SOLUZIONI AI PROBLEMI DEL CAPITOLO 23. Domande concettuali
|
|
- Cesarina Salerno
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 SOLUZIONI AI PROBLEMI DEL CAPITOLO 23 Domande concettuali C1. I quattro processi sono: la divisione cellulare, il differenziamento cellulare, il movimento cellulare, e la morte cellulare. La divisione cellulare è necessaria per produrre un organismo pluricellulare. In altri termini, la divisione cellulare è indispensabile per la crescita. Il differenziamento cellulare è necessario per creare tipi cellulari diversi, ciascuno dei quali risulta differenziato per eseguire la propria funzione specializzata. Durante lo sviluppo embrionale il movimento cellulare serve a creare un embrione con una propria organizzazione delle cellule e degli strati germinali. Infine, la morte cellulare è necessaria per creare alcune strutture corporee. Per esempio, nelle prime fasi dello sviluppo embrionale dei mammiferi la mano è inizialmente una struttura piatta e ovale. Le dita si formano quando si verifica la morte cellulare nelle regioni intermedie. C2. A. Falso; la testa è anteriore rispetto alla coda. B. Vero C. Falso, gli arti sono ventrali rispetto alle anche. D. Vero C3. A. E probabilmente una mutazione in uno dei geni della segmentazione, che causano la riduzione del numero di segmenti. In questo caso, potrebbe essere una mutazione con perdita di funzione in un gene gap. B. Potrebbe essere una mutazione in un gene omeotico, perché le caratteristiche di un segmento sono state convertite nelle caratteristiche di un segmento diverso. C. Potrebbe essere una mutazione in un gene omeotico, perché le caratteristiche di due segmenti sono state convertite nelle caratteristiche di due segmenti diversi. C4. A. Vero B. Falso, perché i gradienti vengono stabiliti anche dopo la fecondazione, durante lo sviluppo embrionale.
2 C. Vero C5. Un parasegmento è solamente una demarcazione transiente che divide l'embrione in via di sviluppo. I segmenti diventano regioni permanenti che sviluppano le proprie caratteristiche morfologiche. L'espressione di alcuni geni, come even-skipped, avviene nei parasegmenti. Questa espressione avviene prima della formazione dei segmenti. C6. A. Questa è una mutazione in un gene pair-rule (runt). B. Questa è una mutazione in un gene gap (knirps). C. Questa è una mutazione in un gene segment-polarity (patched). C7. Un morfogeno è una molecola, per esempio un fattore di trascrizione, che influenza il destino morfologico di una cellula oppure di un gruppo di cellule. Un morfogeno esercita i suoi effetti influenzando una gerarchia genetica che alla fine porta all'espressione dei geni che governano le localizzazioni cellulari e le morfologie. Se un morfogeno viene espresso nel posto sbagliato, ne risulta una morfologia anomala. Un esempio è rappresentato dal mutante denominato Antennapedia, in cui al posto dell'antenna si osserva una zampa. Esempi di morfogeni in Drosophila includono Bicoid, Hunchback, Giant, Krüppel, e altri prodotti di geni omeotici come Antennapedia e bithorax. C8. L informazione posizionale si riferisce al fenomeno mediante il quale le localizzazioni dei morfogeni e le molecole di adesione cellulare forniscono alla cellula informazioni sulla sua posizione relativamente alle altre cellule. In Drosophila, l organizzazione segmentata del corpo si forma inizialmente in base alla distribuzione spaziale dei prodotti di geni a effetto materno. Questi prodotti genici portano all attivazione sequenziale dei geni della segmentazione. L informazione posizionale può derivare da morfogeni presenti all interno dell oocita, oppure secreti dalle cellule durante lo sviluppo, e dai contatti cellula-cellula. Sebbene siano tre meccanismi importanti, i morfogeni della cellula uovo hanno un impatto maggiore sulla struttura corporea generale. C9. I due processi sono simili in quanto essi stabiliscono dei gradienti di concentrazione che possono portare all'attivazione spaziale dei geni in particolari regioni dell'embrione. Quando i
