APPUNTI DI RAGIONERIA
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1 Università La Sapienza sede di Latina Facoltà di Economia Cattedra di RAGIONERIA a.a APPUNTI DI RAGIONERIA Dispensa n. 5: Rimanenze Il presente materiale è di ausilio alla didattica frontale svolta in aula e viene utilizzato al solo scopo di favorire il proficuo apprendimento delle lezioni. Pertanto, non rappresenta materiale di studio autonomo e non sostituisce in alcun modo i contenuti trattati nelle lezioni, né quelli del libro di testo. 1
2 LE RIMANENZE IN MAGAZZINO LA CLASSIFICAZIONE CIVILISTICA Nello Stato patrimoniale al numero I della lett. C) Attivo Circolante, è prevista la classe delle rimanenze composta dalle seguenti voci: 1.Materie prime, sussidiarie e di consumo; 2.Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati; 3.Lavori in corso su ordinazione; 4.Prodotti finiti e merci; 5.Acconti. 2
3 LE RIMANENZE IN MAGAZZINO LA CLASSIFICAZIONE CIVILISTICA Nel conto economico civilistico appaiono le voci riferite alle variazioni delle rimanenze dei vari elementi del magazzino: A.2. variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti; A.3. variazione dei lavori in corso su ordinazione; B.11. variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci; Le suddette variazioni delle rimanenze derivano dalla differenza tra la rimanenza finale e quella iniziale dei beni. 3
4 LA VALUTAZIONE Criterio base: Costo storico di acquisto o di produzione (art. 2426, 1 comma, punto 9 del C.C.) o valore di realizzazione desumibile dall andamento del mercato se minore. 4
5 CRITERI DI VALUTAZIONE (art. 2426, 1 comma, punto 10 del C.C.) per i beni fungibili: METODO DELLA MEDIA PONDERATA; METODO FIFO METODO LIFO se la valutazione non può essere fatta al loro effettivo costo di acquisto. La valutazione a costi specifici è obbligatoria per i beni infungibili. Per il documento n. 13 dell OIC i tre metodi sopra descritti sono ugualmente ammissibili. 5
6 METODO DEL COSTO MEDIO PONDERATO DOCUMENTO CONTABILE N. 13 METODO DELLA MEDIA PONDERATA Per Periodo Per Movimento Magazzino valorizzato al CMP degli acquisti del periodo Dopo ogni acquisto si determina il CMP e si aggiorna il valore del magazzino 6
7 METODO DEL COSTO MEDIO PONDERATO PER PERIODO METODO DELLA MEDIA PONDERATA PER PERIODO D a t a d e l m o v i m e n t o P r e z z o u n i t a r i o d i m a g a z z i n o Q u a n t i t à a c q u i s t ia n t ef a t t u r a C o s t o a c q u i s Qt ou a n t i t à s c a Qr i cu atne t i t a i n r i m a n 1 g e n n a i o ( r i m a n e n z a d a a n n o p r e c e d1 e. 0n 0t 0e ) a p r m a g g i u s e t d i c e m b r e T o t a l i COSTO MEDIO PONDERATO DEL PERIODO = ( )/6.000=3,33 VALORE RIMANENZE FINALI 3,33*4.000=
8 METODO DEL COSTO MEDIO PONDERATO PER MOVIMENTO D ata d e l m o v im e n to d i m ag az zin o P re zzo u n itario Q u an tità acq u istate in fattu ra C o sto acq u isto C o sto m e d io 1 ge n naio (rim ane nza da ann o pre ce de nte ) apr Calcolo del nuovo costo m edio /3.000=2,66 scarico 03/05/ , Rim ane nza , A cquisto 04/06/ Calcolo del nuovo costo m edio /5.200=3,4359 scarico 10/09/ , dice m bre Totali , VALORE RIMANENZE FINALI 3,4359*4.000=
9 METODO FIFO Con tale metodo si scaricano le rimanenze da più tempo disponibili e restano quindi in magazzino le quantità relative agli acquisti o produzioni più recenti. 9
