tecnologie più opportune, avverrà nel rispetto dei principi di non discriminazione degli operatori, nell ambito dell utilizzo delle medesime a titolo oneroso, e di aperture del mercato nonché secondo criteri di integrazione e complementarietà. La società è operativa da marzo 2004 e le attività sono concentrate, almeno nella fase iniziale, esclusivamente nel Mezzogiorno. Il 22 marzo 2005 Infratel ha pubblicato un bando di gara (base d asta pari a circa 127 milioni di euro) per la realizzazione di infrastrutture in fibra ottica nelle Regioni: Abruzzo e Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia Il Programma WI-PIE 1 In questo contesto di iniziative pubbliche, la disponibilità delle infrastrutture a banda larga e dei servizi ad essa correlati, è ritenuta dalla Regione Piemonte fattore strategico per sostenere ed incrementare il livello di competitività del sistema economico regionale ed accelerare la transizione delle PMI verso modelli di business, basati sulla capacità di interagire efficacemente, grazie all utilizzo delle moderne tecnologie ICT. Tale processo di adeguamento risulta fondamentale per impedire la marginalizzazione del Piemonte rispetto ai contesti socio-economici delineati in ambito nazionale ed europeo. La porzione del territorio su cui intervenire in modo diretto è quella destinata a subire fenomeni di digital divide, cosiddetti di lungo periodo, ovvero quella in cui, secondo i piani di investimento degli operatori, la popolazione non disporrà mai delle medesime opportunità di accesso ad Internet a banda larga oggi disponibili nelle aree coperte. La motivazione è insita nel fatto che le centrali che servono tale popolazione non hanno un collegamento ad alta velocità alla rete generale, e non l avranno in un futuro prevedibile perché gli operatori ritengono non giustificabili gli investimenti in tali aree. L analisi dell evoluzione del digital divide in Piemonte mostra come in molte aree il divario territoriale risulti comunque rilevante in termini di popolazione non raggiunta, ad esempio, da soluzioni di servizi a banda larga di tipo xdsl (cfr. Figura 1) 1 8

9 Figura 1 - Il Digital Divide di lungo periodo Il digital-divide di lungo periodo (Figura 1) rimane particolarmente sentito: la popolazione non raggiungibile nel breve periodo dalla banda larga è circa il 20% dell intera popolazione contro un valore nazionale medio del 10%. In tale contesto è stato avviato il Programma WI-PIE, ovvero il piano regionale per lo sviluppo della banda larga in Piemonte, finalizzato a favorire uno sviluppo il più possibile omogeneo della larga banda ed incentivare l innovazione tecnologica, anche attraverso la crescita dell offerta di mercato. Tale programma rappresenta un piano di intervento infrastrutturale, costruito in modo tale da innescare le dinamiche di mercato nelle aree periferiche del territorio, dove lo stato della domanda (in termini di fabbisogno e concentrazione di utenti) non ha incentivato l azione di investimento degli operatori privati. L intervento della Regione si sviluppa su diverse linee strategiche che sono costruite in modo da massimizzare l efficienza del modello proposto, promuovendo l estensione territoriale della dorsale (matrice di interconnessione tra i componenti del sistema economico regionale) e la realizzazione di una infrastruttura di accesso, basata sull utilizzo di tecnologie innovative ed in generale sui paradigmi della banda larga. Su questo fronte gli interventi possibili prevedono l acquisizione di infrastruttura d accesso basata su tecnologie tradizionali wireline (fibra ottica, Linea strategica 3 Favorire l accesso) e nelle aree rurali e montane (nelle quali l azione pur incentivata degli operatori risulti antieconomica e pertanto non sostenibile) l utilizzo di innovative soluzioni d accesso quali Wi-Fi e le moderne tecnologie di trasporto satellitare bidirezionale (Linea strategica 4 Territorio senza fili) In questo modo vengono determinate le condizioni tecnologiche e di mercato affinché l opportunità d accesso alla banda larga risulti un valore realmente diffuso. 9

