Masterplan. progetto di riqualificazione di parco michelotti

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1 master plan progetto di riqualificazione di parco michelotti Il nuovo Michelotti: il primo Smart Park di Torino Smart City, a totale ecosostenibilità e accessibilità. Torino, via Perugia / via Padova corso Novara Masterplan redatto dall'associazione culturale/ Piùconzero di Torino. Torino,

2 INDICE p. 2 PREMESSA p. 3 CONNESSIONI CON IL PROGETTO DI CANDIDATURA TORINO SMART CITY p. 4 IL QUADRO CONOSCITIVO 1. Il contesto storico-ambientale 2. Il contesto attuale p. 8 LINEE DI AZIONE STRATEGICA p. 9 LA PROPOSTA DI INTERVENTO 1. Gli obiettivi 2. Le vocazioni 3. Articolazione per ambiti funzionali a. Area per l infanzia b. Laboratori e sale polifunzionali c. Biblioteca, Teatro, Performance d. Centro di accoglienza e. Area per attività sportive 4. Il sistema del verde 5. Interconnessioni interne ed esterne al parco 6. L accessibilità fisica e sensoriale 7. Interventi per la riqualificazione e la fruizione p. 27 IL MODELLO DI GESTIONE 1. Il comitato, ruolo e componenti 2. Gli strumenti attuativi 3. Stima dei costi di gestione p. 29 IL PIANO DI COMUNICAZIONE p. 32 GRUPPO DI LAVORO DI PIÙCONZERO ALLEGATO: SCHEDE RELATIVE ALLE COSTRUZIONI DELL'EX ZOO MASTER PLAN - 01

3 PREMESSA Il presente Master Plan è stato redatto dall Associazione Piùconzero attraverso un gruppo di lavoro costituito da soci professionisti esperti in varie discipline, che hanno conferito gratuitamente le ore di lavoro necessarie per la redazione stessa nella banca del tempo di Piùconzero. L elaborato non si limita alla illustrazione degli interventi possibili, ma approfondisce il modello di governance da adottare per regolare e sviluppare i rapporti con i privati in modo da assicurare qualità e coerenza a interventi da realizzare necessariamente in progress e attraverso l apporto di soggetti esterni all Amministrazione, da finanziare con il ricorso al fund raising. L ambizione è di sperimentare un nuovo approccio nella gestione dei beni collettivi operando in stretto raccordo con l Amministrazione, facendo assumere ai privati un ruolo non solo di semplici gestori attuatori, ma di soggetti che possono interloquire in tutte le fasi del processo apportando valore aggiunto sia in termini di progettualità che sul piano delle risorse finanziarie. A seguito del confronto avviato con l Amministrazione Comunale, l Associazione ha elaborato una proposta di piano per consentire di realizzare la riqualificazione del Parco Michelotti in un quadro di coerenze definite. Il progetto di Master Plan definisce le linee di azione per gestire la trasformazione dell area coinvolgendo in tale percorso le comunità e i soggetti privati interessati. La proposta prende spunto dal progetto di una rete di associazioni (Pop rete dinamica) che si occupano di danza, di teatro, di antropologia e di sociale, che attraverso un processo di progettazione condivisa hanno elaborato un nuovo modo di abitare il parco, rivolto a diverse fasce di popolazione per restituire l area ad una fruizione collettiva. L obiettivo generale è quello di prefigurare un piano in grado di valorizzare l insieme delle strutture dell ex giardino zoologico per creare uno spazio vitale e attrattivo per i quartieri circostanti, in modo da rafforzare i legami fra l area verde e il centro della città, rendendo in questo modo più fruibili le sponde del Po. Per tale motivazione il Master Plan non si sofferma solo sugli interventi che interessano l area pertinenziale del parco, ma fornisce spunti di riflessione sulle reti pedonali e ciclabili da realizzare per migliorare l accessibilità della fascia fluviale e per collegare direttamente il quartiere Vanchiglia a Borgo Po e alle aree verdi collinari, e questo settore urbano al nuovo distretto universitario in costruzione in riva alla Dora. MASTER PLAN - 02

4 CONNESSIONI CON IL PROGETTO DI CANDIDATURA TORINO SMART CITY Il progetto di riqualificazione di Parco Michelotti si basa su alcuni principi (la sostenibilità ambientale ed economica, la piena accessibilità motoria e plurisensoriale, la sostenibilità sociale e il benessere di tutte le fasce di popolazione, senza distinzione di genere, di età, di provenienza, di abilità, e la sicurezza) che, facendo ricorso a progettazioni e ad azioni innovative anche dal punto di vista tecnologico, sono alla base delle attività promosse dal Comune di Torino conseguenti all'invito a presentare progetti pilota nell'ambito del CIP ICT PSP Work Programme 2012 dell'unione Europea dal titolo COMPETITIVENESS AND INNOVATION FRAMEWORK PROGRAMME (CIP) - ICT POLICY SUPPORT PROGRAMME. In particolare, il progetto è stato pensato per rispondere al Tema 3 ICT FOR HEALTH, AGEING WELL AND INCLUSION rispettivamente agli obiettivi: 3.2: Towards open and personalised solutions for active and independent living riguardante la fornitura di soluzioni flessibili e convenienti basate sulle ICT a sostegno attivo delle persone anziane. 3.7: Community building on Active and Healthy Ageing, relativa alla costruzione di una rete tematica con l'obiettivo di aumentare la consapevolezza, creare consenso, stabilire "coalizioni" di larga scala di servizi innovativi a sostegno dell'invecchiamento attivo e sano. In entrambi i casi, il progetto avrà lo scopo di dimostrare i vantaggi socioeconomici di buone prassi, reti e servizi - anche gestiti da piattaforme ICT - per favorire una vita attiva e indipendente e l'inclusione sociale alle persone anziane e ai loro accompagnatori. MASTER PLAN - 03

