La politica sanitaria della Regione Lombardia a favore delle persone con diabete

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1 Giornate Diabetologiche Luinesi La politica sanitaria della Regione Lombardia a favore delle persone con diabete Maurizio Bersani U.O. Programmazione e Sviluppo Piani Direzione Generale Sanità - Regione Lombardia Maccagno, 20 aprile 2012

2 Sommario Contesto sanitario Regole di sistema Risorse Reti di Patologia Diabete

3 Complessità Sistema sanitario e sociosanitario Natura delle patologie, loro stadio ed evoluzione, necessità assistenziali Capacità di assistere e curare dipende da sintesi tra competenze, abilità, sensibilità individuali e meccanismi di interazione organizzativa Caratterizzati sottoinsiemi interagenti e interdipendenti ciascuno con logiche e interessi particolari Domanda popolazione che esprime bisogno di salute Offerta produce prestazioni Finanziamento raccoglie e distribuisce le risorse necessarie

4 La Regione Lombardia Kmq, ab operatori sanitari MMG e PLS farmacie 220 ospedali, 24 IRCCS strutture ambul. Priv. 4,5 pl x ab.

5 La Regione Lombardia 17.8 Mld budget ,9 Mln ricoveri 160 Mln prestazioni ambul. 60 Mln ricette farmac. 10% delle prestaz.: per non lombardi (50% in oncol., cardiocer.) 3,8% mobilità passiva

6 La REGIONE e le REGOLE 2 Processo di programmazione e controllo Programmazione strategica Programmazione annuale Sistema Regionale di Controllo e Valutazione economico - finanziaria Tavolo nazionale Programma regionale di sviluppo Piano socio sanitario regionale Documento di programmazione economico finanziaria Obiettivi di mandato dei DD.GG. Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale ( Regole ) - Determinazione dei singoli obiettivi economici e non economici ed approvazione del Bilancio preventivo Obiettivi annuali dei DD.GG Monitoraggio economico, finanziario, e delle attività, delle Aziende sanitarie Certificazioni trimestrali di rispetto dell obiettivo di equilibrio economico ai sensi LR n. 31/97 e Intesa Stato Regioni del 23/3/2005 Tavoli di monitoraggio (spesa sanitaria, LEA) delle Regioni DG. SANITA 6

7 La REGIONE e le REGOLE 4 Programmazione strategica Programma regionale di di sviluppo Documento di di programmazione economico finanziaria regionale (aggiornamento annuale) (aggiornamento annuale) Piano Piano socio socio sanitario regionale Obiettivi di di mandato dei dei DD.GG. DD.GG. DG. SANITA 7

8 La REGIONE e le REGOLE 5 Programmazione annuale Regole di di sistema per per l anno l anno in in corso corso Obiettivi aziendali di di interesse regionale Decreti Decreti di di assegnazione risorse risorse economiche Adozione Bilancio preventivo annuale DG. SANITA 8

9 La REGIONEe le REGOLE 3 Le REGOLE Valgono le regole non modificate Ogni anno: Affinamento, Aggiornamento, Estensione di Regole esistenti (Finanziamento, Tariffazione, Negoziazione, Sistema dei controlli, Tempi di attesa, carta SISS, ) Nuove regole (Indirizzi di Programmazione, Farmaceutica, Piani Regionali (Oncologia, Cardiologia), ) DGR: Determinazioni in ordine alla gestione del SSR Obiettivi dei DDGG ASL e AAOO 2011 CReG, MAAC DG. SANITA

10 Evoluzione Anni 90 - Cambiamento - 502/92 Risorse Alcuni anni dopo introduzione SSN il quadro viene nettamente mutato dalla legge delega 421 del 1992 e dai decreti legislativi Gli imperativi della finanza pubblica in crisi hanno imposto un rovesciamento di fronte Gli obiettivi di salute vanno fissati e devono garantire a tutti determinati livelli di assistenza, in coerenza con le risorse disponibili - finanziamento DG. SANITA

11 Risorse - FSN IL FONDO SANITARIO NAZIONALE E COSTRUITO A PARTIRE DALLE TASSE Parte corrente (Min. Tesoro): spese di funzionamento IRPEF, IRAP,, imposte regionali (50%) Integrazione Stato (40%) Partecipazione Regioni Statuto Spec. (5%) Entrate proprie (ASL, AO: Ticket) (5%) Conto capitale (Min. Bilancio): spese di investimento Min. Salute: non ha poteri di spesa DG. SANITA