10 METODO FIFO D a t a d e l m o v i m e n t o P r e z z o u n i t a r i o d i m a g a z z i n o Q u a n t i t à a c q u i s t ia n t ef a t t u r a C o s t o a c q u i s Qt ou a n t i t à s c a Qr i cu atne t i t a i n r i m a 1 g e n n a i o ( r i m a n e n z a d a a n n o p r e c e d1 e. 0n 0t 0e ) a p r m a g g i u s e t d i c e m b r e T o t a l i II primo scarico è 800 e si riferisce interamente alla rimanenza esistente all 1/1 di unità. il secondo scarico di unità va ricondotto alle 200 unità che ancora residuano della rimanenza iniziale e per le rimanenti unità a quanto acquistato in data 2/4. Ne consegue che al 31/12 la rimanenza di unità risulterà così formata: ad un valore di 3 = ad un valore di 4 = valore rimanenze = da cui valore unitario di rimanenze /4.000= 3,75 10
11 METODO LIFO Con tale metodo si scaricano le rimanenze più recenti e restano quindi in magazzino le quantità relative agli acquisti o produzioni dei beni entrati per primi. 11
12 METODO LIFO D a t a d e l m o v i m e n t o P r e z z o u n i t a r i o d i m a g a z z i n o Q u a n t i t à a c q u i s t ia n t ef a t t u r a C o s t o a c q u i s Qt ou a n t i t à s c a Qr i cu atne t i t a i n r i m a 1 g e n n a i o ( r i m a n e n z a d a a n n o p r e c e d1 e. 0n 0t 0e ) a p r m a g g i u s e t d i c e m b r e T o t a l i II primo scarico è 800 e si riferisce all acquisto immediatamente precedente compiuto in data 2/4 il secondo scarico di unità va ricondotto all acquisto immediatamente precedente compiuto in data 4/6. Ne consegue che al 31/12 la rimanenza di unità risulterà così formata: ad un valore di 2= ad un valore di 3= ad un valore di 4= valore rimanenze = da cui valore unitario di rimanenze /4.000= 3,2 12
13 IL VALORE UNITARIO DELLE RIMANENZE Valore unitario di rimanenze LIFO continuo 3,20 Media ponderata per periodo 3,33 Media ponderata per movimento 3,53 FIFO 3,75 13
14 LIFO A SCATTI La valutazione viene fatta non gradualmente in base ad ogni movimento di entrata e di uscita, ma soltanto a fine periodo. Nel primo esercizio la valutazione della quantità in rimanenza viene effettuata applicando il costo medio ponderato di acquisto (o fabbricazione) Negli esercizi successivi: è necessario verificare la quantità di rimanenza e confrontarla con quello dell esercizio precedente: Se è aumentata, la quantità preesistente viene valutata come l esercizio precedente mentre l incremento ( scatto ) si valuta al costo medio ponderato dell esercizio. Se è diminuita, il decremento si imputa agli strati formatisi negli esercizi precedenti, a partire dal più recente. 14
15 LIFO A SCATTI E s e r c i z i o C o s t o m e d i o p o n d e r a ts o c ad tet o l l '" eqs eu ra Qc niuz t ia to nà t" i t a i n r i m a Per il primo esercizio (100 X 200) = Nel secondo esercizio (quantità inalterata) + (50 X120) = Nel terzo esercizio (100X 190) = (quantità inalterata) + (40 X150) = Nel quarto esercizio
16 DETERMINAZIONE DEL VALORE DI MERCATO MATERIE PRIME SUSSIDIARIE E DI CONSUMO Il documento n. 13 specifica che il valore di realizzazione desumibile dall andamento di mercato coincide con il costo di sostituzione. 16
17 LA VALUTAZIONE PRODOTTI FINITI LA FORMAZIONE DEL COSTO UNITARIO DI PRODUZIONE (art. 2426, 1 comma, punto 1): Costo industriale diretto + (facoltà) Quota dei costi indiretti ragionevolmente imputabile Costo industriale 17
