T E R L I Z Z I P I A N O R E G O L A T O R E G E N E R A L E

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1 T E R L I Z Z I P I A N O R E G O L A T O R E G E N E R A L E NORME TECNICHE DI ESECUZIONE Approvate con la Delib. G.R. n del Variate con Delib. G.R. n. 7/2007, Delib. C.C. n. 40/2007, Delib. C.C. n. 24/2008, Delib. C.C. n. 7/2011, Delib. C.C. n. 23/2011 Gruppo di progettazione: Ing. Donato DE MARTINO Ing. Antonio PECORELLA Arch. Mauro SIMONE Arch. Loreto ZACCAGNI Collaboratori al PIANO: Arch. Antonio MANTELLATO Arch. Sione MERCANTI In vigore dal

2 S O M M A R I O TITOLO I 2 DISPOSIZIONI GENERALI CAPO I Parte generale 4 Art. 1.1 Eleenti costituenti il Piano 4 Art. 1.2 Finalità delle nore e degli elaborati grafici 5 Art. 1.3 Applicazione del P.R.G 5 CAPO II Indici edilizi 6 Art. 1.4 Definizione degli indici 6 Art. 1.5 Applicazione degli indici edilizi 8 Art. 1.6 Edifici preesistenti costruiti sui confini 8 TITOLO II ZONIZZAZIONE Art. 2.1 Divisione in zone a carattere urbanistico 9 CAPO I Zone di uso pubblico Art. 2.2 Aree di uso pubblico 9 Art. 2.3 Zone G:Aree per attrezzature pubbliche a scala della residenza 9 Art. 2.4 Zone F:Aree per attrezzature pubbliche di interesse generale 11 Art. 2.5 Infrastrutture stradali e ferroviarie 13 Art. 2.6 Fasce di rispetto stradale e ferroviario ed aree di arredo stradale 14 CAPO II Zone destinate ad attività produttive Art. 2.7 Suddivisione delle aree per attività produttive: Zone D e Zone E 15 Art. 2.8 Art. 2.9 Aree produttive artigianali, industriali, coerciali, direzionali e turistiche Zone De1-De2:Aree per ipianti artigianali, industriali, coerciali e direzionali esistenti Art Zone De3:Aree per attrezzature turistico alberghiere esistenti 16 Art Zone D1:Aree per ipianti artigianali, industriali e per il terziario, di nuovo insediaento Art Zone D2:Insediaenti a servizio dell area ciiteriale 17 Art Zone E: Aree produttive agricole: generalità 17 Art Zone E: nuove costruzioni; edifici rurali ad uso abitativo 18 Art Zone E: nuove costruzioni: annessi agricoli 18 Art Zone E: nuove costruzioni: odalità per il rilascio delle concessioni Art Zone E: verde agricolo speciale serre 19 Art Zone E: attività agrituristiche 20 Art Zone E: cave di prestito attive e disesse

3 Art Tutela dei anufatti edilizi diffusi nel territorio extraurbano 21 Art bis Zone E1: di interesse per la salvaguardia paesistica, abientale, archeologica, onuentale Art ter Zona E2: di salvaguardia dell interesse archeologico 23 Art quater Tutela dei beni edilizi localizzati nel territorio urbano 24 CAPO III Zone destinate prevalenteente alla residenza Art Zone residenziali e iste: destinazioni d uso aesse 26 Art Zone residenziali A,B,C: definizioni 26 Art Zone A: aree urbane edificate di interesse storico e architettonico 26 Art Zone B: aree urbane edificate di recente ipianto; generalità 26 Art Zone B1: area di copletaento 26 Art Zone B2: area di copletaento 27 Art Zone C: aree urbane di espansione residenziale, generalità 28 Art Zone C1 C2 C3 C4 C5 28 Art Zona C6: residenze stagionali 31 TITOLO III ATTUAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE Art. 3.1 Modalità di attuazione del P.R.G.: generalità 32 Art. 3.2 Struenti urbanistici esecutivi previsti dal P.R.G., riferienti legislativi e disposizioni Art. 3.3 Convenzioni 33 Art. 3.4 Coparti 33 TITOLO IV NORME FINALI Art. 4.1 Disciplina delle aree sottoposte a vincolo 34 Art. 4.2 Precari edilizi 34 Art. 4.3 Struenti urbanistici esecutivi recepiti dal P.R.G. 34 Art. 4.4 Tutela e sviluppo del verde 35 Art. 4.5 Costruzioni irregolari 35 Art. 4.6 Cabiaento di destinazione di zona 35 Art. 4.7 Rilascio di concessione in deroga 36 Art. 4.8 Utilizzazione degli indici di fabbricabilità 36 Art. 4.9 Nore transitorie

4 TITOLO I DIPOSIZIONI GENERALI CAPO I P A R T E G E N E R A L E Art. 1.1 ELEMENTI COSTITUENTI IL PIANO 1. Relazione 2. Nore Tecniche di Esecuzione 3. Regolaento Edilizio 4. Relazione Controdeduzioni alle prescrizioni eanate dalla Giunta Regionale in sede di approvazione del Piano Regolatore del Coune di Terlizzi 5. Planietria di Piano, scala 1: Vincoli Tav Vincoli Tav Relazione dirigente U.T.C. ad oggetto: Piano Regolatore Generale Controdeduzioni con adeguaento alla delibera di G.R. n.3 del Relazione integrativa dirigente U.T.C. ad oggetto: Controdeduzioni con adeguaento alla delibera di G.R. n.3 del Ricognizione giuridica degli struenti attuativi vigenti Tav.4 Planietria dell inquadraento territoriale 1: Tav.5 Planietria delle interrelazioni con Piani dei Couni conterini 1: Tav.6/a Planietria degli ipianti a rete e dei vincoli territoriali: irriguo 1: Tav.6/b Planietria degli ipianti a rete e dei vincoli territoriali: fogna 1: Tav.6/c Planietria degli ipianti a rete e dei vincoli territoriali: SIP 1: Tav.6/d Planietria degli ipianti a rete e dei vincoli territoriali: ENEL 1: Tav.6/e Planietria degli ipianti a rete e dei vincoli territoriali: GAS 1: Tav.6/f1 Aree a vincolo paesaggistico, abientale ed archeologico 1: Tav.6/f2 Aree a vincolo paesaggistico, abientale ed archeologico 1: Tav.7.1 Rilievo dello stato di fatto 1: Tav.8.1 Rilievo dello stato di fatto 1: Tav.8.2 Progetto di Piano 1: Tav.8.2V Progetto di Piano - Vincoli 1: Tav.9.1 Progetto di Piano 1: Tav.9.2 Progetto di Piano 1: Tav.9.3 Progetto di Piano 1: Tav.9.4 Progetto di Piano 1: Prograa Pluriennale di Attuazione 1 (allegato) Il Piano corredato anche dal c.d. Studio Geologico del Territorio di Terlizzi di interesse per il P.R.G., approvato con delibera di C.C. n.121 del 20 arzo 1987, a fira del Prof. Ing. Claudio Cherubini e del Dott. Geol. Giuseppe Calò conferato coe attuale e valido con nota degli stessi progettisti in data , costituito dai seguenti elaborati: Relazione geologica; Sezioni geologiche; Tabelle idreogeologiche; Droocrone e carta zonazione icrosisica; Grafici S.E.V. e colonne elettrostratigrafiche; Tav.1a Tav.1b Tav.2a 4 Profili sisici; Profili sisici; Profili sisici;

