es. ingl. help, art, elf, right.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "es. ingl. help, art, elf, right."

Transcript

1 Sesta lezione Sonorità, lenizione, fortizione. 1. Denizione di sonorità (1) Scala di sonorità classica occlusive orali < africate < fricative < occlusive nasali < /l/ < /r/ < semiconsonanti < schwa < vocali alte < vocali medie < vocali basse. In una sillaba, la sonorità deve aumentare man mano che ci si avvicina al nucleo e diminuire man mano che ce ne si allontana. (2) [tr-], [dr-] [)-], [pj-] OK es. it. treno, dreno, )auto, piano. *[rt-], [rd-], [lf-], [jp-] NO [-lp], [-rt], [-lf], [-jt] OK *[-pl], [-tr], [-)], [-tj] NO es. ingl. help, art, elf, right. /-pl/ si realizza come [-pəɫ] o [-pɫ ], es. people. La scala di sonorità da sola non basta. Ci vuole anche un altro principio, chiamato Distanza Minima di Sonorità. Questo valore è linguo-specico e sta a indicare qual è la distanza minima di sonorità richiesta tra due segmenti. Per es., se assegniamo 3 alle ostruenti, 2 alle nasali, 1 alle approssimanti, in italiano la distanza minima dovrà essere = 2: (3) treno /t/ = 3, /r/ = 1, 3 1 = 2. OK piano /p/ = 3, /j/ = 1, 3 1 = 2. OK *[tn], [tm], [pn], ecc. 3 2 = 1. NO. Eccezioni: pneumatico, tmesi (prestiti dotti). Bisogna ammettere che molte lingue indeuropee ammettono plateau di sonorità, ovvero sequenze di due ostruenti a inizio di parola: sequenze /s/c e sequenze di occlusive in molte parole di origine greca: pt, kt, bd, ecc. Lingue slave ammettono anche tk-. Plateau con due nasali in greco antico: mnemosyne, la lingua tsou (Taiwan) ammette sia [mn-] sia [nm-]. Plateau con due fricative: sfera, 1

2 sphere, sphère. Pochissime lingue ammettono plateau con due liquide: il khasi, una lingua cambogiana, il tibetano e il mitla zapotec (Messico) permettono [rl-]. 2. Circolarità La sonorità nella fonologia tradizionale è un concetto circolare. Le sonoranti sono denite dal tratto [+son] che non fa altro che indicare il loro comportamento fonologico: le sonoranti hanno il tratto [+son] perché sono più sonore delle ostruenti e le ostruenti hanno il tratto [-son] perché sono meno sonore delle sonoranti. Questa non è una spiegazione, è una semplice osservazione. Proposta di Harris 1990: la sonorità si denisce in base alla complessità di un segmento, più è complesso, meno è sonoro. Complessità: numero di elementi che deniscono un segmento. Pro: primo tentativo di far uscire la sonorità dalla circolarità della sua denizione. Contro: Harris, nel conteggio degli elementi, considera anche gli elementi di modo. In questa maniera, le ostruenti 'sconggono' sempre le sonoranti. Proposta di Scheer (1996, 2004): bisogna considerare solo gli elementi melodici. Le sonoranti sono sempre più complesse delle ostruenti. Sono le sonoranti, quindi, a essere le più complesse e questa loro maggiore complessità permette loro di governare le ostruenti. Es., distinzione tra gruppi consonantici tautosillabici ed eterosillabici: It. estate [es.ta.te] vs. otre [o.tre] vs. entrate [en.tra.te] vs. arte [ar.te]. Ingl. actor [æk.tə] vs. apron [æ.prn ]. Qual è la diferenza tra [st], [nt], [rt], [kt] da una parte e [tr], [pr] dall'altra? La capacità del secondo segmento di governare il precedente. 2

3

4

5

6

7 (12) /ħault-tn/ ONSET HNUC a) -.wl.- l b) -.ul.- * u (13) /txznt/ ONSET HNUC a) tx.znt. n x b) tx.znt. n t! c) txz.nt. x! t d) txz.nt. *! z n e) t.x.z.n.t. *!**** n z x t t La lingua Tashlhyit è dunque un esempio di come, una volta soddisfatto ONSET, il nucleo venga scelto in base alla scala di sonorità classica: occlusiva sorda > occlusiva sonora > fricativa sorda > fricativa sonora >nasale > liquida > vocale. Nel caso di [tx.znt], in CVCV dovremmo supporre che [x] contenga U, in quanto velare e A in quanto fricativa (sia Scheer che Backley concordano sul fatto che le fricative velari contengano A). [x] quindi sarebbe più ricca melodicamente di [t] e quindi un miglior nucleo. (14) C V A v [t] A U [x] Nel caso di [znt], [z] e [n] sono identiche melodicamente: A,I, ma [z] contiene elementi di modo, che la rendono inadatta a occupare una posizione C: 7

8 (15) C V C V A A A ø I I v h L h? [z] [n] [t] Pro di TO: il criterio con cui la sillabicazione avviene è espresso chiaramente: in base alla sonorità relativa dei segmenti. Contro: mantiene la denizione circolare di sonorità: un segmento è sonoro perché si comporta come tale. Pro di CVCV: la sonorità consiste nella complessità melodica. Contro: dato che la sillabicazione è già presente a livello soggiacente, si perdono importanti generalizzazioni sui rapporti di sonorità relativa tra segmenti. In altre parole, in TO /txznt/ si sillabica in un certo modo a causa dei rapporti di sonorità, in CVCV gli elementi sono già collegati alle posizioni C e V e la loro distribuzione è lessicale, quindi arbitraria. (16) Ceco /rt-ɪ/ FAITH (MAX, DEP) LINEARITY *INITIALSYLLABIC SONORITY SONORANT a) [rtɪ] * b) [r.tɪ] *! c) [trɪ] *! d) [ɪr.tɪ] *! (DEP) e) [tɪ] *! (MAX) In ceco, per giusticare l'esistenza di parole come rty dobbiamo supporre che i vincoli di fedeltà 8

