Salute sessuale e riproduttiva o

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1 Salute sessuale e riproduttiva Prevenzi o ne delle malattie a trasmissione sessuale e informazioni sulla gravidanza Ufficio federale della sanità pubblica

2 Sigla editoriale Contenuto Edizione: Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), 3003 Berna Redazione: Katja Delang, 6900 Lugano Coredazione: Verena Hanselmann Afrim Kurtani " Progetto migrazione e salute" Programma UFSP, Berna Grafica: COLOR X SA, 6900 Lugano Diffusione: Ufficio federale della sanità pubblica Segretariato Servizio migrazione Casella postale, 3003 Berna Tel. 031/ , Fax 031/ elisabeth.cracco@bag.admin.ch Versioni linguistiche: Tedesco Francese Italiano Inglese Tiratura: 100 PUBBLICAZIONE: 2002 Con il cortese sostegno di: Croce Rossa Svizzera Caritas Svizzera Malattie sessualmente trasmissibili 1 - Malattie infettive sessualmente trasmissibili nel mondo Malattie infettive sessualmente trasmissibili in Svizzera 2 - Malattie infettive sessualmente trasmissibili Le malattie sessuali non trattate aumentano nelle donne il rischio di cancro al collo dell'utero 3 - Malattie infettive sessualmente trasmissibili: disturbi, trasmissione, trattamento, prevenzione 4 - Epatite HIV/Aids 5 - Chi è HIV positivo? 6 - HIV Aids 7 - Che cos'è il sistema immunitario? 8 - Dall'infezione da HIV al quadro completo dell'aids 9 - Trasmissione dell'hiv 10 - Come ci si può proteggere? 11 - Preservativo (condom) 12 - Regole del Safer Use (precauzioni in caso d iniezione di droghe) 13 - Perché ci si deve proteggere? 14 - Come non si trasmette il virus HIV? 15 - Test dell'hiv 16 - Attuali possibilità di trattamento Solidarietà con chi è HIV positivo Gravidanza 17 - Alcuni dati Gravidanza 18 - Metodi anticoncezionali Attività a carattere informativo 19 - Spunti per attività a carattere informativo Bibliografia sul tema HIV/Aids e immigrazione Indirizzi nazionali e internazionali da contattare Fig. 1 - A global view of HIV infection Fig. 2 - È importante chiarire il proprio stato di salute sessuale Avvisare subito il/la partner nel caso venga accertata la presenza di una malattia Fig. 3 - Malattie infettive sessualmente trasmissibili: disturbi Fig. 4 - Epatite Fig. 5 - Chi è HIV positivo? Fig. 6 - HIV Aids Fig. 7 - Infezioni - Miceti - Parassiti - Batteri Fig. 8 - Infezione primaria - Sieroconversione - Periodo di latenza - Aids Fig. 9 - Trasmissione dell'hiv e protezione Fig Safer Sex (sesso sicuro) Fig Preservativo (condom) Fig Safer Use (precauzioni in caso d iniezione di droghe) Fig Perché ci si deve proteggere? Fig Devono essere sterili Così l'hiv non viene trasmesso Fig Contatto a rischio - 3 mesi - Test Risultato Fig Trattamento Solidarietà Fig Test di gravidanza Fig Metodi anticoncezionali Fig Opuscoli

3 Cara utente, caro utente La salute sessuale e riproduttiva costituisce uno degli aspetti fondamentali del nostro benessere. A questi due settori della sanità pubblica viene attribuita un'attenzione particolare specialmente da quando la sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids) si è diffusa in tutto il mondo e un crescente numero di persone è rimasto contagiato dal virus HIV. Generalmente, la popolazione svizzera sa come comportarsi in caso di problemi o dubbi riguardanti queste patologie. Anche all interno di un sistema sanitario altamente specializzato come il nostro, la maggioranza degli individui è informata in merito alle istituzioni in grado di fornire un'adeguata consulenza. Diversa è per contro la situazione degli immigrati: a loro risulta spesso difficile accedere a un sostegno medico e sociale. Sono in particolare i richiedenti l'asilo ad essere più colpiti da questa situazione precaria. I motivi sono molteplici: > Numerose persone immigrate vengono a trovarsi in una situazione sociale ed economica peggiore rispetto a quella che caratterizza generalmente la popolazione indigena. Questo fatto può portare ad effetti negativi per la loro salute ed esporle a maggiori rischi dal punto di vista sanitario. > I richiedenti l'asilo in particolare spesso non si esprimono bene nella lingua del luogo o addirittura non la parlano affatto. Molti di loro fanno poco affidamento sul sistema sociale e sanitario e non hanno persone di riferimento, professionalmente preparate, in grado di sostenerli efficacemente nelle loro necessità. Inoltre, all interno delle istituzioni sanitarie svizzere, i richiedenti l asilo vengono spesso in contatto con persone poco informate in merito ai problemi specifici legati all immigrazione. > Le persone immigrate manifestano a volte problemi sanitari già prima del loro arrivo in Svizzera. Le cause sono spesso imputabili a un insufficiente previdenza sociale nel Paese d origine, a malattie parassitarie o virali oppure a violenze psichiche e fisiche subite. Talvolta i problemi di salute sono la causa diretta della loro immigrazione. > Ogni gruppo etnico possiede una sua visione specifica per quanto riguarda i problemi legati alla salute e alla malattia. Questo fatto può rendere più difficoltosa l'intesa reciproca tra il personale svizzero specializzato e le persone immigrate. > La discriminazione può causare problemi di tipo psichico, ma può anche condurre ad un'offerta di servizi qualitativamente inferiore da parte del settore sociale e sanitario. L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) auspica che tutti possano godere di pari opportunità in ambito sanitario, comprese le persone immigrate. La nostra attività è orientata precisamente in questo senso. L obiettivo non è però ancora stato raggiunto. Alcune ricerche condotte in quest ambito, unitamente alle esperienze pratiche, indicano infatti che lo stato di salute di molti immigrati è peggiore rispetto a quello di gruppi comparabili della popolazione svizzera. Con il presente materiale didattico dedicato alla salute sessuale e riproduttiva, elaborato in collaborazione con l'ufficio federale dei rifugiati, desideriamo mettere in atto una serie di azioni volte ad affrontare e a risolvere, almeno parzialmente, i problemi derivanti da questa situazione. Il materiale consente alle persone che operano nel settore dell immigrazione - pensiamo in particolare a coloro che si occupano dei richiedenti l'asilo - di disporre, senza bisogno di ulteriori ricerche, di un'ampia serie d'informazioni riguardanti le malattie sessualmente trasmissibili, come l HIV/Aids, e la gravidanza. Il nostro scopo è quello di divulgare queste informazioni, corrette per quanto riguarda i contenuti, al maggior numero possibile d'interessati. Il materiale didattico è stato pensato appositamente per le persone immigrate. La maggior parte di esse ha in effetti, per quel che concerne forma e contenuto, esigenze diverse rispetto alla popolazione svizzera. Abbiamo adattato questo materiale all'esigenza più diffusa, quella cioè di poter essere informati e consigliati nell ambito di un colloquio personale. Il consulente può seguire il testo completo riportato su un lato del manuale, mentre le persone sedute di fronte possono orientarsi grazie alle illustrazioni presenti sull altro lato del manuale. Ci auguriamo vivamente che il presente materiale didattico possa portarci più vicino al nostro obiettivo ovvero pari opportunità per tutti - e contribuire così a migliorare lo stato di salute di una parte della nostra società. Thomas Spang Capo del Servizio migrazione Ufficio federale della sanità pubblica Verena Hanselmann Capo suppl. del Servizio migrazione Ufficio federale della sanità pubblica