5 Tav.2b Tav.3a Tav.3b Tav.4a Tav.4b Tav.5a Tav.5b Tav.6a Tav.6b Tav.7a Tav.7b Tav.8a Tav.8b Tav.9a Tav.9b Tav.10a Tav.10b Tav.11a Tav.11b Profili sisici; Profili sisici; Profili sisici; Profili sisici; Profili sisici; Profili sisici; Profili sisici; Profili sisici; Profili sisici; Profili sisici; Profili sisici; Profili sisici; Profili sisici; Profili sisici; Profili sisici; Profili sisici; Profili sisici; Profili sisici; Profili sisici; Tavola 1: con deliitazione del territorio counale; Carta geolitologica in scala 1: (a,b); Carta geolitologica in scala 1: (a,b); Tav. P1 del Piano Counale dei Tratturi aree di piano e regie di tutela: aree annesse al suolo tratturale. Art. 1.2 FINALITA DELLE NORME E DEGLI ELABORATI GRAFICI Il Regolaento edilizio, le Nore tecniche di esecuzione e gli elaborati grafici di progetto, costituiscono gli e- leenti per l organizzazione del territorio del Coune di Terlizzi, secondo la visione prograata dal P.R.G. e che disciplinano, attraverso le necessarie prescrizioni, l attività edilizia, sia di iniziativa pubblica che privata. Il P.R.G. si applica a tutto il territorio counale secondo le prescrizioni di seguito riportate e secondo quelle conte-nute negli elaborati grafici di progetto allegati, a nora delle L.N. n. 1150/42, n. 10/78 e successive odifiche ed integrazioni, nonché le leggi R.P. n. 66/79 e n. 56/80 con le relative odifiche ed integrazioni. Art. 1.3 APPLICAZIONE DEL P.R.G. Il P.R.G. regola l attività edificatoria nelle varie zone in cui è suddiviso il territorio counale. I Piani di attuazione (P.P. e P di L.) e le concessioni edilizie sono subordinate alle prescrizioni contenute nelle presenti nore e negli elaborati del Piano. Ogni intervento che coporti trasforazione urbanistica ed edilizia del territorio counale è assoggettato agli oneri relativi, e l esecuzione delle opere è subordinata a concessione ai sensi della Legge n. 10/77, ad eccezione delle opere sottoposte ad autorizzazione ai sensi della Legge n. 94/82 e successive odifiche ed integrazioni. Gli edifici che alla data di adozione del P.R.G. si rivelino in contrasto con le sue disposizioni, potranno subire interventi esclusivaente finalizzati all adeguaento a dette disposizioni. In linea generale devono essere a- deguati in odo da non risultare in contrasto con le prescrizioni valide per la Regione Puglia e introdotte, in applicazione della L.R. 56/80, dalla Deliberazione della Giunta Regionale del n. 6320, pubblicata sul BUR n. 35 del 20 Febbraio Per quanto non previsto dalle presenti N.T.E., si fa riferiento alle Leggi Nazionali e Regionali in erito. 5

6 CAPO II I N D I C I E D I L I Z I Art. 1.4 DEFINIZIONE DEGLI INDICI (variato con Delib. C.C. n. 23/2011) L edificazione e l urbanizzazione delle varie zone del territorio counale sono regolate dai seguenti indici: 1. INDICI RIFERITI AGLI ABITANTI: a) superficie lorda abitabile = q 30/abitante di cui q 25 destinati all abitazione e q 5 per destinazioni non specificataente residenziali; b) volue lordo abitabile = c 100/abitante; di cui c 80 destinati all abitazione e c 20 destinati ad usi non specificataente residenziali, a a questi strettaente connessi. 2. INDICI URBANISTICI - Superficie territoriale - St: è l area che ricade all interno del perietro fissato da un intervento unitario di carattere urbanistico (Piano Particolareggiato o di Lottizzazione Convenzionata o counque corrispondente a zona oogenea indicata dal Piano) e che coprende le aree per l urbanizzazione priaria (S1), quella per l urbanizzazione secondaria (S2) e la superficie fondiaria destinata all edificazione (Sf). - Superficie fondiaria - Sf: è l area che ricade all interno del perietro fissato per l edificazione o la riedificazione e risulta quindi pari alla superficie territoriale al netto delle aree per l urbanizzazione priaria e secondaria. La superficie fondiaria viene abitualente suddivisa in lotti, soprattutto nel caso di struenti attuativi. Per questi lotti vengono stabilite delle diensioni inie quando ciò è reso necessario da particolari esigenze di Piano. - Superfici per urbanizzazioni priarie e secondarie - S1-S2 sono aree destinate in base alla L.N. n. 847 del e successive odifiche ed integrazioni e al D.M. n del , a: S1 a) strade veicolari e pedonali b) spazi di sosta e parcheggi pubblici spazi di verde a servizio diretto delle abitazioni c) reti tecniche. S2 a) asilo nido, scuola aterna, scuola dell obbligo (eleentare, edia inferiore) b) attrezzature d interesse coune: culturali, sociali, assistenziali, per pubblici servizi, ainistrative, religiose, ecc. c) spazi per il verde di quartiere previste nell art. 44 della L.N. n. 865 del Indice di fabbricabilità territoriale - It: è il rapporto tra il volue assio costruibile, espresso in c, e la superficie territoriale, espressa in q; - Indice di fabbricabilità fondiaria - If: è il rapporto tra il volue assio costruibile, espresso in c, e la superficie fondiaria, espressa in q. Nella deterinazione del volue da realizzare su una deterinata superficie con destinazione oogenea, dovrà essere detratto il volue di eventuali edifici già esistenti che si devono o si intendono conservare. L utilizzazione totale degli indici stabiliti dal P.R.G. per le varie zone, esclude ogni possibilità di utilizzazione successiva dell area a fini edificatori, indipendenteente da frazionaenti o passaggi di proprietà. Non è aesso il trasferiento di volue edificabile o di superficie utile per aree a diversa destinazione nè tra aree che non siano liitrofe, eccetto che nei casi previsti dall art. 51 lett. g) della L.R. 56/80. Il vincolo di cui al precedente coa dovrà essere trascritto obbligatoriaente a cura e spese del proprietario per gli interventi nella zona agricola E. 6 - Superficie inia d'intervento - S: è l'area inia richiesta per un intervento urbanistico preventivo, per ciascuna zona a destinazione oogenea, da attuare in odo unitario con un unico piano attuativo.