9 rilevanti dominino i vincoli di marcatezza riguardanti la scala di sonorità. Dovremmo inoltre supporre l'esistenza di un vincolo come *INITIALSYLLABICSONORANT che militi contro l'esistenza di liquide sillabiche a inizio di parola (il ceco permette alle liquide di fare da nucleo di sillaba in parole come vlk 'lupo', krk 'collo'). Un vincolo del genere sembra difcoltoso da spiegare sia volendolo fondare nella fonetica sia considerandolo arbitrario (cioè come parte della Grammatica Universale). Invece in CVCV la rappresentazione spiega come mai in lingue come il ceco è possibile avere strutture come rty e in lingue come il romanzo e il germanico no. La diferenza sta nel dialogo con la morfologia. In ceco, l'informazione morfologica # non viene tradotta come CV dalla fonologia, nelle lingue romanze e germaniche sì. 4. Lenizione: OT vs CVCV Visione di TO (es. Kirchner): la lenizione si basa sull'articolazione, es. tra due vocali è più semplice produrre una fricativa piuttosto che un'occlusiva, o un'ostruente sonora piuttosto che un'ostruente sorda (efort-based approach). Il con)itto è quindi tra tre forze: la famiglia di vincoli LAZY, che vuole ridurre lo sforzo articolatorio; la famiglia di vincoli di FEDELTÀ e la famiglia di vincoli FORTITION, che vuole invece facilitare la percezione dei segmenti aumentandone la contrastività e la distintività. (17a) /d/ LAZY PRESERVE[CONTINUANT] a) [d] *! b) [ð] * (17b) /d/ PRESERVE[CONTINUANT] LAZY a) [d] * b) [ð] *! Come spiega TO lo statuto speciale dell'inizio di parola? Vincolo: PRES[CONT]/#_ 9

10

11 (20) Spagnolo (Europa) /mes/ FAITH (MAX, DEP) PRESERVEPLACE *PLACECODA a) [mes] b) [mese] *! DEP (CORONAL) *! coronal c) [me] *! MAX d) [meh] *! (21) Spagnolo (America) /mes/ FAITH (MAX, DEP) *PLACECODA PRESERVEPLACE a) [mes] *! coronal (CORONAL) b) [mese] *! DEP c) [me] *! MAX d) [meh] * Nota che perché quest'analisi funzioni, dobbiamo presupporre che [glottal] = [placeless], ovvero che la fricative glottale [h] non abbia un luogo di articolazione (fonologicamente parlando). Il vincolo *PLACECODA non vuole che vi siano tratti di luogo in coda di sillaba e può essere fondato sulla P-map (à la Steriade) o comunque su informazioni di carattere percettivo. CVCV: la lenizione vocalica differisce da quella consonantica perché, nel primo caso, quello in (19), la vocale, governando la consonante, le trasmette caratteristiche proprie (tendenza a una maggiore apertura articolatoria), mentre in (22b) la mancanza di autorizzazione non permette alla posizione C di mantenere elementi melodici nella sua struttura. Nel caso dello spagnolo europeo, (22a), la morfologia manda un'informazione alla fonologia: FEN (final empty nucleus) può autorizzare. Così facendo, si evita la perdita di melodia e la pronuncia è [mes]. In (22b) invece, la morfologia non manda questo segnale e [s] perde A,I [h]. 11

12

13 dove: Tʰ = occlusive aspirate, T = occlusive sorde non aspirate, D = occlusive sonore, S = fricative sorde, Z = fricative sonore, N = nasali, L= liquide, G = glide, V = vocali. (24) scala di forza: G < L < N < Z < S < D < T < Tʰ. Il vincolo *ONSET/X è complementare a HNUC e funziona in maniera simile. Gaelico scozzese: /vɛravɛɲ/ [pɛravɛɲ], /wala/ [palˠə], latino fundus [pounˠ] (la trascrizione fonetica non è dettagliata, quello che importa per la nostra analisi è il trattamento della consonante iniziale). (25) /vɛ.../ PRESPLACE *ONSET/Z *ONSET/S *ONSET/D *ONSET/T ID[VOICE] ID[MANNER] [LAB] a. [vɛ...] *! b. [fɛ...] *! * c. [bɛ...] *! * d. [pɛ...] * * * (26) /wa.../ PRESPLACE *ONSET/G *ONSET/Z *ONSET/D *ONSET/T ID[VOICE] ID[MANNER] [LAB] a. [wa...] *! b. [va...] *! * c. [ba...] *! * d. [pa...] * * * (27) /fo.../ PRESPLACE *ONSET/S *ONSET/T ID[MANNER] [LAB] a. [fo...] *! b. [po...] * * 13

14 Fortizione in CVCV: problematica. Lenizione può essere descritta elegantemente come perdita di elementi, ma CVCV non prevede che gli elementi possano sorgere dal nulla. (28) a) C b) C c) C d) C U U U U h h h (L) (H)? [w] [v] [f] [p] [w] per diventare [p] dovrebbe acquisire h e?. [v, f] dovrebbero acquisire?. Soluzioni possibili: Interpretazione fonetica: dato che ci sono lingue in cui posizioni C vuote vengono automaticamente interpretate come [ʔ], allora potrebbe essere che il fatto di trovarsi in una posizione C non governata e autorizzata faccia interpretare automaticamente il segmento come occlusivo. Obiezione possibile: troppo spazio alla fonetica e alla specicità linguistica. Interfaccia morfologia/fonologia: la morfologia dice alla fonologia di interpretare la posizione forte come occlusiva. Obiezione possibile: la morfologia interagisce con la struttura, non con la melodia. Interpretazione rappresentazionale: la fortizione non è lo specchio della lenizione. La lenizione è perdita di elementi, la fortizione è una congurazione strutturale. Per es., tra i vari esiti di un processo di fortizione ci può essere la geminazione. La geminazione non è data da elementi melodici ma da una precisa congurazione strutturale, in cui a un elemento melodico corrispondono due unità temporali X (e/o due C). Brandão de Carvalho (2008) vede lenizione, fortizione e geminazione come il risultato dell'interazione a livello di struttura tra posizioni O 14

15 e N (Onset e Nucleo). Parallelo con VOT= Voice Onset Time. Nelle occlusive aspirate il gesto glottidale implicato nella produzione del nucleo (vibrazione delle corde vocali) inizia molto dopo (relativamente) al gesto orale (produzione della consonante), mentre nelle occlusive sonore i due gesti si sovrappongono. Così in [tʰa] c'è propagazione di O in N, e in [da] propagazione di N in O. La fortizione può essere descritta come un tipo di O-spreading (propagazione dell'attacco consonantico) nel nucleo. Nel modello di Brandão de Carvalho, O e N vanno visti come elementi, intrinsecamente legati rispettivamente a C e V. Possibile obiezione: rimane un margine di interpretazione fonetica linguo-specica, per es., se in una varietà A di spagnolo /j/ [ɟ] e in una varietà B /j/ [ʒ], come spiegare questa diferenza? 15

Università degli Studi Guglielmo Marconi

Università degli Studi Guglielmo Marconi Alfabeto fonetico Fonetica. Parlato e scritto L alfabeto fonetico Si basa sulla corrispondenza tra grafema e fono: una sola lettera per un solo suono e, viceversa, un solo suono cui corrisponde una sola