5 IL QUADRO CONOSCITIVO 1. Il contesto storico ambientale Il Parco Michelotti è posto in bella posizione, prossima al centro città, immediatamente a nord della chiesa della Gran Madre, lungo la riva destra del Po. E costituito dalla striscia, in declivio da corso Casale fino all argine, compreso fra il ponte della Gran Madre e il ponte Regina Margherita. L estremità sud del parco coincide con lo sbarramento curvilineo che interessa trasversalmente l intera sezione fluviale, dove potrebbe esserci spazio per una piccola conca di navigazione. Precedentemente la fascia più a valle del percorso era adibita a giardino zoologico di piccola taglia; tale impostazione, a padiglioni, vasche e recinti, ne caratterizza ancora l andamento. Gli spazi sono frammentati, interrotti da muri e recinzioni, i padiglioni versano in cattivo stato di conservazione e vi sono spesso addossate strutture precarie e cadenti. Come in tanti altri piccoli zoo, così frequenti nelle tante ville comunali delle città d'italia del novecento, la decadenza fu rapida e indecorosa, mentre i residui restano problematici e ingombranti. Infatti le strutture per la custodia e l esposizione degli animali, via via dismesse, hanno finito per ospitare attività sempre più precarie, incompatibili e rabberciate. La larghezza (sezione trasversale) del parco è di dimensione piuttosto modesta ed è addirittura divisa in tre fasce distinte: la prima, assai stretta, è la sponda del Po (argine e sentiero sterrato), in mezzo l ex giardino zoologico, la terza fascia, immediatamente a valle di corso casale, è riquadrata da rigide aiuole con cordoli, spazi asfaltati e fontane con lunghe vasche e zampilli. Il parco appare decisamente estraneo al quartiere precollinare che gli sta di fronte: forse a causa dell intenso traffico su corso Casale, o a causa dell aria abbandonata dell area, ma il parco non sembra un settore di arrivo, una meta, ma piuttosto un sito che si attraversa longitudinalmente senza sostare. Il rapporto con il fiume è in gran parte precluso da recinzioni e da siepi incolte. I ciclisti, a volte numerosi, passano sulla pista sterrata a bordo fiume o lambiscono corso Casale. L atmosfera è quella di un luna park smantellato che mette disagio e i punti di ristoro, tipo chioschetti da spiaggia o da dopolavoro non mettono allegria. In conclusione, si tratta di un buco nero nel contesto urbano, cui si è tentato in più riprese di dare una soluzione, ma senza successo. Eppure occorre sottolineare che, nonostante siano trascorsi 24 anni dalla sua chiusura, il ricordo dello zoo è ancora molto vivo nella generazione di torinesi che dal 1955 al 1987 lo hanno visitato e che oggi spesso frequentano l area bambini con i propri figli o nipoti. MASTER PLAN - 04

6 IL QUADRO CONOSCITIVO/.../ 2. Il contesto attuale Il parco Michelotti è un tratto essenziale della tratta urbana della corona verde e del Parco del Po, e il suo assetto va assolutamente migliorato. infatti, da sud fino al ponte Vittorio Emanuele riva sinistra e riva destra del Po mantengono confortevoli distacchi verdi. poi solo corso Moncalieri e lungo Po Piemonte sono orlati da un nastro verde piuttosto esile fino alla Gran Madre. Da qui il parco Michelotti ricostituisce il sistema lineare di verde rivierasco, che proseguirà ininterrotto verso Madonna del Pilone, Sassi, San Mauro e la pianura extraurbana. L area del parco attualmente si connota per la presenza di varie attività nate da esigenze spontanee, ma non organizzate secondo un progetto unitario. L area di pertinenza dell ex giardino zoologico, completamente recintata, si estende per circa mq dalla diga sul Po (a sud) fino all'altezza della bocciofila (a nord), e si sviluppa fra il viale che fiancheggia il corso Casale e la fascia di verde ripariale cresciuta lungo il margine lambito dalle acque del fiume. L ingresso principale si apre all'altezza di via Romani, in corrispondenza di una area a parcheggio pubblico. il parco è tagliato in senso longitudinale da una strada asfaltata a copertura dell'ex canale Michelotti, che consente al passante di dare uno sguardo all area dello zoo, in quanto essa è circondata da una recinzione di rete metallica. All interno permangono le costruzioni realizzate per ospitare gli animali quali: _il fabbricato comprendente otto vaste gabbie suddivise in zone riscaldate e all'aperto per i felini, alto quattro metri e sormontato da coni di vetro-cemento per favorire l'illuminazione naturale e dotati, sulla cima, di un sistema di aerazione; - 12 gabbie per scimmie e piccoli mammiferi con annessa un'isola per i giochi delle scimmie e una collinetta artificiale creata con la terra di riporto; - un ruscello, un laghetto-stagno con acqua corrente, isolotti sabbiosi e qualche angolo erboso con ciuffi di canne; - un recinto in pietra per gli struzzi; - un edificio con un ampio ricovero-stalla per le giraffe da un lato e dall altro lato per gli elefanti pure con un grande ricovero-stalla; - una piscina per i pinguini a sud, mentre all estremità opposta sorge il ricovero degli ippopotami. Il complesso è dotato anche di un edificio destinato ad acquario-rettilario, progettato dall'arch. Enzo Venturelli, che rappresenta l opera architettonica più rilevante; l edificio ha una pianta a T, il piano dell'acquario risulta ribassato di circa due metri rispetto al piano esterno del terreno, mentre il piano del rettilario è rialzato di circa due metri (cfr. in allegato, le schede relative alle costruzioni dell'ex zoo). MASTER PLAN - 05