7 - Maglia urbanistica - Ma: è l'area a destinazione oogenea deliitata perietralente dalla viabilità di P.R.G. o dal P.P.A. - Coparto edilizio: è la aglia urbanistica la cui attuazione è subordinata alle procedure di cui all'art. 15 della L.R. n. 6/79. Nelle aglie di espansione residenziale e turistico-residenziale, e quindi nell'attuazione del coparto, sono coprese le opere urbanizzazione priarie e secondarie interne alla aglia, nonché la cessione gratuita, fino alla ezzeria, della strada di P.R.G. 3. INDICI EDILIZI - Lotto inio edificabile - L: è la superficie inia necessaria per l'edificazione di un nuovo edificio, al netto di strade (esistenti, di P.R.G. o di lottizzazione) e di opere di urbanizzazione, a cui deve essere riferito l'intervento edificatorio. Essa prescinde dallo stato anteriore della proprietà fondiaria che, qualora coprenda più soggetti, deve necessariaente coordinarsi. In ogni caso ogni lotto inio è sepre interno ad una sola destinazione d'uso. - Superficie utile - Su: corrisponde alla soa delle superfici nette di tutti i piani, copresi androni, scale e vani ascensori, fuori e sotto terra ed esclusi i porticati, le logge coperte, i volui tecnici, le cantine e le autoriesse interrate (in isura non superiore a q 1 ogni c 10 di costruzione, vedi L.N , n. 122). Anche eventuali soppalchi (superfici sviluppate a quota diversa all'interno di altre superfici chiuse perietralente) sono da considerarsi superfici utili. - Superficie coperta - Sc: corrisponde alla proiezione verticale sul terreno del volue edilizio, esclusi i balconi terrazze, pensiline e porticati a piano terra, purché aperti su aleno due lati e di profondità assia di 3,50. - Rapporto di copertura -Rc: risulta dal rapporto tra la superficie coperta e la superficie fondiaria del lotto. - Altezza del fabbricato - H: corrisponde, a partire dal piano del arciapiede stradale (o dal piano di capagna in ancanza di questo), alla quota dell'estradosso del lastrico solare, nel caso di coperture a terrazzo, o della linea di gronda, nel caso di coperture a tetto se la pendenza è inferiore al 30% con un assio di 3,00 dalla linea di colo, in caso contrario si isura a età della falda. - Volue edilizio -V: risulta dalla soa dei volui dei singoli piani (prodotto tra superficie lorda e altezza lorda di piano). Non sono copresi i volui tecnici, i volui porticati collocati a qualsiasi livello, i volui destinati al parcheggio privato obbligatorio ai sensi delle vigenti Leggi e collocati all'interno del volue edilizio. Al fine di facilitare un efficace isolaento dal terreno, in odi tecnicaente idonei, per non penalizzare il volue fabbricabile, non deve essere coputata la parte copresa tra il piano di calpestio del prio solaio e il piano del arciapiede o di capagna in ancanza di esso, quando questa quota, calcolata ediaente rispetto ai suddetti piani, non superi la isura di 0,50 e seprechè al di sotto del prio solaio non siano ricavati seinterrati, cantine, autoriesse, e counque vani utilizzabili anche in via potenziale. - Nuero dei piani - Np: consiste nel nuero dei piani fuori terra, copreso il piano terra. - Altezza lorda dei piani - hl: è rappresentata dalla differenza delle quote dei rispettivi pavienti (da estradosso a estradosso), sia nel caso dei solai interedi che di quelli di copertura. - Altezza netta dei piani - hn: è rappresentata dalla differenza tra la quota del paviento e quella dell'intradosso del livello sovrastante. Nel caso di soffitto a volta l'altezza si isura a età saetta; nel caso di solai a travetti ultipli o cassettoni, l'altezza si isura dal lebo inferiore delle nervature. - Distanza dai confini - Dc: è rappresentata dal inio distacco del fabbricato dai confini del lotto, esclusi balconi. - Distanza tra i fabbricati - Df: è rappresentata dal inio distacco delle fronti del fabbricato da quelle dei fabbricati conterini, esclusi balconi. - Distanza dalla strada - Ds: è la inia distanza tra il più vicino ciglio stradale ed il fabbricato, e- sclusi i balconi, secondo quanto prescritto dal D.M Fronti degli edifici: corrispondono alle facciate esterne dei corpi di fabbrica ad esclusione dei balconi, aggetti, sporgenze, cornicioni. 7

8 - Parcheggi - P: sono costituiti dagli spazi prescritti a tale fine dall'art. 18 della legge n. 765 del e successive odifiche ed integrazioni. - Parcheggi pubblici - Pp: sono costituiti dalle aree di uso pubblico destinate a sosta di veicoli in aree pubbliche, ai sensi dell'art. 3 secondo coa, lettera d, del D.M Verde condoinale - Vc: è rappresentato dalle percentuale di area del lotto edificabile destinata a verde. Art. 1.5 APPLICAZIONE DEGLI INDICI L'indice di fabbricabilità territoriale (It) si applica nei piani di attuazione del P.R.G. (P.P. - P.di L. - P.R. - P.di Z. - P.I.P., ecc.). L'indice di fabbricabilità fondiaria (If) si applica per l'edificazione nei singoli lotti, sia nel caso di attuazione della lottizzazione approvata, sia nel caso di edificazione in zone che non richiedono il piano urbanistico di esecuzione. Per quanto attiene i distacchi tra gli edifici e tra edifici e confini di proprietà, si precisa che le zone di distacco sono inedificabili, salvo che per interventi da realizzare nelle zone B di copletaento, il tutto nel rispetto della norativa tecnica che disciplina le zone di copletaento. Art. 1.6 EDIFICI PREESISTENTI COSTRUITI SUI CONFINI Nel caso di edifici preesistenti all'entrata in vigore del P.R.G. e che siano stati costruiti sui confini, la nuova edificazione può essere realizzata in aderenza ad essi. 8

9 TITOLO II ZONIZZAZIONE Art. 2.1 DIVISIONE IN ZONE A CARATTERE URBANISTICO Ai fini della salvaguardia degli abienti storici e naturali, della trasforazione e dello sviluppo equilibrato, il territorio counale è suddiviso in zone urbanistiche, coe risulta dalle tavole di Piano. Le zone urbanistiche sono classificate e specificate coe di seguito. CAPO I Z O N E D I U S O P U B B L I C O Art. 2.2 AREE DI USO PUBBLICO Sono da intendersi aree di uso pubblico le aree destinate alle urbanizzazioni priarie e secondarie e le attrezzature a scala della residenza e a scala urbana e territoriale. Più specificataente sono così suddivise: a) aree per attrezzature pubbliche a scala della residenza; b) aree per attrezzature pubbliche di interesse generale; c) aree per infrastrutture stradali e ferroviarie. Art. 2.3 AREE PER ATTREZZATURE PUBBLICHE A SCALA DELLA RESIDENZA Sono le aree destinate a standards urbanistici per gli insediaenti residenziali, destinati al servizio prescolare ed alla scuola dell obbligo, alle attrezzature di interesse coune, al verde pubblico attrezzato e ipianti relativi e ai parcheggi pubblici (Standards di cui al D.M. 1444/68). Il diensionaento di tali aree è da osservare in tutte le zone subordinate alla redazione di un piano urbanistico attuativo pubblico o privato. L edificabilità in tali zone avviene nel rispetto delle seguenti nore e prescrizioni paraetriche: a. Aree per attrezzature prescolari e per la scuola dell obbligo (Zone territoriali oogenee G1) Lo standard coplessivo per queste zone, pari alla isura inia di q/ab 4,50, va suddiviso nel odo che segue: a. asilo nido 0,4 q/ab b. scuola aterna 0,9 q/ab c. scuola eleentare 2,0 q/ab d. scuola edia dell obbligo 1,2 q/ab Asilo nido I plessi vanno diensionati secondo uno standard di 26 q/alunno. If Indice di fabbricabilità fondiaria 1,5 c/q Rc Rapporto di copertura ax 30,0 % H Altezza assia 4,5 Np Nuero dei piani 1 P Parcheggi 1q per ogni 10c (V/10) x 1 q Ip Indice di piantuazione non inferiore a 1 alto fusto per ogni 100 q di Sf 2 arbusti per ogni 100 q di Sf 9

10 Scuola aterna I plessi vanno diensionati secondo uno standard di 27 q/alunno. If Indice di fabbricabilità fondiaria 1,5 c/q Rc Rapporto di copertura ax 30,0 % H Altezza assia 4,5 Np Nuero dei piani 1 P Parcheggi 1q per ogni 10c (V/10) x 1 q Ip Indice di piantuazione non inferiore a 1 alto fusto per ogni 100 q di Sf 2 arbusti per ogni 100 q di Sf Scuola eleentare I plessi vanno diensionati secondo uno standard di 33 q/alunno. If Indice di fabbricabilità fondiaria 1,5 c/q Rc Rapporto di copertura ax 30,0 % H Altezza assia 8,0 Np Nuero dei piani 2 P Parcheggi 1q per ogni 10c (V/10) x 1 q Ip Indice di piantuazione non inferiore a 1 alto fusto per ogni 100 q di Sf 2 arbusti per ogni 100 q di Sf Scuola edia dell obbligo If Indice di fabbricabilità fondiaria 1,5 c/q Rc Rapporto di copertura ax 25,0 % H Altezza assia 8,0 Np Nuero dei piani 2 P Parcheggi 1q per ogni 10c (V/10) x 1 q Ip Indice di piantuazione non inferiore a 1 alto fusto per ogni 100 q di Sf 2 arbusti per ogni 100 q di Sf b. Aree per attrezzature di interesse coune (Zone territoriali oogenee G2) Lo standard coplessivo per queste zone è pari alla isura inia di 2,00 q/ab. b.1. Aree per attrezzature civili Tali aree potranno ospitare le seguenti attività: - servizi sanitari abulatoriali - servizi ainistrativi e servizi pubblici in genere - servizi culturali, sociali e assistenziali - ercati rionali. La realizzazione di tali servizi spetta unicaente alla Pubblica Ainistrazione, ad esclusione delle attrezzature ricreative, culturali, associative e coerciali. Per queste ultie è aessa la concessione teporanea di diritto di superficie a cooperative, enti o privati che, costruiscano l edificio a proprie spese su area pubblica e progetto confore alle esigenze counali o a pianificazioni di settore pubbliche (es. piano di urbanistica coerciale) ed assuano la gestione del servizio, rispettandone i fini sociali, per un nuero di anni non superiore a 90, eventualente garantendo durante questo periodo il controllo pubblico sul servizio ed un liitato uso dei locali da parte del Coune; scaduto il terine non rinnovabile della concessione, il Coune entra in piena proprietà dell edificio e terina ogni suo obbligo nei confronti del concessionario. Per le attrezzature di progetto vigono le seguenti disposizioni: If Indice di fabbricabilità fondiaria 2,5 c/q Rc Rapporto di copertura ax 50,0 % H Altezza assia 15,0 P Parcheggi 1q per ogni 5 c (V/5) x 1 q Ip Indice di piantuazione non inferiore a 1 alto fusto per ogni 100 q di Sf 2 arbusti per ogni 100 q di Sf b.2. Aree per attrezzature religiose Le aree destinate ad attrezzature religiose di interesse coune, riguardano sia le attrezzature per il culto esistenti, sia quelle di progetto. Tra queste attrezzature vanno coprese quelle destinate ad attività parrocchiali anche di tipo educativo e per il tepo libero. Per le attrezzature esistenti valgono le nore relative alle zone in cui ricadono, per quelle di nuovo ipianto 10