3 gradienti sono stati formati nell'oocita, il morfogeno viene incorporato nelle cellule durante gli stadi di scissione e di moltiplicazione cellulare dell'embriogenesi. In questo caso, il morfogeno si trova già all'interno. Successivamente nello sviluppo, quando un morfogeno viene secreto da una particolare cellula oppure da un gruppo di cellule, il morfogeno deve legarsi ai recettori di superficie della cellula per esercitare i suoi effetti. C10. La porzione anteriore dell asse antero-posteriore è determinata dall azione di Bicoid. Durante l oogenesi, l mrna di Bicoid entra nell estremità anteriore dell oocita e viene sequestrato per stabilire un gradiente in senso antero-posteriore (elevato-basso). In seguito, quando l mrna viene tradotto, la proteina Bicoid nella regione anteriore instaura una gerarchia genica che porta alla formazione delle strutture anteriori. Se Bicoid non fosse trattenuto nell estremità anteriore, le strutture anteriori non potrebbero formarsi. C11. La proteina Bicoid è un morfogeno che determina lo sviluppo corretto delle porzioni anteriori dell'embrione. Essa agisce come un fattore di trascrizione. Altri geni, come hunchback, sono stimolati da Bicoid in funzione della sua concentrazione. In questo caso, hunchback viene stimolato solamente nella parte anteriore dell'embrione. In senso generale, la dipendenza dalla concentrazione porta all'attivazione dei geni in particolari regioni dell'embrione, conducendo alla stimolazione di alcune ampie strisce e infine di un pattern segmentato. C12. I prodotti dei geni a effetto materno influenzano la formazione dei principali assi corporei, incluse le regioni antero-posteriori, le regioni dorso-ventrali, e le regioni terminali. Essi sono espressi durante l oogenesi e agiscono molto precocemente durante lo sviluppo. Dopo che gli assi sono stati determinati sono necessari i geni zigotici, in particolare le tre classi di geni della segmentazione, che sono espressi dopo la fecondazione. C13. Un gene omeotico governa il destino finale dei particolari segmenti nell'animale adulto. Una mutazione con acquisto di funzione è causata da un'espressione aberrante di un gene omeotico in una localizzazione errata, oppure nel momento non opportuno. Questo induce la regione a sviluppare caratteristiche inappropriate. Una mutazione con perdita di funzione induce un segmento a sviluppare caratteristiche che sono normalmente presenti nel segmento adiacente anteriore.
4 C14. La sequenza codificante i geni omeotici contiene una sequenza consenso di 180 bp denominata omeobox. Il dominio proteico codificato dall omeobox è chiamato omeodominio. L omeodominio contiene tre sequenze conservate che assumono una conformazione ad α elica. La disposizione delle tre α eliche promuove il legame della proteina al solco maggiore del DNA. L elica III è denominata elica di riconoscimento, perché essa riconosce una particolare sequenza nucleotidica all interno del solco maggiore. In questo modo, le proteine omeotiche sono in grado di associarsi al DNA in maniera sequenza-specifica attivando con ciò specifici geni. C15. Siccome il gene nanos partecipa allo sviluppo delle strutture anteriori, questa larva svilupperà probabilmente due estremità anteriori. C16. Esso sarebbe normalmente espresso nei tre segmenti toracici che presentano gli arti (T1, T2, e T3). C17. Quando una mutazione con perdita di funzione avviene in un gene omeotico, il(i) segmento(i) dove questo gene viene normalmente espresso assumerà le caratteristiche del(dei) segmento(i) anteriore adiacente. Per una mutazione con acquisto di funzione, un gene omeotico viene espresso nel posto sbagliato. Il segmento in cui viene espresso in modo non corretto presenterà caratteristiche anomale (come zampe al posto delle antenne). Perciò, la conseguenza fenotipica di una mutazione con acquisto di funzione è che uno o più segmenti presenteranno le caratteristiche dei segmenti che normalmente si trovano in altre regioni del corpo del moscerino (nota: è possibile che una mutazione con acquisto di funzione assomigli a una mutazione con perdita di funzione se la mutazione con acquisto di funzione risulta nell'anomala espressione di un gene omeotico nel segmento adiacente posteriore al segmento dove il gene omeotico viene normalmente espresso) A. Allele con acquisto di funzione B. Sia una mutazione con acquisto di funzione che una mutazione con perdita di funzione potrebbero spiegare questo fenotipo; è più probabile una mutazione con perdita di funzione perché mutare un gene ed eliminarne la funzione è più semplice. C. Allele con acquisto di funzione. C18.