7 IL QUADRO CONOSCITIVO/Il contesto attuale/.../ Una piccola porzione di area è occupata dalla biblioteca Geisser, dotata di sala di lettura e aula per conferenze; questo edificio dispone di un accesso indipendente dal controviale di corso Casale. Come noto, ad eccezione della biblioteca, tutte le strutture destinate ad ospitare gli animali versano in abbandono. Una piccola porzione di area è occupata dalla biblioteca Geisser, dotata di sala di lettura e aula per conferenze; questo edificio dispone di un accesso indipendente dal controviale di corso Casale. Come noto, ad eccezione della biblioteca, tutte le strutture destinate ad ospitare gli animali versano in abbandono. Nel corso degli anni queste piccole costruzioni, in attesa di dare una definitiva destinazione all area, sono state utilizzate temporaneamente per attività diverse adattandole alle nuove esigenze con l aggiunta di prefabbricati incongrui (strutture metalliche, casette in legno). Sono stati così realizzati dei magazzini, due bar, una sala da ballo (ex casa ippopotamo), una sala per dei gruppi teatrali e per esposizioni (ex casa giraffe). La parte dell area destinata in origine agli struzzi è stata attrezzata per i bambini e questo spazio è molto apprezzato da mamme e nonni nei mesi più caldi perché molto ombreggiato.. All esterno dell area recintata, lungo la riva del Po, il Comune ha realizzato una strada sterrata che passa sotto il ponte di corso Regina Margherita per connettersi al verde che prosegue verso Madonna del Pilone. mentre sul lato di corso Casale l ampia fascia del controviale è arricchita da aiuole verdi e fontane. Sul limite del giardino verso il fiume il parco è orlato da un viale di ginkgo biloba, mentre al centro dell area sono rimasti i platani secolari cresciuti lungo il bordo del canale Michelotti coperto nella prima metà del 900. Le intense variazioni cromatiche assunte dalle fronde degli alberi nei mesi autunnali rendono particolarmente suggestivo questo spazio verde. Il parco si affaccia sul limite del terrazzo della città storica, protetta da imponenti difese spondali; di tutto il percorso urbano questo è il tratto dove le sponde sono più incise e la sezione del corso d acqua è più ridotta. Di fronte al parco, in sponda sinistra, si trovano i Murazzi con gli ampi locali sotterranei che funzionavano da magazzini per le attività che si svolgevano sul fiume, attualmente occupati da locali notturni. Le facciate in bugnato dei magazzini terminano con una copertura a terrazza dalla quale si può ammirare il paesaggio collinare. Essa culmina nel belvedere di corso San Maurizio dove sono state poste delle scalinate monumentali per raggiungere la riva. MASTER PLAN - 06

8 IL QUADRO CONOSCITIVO/Il contesto attuale/.../ Proseguendo la sponda degrada dolcemente e gli edifici si affacciano direttamente sul fiume, ai piedi di questi, su un stretto gradone, è stato realizzato un giardino lineare, dove gli anziani del quartiere trovano rifugio nelle ore più calde sotto la vegetazione ad alto fusto. La passeggiata è resa più piacevole dalla presenza della ricca vegetazione dei giardini condominali degli edifici. Le vie del quartiere Vanchiglia confluiscono nel giardino attraverso scale di disegno diverso. In corrispondenza di via Cesare Balbo è stato realizzato l unico raccordo, pedonale e ciclabile, con il gradone sottostante, che termina sotto il ponte di corso Regina Margherita dove, attraverso un ripida scalinata, si accede al lungo Po Antonelli. In sponda destra la pendenza è meno accentuata, ed è ripartita in tre fasce distinte di verde. Quella, in leggera pendenza, posta fra Corso Casale e la strada di attraversamento di Parco Michelotti. Quella in fregio al Giardino zoologico realizzato su una ampia fascia pianeggiante e quella sottostante, ai piedi di una ripida scarpata, dove trova spazio una stretta pista ciclabile sterrata, che si diparte dal ponte della Gran Madre, corre lungo l argine e prosegue sotto il ponte di corso Regina Margherita e, all altezza della bocciofila, si raccorda al viale principale che attraversa longitudinalmente il parco. MASTER PLAN - 07

