BUONI TESORO INFRUTTIFERI CIRCOLANTI ITALIANI (BTICI):

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1 BUONI TESORO INFRUTTIFERI CIRCOLANTI ITALIANI (BTICI): una rivoluzione pacifica, per non fallire. Di Gabriella Bianchini Già Ricercatore dell Università degli Studi La Sapienza di Roma PREMESSE Questo è il progetto di un nuovo, rivoluzionario Buono del Tesoro (BT) che tutti i paesi europei, ma ciascuno per proprio conto e per proprie finalità, possono emettere. Anche se l emissione di titoli di debito pubblico da parte dei singoli stati membri dell Eurogruppo non rientra tra le competenze della BCE è opportuno che l emissione di tali titoli avvenga dopo l autorizzazione e sotto il diretto controllo ed alle condizioni poste dalla BCE. In particolare per l Italia la necessità di emettere un nuovo BT, con le caratteristiche che successivamente saranno descritte, è legata alla seguente drammatica situazione: 1. Ha un debito pubblico (DP) di miliardi di euro a febbraio 2015) in rapido incremento (era 1948 Miliardi ad aprile 2012); 2. Su di esso pagherà quest anno Miliardi di Euro in interessi che andranno ad aggiungersi al precedente DP facendolo crescere progressivamente; 3. Non ha più la sovranità monetaria 4. e poiché la BCE non ha tutte le caratteristiche delle normali banche centrali non può stampare nuova cartamoneta da consegnare direttamente agli stati.

2 L Italia in sintesi si trova pertanto stretta in una situazione in cui: 1) Ha un DP monstre; 2) non può più stampare moneta, 3) può soltanto emettere BT che però attualmente comportano il pagamento di interessi ormai insostenibili. Questa situazione inoltre è sempre a rischio di ulteriore peggioramento a causa dello spread, che può rendere ancora più veloce l incremento del DP. Come si può uscire da questa situazione? Poiché i BT sono l unico strumento finanziario rimasto nelle mani dello stato italiano si può uscire da questa situazione soltanto creando un nuovo tipo di BT con caratteristiche tali che consentano di: a) non pagare più gli interessi sui titoli di nuova emissione, e bloccare così immediatamente la crescita del DP; b) non chiedere garanzie o aiuti ad altri paesi o altre istituzioni; c) non fare più aste pubbliche dei titoli del DP e quindi non rischiare più il default. Le caratteristiche dei nuovi Buoni del tesoro.

3 I BT che descriveremo più sotto hanno le caratteristiche che consentono il raggiungimento dei fini su descritti ma prima di elencarle tutte analiticamente possiamo dire in sintesi che si tratta di Buoni del tesoro materializzati, infruttiferi, circolanti e forzosi. Analiticamente i nuovi BT: 1. Sono materializzati cioè sono cartacei, delle dimensioni della normale cartamoneta; 2. Lo Stato Italiano (attraverso il Ministero del Tesoro e della Banca d Italia) li stampa (sotto il controllo BCE per la quantità emessa) e li consegna direttamente, al momento della loro emissione e al loro valore nominale, a tutti coloro che debbono ricevere soldi dallo stato stesso: imprese, impiegati, pensionati ecc. ecc. e tutti debbono obbligatoriamente accettarli perché sono 3. Forzosi, cioè tutti, cittadini e imprese, debbono necessariamente accettarli ma lo faranno volentieri grazie alle altre loro caratteristiche. Infatti i Buoni Tesoro Italiani Circolanti Infruttiferi (da ora in poi: BTICI) potranno essere spesi alla stessa stregua della normale cartamoneta perché lo stato italiano gli attribuisce anche 4. lo stesso potere liberatorio della normale cartamoneta, cioè lo stesso potere di estinguere qualsiasi obbligazione, appunto come la comune cartamoneta. 5. Sono di piccolo taglio e circolanti nel senso che circolano come la normale cartamoneta (li potremmo definire anche monetari). A tale scopo saranno stampati utilizzando la stessa carta filigranata delle attuali banconote ma porteranno la dicitura: Repubblica Italiana. Buoni del Tesoro Infruttiferi Circolanti Italiani (BTICI). Su di essi sarà stampata oltre la serie, anche la data di emissione e quella di scadenza. Si potrà decidere se stampare BTICI con un taglio già esistente per la carta moneta, per esempio da 50 o 100 Euro oppure di un taglio attualmente inesistente per la carta moneta, per esempio da 30 oppure da 150 Euro e destinato esclusivamente ai BTICI. Se invece saranno stampati in tagli già esistenti per la comune cartamoneta le dimensioni dei