11 fanno fede i criteri e gli indici già fissati al precedente punto b. In particolari casi sono aesse deroghe agli indici precedenti, fere restando le destinazioni consentite. c. Aree per i parcheggi pubblici (Zone territoriali oogenee G3) Lo standard coplessivo per queste zone è pari alla isura inia di 2,50 q/ab. Le aree destinate a parcheggi pubblici vanno realizzate per soddisfare il fabbisogno di parcheggi pubblici secondo gli standards urbanistici previsti dalle nore vigenti. I parcheggi saranno realizzati a cura dell Ainistrazione Counale o dai privati ai sensi della Legge Nazionale n. 122/89. Per i parcheggi, anche a più piani o interrati sotto il livello stradale, la realizzazione potrà essere affidata ediante concessione a terine, e counque per un nuero di anni non superiore a 90, a cooperative, enti o privati che ne assuano la relativa gestione, soggetta al pubblico controllo. In tal caso l Ainistrazione Counale dovrà stabilire terini e odalità della concessione in odo da garantire il servizio pubblico a pagaento. Le aree destinate a parcheggi a livello stradale devono essere protette con alberature di alto fusto nella isura di aleno una pianta per ogni 20 %. A copletaento di quanto sopra prescritto resta obbligatorio in tutte le nuove costruzioni, nelle ricostruzioni e nelle ristrutturazioni urbanistiche ed edilizie, predisporre parcheggi privati, ai sensi dell art. 18 della Legge 765/67 e della Legge 122/89, nelle isure di seguito riportate: - per aree residenziali: un posto auto per appartaento anche onocaera e counque non eno di q 1 per ogni 10 c di costruzione; - per aree industriali, agazzini, laboratori artigianali e siili: 10 q ogni 100 q di superficie fondiaria; - per aree coerciali con superficie di vendita aggiore di 400 q, 150 q ogni 100 q di Su di vendita; - per alberghi, attrezzature sanitarie e siili: un posto auto ogni 2 caere e counque non eno di 25 q ogni 100 q di Su; - per teatri, cineatografi, ristoranti e siili: 80 q ogni 100 q di Su. Le aree destinate ai parcheggi privati devono essere vincolate all uso di parcheggi ediante abbinaento obbligatorio e non separabile ad ogni alloggio o unità iobiliare, con apposita indicazione negli atti relativi alle destinazioni d uso e con costituzione di vincolo e/o servitù a richiesta del Coune, con atto da trascrivere in registri della proprietà iobiliare. d. Aree per il verde pubblico attrezzato (Zone territoriali oogenee G4) Lo standard coplessivo per queste zone è pari alla isura inia di 9,00 q/ab. Queste aree coprendono: - i nuclei eleentari di verde - i giardini ad uso delle residenze - le aree per il gioco dei babini da 3 a 6 anni - le aree per il gioco dei babini da 6 a 11 anni - le aree per il gioco e lo sport per i ragazzi da 11 a 14 anni. In queste aree non è aessa la costruzione di anufatti peranenti. Quelli teporanei sono aissibili per una superficie non superiore al 0,5% dell area. Dette aree saranno inedificabili e sisteate a giardino e prato alberato. Inoltre saranno dotate dell arredo necessario alla igliore fruizione. Le aree destinate al gioco dei babini dai 3 ai 6 anni saranno dotate di buche di sabbia, altalene, scivoli, e quanto altro necessario all attività all aria aperta dell infanzia. Art. 2.4 AREE PER ATTREZZATURE PUBBLICHE DI INTERESSE GENERALE (Zone territoriali oogenee F ai sensi del DM n del ) Queste aree sono destinate ai servizi rientranti nella individuazione delle zone F previsti nel punto 5 dell art. 4 del D.M. n. 1444/68. Servizi che vanno antenuti distinti dalle aree relative agli standard di cui al penultio coa dell art. 17 della L.N. n. 765/67 e degli artt. 3-4 dello stesso Decreto più sopra citato. Detti servizi, per la loro natura, possono essere di proprietà sia pubblica che privata. a. Aree per attrezzature per la Scuola Superiore (Zone territoriali oogenee F1) Sono aree destinate ad attrezzature scolastiche di grado superiore, nelle quali è aessa la costruzione di 11

12 attrezzature ed edifici per l istruzione edio-superiore, nonché dei relativi alloggi per la custodia ed il servizio, nel rispetto delle seguenti prescrizioni: It Indice di fabbricabilità territoriale 2 c/q Rc Rapporto di copertura ax 50 % P Parcheggi percentuale in. dell area 20 % Ve Verde, ipianti sportivi all aperto e strade di servizio 30 % (percentuale assia dell area) Ip Indice di piantuazione non inferiore a 1 alto fusto per ogni 100 q di Ve 2 arbusti per ogni 100 q di Ve b. Attrezzature sanitarie ed ospedaliere (Zone territoriali oogenee F2) In tali casi è aessa la costruzione di edifici ed attrezzature di carattere sanitario ed ospedaliero (cliniche, ecc.) nonché di alloggi ed organizzazioni residenziali destinate alla custodia, alla direzione di dette strutture ed alle esigenze connesse alla forazione professionale sanitaria. Queste individuazioni si attuano ediante intervento singolo a previsti nei P.P.A. e nel rispetto delle seguenti prescrizioni ed indici: L Lotto inio q It Indice fabbricabilità territoriale 3 c/q Rc Rapporto di copertura ax 50 % Dc Distanza dei fabbricati dai confini in. 20 Df Distanza tra i fabbricati (H+H1) x 0,50 (seisoa delle altezze dei fabbricati prospicienti) Ds Distanza dalle strade in. 20 P Parcheggi percentuale in. dell area 15 % Ve Verde e strade di servizio percentuale inia dell area 35 % c. Attrezzature sportive - Parco urbano e territoriale (Zone territoriali oogenee F3) Tali aree, di uso pubblico, si suddividono secondo le indicazioni espresse nelle tavole di P.R.G. in: c.1. Verde sportivo In queste zone è aessa la costruzione di attrezzature ed edifici a carattere sportivo nonché del relativo alloggio di custodia nel rispetto delle seguenti prescrizioni ed indici: L Lotto inio q It Indice fabbricabilità territoriale 0,5 c/q Rc Rapporto di copertura ax 30 % Dc Distanza dei fabbricati dai confini in. 20 Ds Distanza dalle strade in. 20 P Parcheggi (percentuale inia dell area) 20 % Ve Verde e strade di servizio (percentuale inia dell area) 50 % c.2. Parchi pubblici attrezzati Le aree a parco urbano pubblico sono destinate al tepo libero. In esse saranno curate le alberature esistenti e saranno poste a diora nuove alberature In tali zone possono ubicarsi attrezzature per lo svago, coe chioschi, bar, giochi per babini, attrezzature sportive di allenaento, teatri all aperto e siili, alloggio di custodia, nel rispetto delle seguenti prescrizioni e indici: L Lotto inio q It Indice fabbricabilità territoriale 0,05 c/q Rc Rapporto di copertura ax 5 % Dc Distanza dei fabbricati dai confini in. 20 Ds Distanza dalle strade in. 20 P Parcheggi (percentuale inia dell area) 15 % Ve Verde e strade di servizio (percentuale inia dell area) 80 % In tutte le zone territoriali oogenee F2 la costruzione di edifici ed ipianti è subordinata all approvazione di 12

