ASL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

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1 ASL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE PIANO REGIONALE INTEGRATO 2015/2018 IN MATERIA DI ALIMENTI, MANGIMI, SANITÀ E BENESSERE ANIMALE, SANITÀ DELLE PIANTE (P.R.I ) DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE ANNUALE TERRITORIALE (DPAT) ANNO 1

2 INTRODUZIONE PAG 1 SEZ. 1 DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA DELL AUTORITA COMPETENTE LOCALE SEZ. 2 CENSIMENTO DEGLI STABILIMENTI/AZIENDE SEZ. 3 CATEGORIZZAZIONE DI RISCHIO DEGLI STABILIMENTI/AZIENDE SEZ. 4 IDENTIFICAZIONE E QUANTIFICAZIONE DELLE RISORSE PAG PAG PAG SEZ. 4 A. RISORSE STRUMENTALI SEZ. 4 B. RISORSE FINANZIARIE SEZ. 4 C. RISORSE UMANE SEZ. 5 PAG IDENTIFICAZIONE DEI VOLUMI PRESTAZIONALI RIFERITI ALL'IMPEGNO, ANCHE TEMPORALE, RICHIESTO SEZ. 6 IDENTIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DELLE PRIORITÀ PAG SEZ. 6 A. DISTRIBUZIONE E ASSEGNAZIONE OBIETTIVI MINIMI AD PERSONAM E DI STRUTTURA PAG SEZ. 6 B. ATTRIBUZIONE DELLE COMPETENZE DEI SERVIZI DIPARTIMENTALI RELATIVAMENTE ALLE ATTIVITA PREVISTE DAL DPAR PAG SEZ. 7 PAG IDENTIFICAZIONE DELLE MODALITÀ DEL MONITORAGGIO DEL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI. 2

3 INTRODUZIONE Il presente Documento di Programmazione delle Attività Territoriali (DPAT) per l anno 2015, è stato redatto nel rispetto delle indicazioni del Piano Regionale Integrato 2011/14 e del Documento di Programmazione Annuale Regionale (DPAR) Esso contiene gli elementi per la pianificazione delle attività e riporta la programmazione dei controlli ufficiali che verranno svolte da questa ASL nel corso dell anno nelle materie inerenti il P.R.I.. SEZ. 1 - DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA DELL AUTORITA COMPETENTE LOCALE NB. DESCRIVERE L ORGANIZZAZIONE E L ARTICOLAZIONE DEI SERVIZI DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE CHE SI OCCUPANO DI SICUREZZA ALIMENTARE E SANITA PUBBLICA VETERINARIA 3

4 SEZ. 2 CENSIMENTO DEGLI STABILIMENTI/AZIENDE Lo schema riepilogativo degli stabilimenti/aziende è riportato nell allegato 1 fornito precompilato dall ORSA SEZ. 3 CATEGORIZZAZIONE DI RISCHIO DEGLI STABILIMENTI/AZIENDE I controlli da effettuare negli stabilimenti/aziende sono programmati, per quanto possibile, secondo le frequenze previste dal P.R.I. 2015/2018 in base alla loro categoria di rischio. Lo schema riepilogativo degli stabilimenti/aziende contenuto nell allegato 1 riporta anche la loro suddivisione in base alla classe di rischio assegnato. Per alcuni stabilimenti/aziende registrati è ancora operante una classificazione ex ante in quanto non si è potuto procedere ancora all effettuazione di una ispezione con la tecnica della sorveglianza per l assegnazione della classe di rischio. SEZ. 4 IDENTIFICAZIONE E QUANTIFICAZIONE DELLE RISORSE Al fine di procedere alla programmazione dei controlli è necessario procedere prioritariamente all identificazione delle risorse strumentali, finanziare ed umane. SEZ. 4 A RISORSE STRUMENTALI L elenco delle risorse strumentali in possesso delle A.C. Territoriali sono illustrate nell all. 2 come redatto direttamente in GISA SEZ. 4 B RISORSE FINANZIARIE Si dispone/non si dispone di risorse finanziarie direttamente gestibili. (se si dispone di risorse è necessario descriverle) SEZ. 4 C RISORSE UMANE Ai fini di una corretta programmazione delle attività da svolgere, la quantità di risorse umane ad esse dedicate può essere considerato come il principale dato di partenza. La descrizione delle risorse umane dei Servizi Dipartimentali con autonomia gestionale (UOC e UOSD) viene riportata nell all. 5 Foglio di calcolo (redatto direttamente in GISA) che pertanto funge anche da organigramma. Tramite tale organigramma si ha la effettiva visione del numero, dei nominativi e delle qualifiche del personale che afferisce ai Servizi Dipartimentali con autonomia gestionale (UOC e UOSD) ed alle strutture semplici, fatto salvo eventuali variazioni che interverranno nel corso dell anno a seguito di quiescenza, mobilità interna ( tra le varie U.O.) o esterne alla ASL, i cui effetti si ripercuotono sul carico di lavoro della struttura interessata. 4

5 SEZ. 5 - IDENTIFICAZIONE DEI VOLUMI PRESTAZIONALI RIFERITI ALL'IMPEGNO, ANCHE TEMPORALE, RICHIESTO Ai fini di una corretta programmazione delle attività è condizione indispensabile procedere preliminarmente alla identificazione dei volumi prestazionali ad personam; in base a tale dato è possibile stabilire poi quelli delle strutture sia semplici che complesse. Di seguito sono descritti i criteri con i quali sono stati calcolati entrambi. SEZ. 5 A CRITERI PER LA QUANTIZZAZIONE DEI VOLUMI PRESTAZIONALI MINIMI AD PERSONAM 1. l unità di misura adottata per la quantizzazione dei carichi di lavoro è l unità/ispezione () di cui al P.R.I.. L unità/ispezione è pari a n. 4 ore lavorative. Come stabilito dal PRI, l è omnicomprensiva. Si è tenuto conto anche di tutti gli altri criteri per la quantizzazione dei volumi prestazionali minimi di cui alla sez. 2 e del cap. III del P.R.I. 2. il contratto di lavoro stabilisce che ogni dirigente abbia un debito orario settimanale di 34 ore (+ 4 ore di aggiornamento) 3. il contratto di lavoro stabilisce che ogni TPAL abbia un debito orario settimanale di 36 ore 4. come stabilito dal CCNL, dall analisi dei dati storici si può ragionevolmente prevedere in n. 43,27 il numero medio delle settimane effettivamente lavorate in un anno da ogni dirigente e da ogni TPAL in quanto dal numero delle settimane annuali (52) devono essere sottratti i giorni di assenza media dall attività lavorativa per congedi ordinari, permessi e congedi straordinari etc 5. poiché alcuni medici ed alcuni TT.PP.AA.LL., oltre che della sicurezza alimentare, si occupano anche di altre linee d attività (ad es. igiene pubblica, epidemiologia e profilassi) è necessario stabilire per ognuno di essi la percentuale del debito orario che dedicano alla sicurezza alimentare 6. dai precedenti punti si desume che: a) le ore annuali di effettivo lavoro di ogni veterinario ammontano a ore circa (43,27 settimane x 34 ore) e pertanto dovrà espletare un numero minimo di controlli pari a n. 368 unità/ispezione (1471 ore: 4 ore) che costituisce il carico di lavoro annuale minimo ad personam b) le ore annuali di effettivo lavoro di ogni medico che si occupa solo di sicurezza alimentare ammontano a ore circa (43,27 settimane x 34 ore), e pertanto dovrà espletare un numero minimo di controlli pari a n. 368 unità/ispezione (1471 ore: 4 ore) che costituisce il carico di lavoro annuale minimo ad personam. c) le ore annuali di effettivo lavoro di ogni medico che si occupa anche di altre linee d attività (ad es. igiene pubblica etc) devono essere stabilite in base alla percentuale di ore dedicate a tali altre attività. Tale quota sarà sottratta alle ore annuali. Quello che rimane sarà tradotto in unità/ispezione. d) le ore annuali di effettivo lavoro di ogni TPAL che si occupa solo di sicurezza alimentare ammontano a ore circa (43,27 settimane x 36 ore) e pertanto dovrà espletare un numero minimo di controlli pari a n. 390 unità/ispezione (1.558 ore: 4 ore) che costituisce il carico di lavoro annuale minimo ad personam. e) le ore annuali di effettivo lavoro di ogni TPAL che si occupa anche di altre linee d attività (ad es. igiene pubblica etc) devono essere stabilite in base alla percentuale di ore dedicate a tali altre attività. Tale quota sarà sottratta alle ore annuali. Quello che rimane sarà tradotto in unità/ispezione. 7. i volumi prestazionali dei medici specialisti ambulatoriali vengono stabiliti in base ai seguenti parametri: il numero delle ore annuali come indicate o desunte dal proprio contratto, al lordo delle ferie traduzione delle ore da lavorare in (totale ore/4) 5