Dettagli

4. I suoni linguistici

4. I suoni linguistici 1) La fonetica Nel campo della produzione dei suoni è necessario anzitutto distinguere tra: suoni: si tratta di fatti fisici che hanno la capacità di produrre una moltitudine di forme e fenomeni linguistici

Dettagli

INDICE. Ringraziamenti 11 CAPITOLOI INTRODUZIONE 12. 1.1. Oggetto di studio 12. 1.2. II sangiovannese nella classificazione dei dialetti calabresi 13

INDICE. Ringraziamenti 11 CAPITOLOI INTRODUZIONE 12. 1.1. Oggetto di studio 12. 1.2. II sangiovannese nella classificazione dei dialetti calabresi 13 INDICE Ringraziamenti 11 CAPITOLOI INTRODUZIONE 12 1.1. Oggetto di studio 12 1.2. II sangiovannese nella classificazione dei dialetti calabresi 13 1.3. San Giovanni in Fiore 14 1.4. Raccolta e presentazione

Dettagli

Nozioni elementari di Fonetica articolatoria

Nozioni elementari di Fonetica articolatoria Nozioni elementari di Fonetica articolatoria La classificazione dei suoni (foni) Corso di Filologia germanica - Università di Macerata 1 Apparato di fonazione Corso di Filologia germanica - Università

Dettagli

FONOLOGIA. Gli scopi dello studio della fonologia di una lingua:

FONOLOGIA. Gli scopi dello studio della fonologia di una lingua: FONOLOGIA Gli scopi dello studio della fonologia di una lingua: 1. Stabilire le regolarita che caratterizzano l inventario segmentale della lingua 2. Determinare i patterns di distribuzione dei segmenti

Dettagli

La tipologia e gli universali

La tipologia e gli universali La tipologia e gli universali La tipologia studia la variazione interlinguistica; la ricerca sugli universali si occupa di ciò che è comune a tutte le lingue, cioè delle proprietà rispetto alle quali non

Dettagli

PRELIMINARI FONETICI (Serianni, pp )

PRELIMINARI FONETICI (Serianni, pp ) PRELIMINARI FONETICI (Serianni, pp. 15-26) GRAFEMA:la più piccola unità distintiva del sistema di scrittura di una lingua (segno grafico, lettera dell'alfabeto, che rappresenta un fonema) Rappresentazione

Dettagli

Fonetica. Le consonanti

Fonetica. Le consonanti Fonetica Le consonanti Consonanti Le consonanti sono articolate producendo restringimenti o occlusioni del canale orale L aria che fuoriesce dai polmoni viene modificata dal restringimento del canale che

Dettagli

STORIA DELLA LINGUA TEDESCA

STORIA DELLA LINGUA TEDESCA STORIA DELLA LINGUA TEDESCA PROF. LUCA PANIERI A.A. 2012-2013 Libera Università di Lingue e comunicazione IULM Introduzione Il corso viene tenuto dal professor Luca Panieri e si occupa di tracciare la

Dettagli

La fonetica studia le unità di prima o seconda articolazione?

La fonetica studia le unità di prima o seconda articolazione? Proprietà dei codici verbali:andrè Martinet (Saint-Alban-des-Villards, 12 aprile 1908 Châtenay-Malabry, 16 luglio 1999) La fonetica studia le unità di prima o seconda articolazione? Doppia articolazione

Dettagli

NOZIONI DI BASE: FONEMI, TRATTI DISTINTIVI, COPPIE MINIME, ALLOFONI. Fonemi: segmenti minimi con valore distintivo (distinguono coppie di parole).

NOZIONI DI BASE: FONEMI, TRATTI DISTINTIVI, COPPIE MINIME, ALLOFONI. Fonemi: segmenti minimi con valore distintivo (distinguono coppie di parole). FONOLOGIA NOZIONI DI BASE: FONEMI, TRATTI DISTINTIVI, COPPIE MINIME, ALLOFONI. Fonemi: segmenti minimi con valore distintivo (distinguono coppie di parole). Coppie minime: parole che differiscono solo

Dettagli

La struttura della sillaba. Sequenze di suoni possibili in italiano. 1

La struttura della sillaba. Sequenze di suoni possibili in italiano. 1 La struttura della sillaba. Sequenze di suoni possibili in italiano. 1 La sillaba è un unità della lingua maggiore del fonema (cioè si compone o da un fonema o da più fonemi), ma non è un morfema, in quanto

Dettagli

Linguistica generale. a.a Federica Da Milano

Linguistica generale. a.a Federica Da Milano Linguistica generale a.a. 2014-2015 Federica Da Milano Fonetica Livello di analisi della linguistica che studia la produzione e la percezione dei suoni linguistici ( i foni) - fonetica articolatoria: studia

Dettagli

Fonemi, coppie minime. Fonologia. Allofoni. Tratti distintivi

Fonemi, coppie minime. Fonologia. Allofoni. Tratti distintivi Fonemi, coppie minime Fonologia Fonemi: segmenti minimi con valore distintivo (distinguono coppie di parole). Coppie minime: parole che differiscono solo per un fonema: mano, nano; sono, sogno /soio/;

Dettagli

IMPARARE A LEGGERE E SCRIVERE IN ITALIANO L2

IMPARARE A LEGGERE E SCRIVERE IN ITALIANO L2 Arcangela Mastromarco IMPARARE A LEGGERE E SCRIVERE IN ITALIANO L2 Centro COME 2002 Centro COME Cooperativa Farsi Prossimo Via Porpora, 26 20131 Milano tel 02.29.53.74.62 fax 02.20.40.11.19 E_mail come@farsiprossimo.it

Dettagli

Capitolo 6. Il processo decisionale delle imprese: la massimizzazione del profitto

Capitolo 6. Il processo decisionale delle imprese: la massimizzazione del profitto Capitolo 6 Il processo decisionale delle imprese: la massimizzazione del profitto Per raggiungere l'obiettivo del massimo profitto, le imprese devono risolvere una serie di problemi. Dove produrre? Quanti

Dettagli

Istituzioni di linguistica. a.a Federica Da Milano

Istituzioni di linguistica. a.a Federica Da Milano Istituzioni di linguistica a.a. 2015-2016 Federica Da Milano Il mutamento linguistico Variazione linguistica in diacronia Oggetto di indagine della linguistica storica Latino classico > latino volgare

Dettagli

Corso di fonetica e conversazione inglese

Corso di fonetica e conversazione inglese COLLEGIO IPASVI DI ROMA Corso di fonetica e conversazione inglese OBIETTIVI DEL CORSO Sviluppare le proprie capacità di conversazione e di comprensione della lingua inglese. RESPONSABILE SCIENTIFICO: Gennaro

Dettagli

API. Documento di specifiche per la codifica del CORPUS DI FRASI. Unità di ricerca dell'università di Pisa Responsabile: Prof.