13 un piano particolareggiato o di un progetto planovoluetrico. d.aree per attrezzature coerciali ed annonarie (Zone territoriali oogenee F4) Sono aree destinate ad attrezzature per il coercio pubblico all ingrosso, per la acellazione e per la conservazione ed il agazzinaggio dei prodotti relativi, coprese le derrate alientari. È aessa la realizzazione di un alloggio di custodia per ogni ipianto. Per tali costruzioni si osservano le seguenti prescrizioni: Rc Rapporto di copertura ax 50 % P Parcheggi (percentuale inia dell area) 40 % Ve Verde, ipianti sportivi all aperto e strade di servizio (percentuale assia dell area) 10 % e.aree per attrezzature tecnologiche (Zone territoriali oogenee F5) Sono aree per attrezzature tecnologiche nelle quali è aessa la costruzione di ipianti e relativi, eventuali, alloggi di custodia (ax 95 q di superficie utile per ciascun ipianto), attinenti ai settori dei trasporti coe nodi di scabio (autoporti e scali) ed ai settori della produzione e trasforazione di energia, quali centrali teriche ed elettriche e siili, nonché ai settori della radiodiffusione, telefonico, della fognatura, ai bisogni idrici e di cobustione per uso doestico, del trattaento dei rifiuti e dei liquai. Per tali costruzioni si osservano le seguenti prescrizioni: Rc Rapporto di copertura ax 40 % P Parcheggi e strade di servizio 15 % (percentuale inia dell area) Ve Verde, da ubicare ai confini del lotto 45 % (percentuale inia dell area) Ip Indice di piantuazione non inferiore a 1 alto fusto per ogni 100 q di Ve 3 arbusti per ogni 100 q di Ve f. Aree ciiteriali (Zone territoriali oogenee F6) In tali aree è aessa l installazione di attrezzature ed edifici a carattere ciiteriale, con i relativi alloggi per la custodia, copresi gli edifici per il culto ed i piccoli edifici destinati alla vendita di fiori e di oggetti d uso, nel rispetto delle seguenti prescrizioni: Parcheggi pubblici = in. 30 % dell area, ubicabili anche nella fascia di rispetto della zona ciiteriale. Le aree di rispetto ciiteriale, coe indicato nelle planietrie di progetto, sono definite da distanze confori alle Leggi vigenti e alle specifiche disposizioni regolaentari del Coune. In dette aree è aesso esclusivaente l esercizio di attività agricole, con esclusione di qualsiasi anufatto, anche a carattere provvisorio. Art. 2.5 AREE PER INFRASTRUTTURE STRADALI E FERROVIARIE a. Aree per la viabilità esistente e di progetto Le planietrie di Piano provvedono ad indicare con apposita sibologia gli assi stradali esistenti o da realizzare ex novo. Sono inclusi in questo settore: gli svincoli, gli spazi di sosta, di servizio e le aree di raccordo. Le previsioni relative ai tracciati ed agli svincoli, indicati nelle tavole di P.R.G., hanno valore vincolante fino alla redazione dei relativi progetti di attuazione che potranno apportare i necessari adeguaenti tecnici. Data la differenziazione, in funzione dell'uso e della localizzazione, gli assi vengono suddivisi nei odi che seguono, nel rispetto di quanto previsto dall'art. 2 del Nuovo Codice della strada (D.L. n. 285 del ), aggiornato dal D.P.R. 26/04/93 n. 147, a cui si fa riferiento per quanto qui di seguito non è riportato: - Autostrade - Strade extraurbane principali - Strade extraurbane secondarie - Strade urbane di scorriento - Strade urbane di quartiere - Strade locali 13

14 14 Le strade sopra citate devono avere le seguenti categorie inie: A. Autostrade: strade extraurbane o urbane a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con aleno due corsie di arcia, eventuale banchina pavientata a sinistra e corsia di eergenza o banchina pavientata a destra, prive di intersezioni a raso e di accessi privati, dotate di recinzione e di sistei di assistenza all'utente lungo l'intero tracciato, riservate alla circolare di talune categorie di veicoli a otore e contraddistinte da appositi segnali di inizio e fine; per la sosta devono essere previste apposite aree con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione. B. Strade extraurbane principali: strade a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con aleno due corsie di arcia e banchine pavientate, prive di intersezioni a raso, con accessi alle proprietà laterali coordinati, contraddistinte dagli appositi segnali di inizio e fine, riservate alla circolazione di talune categorie di veicoli a otore; per eventuali altre categorie di utenti devono essere previsti opportuni spazi. Per la sosta devono essere previste apposite aree con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione. C. Strade extraurbane secondarie: strade ad unica carreggiata con aleno una corsia per senso di arcia e banchine. D. Strade urbane di scorriento: strade a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con aleno due corsie di arcia, ed una eventuale corsia riservata ai ezzi pubblici, banchine pavientate e arciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso seaforizzate; per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali estranee alla carreggiata, entrabe con iissioni ed uscite concentrate. E. Strade urbane di quartiere: strade ad unica carreggiata con aleno due corsie, banchine pavientate e arciapiedi; per la sosta sono previste aree attrezzate con apposita corsia di anovra, esterna alla carreggiata. F. Strade locali: strade urbane od extraurbane opportunaente sisteate non facenti parte degli altri tipi di strade. I progetti esecutivi delle opere stradali dovranno tener conto dello stato dei luoghi al fine di realizzare soluzioni eno onerose per la Pubblica Ainistrazione. Al fine di igliorare la funzionalità e la sicurezza sulle strade previste dal P.R.G. il Coune o gli altri Enti istituzionalente preposti (ANAS - REGIONE - PROVINCIA) potranno realizzare svincoli a raso o a più livelli anche se tali opere non siano indicate nelle planietrie di P.R.G. I relativi progetti esecutivi dovranno essere approvati dal Consiglio Counale. b. Aree ferroviarie Le aree ferroviarie sono destinate al anteniento o all apliaento dei tracciati e dei rispettivi ipianti e servizi. Sono regolaentate dai Piani Particolareggiati che le Autorità interessate redigono d intesa col Coune. Art. 2.6 FASCE DI RISPETTO STRADALE E FERROVIARIO AREE DI ARREDO STRADALE Il Piano, con apposita sibologia riporta la collocazione e la diensione delle fasce di rispetto stradale per le viabilità provinciali e statali, e delle fasce di rispetto ferroviario, esistenti ed a realizzare previste dal P.R.G., le quali devono riferirsi a quelle ope legis (DPR 753/1980, DPR 495/1992 e D.Lgs. 285/1992). Per tutte le altre viabilità le fasce di rispetto stradale sono definite dalle Nore di Attuazione delle singole zone urbanistiche. A tale regie potrà essere derogato in occasione di approvazione dei piani urbanistici esecutivi per le strade di coparto, che potranno aettere distanze inferiori a quelle indicate dalle N.T.E. in riferiento al DM 1444/68 per specifiche previsioni plano-voluetriche, ovvero in occasione della realizzazione di opere e lavori pubblici, previa approvazione del progetto preliinare con deliberazione del Consiglio Counale. Ove non direttaente indicato, liitataente alle fasce di rispetto stradale, si fa riferiento a quanto dettagliataente prescritto dal Regolaento di Esecuzione e di Attuazione del Nuovo Codice della strada (D.L. n.285 del ), aggiornato dal D.P.R. 26/04/93 n. 147 ed alle prescrizioni dell art. 9 del D.M. n del 2/4/68. Nelle fasce di rispetto di ogni tipo, sono da ritenersi aesse destinazioni a: percorsi pedonali e ciclabili, piantuazioni e sisteazioni a verde, conservazione dello stato della natura e delle coltivazioni agricole, parcheggi pubblici. Nelle fasce di rispetto stradale è aessa, a titolo precario, la realizzazione di ipianti per la distribuzione di carburante ad una distanza inia, l uno dall altro, di 500. Nelle fasce di rispetto delle ferrovie, feri restando i divieti di cui all art. 235 della Legge 20 Marzo 1965, n e successive odifiche e integrazioni, non sono aesse nuove costruzioni destinate ad abitazione o ad attrezzature pubbliche o di uso pubblico. Per gli edifici già esistenti sono esclusivaente aessi interventi di anutenzione ordinaria e straordinaria. Le planietrie di progetto provvedono a riportare con apposita sibologia le fasce di rispetto ferroviario destinate a verde alberato decorativo, finalizzato alla scheratura visiva ed acustica del tracciato. Fanno parte delle fasce di rispetto le aree a verde d arredo stradale coprese all interno degli svincoli indicati dal Piano. Per esse valgono le stesse nore indicate per le fasce suddette, esclusa la realizzazione di qualsiasi attrezzatura, sia voluetrica che di superficie. Sono inoltre destinate all esproprio ed acquisite alla Proprietà Pubblica.

