CLASSE PRIMA: PERCORSO ROSSO

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1 EQUIPE SCUOLA A CURA DI SAMARANI BARBARA CLASSE PRIMA: PERCORSO ROSSO Secondo bimestre: Dicembre Gennaio N. 2: NASCE GESU, LA LUCE DEL MONDO Obiettivi Specifici di Apprendimento: Gesù di Nazareth, l Emmanuele, il Dio con noi. Cogliere i segni cristiani del Natale e della Pasqua. Traguardi per lo sviluppo: l alunno riflette e confronta l attesa e la nascita di Gesù con il proprio vissuto. Inoltre coglie il significato della festa del Natale, attraverso la conoscenza dei principali simboli e dei brani evangelici legati ad essa. Scoprendo il Natale come la festa della nascita di Gesù, dono di Dio a tutti gli uomini del mondo, l alunno riconosce la presenza di Dio nei momenti di incontro, festa e amicizia vera, che gli uomini vivono. Percorsi di Apprendimento: prima di Natale a) L annuncio a Maria b) S. Lucia c) Nasce Gesù d) Un dono per Gesù dopo il Natale e) Arrivano i magi f) La via giusta g) Io e Gesù bambino 1 incontro (2 ore) Materiale: Bibbia - racconto semplificato dell annunciazione immagini colorate delle tappe principali del racconto o statuine del presepe a) L annuncio a Maria DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 1

2 Cantando l inno ci ritroviamo nel nostro angolo dell ascolto. L insegnante porta con sé una Bibbia, la apre e spiega agli alunni che sta per leggere una storia bellissima, che forse qualche bambino già conosce, ma non fa niente, perché c è chi non se la ricorda, ed è scritta su un libro molto importante: la Bibbia. Naturalmente il racconto che noi faremo dell annunciazione non sarà letto dal testo sacro (troppo difficile per alunni così piccoli), ma sarà adattato e semplificato: (ipotizzando di utilizzare le statuine del presepe, mostriamo l angelo) IL PERSONAGGIO PRINCIPALE IN QUESTA STORIA È UN ANGELO, DI LUI ABBIAMO GIÀ PARLATO POCO TEMPO FA, E SAPPIAMO CHE E UN TIPO MOLTO SPECIALE [ vd. percorso rosso, classe prima, primo bimestre, punto d)]. MA, COSA FA DI COSI SPECIALE UN ANGELO? (ascoltiamo le loro idee) ESATTO BAMBINI, LUI VOLA, VA IN PARADISO, ASCOLTA LE NOSTRE PREGHIERE, CI AIUTA, E UN SUO COMPITO IMPORTANTISSIMO E PORTARE I MESSAGGI PER DIO! CERTO! ALTRIMENTI, DIO, SAREBBE TROPPO OCCUPATO A PARLARE CON TUTTI, CHE NON AVREBBE IL TEMPO D ASCOLTARE CHI HA BISOGNO DI LUI! QUESTO ANGELO CHE SI CHIAMA GABRIELE, RICEVE DA DIO UN MESSAGGIO MOLTO SPECIALE DA PORTARE A UN BELLA E BRAVA RAGAZZA CHE ABITA A NAZARETH, UN PAESINO DELLA PALESTINA: SI CHIAMA MIRIAM, IN ITALIANO MARIA. (Mostrando Maria) DOVETE SAPERE CHE QUESTA RAGAZZA E MOLTO BRAVA: AIUTA LA MAMMA ANNA A PULIRE LA CASA, VA AL POZZO TUTTE LE MATTINE A RACCOGLIERE L ACQUA, CURA IL POLLAIO E IL SABATO VA A PREGARE DIO NELLA SINAGOGA, NON LE PIACE ANDARE IN GIRO PER IL SUO PAESE A CHIACCHIERARE, PREFERISCE AIUTARE LA MAMMA E FARE COMPAGNIA AL SUO PAPA GIOACCHINO (mostriamo la mamma Anna e il papà Gioacchino, possiamo scegliere due statuine del presepe che rappresentano una massaia e un contadino). UNA MATTINA, IN UN GIORNO SPECIALE, MENTRE E SOLA IN CASA, MARIA INCONTRA L ANGELO GABRIELE (avviciniamo l angelo a Maria). LUI LA CHIAMA: MARIA, MARIA, LEI SI VOLTA E IN UN PRIMO MOMENTO SI SPAVENTA, RESTA STUPITA NEL VEDERE UNA PERSONA CON LE ALI. POI LO GUARDA BENE E VEDE CHE E BUONO, GENTILE SPECIALE E ALLORA LO ASCOLTA. LUI PORTA UN MESSAGGIO IMPORTANTE, L ANGELO GABRIELE LE DICE: DIO TI HA SCELTA, MARIA, PRESTO DIVENTERAI MAMMA DI UN BELLISSIMO BAMBINO. DEVI ESSERE CONTENTA PERCHE NASCERA IN TE IL FIGLIO DI DIO, GESU (mostriamo il bambino Gesù). MARIA E MOLTO FELICE, LEI SI FIDA DI DIO, E ALLORA DICE: SI, VOGLIO DIVENTARE LA MAMMA DI GESU. COSI MARIA CON QUESTA BELLA NOTIZIA CORRE DALLA MAMMMA E DAL PAPA PER RACCONTARE TUTTO. (Mostrando Giuseppe) E POI CORRE DA GIUSEPPE, IL SUO FIDANZATO CHE E ONORATO D ASPETTARE UN FIGLIO, MANDATO DA DIO. Dopo il racconto chiediamo agli alunni un breve riassunto volgendo ad alcuni delle semplici domande: come si chiama l angelo? Che ragazza è Maria? Invitiamo i bambini a preparare il quaderno, dopo la data e il titolo: L ANNUNCIO A MARIA, li aiuteremo a scrivere un breve testo. Ad es. (alla lavagna indichiamo loro bene le lettere e gli spazi): L ANGELO GABRIELE ANNUNCIA A MARIA CHE DIVENTA MAMMA DI GESU. Li invitiamo ora a fare il disegno dell annuncio dell angelo, sotto il testo. VALENZA EDUCATIVA: accostare l alunno al testo evangelico dell annunciazione. L IRC porta l alunno a capire il messaggio di fiducia e fede espresso dalla figura di Maria. 2 incontro (2 ore) DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 2

