Università di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno Corso di Laurea in Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici. Anno Accademico: 2014/15

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1 Università di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno Corso di Laurea in Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici Anno Accademico: 2014/15 CORSO DI SISTEMI DI MOVIMENTAZIONE E STOCCAGGIO Docente: Marino Lupi TERMINALI PARTE C

2 La legge 4 agosto 1990, n. 240 ( Interventi dello Stato per la realizzazione di interporti finalizzati al trasporto merci e in favore dell'intermodalita ), definiva l interporto con particolare riguardo alla presenza di uno scalo ferroviario destinato specificatamente a svolgere trasporto intermodale (combinato) La legge dà la definizione di interporto nel modo di seguito riportato. Per Interporto si intende un complesso organico di strutture e servizi integrati e finalizzati allo scambio di merci tra le diverse modalita' di trasporto, comunque comprendente uno scalo ferroviario idoneo a formare o ricevere treni completi e in collegamento con porti, aeroporti e viabilità di grande comunicazione. Secondo la legge è quindi la presenza di un terminale intermodale strada-ferrovia che caratterizza un interporto. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno 2

3 Un disegno di legge in discussione al senato (( Ddl Senato n. 3257) Legge quadro in materia di interporti e di piattaforme logistiche territoriali definisce interporto: il complesso organico di infrastrutture e di servizi integrati di rilevanza nazionale gestito da un soggetto imprenditoriale che opera al fine di favorire la mobilità delle merci tra diverse modalità di trasporto, con l obiettivo di accrescere l intermodalità e l efficienza dei flussi logistici. Nell ambito dei requisiti viene precisato che un nuovo interporto deve prevedere: un terminale ferroviario intermodale, idoneo a formare o ricevere treni completi, conformemente a standard europei, in grado di operare con un numero non inferiore a dieci coppie di treni per settimana Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno 3

4 Negli interporti, oltre allo scambio intermodale, sono offerti fondamentalmente tre tipologie di servizi - Servizi rivolti al trasporto merci (servizi rivolti alle aziende): scarico e carico, raccolta, stoccaggio, distribuzione di merci (prodotti finiti o semilavorati); operazioni doganali per le merci. Ma anche servizi rivolti ad aziende manifatturiere locali, in particolare: di prima lavorazione e trasformazione dei prodotti, assemblaggio e packaging (imballaggio e confezionamento). - Servizi per i mezzi di trasporto: manutenzione, riparazione, rifornimento di carburante e pulizia. - Servizi per le persone : bancari, postali, commerciali, di ristorazione e di alloggio. Gueter Verkehrs Zentren (letteralmente Centri di Trasporto Merci ) Interporto in tedesco 4

5 Gueter Verkehrs Zentren (GVZ) in Germania Freight Villages (FV) in United Kingdom Plateformes (Multimodales) Logistiques in Francia Zonas de Activividades Logisticas (ZAL in Spagna) Transport Centres ( in Danimarca) Interporti in Italia Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno 5

6 ( Freight Village ) Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno 6

7 La maggioranza degli interporti attivi è anche dotata di celle frigorifero o altre strutture per i prodotti refrigerati. Si tratta di un servizio costoso, ma attualmente molto richiesto dalle aziende che trattano prodotti freschi o surgelati: in particolare in un paese, come l Italia, in cui la filiera agro-alimentare mantiene un ruolo significativo, la loro disponibilità rappresenta un importante fattore di competitività per un interporto Un altro dei più diffusi servizi logistici disponibili presso gli interporti, consiste nella possibilità di svolgere le operazioni doganali per le merci. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno 7

8 Inoltre uno dei servizi più innovativi, che dovrebbe sempre più avere interesse nel futuro, è legato alla gestione della logistica urbana. La cosiddetta city logistics consiste, fondamentalmente, nell organizzare in modo razionale il servizio di distribuzione urbana delle merci: raggruppando le consegne dei diversi operatori commerciali ed effettuandole mediante mezzi di trasporto a basso impatto ambientale (elettrici, a metano o a tecnologie ibride). Gli obbiettivi sono quelli di ridurre la congestione e l emissione di inquinanti nelle aree urbane, aumentare la sicurezza stradale, e, in generale, ridurre il consumo energetico e l emissione di gas ad affetto serra. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno 8

9 Fonte: CENSIS, Unione Interporti Riuniti, Il Disegno dell Interportualità Italiana Fattori di crescita, sviluppo della logistica e dinamiche territoriali, Franco Angeli Fonte: indagine Censis-Uir,