API. Documento di specifiche per la codifica del CORPUS DI FRASI. Unità di ricerca dell'università di Pisa Responsabile: Prof. API Documento di specifiche per la codifica del CORPUS DI FRASI Unità di ricerca dell'università di Pisa Responsabile: Prof. Giovanna Marotta Introduzione. Nell ambito del progetto CO-FIN API (1999-2001),

Dettagli

La tipologia e gli universali

La tipologia e gli universali La tipologia e gli universali La tipologia studia la variazione interlinguistica; la ricerca sugli universali si occupa di ciò che è comune a tutte le lingue, cioè delle proprietà rispetto alle quali non

Dettagli

Terza proprietà semiotica fondamentale: la articolatezza del significante

Terza proprietà semiotica fondamentale: la articolatezza del significante Terza proprietà semiotica fondamentale: la articolatezza del significante Segni a s.te non articolato e segni a s.te articolato 1. Esempio di codice con segni a s.te non articolato: il codice semaforico

Dettagli

G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio N O Z I O N I F O N D A M E N T A L I 3

G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio N O Z I O N I F O N D A M E N T A L I 3 G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio N O Z I O N I F O N D A M E N T A L I 3 Introduzione 2 L apparato fonatorio è in grado di produrre una quantità enorme di suoni Ma solo pochi fanno parte

Dettagli

Strumenti per la didattica, l educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno. Collana diretta da Dario Ianes

Strumenti per la didattica, l educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno. Collana diretta da Dario Ianes Strumenti per la didattica, l educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno Collana diretta da Dario Ianes Grazia Maria Santoro e Antonella Panero Le coppie minime 2 Attività di riabilitazione

Dettagli

Esercizi di fonetica e fonologia (SOLUZIONI IN FONDO)

Esercizi di fonetica e fonologia (SOLUZIONI IN FONDO) Corso di laurea in Scienze dell Educazione A. A. 2011 / 2012 Istituzioni di Linguistica (M-Z) Dr. Giorgio Francesco Arcodia (giorgio.arcodia@unimib.it) Esercizi di fonetica e fonologia (SOLUZIONI IN FONDO)

Dettagli

ALFABETO NEOEBRAICO. Dario Giansanti

ALFABETO NEOEBRAICO. Dario Giansanti ALFABETO NEOEBRAICO LA LINGUA Dario Giansanti È assai strano il destino della lingua ebraica: dopo la Diaspora, gli Ebrei sparsi per il mondo avevano cominciato a utilizzare le parlate locali, servendosi

Dettagli

1. La fonetica e i suoni delle lingue

1. La fonetica e i suoni delle lingue Corso di laurea in Scienze dell Educazione A. A. 2011 / 2012 Istituzioni di Linguistica (M-Z) Dr. Giorgio Francesco Arcodia (giorgio.arcodia@unimib.it) 1. La fonetica e i suoni delle lingue Lingue verbali:

Dettagli

INTRODUZIONE: IL GERMANICO E LE LINGUE GERMANICHE

INTRODUZIONE: IL GERMANICO E LE LINGUE GERMANICHE INDICE Premessa... XIII Abbreviazioni... XV INTRODUZIONE: IL GERMANICO E LE LINGUE GERMANICHE 1. Le lingue germaniche... 3 1.1 Le lingue germaniche moderne... 3 1.2 Le lingue germaniche antiche e la loro

Dettagli

Sostegno allo sviluppo linguistico nella Scuola dell Infanzia

Sostegno allo sviluppo linguistico nella Scuola dell Infanzia BRUNICO 2010 Sostegno allo sviluppo linguistico nella Scuola dell Infanzia Logopedista Luisa Degasperi. Centro Studi Erickson, Trento. Professionalità dell insegnante Potete contribuire a sostenere lo

Dettagli

[a cura di A. Romano; tratto da: N. MINISSI, M. RIVOIRA, A. ROMANO, in prep., Manuale di Fonetica, Alessandria: Dell Orso] PARTE QUINTA

[a cura di A. Romano; tratto da: N. MINISSI, M. RIVOIRA, A. ROMANO, in prep., Manuale di Fonetica, Alessandria: Dell Orso] PARTE QUINTA [a cura di A. Romano; tratto da: N. MINISSI, M. RIVOIRA, A. ROMANO, in prep., Manuale di Fonetica, Alessandria: Dell Orso] PARTE QUINTA V. Esempi di Analisi Spettrografica 37 Tavola I.: Oscillogramma e

Dettagli

LA FONETICA. Lezione del 2 ottobre 2014

LA FONETICA. Lezione del 2 ottobre 2014 LA FONETICA Lezione del 2 ottobre 2014 La fonetica è la scienza che studia i suoni del linguaggio Va fatta una distinzione preliminare tra Foni= qualsiasi suono di una lingua. Fonemi (quelli che ci interessano

Dettagli

La struttura interna dei segmenti: riflessioni sulla Teoria degli Elementi

La struttura interna dei segmenti: riflessioni sulla Teoria degli Elementi Laura Bafile La struttura interna dei segmenti: riflessioni sulla Teoria degli Elementi 1. Introduzione La Teoria degli Elementi (d ora in poi TdE) è nata all interno di una concezione del linguaggio secondo

Dettagli

I suoni del sanscrito: alfabeto in trascrizione e pronuncia delle parole. Giulio Geymonat website:

I suoni del sanscrito: alfabeto in trascrizione e pronuncia delle parole. Giulio Geymonat website: I suoni del sanscrito: alfabeto in trascrizione e pronuncia delle parole Giulio Geymonat website: www.sanscrito.it 1 www.sanscrito.it 2 La trascrizione È possibile rappresentare i suoni del sanscrito (i.e.