18 LA VALUTAZIONE PRODOTTI FINITI LA FORMAZIONE DEL COSTO UNITARIO DI PRODUZIONE: Il documento n. 13 raccomanda invece la valutazione al costo industriale. Il documento n.13 fornisce una definizione di costo indiretto ragionevolmente imputabile. Si tratta di considerare solo quei costi indiretti che hanno contribuito a portare le giacenze di magazzino nel luogo e nelle condizioni in cui sono nel momento considerato. 18
19 LA VALUTAZIONE PRODOTTI FINITI LA FORMAZIONE DEL COSTO UNITARIO DI PRODUZIONE: I COSTI INDIRETTI Alcuni esempi proposti dal documento n. 13: Ammortamenti industriali, Manodopera indiretta industriale Materiali di consumo Manutenzioni Sono esclusi Costi di distribuzione commerciale Costi di ricerca e sviluppo Costi amministrativi Oneri straordinari Oneri finanziari 19
20 LA VALUTAZIONE PRODOTTI FINITI DETERMINATO IL COSTO UNITARIO DI PRODUZIONE SI APPLICANO I CRITERI DI STIMA DEL FLUSSO FISICO: FIFO LIFO COSTO MEDIO PONDERATO 20
21 DETERMINAZIONE DEL VALORE DI MERCATO LA VALUTAZIONE DEI PRODOTTI FINITI La regola per valutare le rimanenze consiste nella scelta del minore tra costo e valore di realizzo desumibile dall andamento di mercato. Il documento n. 13 ritiene che per i prodotti finiti il valore di mercato coincide con il valore netto di realizzo, cioè con il prezzo di vendita al netto dei costi di completamento e distribuzione ancora da sostenere nella misura in cui sono prevedibili.. 21
22 LA VALUTAZIONE MERCI Le merci sono beni di sola commercializzazione, il cui acquisto è documentato da fattura. Valgono le stesse considerazioni svolte per i prodotti finiti. 22
23 I LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE Il documento n. 23 dell OIC, prevede che ai fini della qualifica di lavori in corso su ordinazione Debbano sussistere alcune caratteristiche fondamentali: Carattere formale Durata Oggetto 23
24 LA VALUTAZIONE DEI LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE Per i lavori in corso su ordinazione la valutazione può essere fatta, oltre che al costo storico, in base ai corrispettivi pattuiti Metodo della percentuale di completamento 24
25 METODO DELLA PERCENTUALE DI COMPLETAMENTO La valutazione avviene sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza (art del c.c., 1 comma, n. 11) Con tale metodo si riconosce ad ogni esercizio una quota del ricavo pattuito a contratto, facendo in modo di distribuire il margine reddituale lungo tutti gli esercizi nei quali si è protratta la costruzione del bene. * * * Invece con il metodo del costo (che prende il nome, per tali beni, di metodo della commessa completata ) il margine reddituale sulla commessa si evidenzia tutto nell esercizio di consegna (vendita). 25
26 LA VALUTAZIONE DEI LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE Il documento n. 23 OIC afferma che il criterio della percentuale di completamento è da preferire. In ogni caso è ammesso il criterio della commessa completata in tre casi: Quando il metodo della percentuale di completamento non è applicabile per incertezze tali da rendere inattendibili le stime dei costi e dei ricavi. Quando le commesse hanno durata infrannuale. Quando l azienda pur potendo applicare il metodo della percentuale di completamento, opta per la commessa completata, ma fornisce in Nota Integrativa le informazioni derivanti dall applicazione del metodo della percentuale di completamento. 26
27 IL CONTENUTO DELLA NOTA INTEGRATIVA relativamente alle rimanenze Art. 2427, numeri: 1) 4) 9) Art. 2426, num.: 10) 27
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