3 Materiale: fieno per il mazzolino nastri di stoffa (rosa e azzurro) cartellone blu (70 X 100) immagini della storia di S. Lucia fogli A4 sagome di stelline su cartoncini gialli a) S. Lucia Con l inno ci portiamo nel nostro angolo di classe per ascoltare il racconto di oggi: molti bambini vedendo spuntare il fieno dalla borsa chiederanno, o avranno già intuito cosa faremo, è una festività molto attesa nella Diocesi di Crema. Fatto il cerchio, l insegnante rovescia il fieno in mezzo e chiede agli alunni di prenderne una manciata, di annusarlo, e di esprimere a cosa pensano. Poi, insieme, lo raggruppiamo in un grande e unico mazzo legato con i due fiocchi intrecciati e gli troviamo una sistemazione nella classe (verrà lasciato fino al 12 dicembre, poi il mattino del 13, al posto del mazzolino di fieno i bambini troveranno un cestino di dolcetti o una piccola sorpresina. Se non siamo in servizio in quella classe la mattina del 13 dicembre, chiediamo aiuto ai collaboratori e alle colleghe, sono sempre molto disponibili). Passiamo ora al racconto della storia della Santa. Senza entrare in particolari cruenti, che comunque qualche bambino non mancherà di voler raccontare, cerchiamo di focalizzare la loro attenzione sull amore che Lucia provava per Gesù: QUESTA E LA STORIA DI UNA RICCA RAGAZZA DI NOME LUCIA, ABITA A SIRACUSA, CITTA DELLA SICILIA. VIVE IN UNA GRANDE E BELLA CASA; E RICCA E HA TUTTO QUELLO CHE LE SERVE. A LUCIA PIACE PASSEGGIARE PER LE VIE DELLA SUA CITTA. UN GIORNO SENTE DUE PERSONE PARLARE DI GESU : DICONO CHE LUI E BUONO CON TUTTI, DICONO CHE INSEGNA TANTE COSE BELLE E CHE VUOLE BENE A CHIUNQUE. LUCIA DECIDE DI FARSI RACCONTARE DALLA SUA MAMMA QUALCOSA DEL FIGLIO DI DIO, PROPRIO GESU. DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 3