Dettagli

Problemi di Flusso: Il modello del Trasporto

Problemi di Flusso: Il modello del Trasporto Problemi di Flusso: Il modello del rasporto Andrea Scozzari a.a. 2014-2015 April 27, 2015 Andrea Scozzari (a.a. 2014-2015) Problemi di Flusso: Il modello del rasporto April 27, 2015 1 / 25 Problemi su

Dettagli

Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale

Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale Docente: Prof. Santo Marcello Zimbone Collaboratori: Dott. Giuseppe ombino - Ing. Demetrio Zema Lezione n. 6: Teorema di ernoulli moto in condotta dei liquidi

Dettagli

Lezione 12 Argomenti

Lezione 12 Argomenti Lezione 12 Argomenti Costi di produzione: differenza tra costo economico e costo contabile I costi nel breve periodo Relazione di breve periodo tra funzione di produzione, produttività del lavoro e costi

Dettagli

Indicazioni metodologiche

Indicazioni metodologiche Indicazioni metodologiche Metodo Multisensoriale Fono-sillabico MULTISENSORIALE TATTO Il bambino costruisce la lettera con vari materiali: carta vetrata, argilla (scavata-rilevata, costruita) nastro, scotch,

Dettagli

Firenze. Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista Cell: 338 24 72 150 e-mail: alessandra.luci@sosdislessia.it

Firenze. Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista Cell: 338 24 72 150 e-mail: alessandra.luci@sosdislessia.it Dai suoni ai segni delle parole. Potenziare le abilità metafonologiche in continuità tra la scuola dell infanzia e la scuola primaria: il Laboratorio Fonologico Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta

Dettagli

L energia della comunicazione giovanile

L energia della comunicazione giovanile A10 628 Giuseppe Vitolo L energia della comunicazione giovanile Analisi delle produzioni orali e scritte dei giovani giurati del Giffoni Film Festival Copyright MMX ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it

Dettagli

Anno Accademico 2017/2018

Anno Accademico 2017/2018 Anno Accademico 2017/2018 LINGUISTICA GENERALE Anno immatricolazione 2017/2018 Anno offerta 2017/2018 Normativa Dipartimento Corso di studio Curriculum DM270 DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI LINGUE E CULTURE

Dettagli

Linguistica antropologica cod a.a. 2014/2015 Ada Valentini Mat. 3. La fonologia. A. Fonologia segmentale

Linguistica antropologica cod a.a. 2014/2015 Ada Valentini Mat. 3. La fonologia. A. Fonologia segmentale Linguistica antropologica cod. 13151- a.a. 2014/2015 Mat. 3 La fonologia A. Fonologia segmentale (1) Fonologia: si occupa dei suoni usati sistematicamente nelle l. naturali, ne studia l organizzazione

Dettagli

Fondamenti di Linguistica

Fondamenti di Linguistica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA Facoltà di Lettere e Filosofia Lingue e culture straniere occidentali e orientali LINGUISTICA GENERALE Modulo A (9 CFU) Fondamenti di Linguistica PROF.SSA CLARA FERRANTI

Dettagli

4 Fonetica e fonologia

4 Fonetica e fonologia Sonia Cristofaro - Glottologia A/ Linguistica generale A - a.a 2019-20 1 4 Fonetica e fonologia [Materiale di riferimento per questa parte: Per fonetica e fonologia in generale: Canepari 1979: 12-34, 40-55,

Dettagli

Francesca Chiusaroli. Linguistica Generale e Applicata 12 cfu

Francesca Chiusaroli. Linguistica Generale e Applicata 12 cfu Francesca Chiusaroli Linguistica Generale e Applicata 12 cfu L-LIN/01 Glottologia e Linguistica chiusaroli@lettere.uniroma2.it Modulo A Programma LE LINGUE E IL LINGUAGGIO: ELEMENTI DI LINGUISTICA GENERALE

Dettagli

FONDAMENTI DI LINGUISTICA

FONDAMENTI DI LINGUISTICA Università degli Studi di Macerata Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea in Lingue e culture straniere occidentali e orientali L-11 - a.a. 2010-2011 LINGUISTICA GENERALE (MODULO A 9 CFU) FONDAMENTI

Dettagli

Francesca Chiusaroli. Linguistica Generale e Applicata Modulo A. Le lingue e il linguaggio: elementi di linguistica generale. Modulo A Programma

Francesca Chiusaroli. Linguistica Generale e Applicata Modulo A. Le lingue e il linguaggio: elementi di linguistica generale. Modulo A Programma Francesca Chiusaroli Linguistica Generale e Applicata Modulo A Le lingue e il linguaggio: elementi di linguistica generale Modulo A Programma LE LINGUE E IL LINGUAGGIO: ELEMENTI DI LINGUISTICA GENERALE

Dettagli

OBIETTIVI MINIMI. Racconto di esperienze personali con l ausilio di domande stimolo; interventi pertinenti e regolati nelle conversazioni

OBIETTIVI MINIMI. Racconto di esperienze personali con l ausilio di domande stimolo; interventi pertinenti e regolati nelle conversazioni ITALIANO Classe prima as 2018-2019 PERIODO: 1 quadrimestre da Ottobre a Gennaio NUCLEO FONDANTE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA OBIETTIVI MINIMI PROVE MINIME 1. COMUNICARE ORALMENTE a) Intervenire

Dettagli

Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche

Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche Psicologia dello sviluppo Corso I Z C. di L. in Scienze e Tecniche Psicologiche Dott.ssa Paola Cerratti cerratti.psy@hotmail.it Ai fini dell'esame non è necessario studiare le slides contrassegnate dal

Dettagli

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO. Prof. Emanuele Banfi / Prof. Ignazio Mauro Mirto. Modulo 1 Elementi di Fonetica e Fonologia

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO. Prof. Emanuele Banfi / Prof. Ignazio Mauro Mirto. Modulo 1 Elementi di Fonetica e Fonologia PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO Docenti Prof. Emanuele Banfi / Prof. Ignazio Mauro Mirto Insegnamento LINGUISTICA GENERALE Modulo 1 Elementi di Fonetica e Fonologia 1.1. Alfabeti e corrispondenza biunivoca;

Dettagli

LO SVILUPPO FONETICO IN RELAZIONE AGLI STADI DI PRODUZIONE DELLA PAROLA: STUDIO PILOTA DI UNA BAMBINA ITALIANA

LO SVILUPPO FONETICO IN RELAZIONE AGLI STADI DI PRODUZIONE DELLA PAROLA: STUDIO PILOTA DI UNA BAMBINA ITALIANA LO SVILUPPO FONETICO IN RELAZIONE AGLI STADI DI PRODUZIONE DELLA PAROLA: STUDIO PILOTA DI UNA BAMBINA ITALIANA *Sara Giulivi, Claudio Zmarich, **Mario Vayra, Edda Farnetani *Dipartimento di Linguistica,

Dettagli

Betacismo e altre alternanze in dialetti italiani meridionali. Il rafforzamento è l opposto della lenizione?