10 Dimensioni di un Interporto (ordine di grandezza) Min: mq Max: 4-5 milioni di mq Tipicamente interporti importanti in Italia sono sui 200 ettari ( mq) Verona, superfici complessiva di circa 2,5 milioni di mq (con previsione di altri 2 milioni di mq) Padova, superfici complessiva di circa 2 milioni di mq Bologna, superfici complessiva 2,3 milioni di mq (con previsione di arrivare fino a 4 milioni di mq). Interporto Toscano Amerigo Vespucci, superfici complessiva di circa 2,8 milioni di mq. 10 Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno

11 Fonte:Dalla Chiara B., Marigo D.,Benzo G., Interporti e terminali intermodali, Hoepli,2002. Schema interporto di Verona Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno 11

12 Interporto di Verona Quadrante Europa (in primo piano il Terminale Intermodale) 12 Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno

13 13 Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno

14 Fonte (accesso novembre 2013) Dati di Traffico merci ferroviario 2011 Traffico Intermodale Totale 2011 N. UTI N. TEU equivalenti * N. Tonn * Altro Traffico Ferroviario Totale 2011 Tradizionale (Tonn) Auto Nuove (Tonn) Dati di Traffico merci ferroviario 2012 (destinazione estero) Traffico Intermodale Totale 2012 TRENI INTERMODALI (n coppie) 5864 UTI TEU EQUIVALENTI * TONNELLATE ** Altro Traffico Ferroviario Totale 2012 Tradizionale (Tonn) Auto Nuove (Tonn) FONTI: Trenitalia Div. Cargo Nord-Est, Terminali Italia srl, Interterminal, Bertani SpA, Volkswagen Group Italia SpA, Hangartner srl *Coefficiente di trasformazione UTI/TEU: 1,79 (Fonte: Rapporto UIR 2012) **Coefficiente di trasformazione TONN/Treno Intermodale: 585 Coefficiente TONN/CARRO: 4,3 Coefficiente TONN/CARRO: 13,00 ELABORAZIONI: Quadrante Servizi Srl Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno

15 Dati di Traffico merci ferroviario 2013 Traffico Intermodale Totale 2013 TRENI INTERMODALI (n coppie) N. UTI N. TEU equivalenti * N. Tonn ** Altro traffico ferroviario Totale 2013 Tradizionale (Tonn) Auto Nuove (Tonn) * Coefficiente di trasformazione UTI/TEU: 1,79 (Fonte: Rapporto UIR 2012) ** Coefficiente di trasformazione TONN/Treno Intermodale: 585 Coefficiente TONN/CARRO: 4,3 Coefficiente TONN/CARRO: 13,00 Fonte: (accesso maggio 2014) Dati di traffico stradale 2013 (Dati aggiornati al 01/10/14) Stima tonnellate annue al 31/12: ,40 t. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno

16 2013 Numero Percentuale sul totale Fonte: (accesso ottobre 2014) Lo split delle destinazioni ferroviarie mette in evidenza come Verona Quadrante Europa sia una nodo fondamentale per i traffici con la Germania.

17 Fonte: Grossato Raffaella, Il sistema gateway nello sviluppo della rete di trasporto combinato in Europa: il caso di Verona Quadrante Europa, Tesi di Dottorato in Ingegneria dei Trasporti, XX Ciclo, DISTART-Trasporti, Università di Bologna,, Il sistema gateway in Ferrovia, (Sarebbe più corretto parlare di sistema Hub-andspoke per analogia con il sistema aereo).

18 Linea di confine Terminale gateway (porta: sia in ingresso, sia in uscita).

19 Ci può essere un terminal gateway anche in destinazione. Si ha una situazione analoga a quella del transhipment nel trasporto marittimo (e all Hub.-and-spoke nel trasporto aereo). Terminale gateway Linea di confine Terminale gateway

20 Terminali intermodali negli interporti: 6-18% della superficie (ordine di grandezza). Verona, area ferroviaria : mq ( 13% della superficie). Vi sono tre terminal intermodali: Terminal Trasporti Combinati + Compact Terminal + Interterminal + un raccordo ferroviario. Questo ultimo, oltre a svolgere la funzione di presa e consegna per i terminali intermodali, fa movimentazione carri di tipo tradizionale. E previsto un ulteriore ampliamento dell area ferroviaria. Padova, area ferroviaria: mq ( 17,5% della superficie). Sono presenti: due terminal intermodali + una stazione merci. Bologna, terminale intermodale: mq ( 24 % della superficie). Sono presenti due terminal intermodali. Livorno (Interporto Toscano Amerigo Vespucci), terminale intermodale: mq ( 4,5 % della superficie) 20 Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno

21 Fonte:Dalla Chiara B., Marigo D.,Benzo G., Interporti e terminali intermodali, Hoepli,2002. Schema interporto di Bologna 2012 Trasp. su gomma Trasp. Ferroviario Fonte: Interporto Bologna Dati di traffico Fonte: terporto%20bologna% pdfterporto Bologna Tonnellate/Anni Trasporto su gomma Trasporto ferroviario Totale

22 Schema interporto di Padova 22 Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno Fonte:

23 Fonte: Interporto Toscano Amerigo Vespucci Superficie Magazzini Piazzali Terminal ferroviario Servizi generali Strade interne Aree verdi di riequilibrio Aree verdi di compensazione mq mq mq mq mq ml mq mq 23

24 Superficie complessiva magazzini coperti: 5-15% della superficie (ordine di grandezza) Verona, magazzini : mq ( 20 % della superficie) Padova, magazzini : mq ( 8,5 % della superficie) Bologna, magazzini : mq ( 13 % della superficie) Livorno, magazzini : mq ( 12 % della superficie) 24 Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno

25 Aree per la sosta di autovetture e di veicoli industriali Queste aree vengono generalmente ricavate nei lotti delle singole aziende. Si considera: mq /autovettura. Il numero di posti autovetture può essere collegato al numero di addetti come indicato in tabella. Il numero di addetti, in fase di progetto, può essere calcolato in base alla superficie prevista per l azienda Fonte:Dalla Chiara B., Marigo D.,Benzo G., Interporti e terminali intermodali, Hoepli,2002. Altre volte si parte dal numero di addetti e si determina la superficie per la sosta di autovetture; per esempio: mq per addetto è una quantità suggerita. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno 25

26 Complessivamente si ha, generalmente, una percentuale 0,5 2,5 % della superficie complessiva. Un valore tipico è mq per superfici di 200 ettari. Fonte:Dalla Chiara B., Marigo D.,Benzo G., Interporti e terminali intermodali, Hoepli,2002. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno 26

27 Per quanto riguarda i veicoli industriali si considera circa mq /veicolo industriale. Fonte:Dalla Chiara B., Marigo D.,Benzo G., Interporti e terminali intermodali, Hoepli,2002. Complessivamente si ha una percentuale di 0,8 2,5% della superficie complessiva. Per interporti di 200 ettari questo significa circa mq (Dato consigliato da alcuni autori per la sosta dei veicoli pesanti: mq). Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno 27

28 Aree per il controllo e la sicurezza: centro doganale Complessivamente si ha, generalmente, una percentuale del 2-4% della superficie complessiva ( mq per una superficie complessiva di 200 ettari). Per esempio nel caso di Verona Quadrante Europa la superfice è di mq (2,6% dell intera superficie). Aree per le funzioni amministrative e gestionali Generalmente si tratta di aree, di alcune migliaia di metri quadri, situate in una palazzina in posizione baricentrica nell area dell interporto, dove spesso si ha anche un centro congressi. Inoltre, normalmente, i vari centri intermodali hanno una loro propria area amministrativa- gestionale. 28 Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno

29 Aree per i servizi veicoli Fonte:Dalla Chiara B., Marigo D.,Benzo G., Interporti e terminali intermodali, Hoepli,2002. Queste aree riguardano quelle destinate ad officine di manutenzione e riparazione, nonché a stazioni di servizio per la distribuzione del carburante. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno 29

30 Aree per i servizi di assistenza all uomo Si distinguono quelle per il ristoro, bar tavola calda, ristorante, dalle altre, alberghi (motel) con sala congressi. La sala congressi è comunque solitamente compresa nella palazzina gestionale. In queste aree può anche essere compreso un centro commerciale.

31 Aree per le funzioni operative delle singole aziende. In queste aree, relaivamente al trasporto delle merci, vengono svolte le seguenti funzioni : - Ricevimento -Scarico da apposite banchine - Selezione e smistamento colli. - Spedizione e transito. - Carico da apposite banchine Il ricevimento riguarda: - Controllo quantitativo della merce - Controllo qualitativo della merce - Etichettatura della merce

32 Zone di scarico: le banchine di ricevimento possono essere comuni, oppure separate, rispetto a quelle di carico e spedizione. Le operazioni di selezione e smistamento colli sono normalmente previste in corrispondenza delle aree di ricevimento o spedizione degli stessi. Nella zona riguardante la spedizione, vengono eseguite: la pesatura imballaggio ed, eventuale, etichettatura. La zona di transito è una superficie per il deposito temporaneo, di merce, che deve essere inoltrata in un tempo breve ai clienti (24-48 ore) senza subire altre operazioni.