5 A. Quando una mutazione inattiva un gene gap, risulta assente una regione contigua della larva. B. Quando una mutazione inattiva un gene pair-rule, sono assenti alcune regioni derivanti da parasegmenti alternati C. Quando una mutazione inattiva un gene segment-polarity, sono mancanti le porzioni all estremità anteriore oppure posteriore dei segmenti. C19. Un gene a effetto materno viene espresso nelle cellule nutrici che circondano un oocita in via di sviluppo, e i prodotti genici (RNA oppure proteine) vengono trasferiti dalle cellule nutrici all'oocita. Siccome le cellule nutrici sono diploidi, il fenotipo dell'individuo risultante dalla fecondazione dipende in realtà dal genotipo diploide delle cellule nutrici (che è identico al genotipo materno). I geni zigotici sono espressi dopo la fecondazione (nota: alcuni geni sono sia geni a effetto materno che zigotici; essi sono espressi nelle cellule nutrici e dopo la fecondazione. Per questa domanda, tuttavia, assumiamo che un gene possa essere dell'uno o dell'altro tipo, non di entrambi). A. Nanos è un gene a effetto materno; l'mrna di nanos si accumula nell'oocita. B. Antp è un gene zigotico. Esso è un gene omeotico che viene attivato durante lo sviluppo embrionale dopo che sono stati espressi i geni della segmentazione. C. Bicoid è un gene a effetto materno; l'mrna di bicoid si accumula nell'oocita. D. Lab è un gene zigotico. Esso è un gene omeotico che viene attivato durante lo sviluppo embrionale dopo che sono stati espressi i geni della segmentazione. C20. Il corretto sviluppo dei mammiferi richiede i prodotti di geni a effetto materno che svolgono un ruolo fondamentale nell avviare lo sviluppo embrionale. L organizzazione corporea dell adulto è solamente un estensione di quella embrionale, che è stabilita nell oocita. Dato che il punto di inizio dello sviluppo embrionale è la cellula uovo, questo spiega perché per clonare i mammiferi sia necessario un oocita enucleato. C21. A. In questo caso la cellula A-1 si comporta come la cellula B-1. La cellula A-1 produce la linea di discendenza cellulare della cellula B-1
6 B. In questo caso, la cellula B-1 si comporta in modo simile alla cellula A-1. La cellula B-1 produce la linea di discendenza cellulare che la cellula A-1 produrrebbe normalmente. C22. Una mutazione eterocronica altera il momento in cui viene normalmente espresso un gene coinvolto nello sviluppo. Il gene può essere espresso troppo presto oppure troppo tardi, e questo induce certe linee di discendenza cellulare a non essere sincronizzate con il resto dell animale. Se una mutazione eterocronica interessasse l intestino, l individuo potrebbe avere alla fine troppe cellule intestinali (se questa fosse una mutazione con acquisto di funzione), oppure troppo poche (se fosse una mutazione con perdita di funzione). In entrambi i casi, gli effetti potrebbero essere dannosi perché la crescita dell intestino deve essere coordinata con lo sviluppo del resto dell animale.
7 C23. Drosophila ha otto geni omeotici distribuiti in due complessi (Antennapedia e bithorax) su un cromosoma (il cromosoma 3). Il topo ha quattro complessi Hox denominati HoxA (sul cromosoma 6), HoxB (sul cromosoma 11), HoxC (sul cromosoma 15), e HoxD (sul cromosoma 2). Ci sono in totale 38 geni nei quattro complessi e 13 tipi di geni. Tra i primi sei geni, cinque di essi sono omologhi ai geni presenti nel complesso Antennapedia di Drosophila. Tra gli ultimi sette, tre di essi sono omologhi ai geni del complesso bithorax. Come per i complessi bithorax e Antennapedia di Drosophila, la disposizione dei geni Hox lungo i cromosomi di topo riflette il loro profilo di espressione dall'estremità anteriore a quella posteriore. Per quanto riguarda le differenze, un topo ha un numero maggiore di geni omeotici, e i knockout genici non portano sempre a trasformazioni che assomigliano al segmento anteriore adiacente. C24. Il differenziamento cellulare è la specializzazione di una cellula in un particolare tipo. Nel caso delle cellule del muscolo scheletrico, le proteine bhlh svolgono un ruolo importante all inizio del differenziamento. Quando le proteine bhlh vengono attivate, esse sono in grado di legare gli enhancer e quindi di attivare l espressione di molti geni muscolo-specifici. Quando vengono sintetizzate le proteine codificate dai geni muscolo-specifici, esse cambiano le caratteristiche della cellula in quelle di una cellula muscolare. Le proteine miogeniche bhlh sono regolate mediante dimerizzazione. Quando si forma un eterodimero tra una proteina miogenica bhlh e una proteina E, esso attiva l espressione genica. Tuttavia, quando si forma un eterodimero tra la proteina miogenica bhlh e la proteina Id, l eterodimero è incapace di legarsi al DNA. La proteina Id viene prodotta durante le prime fasi dello sviluppo e impedisce alle proteine miogeniche bhlh di promuovere il differenziamento muscolare troppo precocemente. Negli stadi successivi dello sviluppo, la quantità di proteina Id diminuisce fortemente, e le proteine miogeniche bhlh possono associarsi con le proteine E per indurre il differenziamento muscolare. C25. I geni coinvolti nel differenziamento cellulare e i geni omeotici sono simili perché controllano le vie di regolazione genica. Questi tipi di geni usualmente codificano per fattori di trascrizione che regolano l'espressione di molti geni. La principale differenza si riscontra nella estensione del controllo genetico. MyoD, per esempio, controlla il differenziamento delle cellule dei muscoli scheletrici, e questo tipo cellulare può essere presente in molte regioni corporee diverse. Un gene omeotico controlla lo sviluppo di un intero segmento del corpo; un segmento del