4 Fig. 1

5 Malattie infettive sessualmente trasmissibili nel mondo Malattie infettive sessualmente trasmissibili in Svizzera L OMS stima che ogni anno, in tutto il mondo, vi siano più di 330 milioni di nuovi casi di malattie guaribili trasmesse sessualmente (gonorrea, clamidia, sifilide e tricomoniasi), di cui 16 milioni nell'europa occidentale. Nei Paesi in via di sviluppo, le malattie sessualmente trasmissibili (MST) rappresentano la seconda causa più frequente di decesso tra le donne in età riproduttiva. Vi sono inoltre molte altre malattie sessualmente trasmissibili (ad esempio l epatite), per le quali i rapporti sessuali non costituiscono tuttavia la principale via di trasmissione. Anche l'hiv/aids è una malattia trasmissibile attraverso i rapporti sessuali (vedi capitolo HIV/Aids). L'epidemia di Aids si è diffusa nei diversi Paesi in modo molto differenziato. Il numero di persone con infezione da HIV, cioè sieropositive, è difficile da stimare. Tuttavia si suppone che i casi siano in aumento nei Paesi poco industrializzati. L UNAIDS stima che il 95% delle persone HIV positive viva in questi Paesi. La maggior parte di loro risiede nell Africa subsahariana (71%). In questa regione, l'8,6% di tutta la popolazione tra i 15 e i 49 anni è colpita dall infezione da HIV. Più della metà sono donne. Anche in Europa l'epidemia di Aids si è evoluta in modo diverso. Nella maggior parte degli Stati europei occidentali, a partire dal 1996 si è assistito a una diminuzione del numero dei nuovi casi di Aids. Nell'Europa orientale le cifre globali sono ancora modeste: in alcuni Paesi si registra tuttavia un rapido aumento del numero di casi. In Svizzera, non tutte le malattie infettive sessualmente trasmissibili sono soggette all'obbligo di notifica. Le infezioni genitali più frequenti nel nostro Paese sono probabilmente l'uretrite causata dalla clamidia, l'herpes genitale e la gonorrea. Dal 1 dicembre 1987 l'aids fa parte delle malattie soggette all'obbligo di notifica, come la sifilide e la gonorrea. Dall'avvio della campagna Stop Aids (1987), il numero dei casi di gonorrea e sifilide si è stabilizzato su un livello relativamente basso. Dal 1992, in Svizzera il numero globale di test HIV positivi è in diminuzione. Dall'inizio dell'epidemia di Aids, le percentuali riguardanti le vie di trasmissione della malattia sono andate continuamente modificandosi: dal 1990 predomina la via di trasmissione eterosessuale che, a partire dal 1997, rappresenta più del 50% del numero di nuovi casi. Tra le persone che sono state contagiate dall infezione da HIV per via eterosessuale si trovano principalmente coloro che hanno avuto: contatti sessuali con (a) persone provenienti da Paesi nei quali è frequente la trasmissione dell'hiv tramite rapporti eterosessuali (in questo gruppo, più della metà delle persone colpite dall infezione da HIV proviene da questi stessi Paesi), (b) persone che si iniettano droghe o a cui è stata diagnosticata una sieropositività all HIV, e (c) partner occasionali. A partire dal 1993, se si confrontano i casi di Aids con la popolazione residente in Svizzera a fine 1997 suddivisa per nazionalità, si nota una marcata presenza di casi di Aids nelle persone provenienti dall'africa (soprattutto dall Africa sub-sahariana). Dati più recenti sulla situazione dell infezione da HIV in tutto il mondo: Lacune nel sistema di notifica dell'hiv Alcune indagini hanno rivelato come non tutte le infezioni da HIV vengano automaticamente notificate come richiesto dall'ordinanza. Per questo motivo, l'ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) tiene conto anche delle notifiche dei risultati positivi dei test HIV. Tra il momento in cui l'hiv entra in circolazione nel corpo e la sieroconversione (formazione di anticorpi HIV - test HIV positivo), passano di regola tre mesi (vedi pagina 8: infezione primaria - sieroconversione). Un risultato negativo del test durante questo periodo (tre mesi) non costituisce perciò una garanzia di non avere contratto l'infezione da HIV. I dati più recenti sulle malattie infettive in Svizzera e sulla situazione dell'hiv e dell'aids in Svizzera: Malattie sessualmente trasmissibili 1

6 È IMPORTANTE CHIARIRE IL PROPRIO STATO DI SALUTE SESSUALE AVVISARE SUBITO IL/LA PARTNER SE VIENE ACCERTATA LA PRESENZA DI UNA MALATTIA Fig. 2

