MORTE CELLULARE. Può essere di due tipi: NECROSI APOPTOSI. Sfumano tra di loro.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MORTE CELLULARE. Può essere di due tipi: NECROSI APOPTOSI. Sfumano tra di loro."

Transcript

1 MORTE CELLULARE. Può essere di due tipi: NECROSI APOPTOSI. Sfumano tra di loro. La necrosi è caratterizzata da un rigonfiamento cellulare perché alla base della necrosi c è sempre un alterazione delle pompe, per cui la cellula tende a rigonfiarsi e gli organuli intracellulari tendono a rigonfiarsi. A questo punto si hanno alterazioni di membrana ed alterazioni di enzimi che sciolgono le membrane che portano ad un disfacimento delle membrane e quindi della cellula. Uno dei caratteri distintivi della cellula morta, cioè necrotica, tenendo presente che la necrosi è il corrispettivo morfologico della morte cellulare, cioè le prime indicazioni che abbiamo del fatto che quella cellula è arrivata ad uno stato di irreversibilità. Non sappiamo l attimo fuggente in cui la cellula muore ma conosciamo il corrispettivo morfologico che rappresenta la morte cellulare. Come corrispettivo morfologico della necrosi, al microscopio elettronico vediamo i mitocondri rigonfi. Se voi trovate al microscopio elettronico una cellula con mitocondri rigonfi sapete che quella cellula è andata in necrosi, è morta. Invece nel fenomeno dell apoptosi anziché un rigonfiamento cellulare si ha una condensazione. Bisogna essere molto competenti per riuscire a coglierla. Invece noi possiamo cogliere che questa cellula si sedimenta dando luogo alla formazione dei corpi apoptotici, i quali sono componenti della cellula che sono stati segregati, sono frammenti di disgregazione della cellula. Questo fenomeno avviene per un iniziale invaginazione della membrana che poi arriva fino al nucleo e questi corpi apoptotici risultano contenere organuli cellulari. Questo fenomeno fino a pochi anni fa non era assolutamente conosciuto, malgrado avessimo studi di molti patologi, nessuno si era mai reso conto di questa possibilità di morte cellulare. Le cose o si conoscono o non si vedono!! Vi erano delle colture cellulari che quando avevano riempito la piastra, non si moltiplicavano più apparentemente, in queste piastre ci rendevamo conto che c erano delle vescicolette, siccome avevano la grandezza grosso modo di batteri,di muffe, si decideva che quella coltura era inquinata e si buttava senza pensare alla possibilità di morte cellulare. Poi ci fu qualcuno, particolarmente in gamba, che si rese conto che di fatto le cellule hanno questo potenziale replicativo definito e che il numero delle cellule è programmato sia nel senso della moltiplicazione, sia nel senso della morte cellulare. Cioè loro prendendo un vermetto di 945 cellule, quindi con poche cellule, si sono resero conto che le cellule continuavano a dividersi ma il vermetto era uguale, allora si misero a contare le cellule e videro che erano sempre 945, cioè il vermetto alla fine dello sviluppo aveva sempre 945 cellule, per cui si capì che per ogni cellula che si moltiplica un altra cellula muore. Si decise di chiamare questo meccanismo morte programmata. Pagina 1

2 Questo modo di morire delle cellule apoptotico non è solo frutto di un programma cellulare ma può essere indotto da stimoli cellulari. La definizione di apoptosi è quella di morte cellulare programmata. Con atteggiamento romantico hanno chiamato anche apoptosi come caduta via, come le foglie dagli alberi!! Un punto di distinzione tra necrosi ed apoptosi è che mentre la necrosi riguarda sempre un tessuto o una parte di tessuto, comunque gruppi di cellule, se mi brucio una parte dell organismo brucio un gruppo di cellule tutte insieme, l apoptosi riguarda singole cellule, così come il vermetto che doveva mantenere il suo numero di cellule, così come in altre situazioni ma avremo una cellula qua ed una cellula là che va incontro in apoptosi. Cosa si vede su un preparato istologico? Prima grandi istologi non se ne erano accorti perché nell ambito di un tessuto si vede una vescicoletta con qualcosa dentro ma non ci facevano caso perché pensavano che potesse essere dovuta al taglio che semplicemente aveva coinvolto un estroflessione, un prolungamento di un altra cellula per cui sotto c era una cellula grande e nella mia sezione ho una parte di questa cellula, mentre in realtà sono corpi apoptotici. Ci sono delle tecniche istologiche specifiche che ci permettono di individuare queste cellule che vanno incontro ad apoptosi. D altra parte uno dei motivi per cui questi corpi apoptotici non si vedono è che vengono immediatamente fagocitati. Certamente esiste anche una fagocitosi del tessuto necrotico, cioè delle cellule andate incontro a necrosi ma è qualcosa di molto grossolano. Bisogna infatti tener presente che la fagocitosi induce infiammazione: arrivo massiccio di cellule che saranno fondamentalmente granulociti e neutrofili che sciolgono tutto, ingeriscono tutto e ripuliscono questa zona andata in necrosi. Nel caso invece dell apoptosi la cosa è parcellizzata: corpo apoptotico per corpo apoptotico. Le cellule che fagocitano questi corpi apoptotici non sono solo i macrofagi tissutali anche perché in un tessuto normale di macrofagi tissutali ce ne sono pochi, invece la novità è che le cellule giustapposte sono in grado di fagocitare questi corpo apoptotici, quindi cellule parenchimali che sono indotte e sono capaci di fagocitare tali corpi apoptotici, per questo ci si giustifica del fatto che non si erano mai visti. Un ultimo punto da sottolineare è che come nel caso della necrosi c è l infiammazione che eliminerà i detriti, qui invece c è la fagocitosi da parte delle singole cellule ma l apoptosi non induce infiammazione, anche se tante cellule vanno incontro ad apoptosi non vi sarà induzione del fenomeno infiammatorio,non vi sarà arrivo di granulociti, non ci saranno nuovi monociti che vengono attivati. La meiosi?non lo so! Di tutta l apoptosi la domanda che faccio è questa: vi chiedo di ricordarvi la serie di esempi di apoptosi che danno senso a questo capitolo che è estremamente importante. LUCIDO Pagina 2

3 Esempi : Caernohabditis elegans (nematode di 945 cellule): perde 131 cellule durante la maturazione (= programma ontogenetico). Si erano individuati dei geni che favorivano e dei geni che inibivano l apooptosi. Se noi facciamo iperesprimere un dato gene riconosciamo l effetto di quel gene. Gene ced-3 e ced-4 ---apoptosi Gene ced sopravvivenza (Ced= caernohabditis elegans death, quindi geni di morte del caernohabditis elegans) Il corrispettivo umano del vermetto con il suo programma ontogenetico è rappresentato per esempio dalle cellule interdigitali dell abbozzo degli arti, cioè all inizio dell organogenesi noi abbiamo le mani con le dita attaccate poi subentra un fenomeno di apoptosi che ci stacca le dita una dalle altre. Embriogenesi- organogenesi: es. cellule interdigitali nell abbozzo degli arti. Sviluppo dopo la nascita: es. involuzione timica, eliminazione di cellule T autoreattività (via fas). In questo caso non c è un programma ontogenetico ma lo stimolo deve venire da fuori, allora noi riconosciamo il meccanismo che sarà quello fas ligand, cioè il fas è il recettore e qui stiamo parlando del ligando per questo recettore presente sulle cellule killer nei confronti dei nostri linfociti autoreattivi che permetterà l eliminazione di queste cellule che porterebbero ad una malattia autoimmune. Cicli fisiologici ed involuzione epitelio ghiandolare mammario e mucosa uterina in fase post- mestruale, oppure post- allattamento o post- gravidica. Noi conosciamo delle grossolane riduzioni di tessuto che avvengono via apoptosi. Qual è il meccanismo? Siamo di nuovo alla differenza tra necrosi ed apoptosi. Vi dicevo che la necrosi riguarda una grossa porzione di tessuto, tante cellule, in seguito a stimoli rilevanti, per esempio un ischemia grave, cioè si chiude una coronaria, avrò un infarto, avrò necrosi ischemica di una porzione di muscolo cardiaco. Invece nel caso dell apoptosi è semplicemente una variazione delle condizioni, per esempio una riduzione dei fattori di crescita rappresenta già uno stimolo sufficiente perché un certo numero di cellule decidano di andare in apoptosi. Altra possibilità fondamentale: una riduzione della tensione dell ossigeno non sufficiente per far andare il tessuto o la cellula in morte via necrosi, è uno stimolo sufficiente per far andare le cellule in apoptosi. Nel cuore ci sono delle zone in cui con istruzione di arteria coronaria, risultano relativamente ischemizzate in cui ci sono cellule che in continuazione vanno incontro ad apoptosi, questo è importante nel tempo perché ci porterà ad una perdita di tessuto cardiaco ci giustificherà uno scompenso cronico del cuore. Risposta immune Citotossicità di CTL ed NK nei confronti di: Pagina 3