4 BTICI saranno leggermente più grandi (un centimetro) delle banconote di pari valore allo scopo di renderli rapidamente riconoscibili alla data della scadenza, data a cui verranno ritirati direttamente dalle banche e sostituiti con moneta normale. Alla scadenza le banche gireranno poi i BTICI alla Banca d Italia o al Ministero del tesoro che li distruggerà (sotto controllo BCE) e sostituirà con carta moneta normale. Lo scopo di stamparli sulla stessa carta filigranata dell attuale cartamoneta è ovviamente quello di renderli non falsificabili; 6. I BTICI vengono emessi e poi circoleranno sempre, dal momento della loro emissione al momento della loro scadenza, al loro valore nominale e poiché non debbono essere né venduti né acquistati non esisterà un valore di cambio; 7. Il BTICI non matura interessi, pertanto non esisteranno più le aste dei titoli pubblici, né lo spread, né le valutazioni delle società di rating, né un mercato borsistico per i titoli di stato, né la speculazione internazionale su di essi; 8. I BTICI hanno una scadenza lunghissima: trentennale o quarantennale. In questo modo il loro rimborso, a causa della inevitabile inflazione, peserà pochissimo sullo stato; 9. Dopo la scadenza non saranno più validi pertanto non potranno più circolare ma chi li possiede li riconsegnerà in una qualsiasi banca che darà in cambio una quantità di cartamoneta normale di pari valore. Come già detto al punto 5 la banca a sua volta riconsegnerà i BTICI scaduti alla Banca d Italia o al Ministero del Tesoro, che li distruggerà (sotto controllo BCE). Chi li possiede avrà 2-3 anni di tempo per consegnarli alle banche per cambiarli.

5 10. I BTICI circoleranno esclusivamente in Italia pertanto le relazioni commerciali con l estero, essendo regolate esclusivamente per via telematica, non rappresenteranno nessun problema perché gli attuali depositi bancari di cartamoneta sono di circa miliardi (cioè oltre 2 volte il PIL italiano); 11. I BTICI sarebbero emessi per un periodo limitato nel tempo e cioè fino a quando il debito pubblico italiano non sia riportato al 50-60% del PIL. ( ma si potrebbe anche decidere di arrivare al 40 % o di azzerarlo completamente essendo la correzione indolore per il paese). 12. Molte di queste tecnicalità legate alla cartamoneta sarebbero, o saranno, inutili visto che ormai domina la moneta elettronica e i nostri averi sono soltanto scritture bancarie immateriali. CONSEGUENZE IMMEDIATE: 1) Lo stato avrebbe da subito miliardi l anno di cui disporre e cioè la cifra attualmente destinata agli interessi; 2) Per cui ad es. si potrebbero immediatamente eliminare tasse come ad es: l IMU che valgono circa 23 miliardi l anno oppure ridurre l IRPEF o altro ma questa è ovviamente scelta politica, per riavviare l economia; 3) Resterebbero allo stato ogni anno 65 miliardi, la cui utilizzazione può essere solo frutto di scelta politica. Esempi: Destinarli in parte per ristrutturare scuole, per migliorare sanità, Università,ricerca, ridurre tasse e in parte a ridurre il DP.