7 Malattie infettive sessualmente trasmissibili Le malattie sessualmente trasmissibili sono patologie che possono essere trasmesse ad altre persone durante i rapporti sessuali. Tali patologie possono anche essere trasmesse al feto nel corso della gravidanza o al nascituro durante il parto. In molti casi una persona può essere contagiata da più di una malattia. La presenza di una malattia sessualmente trasmissibile può aumentare il rischio di un contagio da parte di altre malattie sessuali, tra le quali anche l'infezione da HIV. Qui di seguito vengono descritte le diverse malattie sessuali e i relativi disturbi. Viene inoltre spiegato come esse agiscono sul corpo. Se dovesse comparire uno di questi disturbi, sarà necessario consultare subito un medico. È importante diagnosticare al più presto queste malattie e farsi curare subito: al giorno d oggi, molte malattie sono infatti guaribili. Spesso le malattie sessuali colpiscono, oltre agli organi sessuali, anche altre parti del corpo. Se non vengono trattate, nelle donne tali malattie possono dar luogo a dolorose infammazioni al basso ventre o condurre alla sterilità. In caso di gravidanza sussiste il rischio di aborto o di parto con un feto morto. Nei neonati vi è inoltre il rischio di nascere sottopeso o di subire danni alla vista, al cuore o ai polmoni. Negli uomini le malattie sessuali non curate possono causare sterilità. Le malattie sessuali non trattate aumentano nelle donne il rischio di cancro al collo dell'utero Il rischio d'insorgenza di un cancro al collo dell'utero è aumentato da fattori come il fumo, rapporti sessuali precoci non protetti (non protetti = senza preservativo) e cambiamenti frequenti di partner senza un adeguata protezione (ovvero senza l uso sistematico del preservativo), ma anche da infezioni dovute al papillomavirus e all'herpes. Il cancro al collo dell'utero insorge soprattutto dopo i 35 anni. La prevenzione di questo tipo di cancro è semplice: basta sottoporsi a uno striscio citologico del collo dell'utero, chiamato pap-test. Questo test è in grado di diagnosticare il cancro ancor prima della sua effettiva insorgenza. Si individuano così i segni precoci e la malattia può essere guarita con farmaci o con un intervento chirurgico. Si raccomanda perciò alle donne, a partire dall inizio della vita sessuale attiva, di sottoporsi regolarmente al pap-test, che può essere effettuato nei centri di pianificazione familiare, presso il proprio medico ginecologo o nei centri sanitari per donne. > In caso di referto negativo, la cassa malati paga uno striscio ogni 3 anni. Sarebbe comunque meglio, a titolo preventivo, sottoporsi più spesso a questo esame citologico. > Se il referto invece è positivo, p. es. se viene diagnosticata un'infezione da papillomavirus o herpes virus, la cassa malati paga il trattamento e gli altri strisci necessari prescritti dal medico. Informate subito il/la vostro/a partner se vi è stata diagnosticata dal medico una di queste malattie. Esso/a deve farsi visitare subito e - se necessario - farsi trattare. Questo anche se non sono ancora stati avvertiti particolari disturbi. Durante la fase acuta della malattia e nelle settimane successive è importante evitare i rapporti sessuali. Informazioni aggiuntive in Internet: oppure: Malattie infettive. Diagnosi e prevenzione, Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) (ed.), raccoglitori A e B, in lingua francese e tedesca Malattie sessualmente trasmissibili 2

8 MALATTIE INFETTIVE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI VESCICOLE DOLORI AL BASSO VENTRE E SPOTTING (PERDITE EMATICHE NELL'INTERVALLO TRA DUE CICLI MESTRUALI) VESCICOLE BRUCIORI E SECREZIONI ULCERE ED ERUZIONI CUTANEE SECREZIONE E DOLORI DURANTE LA MINZIONE ULCERE ED ERUZIONI CUTANEE Fig. 3

9 Affezioni con uretrite e cervicite Uretrite = infiammazione dell'uretra (prurito / bruciori durante la minzione) Cervicite = infiammazione del collo dell'utero Patologie con ulcere genitali Malattie con secrezione genitale Malattie con verruche genitali Infezioni da clamidia: Gonorrea (blenorragia): Sifilide (lue, sifiloma primario): Herpes: Tricomoniasi, candidosi (moniliasi) e batteri (p. es. gardnerella): Infezione da papillomavirus: Prevenzione Trattamento Trasmissione Disturbi Spesso l'infezione procede senza particolari disturbi. Nella donna compaiono a volte secrezioni vaginali, bruciori e dolori durante la minzione, dolori non ben definiti al basso ventre, spotting (perdite ematiche nell'intervallo tra due cicli mestruali). Negli uomini quest infezione può causare esigue secrezioni e bruciori durante la minzione. Il mancato trattamento può condurre a complicazioni. Nella donna, per esempio, a infiammazioni al basso ventre che potrebbero causare infertilità, negli uomini a infiammazioni. Rapporti sessuali. Al momento del parto i nascituri possono essere contagiati durante la fase del passaggio dal canale vaginale. Spesso nelle donne l'infiammazione non viene diagnosticata, in quanto può manifestarsi senza particolari disturbi. All'inizio del processo infiammatorio, si percepisce spesso solo un lieve bruciore durante la minzione. Più tardi possono subentrare i seguenti disturbi: secrezioni vaginali di colore verde-giallognolo, prurito e bruciori nell'uretra, eventualmente disturbi durante la defecazione, infiammazioni al basso ventre con dolori e mestruazioni irregolari. Pochi giorni dopo la trasmissione, gli uomini avvertono bruciori e prurito durante la minzione e dall'uretra fuoriesce una secrezione purulenta. Il mancato trattamento può portare a complicazioni come, ad esempio, infiammazioni alle articolazioni, problemi cardiaci e, nella donna, infertilità. La gonorrea può colpire persone di entrambi i sessi e praticamente di tutte le fasce d'età. Viene trasmessa tramite il contatto con le secrezioni delle mucose e i rapporti sessuali con persone infette. I nascituri possono essere contagiati durante il passaggio dal canale vaginale. Nei Paesi in via di sviluppo la gonorrea resta tuttora l'infezione sessualmente trasmissibile più frequente. Nei Paesi industrializzati, così come in Svizzera, a partire dagli anni '70 la frequenza dei casi è in diminuzione. Queste infezioni, se trattate tempestivamente, possono essere curate in modo efficace con antibiotici. Il mancato trattamento può condurre a complicazioni. 1. Sifilide: durante la fase acuta, nessun rapporto sessuale. 2. Uso del preservativo. Evitare rapporti sessuali non protetti con partner occasionali. Circa tre settimane dopo la trasmissione compare un'ulcera dura, non dolente, sulla vagina, sul pene, più raramente anche in bocca, sull'ano o nascosta tra le pieghe degli organi genitali. Di regola, dopo poco tempo compare un ingrossamento non dolente dei linfonodi locali. Questi disturbi scompaiono spontaneamente dopo 4-6 settimane. Alcune settimane più tardi possono manifestarsi eruzioni cutanee su tutto il corpo e disturbi simili a quelli influenzali. Anche questi scompaiono spontaneamente. Nei pazienti non trattati possono però manifestarsi più tardi delle complicazioni a livello cerebrale, come meningite, paralisi progressiva o disturbi articolari. Senza trattamento, la sifilide porta spesso a una limitazione permanente delle funzioni fisiche e psichiche o alla morte. Rapporti sessuali o contatto diretto con lesioni infette della pelle e delle mucose. In gravidanza, la sifilide può essere trasmessa al feto, nel primo stadio anche durante il parto. Se la terapia viene adottata precocemente, la sifilide può essere trattata con successo mediante antibiotici. Il mancato trattamento può portare a complicazioni. Pochi giorni dopo la trasmissione si formano sulla bocca o nelle zone genitali piccole vescicole e un'ulcerazione dolorosa. Successivamente le vescicole scoppiano formando delle croste. Il processo di cicatrizzazione può richiedere circa due settimane. Durante i rapporti sessuali o baciandosi. L'herpes è una malattia con frequenti recidive. Non è possibile guarirla. Esistono dei medicamenti che possono ridurre le eruzioni cutanee e che accelerano la scomparsa dei sintomi. Fino a circa due settimane dopo la scomparsa dei sintomi si dovrebbe rinunciare a entrare in contatto con le zone colpite (organi sessuali o bocca). In base al tipo d'infezione e alle difese naturali, compaiono disturbi da lievi a gravi. Nella donna: arrossamento e gonfiore della vulva e della vagina con prurito, bruciore, secrezione ed eventualmente minzione dolorosa. In base al tipo di infezione, la secrezione è di colorito biancastro (candidosi), crema-marroncino, vischiosa, dallo sgradevole odore di pesce (gardnerella), verde-giallognola, schiumosa e maleodorante (tricomoniasi). Nell'uomo i disturbi sono più modesti, arrossamento del glande con puntini, eventualmente dolori durante la minzione. Queste malattie possono insorgere spontaneamente o venire trasmesse durante i rapporti sessuali. A seconda della malattia: Candidosi - con creme fungicide o candelette vaginali, applicate localmente. Gardnerella - con antibiotici o antinfettivi. Tricomoniasi - con antinfettivi. Non si dovrebbero avere contatti sessuali. In caso di rapporti sessuali, utilizzare il preservativo. È possibile anche la trasmissione indiretta tramite tessili umidi (asciugamani), dita o bocca. Le infezioni da papillomavirus sono responsabili dei condilomi (verruche) del collo dell'utero, della vulva e del pene. Molte infezioni da papillomavirus non causano disturbi e sono riconoscibili solo con l'osservazione al microscopio. Nelle donne, queste infezioni devono essere diagnosticate dal medico, perché sono collegate con il rischio di cancro al collo dell utero. La diagnosi avviene mediante striscio vaginale (pap-test). Rapporti sessuali. Questa infezione può guarire spontaneamente dopo mesi o anni. La guarigione di verruche genitali facilmente raggiungibili o di condilomi genitali può essere accelerata con trattamenti mirati (ad esempio elettrocoagulazione o laser). Evitare il contatto sessuale con le persone infette. L'uso del preservativo riduce verosimilmente il pericolo di contagio genitale. Malattie sessualmente trasmissibili 3