4 LA MAMMA DI LUCIA LE SPIEGA CHE GESU VUOL VEDERE CHI GLI VUOLE BENE E, PER FARSI VEDERE DA LUI, BISOGNA RINUNCIARE ALLE RICCHEZZE, AIUTARE CHI HA BISOGNO, PERDONARE I CATTIVI, NON DIRE BUGIE E AMARE GESU CON TUTTO IL CUORE. LA MAMMA RACCONTA ANCHE CHE A SIRACUSA CI SONO I CATTIVI ROMANI, CHE NON VOGLIONO AMARE GESU E UCCIDONO TUTTI I CRISTIANI, CHE INVECE VOGLIONO BENE A GESU. LUCIA CAPISCE CHE STARE CON GESU E BELLO, ANCHE SE I ROMANI SONO GELOSI DI LUI E VOGLIONO UCCIDERE I SUOI AMICI. LUCIA NON PERDE TEMPO E DECIDE DI RINUNCIARE ALLE SUE RICCHEZZE: I SUOI VESTITI, I SUOI GIOIELLI, I SUOI SOLDI, SI, RINUNCIA A LORO, CIOE LI REGALA A CHI E POVERO O MALATO. SAPETE, BAMBINI, A SIRACUSA MOLTE PERSONE SONO AMMALATE, POVERE E BISOGNOSE E LUCIA LE VEDE TUTTI I GIORNI, MA QUANDO SCOPRE CHE GESU VUOLE BENE A TUTTI, DECIDE DI ESSERE L AMICA DI GESU E FA VEDERE QUELLO CHE SA FARE DI BUONO. LEI INIZIA AD AIUTARE: FA COMPAGNIA A CHI DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 4

5 E SOLO, PORTA IL PANE A CHI HA FAME, LE MEDICINE A CHI E MALATO E GUARISCE CHI HA BISOGNO. DICE UNA LEGGENDA CHE MOLTI BAMBINI SI AMMALAVANO AGLI OCCHI PER UNA BRUTTA MALATTIA E POI DIVENTAVANO CIECHI PER SEMPRE. LEI, CON UNA PREGHIERA A GESU E UNA CAREZZA SUI LORO OCCHI MALATI LI FACEVA GUARIRE. I BAMBINI LE VOLEVANO BENE ED ERANO FELICI. SAPETE CHE IL NOME LUCIA SIGNIFICA LUCE, PERCHE CON I SUOI MIRACOLI PERMETTE AI BAMBINI DI VEDERE ANCORA LA LUCE, MA ANCHE PERCHE LEI AMA GESU, FIGLIO DI DIO E LUCE DEL MONDO. LUCIA AMA MOLTO GESU E SPESSO VA IN CHIESA PER PREGARE: CHIEDE A GESU DI FAR DIVENTARE BUONI TUTTI, UOMINI E DONNE. MA, UN BRUTTO GIORNO, I ROMANI SCOPRONO CHE LEI E CRISTIANA, ALLORA LA CATTURANO E MINCCIANO DI UCCIDERLA SE LEI DICE CHE E AMICA DI GESU. LUCIA E MOLTO CORAGGIOSA E NON HA PAURA DI DIRE A TUTTI CHE VUOLE TANTO BENE A GESU! LEI SA QUAL E LA COSA GIUSTA! DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 5

6 I ROMANI ALLORA LA UCCIDONO, MA LEI E FELICE PERCHE GESU LE E SEMPRE VICINA. QUANDO ARRIVA IN CIELO LA ASPETTA UN SANTO MOLTO IMPORTANTE, AMICO DI GESU : E SAN PIETRO. LUI HA LE CHIAVI DEL PARADISO, E APRE LE PORTE SOLO PER FAR ENTRARE I BRAVI. LUCIA NELLA SUA VITA E STATA MOLTO BRAVA, PERCHE HA AMATO I BAMBINI, I POVERI E GLI AMMALATI PROPRIO COME FACEVA GESU. SAN PIETRO LE DICE: VIENI LUCIA, ENTRA IN PARADISO, CHE C E UNA SORPRESA PER TE. LUCIA VOLA IN PARADISO E INCONTRA GESU CHE LE DA UN COMPITO: CIAO LUCIA, SONO MOLTO CONTENTO DI TE E VOGLIO CHE TU CONTINUI A FARE DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 6