8 corpo ha molti tipi cellulari diversi che sono organizzati in un particolare modo. C26. Una cellula totipotente è una cellula in grado di creare un organismo completo. A. Negli esseri umani una cellula uovo fecondata è totipotente, e sono totipotenti le cellule embrionali alle prime divisioni dell embrione. Tuttavia, dopo numerose divisioni, le cellule embrionali perdono la loro totipotenza, e, diventano invece determinate, per svilupparsi in specifici tessuti all interno del corpo. B. Nelle piante, molte cellule sono totipotenti. C. Siccome il lievito è unicellulare, una cellula corrisponde all intero individuo. Perciò le cellule di lievito sono totipotenti; esse possono produrre nuovi individui mediante divisione cellulare. D. Siccome i batteri sono unicellulari, una cellula corrisponde all intero individuo. Perciò i batteri sono totipotenti; essi possono produrre nuovi individui mediante divisione cellulare. C27. Un meristema è un gruppo organizzato di cellule in attiva divisione. Una pianta può avere uno o più meristemi apicali che producono germogli e che daranno origine a strutture quali le foglie e i fiori. Il meristema radicale cresce nella direzione opposta e dà origine alle radici. Il modo di crescita dei meristemi è il determinante principale nella morfologia complessiva della pianta. Per esempio, se un meristema apicale produce germogli in intervalli vicini, ne risulteranno foglie molto vicine tra loro. Al contrario, se un meristema apicale produce pochi germogli che daranno origine alle foglie, la pianta presenterà poche foglie. Questo spiega perché alcune piante sono cespugliose e altre lo sono meno. C28. Gli animali iniziano il loro sviluppo da un oocita e poi formano gli assi antero-posteriore e dorso-ventrale. La formazione di un individuo adulto è un espansione dell organizzazione corporea embrionale. Le piante crescono principalmente a partire da due meristemi: apicale e radicale. A livello cellulare, lo sviluppo delle piante è diverso perché non comporta la migrazione cellulare, e la maggiore parte delle cellule vegetali sono totipotenti. Per iniziare lo sviluppo, gli animali necessitano di un organizzazione all interno dell oocita. A livello genetico, tuttavia, lo sviluppo degli animali e delle piante è simile, in quanto la realizzazione del piano di sviluppo e la specializzazione cellulare vengono determinate da una gerarchia genica di fattori trascrizionali
9 C29. A. Carpello-stame-stame-carpello B. Sepalo-sepalo-carpello-carpello C. carpello-carpello-carpello-carpello Domande sperimentali S1. Ci si attende che l'embrione si sviluppi con due estremità anteriori. È difficile predire cosa succederebbe negli stadi tardivi dello sviluppo. In quel momento, la gerarchia genetica è già stata stabilita quindi gli effetti risulterebbero attenuati. Inoltre, in fasi successive dello sviluppo, l'embrione è suddiviso in molte cellule quindi l'iniezione influenzerebbe probabilmente un'area ristretta. S2. Drosophila ha il vantaggio che i ricercatori hanno già identificato molti alleli mutanti che alterano lo sviluppo in modo specifico. Nel moscerino della frutta la gerarchia della regolazione genica è ben conosciuta. C. elegans ha il vantaggio della semplicità e della completa conoscenza del destino cellulare. Questo permette ai ricercatori di esplorare quanto sia critico per lo sviluppo il momento in cui si attiva l espressione genica. S3. Il termine destino cellulare si riferisce al tipo cellulare finale in cui si formerà una cellula. Per esempio, il destino di una cellula potrebbe essere di cellula muscolare. Una genealogia cellulare descrive le linee di discendenza cellulari e i destini cellulari finali per un gruppo di cellule. In C. elegans, è stata definita un'intera genealogia cellulare. Una linea di discendenza cellulare è una descrizione della distribuzione delle divisioni cellulari sequenziali che particolari cellule seguiranno durante lo sviluppo di un organismo. S4. Per determinare se una mutazione stia influenzando il momento in cui avvengono specifici cambiamenti durante lo sviluppo, un ricercatore deve conoscere il momento normale, ossia lo stadio dello sviluppo in cui le cellule dovrebbero dividersi, e quali tipi cellulari dovrebbero produrre. Una genealogia cellulare fornisce queste informazioni, con le quali è possibile determinare se particolari mutazioni alterano la distribuzione temporale delle divisioni cellulari.