6 8. per la quantificazione dei volumi prestazionali dei medici veterinari specialisti, come da giurisprudenza acquisita, si deve tener conto che nell ambito del SSN le funzioni di dirigente veterinario non possono, all evidenza, essere svolte da personale convenzionato, ossia che solo con i Dirigenti Veterinari dipendenti del S.S. vi è una immedesimazione organica con l Azienda tale da avere un rapporto di subordinazione di tipo esclusivo che li mette nella condizione di avere il dovere ed il potere di svolgere i compiti istituzionali, quali le funzioni di controllo, vigilanza, ispezione e certificazione tipiche del servizio pubblico, con la capacità di esprimere il potere certificativo ed autoritativo della P.A. in qualità di Pubblici Ufficiali (art. 15 comma 4 D.lgs. 502/92 e s.m.i.; art. 14 lett. o) e p), L. 833/78; artt. 7 ter e ss. D.lgs. n. 502/92 e s.m.i.) ed ufficiali di polizia giudiziaria (artt. 3 L. 283/62; 21 comma 3 L. 833/78 e 27 ultimo comma D.P.R. 616/77). Inoltre, tenendo conto anche della deliberazione n.72/2013 dell ANAC, all. 4, di norma i veterinari specialisti svolgono i loro controlli in coppia, aumentando così l efficienza dei controlli stessi. Per quanto sopra, dunque, i volumi prestazionali dei Medici Veterinari specialisti devono essere rapportati all equivalente, in ore, dei Veterinari Pubblici, ma, stante la limitazione alle attività certificative proprie del Veterinario Pubblico (es. le certificazioni dello stato sanitario delle aziende) vengono stabiliti in base ai seguenti parametri: il numero delle ore annuali come indicate o desunte dal proprio contratto, al lordo delle ferie traduzione delle ore da lavorare in utilizzando i criteri del DPAT stabiliti per i dirigenti dipendenti aumento delle predette del 15% Ad esempio, per uno specialista a 18 ore settimanali il carico di lavoro al netto delle ferie è pari a 18 ore x 47 settimane, e cioè 846 ore/anno. Tali ore vengono tradotte in che assommano quindi a 212 (846:4). Tali devono essere aumentate del 10% (cioè di 21 ) per cui il totale delle sarà 233 ( ). I criteri di efficienza dei controlli effettuati dai veterinari specialisti sono stabiliti dalle regole stabilite nei contratti tra ASL e veterinari specialisti 9. in considerazione della particolarità della loro funzione, il carico di lavoro espresso in annuale minimo di ogni funzionario laureato ed ogni altra figura professionale diversa dai medici (dipendenti e specialisti) e dai TPAL deve essere stabilito ad personam; 10. per i veterinari incaricati dei controlli nei macelli ex Reg. CE 854/04, si dovrà preventivamente calcolare la percentuale di ore dedicate a tale attività e sottrarle al monte ore annuale; le rimanenti ore dovranno essere tradotte in che saranno utilizzate per l espletamento delle altre attività di controllo ufficiale 11. per i funzionari incaricati delle attività negli ambulatori veterinari pubblici, si dovrà preventivamente calcolare la percentuale di ore dedicate a tale attività e sottrarle al monte ore annuale; le rimanenti ore dovranno essere tradotte in che saranno utilizzate per l espletamento delle altre attività di controllo ufficiale 12. ai sensi del D.L.vo 150/09 i carichi di cui a tutti i punti precedenti devono essere considerati come uno dei criteri per la misurazione delle performance individuali. Essi si riferiscono al numero di controlli a cui la singola persona/funzionario (medici, veterinari, specialisti, TPAL, etc) deve partecipare; nel caso in cui i funzionari che abbiano espletato il controllo siano stati due o più, ai fini dell obiettivo ad personam il controllo è conteggiato per ciascuno di essi. Tanto anche ai sensi della deliberazione n.72/2013 dell ANAC, all Il personale che effettua audit interni è stato inquadrato nelle Strutture Complesse o Semplici Dipartimentali; nel caso svolga anche controlli ufficiali per qualche Struttura semplice, sono state indicate per ogni struttura le percentuali di lavoro ad esse dedicate 14. Nella tabella sottostante si riportano le motivazioni delle possibili riduzioni dei carichi di lavoro ad personam con le relative percentuali di riduzione massime, tenendo conto che per la stessa persona le percentuali di riduzione possono sommarsi tra loro fino ad una riduzione massima del 70% (ad eccezione dei Responsabili di Struttura Complessa o Struttura Semplice Dipartimentale): 6