15 CAPO II Z O N E D E S T I N A T E A D A T T I V I T À P R O D U T T I VE Art. 2.7 SUDDIVISIONE DELLE AREE PER ATTIVITA' PRODUTTIVE: Zone D e Zone E Le aree destinate alle attività produttive vengono suddivise in: a) zone per attività artigianali e/o industriali, coerciali, direzionali e turistiche = D b) zone per attività agricole e/o connesse con l'agricoltura = E. Art. 2.8 AREE PRODUTTIVE ARTIGIANALI, INDUSTRIALI, COMMERCIALI, DIREZIONALI E TURISTICHE (Zone territ. oogenee D ai sensi del DM n del ) Sono aree del territorio counale, esistenti o previste dal Piano, destinate alle attività produttive diverse da quelle agricole. La realizzazione delle zone di nuovo ipianto è subordinata all'esecuzione di appositi Piani Particolareggiati, di iniziativa pubblica o privata, che saranno stilati sulla base delle prescrizioni dettate dalle presenti nore. Nella zone D la costruzione dei volui residenziali, quando consentita, è aessa (in percentuale di volue tale da non snaturare la destinazione d'uso della zona e nella isura sotto indicata) soltanto se conteporanea o successiva alla costruzione dei volui per le attività produttive. In tali zone non è in alcun odo consentito l'insediaento di attività nocive o inquinanti o tali da alterare sostanzialente i caratteri paesaggistico-abientali; è fatto counque obbligo di nascondere con alberature e siepi eventuali depositi di ateriale a cielo aperto; a tale scopo il progetto per il ritiro della concessione dovrà dare indicazione di dettaglio relative alle opere di recinzione e a verde. È fatto divieto assoluto di utilizzare le aree scoperte a deposito di ferraglie, rifiuti vari e deolizione auto, ad esclusione di alcune aree, appositaente indicate ed opportunaente regolaentate dal P.R.G.. Art. 2.9 Zone De: AREE PER IMPIANTI ARTIGIANALI, INDUSTRIALI, COMMERCIALI E DIREZIONALI ESISTENTI Sono le zone artigianali, industriali, coerciali e direzionali esistenti o in via di copletaento. In queste zone il P.R.G. si attua per intervento diretto nel rispetto delle indicazioni dei Piani Attuativi in vigore e in esse sono consentite le seguenti destinazioni: a) ipianti artigianali, industriali, coerciali, direzionali e relativi servizi tecnici ed ainistrativi b) depositi e agazzini c) una sola abitazione per ciascun ipianto, con una superficie assia coperta di 140 q ad uso del custode o del titolare della azienda. In tali zone è prescritta la realizzazione di attrezzature indicate dall'art. 5 del D.M. n del 2/4/68. Le aree suddette si suddividono in due sub-zone: zona De1 e De2. Zona De1 Indici e paraetri: If Indice di fabbricabilità fondiaria 3,0 c/q It Indice fabbricabilità territoriale 1,5 c/q Rc Rapporto di copertura ax 40 % H Altezza assia salvo volui speciali 12 Dc Distanza dai confini in aderenza fatte salve le specifiche disposizioni del Codice Civile e altre fore previste dalla legislazione vigente Df Distanza dai fabbricati 12 Ds Distanza inia dalle strade pubbliche 10 15

16 Zona De2 Indici e paraetri: If Indice di fabbricabilità fondiaria 2,0 c/q Rc Rapporto di copertura ax 40 % H Altezza assia dei fabbricati 12 Dc Distanza dai confini in aderenza fatte salve le specifiche disposizioni del Codice Civile e altre fore previste dalla legislazione vigente Df Distanza dai fabbricati 10 Ds Distanza dalle strade pubbliche coe indicato nelle planietrie di progetto e secondo quanto prescritto dalle Norative in vigore. P Parcheggi 2 q per ogni 100 c (V/100) x 2 q 16 Art Zone De3: AREE PER ATTREZZATURE TURISTICO-ALBERGHIERE ESISTENTI Sono le zone turistico-alberghiere esistenti o in via di copletaento. In queste zone potranno essere insediate attrezzature alberghiere e turistiche col rispetto degli indici seguenti: If Indice di fabbricabilità fondiaria 1,0 c/q Rc Rapporto di copertura ax 20 % H Altezza assia dei fabbricati 12 Dc Distanza dai confini H/2, inio 5,00 Df Distanza dai fabbricati (H1+H2) x 0,5, inio 5,00 Ds Distanza dalle strade pubbliche coe indicato nelle planietrie di progetto e secondo quanto prescritto dalle Norative in vigore. L intervento in dette zone è subordinato all approvazione, ai sensi dell art. 8 della L.N. 6/8/67 n. 765, dello struento particolareggiato o piano quadro dell intera aglia urbanistica. In questi studi si provvederà anche all osservanza delle prescrizioni di cui all art. 5 del D.M. 2/4/68 n Art Zone D1: AREE PER IMPIANTI ARTIGIANALI, INDUSTRIALI E PER IL TERZIARIO DI NUOVO INSEDIAMENTO Sono le zone artigianali, industriali, coerciali di grande distribuzione e direzionali, di nuovo insediaento. In queste zone sono consentite le seguenti destinazioni: a) industriali, artigianali e per il terziario, con relativi servizi tecnici, ainistrativi, sportivi, sanitari, ricreativi, di ristoro ecc. b) attività terziarie: uffici, attività direzionali diverse, alberghi, attività coerciali all ingrosso con annessi agazzini destinati al deposito, depositi e riesse per i trasporti urbani ed extraurbani c) una sola abitazione per ogni ipianto, con una superficie assia coperta di 140 q, ad uso del titolare o del custode dell azienda. In queste zone il P.R.G. si attua attraverso un Piano Particolareggiato, di iniziativa pubblica o privata, che dovrà rispettare le prescrizioni indicate dall art. 5, coa 1, n. 1 e n. 2, del D.M. 2/4/1968. Per le aree destinate ai lotti edificabili si dovranno rispettare i seguenti indici e paraetri: Per le zone indicate al precedente punto a. S Superficie inia di intervento l intera aglia indicata dal Piano L Lotto inio 2000 q It Indice di fabbricabilità territoriale 2 c/q Rc Rapporto di copertura ax 40 % H Altezza assia (salvo volui speciali) 10 Dc Distanza dai confini in aderenza fatte salve le specifiche disposizioni del Codice Civile e altre fore previste dalla legislazione vigente Df Distanza dai fabbricati non in aderenza 12 Ds Distanza dalle strade pubbliche coe indicato nelle planietrie di progetto e secondo quanto prescritto dalle Norative in vigore.