10 EPATITE Fig. 4

11 Malattie sessualmente trasmissibili contro le quali ci si può vaccinare L'epatite è un'infiammazione del fegato causata da un virus. Finora sono state scoperte cinque diverse forme che vengono contraddistinte con le lettere A, B, C, D, E. Vi sono differenze per quanto riguarda la pericolosità e le vie di contagio. Il tipo A e il tipo B sono le forme più frequenti. L'infiammazione acuta del fegato inizia con stanchezza, mancanza d'appetito, disturbi addominali, nausea e vomito. Il segno più evidente della malattia è l'itterizia: la pelle e la sclera (la parte bianca dell'occhio) diventano gialle, l'urina assume una colorazione marrone e le feci diventano chiare. Possono mancare del tutto manifestazioni febbrili. Epatite A ed E Disturbi Conseguenze a lungo termine Infiammazione acuta del fegato. L'infiammazione acuta del fegato guarisce di regola entro 6 mesi. Epatite B, C e D Solo una persona infetta su tre sviluppa un'infiammazione acuta del fegato. L'epatite D acuta ha spesso un decorso particolarmente grave. In un secondo tempo può evolvere in cirrosi epatica (il fegato si atrofizza) ed in epatocarcinoma: entrambe le patologie possono essere letali. Nel nascituro infetto solo raramente compare un'infiammazione acuta del fegato (itterizia), mentre nella maggior parte dei bambini si sviluppa un'infezione cronica. Il rischio che più tardi l'infezione possa evolvere in una cirrosi epatica o in un epatocarcinoma è molto elevato L'epatite colpisce praticamente tutti i gruppi d'età ed è diffusa in tutto il mondo. Il rischio di contagio da epatite A ed E è maggiore nei Paesi con condizioni igieniche carenti (ad esempio Europa Orientale, Asia, Oceania, Africa, Centro e Sud America). In Svizzera il rischio di contagio è modesto. L'epatite A ed E vengono trasmesse attraverso cibi e bevande. L'epatite B, C e D sono particolarmente frequenti in Africa, Asia e Oceania, ma anche nell'europa orientale, nella zona del Mediterraneo e in Sud America. Nei Paesi industrializzati, la frequenza dei portatori cronici è notevolmente inferiore. (portatori cronici = persone che non hanno alcun disturbo ma che ospitano nel corpo il virus dell'epatite e possono perciò trasmetterlo). In Svizzera si stima che lo 0,3% della popolazione sia portatrice di virus. Circa la metà dei nuovi ammalati sono consumatori di droghe iniettabili. I fattori di rischio più frequenti sono i contatti sessuali non protetti con portatori di virus dell'epatite. Vie di trasmissione Trattamento Tramite cibi e bevande. Non vi sono ancora a disposizione farmaci in grado di guarirla. Il trattamento è per lo più sintomatico (trattamento dei disturbi). Per una trasmissione è sufficiente un piccolissimo quantitativo di sangue (ad esempio assumendo droghe mediante iniezione endovenosa) o di altri liquidi organici (saliva, sperma, liquido vaginale). Le vie di trasmissione sono: - punture accidentali con aghi o utilizzo di materiale per iniezioni già usato precedentemente per assumere droghe iniettabili; - rapporti sessuali non protetti con una persona portatrice del virus dell'epatite; - dalla madre al figlio durante il parto. Si può ricorrere a una terapia con sostanze che stimolano il sistema immunitario (interferone alfa). Questa terapia blocca la replicazione del virus solo nel 30-40% dei pazienti e può avere effetti collaterali. Poiché non esiste ancora nessuna possibilità efficace di trattamento, la vaccinazione gioca un ruolo particolarmente importante. Protegge per 5-10 anni. La vaccinazione contro l'epatite B (che protegge anche contro l'epatite D) viene in linea di massima raccomandata a tutte le persone non vaccinate e può essere effettuata presso qualsiasi studio medico. Si raccomanda anche la vaccinazione contro l'epatite A. In Svizzera esistono attualmente vaccini che proteggono contro l'epatite B (e D) o contemporaneamente contro l'epatite A e B (e D). Prevenzione La vaccinazione (contro l'epatite A) protegge per 5-10 anni. La vaccinazione contro l'epatite B (e D) protegge per 5-10 anni. Prendere tutte le precauzioni possibili nel maneggiare sangue e liquidi organici, utilizzare siringhe monouso ed effettuare un'accurata sterilizzazione delle siringhe e degli aghi riutilizzabili. Safer Sex (sesso sicuro) e Safer Use (precauzioni in caso d iniezione di droghe). Ulteriori informazioni sull'epatite B nell opuscolo: Epatite B. Cause, conseguenze e prevenzione (14 pagine, gratuito) HEPINFO, Hochstrasse 113, 4018 Basilea Tel. 061/ Fax 061/ Malattie sessualmente trasmissibili 4