10 Wi-Pie: Linea Strategica 3 Lo sviluppo della Linea strategica 3 Favorire l accesso è finalizzato alla realizzazione di infrastrutture di telecomunicazioni nelle aree del territorio regionale dove lo stato attuale della domanda non è stato sufficiente ad innescare l azione di investimento degli operatori di mercato. L assunzione del principio di non sovrapposizione al mercato alla base dello sviluppo del Programma Wi-Pie impone all Amministrazione regionale di muoversi secondo una logica che non prevede la realizzazione di infrastrutture da utilizzare come strumento di concorrenza contro i soggetti economici privati, bensì adottare iniziative finalizzate all adozione di modelli di investimento, che risultino incentivanti rispetto alla crescita e allo sviluppo degli operatori di mercato. E evidente pertanto come l obiettivo della Regione Piemonte non sia l acquisizione e la gestione pubblica delle infrastrutture e dei servizi telematici, ma l implementazione di una serie di misure, finalizzate ad innescare l azione degli operatori di mercato. In particolare, con l attuazione della Linea strategica 3 la Regione Piemonte si pone l obiettivo di sostenere lo sviluppo di infrastrutture d accesso in fibra ottica nelle aree del territorio regionale attualmente svantaggiate rispetto alla disponibilità di infrastrutture a banda larga. Lo sviluppo delle infrastrutture verrà condotto da Regione Piemonte con un ruolo di coordinamento rispetto alle Province piemontesi, che si configureranno come ma avrà come soggetti attuatori sui territori di competenza, definendo localmente ambito di intervento e livelli di priorità. In tale contesto, il CSI Piemonte è stato individuato dalla Regione Piemonte come Soggetto Attuatore della Linea Strategica Obiettivi generali Gli obiettivi ed i principi di riferimento alla base dell intervento dei comuni di Moncalieri, Nichelino, Trofarello e La Loggia, risultano coerenti con quanto proposto dalla Regione Piemonte nell ambito del programma Wi-Pie, in termini di promozione e sviluppo omogeneo sul territorio della banda larga. L obiettivo del progetto PTI è di rendere disponibili infrastrutture di telecomunicazioni, propedeutiche allo sviluppo dei servizi a banda larga, mantenendo fermo il principio di precompetitività e la salvaguardia del necessario regime di concorrenza. In tal senso, agire per assicurare la disponibilità dei servizi agli utenti finali, individuando soggetti da coinvolgere, processi organizzativi e regole di ingaggio dell infrastruttura realizzata, tali da garantire la possibilità per soggetti privati che intendono operare sul mercato quali service provider (Operatori TLC), di 10

11 utilizzare l infrastruttura messa a disposizione a parità di condizioni, senza alcuna preclusione ed in piena trasparenza per sviluppare ed erogare servizi di accesso alla rete. In questo modo anche gli operatori di mercato si trovano nelle condizioni di portare la propria offerta di mercato in aree in cui, in condizioni normali di mercato, la domanda non giustificherebbe gli elevati costi di investimento (assunti in questo scenario dalla PA). In tal modo si innalza la capacità del territorio di attrarre nuovi insediamenti produttivi Individuazione delle alternative progettuali La soluzione proposta si esplica attraverso la soluzione tecnologica della fibra ottica. Tale soluzione è l unica presente sul mercato in grado di portare grandi capacità di banda sul territorio favorendo lo sviluppo di servizi di accesso a larga banda che possano essere sostenibili in periodi temporali di medio e lungo termine. Il processo di realizzazione dell intervento proposto prevedrà una procedura di gara aperta agli operatori di telecomunicazione; a questi sarà delegata la progettazione esecutiva dell intervento al fine di premiare la proposta realizzativa più soddisfacente. Questo aspetto si configura come unica alternativa progettuale allo studio di fattibilità in quanto, essendo la tecnologia predeterminata, potranno verificarsi unicamente variazioni dei tracciati delle dorsali in fibra ottica. Queste variazioni potrebbero determinare costi di realizzazione diversi da quanto preventivato non costituendo però una vera alternativa Modalità di gestione dell opera Mediazione verso gli operatori La predisposizione dell intervento del PTI sulle infrastrutture di telecomunicazioni, è basata su due principi fondamentali: non sovrapposizione all azione del mercato; sostenibilità nel tempo degli interventi proposti. Il principio di non sovrapposizione è rappresentato dalla definizione del ruolo precompetitivo rispetto al mercato della Pubblica Amministrazione Locale, coerentemente a quanto stabilito, tra l altro, all interno del nuovo Codice delle Comunicazioni (Pubblicato sulla G.U. n.215 del 15 settembre 2003). Partendo da questi presupposti, non si intendono realizzare infrastrutture da utilizzare come strumento di concorrenza contro i soggetti economici privati, bensì adottare iniziative finalizzate ad innescare l azione degli operatori di mercato. In quest ottica i comuni facenti parte del PTI si propongono di assumere il ruolo di propulsore, con un azione precompetitiva sulla catena del valore di un mercato che deve essere innescato e posto nelle condizioni di poter 11

