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1 INIZIATIVE ALCOL E GUIDA Sobri al Testi Sergio Cuti Divertiti responsabilmente è il nome della campagna promossa da ACI e Diageo per sensibilizzare i giovani sui rischi che si corrono sulla strada quando si alza il gomito. Quasi la metà degli incidenti in Europa è imputabile allo stato di ebbrezza. Per questo è importante educare soprattutto i neopatentati. Che secondo i risultati delle ricerche cominciano finalmente ad assimilare il concetto della tolleranza zero e a ricorrere alla figura del guidatore designato volante 12 hp FEBBRAIO 2011

2 Ben il 93% dei giovani è d accordo: il guidatore designato, cioè colui che non beve per accompagnare gli amici sani e salvi a casa dopo una serata al pub o in discoteca, è la soluzione più efficace per evitare i rischi della guida in stato d ebbrezza. E il 37% mette in pratica questa soluzione. Ormai abitualmente. Un buon risultato. Lo ammette anche Enrico Gelpi, presidente dell Automobile Club d Italia: «Gli effetti positivi dell azione di sensibilizzazione per contrastare la guida sotto l effetto di sostanze alcoliche cominciano a farsi vedere. I giovani dimostrano maggiore attenzione, e sono sempre più consapevoli delle conseguenze che derivano da comportamenti e stili di vita non adeguati». Che sia proprio così, lo confermano i risultati della campagna promossa da ACI e Diageo, Divertiti responsabilmente, presentati a Roma il 15 dicembre. L Automobile Club d Italia e Diageo (leader mondiale delle bevande alcoliche premium) si sono infatti impegnati insieme sul fronte alcol e guida con un iniziativa che si è sviluppata durante l estate scorsa lungo la Penisola. Ecco le cifre dell operazione: contattati 4 mila giovani incontrati nei pub e nelle discoteche delle principali mete italiane del divertimento; coinvolte 180 sedi ACI in 8 regioni e 13 province; distribuiti gratuitamente più di 9 mila alcol-test; individuati guidatori designati che per una sera hanno deciso di non bere bevande alcoliche per riportare a casa gli amici con la propria auto. Ma non è finita: con la campagna Divertiti responsabilmente è stato anche lanciato Date, l alcol-test digitale per Smartophone e cellulare, scaricabile dal sito che permette di calcolare il tasso alcolemico sulla base delle tabelle predisposte dal ministero della Salute (vedere box). Il dato più interessante è questo: solo fra luglio e dicembre sono stati contati download (cioè file scaricati). Un risultato davvero apprezzabile. E poiché i giovani sono ormai da tempo costantemente sotto i riflettori dell Automobile Club d Italia (ricordiamo che sono stati loro i protagonisti anche In questa foto, da sinistra: Bartolomeo Giachino, sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti; il presidente dell ACI, Enrico Gelpi; Giorgio Liveriero, corporate relation manager di Diageo Italia. FEBBRAIO 2011 hp 13

3 INIZIATIVE ALCOL E GUIDA Secondo il sottosegretario Bartolomeo Giachino, se il numero dei morti e dei feriti sulle strade è diminuito, il merito va ascritto in buona parte anche al nuovo Codice della Strada, che prevede sanzioni più pesanti per chi trasgredisce. Inoltre, sono aumentati i controlli. dell ultima indagine ACI-Istat, così come sono loro il target di riferimento di Ready2Go, il network di scuole guida di nuova generazione ideato dall ACI; e, infine, sempre loro a usufreuire dei maggiori sconti sulla polizza Ruota Libera di Sara), quest anno l iniziativa di ACI-Diageo è stata rivolta soprattutto ai neopatentati di età compresa tra 18 e 21 anni. Nei loro confronti si è voluto puntare su due concetti cardine: il bere responsabile e la figura del guidatore designato. «Concetti che nello slogan di chi guida non beve trovano la sintesi più efficace», ha riassunto Enrico Gelpi. Infatti Divertiti responsabilmente è l evoluzione delle precedenti quattro edizioni delle campagne di sensibilizzazione ( Mi chiamo Guido e stasera non bevo lanciata del 2006; Guida il tuo team nel 2007 e 2008; Stasera guido io del 2009), nelle quali il principio ispiratore è sempre stato lo stesso: zero alcol per chi si mette al volante. L iniziativa è stata un successo. Dovuto in gran parte a quattro fattori: la continuità delle campagne, il rapporto più diretto con i giovani, la credibilità dei promotori e i sistemi di comunicazione che utilizzano linguaggi tecnologici e verbali sempre più comprensibili per questa fascia di età. «Siamo soddisfatti dei risultati», ha confermato il presidente dell ACI. Perché c è la ferma volontà di incalzare proprio