4 cellule infettate da virus cellule allotipiche ( trapianti, graft vs host disease) cellule tumorali. Questo tipo di risposta personalizzata cellula per cellula avviene attraverso il meccaniso fas. Spegnimento della riposta immunitaria: quando viene a mancare lo stimolo la risposta immunitaria deve spegnersi, anche qui vengono ad esprimersi meccanismi precisi. linfonodi e milza: linfociti e plasmacellule di cloni precedentemente amplificati (via fas antigen) punto molto importante: linfociti in corso di terapia cortisonica. Questo ve lo sottolineo perché rende ragione di un osservazione che esisteva da 20anni, cioè che pazienti con terapia autoimmune, le alterazioni del sistema immunologico di fatto si curano con il cortisone, il cortisone di fatto è la panacea in tutte le allergie. Il problema era: se da una parte riduce l infiammazione ecc, come mai ha una capacità così generalizzata nei confronti di tutta la patologia autoimmune e la risposta sta qui, perchè il cortisone a dosi adatte risulta distruggere i linfociti in proliferazione e li manda in apoptosi pertanto qualsiasi paziente abbia una patologia autoimmune in cui c è un clone o più cloni di linfociti che si stanno moltiplicando ed autoreattivi, con un breve trattamento cortisonico ad alte dosi questi linfociti si eliminano. Noi questo stesso tipo di servizio lo possiamo fare alle leucemie linfatiche: noi abbiamo una crisi leucemica acuta in cui c è un aumento spropositato di linfociti in circolo( linfociti normali in circolo3000, in questo caso 80000) con una settimana di cortisone le eliminate ed è un ottima cura contro le leucemie. Pensate all artrite reumatoide. Cellule neoplastiche (spontanea ed effetti di chemioterapici) Vi ho detto che ci sono dei meccanismi per cui quando le condizioni non sono ottimali possono subentrare condizioni endogene alla cellula per cui, attraverso una serie di meccanismi queste cellule arriveranno all apoptosi. Comunque sia anche i chemioterapici agiscono inducendo l apoptosi nelle cellule tumorali. PMN invecchiati (in assenza di attivazione): limitazione del processo flogistico. C è la possibilità anche per alcuni virus di mandare le cellule in apoptosi- Miocardio, area perifrontale, ischemia moderata. Anche in condizioni di ischemia relativa ed abbassamento della pressione dell ossigeno è sufficiente perché un certo numero di cellule decida di andare in apoptosi. Per cui in un paziente in cui sappiamo che c è una patologia coronarica, che di per sé non indica assolutamente un intervento che potrebbe essere rischioso, allora Pagina 4

5 gli diremo di fare molto movimento in maniera tale che si crei nel tessuto cardiaco un ischemia, che induce un abbassamento del ph che è il migliore stimolo per una proliferazione capillare da una parte, ma dall altra gli dirò no, stai fermo perché se il tuo cuore si trova nelle aree di relativa ischemia in condizioni di miglioramento e peggiori( non si capisce bene la registrazione in questo punto!!)so che molto delle tue cellule andranno incontro ad apoptosi. Dunque una relativa ischemia fa perdere tessuto ed infatti noi sappiamo che nel paziente con scompenso cronico si ha un progressivo assottigliamento del cuore. Vedrete che i pazienti con cardiomiopatie ipertrofiche hanno un cuore ingrossato ma anche il paziente con cuore ingrossato alla lunga, ha perdita cellulare e quindi perdita di tessuto. Questo vuol dire progredire verso la morte, verso lo scompenso terminale per perdita cellulare, per apoptosi. D altra parte noi sappiamo anche che l ipossia ed in particolare l ipoglicemia indurrà la produzione di fattori di crescita, in particolare VEGF che infiammerà e determinerà replicazioni di endotelio che formerà i capillari sanguigni. Certamente sarà inadatto che il paziente cardiopatico compia degli sforzi intensi, è più adatto che compia un attività fisica regolare che in qualche modo stimoli questi vasi sanguigni, perde qualche cellula ma magari nel frattempo ci sarà una migliore irrorazione di quelle che rimangono e comunque anche una rigenerazione che sappiamo è possibile anche nel cuore. Tessuti segregati. Voi sapete che ci sono dei tessuti che sono estranei al sistema immunitari. Perché sono segregati? Perché il nostro sistema immunitario non controlla questi tessuti? Perché come arriva un linfocita si attacca, trova il fas ligande e attraverso questo recettore fas, che è un recettore di morte, va incontro ad apoptosi. Per cui hanno l antidoto come il sistema immunitario. DAL PUNTO DI VISTA MOLECOLARE. Nell apoptosi ci sono 4 fasi: STIMOLAZIONE REGOLAZIONE ESECUZIONE EFFEROCITOSI. Disegno dal Robins pag.29 Stimolazione: vedremo una serie di possibilità di induzione dell apoptosi. Poi abbiamo una serie di meccanismi di regolazione ed a questo punto troviamo il Bcl2 che è il corrispondente del ced-9, cioè quel tipo di meccanismo che proteggeva dall apoptosi, invece bax e bat la favoriscono. Poi abbiamo dei meccanismi di esecuzione, si tratta di quei meccanismi che sedimentano il nucleo e portano alla formazione dei corpi apoptotici. Possiamo anche descrivere il meccanismo dell efferocitosi. Efferocitosi è un modo complicato per esprimere la fagocitosi da parte delle cellule circostanti però chi ha studiato il meccanismo lo ha paragonato al funerale dei corpi apoptotici, per cui Pagina 5