7 FELICI I BAMBINI. ALLORA, DEVI TORNARE SULLA TERRA UNA VOLTA ALL ANNO, PER PORTARE I REGALI AI BAMBINI BRAVI. TI FACCIO AIUTARE DA UN ASINELLO MOLTO GOLOSO DI FIENO, MA ALTRETTANTO BUONO E GENTILE. COSI, TUTTI GLI ANNI LUCIA, CHE E DIVENTATA SANTA, SCENDE DAL CIELO COL SUO AMICO ASINELLO PER REGALARE AI BAMBINI BUONI E AI LORO GENITORI TANTA FELICITA. LEI PORTA CON SE MOLTI REGALINI, SOPRATTUTTO PER QUEI BAMBINI CHE HANNO POCHI GIOCHI SE TU NE HAI TANTI, REGALALI A CHI NON NE HA, COSI SANTA LUCIA E GESU SARANNO CONTENTI DI TE E SARAI IL LORO AMICO SPECIALE. DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 7

8 (Racconto tratto e adattato dalla Passio, scritta tra il V-VI secolo, permeata da un alone leggendario che vuole soprattutto dare risalto alla purezza della giovane e alla testimonianza di fede offerta). Dopo l ascolto, rivedendo le immagini, riassumiamo il racconto con gli alunni ponendo domande sul testo e sul suo insegnamento: dove abita Lucia? Cosa le racconta la sua mamma di Gesù? Lei è cristiana o romana? Cosa fa nella sua vita per essere amica di Gesù? Solo lei lo può fare o tutti possono fare le belle cose che ha insegnato Gesù? Cosa chiede Gesù ai suoi amici? Facciamo notare ai bambini che Gesù e Santa Lucia ci chiedono di essere buoni con tutti e allora chiediamo loro: cosa dobbiamo fare per essere buoni? Ascoltiamo le loro idee e insieme ci impegniamo a comportarci sempre bene, come Lucia ci ha insegnato. Invitiamo ora gli alunni a prendere il quaderno e a scrivere la data e il titolo: SANTA LUCIA E AMICA DI GESU. Passiamo poi a consegnare il foglio ½ A4 sul quale devono fare un disegno di Santa Lucia che sta arrivando a casa loro per portare i regali. Mentre disegnano noi prepariamo il titolo sul cartellone che poi accoglierà i loro disegni. I bambini che terminano prima possono ritagliare le stelle dal cartoncino giallo quando tutti i disegni saranno incollati sul cartellone decoreremo con un cielo di stelle. Se vogliamo, con il pastello bianco ogni bambino può scrivere il proprio nome vicino al suo disegno. DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 8

9 Attacchiamo in classe il cartellone. La pagina sul quaderno dedicata a questa lezione resterà vuota sino al 13 dicembre, poi alla prima occasione, ritaglieremo i loro disegni dal cartellone e li incolleranno nello spazio sottostante il titolo. VALENZA EDUCATIVA: conoscere la figura di Santa Lucia. L IRC propone la vita di personaggi significativi per rivelare il messaggio d amore fraterno di Dio. 3 incontro (2 ore) Materiale: scatola contenente addobbi natalizi (palline dell albero, angioletto, candela natalizia, statuine del presepe della sacra famiglia, ) Bibbia immagini della nascita di Gesù musica natalizia b) Nasce Gesù Ci raccogliamo nel cerchio dell ascolto ed iniziamo dall osservazione degli oggetti natalizi contenuti nella scatola. Ascoltiamo i pensieri dei bambini aiutandoli a percepirel avvicinarsi di un momento molto speciale, nel quale le persone sentono il Natale un periodo per incontrarsi, stare bene insieme, fare del bene illuminati da una luce (Gesù). Raccontiamo il brano evangelico della nascita di Gesù, con semplici parole e mostrando immagini che aiutano i bambini a focalizzare le sequenze principali, riprendendo dall annunciazione: DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 9

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12 (immagini tratte da L Ora di Religione ELLEDICI) Mostriamo ai bambini la Bibbia e spieghiamo che il racconto appena sentito è scritto nelle sue pagine. Riprendiamo con semplici domande e, mostrando una ad una le immagini, chiediamo: cosa succede a Maria di Nazaret? Dove va con Giuseppe? Perché? Cosa succede nel villaggio di Betlemme? Dove nasce Gesù? Qual è la luce che illumina la grotta? Chi viene avvisato della sua nascita?... Facciamo ora riflettere i bambini sulla loro di nascita, o quella di un fratellino o sorellina [argomento trattato nel percorso rosso, 1 bimestre, punto f)] riprendendo il senso della festa e della gioia che una famiglia vive in questo evento. Aiutiamo gli alunni a percepire la nascita di un bambino come una benedizione del Signore. Proponiamo ai bambini l ascolto di una breve poesia di Natale di V.E. Laurini: E NATO Una stella risplendente Veglia in alto alla capanna, dove un bimbo sorridente su la paglia fa la nanna. Lo riscaldano col fiato Una mucca e un asinello; la Madonna gli sta a lato e Giuseppe vecchierello. E Gesù: il Re celeste; è Gesù: il Dio d amore! Vo donargli la mia veste, vo donargli tutto il cuore. DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 12