i ragazzi sui temi del bere e della guida? Lo ha spiegato bene Gelpi: «Secondo lo studio della Fondazione ACI Filippo Caracciolo, presentato nel corso dell ultima edizione del Forum internazionale delle polizie locali, quasi la metà degli incidenti stradali in Europa è dovuta all alcol. Di fronte a questo grande allarme sociale, l obiettivo di tutti deve convergere sull educazione dei conducenti». Non bisogna desistere, insomma, finché il motto chi guida non beve non sarà più considerato uno slogan, ma un comportamento che salva la vita. A milioni di persone. Ed è per questo, ha spiegato Gelpi, che l ACI ha accolto con favore due misure introdotte recentemente dal Codice della Strada anche grazie al contributo dell Automobile Club d Italia. Riguardano la tolleranza zero nei confronti di neopatentati e conducenti professionali che trasportano merci o persone (i primi durante il praticantato triennale al volante, e i secondi quando guidano un camion e un bus, non possono bere neanche un goccio di alcol) e il divieto di vendita e di somministrazione di alcolici nei locali durante le ore notturne. Se questi provvedimenti sono stati positivamente accolti dall ACI che li ha promossi su altre norme inserite nel 14 hp FEBBRAIO 2011

4 Codice della Strada, invece, il giudizio dell Automobile Club d Italia è negativo. «Non condividiamo la possibilità di concedere a chi ha la patente sospesa un permesso di guida in determinate fasce orarie ha spiegato il presidente Gelpi. Se la legge va incontro alle esigenze di chi deve accompagnare un disabile o muoversi verso destinazioni difficilmente raggiungibili con il trasporto pubblico, è pur vero che riduce notevolmente l effetto della sanzione, rendendolo quasi nullo». Soprattutto se l infrazione riguarda la guida in stato d ebbrezza. «Chi si mette al volante ubriaco continua è consapevole dei pericoli per sé e per gli altri derivanti dalla sua scelta di comportamento. E poi si rischia di confondere i cittadini con messaggi non chiari». È proprio così? Certo. Infatti un giovane su cinque, tra quelli di età compresa tra i 18 e i 24 anni, ammette di conoscere chi e che cosa mette a repentaglio quando, dopo aver bevuto, guida la propria auto; eppure anche questa consapevolezza non gli impedisce di sedersi al volante. E non lo scoraggia neppure l eventualità di essere fermato dalle forze dell ordine per un controllo sulla strada. «Una tendenza sociale, questa, che preoccupa», sottolinea Enrico Gelpi. Che, a proposito di controlli, ritorna su una proposta già formulata in varie occasioni, ma sulla quale intende insistere finché verrà accolta: auspica, cioè, che tutte le pattuglie delle forze dell ordine dispongano di un apparecchiatura elettronica per la misurazione dei livelli di alcol del sangue. Oggi non è così. Anzi. Appena un anno fa, racconta Gelpi, l ACI aveva evidenziato che il 44,6% dei comandi di polizia locale poteva fare affidamento su un autovelox, e solo il 7% su un etilometro. «È chiaro che per prevenire l incidentalità stradale occorrono gli uni e gli altri», concorda Gelpi. Che ribadisce però: «Ma certamente non va bene un così netto sbilanciamento a favore del più redditizio radar antivelocità». La repressione da sola non basta. Gli automobilisti, e i giovani in particolare, devono convincersi di poter essere i protagonisti di un futuro senza incidenti stradali. Ma possono prenderne coscienza solo attraverso un percorso di formazione continua. Che comincia in famiglia e a scuola. «Istituzioni, queste, che devono svolgere un ruolo primario nell educazione dei ragazzi attraverso esempi e insegnamenti di vita equilibrati». Nel frattempo il presidente Gelpi ne è convinto per contrastare l incidentalità legata all alcol «la soluzione oggi più efficace è quella del guidatore designato». Cioè di una persona che per una sera decide di non bere. È dal 2006 ormai che Diageo, in partnership con l ACI, sta spiegando ruolo e significato di questa figura agli italiani. E anche quest anno la campagna di sensibilizzazione Divertiti responsabilmente è stata intensa. Supportata da molte istituzioni: dal ministero della Gioventù agli enti regionali e locali. Ma, in pratica, che cosa è stato fatto? «Gli incaricati dell iniziativa ha raccontato Giorgio Liveriero, corporate relations manager di Diageo Italia sono entrati nei locali, hanno incontrato i ragazzi e si sono prodigati per convincerli a fare proprio il motto chi beve non guida». Non solo a parole. Hanno distribuito gratuitamente gli alcol-test, hanno messo a disposizione dei giovani