6 efferocitosi ricorda fero, cioè portare la bara alla cellula che poi dovrà eliminare definitivamente questi corpi apoptotici. Qui si mostra come, per esempio, il TGF beta1, prodotto dai macrofagi, blocca questa possibilità di fagocitosi dei corpi apoptotici. Si sono individuate delle patologie in cui questi corpo apoptotici restano nel tessuto. Vediamo singolarmente questi meccanismi. Radiazioni, tossine, radicali liberi quindi per ossidazioni cellulari in genere, ossido nitrico e tutte quelle cose che causano danno perossidativo nei confronti della cellula, che arrivano a produrre un danno al DNA. Il danneggiamento del Dna ha dei meccanismi che lo riconosce,tipo l ATM che poi attiverà la p53 e sarà la p53 che indurrà l apoptosi, così come si era intuito nel disegno sulla senescenza. Intrinsical embriogenic segnal. Qui parla di vera e propria morte programmata, sono dei geni che ad un certo punto si attivano ed inducono l attivazione dei meccanismi di apoptosi. Dall esterno troviamo, come fattore esogeno, min17:30 un allontanamento di fattori di crescita oppure ormoni. Unitamente al fatto che calino i fattori di crescita, oppure che calino gli ormoni sarà uno stimolo sufficiente per indurre quella cellula ad andare incontro ad apoptosi ed agiranno attraverso il meccanismo mitocondriale. Reception legand interaction, cioè fas legand: il fas sarebbe il recettore ed il fas legand sarebbe il contro-recettore. Allo stesso identico modo agisce il TNF. Anche il recettore per il TNF di fatto è un fas, si può comportare come fas. Il tumor necrosis factors adesso lo riconosciamo come un fattore infiammatori ma inizialmente era stato descritto come un fattore di necrosi tumorale, cioè aggiunta di TNF in una coltura di cellule tumorali si vedeve che questa coltura moriva. In effetti è un onduttore di apooptosi. D altra parte vedremo che si comporta anche come un interleuchina, ha il nome sbagliato, altrimenti si chiamerebbe interleuchina 1 e mezzo perché è uguale all interleuchina 1 come effetti. Quando determina attivazione cellulare in senso infiammatorio e quando invece necrosi? Dipende dallo costimolazione: in presenza di un costiamolo di un tipo indurrà apoptosi, in presenza di un altro costiamolo indurrà infiammazione. Poi anche le cellule citotossiche, i linfociti T citotossici, agiscono attraverso due meccanismi: attraverso il fase ed attraverso un meccanismo perforinico che determina l introduzione del granzime B che a sua volta attiva l apoptosi. Quali sono i meccanismi dell apoptosi? Si chiamano caspasi. Conosciamo due gruppi di caspasi: caspasi induttrici caspasi esecutrici. Se noi adesso più modernamente, volessimo sincerarci della presenza o meno dell apoptosi in un preparato istologico, poiché la caspasi più importante è la caspasi Pagina 6

7 3, il fatto di trovare un attivazione della caspasi 3 che è una caspasi esecutrice ci dice che quella cellula sta andando in apoptosi, per cui noi dobbiamo fare una banalissima immunoistochimica con anticorpi anti-caspasi3 attiva e individuiamo tutte le cellule che stanno andando incontro ad apoptosi. Per quanto riguarda il meccanismo la caspasi 3 attiva delle endonucleasi, cioè degli enzimi che rompono il DNA e caratteristicamente li rompono in frammenti di 200 paia di basi. Se io ho questo meccanismo che rompe il DNA in 200 paia di basi, se questo meccanismo procede avrò dei frammenti che sono di 200 paia di basi ma altri che non sono ancora stati completamente digeriti per cui, invece di essere frammenti di 200 paia di basi, sono frammenti di 400 paia di basi, di 800 paia di basi, sempre a scalare. Se io faccio un elettroforesi di questo DNA, di queste cellule che sono andate incontro ad apoptosi, mi si formerà una cosiddetta scala cromatinica, per cui avrò una serie di frammenti, regolarmente uno la metà dell altro, dividibili per 200. se invece, in quel tessuto che sto analizzando fosse intervenuta una necrosi che rompe il DNA in maniera indifferente, con altri tipi di endonucleasi, avrà un unica macchia con tutti i pesi molecolari possibili. La scala cromatinica è un modo per mettermi in evidenza l apoptosi nel tessuto. Peraltro se io ho che in queste cellule agisce un endonucleasi che mi rompe il nucleo posso fare la TUNEL che è una prova per far vedere l apoptosi. (Il prof non ricorda la traduzione di tunel.) La tunel mette in evidenza dei frammenti di cromosomi, è una reazione particolare che riesce ad evidenziare le rotture cromosomiche ed allora posso usare questa tecnica per dire se c è apoptosi. È una tecnica istologica che mi rileva questa frammentazione del materiale nucleare. Avrò una cellula vicina con il suo nucleo intatto che viene negativa, invece la cellula apooptotica, notate bene che è già avvenuta la endonucleasi per cui la cellula è già in una fase irreversibile ed è apoptotica,è una cellula tunel positiva. Immagine dal Robins pag. 30 fig Passaggio che lega il fas, che attiva la caspasi 8 che è una caspasi di induzione, la quale va ad agire sui mitocondri ed attiva dei prodotti del gene bibo, bax ecc che saranno propri dei corpi apoptotici, la morale è che i mitocondri quando sono attivati in maniera precisa, rilasciano citocromo c, il quale attiva la caspasi 9, la quale poi potrà attivare la caspasi. Allora abbiamo due possibilità: che la caspasi 8 attivata dal fas attivi direttamente la caspasi3, oppure passi attraverso questa regolazione mitocondriale che attiva la caspasi 9, poi la caspasi3 attraverso il rilascio di citocromo c. p53 agisce anche attraverso questa via, cioè il rilascio del citocromo c. Il TNF può sia attivare la caspasi 8 e quindi portare all apoptosi o rispettivamente invece attivare una NFKB che sarà quella che attiva la cellula, ma questo dipenderà dalla possibilità di una costimolazione. Figura pag.30 n Fissate nella memoria che dai mitocondri esce il citocromo c. Pagina 7

8 Si vede il mitocondrio con la membrana mitondriale. Novità : il citocromo c che normalmente sta nei mitocondri, quando c è uno stimolo apoptotico viene rilasciato dai mitocondri. Molto importante è il bcl2 che avevamo definito prima un meccanismo antiapoptotico, il prodotto del gene bcl2 blocca la fuoriuscita di citocromo dai mitocondri, per cui non si può attivare la caspasi 9. se questo bcl2 è iperespresso, dal momento che da questo meccanismo dipendeva anche il danno mitocondriale, quello su cui agiva la p53, lui vanifica tutto il lavoro della p53 e quindi rappresenta un meccanismo protumorale, proneoplastico e ci sono dei tumori che dipendono da questo polimorfismo, da quest alterazione genica da bcl2 che praticamente blocca l apoptosi. Allora la cellula che ha tutti i mitocondri rotti, alterati ma ha questo bcl2 attivato è una cellula che continua a sopravvivere fino a moltiplicarsi. Pagina 8

Patologici: Calore, radiazioni, sostanze tossiche, ipossia (basse dosi) Atrofie patologiche Processi infettivi Cellule neoplastiche Linfociti citotoss

Patologici: Calore, radiazioni, sostanze tossiche, ipossia (basse dosi) Atrofie patologiche Processi infettivi Cellule neoplastiche Linfociti citotoss APOPTOSI morte cellulare per suicidio, caratterizzata dall attivazione di specifici meccanismi intracellulari Stimoli induttori: Fisiologici sviluppo embrionale delezione timica di linfociti T autoreattivi

Dettagli

Meccanismi effettori dei linfociti T citotossici

Meccanismi effettori dei linfociti T citotossici Meccanismi effettori dei linfociti T citotossici Immunità specifica: caratteristiche generali Immunità umorale - Riconoscimento dell antigene mediante anticorpi - Rimozione patogeni e tossine extracellulari

Dettagli

ADATTAMENTO, DANNO E MORTE CELLULARE. dott.ssa Maria Luana Poeta

ADATTAMENTO, DANNO E MORTE CELLULARE. dott.ssa Maria Luana Poeta ADATTAMENTO, DANNO E MORTE CELLULARE dott.ssa Maria Luana Poeta Risposte cellulari a stress e stimoli dannosi La cellula normale presenta un range strutturale e funzionale limitato, determinato dal suo