12 superare l inerzia iniziale e guadagnare capacità di sviluppo e autosostenibilità; conseguenza diretta di queste affermazioni è che l infrastruttura realizzata dovrà risultare aperta a tutti gli operatori di mercato. A tal scopo l attività di mediazione verso gli operatori sarà affidata tramite l adozione congiunta alla fornitura del meccanismo di concessione dei servizi correlati alla mediazione economica. Tale impostazione prevede che il servizio di gestione dell infrastruttura realizzata, intesa come servizio di manutenzione e di mediazione sul mercato finalizzata alla massima allocazione delle infrastrutture disponibili venga concesso all operatore di telecomunicazioni aggiudicatario della fornitura tramite il meccanismo di selezione, di seguito descritta in dettaglio. La soluzione proposta consente l abbattimento dei costi ricorrenti (legati alla manutenzione e gestione delle infrastrutture) e, allo stesso tempo, garantisce un adeguato livello di controllo nello sviluppo del Progetto. Il PTI, in virtù del Contratto di Concessione (di seguito descritto), potrà disporre degli strumenti amministrativi per la verifica delle politiche di mercato applicate dal concessionario selezionato. Il rispetto dei principi comunitari nella scelta del concessionario vengono garantiti dall espletamento di una procedura di selezione pubblica che vedrà valutare il progetto non solo dal punto di vista della realizzazione dell infrastruttura ma anche sotto l aspetto della definizione del processo di gestione e valorizzazione. Gli operatori partecipanti alla gara saranno valutati, infatti, sulla base di criteri che definiranno: 1. l efficacia del disegno di rete presentato (combinazione di infrastrutture esistenti e di tratte da realizzare ex-novo), in termini di numero di punti intercettati. Costituirà elemento di premialità la capacità del disegno di rete presentato dagli operatori partecipanti, di intercettare ulteriori punti rispetto a quelli indicati nel progetto originario. Tali punti aggiuntivi potranno essere selezionati da un insieme di punti forniti come opzionali nell ambito del capitolato di gara, dovranno insistere nelle aree che fanno parte dei quattro comuni facenti parte del PTI. 2. la qualità delle prestazioni offerte rispetto alle attività oggetto della concessione di servizio. A questo livello sarà valutato, ad esempio, il prezzo che il concessionario si impegnerà a garantire nei confronti del mercato rispetto all affitto di coppie di fibra ottica spenta, partendo da un valore massimo di riferimento stabilito dalla Stazione Appaltante; Il meccanismo adottato consente potenzialmente una maggiore efficacia in termini di valorizzazione delle infrastrutture esistenti. Si precisa che a seguito della procedura di gara dovranno essere formalizzati due distinti rapporti contrattuali: Il contratto di appalto di fornitura dell infrastruttura per il quale l aggiudicatario percepirà il corrispettivo di appalto rappresentato dalla base d asta di gara decurtata dello sconto offerto; 12

13 Il contratto di concessione con cui verranno concesse all aggiudicatario le attività di gestione e manutenzione dell infrastruttura realizzata. Questo contratto sarà stipulato solo dopo la realizzazione dell infrastruttura e non sarà oneroso in quanto la controprestazione a favore del concessionario sarà rappresentata esclusivamente dal diritto di gestire funzionalmente l infrastruttura e di sfruttarla economicamente Il Contratto di Concessione Il contratto di concessione, che verrà stipulato tra il proprietario dell infrastruttura e l operatore selezionato, sarà strutturato in modo da delegare a quest ultimo le attività di manutenzione (e gli oneri annessi) e la commercializzazione delle infrastrutture verso gli altri operatori di mercato. La Concessione avrà durata pluriennale (20 anni più eventuale rinnovo per ulteriori 10 anni). Dal contratto di concessione deriveranno le seguenti situazioni giuridiche soggettive: Il Concessionario La funzione ricoperta dal Concessionario è quella del wholesaler, ovvero del soggetto che affitta all ingrosso, agli operatori autorizzati, l utilizzo dell infrastruttura (coppie di fibra spenta), con il fine rendere disponibili soluzioni di accesso a banda larga, in aree territoriali attualmente scoperte. Al Concessionario verrà affidata la gestione, la manutenzione e l ampliamento della rete con oneri a proprio carico ed il compito di stipulare contratti di servizio con gli operatori di mercato attraverso azioni promozionali autonome, per tutta la durata della concessione. Corrispettivo per tale attività sarà rappresentato esclusivamente dal diritto di sfruttare commercialmente le infrastrutture affidate in concessione. Sarà richiesto inoltre al Concessionario la garanzia di funzionalità e affidabilità (secondo specifici livelli di servizio, definiti nel Capitolato tecnico) sulle coppie fornite. Il concessionario dovrà rispettare le seguenti prescrizioni contrattuali: Obbligo di manutenzione ordinaria e straordinaria della infrastruttura. Il Concessionario provvederà alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell infrastruttura con oneri a proprio carico. Realizzazione nuovi rilegamenti e terminazioni Qualora, al fine di poter usufruire della infrastruttura principale, siano necessarie opere di realizzazione di rilegamenti e terminazioni per raggiungere le utenze, tali opere saranno a carico del Concessionario. Le nuove opere dovranno essere gestite con identico vincolo di destinazione della dorsale ottica inizialmente realizzata. 13

