La tipologia e gli universali
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- Dario Locatelli
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1 La tipologia e gli universali La tipologia studia la variazione interlinguistica; la ricerca sugli universali si occupa di ciò che è comune a tutte le lingue, cioè delle proprietà rispetto alle quali non c è variazione. (cfr Gli universali assoluti Universali assoluti: sanciscono la presenza (o l assenza) di una particolare proprietà in ogni lingua storico-naturale, senza fare riferimento ad alcun altro parametro e senza stabilire correlazioni fra tratti differenti. Es. a. Fonologia Tutte le lingue hanno vocali orali Tutte le lingue distinguono vocali e consonanti b. Morfologia Tutte le lingue distinguono nomi e verbi c. Sintassi Nelle frasi dichiarative con soggetto e oggetto nominali, l ordine dominante è quasi sempre quello in cui il soggetto precede l oggetto
2 Indicano cosa è irrilevante per la tipologia: non lasciano alcuno spazio alla variabilità e consentono di identificare un unico tipo linguistico, a cui afferiscono tutte le lingue storico-naturali. 2 Gli universali implicazionali Universali implicazionali: pongono in relazione due (o più) proprietà, vincolando la presenza di una di esse alla presenza dell altra. In altre parole, essi affermano che un tratto linguistico può realizzarsi in una lingua storico-naturale solo se nella medesima lingua è attestato anche un altro tratto linguistico. Contribuiscono alla individuazione delle restrizioni sui tipi possibili, in quanto indicano in modo piuttosto rigoroso i limiti estremi della variazione interlinguistica: consentono di individuare quattro tipi, di cui uno tuttavia impossibile. a. Sintassi Le lingue con ordine dominante VSO sono sempre preposizionali
3 b. Fonologia Se una lingua dispone di una serie di consonanti fricative, allora dispone anche di una serie di consonanti occlusive es: fricative occlusive sì sì sì no tipo impossibile no sì no no Se una lingua ammette in posizione finale di parola consonanti ostruenti sonore, allora ammette anche consonanti ostruenti sorde. c. Morfologia Nessuna lingua ha un numero triale se non ha un duale. Nessuna lingua ha un duale se non ha un plurale Se una lingua ha la categoria del genere, ha sempre la categoria del numero
4 2.1. Genere e numero Universale: genere implica numero Genere Numero Esempio Sì Sì italiano Sì No Tipo impossibile e non attestato No Sì turco No No cinese L assegnazione del genere in italiano: a) criteri semantici: solo per i nomi che designano esseri animati (umani e animali) in cui la distinzione tra l esemplare di sesso maschile e quello di sesso femminile sia percettivamente evidente esemplare di sesso maschile: genere maschile esemplare di sesso femminile: genere femminile esempi: il ragazzo, il dottore, il leone la ragazza, la dottoressa, la leonessa
5 ma *il giraffo, il corvo, *il volpo la giraffa, *la corva, la volpe b) criteri formali: classe flessiva o (sing) /-i (plur): genere maschile classe flessiva a (sing) /-e (plur): genere femminile N.B. con eccezioni! Es. libro / libri maschile scarpa / scarpe femminile (oscillazioni tra maschile e femminile: tavolo / tavola) Problemi di assegnazione del genere: Livello interlinguistico: Italiano: mare maschile; (il leone vs la leonessa) Francese: mer femminile; (le lion vs la lionne) es. il mare Mediterraneo es. la mer Méditerranée
6 Inglese: sea senza genere; (the lion vs the lioness) es. the Mediterranean sea Livello intralinguistico: Italiano: la mano: genere femminile, ma terminazione maschile il poeta: genere maschile, ma terminazione femminile il braccio / le braccia: maschile al singolare, ma femminile al plurale Il numero Italiano: tre cani; Francese: trois chiens; Inglese: three dogs; Portoghese: três cães; Spagnolo: tres perros; ecc...
7 La spiegazione degli universali a) Fondamento cognitivo delle categorie linguistiche: tanto maggiore è il fondamento cognitivo di una categoria, tanto più basica sarà questa categoria (es. genere e numero) b) iconicità: tendenza a riprodurre, sul piano della struttura linguistica, le sequenze in base a cui viene organizzata, a livello mentale, l informazione da trasmettere. Es. Nelle frasi dichiarative con soggetto e oggetto nominali, l ordine dominante è quasi sempre quello in cui il soggetto precede l oggetto c) economia: tendenza a snellire il più possibile l apparato formale di un sistema linguistico, pur preservando intatte le sue potenzialità comunicative. Es. quando l aggettivo segue il nome, esso esprime tutte le categorie flessive del nome e in tali casi il nome può lasciare inespressa una di queste categorie o tutte quante. Possibile spiegazione: l eventuale omissione da parte del nome di alcune categorie flessive risponde al fatto che queste stesse categorie flessive vengono già espresse dall aggettivo posposto. Essendo naturale il legame tra nome ed aggettivo, risulta automatico proiettare sul primo le informazioni grammaticali codificate sul secondo. In questo caso, dunque, una doppia marcatura delle stesse categorie flessive può configurarsi come un procedimento ridondante e perciò particolarmente costoso.
8 d) motivazione comunicativa: se la lingua ha come traguardo essenziale la comunicazione, è plausibile che la struttura complessiva della lingua abbia il fine ultimo di adeguare il sistema alle esigenze comunicative della comunità parlante. In linea di principio, infatti, nessuna lingua dovrebbe porre limiti alle proprie potenzialità comunicative privando determinate categorie di una efficace espressione formale (o ostacolandone l espressione). Es. tutte le lingue hanno categorie pronominali implicanti almeno tre persone e due numeri.
9 Altre possibili spiegazioni Biologica Le lingue hanno caratteri comuni perché l hardware (inteso come dotazione fisica e cognitiva dell'uomo) è unico per tutti i membri della specie. Chomsky: la struttura delle lingue può cambiare solo all interno di una gamma limitata di variazioni, a causa di vincoli imposti dalla natura dell hardware Es. vocali cardinali /i/, /u/ e /a/ obbligatorie Pragmatica Le lingue rispondono agli stessi bisogni comunicativi Es. tutte le lingue hanno marche verbali per il passato Genetico-genealogica: Universali come traccia di una origine comune
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