7 1 CAUSALE Responsabilità di Struttura Complessa o Struttura Semplice Dipartimentale PERCENTUALE MASSIMA DI RIDUZIONE Senza limite massimo 2 3 Responsabilità di Struttura Semplice 20% Effettuazione di corsi per alimentaristi in orario di servizio 2% 4 Certificazione a favore di privati al di fuori di quelle previste dal DPAR (ad es. rilascio tesserini per vendita fitosanitari, per raccoglitori funghi, etc) 2% Validazione menù per ristorazione collettiva di strutture pubbliche 0,5% Ispettorato micologico 6% Referente allerte 5%* Referente sistema gestione qualità 6%** 9 Referente attività dei Piani di Prevenzione (ad es. okkio alla salute, crescere felix, etc) 10 Referente altre tematiche (al di fuori di quelle 7, 8 e 9) 1,5% per ogni piano* 1,5% per ogni tematica* 11 Collaborazione con Direttore Struttura Complessa o Semplice Dipartimentale %*** Benefici Legge % Delegato monitoraggio raggiungimento obiettivi (DIGEMON) 10%* Referente GISA 5%* Membro NU.RE.C.U. 10% Coordinatore TTPPAALL 3% 17 Attività derivanti da obblighi di legge e da conferimento delega da parte degli allevatori per la gestione e aggiornamento della BDN 3% Referente VAM-BDR 5%* Comando o distacco presso altre Strutture ASL o altri Enti Quantizzabile caso per caso Carica elettiva - Sindaco 39% Carica elettiva Consigliere Nessuna riduzione Carica politica Assessore 20% * La percentuale di riduzione si applica ad una sola persona come indicato nel foglio di calcolo dell allegato 5 7

8 ** nel caso ci siano più funzionari referenti per la qualità, la percentuale indicata può essere suddivisa tra più persone, ma la somma delle detrazioni per tutti tali funzionari non può superare il 6% *** nel caso ci siano più funzionari che coadiuvano il Direttore, la percentuale indicata può essere suddivisa tra più persone, ma la somma delle detrazioni per tutti tali funzionari non può superare il 70% SEZ. 5 B CRITERI PER LA QUANTIZZAZIONE DEI VOLUMI PRESTAZIONALI MINIMI DELLA STRUTTURA Tenuto conto: 1. della funzione del personale operante i controlli 2. della composizione media di una squadra che effettua i controlli, siano essi dipendenti che specialisti, anche tenuto conto della deliberazione n.72/2013 dell ANAC, all della presenza o meno di personale tecnico-amministrativo in organico che incide positivamente (in caso di presenza) o negativamente (in caso di assenza o carenza) sul numero dei controlli ufficiali effettuabili 4. delle caratteristiche geo-morfologiche del territorio che incide in modo significativo sulla facilità di accesso alle strutture da controllare 5. delle condizioni socio-economiche del territorio che, imponendo l adozione di misure particolari, possono incidere negativamente sulle normali attività di controllo 6. della presenza di problematiche particolari di natura sanitaria e/o ambientali che costituiscono un impegno aggiuntivo al normale flusso dei controlli ufficiali. la quantizzazione dei volumi prestazionali (espressi in ) minimi di struttura, viene effettuata automaticamente in GISA nell allegato Foglio di calcolo utilizzando la seguente formula: 65% della somma delle dei medici e veterinari dipendenti + 65% della somma delle dei medici specialisti ambulatoriali + 65% della somma delle dei medici veterinari specialisti + 65% della somma delle degli altri funzionari laureati + 65% della somma delle dei TT.PP.AA.LL. + 65% della somma delle delle guardie zoofile = SUBTOTALE incidenza delle difficoltà di cui ai punti 3,4, 5 e 6 (%) = TOTALE Dalla somma dei volumi prestazionali minimi delle Strutture Semplici e delle Strutture Complesse espresse in, si ricava il volume prestazionale minimo dell ASL. Il controllo effettuato da più funzionari, anche afferenti a Strutture diverse, viene attribuito ad una sola Struttura e conteggiata per quest ultima una sola volta (come previsto dal sistema GISA). Lo schema riepilogativo dei volumi prestazionali ad personam e di struttura è riportato nell allegato 5 Foglio di calcolo (redatto direttamente in GISA) 8

9 Per alcuni piani di monitoraggio della sanità animale, come ad esempio BRC, TBC, LEB e MVS, i criteri utilizzati dal foglio Obbiettivi di Struttura del DPAT per calcolare in fase di programmazione quale sia l impegno delle strutture in, si basano sul numero di animali e sul numero di aziende presenti sul territorio. Mediante tali criteri vengono quindi quantizzati gli obiettivi numerici delle strutture. SEZ. 6 - IDENTIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DELLE PRIORITÀ Nell allegato 5 Obbiettivi di Struttura sono riportati tutti i piani di monitoraggio ed attività previsti dal DPAR. Il DPAR li ha già inseriti nelle 4 sezioni di cui è composto in base alla loro priorità. Il DPAR infatti stabilisce il seguente ordine decrescente di priorità: Sez. A (colorata in verde) griglia LEA Sez. B (colorata in azzurro) obbiettivi strategici della Regione Sez. C (colorata in violetto) piani di monitoraggio ed altre attività stabilite dal Ministero o dall Unione Europea Sez. D (colorata in giallo) piani di monitoraggio ed altre attività previste dalla Regione Pertanto le scaturite dal Foglio di calcolo dell Allegato 5 sono programmate in via prioritaria per il raggiungimento degli obbiettivi stabiliti per i piani di monitoraggio e altre attività elencati nelle sez. A e B del DPAR, che devono essere raggiunti nella percentuale del 100%. Una volta accertato quante vengono programmate per le Sez. A e B, le ancora disponibili sono programmate per il raggiungimento degli obbiettivi numerici stabiliti per i piani di monitoraggio e altre attività elencati nelle sez. C. Una volta accertato quante vengono programmate per la Sez. C, le ancora disponibili sono programmate per il raggiungimento degli obbiettivi stabiliti dalla Regione per i piani di monitoraggio e altre attività elencati nelle sez. D (colorata in giallo). SEZ. 6 A - DISTRIBUZIONE E ASSEGNAZIONE OBIETTIVI MINIMI AD PERSONAM E DI STRUTTURA Lo schema riepilogativo dei volumi prestazionali ad personam e di struttura è riportato nell allegato 5 redatto direttamente in GISA SEZ. 6 B - ATTRIBUZIONE DELLE COMPETENZE DEI SERVIZI DIPARTIMENTALI RELATIVAMENTE ALLE ATTIVITA PREVISTE DAL DPAR Lo schema riepilogativo dell attribuzione delle competenze in merito ai piani di monitoraggio e alle attività previste dal DPAR, è riportato nell allegato 6 redatto direttamente in GISA SEZ. 7 IDENTIFICAZIONE DELLE MODALITÀ DEL MONITORAGGIO DEL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI. Il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi è effettuato attraverso la consultazione della reportistica offerta dal sistema G.I.S.A. 9