Dettagli

Immunità cellulo-mediata

Immunità cellulo-mediata Immunità cellulo-mediata Immunità specifica: caratteristiche generali Immunità umorale - Riconoscimento dell antigene mediante anticorpi - Rimozione patogeni e tossine extracellulari Immunità cellulo-mediata

Dettagli

MORTE CELLULARE PROGRAMMATA (PCD) O APOPTOSI Eliminazione di cellule non desiderate

MORTE CELLULARE PROGRAMMATA (PCD) O APOPTOSI Eliminazione di cellule non desiderate MORTE CELLULARE PROGRAMMATA (PCD) O APOPTOSI Eliminazione di cellule non desiderate meccanismo comune a tutti gli organismi SERVE PER Rimodellamento di organi e tessuti Regolazione del numero di cellule

Dettagli

Morte Cellulare Programmata

Morte Cellulare Programmata Morte Cellulare Programmata Classificazione classica delle diverse modalità di morte cellulare - Morte cellulare di tipo I: apoptosi - Morte cellulare di tipo II: autofagia - Morte cellulare di tipo III:

Dettagli

Danno cellulare. Robbins Cap. 1 Maino Cap. 5

Danno cellulare. Robbins Cap. 1 Maino Cap. 5 Danno cellulare Robbins Cap. 1 Maino Cap. 5 La cellula ed il suo ambiente Adattamenti cellulari Atrofia Ipertrofia Iperplasia Metaplasia Danno cellulare Reversible Irreversible Autofagia: meccanismo

Dettagli

AUMENTO DEI LIVELLI DEL

AUMENTO DEI LIVELLI DEL Modificazioni reversibili: dilatazione degli organuli, disgregazione dei ribosomi, formazione di vescicole, ingresso di acqua. Punto di non ritorno: i mitocondri sono fortemente aumentati di volume, con

Dettagli

Chi frammenta il DNA?

Chi frammenta il DNA? Chi frammenta il DNA? La via finale di tutti i tipi di apoptosi consiste nell attivazione di una cascata proteolitica. Le relative proteasi sono proteine altamente conservate e appartengono alla famiglia

Dettagli

Risposta cellulare allo stress e agli stimoli nocicettivi. Ipertrofia Iperplasia Atrofia Metaplasia

Risposta cellulare allo stress e agli stimoli nocicettivi. Ipertrofia Iperplasia Atrofia Metaplasia Risposta cellulare allo stress e agli stimoli nocicettivi Ipertrofia Iperplasia Atrofia Metaplasia DANNO CELLULARE Danno cellulare Le cellule tendono a mantenere la omeostasi OMEOSTASI Dal greco hómoios

Dettagli

L APOPTOSI E I FARMACI ANTITUMORALI

L APOPTOSI E I FARMACI ANTITUMORALI Corso in Basi biochimiche dell azione dei farmaci Chimica e Tecnologia Farmaceutiche (DM 270) Dipartimento di Farmacia di Pisa L APOPTOSI E I FARMACI ANTITUMORALI Alessandro Finucci Matricola 470284 Pisa,,

Dettagli

INTRODUZIONE ALLE REAZIONI FLOGISTICHE

INTRODUZIONE ALLE REAZIONI FLOGISTICHE INTRODUZIONE ALLE REAZIONI FLOGISTICHE INCONTRO FRA CELLUA E NOXA PATOGENA: SEQUENZA DEGLI EVENTI noxa patogena adattamento cellula danno irreversibile danno reversibile - stress proteins - enzimi di riparazione

Dettagli

COME FUNZIONA IL SISTEMA IMMUNITARIO

COME FUNZIONA IL SISTEMA IMMUNITARIO COME FUNZIONA IL COME FUNZIONA IL SISTEMA IMMUNITARIO I vertebrati possiedono complessi meccanismi difensivi che costituiscono il sistema immunitario, che li protegge dall invasione di microrganismi patogeni,

Dettagli

Risposta cellulare allo stress e agli stimoli nocicettivi. Ipertrofia Iperplasia Atrofia Metaplasia

Risposta cellulare allo stress e agli stimoli nocicettivi. Ipertrofia Iperplasia Atrofia Metaplasia Risposta cellulare allo stress e agli stimoli nocicettivi Ipertrofia Iperplasia Atrofia Metaplasia Danno cellulare Le cellule tendono a mantenere la omeostasi (mantenimento dei parametri fisiologici) OMEOSTASI

Dettagli

CAUSE DI STRESS CELLULARE

CAUSE DI STRESS CELLULARE CAUSE DI STRESS CELLULARE STRESS CELLULARE PERTURBAZIONE DELL OMEOSTASI CELLULARE =DANNO DIFESA ADATTAMENTO EVOLUZIONE CAUSA DI PERDITA DI INTEGRITA /FUNZIONE NELLE MACROMOLECOLE CELLULARI CAUSA CHIMICA

Dettagli

Struttura degli anticorpi

Struttura degli anticorpi Struttura degli anticorpi (220 aa) (440 aa) Le classi di anticorpi Ig A, IgD, IgE, IgG, IgM IgM Risposta primaria Attivazione della fagocitosi attivazione del complemento IgM monomeriche insieme alle IgD

Dettagli

Okada et al Nature Reviews Cancer 4:

Okada et al Nature Reviews Cancer 4: Okada et al. 2004 Nature Reviews Cancer 4: 592-603 Perdita della normale morfologia con diminuzione del volume cellulare, specifica degradazione del DNA e delle proteine, comparsa dei corpi apoptotici

Dettagli

G1: marcato accrescimento della cellula, che sintetizza componenti strutturali ed enzimi per la duplicazione del DNA.

G1: marcato accrescimento della cellula, che sintetizza componenti strutturali ed enzimi per la duplicazione del DNA. Il ciclo cellulare G1: marcato accrescimento della cellula, che sintetizza componenti strutturali ed enzimi per la duplicazione del DNA. S: duplicazione del DNA e sintesi di proteine cromosomiche G2:

Dettagli

Lessico di base Antigene: ogni macromolecola estranea all organismo che viene riconosciuta specificamente dal sistema immunitario e che innesca una

Lessico di base Antigene: ogni macromolecola estranea all organismo che viene riconosciuta specificamente dal sistema immunitario e che innesca una Lessico di base Antigene: ogni macromolecola estranea all organismo che viene riconosciuta specificamente dal sistema immunitario e che innesca una risposta immunitaria. Anticorpo (immunoglobulina solubile):

Dettagli

Funzioni principali. L apparato circolatorio Prof.ssa Silvia Recchia. Funzioni secondarie. Come è fatto...

Funzioni principali. L apparato circolatorio Prof.ssa Silvia Recchia. Funzioni secondarie. Come è fatto... Funzioni principali L apparato circolatorio Prof.ssa Silvia Recchia L apparato circolatorio è deputato al trasporto di nutrienti e ossigeno a tutti gli organi e tessuti di un organismo insieme al sistema

Dettagli

Immunologia dei Trapianti

Immunologia dei Trapianti Immunologia dei Trapianti Il trapianto e un trasferimento di cellule, tessuti, organi, da un individuo ad un altro solitamente differente. Donatore (Graft) vs Ricevente (Host) Trapianto orto-topico: l

Dettagli

INSEGNAMENTO: IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA (GP005810)

INSEGNAMENTO: IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA (GP005810) INSEGNAMENTO: IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA (GP005810) Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia MU02 - Sede di Terni Docente titolare del corso: Dott.ssa Emanuela Rosati PROGRAMMA ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA

Dettagli

Sono state descritte due modalità di morte cellulare: l'apoptosi e la necrosi.