i simulatori di guida, hanno spiegato che con Date possono sapere subito quando conviene mettersi al volante senza rischiare. E il risultato è stato confortante, come si diceva prima: sono stati i guidatori designati che per una sera hanno deciso di non toccare un goccio di alcol per accompagnare a casa gli amici in auto. Ma al di là dei numeri, e parlando con i giovani, «abbiamo avuto la convinzione che la figura del guidatore designato sia ormai praticata dai ragazzi», ha raccontato Giorgio Liveriero. Un concetto ribadito anche da José Aidar Neto, amministratore delegato di Diageo Italia: «I giovani non sono così irresponsabili come spesso vengono dipinti. Anzi, emerge una sempre maggiore consapevolezza dell importanza di assumere comportamenti corretti in tema di alcol e guida». È proprio così? È quello che ha voluto verificare GfK Eurisko. Che ha misurato qual è stata «l efficacia della campagna PRONTO, POSSO METTERMI IN STRADA? Si chiama Date ed è basato sulle tabelle emanate dal ministero della Sanità, l alcol-test digitale gratuito e scaricabile per Smartphone e cellulari di ultima generazione che permette di stimare il proprio livello alcolemico. È disponibile sul sito w w w.datealcoltest.it ed è aggiornato con la normativa del nuovo Codice della Strada. Il suo funzionamento è molto semplice: basta inserire sulla schermata i propri dati riferiti a sesso, peso, bevande ingerite a stomaco pieno o vuoto, ed ecco che Date calcola il livello alcolemico. Se il valore supera lo 0,5 g/l (che è il limite legale alla guida), compare un apposito segnale di allerta. A questo punto, è meglio leggere i consigli. Ulteriore aiuto: Date indica anche dove si trova il parcheggio taxi più vicino. Ai giovani è piaciuto molto questo nuovo strumento. Lo hanno riferito sia Giorgio Liveriero, corporate relations manager di Diageo, la società che lo ha creato, sia Rossana Savoldelli, department manager di GfK Eurisko, che ha intervistato i ragazzi siciliani sull efficacia della campagna Divertiti responsabilmente. Date piace soprattutto perché il linguaggio tecnologico è facile, comprensibile, divertente. Bevuto troppo? Lo verifica il telefonino. E se il tasso alcolico è alto, indica anche dove trovare un taxi. FEBBRAIO 2011 hp 15

5 INIZIATIVE ALCOL E GUIDA La sala della conferenza durante i lavori (foto grande). Qui sotto: Enrico Gelpi, presidente dell ACI (a destra), e Andrea Fantoma, capo dipartimento del ministero della Gioventù. di sensibilizzazione», ha spiegato Rossana Savoldelli, department manager dell importante istituto di ricerche sul consumatore. L indagine si è svolta in Sicilia, e precisamente in due locali: a Catania e Mondello. Due i momenti. Nella fase pre-test, a fine luglio 2010, sono state svolte 160 interviste a persone dai 18 ai 34 anni presenti in queste strutture e nei dintorni. Nel post-test (realizzato a fine agosto 2010) sono state effettuate circa 80 interviste telefoniche a persone già interpellate nella prima fase. I risultati? Soprattutto i giovanissimi (fascia anni) e le donne (67% del panel) ritengono importante il tema del bere o guidare. E l 84% degli intervistati è d accordo sul fatto che chi beve e poi guida mette in pericolo se stesso e gli altri. Perché sono proprio i ragazzi a mostrare maggiore sensibilità al problema alcol-guida? «Sono i più attenti, anche perché le sanzioni più pesanti riguardano proprio i neopatentati», spiega Rossana Savoldelli. «E sono ovviamente preoccupati delle conseguenze gravi per chi supera gli 0,5 grammi/litro di alcol». Qual è allora, secondo il parere dei giovani, il rimedio più efficace per evitare i rischi che derivano dalla guida in stato d ebbrezza? Tre le soluzioni più gettonate. Sulla prima è quasi un plebiscito: il 93% degli intervistati ha indicato il guidatore designato come carta vincente. Al secondo posto (91%), si piazza la richiesta di un numero maggiore di campagne di sensibilizzazione da parte delle istituzioni, e al terzo (82% del panel) l auspicio di maggiori controlli e maggiore presenza delle forze dell ordine sulle strade e fuori dai locali. Secondo Rossana Savoldelli, comunque, «sembra che i giovanissimi si stiano abituando alla soluzione del guidatore designato, grazie a una maggiore educazione, ma anche grazie all applicazione di divieti più rigorosi per i ragazzi». Se questo è il lato positivo, quello negativo è che c è comunque difficoltà a passare dalla teoria alla pratica. I giovani, per esempio, nella stragrande maggioranza si sono dichiarati contrari alla chiusura dei locali notturni