12 Quanto? OGGI: A. Il Finanziamento del sistema Finanziamento corrente: circa 107 mld (2011) (dipende da cosa consideriamo nel finanziamento) Spesa: mld? (molte incertezze regionali) Perché spesa > finanziamento? o Sottofinanziamento? o Sovraspesa? In questi anni messe molte risorse in sanità: o 35 mld nel 1990 (rallentamento dal 2008) o Dal 5,1% al 7% del PIL

13 A. Il Finanziamento del sistema Finanziamento e Spesa SSN per la gestione corrente Pubblica Finanziamento Variazione annua - 7,51 8,03 7,21 4,21 % su PIL 5,09 5,18 5,74 6,38 7,00 Spesa Variazione annua - 3,51 8,79 7,59 3,32 Disavanzo % su Finanziam. - 19,37-2,05-4,82-6,30-3,06 Privata Variazione annua - 19,74 8,18 2,39 2,09 Totale Variazione annua - 6,33 8,63 6,25 3,05 % su PIL 7,40 7,20 8,10 8,70 9,20

14 Evoluzione al 2011

15 Costi standard Vari enti varie visioni Corte dei conti regioni Costi SSN FSN FSN FSN - 12 mld -2 mld Appropriatezza Inappropriatezza Extra costi disavanzo

16 Il Finanziamento del sistema Per fare cosa? Finanziamento agganciato ai LEA: Cosa sono i LEA? o Praticamente tutto a tutti (gratis, con ticket: 2-3%) Alternativa: Fare scelte di priorità o Fasce deboli: stranieri, poveri, deprivati; cronici, disabili, malati gravi;? o Appropriatezza? Revisione LEA? o Ospedale vs territorio? Su chi devono ricadere le scelte di priorità? o Cittadino (- LEA, + ticket), Aziende (efficienza),

17 Il Finanziamento del sistema A chi (Regioni)? Se si applicano Costi Standard: Attesa: più soldi alle regioni virtuose Decreto: a breve nulla si muove (dibattito: chi è il benchmark [inutile, problema di immagine]) Se il FSN cambia: si vedrà A chi (ASL)? Decidono le Regioni (metodi e strumenti): Diversità regionali Sono garantiti i LEA?

18 Sistemi sanitari Tendenze strutturali Costante aumento delle aspettative di vita Modifiche nel mix delle patologie prevalenti e conseguenze su intensità e durata dei bisogni di assistenza con forte impatto sociale Evoluzione qualitativa e incremento quantitativo della domanda sanitaria anche a seguito di più evoluta cultura sanitaria e propensione al consumo Evoluzione delle conoscenze sanitarie Evoluzione delle tecnologie sanitarie Sviluppo della ICT, elimina le distanze nella fruizione dei dati e massimizza circolazione delle informazioni Tensioni sul fronte economico-finanziario per la scarsità di risorse Cambiamenti istituzionali e cambiamenti organizzativi

19 Caratteristiche dei Servizi Sanitari Elevato tasso di personalizzazione e difficoltà nella standardizzazione Elevata differenzazione di tipologie e figure professionali Richiesta di elevata circolarità delle informazioni Importante incidenza di professionalità esterne al luogo di attuale erogazione del servizio Forte livello di autonomia professionale Atteggiamenti autoreferenziali per le dimensioni dell autonomia, l asimmetria informativa e la trasversalità dei contenuti professionali Necessità di forte integrazione orizzontale di professionalità Necessità di gestione integrata delle aree di sovrapposizione e delle reciproche relazioni Importante sviluppo e innovazione, necessità di flessibilità e capacità di anticipazione e adattamento

20 Criteri di progettazione e organizzazione dei Sistemi Sanitari Consolidamento della funzione di committenza e interpretazione dei bisogni centrando l attenzione sul cittadino Progettazione e gestione di modalità diffuse di governo clinico massimizzando efficacia organizzativa e qualità delle prestazioni verso la presa in carico complessiva e la continuità assistenziale innalzando l efficacia e l appropriatezza dei servizi offerti Aumento dei livelli di efficienza nella allocazione e appropriato utilizzo delle risorse Integrazione delle diverse competenze professionali e mission delle organizzazioni in cui operano Adozione di una organizzazione flessibile a rete

21 Evoluzione Epidemiologica Mutamenti Istituzionali Nuove Tecnologie Organizzazioni Sanitarie Attori Professionisti e organizzazioni complesse Coordinamento Intra ed interorganizzativo Logica della Rete Progressiva Specializzazione Competenze Integrate Risponde a: Progressiva specializzazione Esigenza di integrazione delle autonomie Evoluzione verso le Reti Sanitarie

22 GAT proporre LLGG regionali per la gestione del paziente ed elaborare le note applicative che uniformino gli interventi di prevenzione, diagnosi e cura, quale proposta di governo regionale, formulare proposte propedeutiche alla creazione di una specifica retedi Patologia, individuare e opportunamente classificare le strutture che a livello regionale trattano queste patologie, promuovere percorsi e iniziative per il miglioramento continuo.