10 SIAN AUTO DI SERVIZIO (le auto utilizzate da più UU.OO. vanno conteggiate una sola volta ed assegnate ad una sola U.O.) ATTREZZATURE PER CAMPIONAMENTI (lasciare visibile solo la risposta voluta) SI=dotazione molto buona si=dotazione sufficiente no=dotazione insufficiente NO=dotazione praticamente nulla PERSONAL COMPUTER PERSONAL COMPUTER PERSONAL COMPUTER SENZA ADSL PERSONAL COMPUTER CON ADSL NOTEBOOK NON CONNESSI AD INTERNET ELENCO DELLE RISORSE STRUMENTALI IN POSSESSO DELLE STRUTTURE NOTEBOOK CONNESSI AD INTERNET STAMPANTI QUANTITA' DI TELEFONI TERMOMETRI TARATI DESCRIZIONE Servizio Centrale SI si no NO TOT ALTRO QUANTITA'

11 SISP AUTO DI SERVIZIO (le auto utilizzate da più UU.OO. vanno conteggiate una sola volta ed assegnate ad una sola U.O.) ATTREZZATURE PER CAMPIONAMENTI (lasciare visibile solo la risposta voluta) SI=dotazione molto buona si=dotazione sufficiente no=dotazione insufficiente NO=dotazione praticamente nulla PERSONAL COMPUTER PERSONAL COMPUTER PERSONAL COMPUTER SENZA ADSL PERSONAL COMPUTER CON ADSL NOTEBOOK NON CONNESSI AD INTERNET ELENCO DELLE RISORSE STRUMENTALI IN POSSESSO DELLE STRUTTURE NOTEBOOK CONNESSI AD INTERNET STAMPANTI QUANTITA' DI TELEFONI TERMOMETRI TARATI DESCRIZIONE Servizio Centrale SI si no NO TOT ALTRO QUANTITA'

12 SERVIZI VETERINARI AUTO DI SERVIZIO (le auto utilizzate da più UU.OO. vanno conteggiate una sola volta ed assegnate ad una sola U.O.) ATTREZZATURE PER CAMPIONAMENTI (lasciare visibile solo la risposta voluta) SI=dotazione molto buona si=dotazione sufficiente no=dotazione insufficiente NO=dotazione praticamente nulla PERSONAL COMPUTER PERSONAL COMPUTER PERSONAL COMPUTER SENZA ADSL PERSONAL COMPUTER CON ADSL NOTEBOOK NON CONNESSI AD INTERNET ELENCO DELLE RISORSE STRUMENTALI IN POSSESSO DELLE STRUTTURE NOTEBOOK CONNESSI AD INTERNET STAMPANTI QUANTITA' DI TELEFONI TERMOMETRI TARATI DESCRIZIONE Servizio Centrale SI si no NO TOT ALTRO QUANTITA'

13 ALL. 3 CRITERI GENERALI PER LA INDIVIDUAZIONE DEI VOLUMI PRESTAZIONALI IN SANITA' ANIMALE Presupposti 1. PREMESSA In attesa dell emanazione del nuovo PRI , il presupposto legislativo del presente documento è rappresentato ancora dalla DGRC n. 377 del 04/08/2011 Piano Regionale Integrato sulla sicurezza alimentare, il benessere e la sanità animale, la sanità vegetale ed in particolare dalla Sezione 2.D del P.R.I. (Volumi prestazionali riferiti all'impegno, anche temporale richiesto). Scopo del presente documento è esclusivamente quello di dare evidenza dei criteri applicati alle formule del foglio quantizzazione obiettivi dei DPAT; tale foglio viene utilizzato per indicare la programmazione degli obiettivi minimi di struttura. I criteri adottati rappresentano un terzo approccio alla problematica, dopo quelli stabiliti in via sperimentale nel DPAT 2013 e nel DPAT 2014; si è avuta evidenza che le modifiche apportate nel 2014 sono risultate utili e confacenti allo scopo previsto, sebbene abbisognevoli di ulteriori perfezionamenti; per quasi tutti i piani, per quest anno si è mantenuto come nel 2014, il dato n. di insieme a quello n. di animali che entrambi concorrono, nella misura media del 50%, sul consumo di Unità Ispettive (); ciò è stato dettato dall esigenza di differenziare l impegno di chi lavora in aziende medio-grandi da chi invece lavora in strutture parcellizzate dove il numero di animali è distribuito in una notevole quantità di piccole aziende zootecniche. I due criteri sono differenziati a secondo della razza; ad es. vi è una diversa incidenza tra aziende bovine o bufaline in quanto questi ultimi risultano in media avere un numero di animali doppio rispetto ai bovini. Rispetto al 2014 è stata: aumentata l incidenza del numero delle aziende bovine e bufaline sull impegno di per renderlo più corrispondente al predetto parametro 50%-50%, aumentato il numero di accessi per bovini e bufalini per BRC, LEB e TBC in aziende non per adeguare il dato alla media effettiva di accessi come evidenziata nel corso del 2014 diminuito il numero degli UBA x per bovini e bufalini per BRC, LEB e TBC affinché il carico di lavoro del singolo veterinario sia più adeguato alle obiettive difficoltà operative aumentato il numero di accessi per ovicaprini per BRC per aziende non per renderlo più corrispondente al predetto parametro 50%-50%, diminuito il numero degli UBA x per ovicaprini per BRC affinché il carico di lavoro del singolo veterinario sia più adeguato alle obiettive difficoltà operative aumentata l incidenza del numero delle aziende ovicaprini sull impegno di per renderlo più corrispondente al predetto parametro 50%-50%, diminuito il numero degli UBA x per suini per MVS/Auj affinché il carico di lavoro del singolo veterinario sia più adeguato alle obiettive difficoltà operative aumentata l incidenza del numero delle aziende suine sul consumo di per renderlo più corrispondente al predetto parametro 50%-50%, I criteri adottati nel presente documento non rappresentano nella maniera più assoluta uno strumento di modifica delle piante organiche della ASL; ciò non toglie che danno evidenza ai vertici apicali dell Asl del fabbisogno di professionalità in base alle scelte strategiche attuate per soddisfare i livelli essenziali di assistenza, con particolare riferimento alla distribuzione del personale stesso. Con l applicazione di tali criteri viene definita la programmazione degli obiettivi minimi delle strutture. L'unità di misura di base indicata nel P.R.I. è la cosiddetta unità/ispezione che è quantizzata in n. 4 ore. Un ulteriore parametro di riferimento è costituito dall UBA, prendendo come riferimento le seguenti definizioni : - 1 UBA = 1 bovino/bufalino di età uguale o superiore alle 6 settimane - 1 UBA = 3 ovi-caprini. - 1 UBA = 1 suino adulto - 1 UBA = 1 equino adulto