Sono state descritte due modalità di morte cellulare: l'apoptosi e la necrosi. La morte cellulare è l'evento conclusivo della cellula, conseguente a danni di una data rilevanza, ed è un passaggio fondamentale in molte patologie. La morte è anche un evento normale che coinvolge la

Dettagli

1-4. FASI DELLE RISPOSTE IMMUNITARIE SPECIFICHE

1-4. FASI DELLE RISPOSTE IMMUNITARIE SPECIFICHE 1-4. FASI DELLE RISPOSTE IMMUNITARIE SPECIFICHE Le risposte immunitarie specifiche possono essere suddivise in tre fasi: una fase di riconoscimento dell'antigene, una fase di attivazione dei linfociti

Dettagli

CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA. Prof. Roberto Testi Indirizzo

CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA. Prof. Roberto Testi Indirizzo CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA COORDINATORE Prof. Roberto Testi Indirizzo e-mail: roberto.testi@uniroma2.it SVOLGIMENTO DEL CORSO: I parte. Immunologia II parte. Immunopatologia 1 LIBRI

Dettagli

Ariel

Ariel Informazioni utili E-mail: usare anche saverio.minucci@ieo.it Libri: Abbas-Lichtman: le basi dell immunologia Pier-Lickzak-Wetzler: immunologia-infezione-immunità Test finale: 2 domande aperte Una a piacere

Dettagli

IMMUNITA RIMOZIONE DELL AGENTE INFETTIVO. Riconoscimento da parte di effettori preformati non

IMMUNITA RIMOZIONE DELL AGENTE INFETTIVO. Riconoscimento da parte di effettori preformati non IMMUNITA INFEZIONE Immunità innata specifici RIMOZIONE DELL AGENTE INFETTIVO Riconoscimento da parte di effettori preformati non (risposta immediata 0-4 ore) Risposta indotta precoce Riconoscimento, Reclutamento

Dettagli

Cellule infiammatorie

Cellule infiammatorie Cellule infiammatorie Le principali cellule coinvolte nella risposta infiammatoria sono: - Granulociti - Macrofagi e cellule derivate - Linfociti e Plasmacellule Mastociti - Fibroblasti Le vie attraverso

Dettagli

I macrofagi fagocitano i microbi e le sostanze estranee riconoscendo alcune caratteristiche generali di queste. Se la particella da fagocitare è

I macrofagi fagocitano i microbi e le sostanze estranee riconoscendo alcune caratteristiche generali di queste. Se la particella da fagocitare è Gli anticorpi sono in grado di eliminare i microbi mediante meccanismi diretti come la neutralizzazione, l immobilizzazione e la formazione di immunocomplessi o indiretti quali l attivazione delle proteine

Dettagli

I leucociti o globuli bianchi sono cellule coinvolte nella risposta immunitaria. Grazie al loro intervento il corpo umano si difende dagli attacchi

I leucociti o globuli bianchi sono cellule coinvolte nella risposta immunitaria. Grazie al loro intervento il corpo umano si difende dagli attacchi GLOBULI BIANCHI I leucociti sono cellule del sangue provviste di nucleo e si trovano nel circolo sanguigno, nel sistema linfatico e nei tessuti. La loro caratteristica assenza di pigmentazione gli conferisce

Dettagli

LA DIVISIONE CELLULARE

LA DIVISIONE CELLULARE LA DIVISIONE CELLULARE Il mantenimento della VITA si basa sulla divisione cellulare UNICELLULARI - riproduzione dell intero organismo PLURICELLULARI - sviluppo dalla prima cellula (zigote) - rinnovamento

Dettagli

For every cell there is a time to live and a time to die

For every cell there is a time to live and a time to die For every cell there is a time to live and a time to die APOPTOSI Necrosi = processo passivo, la cellula subisce un danno, la membrana plasmatica si rompe e il contenuto della cellula viene riversato nell

Dettagli

EMATOPOIESI. Cellula staminale Progenitore. linfoide. Progenitore. mieloide. Cellula staminale pluripotente. Timo. Cellula NK. Linfocita B Linfocita T

EMATOPOIESI. Cellula staminale Progenitore. linfoide. Progenitore. mieloide. Cellula staminale pluripotente. Timo. Cellula NK. Linfocita B Linfocita T EMATOPOIESI Cellula staminale Progenitore mieloide Progenitore linfoide Cellula staminale pluripotente Timo Linfocita B Linfocita T Cellula NK LINFOCITA PLASMACELLULA MONOCITA MATURAZIONE DEI LINFOCITI

Dettagli

Il ciclo cellulare La divisione cellulare

Il ciclo cellulare La divisione cellulare Il ciclo cellulare La divisione cellulare Il ciclo cellulare Meccanismo con cui si riproducono tutti gli organismi viventi La durata del ciclo varia moltissimo a seconda del tipo cellulare Cellule che

Dettagli

Apoptosis. and a time to die

Apoptosis. and a time to die Apoptosis For every cell, there is a time to live and a time to die Apoptosis There are two ways in which cells die: They are killed by injurious agents. They are induced to commit suicide. Death by injury

Dettagli

Ruolo della Morte Cellulare

Ruolo della Morte Cellulare Morte Cellulare Ruolo della Morte Cellulare Sviluppo - Es.: Sviluppo del sistema nervoso centrale (morte neuronale dal 20 all 80% in differenti regioni del SCN) Mantenimento dell'omeostasi tissutale -

Dettagli

La teoria cellulare attribuisce alla cellula tutte le caratteristiche tipiche di un

La teoria cellulare attribuisce alla cellula tutte le caratteristiche tipiche di un 1. L APOPTOSI La teoria cellulare attribuisce alla cellula tutte le caratteristiche tipiche di un organismo pluricellulare. E quindi naturale attendersi che, come tutti gli organismi anche la cellula vada

Dettagli

DANNO CELLULARE. Morte

DANNO CELLULARE. Morte DANNO CELLULARE Reversibile Irreversibile Morte Necrosi Apoptosi L apoptosi viene definita morte cellulare programmata o suicido cellulare Perché la cellula si suicida? Ci sono due ragioni principali:

Dettagli

Meccanismi di difesa immunitari Risposta umorale (produzione anticorpale)

Meccanismi di difesa immunitari Risposta umorale (produzione anticorpale) Risposta umorale (produzione anticorpale) Tutte le proteine virali sono immunogene. Nel corso dell infezione virale vengono prodotte tutte le tipologie anticorpali: IgM, che si manifestano precocemente

Dettagli

Immunità mediata da cellule T

Immunità mediata da cellule T Immunità mediata da cellule T Le cellule T effettrici della risposta immune adattativa cellulare ed umorale Incontro delle cellule T naïve con l antigene avviene negli organi linfatici periferici Le cellule

Dettagli

Immunologia e Immunopatologia. LINFOCITI T HELPER: Citochine dell Immunità Specifica

Immunologia e Immunopatologia. LINFOCITI T HELPER: Citochine dell Immunità Specifica Immunologia e Immunopatologia LINFOCITI T HELPER: Citochine dell Immunità Specifica Linfociti T effettori T helper: regolazione dell immunità specifica Attivazione macrofagi Secrezione Ab, scambio isotipico

Dettagli

Apoptosi nello sviluppo. Biologia dello sviluppo Tor Vergata Dott.ssa Merlo 3 Dic 2014