6 I limiti d emissione. 1) Limiti quantitativi di emissione. A) Fino al raggiungimento del pareggio di bilancio la quantità di BTICI da emettere ogni anno sarebbe pari alla somma delle seguenti voci: a) Il deficit di bilancio; b) I titoli del DP in scadenza; c) Gli interessi sulla massa dei vecchi titoli. B) Negli anni successivi al raggiungimento del pareggio di bilancio i limiti di emissione dei BTICI dovrebbero coprire soltanto le voci b) e c) del precedente elenco. Il rispetto dei limiti quantitativi delle emissioni sarebbe controllato e garantito direttamente dalla BCE. Questo non perché sia obbligatorio ma perché è opportuno. L entità della cifra da finanziare con i BTICI varierebbe di anno in anno perché la quantità di titoli del DP in scadenza e degli interessi da pagare su di esso varia di anno in anno. 2) Limiti temporali di emissione e riduzione del debito pubblico Questo tipo di limite non è definibile a priori tuttavia si può dire che i BTICI dovrebbero essere emessi almeno fino al raggiungimento di un debito pubblico pari al 50-60% del PIL e in questo caso dovrebbero essere emessi per 4-5 anni ma se si volesse azzerare completamente il DP, perché è indolore farlo con i BTICI, ci vorrebbero circa 10 anni.

7 Emettendo esclusivamente questo tipo di BT il valore del DP si ridurrebbe progressivamente attraverso 4 meccanismi: 1) L emissione dei BTICI, infruttiferi, bloccherebbe immediatamente la crescita del DP perché blocca immediatamente il suo principale fattore di crescita e cioè gli interessi che si aggiungono annualmente al DP precedente; 2) la destinazione diretta alla riduzione del DP stesso di una parte, più o meno rilevante, dei 90 miliardi annui di interessi non pagati grazie ai BTICI 3) l inflazione che si svilupperà nell arco dei anni necessari per il rimborso ; 4) saranno comunque necessarie piccole misure di contenimento della spesa pubblica, sempre più piccole grazie all inflazione. In ogni caso, poiché i BTICI che residuano dovranno essere ritirati dopo almeno 30 anni, l inevitabile inflazione che si verifica nel corso di 30 anni ridurrà notevolmente il suo peso. LE PIU COMUNI OBIEZIONI CONTRO I BTICI 1) CREA INFLAZIONE. Oggi potremo rispondere in due modi: A) Che questo, cioè la creazione di inflazione non è necessariamente vero, perché la BCE, può sterilizzare questo aspetto, come ha già fatto nel 2012 quando ha dato miliardi alle banche, ritirando dal mercato tanta moneta quanta ne dava alle banche! B) Che oggi una leggera inflazione è considerata come un fatto positivo in primis perché oggi è la deflazione che rende sempre meno sostenibile il nostro enorme DP e in secondo

8 luogo perché oggi il mercato italiano è caratterizzato soprattutto dal cosiddetto credit crunch, cioè da particolare penuria di soldi in circolazione per cui l immissione in circolo dei BTICI metterebbe fine a questo fenomeno che strangola la nostra economia reale. 2) I CITTADINI POTREBBERO RIFIUTARE I BTICI. Poiché i BTICI sono forzosi non possono essere rifiutati. Sarebbe comunque importante una corretta informazione del cittadino a cui andrebbe spiegato che questo tipo di BT consentirebbe innanzitutto di evitare il fallimento dello stato italiano, verso cui ci stiamo dirigendo ad ampi passi in assenza di soluzioni nuove come appunto il BTICI. Andrebbe poi spiegato agli stessi cittadini italiani che i BTICI consentirebbero di eliminare tasse come l IMU e la tasi (che valgono circa 25 miliardi di Euro) o di ridurre l IRPEF ma anche altri notevoli benefici. 3) LA MONETA CATTIVA (I BTICI) SCACCEREBBE LA MONETA BUONA (LA NORMALE CARTAMONETA) Questa obiezione dimentica che oggi la moneta è prevalentemente elettronica e che di fatto i BTICI ci verrebbero consegnati dai Bancomat misti alla normale cartamoneta e che essendo spesi tornerebbero nelle banche e nei bancomat e che se decidessimo di spendere solo i BTICI e tesaurizzare la normale cartamoneta dovremmo necessariamente metterla nel materasso, il che sembra impraticabile oggi. C è da osservare poi che oggi non c è più moneta buona (la cartamoneta) perché anche la cartamoneta è una moneta fiduciaria, cioè basata esclusivamente sul potere forzoso dello stato, e non sulla possibilità che venga convertita in oro o altre valute pregiate. Per cui la cartamoneta e i BTICI vivono sullo stesso presupposto: fiducia nello stato e nella sua forzosità. ACCETTAZIONE DA PARTE DELLA UE