12 CHI È HIV POSITIVO? Fig. 5

13 Chi è HIV positivo? Non si può sapere se una persona sia HIV positiva senza ricorrere ad una specifica serie di analisi. Ogni persona, uomo o donna, giovane o anziana, in ogni Paese può essere contagiata dall'hiv. L'HIV non colpisce solo determinate persone e non può essere messa in relazione con particolari comportamenti sessuali o con determinati gruppi professionali. HIV / AIDS 5

14 H Human A Acquired I V Immunodeficiency Virus I D S Immune Deficiency Syndrome L'HIV è un virus. Essere HIV positivi significa essere infettati dal virus. Il virus HIV può causare l'aids. L'Aids è lo stadio della malattia. Fig. 6

15 H Human Dell'essere umano A Acquired Non ereditaria, ma acquisita tramite un virus con il quale la persona affetta da Aids è entrata in contatto nel corso della sua vita. I Immunodeficiency Indebolimento del sistema immunitario (sistema di difesa) I D Immune Deficiency Immunità, difesa (riguarda il sistema immunitario dell'organismo) Indebolimento (del sistema immunitario) V Virus Virus (agente patogeno) S Syndrome Complesso di sintomi e segni di diverse malattie.. HIV = virus che indebolisce il sistema immunitario dell'essere umano. Aids = complesso di sintomi e segni di diverse malattie, causate da un indebolimento acquisito del sistema immunitario. L'HIV è un virus. Essere HIV positivi significa essere infettati dal virus. Il virus HIV può causare l'aids. L'Aids è lo stadio della malattia. HIV / AIDS 6

16 INFEZIONI MICETI PARASSITI BATTERI Parassiti Miceti Infezioni Batteri Infezioni Miceti Parassiti Batteri SISTEMA IMMUNITARIO DELL'ORGANISMO OK SALUTE SISTEMA IMMUNITARIO DELL'ORGANISMO INDEBOLITO MALATTIA Fig. 7

17 Che cos'è il sistema immunitario? Per capire cos'è l'aids, bisogna dapprima comprendere che cos'è il sistema immunitario e come esso funziona. 1. IN CHE COSA CONSISTE IL SISTEMA IMMUNITARIO? Il sistema immunitario riconosce, combatte e distrugge diversi tipi di germi patogeni, come ad esempio virus, batteri, micosi e parassiti che minacciano l'organismo. Il sistema immunitario è complesso ed è costituito, tra l'altro, dai globuli bianchi (leucociti), che si trovano nel sangue e in alcuni organi. Il nostro ambiente è ricco di agenti patogeni spesso pericolosi (virus, batteri, parassiti e microscopici miceti), in grado di aggredire il nostro organismo. Il sistema immunitario ha il compito di difendere l'organismo e di distruggere gli aggressori. Quando il virus HIV ha fortemente ridotto i globuli bianchi del sistema immunitario, molti agenti patogeni possono aggredire l'organismo indebolito senza incontrare resistenza. Questo fenomeno è chiamato insorgenza di patologie opportunistiche (opportunistico = capacità di cogliere un opportunità in modo da trarne il massimo vantaggio). Il sistema immunitario è il responsabile della difesa dell'organismo. 2. COME FUNZIONA IL SISTEMA IMMUNITARIO? L'azione del sistema immunitario si sviluppa in tre fasi: identificazione, isolamento ed eliminazione degli agenti patogeni penetrati nell'organismo. Non appena un agente patogeno penetra nell'organismo, viene identificato come pericoloso da determinati leucociti e viene combattuto. Il sistema immunitario, tramite l intervento di determinati globuli bianchi, produce delle sostanze - i cosiddetti anticorpi - che distruggono gli agenti patogeni. Questi anticorpi rimangono nell'organismo e distruggono automaticamente i medesimi agenti patogeni, nel caso questi dovessero nuovamente penetrare nell'organismo. Parassiti Miceti Infezioni Batteri Infezioni Parassiti Miceti Batteri 3. CHE COS'È UN VIRUS? Un virus è un microscopico e invisibile agente patogeno che può replicarsi solo all'interno delle cellule. Esistono vari tipi di virus che causano diverse patologie. Il virus dell'influenza, ad esempio, colpisce praticamente l'intero organismo manifestandosi con febbre, raffreddore, mal di testa, ecc.; il virus dell'epatite aggredisce le cellule del fegato e le danneggia. Il virus HIV colpisce i globuli bianchi (appartenenti al sistema immunitario), rendendo l'organismo una facile preda di altri agenti patogeni. 4. IN CHE MODO IL VIRUS HIV DANNEGGIA IL SISTEMA IMMUNITARIO? Contrariamente ad altri virus, il virus HIV (agente patogeno dell'aids) colpisce i globuli bianchi che dovrebbero proteggere l'organismo. Questo può avere due diverse conseguenze: > il virus si riproduce nei globuli bianchi e li distrugge; > il virus rimane nei globuli bianchi finché non si saranno create le condizioni favorevoli alla sua replicazione (rimane latente). Nel corso degli anni, il numero di globuli bianchi si riduce sempre più e il sistema immunitario viene indebolito. Con il tempo, il sistema immunitario non è più in grado di proteggere l'organismo dall'attacco di altri agenti patogeni. HIV / AIDS 7

18 Infezione primaria Sieroconversione Periodo di latenza Aids Contagio con il virus HIV Il sistema immunitario si è attivato. Nessun disturbo per anni, poi passaggio a sintomi generici della malattia. Indebolimento del sistema immunitario. Diverse infezioni e malattie opportunistiche. Il test HIV è negativo. Test positivo dopo circa 3 mesi. Se non ci si sottopone al test, non si può sapere di essere sieropositivi. Il virus HIV è trasmissibile subito dopo il contagio. Non tutte le persone con infezione da HIV sviluppano l'aids, tuttavia possono trasmettere il virus. Fig. 8