Betacismo e altre alternanze in dialetti italiani meridionali. Il rafforzamento è l opposto della lenizione? Laura Bafile Betacismo e altre alternanze in dialetti italiani meridionali. Il rafforzamento è l opposto della lenizione? 1. Introduzione L indebolimento e il rafforzamento sono tradizionalmente accomunati,

Dettagli

5.2. Foni e fonemi. Due foni che hanno valore distintivo sono detti fonemi

5.2. Foni e fonemi. Due foni che hanno valore distintivo sono detti fonemi 5.2. Foni e fonemi Due foni che hanno valore distintivo sono detti fonemi Un fonema non «ha» significato in sé, ma contribuisce a differenziare dei significati Un fonema è un segmento fonico che: ha funzione

Dettagli

Tobias Scheer, A Lateral Theory of Phonology. What is CVCV, and why should it be? Berlin. Mouton de Gruyter pp. LIX ISBN

Tobias Scheer, A Lateral Theory of Phonology. What is CVCV, and why should it be? Berlin. Mouton de Gruyter pp. LIX ISBN Vol. 2 (2008) 20/31 Tobias Scheer, A Lateral Theory of Phonology. What is CVCV, and why should it be? Berlin. Mouton de Gruyter. 2004. pp. LIX + 854. ISBN 3-11-017871-0. A Lateral Theory of phonology non

Dettagli

Promemoria operativo piano lavoro

Promemoria operativo piano lavoro Promemoria operativo piano lavoro Premessa Per preparare un piano di lavoro è indispensabile ricordarsi che il riferimento di partenza è lo sviluppo fisiologico della comunicazione verbale ed extraverbale

Dettagli

GLI UNIVERSALI LINGUISTICI

GLI UNIVERSALI LINGUISTICI GLI UNIVERSALI LINGUISTICI Universali assoluti: sanciscono la presenza (o l assenza) di una particolare proprietà in ogni lingua storico-naturale, senza fare riferimento ad alcun altro parametro e senza

Dettagli

1. I suoni dell italiano (e non solo) 1.1 Vocali. Italiano standard: sistema eptavocalico. [i] alta, anteriore, non arrotondata cani, libro, lingua

1. I suoni dell italiano (e non solo) 1.1 Vocali. Italiano standard: sistema eptavocalico. [i] alta, anteriore, non arrotondata cani, libro, lingua Corso di laurea in Scienze dell Educazione A. A. 2011 / 2012 Istituzioni di Linguistica (M-Z) Dr. Giorgio Francesco Arcodia (giorgio.arcodia@unimib.it) 1. I suoni dell italiano (e non solo) 1.1 Vocali

Dettagli

Sulla base del parametro costruttivo la scrittura di distingue in: Preconvenzionale. Convenzionale

Sulla base del parametro costruttivo la scrittura di distingue in: Preconvenzionale. Convenzionale Sulla base del parametro costruttivo la scrittura di distingue in: Preconvenzionale Convenzionale Prerequisiti all apprendimento PREREQUISITI ESECUTIVI Sono i prerequisiti che si attengono alla realizzazione

Dettagli

PRELIMINARI FONETICI (Serianni, pp. 15-26)

PRELIMINARI FONETICI (Serianni, pp. 15-26) PRELIMINARI FONETICI (Serianni, pp. 15-26) GRAFEMA:la più piccola unità distintiva del sistema di scrittura di una lingua (segno grafico, lettera dell'alfabeto, che rappresenta un fonema) Rappresentazione

Dettagli

LATINO E GRECO. TEMPI DI RICONSEGNA DEGLI ELABORATI SCRITTI E DEI TEST OGGETTIVI: entro 15 giorni.

LATINO E GRECO. TEMPI DI RICONSEGNA DEGLI ELABORATI SCRITTI E DEI TEST OGGETTIVI: entro 15 giorni. LATINO E GRECO TEST D INGRESSO Non essendovi prerequisiti specifici, il test d ingresso è quello già somministrato per italiano. OBIETTIVI DA CONSEGUIRE NEL BIENNIO CONOSCENZE: - Morfologia (articolo per

Dettagli

Auricolare Bluetooth con display LCD Per cellulari Bluetooth

Auricolare Bluetooth con display LCD Per cellulari Bluetooth Auricolare Bluetooth con display LCD Per cellulari Bluetooth Descrizione Il SUPERTOOTH NANO è un auricolare Bluetooth con display LCD. Il display LCD visualizza il numero del chiamante e lo stato delle

Dettagli

Esercizi di fonetica e fonologia (SOLUZIONI IN FONDO)

Esercizi di fonetica e fonologia (SOLUZIONI IN FONDO) Corso di laurea in Scienze dell Educazione A. A. 2013 / 2014 Istituzioni di Linguistica (M-Z) Dr. Giorgio Francesco Arcodia (giorgio.arcodia@unimib.it) Esercizi di fonetica e fonologia (SOLUZIONI IN FONDO)

Dettagli

informatica di base per le discipline umanistiche

informatica di base per le discipline umanistiche informatica di base per le discipline umanistiche vito pirrelli Istituto di Linguistica Computazionale CNR Pisa Dipartimento di linguistica Università di Pavia sesta lezione: la dinamica del testo vito

Dettagli

BFLR A Alfonso D'Agostino LO SPAGNOLO ANTICO SINTESI STORICO-DESCRITTIVA. edizioni U.niuz'iiitaxU di J-ttizit economia J->iiitto

BFLR A Alfonso D'Agostino LO SPAGNOLO ANTICO SINTESI STORICO-DESCRITTIVA. edizioni U.niuz'iiitaxU di J-ttizit economia J->iiitto BFLR A 351667 Alfonso D'Agostino LO SPAGNOLO ANTICO SINTESI STORICO-DESCRITTIVA edizioni U.niuz'iiitaxU di J-ttizit economia J->iiitto INDICE ABBREVIATURE 1. Principali abbreviature usate, p. 11 n INTRODUZIONE

Dettagli

Appendice. Le realizzazioni del nesso /lj/ nel Fiumorbu

Appendice. Le realizzazioni del nesso /lj/ nel Fiumorbu Le realizzazioni del nesso /lj/ nel Fiumorbu Abbiamo già osservato che, coerentemente con il fatto che la retroflessione non si è applicata al contesto /lj/ nel dialetto del Fiumorbu, non si registrano

Dettagli

IL FENOMENO DELLA QUANTITA VOCALICA IN UNA VARIETA DI ITALO-ROMANZO SETTENTRIONALE. ASPETTI E PROBLEMI

IL FENOMENO DELLA QUANTITA VOCALICA IN UNA VARIETA DI ITALO-ROMANZO SETTENTRIONALE. ASPETTI E PROBLEMI IL FENOMENO DELLA QUANTITA VOCALICA IN UNA VARIETA DI ITALO-ROMANZO SETTENTRIONALE. ASPETTI E PROBLEMI Arianna Uguzzoni Alma Mater Studiorum-Universit Università di Bologna 1 OBIETTIVI DELL INTERVENTO

Dettagli

Lezione 12 Il problema dell impresa: La ricerca del massimo profitto e l offerta

Lezione 12 Il problema dell impresa: La ricerca del massimo profitto e l offerta Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 12 Il problema dell impresa: La ricerca del massimo profitto e l offerta Facoltà di Scienze della Comunicazione Università