13 Passiamo ora alla fase operativa sul quaderno, dopo la data e il titolo: A NATALE NASCE GESU, aiutiamo i bambini a scrivere una breve didascalia. Può essere: NEL VILLAGGIO DI BETLEMME NASCE IL FIGLIO DI DIO, GESU. LUI E LA LUCE DEL MONDO. Invitiamo ora gli alunni a fare il disegno della sua nascita, intanto ascoltiamo insieme un po di musica natalizia. Le immagini che abbiamo visto con loro possono essere appese in sequenza in classe, oppure man mano che gli alunni finiscono, possono colorare delle semplici decorazioni per i vetri delle finestre della classe (angeli, candele, ) come quelli presentati dalle schede sottostanti tratte da L ORA DI RELIGIONE - ELLEDICI : DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 13

14 Comunque entrambi i lavori possono convivere, dipende dagli obiettivi che ci siamo prefissati di raggiungere. VALENZA EDUCATIVA: riflette sulla valenza della vita. L IRC aiuta l alunno a scoprire come la nascita di Gesù sia un dono d amore di Dio Padre verso tutti gli uomini e a cogliere la dimensione religiosa della festa del Natale. DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 14

15 4 incontro (2 ore) Materiale: quaderni dei bambini c) Un dono per Gesù Per questa lezione i quaderni devono essere preparati dall insegnante: vogliamo che il dono per Gesù abbia le sembianze di un regalo speciale. Quindi su ogni quaderno dei bambini tagliamo una fessura nella pagina di forma quadrata (sarà il pacco regalo) e la incolliamo sulla pagina adiacente, in modo che la fessura si possa aprire. Ricordiamoci di lasciare nella parte alta della pagina lo spazio utile perché i bambini possano scrivere la data e il titolo. Infine disegniamo il fiocco. Ecco le indicazioni visive: Siamo ormai vicini al Natale, alle vacanze tante attese per poter passare un periodo di festa non chiassosa, un tempo di allegria raccolta, di gioia quieta e intensa, insieme ai propri cari. E il momento di invitare i nostri alunni ad una riflessione attraverso un bel racconto: vogliamo aiutarli a comprendere uno dei valori del Natale, un piccolo insegnamento che Gesù, venuto tra gli uomini, porta. Dopo esserci raccolti nel cerchio dell ascolto col nostro inno, mostriamo l immagine di Incantato ai bambini e ascoltiamo cosa pensano che stia facendo. Raccontiamo ora la sua storia Solo lo stupore conosce : UN GIORNO LE STATUINE DEL PRESEPIO SE LA PRESERO CON INCANTATO, PERCHE NON PORTAVA NESSUN DONO A GESU : NON HAI VEGOGNA? VIENI A GESU E NON PORTI NIENTE?. INCANTATO NON RISPONDEVA: ERA TOTALMENTE ASSORTO NEL GUARDARE IL BAMBINO. I RIMPROVERI SI FECERO PIU FITTI. ALLORA MARIA PRESE LE SUE DIFESE: INCANTATO NON VIENE A MANI VUOTE. VEDETE PORTA LA SUA MERAVIGLIA, IL SUO STUPORE! L AMORE DI DIO, FATTO BAMBINO PICCOLISSIMO, LO INCANTA. QUANDO TUTTI COMPRESERO, MARIA CONCLUSE: IL MONDO SARA MERAVIGLIOSO QUANDO GLI UOMINI, COME INCANTATO, SARANNO CAPACI DI STUPIRSI. CAPITE? DIO PER AMORE NOSTRO SI E FATTO UOMO PERCHE NOI DIVENTASSIMO DIVINI!. (di S. Gregorio di Nissa) DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 15