9 LINEE D AZIONE STRATEGICA La riqualificazione del Parco deve essere necessariamente compresa all interno di un più generale processo di valorizzazione del sistema di spazi aperti che trovano nelle sponde del Po e nel fiume l asse centrale di infrastrutturazione ambientale della città. L area dell ex giardino zoologico attualmente è pressoché priva di relazioni con le strutture e gli spazi aperti circostanti e il tratto di fiume compreso fra i ponti di Piazza Vittorio e di corso Regina Margherita si configura, per la ridotta sezione e l acclività delle sue sponde, come un canale bordato di verde. Si tratta quindi di superare l attuale condizione per dar forma ad un sistema di spazi aperti capaci di innervare questo settore di città. Il fiume in questo tratto deve assumere la funzione di asse portante di un sistema di connessioni longitudinale e trasversale Queste linee d'azione muovono dal Piano Regolatore che individua nell asta fluviale uno degli assi strategici per la città facendo proprie le indicazioni del Progetto di tutela e valorizzazione del Po e dei suoi affluenti, parte integrante del più vasto Progetto della corona verde metropolitana. Questi strumenti individuano nei grandi spazi aperti la struttura portante del verde che deve irradiarsi profondamente nel tessuto urbano per definire un reticolo di grandi e piccoli spazi fortemente interconnessi tra loro da una rete di fruizione pedonale e ciclabile. A questo circuito, che sta ridisegnando la città, restituendo continuità e piena fruizione alle aree verdi, l Amministrazione intende interconnettere la rete pedonale e ciclabile in via di definizione nei quartieri. Muovendo da queste considerazioni si è ritenuto opportuno non concentrare la proposta di riqualificazione del parco Michelotti esclusivamente su interventi di scala ridotta, in quanto ciò porterebbe a soluzioni di breve respiro. In questo approccio il parco diventa luogo identificativo del contesto urbano in cui è inserito e si pone in stretto rapporto con la città e il sistema metropolitano Riflettere sulla riqualificazione del parco richiede prioritariamente un esame dell assetto del contesto urbano limitrofo e del sistema di accessibilità. L accesso all area risulta agevole solo in corrispondenza degli incroci semaforici dei Ponti della Gran Madre e di corso Regina. Mentre per i quartieri pedecollinari l accesso è reso difficoltoso dalla mancanza di adeguati attraversamenti del corso Casale. Per i quartieri in sponda sinistra la barriera per accedere al parco è rappresentata dal fiume che costringe ad affrontare lunghi percorsi in strade molto trafficate per arrivare nella sponda opposta raggiungibile solo attraverso i due ponti. MASTER PLAN - 08

10 LA PROPOSTA DI INTERVENTO La proposta progettuale oggetto del presente Master Plan intende costruire un percorso strutturato e partecipato di riqualificazione del parco, delle sue infrastrutture e delle sue aree verdi finalizzato a restituire alla città una delle sue aree di maggior pregio e di consentire la localizzazione di iniziative e servizi di natura culturale, turistica, ambientale, sportiva e di formazione coordinate ed integrate fra loro dal comune obiettivo della piena valorizzazione del parco e caratterizzato da una totale accessibilità motoria e multisensoriale. Da un punto di vista più generale obiettivo della proposta è la trasformazione del parco in area urbana totalmente ecosostenibile e la piena integrazione del progetto con la strategia complessiva di valorizzazione del tratto torinese del Parco del Po, nelle sue diverse declinazioni. L area del parco presenta alcune peculiarità rispetto alla fascia fluviale a monte del ponte della Gran Madre dove la sponda degrada dolcemente verso lo specchio d acqua navigabile creato dalla traversa Michelotti favorendo l insediamento delle storiche società di canottaggio. Il parco è collocato su un terrazzo naturale e gode di un affaccio sul fiume e la città storica di grande suggestione. Inoltre, la dislocazione dei manufatti dell ex giardino zoologico e le loro caratteristiche strutturali condizionano fortemente l utilizzo sia dei volumi che degli spazi liberi. Le attività ospitate dopo la chiusura dello zoo e quelle storicamente presenti, come la biblioteca e la bocciofila, suggeriscono di assecondare tali vocazioni valorizzandole maggiormente nel contesto. La forma allungata dell area, che si rastrema in prossimità dei due ponti, suggerisce la sagoma di una foglia. E come una foglia è dotata di nervature che diffondono la linfa vitale, cosi il parco, per rinascere, deve poter irradiare lo spazio con una rete di percorsi in modo da connettere strettamente fra loro l insieme degli interventi che devono mantenerlo vitale. Ma come una foglia deve essere attaccata ad una pianta per essere alimentata, così il parco deve essere collegato alla rete di percorsi che si innervano dal sistema del verde metropolitano e alla rete di fruizione dei servizi che permea i quartieri. In questo modo la connettività dell area è articolata su due livelli: - il primo livello, delle reti lunghe, collega l area ai quartieri e al sistema del verde fluviale e metropolitano - il secondo livello, dei percorsi lenti, si sviluppa all interno del parco per dare continuità alla rete locale e si prolunga solo in alcuni punti (nodi della rete) per connettersi a quella del primo livello. MASTER PLAN - 09

