CAPITOLO 4 LA VALUTAZIONE DELLE SCORTE DI MAGAZZINO 1. LIFO 2. FIFO 3. COSTO MEDIO PONDERATO

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1 CAPITOLO 4 LA VALUTAZIONE DELLE SCORTE DI MAGAZZINO 1. LIFO 2. FIFO 3. COSTO MEDIO PONDERATO

2 IL CONTESTO... Al termine dell esercizio l imprenditore ha la necessità di inventariare e classificare le rimanenze di prodotti finiti e merci, semilavorati e materie prime rimaste in magazzino. La valutazione delle rimanenze di magazzino comprende una serie di stime da cui derivano delle scritture contabili di assestamento; nello specifico queste valutazioni sono classificabili come scritture contabili di rettifica necessarie per rimandare al futuro costi e ricavi che si sono manifestati da un punto di vista finanziario ma che non sono di competenza economica dell esercizio.

3 I CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE RIMANENZE

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5 IL METODO FIFO Metodo del primo entrato primo uscito, detto anche FIFO (first-in, first out: gli acquisti o le produzioni più remoti sono i primi venduti). Secondo tale metodo si assume che le quantità acquistate o prodotte in epoca più remota siano le prime ad essere vendute od utilizzate in produzione; per cui restano in magazzino le quantità relative agli acquisti o alle produzioni più recenti.

6 IL METODO FIFO

7 SCHEDA DI MAGAZZINO A VALORE FIFO

8 IL METODO LIFO Metodo anche detto last-in, first out, gli acquisti o le produzioni più recenti sono i primi venduti). Tale metodo assume che le quantità acquistate o prodotte più recentemente siano le prime ad essere vendute od utilizzate in produzione; per cui restano in magazzino le quantità relative agli acquisti o alle produzioni più remote.

9 IL METODO LIFO

10 SCHEDA DI MAGAZZINO A VALORE LIFO

11 IL METODO DEL COSTO MEDIO PONDERATO Secondo tale metodo le quantità acquistate o prodotte non sono più individualmente identificabili e fanno parte di un insieme in cui i beni sono ugualmente disponibili. Il costo di ciascun bene in rimanenza è pari alla media ponderata del costo degli analoghi beni acquistati e prodotti durante l esercizio. Pertanto, quando la valorizzazione delle rimanenze finali viene effettuata secondo il principio del costo medio ponderato di periodo, è necessario calcolare la media ponderata tra il costo relativo alle rimanenze iniziali e quelli sostenuti per effettuare gli acquisti nel periodo in considerazione. In altri termini, il CMP è calcolato mediante il rapporto tra il valore attribuito a tutti i beni acquistati, e la quantità di beni acquistata nel periodo.

12 IL METODO DEL COSTO MEDIO PONDERATO

13 ESEMPIO (VALUTAZIONE DELLE RIMANENZE CON IL METODO DEL CMP Nel corso dell esercizio 2015 ha registrato i seguenti movimenti del magazzino delle materie prime:

14 SCHEDA DI MAGAZZINO A VALORE CMP

15 IL VALORE DI MERCATO L impiego dei tre metodi di valutazione conduce a differenti valutazioni delle rimanenze di magazzino. Occorre tener conto del fatto che le rimanenze di magazzino rappresentano costi sospesi, quindi da rinviare, in quanto non partecipano alla formazione del reddito di periodo. Per questi beni, il codice civile prevede come criterio generale di valutazione il valore minore tra costo di acquisto o di produzione e quello di realizzazione desumibile dall andamento di mercato (art. 2426). Pertanto, ai fini della valorizzazione del magazzino è necessario identificare: 1. Il valore di costo delle rimanenze; 2. Il relativo valore di realizzazione desumibile dall andamento di mercato. Una volta determinati questi due valori, la valutazione avverrà assegnando alle rimanenze il valore più basso tra i due.