19 Dall'infezione da HIV al quadro completo dell'aids Qui di seguito vengono descritte le fasi che vanno dal primo ingresso del virus HIV nell'organismo di una persona fino allo sviluppo dell'aids. Non appena una persona è stata infettata dal virus HIV, può da subito trasmetterlo ad altre persone. INFEZIONE PRIMARIA Primo ingresso del virus HIV nell'organismo di una persona. Subito dopo la sua trasmissione, il virus comincia a moltiplicarsi. Più della metà delle persone infette non avverte disturbi. Altre persone infette, dopo circa 2-6 settimane dal contagio, manifestano sintomi simili a quelli dell'influenza. Questi sintomi scompaiono dopo 1-2 settimane. I disturbi che si manifestano più frequentemente appaiono simili a quelli di un raffreddore: febbre, ingrossamento dei linfonodi del collo, stanchezza, mal di testa e, occasionalmente, una leggera eruzione cutanea. Questi disturbi si manifestano spesso anche in presenza di altre malattie infettive, per questa ragione anche un medico esperto non sempre è in grado di diagnosticare la presenza o meno di un'infezione acuta da HIV. Bisogna ricordare che il test dell'hiv può essere considerato significativo solo dopo circa tre mesi da un eventuale contagio (test positivo o negativo). Tuttavia, nel corso di questo periodo, il virus HIV può già trasmettersi. Il risultato del test è positivo. SIEROCONVERSIONE In tutte le persone infette si manifesta una reazione immunitaria (vengono prodotti anticorpi il corpo si difende). Per questo motivo un risultato positivo del test significa che sono stati trovati anticorpi nel sangue. La persona che si è sottoposta al test è entrata in contatto con il virus HIV ed è HIV positiva = sieropositiva. Dal momento nel quale il virus HIV è entrato nell'organismo (infezione primaria) alla sieroconversione, trascorrono almeno 3-6 settimane. Di regola passano però tre mesi. Nel corso di questo periodo, quindi già prima di un risultato positivo del test, il virus HIV può essere trasmesso, anche se spesso la persona non presenta ancora sintomi. PERIODO DI LATENZA Il virus HIV s insedia nel corpo senza provocare sintomi. A partire dal momento nel quale il virus entra nell'organismo, possono trascorrere diversi anni senza che la persona colpita avverta particolari disturbi. Dopo anni, circa il 50% delle persone infette non avverte ancora nessun sintomo riconducibile all'aids 1. Se non si fossero sottoposte al test, queste persone non avrebbero mai saputo di essere sieropositive. Il virus si riproduce lentamente indebolendo progressivamente il sistema immunitario (sistema immunitario = meccanismo di difesa contro gli agenti patogeni). Nel corso di questo periodo, la persona infetta sembra sana e può condurre una vita assolutamente normale. È tuttavia in grado di trasmettere il virus HIV. Quando compaiono dei disturbi, questi sono per lo più di carattere generale come, ad esempio, ingrossamenti persistenti dei linfonodi in più sedi, (sotto le ascelle, nella regione inguinale), forti sudorazioni notturne, diarrea persistente, ecc. Per questa ragione, nella maggior parte dei casi, le persone colpite consultano un medico. AIDS L'Aids non è una malattia in quanto tale. Si tratta piuttosto dello stadio in cui la persona avverte sintomi, dovuto a un indebolimento del sistema immunitario causato dal virus HIV. In presenza di un sistema immunitario debole, gli agenti patogeni possono riprodursi indisturbati. Possono svilupparsi delle «infezioni opportunistiche» (opportunistico = capacità di cogliere un'opportunità). Ciò significa che agenti patogeni, che normalmente vivono nell'organismo senza dar origine ad alcun sintomo particolare, possono - in caso d'indebolimento del sistema immunitario - manifestarsi (= diventare evidenti) e provocare una malattia. 1 Fonte: HIV/Aids - Stato delle conoscenze. Ufficio federale della sanità pubblica, Berna, 2000, 6 p. Le malattie che possono insorgere sono: > patologie infettive di diversi organi (ad esempio polmonite, candidosi o altre gravi infezioni endogene provocate dal micete candida albicans o infiammazioni dovute al virus dell'herpes), > diverse forme tumorali (ad esempio sarcoma di Kaposi, linfomi e cancro al collo dell'utero), oppure > nevriti e compromissioni delle capacità cerebrali (ad esempio encefalopatia da HIV). In questi casi si parla di Aids. In ogni caso, per un chiarimento dei sintomi (segni) dovrebbe essere consultato un medico. Il virus HIV (agente patogeno dell'aids) rimane comunque sempre trasmissibile. Per ulteriori informazioni sul decorso dell'infezione da HIV e sulla sindrome dell'aids: VIH et sida. Horizons thérapeutiques Aiuto Aids Svizzero (AAS), Zurigo, raccoglitore costantemente aggiornato, in lingua francese o tedesca e Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) Aids e HIV in Svizzera HIV / AIDS 8

20 TRASMISSIONE DELL'HIV E PROTEZIONE SAFER SEX (SESSO SICURO) RAPPORTI SESSUALI SENZA PRESERVATIVO SANGUE O USO COLLETTIVO DI AGHI E SIRINGHE SAFER USE (PRECAUZIONI IN CASO D INIEZIONE DI DROGHE) GRAVIDANZA ALLATTAMENTO TRATTAMENTO PREVENTIVO Fig. 9