11 IL QUADRO CONOSCITIVO/.../ 1. Gli obiettivi Gli obiettivi prioritari dell intervento oggetto del presente Master Plan, cui si dovranno adeguare i singoli interventi di recupero e di valorizzazione dell area, sia a titolarità pubblica sia a titolarità privata, sono i seguenti: - recuperare alla piena fruibilità il parco, oggi percepito come area dismessa, individuando una precisa vocazione e una conseguente destinazione d uso; - inserire il parco nel più ampio disegno generale del verde urbano correlato al progetto di valorizzazione e fruizione delle sponde fluviali del Po; - recuperare uno spazio verde di grande pregio (per qualità e densità della vegetazione ad alto fusto esistente) restituendo l accessibilità e l uso ai residenti di piazza Vittorio, della precollina (circoscrizione 8) e del quartiere di Vanchiglia (circoscrizione 7), anche eventualmente prevedendo una serie di servizi di cui il quartiere Vanchiglia è attualmente carente, nonché prevedendo una passerella ciclopedonale; - ricondurre a un progetto unitario l area verde, segmentata in tre fasce distinte separate fra loro dalla recinzione del giardino zoologico, prevedendo la riorganizzazione della fascia più a ridosso di corso Casale e aprendo l area dello zoo in modo da creare uno spazio di verde attrezzato atto ad ospitare anche le nuove funzioni. - riutilizzare le strutture fisse esistenti con eliminazione di quelle incongrue e valorizzare al massimo il patrimonio arboreo per gran parte costituito da piante secolari con eliminazione di quelle malate e degli arbusti; - nel nuovo ridisegno del parco far diventare biblioteca Geisser uno spazio flessibile di fruizione e di aggregazione che nei mesi estivi si amplia occupando spazi esterni; - a livello sociale e di welfare, dotare il parco di tutti gli strumenti e gli accorgimenti necessari per renderlo completamente accessibile, non solo dal punto di vista motorio, ma anche da un punto di vista multisensoriale, e individuare modelli di fruizione per tutte le fasce di età; - a livello economico, dare al parco anche una vocazione turistica e di wellness, oltreché di produzione e fruizione culturale, e concentrare interventi integrati di produzione energetica da fonti che consentano di sostenere economicamente i costi di manutenzione e gestione del parco stesso; - integrare l azione di valorizzazione del Parco con le azioni di valorizzazione dell intero tratto torinese del fiume, definite e in corso di definizione, promosse dall Ente Parco fluviale del Po- Tratto torinese. MASTER PLAN - 10

12 IL QUADRO CONOSCITIVO/.../ 2. Le vocazioni Coerentemente con tali obiettivi, sono state individuate una serie di vocazioni del Parco, che saranno illustrate negli elaborati allegati e che qui si richiamano brevemente: A. L INFANZIA L'obiettivo è quello di creare uno spazio attrezzato per integrare socialmente i bambini con differenti abilità attraverso la progettazione di giochi e installazioni ideati a partire dai diritti dei bambini sanciti dalla convenzione internazionale sui diritti dell infanzia attraverso l ONU nel Il progetto del giardino pubblico deve essere pensato per rispettare sette diritti significativi : diritto all ozio; a sporcarsi; agli odori; all uso delle mani; alla strada; al selvaggio e al silenzio. Lo spazio gioco per i bimbi è uno spazio creativo, ma anche uno spazio di socializzazione importante per genitori e nonni ed è sentita l esigenza di creare uno spazio chiuso, una sorta di giardino d inverno dove poter portare i più piccoli nella stagione più fredda. Questa moderna struttura dovrebbe essere progettata per realizzare una coperture di pannelli solari, funzionale alla produzione di energia e calore da mettere a disposizione delle altre strutture di servizio del nuovo parco. B. LA MEMORIA DELL EX ZOO È stato detto come sia molto forte nei genitori e nei nonni che accompagnano i bambini la memoria dell ex zoo. Riteniamo che tale memoria non vada cancellata, ma che si trovino soluzioni, non solo multimediali, per avvicinare i bambini al mondo degli animali in modo corretto ed educativo. Ad esempio, la memoria dello zoo potrebbe ispirare il disegno dei giochi per i bimbi, ma anche gli elementi dell arredo urbano, le aiuole del parco, o altre installazioni artistiche senza escludere l arte topiaria. Ma qui si riuniva anche la Torino operaia ai primi del 900, qui veniva Gramsci. Sotto questi alberi passava Emilio Salgari per andare nella sua casa editrice. Da qui non sapevano come trasportare l'ultima giraffa. Occorre quindi conoscere e recuperare organicamente il materiale dalle associazioni del territorio che già lavorano in questo senso; ricostruire la memoria fotografica del luogo; raccogliere le memorie sullo zoo, foto di famiglia in gita. MASTER PLAN - 11