14 Resta inteso, comunque, che il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi di struttura e ad personam, ivi compreso quello degli specialisti ambulatoriali, viene effettuato esclusivamente mediante l estrazione da GISA, nel quale sono inseriti sia i DPAT (cioè la fase di programmazione) sia i controlli ufficiali (cioè la fase operativa). In particolare il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi ad personam avviene mediante comparazione delle effettivamente svolte dal singolo operatore, con quelle minime riportate nel DPAT. I criteri appresso riportati possono esclusivamente misurare l efficienza degli operatori che hanno svolto i controlli, siano essi veterinari dipendenti o specialisti ambulatoriali Fattori considerati Come stabilito dal PRI, l è omnicomprensiva; nelle 4 ore di cui essa è costituita, vengono ricomprese sia tutte le attività prettamente svolte nel corso del controllo ufficiale, ma anche tutte le attività d ufficio (sia conseguenti ai controlli ufficiali sia a prescindere da essi). Pur tuttavia è indubbio che alcuni parametri incidono sull efficienza dei controlli ufficiali; ad es. l'orografia del territorio, la distribuzione delle attività primarie di competenza, le tipologie di dette attività, le loro distanze dal luogo di servizio e i relativi tempi di percorrenza, le condizioni sanitarie del territorio che costituiscono impegno aggiuntivo (focolai, altre problematiche particolari di natura sanitaria); di essi si è già tenuto conto nella definizione dei carichi di lavoro ad personam e di struttura. Sono invece già ricomprese nelle n. 4 ore dell tutte le altre attività quali quella di front office, di apertura al pubblico, quelle relative alle numerose attività di inserimento e aggiornamento dei dati con i sistemi informatici, le attività di P.G., l adozione di provvedimenti sanitari, etc. 2. CRITERI Eradicazione della TBC, BRC e LEB Per la BRC e la LEB l attività si svolge mediante l effettuazione di controlli sierologici su tutti gli animali in allevamento controllabili, anche con gestione informatizzata in campo. Per la TBC l attività si svolge mediante l effettuazione di test diagnostici su tutti gli animali in allevamento per Tubercolosi con gestione informatizzata anche in campo. Nella stessa ispezione nella quale vengono effettuate le attività per BRC si procederà anche all identificazione elettronica degli animali. TIPOLOGIA DI ANIMALI ED ALLEVAMENTI bovini da controllare di Ufficialmente Indenni o Indenni per tutte le tre malattie bovini da controllare di NON Ufficialmente Indenni o Indenni bufalini da controllare di Ufficialmente Indenni o Indenni per tutte le tre malattie bufalini da controllare di NON Ufficialmente Indenni o Indenni CRITERI DI EFFICIENZA 48 UBA x x 3 (tre accessi l anno) 48 UBA x moltiplicati x 5,5 (calcolando una media di 5,5 accessi l anno) 44 UBA x moltiplicati x 3 (tre accessi l anno) 44 UBA x moltiplicati x 7 (calcolando una media di 7 accessi l anno) INCIDENZA DEL NUMERO DI ALLEVAMENTI SULL IMPIEGO DI Ogni allevamento determina un consumo di 0,5 x 3 (tre accessi l anno) Ogni allevamento determina un consumo di 0,5 moltiplicato x 5,5 (calcolando una media di 5,5 accessi l anno) Ogni allevamento determina un consumo di 0,25 moltiplicato x 3 (tre accessi l anno) Ogni allevamento determina un consumo di 0,25 moltiplicato x 7 (calcolando una media di 7 accessi l anno)

15 Eradicazione della BRC negli ovicaprini Per la BRC l attività si svolge mediante l effettuazione di controlli sierologici su tutti gli animali in allevamento controllabili per Brucellosi anche con gestione informatizzata in campo; nella stessa ispezione nella quale vengono effettuate le attività per BRC si procederà anche all identificazione elettronica degli animali. TIPOLOGIA DI ANIMALI ED ALLEVAMENTI ovicaprini da controllare di o I. ovicaprini da controllare di NON o I. CRITERI DI EFFICIENZA 48 UBA x 48 UBA x moltiplicati x 6 (calcolando una media di 6 accessi l anno) INCIDENZA DEL NUMERO DI ALLEVAMENTI SULL IMPIEGO DI Ogni allevamento determina un consumo di 0,5 Ogni allevamento determina un consumo di 0,5 moltiplicato x 6 (calcolando una media di 6 accessi l anno) 2.3. Eradicazione BSE e Scrapie CRITERI DI EFFICIENZA INCIDENZA DEL NUMERO DI ALLEVAMENTI SULL IMPIEGO DI 1 Unità Ispezione ogni ispezione in allevamento per segnalazione di animali morti 2.4. Anagrafe Zootecnica TIPOLOGIA DI ANIMALI ED ALLEVAMENTI bovini da controllare bufalini da controllare Ovicaprini da controllare CRITERI DI EFFICIENZA INCIDENZA DEL NUMERO DI ALLEVAMENTI SULL IMPIEGO DI 1 x allevamento 1 x allevamento 1 x allevamento 2.5- Eradicazione della MVS/Aujeszky nei suini Per la MVS/Profilassi Aujeszky l attività si svolge mediante l effettuazione di controlli sierologici su tutti gli animali in allevamento controllabili, con prelievo mensile nelle stalle di sosta e Allevamenti da Ingrasso che movimentano da vita, con doppio prelievo ogni anno per gli Allevamenti da Riproduzione a ciclo aperto e Ingrasso da Macello, con un solo prelievo annuo per gli da Riproduzione a ciclo chiuso. TIPOLOGIA DI ANIMALI ED ALLEVAMENTI da riproduzione a ciclo chiuso da riproduzione a ciclo aperto da ingrasso da macello da ingrasso da vita e stalle di sosta CRITERI DI EFFICIENZA 44 UBA x (un accesso l anno) 44 UBA x moltiplicati x 2 (due accessi l anno) 44 UBA x moltiplicati x 2 (due accessi l anno) 44 UBA x moltiplicati x 12 (dodici accessi l anno) INCIDENZA DEL NUMERO DI ALLEVAMENTI SULL IMPIEGO DI Ogni allevamento determina un consumo di 0,25 (un accesso all anno) Ogni allevamento determina un consumo di 0,25 moltiplicato x 2 (due accessi l anno) Ogni allevamento determina un consumo di 0,25 moltiplicato x 2 (due accessi l anno) Ogni allevamento determina un consumo di 0,25 moltiplicato x 12 (dodici accessi l anno)