23 F.S.E. RETE EU Territoriale ROL EPI-network EUOL Malattie rare Rete udito Rete neonatologia REL Rete nefropatie Registro STEMI Registro STROKE Piattaforma delle reti SISS Reti Sanitarie Regionali Reti Sanitarie Regionali

24 Fattori di complessità organizzativa: INTERDIPENDENZA Area Sociosanitaria Accelerazione processi apprendimento Strutture Riabilitative Specializzazione Complessità e difficoltà organizzative PAZIENTE Assistenza Domiciliare Strutture Ospedaliere Medici Specialisti Distretti Sanitari Interdipendenza Servizi Ambulatoriali MMG - PLS Le Organizzazioni Sanitarie

25 Aspetti della continuità delle cure. Caratteristiche del paziente Patologia prevalente/comorbidità complessità/impegno assistenziale o clinico Continuità dell informazione Trasferimento delle informazioni Contenuto delle informazioni Continuità della relazione Natura della relazione fra erogatore e paziente Caratteristiche e durata della cura Continuità della gestione Percorsi di cura Nursing Flessibilità

26 Analisi e soluzioni di politica sanitaria Regione Lombardia Il diabeteèfattore di rischio e causa importante di morbosità, invaliditàe mortalitànel mondo occidentale e assorbe un quantitativo rilevante di risorse. Dimensioni su base anno scala lombarda residenti Popolazione diabetica Tasso 5% in aumento Esenti (88% diabetici) Consumatori di farmaci (95% popolazione) Costo medio anno pz

27 Diabete -alcune dimensioni n. pazienti -comorbidità ANNO n. pz deceduti diabete IRC cardiopatia

28 Diabete -alcune dimensioni valori economici ANNO n. soggetti importo totale importo medio totale

29 Diabete -alcune dimensioni valori economici ANNO n. AMB TOT_SDO FAR DO DH totale

30 GAT -Diabete REGIONE Esercita il ruolo di governo, indirizza, coordina e monitora gli interventi Certifica l attuazione del Piano Nazionale della Prevenzione coordinato dal CCM GAT supporta per gli aspetti tecnico scientifici linee di attività Organizzazione Definizione di PDTA Gestione Monitoraggio Qualità Formazione

31 Documenti elaborati dal GAT Costituzione di una Rete diabetologica Uniformitàe appropriatezza prescrittiva dei microinfusori Proposte di MAAC Il Diabete di tipo 1 Il Diabete di tipo 2 complicato Il Diabete di tipo 2 scompensato Microinfusori Il Diabete nell anziano e nel paziente fragile Il paziente diabetico neodiagnosticato L Educazione Terapeutica individuale e di gruppo Il Diabete in Gravidanza e la Gravidanza nelle donne diabetiche

32 GAT - Prospettive Formalizzazione del Documento della Rete diabetologica con valorizzazione del documento di visione professionale AMD-SID Identificazione di indicatori di ambito diabetologico con riferimento alla continuità assistenziale e alla appropriatezza Adattare MAAC alle esperienze giàin corso in alcune ASL e AAOO, IRCCS e formalizzazione

33 Reti Sanitarie Regionali Le reti di patologia nella strategia gestionale della Regione Lombardia. Conclusioni L organizzazione in rete costituisce un passaggio qualificante e in grado di garantire omogeneità territoriale per le attivitàdi diagnosi e di cura per patologie caratterizzate da elevata complessità, consente al paziente di orientarsi in modo sempre piùconsapevole all'interno di percorsi assistenziali di tipo specialistico di elevata complessità favorisce la diffusione di conoscenze tra i professionisti -specialisti, MMG/PLS, altri professionisti -permettendo loro di indirizzarsi verso le opzioni terapeutiche piùappropriate. Valorizza la progressiva specializzazione Promuove esigenza di integrazione delle autonomie

34 Marc Chagall: Il Violinista Grazie per l attenzione e l ospitalità

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