13 IL QUADRO CONOSCITIVO/.../ C. LA VOCAZIONE ARTISTICA E CULTURALE Il linguaggio artistico è da sempre uno strumento utilizzato per entrare in relazione con l'altro, uno strumento di integrazione sociale. Il Parco vuole quindi diventare un luogo in cui le diverse attività artistiche vengono intese non solo come intrattenimento, ma come momenti di riflessione, di formazione, di approfondimento e di condivisione coordinati da Pop Rete Dinamica. L'animazione artistica e la programmazione culturale faranno del parco un punto di riferimento per le realtà artistiche torinesi e non solo. Spazi al chiuso e spazi all'aperto saranno le location naturali della numerosa offerta culturale e artistica che dialogherà con i grandi eventi della Città e che potrà diventare la vetrina delle diverse attività artistiche che si svolgono nelle diverse province del Piemonte. Saranno allestiti laboratori in cui i bambini (ma anche chi appartiene ad altre fasce di età) potranno avvicinarsi all arte contemporanea e ai mestieri dell artigianato, prevedendo tra l altro incontri con artisti e artigiani. A partecipare ai laboratori saranno invitati, in residenza, artisti italiani e stranieri, che dialogheranno con gli artisti locali, e che potranno creare opere ispirate ai principi ispiratori del parco. Tra le vocazioni culturali, particolare importanza riveste il manufatto del Rettilario, dato in concessione alla Fondazione Teatro Piemonte Europa, che si è impegnata a reperire le risorse per la relativa trasformazione in teatro. L'edificio, che accoglie gli spazi delle biblioteca Geisser, è al centro del parco; un blocco grigio separato da quest'ultimo da una recinzione imponente che separa le sale di lettura dalle volte verdi e rinfrescanti degli alberi tutt'intorno. Gli abbattimenti delle barriere, la realizzazione di spazi all'aperto fruibili dai lettori sarebbero il primo passo di un cambiamento visibile e vivibile. La biblioteca è ovviamente il centro dal quale potrebbe irradiarsi il lavoro rivolto alle scuole e dal quale potrebbero aver vita i workshop sui temi della diversità a partire da quella culturale. D. LA VOCAZIONE SPORTIVA DI FRUIZIONE DEL TEMPO LIBERO La posizione centrale del parco, il suo porsi in continuità con un ricco sistema di piste ciclabili e di percorsi per il fitness, il progetto di estendere la navigazione lungo il Po, che prevede la possibilità di superare la traversa Michelotti per rendere il fiume percorribile dai natanti lungo tutti i circa 12 chilometri del tratto cittadino, rendono l area particolarmente indicata per un uso del tempo libero vocato al wellness ed allo sport, attraverso la realizzazione, a puro titolo di esempio, di: MASTER PLAN - 12

14 IL QUADRO CONOSCITIVO/.../ - palestra a cielo aperto con attrezzature in grado di convertire il movimento e lo sforzo fisico in energia; - punto tappa attrezzato per podisti e sportivi; - biciclette nel parco che producono energia; - spiaggia attrezzata; - sport acquatici. E. LA VOCAZIONE AMBIENTALE Le attività che ci si prefigge di realizzare nel Parco e la gestione stessa dello spazio verde debbono essere caratterizzate dalla completa ecosostenibilità. Il parco dovrà utilizzare energia prodotta da fonti rinnovabili, sperimentando una gamma di soluzioni, dal miniidrico, al fotovoltaico, al geotermico che escludano il ricorso ad energia prodotta con combustibili fossili. Il Parco, infine, sarà individuato dalla Fondazione Torino Smart City come uno dei punti principali di disseminazione e comunicazione alla città della strategia e delle azione del Progetto Torino Smart City. F. I SERVIZI Gli utenti del parco dovranno trovare, dislocati in diversi punti del parco stesso, alcuni servizi fondamentali quali punti ristoro, servizi igienici, eventuali piccole attrezzature sportive, palestra a cielo aperto,stazioni di bike sharing, punto tappa attrezzato per podisti e sportivi. MASTER PLAN - 13

15 IL QUADRO CONOSCITIVO/.../ 3. Articolazione per ambiti funzionali Coerentemente con tali obiettivi è stato definito l assetto del parco assumendo come criterio quello di considerare la fascia fluviale articolata in tre terrazzi come un unica area verde da riplasmare, eliminando la recinzione che delimita l ex giardino zoologico. In questo nuovo assetto la parte centrale dell area, dove sono dislocati la biblioteca e l edificio ex acquario rettilario (per il quale è stato elaborato un progetto per trasformarlo in teatro) assume la funzione di area di accoglienza dove prevedere i servizi generali. A ridosso di questa, dove sono collocati i piccoli manufatti che fungevano da ricovero per scimmie, tigri e orsi, è previsto un riuso per sale e laboratori multifunzionali da destinare a manifestazioni artistiche e attività culturali. All estremità sud, verso il ponte della Gran Madre, nella parte più ombreggiata del parco, si conferma l area per il gioco dei bambini. Sul lato opposto, in prossimità della bocciofila e dell edificio dell ippopotamo è previsto uno spazio da destinare ad attrezzature sportive e fitness. L insieme delle attività dovrà essere collegato da spazi verdi dove prevedere anche una piccola area attrezzate per i cani. Alla luce delle vocazioni sopra illustrate, e tenendo conto delle disponibilità di alcuni soggetti privati a investire nella riqualificazione e nel riuso del parco in modo coerente con gli obiettivi generali condivisi con la Città di Torino, è stata ipotizzata un articolazione per ambiti funzionali: PARCO BEACH - PUNTO RISTORO: ai margini del parco verso il ponte della Gran Madre è attualmente allestita un area beach, frequentata nella bella stagione nel tempo libero, anche durante l intervallo di pranzo da gente che lavora nei dintorni (da Piazza Vittorio alla Piazza della Gran Madre, alla precollina al di là di corso Casale). Sarebbe interessante nella riqualificazione del parco mantenere e potenziare questo tipo di fruizione spontanea, mantenendo in quest area sia una spiaggia attrezzata sia un punto ristoro qualificato. GIOCHI BIMBI: l attuale spazio dedicato ai bambini (frammentato in luoghi diversi al di qua e al di là della recinzione) richiede un intervento di riqualificazione e di unificazione. Lo spazio dovrà essere protetto, evitando tuttavia recinzioni vere e proprie, e dotato di giochi sui quali potrà essere chiesta una progettazione specifica, anche ispirata alla memoria del parco, nel rispetto del principio della completa accessibilità e delle più attuali teorie pedagogiche. Sarebbe opportuno creare dei giochi d acqua, utilizzando risorse già esistenti, quali le vasche e i laghetti realizzati per gli animali dello zoo. Pagina seguente: tavola grafica Articolazione per ambiti funzionali MASTER PLAN - 14