Dettagli

Percorso fonologico dall Infanzia alla Primaria

Percorso fonologico dall Infanzia alla Primaria Percorso fonologico dall Infanzia alla Primaria PERCHE' QUANDO COME COSA 4 settembre 2014 Alessandra Scabia Nel momento in cui si appresta ad imparare a scrivere nel sistema alfabetico, il bambino deve

Dettagli

LINGUA E CULTURA GRECA PROGRAMMA SVOLTO CLASSE IV B ANNO SCOLASTICO

LINGUA E CULTURA GRECA PROGRAMMA SVOLTO CLASSE IV B ANNO SCOLASTICO LINGUA E CULTURA GRECA PROGRAMMA SVOLTO CLASSE IV B ANNO SCOLASTICO 2017-2018 Libro di testo: P. Agazzi, M. Villardo Ellenistì, Corso di lingua e cultura greca, Manuale ed Esercizi vol.1, Zanichelli 2014,

Dettagli

Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista Cell: 338 24 72 150 Firenze e-mail: alessandra.luci@sosdislessia.it

Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista Cell: 338 24 72 150 Firenze e-mail: alessandra.luci@sosdislessia.it Dr.ssa Alessandra Luci Psicologa/Psicoterapeuta Logopedista Cell: 338 24 72 150 e-mail: alessandra.luci@sosdislessia.it Linee Guida Allegate al Decreto Attuativo 5669, Luglio 2011 Le capacità cognitive

Dettagli

L italiano regionale. Lezione del 13 novembre 2014

L italiano regionale. Lezione del 13 novembre 2014 L italiano regionale Lezione del 13 novembre 2014 A proposito del dialetto tra i giovani, a p. 52 del libro di testo (Marcato) si legge: Il dialettalismo, in qualche caso, può non essere diretto nel senso

Dettagli

Università degli Studi di Padova. Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari. Corso di Laurea Magistrale in Linguistica.

Università degli Studi di Padova. Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari. Corso di Laurea Magistrale in Linguistica. Università degli Studi di Padova Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari Corso di Laurea Magistrale in Linguistica Classe LM-39 Tesi di Laurea Potenzialità e limiti della Teoria degli Elementi Un

Dettagli

Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2010/2011 TECNOLOGIA.

Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2010/2011 TECNOLOGIA. Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2010/2011 TECNOLOGIA Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi

Dettagli

F.S. Pera Fumo Gola Biro Barca Fonte Strada Grande Carota Divano Balena Melone Scatola Candela Mandorla Fantasma. "La scuola fa bene a tutti"

F.S. Pera Fumo Gola Biro Barca Fonte Strada Grande Carota Divano Balena Melone Scatola Candela Mandorla Fantasma. La scuola fa bene a tutti 125895 F.S. Pera Fumo Gola Biro Barca Fonte Strada Grande Carota Divano Balena Melone Scatola Candela Mandorla Fantasma "La scuola fa bene a tutti" Pera Fumo Gola Biro Barca Fonte Strada Grande Carota

Dettagli

6 Il mutamento fonetico

6 Il mutamento fonetico Sonia Cristofaro - Glottologia A - a.a 2008-9 1 6 Il mutamento fonetico 6.1 Alcune nozioni preliminari di fonetica e fonologia [Materiale di riferimento per questa parte: Canepari 1979: 12-34, 40-55, 118-23]

Dettagli

Linguistica generale. a.a Federica Da Milano

Linguistica generale. a.a Federica Da Milano Linguistica generale a.a. 2014-2015 Federica Da Milano La famiglia delle lingue sonotibetane Più di 300 lingue distribuite tra Cina, Myanmar, Thailandia, Bhutan, Nepal, alcuni stati del nord-est dell'india

Dettagli

APPUNTI DI LINGUISTICA GERMANICA a.a

APPUNTI DI LINGUISTICA GERMANICA a.a APPUNTI DI LINGUISTICA GERMANICA a.a. 2016-17 VOCALISMO IN SILLABA TONICA Triangolo vocalico indoeuropeo: vocali brevi vocali lunghe i u ī ū e o ē ō a ā Triangolo vocalico germanico (II-I sec. a.c.): vocali

Dettagli

Prova di commutazione e la nozione di coppia minima

Prova di commutazione e la nozione di coppia minima FONOLOGIA Definizione di fonema e coppia minima, Regole di Trubekoj e allofoni. Inventario fonematico dell italiano. Teoria dei tratti distintivi Regole fonologiche. FONO vs. FONEMA FONO: suono producibile

Dettagli

2. Variabilità mediante il confronto di valori caratteristici della

2. Variabilità mediante il confronto di valori caratteristici della 2. Variabilità mediante il confronto di valori caratteristici della distribuzione Un approccio alternativo, e spesso utile, alla misura della variabilità è quello basato sul confronto di valori caratteristici

Dettagli

Griglia osservativa per la rilevazione alunni BES/DSA. Scuola. Plesso..

Griglia osservativa per la rilevazione alunni BES/DSA. Scuola. Plesso.. Griglia osservativa per la rilevazione alunni BES/DSA Alunno/a Classe. Sez. Periodo di osservazione Scuola. Plesso.. Docenti compilatori. ESPRESSIONE ORALE SEMPRE SPESSO QUALCHE VOLTA MAI Comprende la

Dettagli

NN H R D T F N L N H N. T N D D TR D TT. NT N L N P D V 6 0 n r t d n : T P bl D n, l d t z d th tr t. r pd l

NN H R D T F N L N H N. T N D D TR D TT. NT N L N P D V 6 0 n r t d n : T P bl D n, l d t z d   th tr t. r pd l NN H R D T F N L N H N. T N D D TR D TT. NT N L N P D V 6 0 n r t d n 20 0 08 20: T P bl D n, l d t z d http:.h th tr t. r pd l PR PR T L TT R R Â p r ht 60 b d P d v t p t n t l Pr nt d n t l T p. rt

Dettagli

Dalla accoglienza al piano di lavoro come sviluppare la metodologia SELL? Lucia Maddii- IRRE Toscana

Dalla accoglienza al piano di lavoro come sviluppare la metodologia SELL? Lucia Maddii- IRRE Toscana Dalla accoglienza al piano di lavoro come sviluppare la metodologia SELL? Lucia Maddii- IRRE Toscana Il curricolo linguistico Integrazione di un programma e di un corpus linguistico e culturale con l aggiunta