16 2.6. Blue tongue Per la Blue Tongue l attività si svolge mediante l effettuazione di controlli sierologici mensili su bovini/bufalini/ovini sentinella e su ispezioni per la sorveglianza entomologica. TIPOLOGIA DI ANIMALI ED ALLEVAMENTI CRITERI DI EFFICIENZA INCIDENZA DEL NUMERO DI ALLEVAMENTI SULL IMPIEGO DI Bovini, bufalini e ovicaprini 52 animali x moltiplicati x 12 (dodici accessi l anno) Ogni allevamento determina un consumo di 0,4 moltiplicati x 12 (dodici accessi l anno) aziende da ispezionare per la sorveglianza entomologica Ogni azienda determina un consumo di 0,3 moltiplicati x 42 (54 accessi l anno da cui si devono sottrarre i 12 già previsti ai punti precedenti) 2.7. Influenza e Salmonellosi CRITERI DI EFFICIENZA INCIDENZA DEL NUMERO DI ALLEVAMENTI SULL IMPIEGO DI 1 Unità Ispezione ogni allevamento da controllare 2.8. WND TIPOLOGIA DI ANIMALI ED ALLEVAMENTI equidi CRITERI DI EFFICIENZA 40 UBA x 2.9. A.I.E. e A.V.E. negli equidi TIPOLOGIA DI ANIMALI ED ALLEVAMENTI equidi da controllare Ispezioni su richiesta CRITERI DI EFFICIENZA 48 UBA x INCIDENZA DEL NUMERO DI ALLEVAMENTI SULL IMPIEGO DI 0,66 per azienda IDENTIFICAZIONE ELETTRONICA DEI BUFALINI, BOVINI TIPOLOGIA DI ANIMALI ED ALLEVAMENTI bovini cui inserire il bolo bufalini inserire il bolo CRITERI DI EFFICIENZA 48 UBA x 46 UBA x INCIDENZA DEL NUMERO DI ALLEVAMENTI SULL IMPIEGO DI Ogni allevamento determina un consumo di 0,6 Ogni allevamento determina un consumo di 0,28

17 Eradicazione della Paratubercolosi e dell IBR nei bovini e bufalini Per la Paratubercolosi l attività si svolge mediante l effettuazione di controlli sierologici. TIPOLOGIA DI ANIMALI ED ALLEVAMENTI CRITERI DI EFFICIENZA INCIDENZA DEL NUMERO DI ALLEVAMENTI SULL IMPIEGO DI Bovini e bufalini 48 UBA x Ogni allevamento determina un consumo di 0, Sopralluoghi per spostamento e/o compravendita animali INCIDENZA DEL NUMERO DI ALLEVAMENTI SULL IMPIEGO DI CRITERI DI EFFICIENZA 0,70 Unità Ispezione ogni ispezione

18 ALL. 4 CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEI CARICHI DI LAVORO DEI VETERINARI DIPENDENTI CHE SVOLGONO L ATTIVITA PRESSO AMBULATORI VETERINARI PUBBLICI Processo Natura del processo Tempo standard x operazione Anagrafe Canina: Documentale/informatico e/o 15 Inserimento mc implementazione iscrizione in BDR movimentazioni anagrafiche movimentazioni anagrafiche per trasferimenti Fuori Regione adozioni decessi smarrimenti Clinico Restituzioni ai Logistico/documentale/informatico 100' proprietari Gestione,prevenzione e controllo del randagismo canino: cattura cane e reimmissione o trasferimento Logistico/documentale/informatico 40 Pronto Soccorso agli animali senza padrone: gestione dell'intervento di recupero dell'animale, gestione dell'attività di soccorso dell'animale Sterilizzazione degli animali senza padrone Erogazione di attività di II livello assistenziale: diagnostica clinica chirurgica Documentale/informatico e logistico clinico-chirurgico e documentale/informatico Clinico-chirurgico /documentale/informatico Strumentale/documentale/informati ca clinica/strumentale/documentale/in formatica chirurgica/strumentale/documental 90' e/informatica Management animale ricoverato clinica/documentale/informatica 20' Reg. CE 998/03: Certificazioni effettuati Clinica/Documentale/informatico 20' 20 70' 80 40' 40'

19 in ambulatorio Controllo UVAC/PIF effettuato in ambulatorio Accertamenti di diagnostica cadaverica sui sinantropi e sui cani e gatti senza padrone Clinica/Documentale/informatico 40' Strumentale/documentale/informati co 200' Accertamenti diagnostici patologie infettive e non dei sinantropi e dei cani e gatti senza padrone: prelievi gestione della procedura/ispezione Strumentale/documentale/informati co Clinico/documentale/informatico 20' 180'

20 ORGANIGRAMMA E STRUMENTI DI CALCOLO ORGANIGRAMMA E STRUMENTI DI CALCOLO ORGANIGRAMMA E STRUMENTI DI CALCOLO STRUTTURA DI APPARTENENZA NOMINATIVI QUALIFICA CARICO DI LAVORO TEORICO ANNUALE MINIMO AD PERSONAM IN FATTORI CHE INCIDONO SUL CARICO DI LAVORO MINIMO AD PERSONAM PERCENTUALE DI DA SOTTRARRE (%) CARICO DI LAVORO EFFETTIVO ANNUALE MINIMO AD PERSONAM IN CARICO DI LAVORO ANNUALE MINIMO TEORICO DI STRUTTURA IN (SUBTOTALE DEI CARICHI AD PERSONAM) FATTORI CHE INCIDONO NEGATIVAMENTE SUL CARICO DI LAVORO MINIMO DI STRUTTURA 1. caratteristiche geo-morfologiche del territorio 2. condizioni socio-economiche del territorio 3. problematiche particolari di natura sanitaria e/o ambientali 4. eventuale insufficienza del numero di amministrativi afferenti alla struttura PERCENTUAL E DI DA SOTTRARRE (%) CARICO DI LAVORO EFFETTIVO ANNUALE MINIMO DI STRUTTURA IN medico/medico veterinario medico/medico veterinario altro funzionario laureato altro funzionario laureato U.O. medici specialisti ambulatoriali medici specialisti ambulatoriali MAX TOTALE 8% TPAL TPAL Guardia zoofila Guardia zoofila infermiere infermiere amministrativo amministrativo U.O. medici veterinari specialisti medici veterinari specialisti non scrivibile 0 299

21 SEZIONE NUMERAZIONE SEZIONE A DEL DPAR PIANO A1 NOME PIANO O ATTIVITA' Piano di monitoraggio della TBC, BRC e LEB nei bovini e b SOTTOPIANI a b c d e f STRUTTURA CARICO DI LAVORO EFFETTIVO ANNUALE MINIMO DI STRUTTURA IN bovini da controllare di aziende o I. (Controllo del animali soggetti a controllo) ispezioni da effettuare in aziende bovini o I. (Controllo del 100% delle aziende soggetti a controllo) Numero bovini da controllare di aziende NON o I. (Controllo del animali soggetti a controllo) numero stabilito in base alla consistenza riportata in BDN ispezioni da effettuare in aziende bovini NON o I. (Controllo del aziende soggetti a controllo) Numero bufalini da controllare di aziende o I. (Controllo del animali soggetti a controllo) ispezioni da effettuare in aziende bufaline o I. (Controllo del 100% delle aziende soggetti a controllo) U.O CARICO DI LAVORO (ESPRESSO IN ) ANNUALE MINIMO TOTALE DELL'ASL OBIETTIVO ASSEGNATO/PREVISTO DALLA REGIONE Pagina 1

22 bufalini g h bufalini da controllare di aziende NON o I. (Controllo del animali soggetti a controllo) ispezioni da effettuare in bufalini NON o I. (Controllo del soggetti a controllo) Pagina 2