33 Operazioni importanti che vengono eseguite in queste zone sono il consolidamento e il deconsolidamento delle unità di carico (container, casse mobili) Consolidamento (groupage)- Il termine ben si identifica con l'idea del "raggruppare". La spedizione consolidata consiste infatti nel mettere insieme tante spedizioni provenienti da più mittenti aventi in comune lo stesso nodo infrastrutturale dove verranno esportate (ma non necessariamente la stessa destinazione finale). (Fonte: Glossario di logistica economica: Deconsolidamento(degroupage) è l operazione inversa del consolidamento: separazione di una spedizione consolidata ricostruendo le singole partite iniziali.

34 (Fonte:

35 Magazzini generali destinati ad un utilizzo comune Si tratta di magazzini ad accesso pubblico per il deposito e la custodia delle merci che sono, abitualmente, gestiti da un apposito ente autonomo I magazzini generali possono essere forniti di magazzini frigorifero, inoltre essi possono essere atti: ad operazioni ferroviarie, intermodali (anche con partenza di treni blocco).

36 Area per gli impianti ferroviari Il tracciato della rete ferroviaria interna, data la fondamentale importanza per il funzionamento di un interporto, è un elemento prioritario che caratterizza il layout di esso. Le caratteristiche principali di un centro intermodale strada-ferrovia le abbiamo viste precedentemente. Qui possiamo aggiungere altre caratteristiche fondamentali da un punto di vista della geometria: i raggi di curvatura non dovrebbero essere inferiori a 150m, le pendenze longitudinali non superiori al 1-2 per mille. Da un punto di vista dei massimi carichi ammessi: 22.5 t/asse; 8 t/per metro lineare. 36 Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno

37 Fonte: Interporto della Toscana Centrale (Interporto di Prato) 37 Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno

38 L interporto di Prato costituisce un esempio di quello che può essere definito un interporto di II livello (per dimensioni, non per importanza ). Questo tipo di interporto ha una dimensione più contenuta dei precedenti, ma è importante per sviluppare una rete nazionale di interporti da collegare fra loro e con i porti. Tale rete, diffusa nel territorio, dovrebbe aumentare la percentuale di traffico merci che va per ferrovia. Prato, superfici complessiva di circa: mq (ampliamento previsto di mq). Prato, terminale intermodale: mq ( 12 % della superficie) Prato, magazzini : mq ( 13 % della superficie) 38 Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno

39 L Interporto di Novara è invece quasi completamente costituito dal solo centro intermodale. Esso è quello che, attualmente, viene definito un inland port in quanto è collegato in modo efficiente, via ferrovia, con i porti. In particolare è collegato con i porti del Northern Range. L interporto di Novara è costituito da due terminal intermodali: il Terminal 1 CIM ( mq) e il terminal 2 Boschetto (Gestiti da Eurogateway) I due terminali hanno movimentato, nel 2013, UTI ( TEUs considerando un UTI=1,79 TEU). (Fonte: Comoli M, Assemblea Soci 2014, CIN spa Interporto Novara) Coppie di treni la settimana con origine e destinazione il Terminale CIM. Fonte: Rapporto UIR -Il sistema degli Interporti italiani nel 2011, Unione Interporti Riuniti, 39 dicembre 2012.,pag.38.

40 Terminale CIM di Novara Fonte: Internet. Collegamenti Ferroviari Eurogateway gestisce settimanalmente 148 coppie di treni (fonte: : (accesso dicembre 2014)) 40

41 Freight Village (GVZ) Bremen Fonte: Nobel T., European freight villages and their success factor, UNECE (WP24/SC.2), Role of terminals and logistics centers for intermodal transport,geneva - 3rd November 2011Dr. Thomas Nobel Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno 41

42 Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno 42

43 Fonte: Nobel T., European freight villages and their success factor, UNECE (WP24/SC.2), Role of terminals and logistics centers for intermodal transport,geneva - 3rd November 2011Dr. Thomas Nobel Interporto di Brema: Intermodal Terminal Roland Umschlag Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno 43

44 Gli interporti italiani offrono delle performance riconosciute a livello internazionale il settore interportuale italiano è una best practice europea e presenta potenziali aree di sinergia con molti porti 44 Fonte: Cascetta E., Ruolo, rischi ed opportunità del sistema portuale italiano, Seminario sulle opportunità di sviluppo e di cooperazione con il Marocco, Livorno 22 settembre Deutsche GVZ- Gesellschaft mbh (DGG): Associazione degli interporti tedeschi