entro le 2 di notte. Per due motivi. «Il primo: in ogni caso gli alcolici possono essere acquistati al supermercato spiega Rossana Savoldelli per poi essere consumati in compagnia nelle piazze o nei giardini di qualsiasi città. Che i locali chiudano o meno alle 2 di notte, quindi, è irrilevante». D accordo. E il secondo problema? Se la maggioranza del campione (54%) pensa che la scelta del guidatore designato sia fattibile, la restante parte ritiene che sia però un po penalizzante per il guidatore (29%) oppure difficilmente realizzabile o inutile (14%). Più del 40% del campione siciliano, quindi, non nasconde lo scetticismo per un iniziativa che pure ritiene favorevole. Qual è allora l ostacolo 16 hp FEBBRAIO 2011

6 per l attuazione del comportamento chi guida non beve? Il department manager di GfK Eurisko risponde: «Preferirebbero bere meno. Ma a loro viene chiesto proprio di non bere del tutto. Da qui le resistenze maggiori». Alla luce di questi risultati, GfK Eurisko considera Divertiti responsabilmente una campagna che ha centrato l obiettivo soprattutto sul target giovani. Anche il ministero della Gioventù ha creduto all iniziativa. Lo conferma il ministro Giorgia Meloni: «È la dimostrazione degli ottimi effetti che si possono ottenere quando pubblico e privato si alleano per il bene comune». Lo ribadisce, infine, anche Andrea Fantoma, capo dipartimento del ministero della Gioventù: «Abbiamo sempre avuto fiducia in questo progetto. Come in altri. Lo dice spesso il ministro Meloni: non ci possono essere un unico strumento e un unica tattica, ma servono tante iniziative unite dall unico obiettivo: prevenire gli incidenti come quelli causati dallo stato d ebbrezza, di cui sono soprattutto i giovani a fare le spese». BARTOLOMEO GIACHINO: ANCHE IL CAMION FA LA SUA PARTE stato un anno importante per la sicurezza «Èstradale. Lo possiamo paragonare a quello in cui è entrata in vigore la patente a punti. Nel 2001 contavamo 7 mila morti sull asfalto. Nel 2009 siamo scesi a vittime. Sono ancora tante. Ma siamo entrati fra i dieci Paesi più virtuosi d Europa. Possiamo cominciare ad essere soddisfatti». A parlare è Bartolomeo Giachino, sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, intervenuto alla presentazione dei risultati di Divertiti responsabilmente, campagna di sensibilizzazione promossa da ACI e Diageo. Secondo l esponente politico, una parte del merito della diminuzione di incidenti e morti va anche al nuovo Codice della Strada. «Che ha avuto quattro letture parlamentari. Ed è stato presentato prima dello scorso esodo estivo, perché questo era l impegno preso dal premier Berlusconi e dal ministro Matteoli che io ho rappresentato alla Camera e al Senato». Un codice nel quale le sanzioni sono diventate più pesanti. E, quindi, «possiamo dire che oggi la differenza la fanno i controlli». Già, i controlli. «Sono aumentati sottolinea Giachino. Ho organizzato quest anno 30 incontri nelle prefetture più importanti d Italia. Sono stato seduto al tavolo con le Forze dell ordine proprio per incentivare le verifiche. Non solo nei confronti degli automobilisti, ma anche dei camionisti». E ha continuato il sottosegretario: «Sono state le associazioni degli autotrasportatori a chiedere un maggior numero di ispezioni e più accurate. Non solo sulla strada, ma anche nelle aziende: per controllare che le regole vengano osservate sui contratti di lavoro degli autisti, sui cronotachigrafi, sui contratti con la committenza». Giachino conosce bene il mondo dei camionisti. Perché è l uomo di riferimento del governo Berlusconi nei confronti delle aziende di autotrasporto. Un settore strategico, che chiede meno costi ed è alla ricerca di più fatturati. «Siamo venuti incontro a molte delle richieste di questo comparto ha spiegato il sottosegretario non solo immettendo quest anno 700 milioni di risorse, ma anche diminuendo i costi dell Inail e quindi del lavoro. Ma non è finita: l autista che si droga può essere licenziato, venendo così incontro alle giuste richieste degli imprenditori dell autotrasporto». Tutte queste regole, iniziative e provvedimenti norme più severe inserite nel Codice della Strada, maggiori controlli dentro e fuori le imprese per combattere l illegalità, incentivi, possibilità di mettere alla porta il dipendente che assume sostanze stupefacenti hanno un obiettivo preciso: aiutare le aziende del settore a lavorare meglio e nel rispetto delle regole. Perché, ha sottolineato Giachino «la sicurezza viene prima di tutto, anche per chi gestisce o guida camion e Tir». hp 17