14 Formalizzazione dei contratti di servizio Il Concessionario dovrà stipulare direttamente i contratti di servizio con gli operatori di mercato che saranno interessati all utilizzo della infrastruttura. Tali contratti dovranno necessariamente avere durata non eccedente la durata della concessione. Il Concessionario dovrà rendere pubbliche le condizioni economiche, la durata e le relative tipologie contrattuali che potrà stipulare, sempre nel rispetto dei vincoli derivanti dal progetto presentato in gara. Al fine del rispetto del principio di non discriminazione e per evitare condizioni di predominanza da parte di un singolo operatore di mercato, il Concessionario sarà tenuto al rispetto delle medesime condizioni con tutti gli operatori del mercato che ne faranno richiesta. Figura 2 - Catena del valore e soggetti coinvolti. 2. FATTIBILITÀ TECNICA 2.1. Indicazioni tecniche di base ed esplorazioni progettuali Scenario architetturale Lo studio di fattibilità è stato definito in modo da intercettare come utenza beneficiaria il sistema delle aziende, distribuite sul territorio del PTI (Moncalieri, Nichelino, Trofarello e La Loggia). 14

15 Partendo da questo obiettivo, le aree più interessanti sono rappresentate dalle porzioni di territorio collocate nelle zone interstiziali tra i domini comunali, in cui risultano localizzati tipicamente gli insediamenti industriali. Le infrastrutture che verranno realizzate in questo ambito saranno pertanto dorsali in fibra ottica disegnate, su una dimensione intercomunale, in modo tale da intercettare le aree industriali, gli insediamenti produttivi e le sedi di Pubblica Amministrazione che più necessitano di collegamenti a banda larga. Le dorsali in fibra ottica prevedono una struttura che può essere così riassunta: rilegamenti, ovvero tratte di infrastruttura che partendo da un pozzetto di spillamento collocato sulla dorsale principale, consentono il raggiungimento delle terminazioni utente; il rilegamento termina in un pozzetto utente sito a ridosso della parete esterna della sede d utente da interconnettere ; pozzetti di spillamento, realizzati secondo una spaziatura (indicativamente uno ogni 500 metri) tale da garantire flessibilità ed ampia copertura territoriale; tali pozzetti consentono inoltre l interconnessione dei rilegamenti all infrastruttura di dorsale principale. Il passo di spillamento, inteso come distanza tra i pozzetti di spillamento, è fornito solo indicativamente: in generale, si tenderà ad avere un alta concentrazione in corrispondenza delle aree più industrializzate, mentre si avrà un passo più ampio nelle aree a minore concentrazione d utenza; pozzetti utente, utilizzati per la terminazione del rilegamento e la predisposizione della terminazione utente; locali tecnici attrezzati (Nodi Backbone) in cui consentire l interconnessione con le reti degli operatori di mercato. L architettura di riferimento per il progetto prevede che la dorsale ottica sia modellata in modo da intercettare i nodi di Backbone identificati sul territorio provinciale ed i punti beneficiari dell intervento (paragrafo 2.1.3). Al fine di consentire il raggiungimento delle terminazioni utente, sono previsti dei tratti di infrastruttura che derivano dalla dorsale principale. Tali tratti sono definiti come rilegamenti e possiedono le medesime caratteristiche dell infrastruttura di dorsale a meno del numero di fibre ottiche che può essere inferiore (vista la terminazione dell infrastruttura in una sede d utenza). I rilegamenti saranno interconnessi alla dorsale mediante i pozzetti di spillamento e termineranno necessariamente in un pozzetto utente per l interconnessione ai punti di interesse definiti. La dorsale ottica si interconnetterà, attraverso infrastrutture in fibra ottica già presenti sul territorio (Progetto Linea 3 Provincia di Torino) al sito in cui è presente un nodo di Backbone) Oggetto dell intervento L intervento descritto nel presente studio di fattibilità prevede la realizzazione di una rete in fibra ottica per un estensione stimata di circa 45 km. 15