Dettagli

Comunicazione Vs. Linguaggio

Comunicazione Vs. Linguaggio Comunicazione Vs. Linguaggio Comunicazione: rete di scambi di informazioni e di relazioni sociali sirealizzaall internodiungruppo(naturasociale) ne costituisce la base dell interazione e delle relazioni

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI TESI DI LAUREA IN FISICA ALGORITMI PER LA DIVISIONE DEL SEGNALE VERBALE IN UNITA SILLABICHE RELATORI: chiar.mo

Dettagli

Informatica per la comunicazione" - lezione 5 -

Informatica per la comunicazione - lezione 5 - Informatica per la comunicazione" - lezione 5 - 0 1 2 Come si sarà notato, nella tabella che permette la codifica dei colori, non tutte le sfumature sono presenti. Basta prendere due quadrati adiacenti

Dettagli

CURRICOLO DISCIPLINARE di LATINO

CURRICOLO DISCIPLINARE di LATINO Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "Archimede" Rosolini (SR) a.s. 2018/2019 CURRICOLO DISCIPLINARE di LATINO LICEO SCIENTIFICO, SCIENZE UMANE, LINGUISTICO DIPARTIMENTO DI LETTERE, DISEGNO E STORIA

Dettagli

Teoria dei Giochi Cooperativi

Teoria dei Giochi Cooperativi Politecnico di Milano Definizione di gioco cooperativo Un gioco è cooperativo se gli accordi tra i giocatori possono ritenersi vincolanti. Esempi 1 Suddividere le spese all interno di un condominio 2 suddividere

Dettagli

La nascita delle forme verbali perifrastiche nelle lingue romanze

La nascita delle forme verbali perifrastiche nelle lingue romanze La nascita delle forme verbali perifrastiche nelle lingue romanze Premesse generali: Tempo: collocazione temporale del discorso (in genere rispetto al momento dell'enunciazione) Es. presente passato futuro

Dettagli

Scuola di Dottorato: SCIENZE LINGUISTICHE, FILOLOGICHE E LETTERARIE. Indirizzo: FILOLOGIA CLASSICA. n._0. n._4

Scuola di Dottorato: SCIENZE LINGUISTICHE, FILOLOGICHE E LETTERARIE. Indirizzo: FILOLOGIA CLASSICA. n._0. n._4 Indirizzo: FILOLOGIA CLASSICA Durata Dipartimento di DISCIPLINE LINGUISTICHE, COMUNICATIVE E DELLO Posti a n._4 09/10/2009 ore 09:30 - Dipartimento di Scienze del Mondo Antico - Piazza Capitaniato, 7 -

Dettagli

La durata consonantica nel dialetto di Lizzano in Belvedere (BO)

La durata consonantica nel dialetto di Lizzano in Belvedere (BO) La durata consonantica nel dialetto di Lizzano in Belvedere (BO) Michele Loporcaro Rachele Delucchi Nadia Nocchi Tania Paciaroni Stephan Schmid AISV 2 Salerno, 2 dicembre 2005 Loporcaro et al. / 1 Scopo

Dettagli

I RADICALI QUADRATICI

I RADICALI QUADRATICI I RADICALI QUADRATICI 1. Radici quadrate Definizione di radice quadrata: Si dice radice quadrata di un numero reale positivo o nullo a, e si indica con a, il numero reale positivo o nullo (se esiste) che,

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CRITERI DI VALUTAZIONE PER OGNI DISCIPLINA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CRITERI DI VALUTAZIONE PER OGNI DISCIPLINA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CRITERI DI VALUTAZIONE PER OGNI DISCIPLINA ITALIANO SCRITTO - TEMA Coerente e organica, totalmente rispondente alla tipologia della traccia Coerente, rispondente alla tipologia

Dettagli

Parte V: Rilassamento Lagrangiano

Parte V: Rilassamento Lagrangiano Parte V: Rilassamento Lagrangiano Tecnica Lagrangiana Consideriamo il seguente problema di Programmazione Lineare Intera: P 1 min c T x L I Ax > b Cx > d x > 0, intera in cui A = matrice m x n C = matrice

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A.S. 2018/19

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A.S. 2018/19 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A.S. 2018/19 PROF. VINTI ANNA RITA.. CLASSE IV F. MATERIA LATINO. Finalità Sviluppo dell interesse per il patrimonio culturale classico come una delle radici da cui si è sviluppata

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ISTITUTO COMPRENSIVO 1 DI MODENA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE (ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA, MUSICA, ARTE) CLASSI PRIME A.S. 2017/2018 LINEE METODOLOGICHE LINGUA ITALIANA L insegnamento della lingua

Dettagli

La scrittura. I sistemi di scrittura più diffusi: - sistemi ideografici / logografici: un simbolo > un concetto es. cinese, geroglifici, ecc.

La scrittura. I sistemi di scrittura più diffusi: - sistemi ideografici / logografici: un simbolo > un concetto es. cinese, geroglifici, ecc. La scrittura I sistemi di scrittura più diffusi: - sistemi ideografici / logografici: un simbolo > un concetto es. cinese, geroglifici, ecc. - sistemi sillabici: un simbolo > una sillaba es. loma, (Liberia

Dettagli

Qualità di voce e indebolimento consonantico: un caso di correlazione in Scouse? Massimiliano Barbera & Marlen Barth

Qualità di voce e indebolimento consonantico: un caso di correlazione in Scouse? Massimiliano Barbera & Marlen Barth Qualità di voce e indebolimento consonantico: un caso di correlazione in Scouse? Massimiliano Barbera & Marlen Barth Scouse Scouse = varietà di inglese parlata a Liverpool Probabile origine irlandese (onda

Dettagli

Programmi di Fonetica Applicata

Programmi di Fonetica Applicata Programmi di Fonetica Applicata LIVELLO 1 Natura e produzione pratica del suono Percezione ed acustica Una prospettiva generale dei suoni inglesi Le cavità di Risonanza - L alfabeto e la trascrizione fonologica

Dettagli

LABORATORIO Corso di Pedagogia Speciale Prof.ssa Zappaterra GRUPPO 7. I bambini con problemi di comportamento

LABORATORIO Corso di Pedagogia Speciale Prof.ssa Zappaterra GRUPPO 7. I bambini con problemi di comportamento Scuola di Studi Umanistici e della Formazione CdS Scienze della Formazione Primaria LABORATORIO Corso di Pedagogia Speciale Prof.ssa Zappaterra GRUPPO 7 I bambini con problemi di comportamento Lucia Donata

Dettagli

Risoluzione di problemi ingegneristici con Excel

Risoluzione di problemi ingegneristici con Excel Risoluzione di problemi ingegneristici con Excel Problemi Ingegneristici Calcolare per via numerica le radici di un equazione Trovare l equazione che lega un set di dati ottenuti empiricamente (fitting

Dettagli