9 Naturalmente, per pura opportunità, l emissione da parte dell Italia dei BTICI dovrebbe essere prioritariamente autorizzata da tutti gli organismi europei interessati: la commissione europea, i paesi dell eurogruppo, la BCE ecc. anche se in realtà l Italia, come tutti i paesi dell eurogruppo, mantiene la sua sovranità sull emissione di titoli del DP. Tuttavia questo tipo di BT sarebbe visto con grande favore da parte di tutti gli altri paesi europei, sia da quelli virtuosi che dai cosiddetti PIIGS e per motivi diversi. I paesi virtuosi, ed in particolare la Germania, vedrebbero con favore i BTICI per una serie di motivi: 1) Perché i BTICI risolverebbero alla radice il problema del DP italiano ma senza nessun onere per i gli altri paesi dell eurogruppo, mantenendo il peso economico del DP italiano interamente a carico degli italiani. In particolare i tedeschi non dovrebbero più sentir parlare degli eurobond né di nessun altra forma di mutualizzazione del DP italiano. 2) Perché la soluzione del problema del DP Italiano (ma non solo) porrebbe fine alle richieste di austerità da parte delle autorità europee e questo porrebbe fine anche alla ripresa dei risentimenti antitedeschi. A loro volta i paesi periferici sarebbero favorevoli ai BTICI perché,: 1) La Grecia, la Spagna e tutti gli altri paesi dell eurogruppo in difficoltà, potrebbero emettere BT analoghi ai BTICI italiani, con le stesse conseguenze favorevoli sulla loro economia; 2) Infatti in tutti questi stessi paesi potrebbero essere riviste le attuali politiche restrittive fatte di tagli allo stato sociale e di tassazioni favorendo così la ripresa dell economia e un miglioramento dei servizi sociali.

10 Ulteriori Benefici strettamente politici apportati dai BTICI I BTICI, determinando un risanamento dei conti pubblici più rapido e meno devastante per le popolazioni, potrebbero: 1 Facilitare i necessari passi avanti verso una maggiore integrazione politica europea, 2 Bloccare una pericolosissima ripresa di sentimenti antigermanici da parte di numerosi cittadini europei. 3 porre fine alla diatriba sugli eurobond. Questo aspetto sarebbe molto gradito alla Germania e a tutti gli altri paesi dell eurogruppo virtuosi che li avversano. ALTERNATIVE AI btici Oggi l unico progetto noto per ridurre il DP è quello Monorchio Alesina che getterebbe lo stato italiano in una condizione di economia post-bellica. I BTICI eliminerebbero questo rischio perché lo stato italiano non dovrebbe più chiedere agli investitore i soldi per pagare i suoi debiti, gli interessi sui suoi debiti, gli stipendi, le pensioni, i fornitori ecc. e questo perché pagherebbe tutto direttamente. Considerazioni finali

11 Questo progetto consentirebbe all Italia di rispettare tutti gli impegni presi con la comunità europea ed in particolare sarebbero rispettati, anzi addirittura facilitati: 1) sia il raggiungimento del pareggio del bilancio, 2) che il difficile (o impossibile?) rispetto del fiscal compact, perché il risparmio degli interessi raggiunto con i BTICI lo renderebbe più agevole. In conclusione l emissione dei BTICI consentirebbe allo stato italiano di superare la grave impasse creata dall esistenza del suo enorme DP associata alla particolare natura dell euro e dalla conseguente impossibilità per la BCE di stampare cartamoneta e consegnarla direttamente agli stati, stampando un nuovo tipo di titolo del DP ed eliminando così per lo stato il rischio di fallire e per i cittadini la regressione ad una economia di guerra.

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