16 La dorsale potrà essere realizzata attraverso la costruzione ex-novo di apposita ed idonea infrastruttura, oppure attraverso l utilizzo di infrastrutture esistenti quali ad esempio dorsali in fibra ottica, pubblica illuminazione interrata ed aerea, rete fognaria, canalizzazioni dimesse (acqua, fogna, gas), etc. La scelta del contraente per l acquisizione della dorsale in fibra ottica potrà avvenire attraverso l espletamento di una procedura di gara d appalto di fornitura e gestione in concessione secondo i principi di diritto comunitario (DIR 2004/18/ce), e del D. Lgs. 163/06 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE, entrato in vigore il 1/7/06 (procedura già utilizzata per la realizzazione di infrastrutture in fibra ottica spenta relativamente alla Linea 3 del Programma Wi-PIE). Nel progetto in questione, finalità della Stazione appaltante è quella di assicurarsi la fornitura di un prodotto con determinate qualità e i lavori da eseguirsi sono necessari al solo fine di consentire la fornitura stessa. La qualificazione della procedura di gara di affidamento secondo la disciplina di appalti di forniture si riconduce, quindi, alla primaria esigenza di perseguimento delle finalità istituzionali, volte a facilitare l accesso alle tecniche informatiche da parte degli Enti, fornendo loro la connessione tecnica ed operativa. Va inoltre evidenziato che le modalità di realizzazione della infrastruttura necessaria e le relative specifiche di esecuzione saranno condizionate dalle diverse disposizioni contenute nei Regolamenti degli Enti proprietari del suolo su cui i partecipanti alla gara (e quindi i potenziali fornitori) riterranno più opportuno operare. In altri termini, non sarà possibile - e nemmeno si vorrà - imporre una specifica modalità di realizzazione dell infrastruttura in quanto sarà onere del partecipante alla gara fornire un progetto che maggiormente rispecchi le esigenze della Stazione Appaltante, anche andando ad utilizzare il più possibile infrastrutture già esistenti attraverso accordi tra potenziali concorrenti configurando in tal modo scenari che al momento dell indizione della gara non possono essere previsti Analisi domanda e definizione tracciato Il presente studio di fattibilità determina l infrastruttura sopra descritta tramite l implementazione di un tracciato che, partendo da infrastrutture in fibra ottica già esistenti sul territorio, si snoda attraverso i comuni di Moncalieri, Nichelino, Trofarello e La Loggia andando ad intercettare i punti di interesse individuati. La localizzazione fisica di tali punti è esplicitata con i rispettivi indirizzi fisici nella tabella seguente. Punto Descrizione Indirizzo Località P1 Area commerciale Via Juglaris Moncalieri P2 Asilo nido Arcobaleno Via Pininfarina Moncalieri P3 Asilo Nido Palloncino Blu Via Cernaia Moncalieri P4 Asilo nido, materna, elementare Marco Polo Via Duccio Galimberti Moncalieri P5 Biblioteca Civica Via Cristoforo Colombo Moncalieri P6 Campo da Calcio - Testona Via Settembrini Moncalieri P7 Campo da Calcio Vignotto Strada Vignotto Moncalieri P8 Casa di Riposo Vitrotti 3 Via Martiri della Libertà Moncalieri P9 Casa di Riposo Vitrotti 5 Via Martiri della Libertà Moncalieri 16

17 P10 Caserma dei Carabinieri Via De Gasperi Moncalieri P11 Centro d'incontro Via Gramsci Moncalieri P12 Centro Polifunzionale Via Juglaris Moncalieri P13 Centro Zoe Via Torquato Tasso Moncalieri P14 Complesso scolastico Via Saluzzo Moncalieri P15 Fonderie Ex-Limone Via Pastrengo Moncalieri P16 Magazzino Comunale Via Panissera Moncalieri P17 Palazzina Cimitero Strada Torino Moncalieri P18 Palazzina di Proprietà Via Santa Croce Moncalieri P19 Palazzo Comunale Via Della Rimembranza Moncalieri P20 Palestra Einaudi Via Einaudi Moncalieri P21 Passaggio pedonale Altri punti P22 Punto Origine Altri punti P23 Scuola, imbocco eremo attraverso strada Revigliasco, cimitero Via Massimo D'Azeglio Moncalieri P24 Scuola Elementare Barruero Via Stazione Sangone Moncalieri P25 Scuola Elementare G. Marconi Strada Revigliasco Moncalieri P26 Scuola Elementare I. Calvino e Media Follerau Via Pannunzio Moncalieri P27 Scuola elementare Maina Strada Vignotto Moncalieri P28 Scuola Elementare S.Pellico Via Real Collegio Moncalieri P29 Scuola Materna Boccia d'oro Strada Torino Moncalieri P30 Scuola Materna Borgo Mercato Via Juglaris Moncalieri P31 Scuola Materna C. Chaplin Via Pannunzio Moncalieri P32 Scuola Materna Centro Storico Via Alfieri Moncalieri P33 Scuola Materna ed Elementare Gabelli Via Ponchietti Moncalieri P34 Scuola Materna ed Elementare Pinocchio Via Cernaia Moncalieri P35 Scuola Materna La Gabbianella Strada Revigliasco Moncalieri P36 Scuola Materna Maina Strada Vignotto Moncalieri P37 Scuola Materna P.Canonica ed Uffici Vari Via Palestro Moncalieri P38 Scuola Media N. Costa Strada Revigliasco Moncalieri P39 Scuola media Pirandello Via Ponchietti Moncalieri P40 Tribunale Via Cristoforo Colombo Moncalieri P41 Uffici ASL e Uffici Vari Via Real Collegio Moncalieri P42 Uffici comunali Via Gramsci Moncalieri P43 Uffici Comunali - Ex Carcere Via Real Collegio Moncalieri - Zona Industriale Carpice Moncalieri - Zona industriale Vadò Moncalieri P59 Nuovo Ospedale Moncalieri Moncalieri Tabella 1 - PDI Comune di Moncalieri P53 ITIC Erasmo da Rotterdam Via XXV Aprile, 139 Nichelino P54 ITIS Maxwell Via XXV Aprile, 141 Nichelino P55 Municipio P.zza di Vittorio 1/P.zza C. Battisti Nichelino P56 Teatro Superga Via Superga, 44 Nichelino P57 Uffici Comunali Decentrati Piazza Camandona 11 Nichelino - Zona Industriale Nichelino Tabella 2 - PDI Comune di Nichelino P44 biblioteca/ufficio istruzione Via Vittorio veneto n. 11/13 La Loggia P45 Centro polifunzionale Via 4 novembre n. 6 La Loggia P46 Ex consultorio Via Bistolfi n. 51 La Loggia P47 Ex municipio Via Bistolfi n. 25 La Loggia P48 Nuova Scuola Materna Via della Chiesa n. 18 La Loggia 17