16 Altri racconti si prestano a belle e semplici riflessioni, come Il bambino che non arrivò a Betlemme di B. Ferrero, dove il piccolo Giona scopre i doni di Dio e vuole ringraziarlo; impara che è facile perché Dio si è fatto presente nella persona dei piccoli, dei poveri e dei deboli. Così i suoi doni si moltiplicano. Oppure La pecora nera alla grotta di Betlemme di Natale Maffioli, dove celebrando la festa dell amore di Dio, è giusto ricordarsi di quelli che son lontani da questo amore. In riferimento al racconto di Incantato, facciamo con gli alunni una semplice analisi attraverso domande: nella storia che abbiamo letto chi non è d accordo con Incantato? Cosa faceva di così sconveniente? Chi lo difende? Quale dono porta a Gesù? Cos è lo stupore? Voi avete mai provato stupore davanti a qualcosa o qualcuno? Aiutiamo i bambini a pensare ed esprimere il significato di questa parola, o di molti suoi sinonimi. Continuiamo spostando l attenzione dalla qualità di Incantato, alle qualità di ogni bambino attraverso un semplice gioco cooperativo a coppie: chiediamo loro di pensare ad una qualità del compagno che hanno alla loro destra, spiegando anche cosa intendiamo per qualità. Volendo portare gli alunni a pensare ad una qualità positiva e relazionale, specifichiamo che non può essere accompagnata da nessun oggetto, come era per Incantato (quindi non può essere: Giocare bene a pallone, dove il pallone è l oggetto senza il quale il giocare bene non può essere), ma deve riferirsi ad una capacità gentile, di aiuto, di bene, di rispetto, verso i genitori, i nonni, gli amici, gli insegnanti, i collaboratori scolastici, che abbiamo visto fare al compagno. Poiché nel cerchio dell ascolto ci siamo anche noi, possiamo iniziare presentando una qualità del bambino che sta alla nostra destra, raccontando anche l episodio. Possiamo proseguire in fila o se qualche alunno ha bisogno di ascoltare esempi dagli altri, possiamo lasciar parlare chi ha le idee chiare. L importante è che tutti si sentano indicare come DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 16

17 portatori di una buona qualità. Annoteremo su un foglio le qualità di ogni bambino espresse dal compagno e, comunque inviteremo tutti a ricordarsi la propria. A conclusione spieghiamo che le nostre buone qualità sono i regali che Gesù vuole a Natale da noi ma non solo a Natale, sempre. Invitiamo i bambini a sedersi al posto e consegniamo loro la seguente scheda, raccontando che questo treno sta andando da Gesù a portargli i dono che lui preferisce. (tratta da internet) Insieme ai bambini ricordiamo le qualità gentili e li aiutiamo a scriverne alcune nei vagoni. Consegniamo il quaderno e facciamo incollare la scheda con sotto il treno la scritta: UN TRENO DI DONI PER GESU. Nella pagina del pacco dono preparato da noi, dopo la data e il titolo: UN MIO DONO PER GESU, chiediamo ai bambini di disegnare quella volta che hanno espresso la loro qualità. Possono disegnare l episodio raccontato dal compagno o un altro che sentono di più. Diamo il tempo per colorare. VALENZA EDUCATIVA: scoprire in ognuno il dono gradito a Gesù, esprimere e sentire il suo valore, superiore ad ogni oggetto materiale. L IRC guida l alunno a scoprire le proprie capacità sociali ed affettive, utili a creare un ambiente ricco di benessere. 5 incontro (2 ore) DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 17

18 Materiale: Bibbia immagini dell arrivo dei magi a Betlemme per la drammatizzazione: 4 abiti lunghi a tinta unita e 3 corone di cartoncino, una stella cometa di media misura, che sia ben visibile in mano ad un bambino, 2 costumi da soldati romani, 3 tubi della carta casa (cannocchiali) e i doni dei magi disegnati (o realizzati con la carta crespa dorata) su 3 cartoncini colorati cartina dell universo - natività statuine dei magi d) Arrivano i magi Con l inno ci raccogliamo nell angolo dell ascolto. Guardando le sequenze della nascita di Gesù attaccate in classe e/o le loro decorazioni ai vetri, riprendiamo sinteticamente il racconto della nascita del Figlio di Dio. Mostriamo ora il Libro sacro e chiediamo loro come si chiama; lo apriamo e cerchiamo il racconto dell arrivo dei magi da Gesù. Mostriamo la pagina e le figure da guardare, mentre con parole semplici iniziamo a raccontare il brano evangelico (Mt 2, 1-12) presentando i nomi, il lavoro e il luogo di provenienza dei 3 magi. DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 18

19 DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 19

20 (immagini tratte da L ORA DI RELIGIONE ELLEDICI) Riprendiamo il racconto con semplici domande, mostrando una ad una le immagini di nuovo: chi sono i magi? Qual è il loro lavoro? Chi cercano? Chi li guida? Chi è preoccupato per la nascita del nuovo re? Cosa fa re Erode? Quali sono i doni dei magi? DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 20