Apoptosi nello sviluppo. Biologia dello sviluppo Tor Vergata Dott.ssa Merlo 3 Dic 2014 Apoptosi nello sviluppo Biologia dello sviluppo Tor Vergata Dott.ssa Merlo 3 Dic 2014 + Apoptosi Apoptosi (dal Greco antico ἀπό apo, via e πτῶσις ptōsis, cadere ): processo di morte cellulare programmata

Dettagli

Infiammazione cronica

Infiammazione cronica Infiammazione cronica Cronicizzazione di un processo infiammatorio conseguente alla persistenza dello stimolo lesivo. Può verificarsi nei seguenti casi: Infezione persistente da microrganismi difficilmente

Dettagli

Interleuchine (linfochine)

Interleuchine (linfochine) Interleuchine (linfochine) F 45 Interleuchina-1 (Il-1) - E prodotta soprattutto dai macrofagi attivati - Stimola i linfociti T a produrre Il-2 - Partecipa all attivazione dei B - Induce proliferazione

Dettagli

Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia

Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino Scopriamo la biologia Capitolo 11 Il sistema immunitario 3 1. Le tre linee di difesa contro i patogeni Il sistema immunitario protegge l organismo attraverso tre

Dettagli

Infiammazione (flogosi)

Infiammazione (flogosi) Infiammazione (flogosi) Reazione di un tessuto vascolarizzato ad un danno locale Componente vascolare Componente cellulare Infiammazione acuta Calor Rubor Tumor Dolor Functio laesa Equilibrio dei fluidi

Dettagli

VALUTAZIONE DELL ATTIVITA ANTIPROLIFERATIVA DI CELLFOOD IN CELLULE TUMORALI IN COLTURA. (relazione preliminare)

VALUTAZIONE DELL ATTIVITA ANTIPROLIFERATIVA DI CELLFOOD IN CELLULE TUMORALI IN COLTURA. (relazione preliminare) VALUTAZIONE DELL ATTIVITA ANTIPROLIFERATIVA DI CELLFOOD IN CELLULE TUMORALI IN COLTURA. (relazione preliminare) Serena Benedetti, Simona Catalani, Valentina Carbonaro, Francesco Palma, Franco Canestrari.

Dettagli

Il concetto di malattia

Il concetto di malattia Il concetto di malattia Nel vissuto del malato: perdita della condizione di benessere fisico e mentale (esperienza personale e soggettiva). In medicina: deviazione dalla normalità biologica = processo

Dettagli

PATOLOGIA GENERALE

PATOLOGIA GENERALE PATOLOGIA GENERALE 2008 2009 Testo: in aggiunta ai CD, testi di patologia generale come Robbins Celotti Pontieri Russo Frati (anche Pontieri: patologia e fisiopatologia generale Ed Piccin) Woolf Modalità

Dettagli

FLOGOSI CRONICA: CAUSE

FLOGOSI CRONICA: CAUSE FLOGOSI CRONICA FLOGOSI CRONICA: CAUSE inadeguatezza della risposta flogistica acuta nell eliminare la noxa caratteristiche della noxa che inducono reazione cronica 1- infezioni a basso potenziale proflogistico

Dettagli

L APOPTOSI.

L APOPTOSI. L APOPTOSI www.fisiokinesiterapia.biz PLURICELLULARITÀ: differenziazione cellulare nei vari tessuti e specializzazione regionale delle diverse aree del corpo RETE INFORMAZIONALE: scambi di molecole aventi

Dettagli

La nuova biologia.blu

La nuova biologia.blu David Sadava, David M. Hillis, H. Craig Heller, May R. Berenbaum La nuova biologia.blu Il corpo umano PLUS 2 Capitolo C6 Il sistema linfatico e l immunità 3 Il sistema linfatico /1 Il sistema linfatico

Dettagli

Schema delle citochine

Schema delle citochine Schema delle citochine 13 gennaio 2011 1 Risposta innata TNF - Tumor Necrosis Factor Fonti principali: fagociti attivati, NK e mastociti. Struttura e recettore: inizialmente proteina di membrana, poi tagliata

Dettagli

CLASSICHE GENETICA BIOTECNOLOGIE MODERNE BIOLOGIA CELLULARE TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE INGEGNERIA GENETICA

CLASSICHE GENETICA BIOTECNOLOGIE MODERNE BIOLOGIA CELLULARE TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE INGEGNERIA GENETICA CLASSICHE BIOTECNOLOGIE GENETICA MODERNE BIOLOGIA CELLULARE TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE INGEGNERIA GENETICA BIOLOGIA MOLECOLARE BIOCHIMICA CREAZIONE A FINI MEDICI DI MICRO-ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI

Dettagli

Come disarmare i tumori

Come disarmare i tumori Come disarmare i tumori Delia Mezzanzanica Unità di Terapie Molecolari Dipartimento di Oncologica Sperimentale e Medicina Molecolare Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Il tumore ovarico è caratterizzato

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale In Scienze Delle Professioni Sanitarie Tecniche-Area Tecnico- Diagnostica

Corso di Laurea Magistrale In Scienze Delle Professioni Sanitarie Tecniche-Area Tecnico- Diagnostica Corso di Laurea Magistrale In Scienze Delle Professioni Sanitarie Tecniche-Area Tecnico- Diagnostica CORSO INTEGRATO DI SCIENZE PROFESSIONALIZZANTI 1 II ANNO- I Semestre Insegnamenti: Anatomia Patologica

Dettagli

Basi biologiche delle malattie Genetica delle neoplasie. Anno accademico 2016/2017 I anno, II trimestre Laurea Magistrale LM-67

Basi biologiche delle malattie Genetica delle neoplasie. Anno accademico 2016/2017 I anno, II trimestre Laurea Magistrale LM-67 Basi biologiche delle malattie Genetica delle neoplasie Anno accademico 2016/2017 I anno, II trimestre Laurea Magistrale LM-67 Samantha Messina 2017 GENETICA DELLE NEOPLASIE Ciclo - alterazione dei meccanismi

Dettagli

L APOPTOSI MORTE CELLULARE PROGRAMMATA

L APOPTOSI MORTE CELLULARE PROGRAMMATA L APOPTOSI MORTE CELLULARE PROGRAMMATA Importante per: *Il corretto sviluppo dell organismo *L omeostasi tissutale *Come risposta cellulare a stress o patogeni Evento Esempio Normale sviluppo embrionale/fetale

Dettagli

PARTE A BIOLOGIA MOLECOLARE

PARTE A BIOLOGIA MOLECOLARE Percorso formativo disciplinare Disciplina: SCIENZE NATURALI CLASSE 3 Cm LICEO CLASSICO Anno scolastico 2016/2017 PARTE A BIOLOGIA MOLECOLARE UNITA 1 LA BIOLOGIA MOLECOLARE DEL GENE: TEMA n 1: la struttura

Dettagli

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo.