18 P49 Palazzo Comunale Via Bistolfi n. 47 La Loggia P50 Scuola elementare La Loggia P51 Scuola materna "G. Bovetti" La Loggia P52 Scuola media Via della Chiesa n. 45 La Loggia Tabella 3 - PDI Comune di La Loggia P58 Comune Trofarello P.zza I Maggio, 11 Trofarello Tabella 4 - PDI Comune di Trofarello L individuazione dei punti è il risultato dell attività di confronto svolta con i Tavoli di Lavoro istituiti dal PTI. Nell immagine seguente (Figura 3) è possibile osservare l ipotesi di tracciato complessivo del progetto. Figura 3 - Ipotesi tracciato complessivo Il tracciato fisico (riportato in Figura 3) rappresenta l ipotesi di lavoro adottata nel presente studio di fattibilità e viene fornito a livello esclusivamente indicativo. Le procedure ad evidenza pubblica, adottate per selezionare il fornitore di riferimento, saranno strutturate in modo da lasciare una certa discrezionalità nella selezione dei percorsi fisici, fermi restando i vincoli sopra descritti - sui punti da intercettare. 18

19 A tal proposito non vengono fornite indicazioni particolari sul percorso fisico di congiunzione tra due punti adiacenti, per evitare che queste rappresentino prescrizioni ed impedimento al principio di ottimizzazione economica a cui i partecipanti alla gara saranno soggetti Rapporti dell infrastruttura proposta con quelle già esistenti degli operatori di TLC Uno degli obiettivi del presente progetto è di porsi in una logica contrapposizione con il mercato, bensì adottare meccanismi di intervento e procedure implementative tali da valorizzare gli investimenti già condotti dagli operatori e realizzare infrastrutture ex-novo nelle aree in cui infrastrutture degli operatori risultino inesistenti o non disponibili. Le procedure di gara individuate e sopra descritte consentono di muoversi in questa direzione e disporre di una dorsale che, pur unitaria, potenzialmente può risultare costituita di tratte già esistenti ed altre da realizzare exnovo. Dall analisi informale condotta gli unici operatori che dispongono di infrastrutture sulle aree interessate, sono Telecom Italia, Fastweb e Colt Telecom. La posizione di Telecom Italia non risulta sufficientemente chiara da definire la disponibilità ed un costo di riferimento. Fastweb e Colt Telecom dispongono di infrastruttura in fibra ottica che da Torino si snodano attraversando l asse Moncalieri-Trofarello. Fastweb risulta inoltre concessionario dell infrastruttura in fibra ottica realizzata nell ambito del Progetto Linea 3 del Programma Wi-Pie; questa infrastruttura è rappresentata in colore rosso nella seguente figura 4. Nella medesima figura è rappresentata un ulteriore infrastruttura in fibra ottica già esistente (colore rosa) di proprietà dell Università degli Studi di Torino. 19