21 Dove vanno i magi dopo l incontro con Gesù? Passiamo ora alla drammatizzazione semplice del brano, eseguita da 7 alunni a turno: vestiamo 3 alunni da re magi e diamo loro in mano i doni e i cannocchiali, uno da re Erode e 2 da soldati romani, diamo la stella cometa ad un altro bambino e mettiamo la natività sulla cattedra. Creiamo in classe l itinerario che i magi devono compiere per raggiungere Gesù (ad es. i magi entrano dalla porta e con i cannocchiali cercano la stella, la seguono e si fermano dal re Erode, seduto su un banco circondato dai suoi soldati e, dopo aver letto le carte astronomiche (la carta dell universo), ripartono verso Gesù dove posano i doni. Riprendono la via del ritorno senza passare dal re romano). Durante il tragitto aiutiamo gli alunni a fare dei brevi dialoghi suggerendo loro semplici pensieri. Quando ogni gruppo avrà concluso la sua drammatizzazione facciamo un applauso. Terminata l attività invitiamo gli alunni ad ascoltare questa poesia, accompagnandola dalla visione delle statuine dei magi che vanno verso la natività (dalla tradizione popolare): DIETRO LA STELLA I re Magi sui cammelli vanno lenti nel deserto, poi s accampano all aperto e s avvolgono nei mantelli. Ma la stella in alto splende; levan gli occhi pensierosi, e il cammino allor riprende. Va e va la carovana sulla groppa dondolando vanno i re pensando alla meta ancor lontana. Ma una notte all improvviso la cometa s è fermata E Betlemme, è la capanna che laggiù di luce risplende; è il Bambino che ci attende! Ora ci rechiamo ordinatamente al posto e sul quaderno, dopo la data e il titolo: I MAGI PORTANO DONI A GESU, dettiamo un semplice testo e consegniamo loro una scheda da compilare e colorare. Ecco una semplice scheda: DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 21

22 (tratta da MAPPE cl. 1^ 2^ 3^ LE GUIDE JUVENILIA Juvenilia scuola) In tutto questo percorso abbiamo utilizzato spesso le statuine del presepe, potrebbe essere una buona idea collocarle, man mano che le presentiamo agli alunni, in un semplice presepe, su un tavolino in classe. La presenza in classe di un presepe è molto importante sia sul piano educativo che didattico, lo è ancor più se sono i bambini ad aiutarci a crearne uno, anche solo di carta (possiamo organizzarlo con le decorazioni sui vetri proposte nel punto c) da preparare a turno, volta per volta alla fine di ogni incontro). VALENZA EDUCATIVA: individuare gli aspetti principali della festa del Natale dalla nascita di Gesù all arrivo dei magi. L IRC motiva l alunno alla conoscenza dei brani biblici legati al Natale. 6 incontro (2 ore) Materiale: scheda e) La via giusta Riprendiamo con gli alunni il percorso della lezione Un dono per Gesù, al punto d) utilizzando i loro disegni: ogni bambino verrà alla cattedra a raccontare ai compagni la propria qualità. Diamo valore positivo al bene che queste qualità possono fare a noi stessi e agli altri. Invitiamo gli alunni a preparare il quaderno a pagina nuova e, dopo la data e il titolo LA VIA GIUSTA, diamo a tutti la scheda seguente da incollare: DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 22

23 SE CI COMPORTIAMO IN MODO SBAGLIATO SEGUIAMO LA VIA DEL SE FACCIAMO BUONE AZIONI SEGUIAMO LA VIA DEL... SCEGLI FRA LE PAROLE DENTRO IL RIQUADRO QUELLE DEL BENE E QUELLE DEL MALE E RISCRIVILE NELLE CASELLE GIUSTE. CATTIVO INVIDIOSO DISPETTOSO GENEROSO BUONO BUGIARDO SINCERO EGOISTA GENTILE UBBIDIENTE (tratta e adattata da COME IL SOLE EMI) Prendendo in considerazione una parola alla volta aiutiamo i bambini ad inserirla nella via giusta (qualche parola dovrà essere spiegata, presentiamo ai bambini alcuni esempi tratti dalle qualità che essi stessi hanno presentato all inizio della lezione). VALENZA EDUCATIVA: intuire la scelta che ogni persona può fare tra il bene ed il male. L IRC conduce l alunno verso una riflessione sull importanza del bene come segno di amore verso Gesù e i fratelli. Chiediamo agli alunni di portare, per la prossima lezione, una foto di quando erano piccoli. DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 23