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17 IL QUADRO CONOSCITIVO/.../ LABORATORI POLIVALENTI: Lo spazio dedicato alla creatività e alla formazione attraverso la creazione di laboratori polivalenti - sarà collocato nell area che comprende la casa e la vasca delle scimmie e la casa della tigre e sarà utilizzato sia dai soggetti privati che lo avranno in concessione sia dalla Rete di associazioni culturali che già abitano il parco (Pop rete dinamica). BIBLIOTECA: la presenza della biblioteca Geisser all interno del parco può diventare un opportunità per i frequentatori del parco e caratterizzare lo stesso come luogo attrezzato per la lettura, attraverso l allestimento di spazi esterni (ad esempio la collinetta attigua) attrezzati per la lettura individuale o di gruppo. Il progetto di riqualificazione della Biblioteca si propone di sfruttare la qualità dei servizi offerti, introducendone anche di innovativi. Oltre alle novità editoriali in continuo ricambio, sezioni tematiche dedicate alle più svariate aree d'interesse, narrativa in lingua inglese, anche un settore dedicato all'arte contemporanea, all'educazione ambientale, alle energie alternative, alla bioarchitettura; nonché un servizio di edicola, con quotidiani nazionali e diverse riviste in italiano e in inglese. Dovrebbe anche esserci la possibilità di connettersi al web attraverso un servizio wireless all'interno della biblioteca e all'esterno, in tutta l area del Parco. Saranno disponibili e-book e e-reader in prestito, smartphone per consultare i contenuti del Parco durante la visita al medesimo, una caffetteria alla quale saranno integrati i servizi di lettura di quotidiani, alcune postazioni di internet e di lettura e l'esposizione delle novità editoriali. Infine, in collaborazione con il Circolo dei Lettori di Torino (cfr. si potrà avviare un servizio di biblioteca mobile cittadina, in analogia a quanto effettuato a New York con il Progetto UNI (cfr. TEATRO PERFORMANCE: lo spazio detto Casa della Giraffa sarà attrezzato a spazio polivalente, con funzioni teatrali, espositive, e per piccoli convegni. Sarà gestito da Pop Rete Dinamica attivando fin da subito l Osservatorio permanente sulle attività del Parco, strumento indispensabile per monitorare, analizzare e sviluppare idee e progettualità che tengano conto delle peculiari variabili insite nel contesto, per monitorare le modalità di fruizione del parco, per verificare la coerenza delle diverse iniziative. Sempre in quest area il Rettilario potrà in futuro diventare un punto nevralgico nell ambito delle funzioni culturali del Parco con le sue sale teatrali e i suoi servizi. MASTER PLAN - 15

18 IL QUADRO CONOSCITIVO/.../ ACCOGLIENZA: La Piazza coperta e i servizi di accoglienza: Sulla convergenza del rettilario, della biblioteca e della nuova passerella fluviale deve essere ricostituita l originaria centralità del Parco. E attorno a quest area che le due fontane gemelle, insieme all ampio parcheggio veicolare, disegnano lo spazio antistante il giardino zoologico e ne caratterizzano l accesso principale, oggi segnalato da una pensilina con cancellata, ma in futuro da una piazza coperta con i relativi servizi di accoglienza e ingresso alle strutture recuperate e funzionanti. Davanti a quest area, lungo corso Casale, dovrà necessariamente essere prevista un isola di rallentamento del traffico veicolare che garantisca in questo modo una permeabilità in sicurezza tra il quartiere pedecollinare e il parco, relazione da sempre resa difficile anche in ragione della barriera che il traffico veloce purtroppo determina. E altresì importante creare una zona coperta, che assolverà una doppia funzione: da un lato, dilatandosi a macchia, legherà funzionalmente tra loro i principali edifici, esistenti e nuovi, generando una sorta di grande galleria protetta dalle intemperie, e dall altro potrà ospitare i servizi di accoglienza del parco quali saranno in futuro i punti informazione, una caffetteria e altri spazi polivalenti usufruibili specialmente durante il periodo invernale. Il Master Plan illustra la posizione e la logica compositiva di questa grande pensilina, suggerendo solo indicativamente soluzioni di architettura e design. E però ipotizzabile che sia realizzata con materiali traslucidi e leggeri, con reticolo strutturale o tenso-struttura. Saranno da preferire progetti e studi di design che privilegino il rapporto della copertura con l ambiente vegetale, con la presenza di alberi ad alto fusto; composizioni zoomorfe di ispirazione naturalistica e organica anche in discontinuità con la rigidità strutturale che ancora oggi caratterizza fortemente il disegno delle preesistenze del parco. ATTREZZATURE SPORTIVE E ALTRE ATTIVITÀ DEL TEMPO LIBERO E DEL WELLNESS: Questa ampia area che si sviluppa attorno alla Casa dell ippopotamo potrà essere dedicata alle attività sportive, in stretto collegamento con la rete di piste ciclabili e di fitness in cui il parco è inserito, al wellness, e ad altre attività commerciali e di ricerca connesse a queste tematiche. Potrà essere prevista, in quest area, una struttura coperta, leggera e a carattere temporaneo, di circa mq.: anche in questo caso dovrebbe essere garantita la presenza degli alberi ad alto fusto. Nella casa dell Ippopotamo, potrebbe trovare spazio un ristorante. L intera area potrà essere data in concessione a soggetti privati interessati a investire in questo tipo di attività, secondo le linee guida di cui al presente documento. MASTER PLAN - 16