20 Figura 4 Dettaglio Infrastrutture esistenti Specifiche tecniche di realizzazione L infrastruttura in fibra ottica potrà essere realizzata attraverso la costruzione ex-novo di apposita ed idonea infrastruttura, oppure attraverso l utilizzo di infrastrutture esistenti quali ad esempio dorsali in fibra ottica, pubblica illuminazione interrata ed aerea, rete fognaria, canalizzazioni dimesse (acqua, fogna, gas), etc. In particolare, vengono distinte le seguenti componenti: Componenti infrastrutturali di tipo A : Infrastrutture realizzate ex-novo secondo la definizione e le specifiche tecniche di seguito descritte. Componenti infrastrutturali di tipo B : un cavo in fibra ottica monomodale aderente agli standard definiti dalla normativa ITU-T G.655 (almeno 48 coppie) e posato ex-novo all interno di opportuna tubazione esistente (tubi/tritubi ad uso telecomunicazioni,pubblica illuminazione interrata ed aerea, rete fognaria, etc.). Componenti infrastrutturali di tipo C : Cavi in fibra ottica (almeno 12 coppie) esistenti e resi disponibili dall Appaltatore, aderenti agli standard definiti dalla normativa ITU-T G.655 o G

21 Realizzazione ex-novo Ove non sia disponibile infrastruttura per la posa dei cavi in fibra ottica sarà necessario procedere alla realizzazione ex-novo che prevede oltre alla posa delle tubazioni e della fibra ottica anche la realizzazione delle opere accessorie quali lo scavo ed il ripristino della carreggiata qualora si intervenga sul manto stradale. Vengono presi in considerazione tipi diversi di intervento più o meno invasivi che saranno applicati in base alle concessioni ed ai regolamenti vigenti sulle singole tratte. a) Scavo tradizionale Lo scavo tradizionale è l intervento più costoso, ma garantisce un miglior ripristino della carreggiata stradale; per questo motivo è il tipo di intervento maggiormente richiesto dagli enti titolari delle principali strade. Si riporta di seguito ad esempio una sezione tipo di scavo. La larghezza e la profondità dello scavo saranno imposti dai singoli titolari dei vari tratti di strada percorsi. Le misure riportate sono puramente indicative. Figura 5 - Sezione tipo di posa in scavo Le tubazioni posate nello scavo troveranno appoggio continuo sul fondo dello stesso per tutta la loro lunghezza. Le tubazioni saranno annegate in opportune miscele di riempimento e segnalate con apposito nastro in Polietilene con scritta indelebile di avvertimento che indica la presenza di fibre ottiche. Si procederà poi al rifacimento della porzione di manto stradale secondo i regolamenti adottati dagli enti titolari delle singole tratte. b) Minitrincea Lo scavo della minitrincea comporta opere di scavo minori e conseguentemente costi inferiori nella realizzazione dell infrastruttura, intervenendo sulle strade per la larghezza strettamente necessaria al passaggio ed all interramento dei tubi, riducendo inoltre le opere di ripristino del manto stradale, i tempi di realizzazione 21

22 e l impatto ambientale dell intervento. Questo tipo di scavo sarà preferibile ogni qual volta le condizioni ambientali, strutturali e le prescrizioni imposte dagli enti titolari delle strade lo permettano. La larghezza e la profondità di scavo della mini trincea saranno imposti dai singoli titolari dei vari tratti percorsi e in ogni caso inferiori alle dimensioni dello scavo tradizionale in precedenza illustrato. In particolare si interviene per una larghezza tipicamente inferiore a 15 cm. Le tubazioni posate nello scavo troveranno appoggio continuo sul fondo dello stesso per tutta la loro lunghezza. Come per lo scavo tradizionale, le tubazioni saranno annegate in opportune miscele di riempimento e segnalate con apposito nastro in Polietilene con scritta indelebile di avvertimento che indica la presenza di fibre ottiche. Si procederà poi al rifacimento della porzione di manto stradale secondo i regolamenti adottati dagli enti titolari delle singole tratte. c) Attraversamento su ponti o viadotti Nelle zone in cui non sia possibile procedere con lo scavo, come nel caso di attraversamenti su ponti o viadotti, i cavi in fibra ottica saranno posati all interno di opportune canalette fissate sul bordo esterno della struttura muraria tramite staffe in ferro zincato. Si riporta di seguito ad esempio una sezione tipo. Le misure sono puramente indicative. Figura 6 - Sezione tipo di posa su attraversamento d) No-dig La tecnica no-dig sarà utilizzata solo in particolari circostanze qualora non sia possibile intervenire con le soluzioni più tradizionali e meno costose di scavo a cielo aperto esposte precedentemente. Tale soluzione permette attraverso l utilizzo delle tecniche di spingitubo, microtunneling e directional drilling di posare tubazioni sotterranee senza eseguire scavi a cielo aperto salvo la sezione di ingresso della macchina operatrice. e) Posa su ferrovie Nel caso fossero disponibili infrastrutture ferroviarie sarà presa eventualmente in considerazione la possibilità di posare le fibre all interno di infrastrutture esistenti lungo la tratta, la posa ex-novo di tubazioni nei pressi della massicciata o la posa aerea su palificazioni delle linee elettrificate. 22