17 P Parcheggi (inclusi strade e piazzali) 50 % Vc Verde 10 % Ip Indice di piantuazione non inferiore a 1 alto fusto per ogni 250 q di Sf Per le zone indicate al precedente punto b. S Superficie inia di intervento l intera aglia indicata dal Piano L Lotto inio 2000 q It Indice di fabbricabilità territoriale 2 c/q Rc Rapporto di copertura ax 40 % H Altezza assia 17 Dc Distanza dai confini in aderenza fatte salve le specifiche disposizioni del Codice Civile e altre fore previste dalla legislazione vigente Df Distanza tra i fabbricati (H+H1) x 0,5, inio 10,00 Ds Distanza dalle strade pubbliche coe indicato nelle planietrie di progetto e secondo quanto prescritto dalle Norative in vigore. P Parcheggi (inclusi strade e piazzali) 40 % Vc Verde 20 % Ip Indice di piantuazione non inferiore a 1 alto fusto per ogni 250 q di Sf 2 arbusti per ogni 250 q di Sf Zone destinate all autodeolizione Valgono le nore statali e regionali vigenti in ateria. Art Zone D2: INSEDIAMENTI A SERVIZIO DELL AREA CIMITERIALE Per antenere attiva la previsione fatta dal precedente Prograa di Fabbricazione circa la destinazione a servizi per l area ciiteriale (laboratori per aristi, articoli funerari, box per fiorai e siili, ecc.), il P.R.G. provvede ad indicare due fasce di terreno fiancheggianti il vecchio viale che porta al ciitero, destinandole all uso suddetto. Per la realizzazione di questi ipianti si dovranno rispettare i seguenti indici e paraetri: S Superficie inia di intervento l intera aglia indicata dal Piano If Indice di fabbricabilità fondiaria 1,5 c/q Rc Rapporto di copertura ax 30 % H Altezza assia 4 Np Nuero dei piani 1 Dc Distanza dai confini in aderenza fatte salve le specifiche disposizioni del Codice Civile e altre fore previste dalla legislazione vigente Ds Distanza dalla strada 10 P Aree per parcheggi 0,05 x Sf Art Zone E: AREE PRODUTTIVE AGRICOLE GENERALITÀ Le zone agricole coprendono tutto il territorio counale ad esclusione delle aree destinate dal P.R.G. ad altre attività e diversaente tipizzate. Vanno recepiti gli eventuali piani agricoli zonali che possono contenere previsioni insediative coerenti con l aodernaento dei sistei produttivi agricoli o ad essi connessi. All interno delle zone agricole vanno accurataente salvaguardati i beni abientali, archeologici, architettonici e paesaggistici. Nelle zone agricole le nuove costruzioni a titolo gratuito, sia produttive sia abitative, vanno aesse esclusivaente per soddisfare le necessità della produzione agricola: in assenza di specifici struenti (piano zonale e siili), tali necessità devono risultare da piani di utilizzazione o di sviluppo aziendale che, sulla base dei risultati colturali, esplicitano sia la utilizzazione di costruzioni esistenti, sia la necessità delle nuove. Per gli interventi relativi alle attività agrituristiche ed agli aspetti ad esse connessi, bisogna fare esplicito riferiento ai contenuti della L.R , n. 34. Nelle zone agricole sono aesse nuove costruzioni abitative a titolo oneroso, ad eccezione delle aree sot- 17

18 toposte a vincoli legislativi, sia nazionali che regionali, il tutto fatte salve le nore di legge regionale (art. 9 LL.RR. 6/1979 e 66/1979, art. 51, lett. g, L.R. 56/1980) che disciplinano la possibilità di edificazione in zona agricola. Nelle zone agricole è aessa la costruzione di ipianti pubblici riferentesi a reti di telecounicazione, di trasporto energetico, di acquedotti e fognature, discariche di rifiuti solidi; d opere di riconosciuto interesse regionale (con delibera di Giunta Regionale). Non sono consentiti interventi che alterino il paesaggio agrario e l equilibrio ecologico o che risultino in contrasto con i caratteri abientali e paesaggistici. Per gli insediaenti connessi con la valorizzazione dell agricoltura e della zootecnia si possono superare gli indici di fabbricazione sotto indicati, previa applicazione delle procedure di deroga dell art. 16 della Legge 765/67 e art. 30 L.R. n. 56/80. Per le zone agricole va stabilita una quantità di aree a standard nella isura di q 6/ab. da riservare coplessivaente per l istruzione e per attrezzature di interesse coune. 18 Art Zone E - NUOVE COSTRUZIONI: EDIFICI RURALI AD USO ABITATIVO Gli edifici da realizzare in queste zone sono destinati esclusivaente alla residenza e la loro edificazione a titolo gratuito deve rispettare le prescrizioni della lettera g) dell art. 51 della L.R. n. 56/80, entre l edificazione a titolo oneroso si deve attenere agli indici urbanistici vigenti. Le nuove costruzioni a titolo gratuito vanno aesse esclusivaente per soddisfare le necessità della produzione agricola: in assenza di specifici struenti (piano zonale e siili), tali necessità devono risultare da piani di utilizzazione o di sviluppo aziendale che, sulla base dei risultati colturali, esplicitano sia la utilizzazione di costruzioni esistenti, sia la necessità delle nuove. Sono inoltre aesse nuove costruzioni abitative a titolo oneroso, ad eccezione delle aree sottoposte a vincoli legislativi, sia nazionali che regionali, il tutto fatte salve le nore di legge regionale (art. 9 LL.RR. 6/1979 e 66/1979, art. 51, lett. g, L.R. 56/1980) che disciplinano la possibilità di edificazione in zona agricola. Il P.R.G. si attua, in tali zone, per interventi diretti, applicando i seguenti indici generali: L Lotto inio q Li Lotto inio q per Iprenditori Agricoli a Titolo Professionale If Indice di fabbricabilità fondiaria 0,03 c/q Rc Rapporto di copertura ax 1,5 % H Altezza assia 7 Dc Distanza dai confini in. 8 ovvero sul confine della proprietà, in conforità alle disposizioni degli artt. 873 e seguenti del Codice Civile. Ds Distanza dalla strada 20, e counque nel rispetto di quanto prescritto dal D.L. n. 285 del ed aggiornato dal D.P.R. 26/04/93 n Df Distanza tra i fabbricati H1+H2 (soa delle altezze dei fabbricati prospicienti) Art Zone E - NUOVE COSTRUZIONI: ANNESSI AGRICOLI Sono da intendersi coe annessi agricoli i volui edilizi destinati a: stalle, attività zootecniche varie, ricoveri, serbatoi, depositi, riesse, trasforazione di prodotti agricoli e dell allevaento. Tutte destinazioni strettaente collegate all attività produttiva agricola e non riferibili all uso residenziale e strettaente al servizio del fondo. Il P.R.G. si attua per interventi diretti, applicando i seguenti indici generali: L Lotto inio q Li Lotto inio q per Iprenditori Agricoli a Titolo Professionale If Indice di fabbricabilità fondiaria 0,03 c/q Rc Rapporto di copertura ax 1,5 % H Altezza assia 8 Dc Distanza dai confini in. 8 ovvero sul confine della proprietà, in conforità alle disposizioni degli artt. 873 e seguenti del Codice Civile.