45 - The very good rank of the German FVs is based predominantly on the relatively very high number of employees. - The reason for the good result of the Italian FV is highly qualified organisation structures. - Additionally, the amount of combined transport in the Italian Interporti is very high (gateway function) Fonte: Nobel T., European freight villages and their success factor, UNECE (WP24/SC.2), Role of terminals and logistics centers for intermodal transport Geneva - 3rd November 2011Dr. Thomas Nobel Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno 45

46 Fonte: CENSIS, Unione Interporti Riuniti, Il Disegno dell Interportualità Italiana Fattori di crescita, sviluppo della logistica e dinamiche territoriali, Franco Angeli Trend di crescita dell occupazione generata dagli interporti nel triennio Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno 46

47 Vi sono anche grossi ed importanti terminali intermodali che non fanno parte di interporti Fonte:Dalla Chiara B., Marigo D.,Benzo G., Interporti e terminali intermodali, Hoepli,2002. Schema terminale intermodale Hupac a Busto Arsizio Gru a portale (di appoggio ) con ruote in gomma. modulo gru, con due gru a portale su rotaia, tre binari operativi, 1 corsia di carico/scarico, 1 corsia di circolazione, 2 corsie di stoccaggio. Fascio di appoggio modulo gru, con due gru a portale su rotaia, due binari operativi, 1 corsia di carico/scarico, 1 corsia di circolazione, 3 corsie di stoccaggio. 47

48 Il terminal Hupac di Busto Arsizio è stato raddoppiato: è stato costruito un nuovo terminale nelle vicinanze di quello precedente Due moduli gru (A e B). Ciascuno con: due gru a portale su rotaia, tre binari operativi ( m), 1 corsia di carico/scarico, 1 corsia di circolazione, 4 corsie di stoccaggio. 48 Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno

49 Volume di traffico: UTI/anno Fonte: Creazza, Curi, Dallari, Il Sistema logistico in Lombardia : Infrastrutture e accessibilità, Liuc Papers n. 252, Serie Tecnologia 20, ottobre Secondo questo dato il terminale intermodale di Busto Arsizio è il primo in Italia 49 Fonte: Fonte: Hupac, Shuttle Net, Network per il traffico combinato, Caratteristiche principali del terminal Hupac di Busto Arzio - Gallarate Superficie mq Binari di trasbordo 11 x 540 fino a 760 m Gru a portale 12 (3 per ciascun modulo) Capacità giornaliera 30 coppie di treni

50 Nell area di Milano si ha un traffico di circa UTI per anno 50 Fonte: Creazza, Curi, Dallari, Il Sistema logistico in Lombardia : Infrastrutture e accessibilità, Liuc Papers n. 252, Serie Tecnologia 20, ottobre 2012.

51 Rete Hupac, Shuttle Net, Europa (Maggio 2013) Busto Arsizio è il principale nodo della Hupac per la rete Europea. Fonte: 51 (accesso aprile 2014)

52 Gli svizzeri stanno fortemente curando i collegamenti ferroviari fra sud e nord Europa che passano per il loro territorio. Fonte: internet. A proposito delle capacità di visione degli svizzeri, ed in particolare della Hupac, parliamo del trasporto ferroviario intercontinentale. 52 Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno

53 Nodo di Gadki, presso Poznan (Polonia) Fonte: (accesso aprile 2014). Hupac, insieme ad altre compagnie ferroviarie, sta sviluppando una rete di trasporto ferroviaria che collega l Europa-all Estremo Oriente incentrata sul nodo di Gadki. Hupac sta cercando di sviluppare una rete di trasporto di servizi ferroviari delle merci a scala intercontinetale. 53 Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno

54 Fonte: Hupac, Solution for Intermodal Terminal. Lupi M., "Sistemi di Movimentazione e Stoccaggio" - A.A. 2014/15 - Univ. di Pisa - Polo Sistemi Logistici di Livorno

55 Anche altri stanno pensando al trasporto ferroviario intercontinentale: per esempio DB Schenker Rail (compagnia formata dal settore merci delle ferrovie tedesche, Deutsche Bahn DB Cargo, con la addizione di vari compagnie ferroviarie di trasporto merci europee). Hamburg Zhengzhou, viaggio inaugurale, km, in 15 giorni (notizia del 02/08/2013) Fonte: 55

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