23 Riutilizzo di infrastrutture esistenti a) Dorsali esistenti Al fine di limitare gli scavi e di conseguenza le spese di infrastrutturazione sarà privilegiato l utilizzo di infrastrutture di telecomunicazioni esistenti, già posate ed adeguate all utilizzo di cavi in fibra ottica. b) Altre infrastrutture Sempre nell ottica di limitare i lavori di scavo potranno eventualmente essere prese in considerazione altre infrastrutture quali canali o tubazioni diverse che possano essere utilizzate previa bonifica per l utilizzo richiesto o posando al loro interno particolari tipologie di fibre con tecniche specifiche (posa in tubazioni del gas, canali fognari, etc.) previa concessione dell ente gestore degli impianti esistenti e verifica preliminare della trasferibilità di tale concessione al proprietario dell infrastruttura Caratteristiche dei condotti I condotti hanno lo scopo di proteggere i cavi in fibra ottica sia al momento della posa sia durante il periodo di esercizio della rete. I condotti saranno costituiti da almeno tre tubi in Polietilene ad alta densità (PEHD) ciascuno avente le caratteristiche seguenti: diametro esterno di 50 mm. spessore pari ad almeno 2,9 mm. (PN6) bassa resistenza all attrito in modo da permettere il soffiaggio dei cavi I condotti vengono posati alla base delle trincee precedentemente descritte o all interno dei passaggi creati nel sottosuolo con tecniche alternative come il no-dig con andature il più rettilinee possibile e rispettando in ogni caso i raggi minimi di curvatura. Ove la lunghezza della tratta di posa superi la pezzatura del tritubo sarà necessario provvedere ad una giunzione dello stesso tale da garantire il perfetto allineamento delle estremità e la tenuta pneumatica dell intera tubazione Cavo ottico I cavi ottici saranno posati a regola d arte nelle tubazioni e/o canalizzazioni di distribuzione dedicate, rispettando tutte le normative di installazione (tensione di tiro, raggio di curvatura, etc.) onde evitare il degrado delle caratteristiche tecniche dei cavi e delle singole fibre. 23

24 I cavi in fibra ottica (a livello di dorsale e di rilegamento) rispetteranno preferibilmente le specifiche internazionali ITU-T G.655 ed in particolare: Parametro Diametro cladding Cut-off wavelength Bend performance Attenuazione Valore 125 μm nm. < 0.5 db 0.25 db/km I cavi utilizzati nelle tubazioni standard saranno di tipo Loose con tubetti colorati e guaina di protezione antiroditore. Figura 7 - Cavo in fibra ottica tipo Loose Per eventuali installazioni in ambienti diversi verranno utilizzati cavi specifici, quali ad esempio cavi armati in acciaio per la posa in canalizzazioni fognarie Pozzetti Lungo le diverse tratte saranno installati pozzetti, da utilizzare nei seguenti modi: rompitratta e per il cambio di direzione, utili nella posa delle fibre; spillamento per la derivazione dei rilegamenti dalla dorsale ottica verso le utenze da intercettare. pozzetto utente, per la terminazione del rilegamento e la predisposizione della terminazione utente. Saranno utilizzati pozzetti costruiti secondo le norme UNI EN 124 classe D 400 di dimensioni generalmente pari a 125x80 cm. Solo nel caso dei pozzetti utente, a ridosso della parete esterna dell utenza da interconnettere, potranno essere utilizzati indifferentemente pozzetti di manovra di dimensioni pari a 90x70 cm oppure 60x60 cm. Le distanze tra i pozzetti di spillamento lungo la dorsale saranno diverse in base al luogo di installazione degli stessi. Si tenderà ad avere un alta concentrazione dei pozzetti nelle aree urbane ed in corrispondenza delle aree 24

25 più industrializzate mentre saranno più diradati lungo le strade ove non siano presenti particolari aree da servire. Figura 8 - Muffola di giunzione All interno dei pozzetti di spillamento troveranno posto le muffole a tenuta stagna per la giunzione delle fibre. Tali muffole saranno ancorate all interno dei manufatti tramite opportune staffe di fissaggio. Figura 9 - Pozzetto con muffola di giunzione Le giunzioni delle fibre troveranno alloggiamento all interno delle muffole di giunzione e dovranno introdurre un attenuazione media sulle tratte inferiore a 0.1 db e comunque non superiore a 0.2 db per ogni singola giunzione Collaudo Lo scopo del collaudo è di verificare la corretta installazione degli impianti nonché la loro rispondenza agli standard qualitativi e funzionali richiesti a livello di Capitolato Tecnico, nell ambito delle procedure di gara previste. 25

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