21 Le principali vie di trasmissione sono: TRASMISSIONE DELL'HIV Come ci si può proteggere: I rapporti sessuali con persone infette, senza l utilizzo del preservativo (con partner sieropositivi). Conducendo una vita sessuale responsabile ed utilizzando il preservativo ogni qualvolta sia necessario (Safer Sex). Il circolo ematico: scambio e utilizzo promiscuo di aghi e siringhe utilizzati per iniettarsi droghe. Evitando il consumo di droghe e l uso collettivo di aghi e siringhe (Safer Use). Una madre infetta può trasmettere il virus al feto / al figlio durante la gravidanza, il parto o l'allattamento. Grazie a un trattamento preventivo a base di farmaci contro l'hiv, da effettuare nel corso della la gravidanza e in caso di parto con taglio cesareo, si riesce a ridurre il rischio di trasmettere l'hiv al nascituro. Dopo la nascita, anche il neonato viene trattato con opportuni farmaci. Non è possibile notare se una persona è affetta dal virus HIV o se è portatrice di un altro agente patogeno sessualmente trasmissibile. HIV/Aids non sono guaribili. Le malattie non guaribili possono avere gravi conseguenze sulla qualità di vita delle persone colpite. Una prevenzione dell HIV (Safer Sex, Safer Use) condotta in modo coerente e costante resta fino ad oggi l'unica profilassi possibile. Come viene trasmessa l infezione da HIV? Il virus HIV (agente patogeno dell'aids) può riprodursi solo all'interno delle cellule viventi dell'organismo (globuli bianchi). Fuori dall'organismo muore rapidamente. Nelle persone infette, è presente nel sangue (anche nel sangue mestruale), nello sperma, nelle secrezioni vaginali e nel latte materno. Tutti questi liquidi contengono globuli bianchi nei quali il virus può insediarsi. Il virus viene trasmesso attraverso questi liquidi organici. L'HIV può essere trasmesso quando tali liquidi penetrano nella circolazione sanguigna, attraverso l uso di siringhe infette o quando entrano in contatto con le mucose della bocca, degli organi genitali o dell'intestino di un'altra persona. Situazioni nelle quali il rischio di contagio è minimo 1. Facendo ricorso a speciali procedimenti, ci si assicura che gli emoderivati (tra l'altro il plasma sanguigno, i globuli rossi, le piastrine) non contengano il virus HIV. 2. In Svizzera il rischio di trasmissione attraverso trasfusioni di sangue è attualmente molto basso. Infatti, a partire dal 1985, tutto il sangue donato viene sistematicamente analizzato. Questo accurato procedimento viene eseguito al fine di escludere la presenza dell'hiv, dell'epatite B e C e della sifilide. Non in tutti i Paesi il sangue conservato può però essere controllato scrupolosamente come avviene in Svizzera. Benché minimo, permane un rischio residuo, dovuto alle cosiddette «lacune diagnostiche» (l'intervallo di tempo che intercorre tra un'eventuale infezione e la formazione di anticorpi riscontrabili con certezza è di 3-6 settimane, al massimo di tre mesi). Non si deve perciò rinunciare ad una trasfusione di sangue, poiché questa potrebbe essere indispensabile per salvare una vita. Nel caso di alcuni interventi chirurgici opportunamente pianificati, è inoltre possibile ricorrere ad una trasfusione del proprio sangue, prelevato precedentemente. HIV / AIDS 9

22 SAFER SEX (SESSO SICURO) Fig. 10

23 Come ci si può proteggere? La prevenzione rimane l'unica via per evitare un'infezione da HIV. Fino ad oggi non vi è infatti alcuna possibilità di guarire dall Aids. Per proteggersi bisogna evitare il contatto con tutti i liquidi organici che potrebbero contenere il virus. La protezione durante i rapporti sessuali attraverso l uso del preservativo viene chiamata Safer Sex (sesso sicuro). L utilizzazione di siringhe monouso nell ambito del consumo di droghe è chiamata Safer Use. LE REGOLE DEL SESSO SICURO (SAFER SEX) La protezione più sicura da un'infezione da HIV o da altre malattie sessuali è rappresentata dall utilizzo di preservativi controllati. Questi devono essere sempre utilizzati quando si hanno rapporti sessuali con partner infetti o di cui non si conosce la precedente vita sessuale. Non si può sapere a prima vista se una persona è portatrice del virus HIV o di un altro agente patogeno sessualmente trasmissibile. In caso di rapporti sessuali con una persona della quale non si conosce lo stato di salute o che è infettata dall'hiv o da altri agenti patogeni sessualmente trasmissibili, dovrebbe essere utilizzato ogni volta un preservativo nuovo. Particolarmente importanti sono le seguenti due regole del sesso sicuro: > rapporti sessuali per via vaginale e anale solo con preservativi controllati (e prodotti lubrificanti, idrosolubili); > evitare che sperma e sangue mestruale entrino in contatto con le mucose della bocca. Se una persona viene trattata per una malattia sessualmente trasmissibile di cui è portatrice, la persona stessa ed il suo partner devono avere rapporti sessuali protetti oppure devono astenervisi. Tutte le infezioni genitali, in particolare quelle che provocano ulcerazioni, aumentano fortemente il rischio di trasmissione di un altro agente patogeno sessualmente trasmissibile, incluso l'hiv. I preservativi controllati sono in vendita nei grandi magazzini (Coop, Epa, Manor, Migros, ecc.), nelle farmacie, drogherie o nei negozi specializzati nella distribuzione di preservativi, articoli erotici, ecc. VIH / sida 10

24 PRESERVATIVO (CONDOM) Fig. 11

25 Preservativo (condom) Se utilizzato in modo sistematico e corretto, il preservativo offre la migliore protezione contro molte malattie sessualmente trasmissibili, l infezione da HIV e le gravidanze indesiderate. I preservativi controllati portano il contrassegno «MD», «CE» o anche «OK». Bisogna prestare attenzione alla taglia e alla data di scadenza. Se usati correttamente, i preservativi sono molto sicuri. > Per ogni contatto sessuale utilizzare sempre un preservativo nuovo. > Utilizzarlo adottando tutte le precauzioni possibili, non danneggiarlo con le unghie, con i denti, con strumenti appuntiti, ecc. > Infilare il preservativo prima del contatto sessuale, non appena il pene è eretto. > Controllare che non resti dell'aria all'interno del preservativo. > Assicurarsi che durante il contatto sessuale vi sia una sufficiente lubrificazione: l'utilizzo di prodotti lubrificanti idrosolubili supplementari riduce il rischio di rottura del preservativo. Non utilizzare per nessun motivo prodotti lubrificanti contenenti grassi (lozioni per il corpo, olio per massaggi, olio per neonati, vaselina), che tendono ad aggredire il materiale di fabbricazione del preservativo, favorendone la rottura. > Al termine del rapporto sessuale e prima che il pene non sia più in condizioni d erezione, sfilare il preservativo, insieme al suo contenuto, tenendolo saldamente alla base. > Sfilare il preservativo, annodare la parte terminale e gettarlo nei rifiuti (non nel gabinetto). Lavare quindi accuratamente il pene. Non conservare i preservativi in luoghi esposti al calore, ai raggi solari o nel portafoglio. HIV / AIDS 11

26 SAFER USE (PRECAUZIONI IN CASO D INIEZIONE DI DROGHE) 1 UTENSILI PER IL CONSUMO DI DROGA SCATOLA CONTENTE GLI UTENSILI NUOVI E STERILI PER INIEZIONI SIRINGA STERILE 3 - SOLUZIONE STERILE 4 - TAMPONE PER INIEZIONE STERILE GARZA PULITA 6 - ESTRATTO DI LIMONE 3 Fig. 12