19 IL QUADRO CONOSCITIVO/.../ 4. Il sistema del verde Il Po a Torino è orlato da bordure verdi quasi ininterrotte. Se si eccettuano Vanchiglia e Murazzi sulle due rive del Fiume il sistema dei parchi, giardini, scarpate erbose o alberate si snoda per kilometri, talvolta esile come un nastro, e consente un itinerario di grande interesse che i cittadini mostrano di apprezzare sempre di più. Il panorama italiano di antiche e importanti città fluviali è decisamente risicato; diversamente che nel resto del mondo, soprattutto nei paesi continentali. Da noi solo Roma, Firenze, Verona, Pisa, Pavia e Milano (per la rete di canali, oggi quasi del tutto scomparsa) possono costituire casi studio nella morfologia della città antica e medievale posta direttamente sulle rive, però solamente Roma e Pisa, vicine all estuario dei propri fiumi, rappresentano davvero una condizione storica di portualità complessa fluviale e marinara orientata ai commerci e alla difesa. Torino, con fiumi vicini alle loro sorgenti e che nascono tutti nello stesso settore imbrifero e quindi con sensibili irregolarità nella portata d acqua, si è sviluppata dapprima a una certa distanza dai corsi d acqua, sfruttandone però le numerose utilità a cominciare dalla forza motrice; più tardi gli abitati si sono estesi fino alle rive. C è più città sulla Dora che sul Po nel senso che il maggior Fiume sembra essere un passante che, proveniente dalle pianure meridionali e diretto a nord, sembra portarsi appresso ritagli della campagna fino allora attraversata, anche scorrendo incassato fra città e collina a Moncalieri, Torino e San Mauro, per ritrovar la campagna subito dopo, piatta e senza ostacoli. Per i seicento kilometri che mancano all Adriatico tutte le città si terranno alla larga dal Fiume che fa sua tutta la Pianura e le dà il nome. Così a Torino le fasce verdi che fiancheggiano il Po sono effettivamente la tratta urbana del Parco fluviale, ma, nello stesso tempo, articolazione del sistema torinese del verde. Infatti il corso fluviale è innanzi tutto la gronda di tutti i parchi collinari torinesi e dei vasti territori verdi posti in altura a est della Città; è anche il raccordo di tutti i grandi parchi a corona che lambiscono gli affluenti il Sangone a Orbassano, Stupinigi, Drosso, Mirafiori, Vallere; la Dora fra Collegno e parco Carrara, parco Dora, Giardini Reali, Cimitero, Regio Parco, parco Colletta; lo Stura con la Ceronda al parco della Mandria data l originale funzione di vasti territori di caccia dei Savoia delle grandi zone verdi fuori Città. Il parco Michelotti, pur nella sua dimensione contenuta, si inserisce potentemente fra queste relazioni analizzate: attraverso un passaggio pedonale sul Po è in grado di servire Vanchiglia e gli insediamenti dell Università ( da Palazzo nuovo alle strutture dell ex Italgas ) ed a meglio collegarsi all attiguo quartiere pre-collinare e a Villa della Regina costituendo un tratto a traffico rallentato sul Corso Casale. MASTER PLAN - 17

20 IL QUADRO CONOSCITIVO/.../ Si vede come la previsione di eliminare le attuali separazioni interne al parco ne renda l attraversamento longitudinale assai più ricco d interesse che non una frettolosa pedalata per passare oltre. Passerella sul Po e accesso facilitato verso le alture determinerebbero un percorso trasversale capace di influenzare nuovi spostamenti e nuove mete cittadine. Il parco diventerebbe un crocevia alternativo alla viabilità veicolare specie se verranno create più zone pedonali a Vanchiglia e a Santa Giulia. In definitiva un sistema urbano del verde acquista potenzialità ben maggiori se è possibile stabilire continuità di percorrenza, se è accessibile da più punti della città e raggiungibile con più mezzi di trasporto diversi: ne risultano fortemente incrementati il ventaglio di fruizione e la soddisfazione degli utenti. Ancora più interessante appare la circostanza che ci sia continuità anche con altri parchi extraurbani a formare cunei e intrusioni verdi fino al cuore delle città. Sotto questo aspetto la condizione di Torino si presenta promettente. La proposta del Master Plan è anche quella di sperimentare al Michelotti nuovi modelli applicabili al sistema del verde in materia di gestione, sostenibilità e attività. Questa operazione di ricerca e pianificazione integrate serve anche ad elaborare un metodo per selezionare vocazioni e opportunità che possono essere meglio individuate in altre aree del sistema: in altri termini mettere a punto una lettura territoriale per un più largo utilizzo. Se il verde pubblico che fin ora abbiamo a disposizione deriva dall acquisizione di tenute padronali, parchi venatori, terreni agricoli, demani forestali o militari da cui il repertorio ottocentesco e novecentesco del verde in città sempre più dovremo confrontarci con aree degradate da riconvertire ex discariche, cave, ex scali ferroviari, ecc..oppure aree industriali abbandonate. In tali situazioni il sistema del verde sarà caratterizzato da una complessità elevata sia sul piano delle forme che su quello del funzionamento e dell organizzazione. MASTER PLAN - 18

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