24 6 incontro (2 o 4 ore) Materiale: libro La famiglia di Gesù, PIEMME JUNIOR foto degli alunni da piccoli f) Io e Gesù bambino Formiamo il cerchio cantando il nostro inno e seduti guardiamo le foto degli alunni. Facciamo in modo che tutti possano vederle, quindi le facciamo passare di mano in mano, una alla volta: i compagni possono fare domande e il protagonista risponde. Alla fine poniamo le foto nel centro del cerchio dell ascolto, distribuite di fronte ai proprietari (se qualcuno fosse sprovvisto condividerà quella del compagno vicino). Ora guardiamo il libro La famiglia di Gesù riprendendo eventualmente tutta la storia della nascita di Gesù, poiché è ben presentata, e ci soffermiamo a vedere le immagini della vita di Gesù da bambino: in casa e nel gioco in strada con gli amici. Inoltre, confrontiamo passo passo le foto degli alunni con alcune immagini del libro, descrivendo somiglianze e diseguaglianze. Facciamo in modo che gli alunni partecipino alle osservazioni, poiché non devono essere quelle dell insegnante, e poniamo delle domande: - Maria e Giuseppe si sono conosciuti e da loro è nato il bambino Gesù; voi da chi siete nati? (chiediamo il nome dei genitori e se in qualche foto appaiono li mostriamo. Se vi sono casi di famiglie particolari e sappiamo che il bambino soffre per la sua situazione, evitiamo la domanda per tutti.) - Gesù appena nato dormiva nella mangiatoia, noi da piccoli dove dormivamo? (se in qualche foto si vede la culla o il lettino visioniamo la foto) - Appena nato Gesù era avvolto nelle fasce; voi invece? (visioniamo le foto relative all abbigliamento degli alunni) - I primi ad andare a trovare Gesù sono stati gli angeli e i pastori; chi è venuto a trovarvi quando siete nati? (ipotiziamo nonni, nonne, zii, ) - Gesù ha ricevuto dei doni; anche voi avete ricevuto dei doni da piccoli? - Cresciuto un po Gesù stava a casa con la mamma, che cucinava, puliva e tesseva. La vostra mamma cosa fa a casa? - Il papà di Gesù gli ha insegnato a fare il falegname; il vostro papà cosa fa? - Gesù vestiva con una tunica lunga, legata in vita da una cordicella; voi come vi vestite? - I giochi di Gesù erano poveri, fatti di legno, sassi, stoffa (es. la palla); qual è il vostro gioco preferito? - Gesù giocava per strada; voi dove giocate? - A casa Gesù mangia seduto per terra; voi dove vi sedete? L insegnante, tra le domande proposte, aggiunge quelle che ritiene più opportune per guidare gli alunni all osservazione del mondo ebraico ai tempi di Gesù. DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 24

25 Consegniamo i quaderni ai bambini, dopo la data e il titolo IO E GESU, chiediamo agli alunni di piegare a metà verticalmente la pagina. A sinistra facciamo incollare, una sotto l altra le seguenti immagini: tratta da VERSO UNA TERRA NUOVA ELLEDICI Scuola) (tratte da SEMI DI PACE PIEMME Scuola) DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 25

26 Mentre gli alunni colorano i disegni dati loro, l insegnante passa a segnare con un pennarello colorato gli spazi a destra per i disegni relativi alla vita degli alunni e corrispondenti a quelli dell immagine di sinistra. In una seconda fase poniamo l attenzione sulla casa e sulla Sinagoga ai tempi di Gesù: integriamo i disegni presentati dal libro visionato la lezione precedente con alcuni dei seguenti ingranditi e colorati, tratti da L ORA DI RELIGIONE ELLEDICI: DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 26

27 Ad esempio Nonché un disegno della casa tipica dei tempi di Gesù: DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 27

28 Dopo la visione e la discussione sulle differenze ed eguaglianze, sempre relative all esperienza degli alunni, proponiamo la seguente scheda, dando noi l indicazione dei colori per la casa di Gesù e la Sinagoga: (tratta da MAPPE LE GUIDE JUVENILIA) VALENZA EDUCATIVA: conoscere la vita ai tempi di Gesù. L IRC aiuta l alunno a capire lo stile di vita, le usanze e le tradizioni del popolo d Israele di cui Gesù fa parte. DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani 28

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