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo. Il cancro è associato a alterazioni dei meccanismi di controllo del ciclo cellulare. mutazioni del DNA a carico di oncogeni, geni oncosoppressori, geni del riparo del DNA, geni che regolano l apoptosi

Dettagli

La risposta umorale è mediata da anticorpi secreti dalle plasmacellule

La risposta umorale è mediata da anticorpi secreti dalle plasmacellule Risposta umorale La risposta umorale è mediata da anticorpi secreti dalle plasmacellule La risposta umorale è mediata da anticorpi secreti dalle plasmacellule Antigeni leganti il BCR sono internalizzati,

Dettagli

INDICE GENERALE SEZIONE I - IMMUNOLOGIA 1 CAPITOLO 1 - CARATTERISTICHE GENERALI DEL SISTEMA IMMUNITARIO 3 La selezione clonale dei linfociti spiega

INDICE GENERALE SEZIONE I - IMMUNOLOGIA 1 CAPITOLO 1 - CARATTERISTICHE GENERALI DEL SISTEMA IMMUNITARIO 3 La selezione clonale dei linfociti spiega INDICE GENERALE SEZIONE I - IMMUNOLOGIA 1 CAPITOLO 1 - CARATTERISTICHE GENERALI DEL SISTEMA IMMUNITARIO 3 La selezione clonale dei linfociti spiega la diversità, la specificità e la memoria 5 Collaborazione

Dettagli

IMMUNOLOGIA GENERALE

IMMUNOLOGIA GENERALE IMMUNOLOGIA GENERALE RISPOSTA IMMUNITARIA umorale cellulare Immunità aspecifica (innata) Complemento granulociti macrofagi mastcellule Immunità specifica (adattativa) Anticorpi (linfociti B) (immunoglobuline)

Dettagli

Il sangue è un tessuto connettivo. La caratteristica inusuale del sangue è che la matrice extracellulare è un liquido, per cui i sangue è un tessuto

Il sangue è un tessuto connettivo. La caratteristica inusuale del sangue è che la matrice extracellulare è un liquido, per cui i sangue è un tessuto Il sangue è un tessuto connettivo. La caratteristica inusuale del sangue è che la matrice extracellulare è un liquido, per cui i sangue è un tessuto connettivo fluido. Costituisce l 8% del peso corporeo

Dettagli

Immunologia e Immunologia Diagnostica MATURAZIONE DEI LINFOCITI

Immunologia e Immunologia Diagnostica MATURAZIONE DEI LINFOCITI Immunologia e Immunologia Diagnostica MATURAZIONE DEI LINFOCITI Il percorso di maturazione dei linfociti Sviluppo della specicifità immunologica I linfociti B e T avviano le risposte immunitarie dopo il

Dettagli

Definizione: dal latino Inflammare (sinonimo: Flogosi)

Definizione: dal latino Inflammare (sinonimo: Flogosi) INFIAMMAZIONE Definizione: dal latino Inflammare (sinonimo: Flogosi) Processo biologico Processo biologico complesso, alla cui genesi difensivo e riparativo contribuiscono avente lo scopo di diluire, modificazioni

Dettagli

CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA. SVOLGIMENTO DEL CORSO: I parte. Immunologia II parte. Immunopatologia

CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA. SVOLGIMENTO DEL CORSO: I parte. Immunologia II parte. Immunopatologia CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA DOCENTI Proff.ri Vera Del Gobbo (coordinatore); Roberto Testi Dott.ri Florence Malisan; Ivano Condò SVOLGIMENTO DEL CORSO: I parte. Immunologia II parte.

Dettagli

CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA. SVOLGIMENTO DEL CORSO: I parte. Immunologia II parte. Immunopatologia

CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA. SVOLGIMENTO DEL CORSO: I parte. Immunologia II parte. Immunopatologia CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA DOCENTI Proff.ri Vera Del Gobbo (coordinatore); Roberto Testi Dott.ri Florence Malisan; Ivano Condò SVOLGIMENTO DEL CORSO: I parte. Immunologia II parte.

Dettagli

Proliferazione e morte cellulare sono eventi fisiologici

Proliferazione e morte cellulare sono eventi fisiologici MORTE CELLULARE Proliferazione e morte cellulare sono eventi fisiologici Omeostasi tissutale (di tessuti dinamici) Sviluppo embrionale Eliminazione di strutture corporee inutili - Fasi di scultura/rimodellamento

Dettagli

IPERSENSIBILITÀ DI TIPO III O MEDIATA DA IMMUNOCOMPLESSI

IPERSENSIBILITÀ DI TIPO III O MEDIATA DA IMMUNOCOMPLESSI MALATTIE AUTOIMMUNI REAZIONI DI TIPO II POSSONO AVVENIRE ANCHE QUANDO LA TOLLERANZA AL SELF VIENE INTERROTTA E VENGONO PRODOTTI Ab CONTRO I TESSUTI PROPRI DELL ORGANISMO ES. AUTOANTICORPI CONTRO LE CELLULE

Dettagli

con l antigene reso incapace di produrre la malattia.

con l antigene reso incapace di produrre la malattia. Quando un individuo è esposto ad un antigene estraneo il sistema immunitario è in grado di riconoscerlo come diverso dal self, attivarsi producendo linfociti specifici per l antigene e costruire una memoria

Dettagli

immunità adattativa o acquisita

immunità adattativa o acquisita immunità adattativa o acquisita L immunità adattativa è dovuta all attività dei linfociti che, a seguito del contatto con un antigene, producono risposte effettrici specifiche, cioè dirette solo contro

Dettagli

Attivazione Linfociti T

Attivazione Linfociti T Attivazione Linfociti T Diversi recettori contribuiscono all attivazione dei linfociti T L attivazione dei linfociti T avviene attraverso la stimolazione di TCR che assicura la specificità antigenica della

Dettagli

Rischio infettivo meccanismo di difesa contro le infezioni

Rischio infettivo meccanismo di difesa contro le infezioni Rischio infettivo meccanismo di difesa contro le infezioni I MECCANISMI DI DIFESA Ogni individuo possiede dei meccanismi di difesa che gli permettono di opporre una resistenza più o meno efficace nei confronti

Dettagli

Immunità mediata da cellule T

Immunità mediata da cellule T Immunità mediata da cellule T Le cellule T effettrici della risposta immune adattativa cellulare ed umorale Incontro delle cellule T naïve con l antigene avviene negli organi linfatici periferici Le cellule

Dettagli

Progressi nel settore della cancerogenesi I passi più importanti sono ingranditi nei riquadri

Progressi nel settore della cancerogenesi I passi più importanti sono ingranditi nei riquadri Progressi nel settore della cancerogenesi I passi più importanti sono ingranditi nei riquadri Agli inizi del Novecento studi condotti su modelli animali hanno indicato che alcune sostanze sono in grado

Dettagli

CITOTOSSICITA

CITOTOSSICITA CITOTOSSICITA CITOTOSSICITA Citotossici sono gli effetti dei composti chimici che portano ad un alterazione delle funzioni cellulari che non rientra nei limiti fisiologici CITOTOSSICITA CITOTOSSICITA LA

Dettagli

Dr. Annalisa Barbier

Dr. Annalisa Barbier Dr. Annalisa Barbier L ansia si lega ad una ATTIVAZIONE FISIOLOGICA necessaria per poter affrontare contrarietà, azioni impegnative o pericoli. Con le modificazioni fisiologiche che induce, ha la funzione

Dettagli

ONCOLOGIA. La malattia neoplastica è una patologia MULTIFATTORIALE (cancerogenesi)

ONCOLOGIA. La malattia neoplastica è una patologia MULTIFATTORIALE (cancerogenesi) ONCOLOGIA La malattia neoplastica è una patologia MULTIFATTORIALE (cancerogenesi) La neoplasia o tumore è determinata da una proliferazione incontrollata di cellule trasformate Il tumore è una patologia

Dettagli

Immunità tumorale Farmaci antitumorali. Anno accademico 2016/2017 I anno, II trimestre Laurea Magistrale LM-67

Immunità tumorale Farmaci antitumorali. Anno accademico 2016/2017 I anno, II trimestre Laurea Magistrale LM-67 Immunità tumorale Farmaci antitumorali Anno accademico 2016/2017 I anno, II trimestre Laurea Magistrale LM-67 IL SISTEMA IMMUNITARIO I sistemi di difesa attuati dai vertebrati per contrastare l aggressione