19 Ds Distanza dalla strada in. 20, e counque nel rispetto di quanto prescritto dal D.L. n. 285 del ed aggiornato dal D.P.R. 26/04/93 n Df Distanza tra i fabbricati H1+H2 (soa delle altezze dei fabbricati prospicienti) Art Zone E - NUOVE COSTRUZIONI: MODALITA PER IL RILASCIO DELLE CONCESSIONI. Il Peresso di Costruire per le residenze e gli annessi agricoli può essere rilasciato a titolo gratuito per la conduzione del fondo esclusivaente ai proprietari coltivatori diretti, proprietari conduttori in econoia, ovvero ai proprietari concedenti, nonché agli affittuari o ezzadri aventi diritto a sostituirsi al proprietario nell esecuzione delle opere e considerati iprenditori agricoli a titolo principale ai sensi dell art. 12 della Legge 9 Maggio 1975, n. 153 e s..i. Il Peresso di Costruire per le residenze a titolo oneroso viene rilasciato al solo proprietario dell area che e- sprie la relativa voluetria. Nell ipotesi di nuove costruzioni a titolo oneroso è consentito l asserviento di terreni confinanti, di proprietà del richiedente, a favore del anufatto a realizzarsi, fatte salve le disposizioni di cui all art. 51 lett. g) della L.R. 56/1980. I Peressi di Costruire suddetti sono sepre subordinati all obbligo di eseguire le opere per lo saltiento dei rifiuti ai sensi delle norative vigenti. Il Peresso di Costruire, sia a titolo oneroso sia a titolo gratuito, è subordinato, ai sensi dell art. 29, coa 2, L.R. n. 56/80, alla trascrizione, a cura e spese del destinatario, di atto d obbligo relativo all asserviento, al anufatto consentito, dell area che ha espresso la relativa voluetria. Per i fabbricati esistenti alla data di a- dozione delle presenti nore e realizzati dopo il , data di entrata in vigore della L. 765/1967 (c.d. Legge ponte ), il vincolo di inedificabilità si estende di fatto su tutte le aree anche non contigue di proprietà della ditta intestataria del fabbricato, fino a raggiungere il valore degli indici urbanistici di cui ai precedenti articoli; se la superficie fondiaria risulta inferiore a quella necessaria in applicazione degli indici urbanistici, tale superficie si intende tutta vincolata. La deolizione parziale o totale degli edifici riduce o annulla la superficie soggetta a vincolo. Ai sensi dell art. 51 lett. g) della L.R. n. 56/80 per le aziende con terreni non confinanti, ai fini del rispetto dell indice di fabbricabilità fondiaria, è aesso l accorpaento delle aree, con asserviento delle stesse regolarente trascritto e registrato a cura e spese del richiedente, anche se appartenenti a più couni, purché forino un unico coplesso aziendale. Art Zone E - VERDE AGRICOLO SPECIALE: SERRE Per la realizzazione delle serre si applica quanto disposto dalla L.R. n. 19/1986, così coe odificata dall art. 59 della L.R , n. 1. Sono ritenute serre tutti gli ipianti stabilente infissi al suolo, prefabbricati o eno, destinati a deterinare o controllare specifiche situazioni icrocliatiche idonee allo sviluppo di particolari colture. Le serre possono essere distinte secondo due tipologie: serre con copertura solo stagionale e serre con copertura peranente. Le serre e i loro annessi non sono da considerarsi costruzioni, indipendenteente dai ateriali usati per la loro realizzazione e dai sistei di ancoraggio. Le serre, di qualsiasi tipo, non rientrano nell applicazione dell indice fondiario. Qualora, invece, per esigenze particolari, sia necessario superare le isure suddette, i anufatti saranno sottoposti alla norativa relativa agli annessi agricoli (art. 2.15). Le serre di tipo stagionale vanno sottoposte a Denuncia di Inizio Attività ex art. 22 DPR 380/2001. Le serre realizzate con copertura peranente hanno bisogno del rilascio del Peresso di Costruire non oneroso. Le realizzazioni devono rispettare i seguenti indici: Rc Rapporto di copertura - per le serre di tipo peranente - per le serre di tipo stagionale Dc Distanza dai confini in. 3,00, o counque non inferiore a quella prevista per la piantagione degli alberi, giusto quanto stabilito dalla L.R. n. 1/2005, art. 59 Ds Distanza dalla strada in. 5,00, e counque nel rispetto di quanto prescritto dal D.L. n. 285 del ed aggiornato dal D.P.R. 26/04/93 n. 147, o counque non inferiore a quella prevista per la piantagione degli alberi, giusto quanto stabilito dalla L.R. n % % 19

20 Df Distanza inia dai fabbricati destinati a civile abitazione e s..i. H Altezza assia per serre con coperture a falda 5 10 H Altezza assia per serre con copertura piana 4 1/2005, art ,00, nel rispetto della L.R , n. 19, art. 4 in gronda al colo La costruzione di serre non è, in ogni caso, consentita in tutte le zone non tipizzate coe agricole dal P.R.G. Per la realizzazione delle residenze e degli annessi agricoli nelle zone a serra, valgono le nore precisate nei precedenti articoli nn I uri di sostegno e di conteniento non devono superare l altezza di 3,00. Nel progetto deve essere prevista la realizzazione delle opere necessarie per lo scarico e l incanalaento delle acque eteoriche e di quelle derivanti dall esercizio dell ipianto. Art Zone E: ATTIVITA' AGRITURISTICHE Secondo quanto stabilito dalla L.R. n. 34 del , l'attività agrituristica è volta a favorire lo sviluppo ed il riequilibrio del territorio, ad agevolare la peranenza dei produttori agricoli nelle zone rurali attraverso l'integrazione dei redditi aziendali ed il iglioraento delle condizioni di vita, ad utilizzare eglio il patrionio rurale esistente sia edilizio sia naturale anche ai fini turistici, a creare un aronico rapporto tra città e capagna ed a favorire ed orientare i flussi turistici. Per attività agrituristiche si intendono le attività di ospitalità e proozione svolte da iprenditori agricoli di cui all'art del C.C., attraverso la utilizzazione di strutture aziendali o interaziendali, localizzate in zone agricole, la cui attività di produzione agricola deve counque restare prioritaria rispetto a quella agrituristica. Rientrano tra tali attività: a) dare ospitalità, anche in spazi destinati alla sosta di capeggiatori; b) soinistrare pasti e bevande costituiti prevalenteente da prodotti propri; c) organizzare attività ricreative o culturali nell'abito dell'azienda o delle aziende associate o secondo itinerari agrituristici integrati. Lo svolgiento di attività agrituristiche non costituisce distrazione dalla destinazione agricola dei fondi e degli edifici interessati. Possono essere utilizzati per attività agrituristiche i locali siti nell'abitazione dell'iprenditore agricolo, ubicati nel fondo, nonché locali di edifici o parti di essi esistenti nel fondo e non più necessari alla conduzione dello stesso, o locali realizzati in apliaento all'esistente entro gli indici previsti dal P.R.G. I locali a destinazione turistica devono essere dotati di servizi igienici indipendenti e presentare caratteristiche ottiali di abitabilità. I lavori di sisteazione o apliaento devono essere effettuati nel rispetto delle caratteristiche architettoniche e tipologiche esistenti. Le realizzazioni devono rispettare i seguenti indici: L Lotto inio q If Indice di fabbricabilità fondiaria - per i volui residenziali 0,03 - per le strutture di servizio all agrituriso 0,12 H Altezza assia - per volui residenziali - per le strutture di servizio all agrituriso c/q c/q Dc Distanza dai confini in. 8 ovvero sul confine della proprietà, in conforità alle disposizioni degli artt. 873 e seguenti del Codice Civile. Ds Distanza dalla strada in. 20,00, e counque nel rispetto di quanto prescritto dal D.L. n. 285 del ed aggiornato dal D.P.R. 26/04/93 n Df Distanza tra i fabbricati H1+H2 (soa delle altezze dei fabbricati prospicienti) 7 4,5 20

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