23 PIANO A2 PIANO A3 Piano di monitoraggio finalizzato all eradicazione della BRC negli ovicaprini Piano di monitoraggio della salmonell a b c d a b c d numero stabilito in base alla consistenza riportata in BDN numero stabilito in base alla consistenza riportata in BD Numero ovicaprini da controllare di o I. (Controllo del animali soggetti a controllo) Numero ovicaprini o I. (Controllo del ) Numero ovicaprini da controllare di NON o I. (Controllo del animali soggetti a controllo) Numero ovicaprini NON o I. (Controllo del ) ispezioni da effettuare nelle aziende con riproduttori (controllo del aziende con riproduttori) ispezioni da effettuare nelle aziende con ovaiole (controllo di almeno un gruppo nel 100% delle aziende con capacità uguale o superiore a 1000 capi) ispezioni da effettuare nelle aziende con polli da carne (controllo di almeno un gruppo nel 10% delle aziende con capacità uguale o superiore a 5000 capi) ispezioni da effettuare nelle aziende con Tacchini da ingrasso (controllo di almeno un gruppo nel 10% delle aziende con capacità uguale o superiore a 500 capi) Pagina 3

24 PIANO A4 P la Piano di monitoraggio BSE Piano di monitora e a b N numero presunto stabilito in base ai dati storici numero presunto stabilito in base ai dati storici numero presunto stabilito in base ai dati storici ispezioni da effettuare negli aziende con Tacchini da riproduzione (controllo di tutti i gruppi di animali di età compresa tra la 30 e 45 settimana nel 100% delle aziende con almeno 250 tacchini adulti da riproduzione e nel 100% di tutte le aziende con tacchini da riproduzione elite, great grand parents e grand parents) ispezioni da effettuare nelle aziende per bovini di età superiore ai 48 mesi morti in azienda (Effettuazione dei prelievi per BSE nel 100% dei bovini di età superiore ai 48 mesi morti in azienda prelievi effettuati su ovini di età superiore ai 18 mesi regolarmente macellati (Effettuazione dei prelievi per Scrapie nel ovini di età superiore ai 18 mesi macellati) prelievi effettuati su caprini di età superiore ai 18 mesi regolarmente macellati (Effettuazione dei prelievi per Scrapie nel caprini di età superiore ai 18 mesi macellati) Pagina 4

25 PIANO A5 aggio Scrapie - eradicazione PIANO A6 Piano di monitoraggio finalizzato all eradicazione delle TSE c d numero presunto stabilito in base ai dati di mortalità normale annua ispezioni da effettuare nelle aziende per il prelievo encefalico o di teste su ovini di età superiore ai 18 mesi morti in azienda (Effettuazione dei prelievi per Scrapie nel ovini di età superiore ai 18 mesi morti in azienda) numero presunto stabilito in base ai dati di mortalità normale annua ispezioni da effettuare nelle aziende per il prelievo encefalico o di teste su caprini di età superiore ai 18 mesi morti in azienda (Effettuazione dei prelievi per Scrapie nel 100% dei caprini di età superiore ai 18 mesi morti in azienda) Obiettivo già ricompreso nei piani 9 e Pagina 5

26 PIANO A7 Piano di monitoraggio della malattia di Aujeszky a b c d e f g h numero stabilito in base alla consistenza riportata in BDN n. da riproduzione a ciclo chiuso da controllare (Controllo del ) n. animali da controllare in da riproduzione a ciclo chiuso (Controllo del animali soggetti a controllo) n. da riproduzione a ciclo aperto da controllare (Controllo del ) n. animali da controllare in da riproduzione a ciclo aperto (Controllo del 100% degli animali soggetti a controllo) n. da ingrasso da macello da controllare (Controllo del ) n. animali da controllare in da ingrasso da macello (Controllo del animali soggetti a controllo) n. da ingrasso da vita e stalle di sosta da controllare (Controllo del ) n. animali da controllare in da ingrasso da vita e stalle di sosta (Controllo del animali soggetti a controllo) (non vengono impiegate in quanto le attività sono concorsuali con quelle della MVS) Pagina 6

27 PIANO A8 PIANO A9 Piano di monitoraggio anagrafe zootecnica Piano di monitoraggio Nazionale Residui a b c d a b c d numero stabilito in base alla consistenza riportata in BDN - ispezioni valide anche per la CONDIZIONALITA' atti: A6 (suini) - A7 (bovini-bufalini)- A8 (ovicaprini) numero stabilito dal PNR n. ispezioni da effettuare nelle aziende suinicole (effettuazione di una ispezione almeno nel 1% delle aziende suinicole) n. ispezioni da effettuare nelle aziende di ovicaprini (effettuazione di una ispezione almeno nel 3% delle aziende i cui capi rappresentino almeno il 5% del totale dei capi presenti nel territorio di competenza) n. ispezioni da effettuare nelle aziende di equidi (effettuazione di una ispezione almeno nel 5% delle aziende) n. ispezioni da effettuare nelle aziende di bovini e bufalini (effettuazione di una ispezione almeno nel 5% delle aziende) n. in n. al macello n. sul cacciato n. in stabilimenti Pagina 7

28 0 0 Pagina 8

29 PIANO A10 Piano Nazionale di Monitoraggio OGM negli alimenti PIANO A11 Piano di Monitoraggio sui residui di fitosanitari negli alimenti di origine vegetale ed animale a b a b c d numero stabilito dal PIANO NAZIONALE OGM numero stabilito dal DM 23/12/1992 Campioni di materie prime e intermedi di produzion e Campioni di prodotti finiti Campioni di vegetali prodotti in Regione Campioni di vegetali prodotti fuori Regione Campioni di alimenti di o.a. prodotti in Regione Campioni di alimenti di o.a. prodotti fuori Regione Pagina 9

30 SEZ. A DEL DPAR Piano Nazionale di M a b c d e f g h i j numero st della tab. 1.1 (monitora ggio BSE) della tab (ruminant i sorv. BSE) della tab (non ruminanti sorv. BSE) della tab (acquac oltura sorv. BSE) della tab (filiera sorv. BSE) della tab. 1-2 (monit. oligoeleme nti) della tab. 2.2 (sorv. sostanze farmacologi che) della tab. 4.2 (sostanze farmacologi che-carry over) della tab (monit. diossine) della tab (sorv. diossine) Pagina 10

31 PIANO A12 Monitoraggio Alimentazione Animale k l m n o p q r s t tabilito dal PNAA della tab. 1- della tab. 4 (monit. 2.4 (sorv. micotossin micotossi e) ne) della tab. 1-5 (sorv. contamina nti) della tab (monit. salmonella ) della tab. 2.6 (sorv. salmonella ) della tab pet (sorv. salmonella ) della tab (monit. OGM autorizzati ) della tab (monit. OGM NON autorizzati ) della tab (sorv. OGM autorizzati ) ispezioni senza campionam enti Pagina 11

32 a b c d e da controllare con vitelli a carni bianche (10% degli esistenti) da controllare con vitelli (10% degli esistenti) suini da controllare aventi >40 capi oppure >6 scrofe (10% degli esistenti) ovaiole da controllare (10% degli esistenti) broiler da controllare aventi >500 capi (10% degli esistenti) Pagina 12