Dettagli

Piccole proteine (15-30kDal) Riconosciute da recettori Secrete da diversi tipi cellulari

Piccole proteine (15-30kDal) Riconosciute da recettori Secrete da diversi tipi cellulari Piccole proteine (15-30kDal) Riconosciute da recettori Secrete da diversi tipi cellulari La gran parte delle citochine sono per convenzione chiamate interleuchine ad indicare che queste sono prodotte dai

Dettagli

DISTURBI DI CRESCITA CELLULARE. PATOLOGIA GENERALE VETERINARIA AA Francesca Millanta, DVM

DISTURBI DI CRESCITA CELLULARE. PATOLOGIA GENERALE VETERINARIA AA Francesca Millanta, DVM DISTURBI DI CRESCITA CELLULARE PATOLOGIA GENERALE VETERINARIA AA 2015-2016 Francesca Millanta, DVM francesca.millanta@unipi.it DISTURBI DI CRESCITA CELLULARE Ipertrofia Aumento di volume di un organo o

Dettagli

Attivazione Linfociti T

Attivazione Linfociti T AENZIONE: questi file compresi testo ed immagini in essi contenuti sono destinati esclusivaemnte agli studenti del corso per favorirne lo studio. Nessun file, che potrebbe contenere materiale soggetto

Dettagli

Immunologia e Immunologia Diagnostica ATTIVAZIONE CELLULE B E IMMUNITÀ UMORALE

Immunologia e Immunologia Diagnostica ATTIVAZIONE CELLULE B E IMMUNITÀ UMORALE Immunologia e Immunologia Diagnostica ATTIVAZIONE CELLULE B E IMMUNITÀ UMORALE Le fasi della risposta umorale 1. Riconoscimento dell antigene (legame BCR) 2. Stimoli addizionali (T helper, citochine, complemento)

Dettagli

ALTERAZIONE DEI MECCANISMI DI CONTROLLO DELLA PROLIFERAZIONE CELLULARE

ALTERAZIONE DEI MECCANISMI DI CONTROLLO DELLA PROLIFERAZIONE CELLULARE ALTERAZIONE DEI MECCANISMI DI CONTROLLO DELLA PROLIFERAZIONE CELLULARE Una cellula staminale deve: - dividersi solo quando sono necessarie nuove cellule - mantenere la sua localizzazione tissutale/sede

Dettagli

Esotossina: definizione Prodotto del metabolismo di alcuni batteri che viene riversato nel mezzo in cui essi sono posti a sviluppare Glicoproteine ad

Esotossina: definizione Prodotto del metabolismo di alcuni batteri che viene riversato nel mezzo in cui essi sono posti a sviluppare Glicoproteine ad Esotossine ed Endotossine prof. Vincenzo Cuteri Esotossina: definizione Prodotto del metabolismo di alcuni batteri che viene riversato nel mezzo in cui essi sono posti a sviluppare Glicoproteine ad attività

Dettagli

MFN0366-A1 (I. Perroteau) - comunicazione cellulare - trasduzione del segnale

MFN0366-A1 (I. Perroteau) - comunicazione cellulare - trasduzione del segnale MFN0366-A1 (I. Perroteau) - comunicazione cellulare - trasduzione del segnale 1 MFN0366-A1 (I. Perroteau) - comunicazione cellulare - trasduzione del segnale Negli organismi pluricellulari, ciascuna cellula

Dettagli

Programma di Patologia generale Anno Accademico Prof. Giorgio Santoni. Corso di Laurea in Farmacia

Programma di Patologia generale Anno Accademico Prof. Giorgio Santoni. Corso di Laurea in Farmacia Programma di Patologia generale Anno Accademico 2016-2017 Prof. Giorgio Santoni Corso di Laurea in Farmacia Prof. Giorgio Santoni Prof. Ordinario di Patologia Generale (MED/04) Vice Direttore Scuola del

Dettagli

Perché si sviluppi un infezione si devono verificare 3 CONDIZIONI NECESSARIE: 2) le cellule oggetto dell infezione devono essere:

Perché si sviluppi un infezione si devono verificare 3 CONDIZIONI NECESSARIE: 2) le cellule oggetto dell infezione devono essere: Perché si sviluppi un infezione si devono verificare 3 CONDIZIONI NECESSARIE: 1) carico virale: ci deve essere abbastanza virus infettante 2) le cellule oggetto dell infezione devono essere: accessibili,

Dettagli

Biologia dei tumori. corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi

Biologia dei tumori. corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi Associazione Italiana Registri Tumori Registro Tumori di Reggio-Emilia corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi Reggio Emilia, 3 dicembre 2007 Biologia dei tumori Stefano Ferretti

Dettagli

I linfociti B derivano da cellule progenitrici midollari. In seguito alla secrezione di numerose citochine prodotte dalle cellule dello stroma

I linfociti B derivano da cellule progenitrici midollari. In seguito alla secrezione di numerose citochine prodotte dalle cellule dello stroma 1 2 I linfociti B derivano da cellule progenitrici midollari. In seguito alla secrezione di numerose citochine prodotte dalle cellule dello stroma midollare, essi maturano e cioè producono ed espongono

Dettagli

Maturazione dei linfociti B

Maturazione dei linfociti B Maturazione dei linfociti B 1 Sistema immunitario Difendere da antigeni patogeni. Cellule del sistema immunitario = discriminare fra antigeni patogeni (non self) e antigeni autologhi (self) Selezionare

Dettagli

HER2 e carcinoma gastrico

HER2 e carcinoma gastrico Modulo 1 HER2 e carcinoma gastrico Cosa è HER2 Con l'acronimo HER2 viene identificato uno dei recettori per i fattori epidermici di crescita, codificato dal cromosoma 17; HER2 appartiene alla famiglia

Dettagli

Immunologia: Testi consigliati

Immunologia: Testi consigliati Immunologia: Testi consigliati -Le basi dell immunologia. Fisiopatologia del sistema immunitario. Abul K Abbas, Andrew H. Lichtman. Edizione Italiana a cura di Silvano Sozzani e Marco Pesta. Ed. Elsevier

Dettagli

Proprietà Esotossine Endotossine

Proprietà Esotossine Endotossine Principali differenze tra Esotossine ed Endotossine Proprietà Esotossine Endotossine Proprietà chimiche Modalità d azione Immunogenicità Potenzialità del tossoide Proteine secrete nell ambiente extracellulare

Dettagli

Okada et al Nature Reviews Cancer 4:

Okada et al Nature Reviews Cancer 4: LIFE & DEATH The term life describes a combination of phenotypes such as metabolic activity, its restriction to complex structures, growth, and the potential to identically self-reproduce. Death, of course,

Dettagli

Immunità naturale o aspecifica o innata

Immunità naturale o aspecifica o innata Immunità naturale o aspecifica o innata E' la resistenza che ogni individuo possiede nei confronti dei patogeni indipendentemente da ogni precedente contatto E dovuta al riconoscimento di strutture tipicamente

Dettagli

Leucociti circolanti 5-10% 2-3% 60-70% 20-25% 0.1%

Leucociti circolanti 5-10% 2-3% 60-70% 20-25% 0.1% Leucociti circolanti 5-10% 2-3% 60-70% 20-25% 0.1% 5% CFU=unità formante colonie Le cellule effettrici più numerose del SI innato sono cellule derivate dal midollo osseo che circolano nel sangue e migrano

Dettagli

TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE

TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE RECETTORI I recettori ormonali sono proteine (spesso glicoproteine) capaci di riconoscere e legare l ormone L interazione tra ormone e recettore è estremamente specifica

Dettagli