27 Regole del Safer Use Le siringhe non sterili causano molte infezioni. In questo modo possono essere trasmessi anche agenti patogeni infettivi come i virus dell'epatite e dell infezione da HIV. Circa la metà dei nuovi ammalati di epatite B sono consumatori di droghe iniettabili per via endovenosa. Inoltre, circa il 30-50% dei consumatori di droghe iniettabili per via endovenosa che si sono sottoposti volontariamente al test dell'epatite C 1 sono risultati positivi. Molti non avvertono alcun disturbo, non sanno di essere infetti e quindi non si rendono conto di poter trasmettere il virus. Scambiarsi gli utensili già usati per un'iniezione comporta un elevato rischio d'infezione. Per nessun motivo vanno usati aghi o siringhe che non siano sterili o che siano stati utilizzati in precedenza da un'altra persona. Utilizzare esclusivamente utensili puliti e accessori personali. I nuovi utensili sterili (Flash+) si acquistano in farmacia o al pronto soccorso degli ospedali. A seconda della regione, sono anche in vendita presso appositi dispensari. Chi avesse difficoltà a procurarsi siringhe sterili nella sua zona, può rivolgersi ad un centro di consulenza in materia di droghe. > Prima di iniettarsi droghe per via endovenosa, lavare accuratamente le mani e disinfettare (con un tampone per iniezione sterile) la zona dove verrà praticata l'iniezione. >Dopo aver estratto l'ago, tenere premuta una garza pulita e asciutta sul punto in cui è stata praticata l'iniezione. >Anche gli accessori (coltello, cucchiaio) devono essere puliti e sterili (in questo caso sterile significa: bollitura degli accessori per almeno 10 minuti). > Non utilizzare mai acqua proveniente da un contenitore comune. 1 Fonte: Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) (ed.), Malattie infettive Diagnosi e prevenzione. Raccoglitori in lingua francese e tedesca. HIV / AIDS 12

28 PERCHÉ CI SI DEVE PROTEGGERE? Senza preservativo Con preservativo UN PASSATO CON PARTNER HIV POSITIVI = RISCHIO DI TRASMISSIONE UTILIZZO DEL PRESERVATIVO = S INTERROMPE LA CATENA DI TRASMISSIONE DELL'HIV Fig. 13

29 Perché ci si deve proteggere? Partner di cui non si conosce la vita sessuale presente o passata, o dei quali s ignora l abitudine di scambiare siringhe e aghi con altri individui, possono nascondere il rischio di una malattia sessualmente trasmissibile. Chi ha un rapporto sessuale, entra indirettamente in contatto anche con tutte le altre persone con cui il proprio partner ha avuto rapporti sessuali precedentemente. Nel caso in cui una di queste persone fosse stata infetta e con lei vi fossero stati dei contatti sessuali senza la protezione di un preservativo, è possibile che si verifichi la trasmissione di una malattia sessuale (HIV compreso), lungo tutta la rete delle relazioni sessuali. Senza preservativo Con preservativo Tramite il consumo di droghe iniettabili per via endovenosa o attraverso rapporti sessuali non protetti con una persona infetta, in passato potrebbe essersi verificata una trasmissione dell'hiv o di un'altra malattia sessualmente trasmissibile. Poiché non sempre si è a conoscenza del passato delle persone, è necessario proteggersi sistematicamente. Grazie ai preservativi, ognuno può proteggere con un ragionevole margine di sicurezza se stesso e il suo prossimo dall'aids. L'Aids non è guaribile. Anche altre malattie sessualmente trasmissibili non sono sempre guaribili. Le malattie non guaribili possono avere gravi conseguenze sulla qualità di vita delle persone colpite. Una prevenzione costante resta, fino ad oggi, l'unico mezzo possibile per proteggersi dall HIV/Aids. HIV / AIDS 13

30 DEVONO ESSERE STERILI COSÌ L HIV NON VIENE TRASMESSO È IMPOSSIBILE IL CONTAGIO TRAMITE SALIVA, POSATE SPORCHE (CUCCHIAI, FORCHETTE, BICCHIERI) OPPURE INGERENDO L'ACQUA DELLA PISCINA O DELLA VASCA DA BAGNO. STRUMENTI DENTISTICI I NORMALI CONTATTI DELLA VITA QUOTIDIANA NON COMPORTANO ALCUN RISCHIO DI TRASMISSIONE. STRINGERSI LA MANO E ABBRACCIARSI NON COMPORTANO ALCUN RISCHIO. L'HIV NON PUÒ ESSERE TRASMESSO NEPPURE CON LA TOSSE. AGHI PER FORARE I LOBI DELLE ORECCHIE O PER IL PIERCING BACIARSI SULLE GUANCE E SULLA BOCCA NON COMPORTA ALCUN RISCHIO DI CONTAGIO. LE PUNTURE DEGLI INSETTI NON COMPORTANO ALCUN RISCHIO. AGHI UTILIZZATI PER L'AGOPUNTURA L'UTILIZZO IN COMUNE DI GABINETTI, DOCCE, BIANCHERIA, ECC. NON COMPORTA ALCUN RISCHIO. AGHI PER TATUAGGI RECARSI IN VISITA A UN PAZIENTE IN OSPEDALE O ANDARE DAL MEDICO NON COMPORTA ALCUN RISCHIO. Fig. 14

31 Come non si trasmette l infezione da HIV? Il virus HIV appartiene alla categoria degli agenti patogeni difficilmente trasmissibili. Il virus è molto sensibile e, in condizioni normali, non sopravvive al di fuori dell'organismo umano. Non è perciò contagioso come lo è, ad esempio, il virus dell'influenza. RISPETTANDO CERTE MISURE PRECAUZIONALI, L'AGENTE PATOGENO DELL'AIDS (HIV) NON VIENE TRASMESSO ATTRAVERSO I SEGUENTI OGGETTI: Il virus HIV ha bisogno di liquidi organici che contengano globuli bianchi (vedi pagina 9: Trasmissione dell'hiv). La pelle intatta è un'efficace barriera protettiva contro l'hiv. La masturbazione reciproca non comporta alcun rischio di contagio. Bisogna tuttavia evitare il contatto tra le secrezioni genitali e la mucosa del partner o una ferita aperta. Tutti gli strumenti utilizzati per bucare la pelle devono essere sterili o del tipo usa e getta: > Aghi per agopuntura o tatuaggi, aghi per forare i lobi delle orecchie o altre parti del corpo (piercing). > Tutti gli strumenti medici e per le cure dentistiche. Gli insetti che succhiano il sangue o le zecche non svolgono alcun ruolo nella trasmissione dell'hiv. Le punture di zanzare e mosche trasmettono determinate malattie (malaria, febbre gialla) ma non l'hiv. Gli animali domestici come cani, gatti, uccelli non sono portatori dell'hiv e non possono perciò trasmetterlo. Neppure attraverso la donazione di sangue è possibile trasmettere il virus HIV. Il materiale utilizzato è sterile (nuovo) e viene gettato dopo ogni prelievo. Il virus HIV non può essere trasmesso con i normali contatti sociali quotidiani. HIV / AIDS 14

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