33 f g h i j numero stabilito in base alla consistenza riportata in BDN bovini da controllare aventi >50 capi (15% degli esistenti) struzzi da controllare aventi >10 capi (15% degli esistenti) tacchini ed altri avicoli da controllare aventi >250 capi (15% degli esistenti) conigli da controllare aventi >250 capi (15% degli esistenti) ovini da controllare aventi >50 capi (15% degli esistenti) Pagina 13

34 PIANO A13 Piano Nazionale di Monitoraggio Benessere A k l m n o caprini da controllare aventi >50 capi (15% degli esistenti) bufalini da controllare aventi >10 capi (15% degli esistenti) equini da controllare aventi >10 capi (15% degli esistenti) animali da pelliccia da controllare (15% degli esistenti) pesci da controllare (15% degli esistenti) Pagina 14

35 Animale p q r s t u v w mezzi di trasporto da controllare durante il trasporto 0 mezzi di trasporto da controllare c/o posti di controllo (5% delle partite di animali in arrivo nei posti di controllo calcolato sul numero di trasporti superiore alle 8 ore effettuati nell'anno precedente) mezzi di trasporto da controllare presso il luogo di partenza mezzi di trasporto da controllare presso luoghi di destinazione diversi dai macelli mezzi di trasporto da controllare c/o il macello di destinazione (10% degli automezzi calcolati sul numero di trasporti superiore alle 8 ore in arrivo al macello nell'anno precedente ) mezzi di trasporto da controllare c/o il macello di destinazione (2% delle partite di animali in arrivo calcolato sul numero dei trasporti inferiori alle 8 ore in arrivo al macello nell'anno precedente) Effetttuazione di liste di riscontro allegato IX Linee Guida (almeno 1 lista per ogni macello) ispezioni in bovini da latte stabulati all'aperto per un periodo 180 giorni Pagina 15

36 PIANO A14 ATTIVITA' A1 ATTIVITA' A2 Piano di Monitoraggio Farmacosorveglianza Audit negli stabilimenti riconosciuti ex sez. IX Reg CE 853/04 (latte crudo e derivati) Ispezioni effettuate per sistemi d'allarme rapido a b a b a n. ispezioni nei grossisti di medicinali veterinari NON autorizzati alla vendita diretta (art 66, Dlvo 193/2006) (100% dei grossisti) n. ispezioni nei grossisti autorizzati alla vendita diretta di medicinali veterinari (art 70, Dlvo 193/2006) (100% dei grossisti) n. audit negli stabilimenti riconosciuti ex sez. IX Reg CE 853/04 (latte crudo e derivati) (almeno un audit nel 25% degli stabilimenti) controlli ad hoc stabiliti in base ai dati storici n. ispezioni dato da desumere in fase di rendicontazione Completamento dei controlli di propria competenza entro le 4 settimane dall attivazione del sistema d allarme rapido numero supervisioni stabilito in bas nei DPAT Supervisione su controlli ufficiali svolti nei sette giorni precedenti dal personale incaricato con esito favorevole o con il rilievo di non conformità formali- n. 636 supervisioni [ n. 2 per ogni Struttura (semplice, Complessa o semplice dipartimentale)] Pagina 16

37 ATTIVITA' A3 ATTIVITA' A4 ATTIVITA' A5 Supervisioni Audit interni effettuati sulle proprie strutture Audit interni di sistema effettuati dalla Regione b c d a b se alle strutture catalogate 014 numero supervisioni stabilito in base ai dati storici 1.2. Supervisione per la verifica del livello di know how del personale -n. 636 supervisioni [ n. 2 per ogni Struttura (semplice, Complessa o semplice dipartimentale)] 2. Supervisione documentale- n supervisioni ( il 5% delle ispezioni con non conformità svolte in ogni struttura semplice, Complessa o semplice dipartimentale) 3, Supervisione mediante simulazioni- n. 7 supervisioni (a discrezione dei Responsabili di Struttura ed in ogni caso a seguito di specifici eventi formativi dell ASL con il minimo di n. 1 per ogni ASL) n. audit da parte del NURECU sulle strutture Regionali n. audit da parte delle ASL sulle proprie strutture n. audit da parte del NURECU sulle ASL Pagina 17

38 ATTIVITA' A6 Audit interni di settore effettuati dalla Regione n. audit da parte del NURECU sulle ASL Pagina 18

39 SEZ. A DEL DPAR PIANO B1 Piano di monitoraggio nazionale per l eradicazione della MVS a b c d e f g h i numero stabilito in base alla consistenza riportata in BDN n. da riproduzione a ciclo chiuso da controllare (Controllo del ) n. animali da controllare in da riproduzione a ciclo chiuso (Controllo del animali soggetti a controllo) n. da riproduzione a ciclo aperto da controllare (Controllo del ) n. animali da controllare in da riproduzione a ciclo aperto (Controllo del animali soggetti a controllo) n. da ingrasso da macello da controllare (Controllo del ) n. animali da controllare in da ingrasso da macello (Controllo del animali soggetti a controllo) n. da ingrasso da vita e stalle di sosta da controllare (Controllo del ) n. animali da controllare in da ingrasso da vita e stalle di sosta (Controllo del animali soggetti a controllo) Ispezioni per il controllo delle modalità di sanificazione dell'azienda ex D.D. 93/11 e O.M Pagina 19

40 SEZ. B DEL DPAR PIANO B2 Piano di monitoraggio per la verifica dei requisiti di biosicurezza negli suini PIANO B3 Piano di monitoraggio nazionale per la sorveglianza della bluetongue in animali sentinella a b c numero stabilito in base alla consistenza riportata in BDN ispezioni effettuate negli RCA, RCC, ingrasso per macello, ingrasso per vita, stalle di sosta (Controllo del ) animali (bovini e bufalini e ovicaprini) sentinella da controllare aziende da controllare con animali sentinella aziende da ispezionare per la sorveglianza entomologic a Pagina 20

41 SEZ. B DEL DPAR PIANO B4 PIANO B5 PIANO B6 PIANO B7 Piano di monitoraggio influenza aviaria Piano di monitoraggio west nile disease Piano di monitoraggio arterite virale equina Piano di monitoraggio fauna selva a b c a b numero stabilito in base alla consistenza riportata in BDN numero stabilito dal DM 3/6/14 numero presunto stabilito in base ai dati storici numero presunto stabilito in base ai dati storici Ispezioni in svezzatori con prelievo HIEA (controllo del svezzatori) Ispezioni in svezzatori con prelievo PCR zone umide: effettuazione di n. ispezioni in aziende (effettuazione di ispezioni nel 100% delle aziende) prelievi di siero di equini scelti a campione aziende da controllare su richiesta equini da controllare oggetto del piano di carcasse di animali selvatici conferiti all'izsm /tamponi prelevati da carcasse o animali vivi ed inviati all'izsm Pagina 21

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