Università degli Studi di Modena & Reggio Emilia Dipartimento di Scienze della Vita

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Fausta Nobile
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1 Data: 04/11/2015 Carico Glicemico La curva da carico di glucosio è stata effettuata su sei soggetti sani, tre maschi e tre femmine, mediante tre prelievi di sangue preceduti da un pre-screenig con glucometro (prelievo di sangue capillare dal polpastrello) per accertarsi che la glicemia a digiuno sia inferiore a 126 mg/dl (in caso di glicemia superiore a 126 mg/dl il test non viene eseguito). Nei tre giorni precedenti i soggetti hanno seguito la dieta abituale (dieta libera contenente almeno 150 g di carboidrati al giorno) e mantenuto la consueta attività fisica. Prima dell'esame sono stati a digiuno da almeno 8 ore (non più di 12 ore). Il test non è stato effettuato in presenza di malattie intercorrenti come influenza, stati febbrili, infezioni recenti, trattamenti con farmaci salvavita o recenti interventi chirurgici. Il glucosio è stato bevuto e la pasta mangiata in un tempo massimo di circa 5 minuti dopo il prelievo basale. Non si è bevuto per almeno 60 minuti dopo l assunzione del glucosio o della pasta. Poi, fino al termine dell esame, si è assunta solo una moderata quantità di acqua a temperatura ambiente. Durante il test i soggetti sono rimasti seduti, non hanno mangiato nè fumato e non si sono allontanati dal locale del prelievo. Modalità operative Prelievo Basale. Somministrazione di 50 g di glucosio in 300 ml di acqua o di 71 g (pari a 50 di carboidrati) di pasta Barilla o Dolce vita previa cottura per 11, senza sale e scondita. Secondo prelievo dopo 30 per glucosio e 60 per la pasta. Terzo prelievo dopo 60 per glucosio e 120 per la pasta. Quarto prelievo dopo 120 per glucosio e 240 per la pasta. 1

2 Risultati sperimentali Glucosio sangue mg/dl! "#$%&$'(! )*! +!,! )-!./! -0!! 1$2&3!.4!,+5 678,9.:9!;<=!>#?!!!"# $"%# $""# &'# (%# $")# $$*# # $"$# $$# $$ %"#+,-# $**# $.$# $%)# $*"# $&%# $*/# # $'%# /"# $/ '"#+,-# $&$# $%*# $")# $/*# $.(# $))# # $./# /'# $& $/"#+,-# &&# $%/# &"# &"# (%# $$"# # (*# /"# /$ $&"#+,-# # ("# # "#$%&$'(! )*! +!,! )-!./! -0!! "-.@-!A-*:77-!;B=!>#?!!!"# $$"# (*# &"# ("# $""# $"'# # (*# $$# $$ '"#+,-# $..# $.$# $")# $"*# $/&# $.$# # $/&# $&# $. $/"#+,-# $%&# $"&# $".# $"*# $$"# $/$# # $$)# $%# $$ /."#+,-# $"&# ()# $""# (/# (*# $$&# # $"/# $"# $" # "#$%&$'(! )*! +!,! )-!./! -0!! "-.@-!4(%C$!+&D3!;B=!>#?!!!"# $$)# $""# (&# $"(# $$)# $/"# # $$"# (# & '"#+,-# $)&# $/(# $/.# $%'# $/)# $%%# # $%.# $%# ( $/"#+,-# $$&# $"%# $$$# $"%# $$&# $/%# # $$%# &# * /."#+,-# $$(# &(# ("# (*# $$$# $"(# # $"%# $/# $/ Calcolo dell'indice Glicemico Per ottenere l'indice glicemico si sono calcolate le differenze tra i valori di glicemia ottenuti e il valore basale corrispondente (t0). Con i valori! mg/dl di glicemia si sono calcolati i valori medi per ciascun trattamento e a ciascun tempo dalla somministrazione. Con i valori medi si sono costruite le curve di andamento della glicemia. La significatività statistica della differenza dei valori di Dolcevita verso il glucosio e verso la pasta normale è stata dimostrata mediante il test del T di Student per dati appaiati. 2

3 Mediante la sommatoria delle aree dei trapezi si è calcolata l'area sotto la curva (AUC). Ponendo = 100 l'auc del trattamento del glucosio si è calcolato l'indice glicemico: IG= AUC prodotto/ AUC glucosio * 100 3

4 4

5 31!%."1$*&!"##%&&'#,)".,%&& )!"!# (!"!#!"#$%&'#()*+,*&-.'/!#0& '!"!# &!"!# %!"!# $!"!#!"!#!# &!# )!# *!# $%!# $(!# $+!# %$!# %'!#.,1(2&,-./0120## 34154# :# 70-/:;254# 5

6 ()*(+,$-.(+,/(+0$$ *""# )"# ("# '"# &"#!""#"$ %"# %&#!$ $"#!"# +,-./01/# 23043# /83,9# ''#"$ 6/,.9:143# 6

7 Conclusioni I risultati sono molto buoni e il numero di soggetti arruolati per lo studio risulta appropriato in quanto le differenze sono statisticamente significative (p < 0.05 e 0.01). Rispetto alla pasta di controllo Barilla, nelle stesse condizioni sperimentali, la pasta Dolce Vita presenta un indice glicemico minore del 32.4% statisticamente significativo che dimostra una minore velocità di digestione e assorbimento dei carboidrati e il loro conseguente effetto sulla glicemia. Prof. Nicola Volpi, via Campi 213/d Università di Modena & Reggio Emilia, Modena 7

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