10 S5. Il fenotipo sacco di vermi può essere determinato da un'aberrazione nello sviluppo di numerosi tipi di cellule. È un fenotipo facile da osservare e studiare. In alcuni casi, l'incapacità di deporre le uova può essere dovuto a una distribuzione temporale anormale nelle fasi dello sviluppo in particolari linee di discendenza cellulari (anche se non è sempre così). Un ricercatore può osservare in che modo la divisione cellulare viene alterata nel fenotipo sacco di vermi e verificare se la modalità temporale delle divisioni cellulari sia o no sincronizzata con il resto dell'animale. S6. Il mutante 1 è un allele con acquisto di funzione; esso mantiene il pattern di divisione L1. Il mutante 2 è un allele con perdita di funzione; esso salta il pattern L1 e passa a seguire il pattern L2. S7. Questi risultati indicano che, affinché l'embrione si sviluppi in modo appropriato e sopravviva, il prodotto genico è necessario per 1-3 ore dopo la fecondazione. Il prodotto genico non è necessario negli altri stadi dello sviluppo che sono stati analizzati in questo esperimento (0,1 ore, oppure 3-6 ore dopo la fecondazione). S8. Come descritto nel Capitolo 15, la maggior parte dei geni eucariotici ha un promotore principale adiacente alla sequenza codificante; gli elementi regolativi che controllano il tasso della trascrizione a livello del promotore sono solitamente a monte del promotore centrale. Perciò, per indurre l espressione del gene Antp nella regione dove normalmente è espresso il prodotto del gene abd-a, dovresti unire la regione regolativa a monte del gene abd-a alla sequenza codificante del gene Antp. Questo costrutto dovrebbe essere inserito in un elemento P (vedi di Regolativa seguito). Il costrutto di abd-a illustrato codificante seguito dovrebbe di Antp essere inserito in un embrione. regione Elemento P sequenza Elemento P Come illustrato nella Figura 23.10, il prodotto del gene Antp è normalmente espresso nella regione toracica e produce i segmenti che portano gli arti. Perciò, dato che il prodotto del gene abd-a è normalmente espresso nei segmenti addominali anteriori, si potrebbe prevedere che il
11 costrutto genetico sopra illustrato produca un moscerino con le zampe in corrispondenza dei segmenti addominali anteriori. In altre parole, i segmenti addominali anteriori potrebbero assomigliare a dei segmenti toracici. S9. A. Sì, perché la proteina Krüppel funge da repressore trascrizionale, e la sua concentrazione è comunque bassa in questa regione. B. Probabilmente no, perché la proteina Bicoid funge da attivatore trascrizionale. C. Probabilmente no, perché la proteina Hunchback funge da attivatore trascrizionale. D. Sì, perché la proteina giant agisce da repressore, e la sua concentrazione è comunque bassa in questa regione. S10. A. Le femmine devono avere avuto una femmina parentale eterozigote per un allele normale (dominante) e un allele mutante. Il maschio parentale dovrebbe essere omozigote per l allele mutante oppure eterozigote. Le femmine ereditano l allele mutante sia per via materna che paterna. Ciononostante, siccome i parentali femminili sono eterozigoti, e siccome questo è un gene a effetto materno, il fenotipo è determinato dal genotipo del parentale femminile. L allele normale è dominante, perciò le femmine in questione hanno un fenotipo normale. B. Bicoid-A sembra avere una delezione che ha rimosso parte della sequenza del gene e determina perciò la formazione di un mrna più corto. Anche Bicoid-B potrebbe avere una delezione che rimuove l intera sequenza del gene bicoid, oppure potrebbe avere una mutazione a livello del promotore,che impedisce l espressione del gene bicoid. Bicoid-C sembra corrispondere a una mutazione puntiforme che non influisce sulla quantità dell mrna bicoid. Rispetto alla funzione, le tre mutazioni sono tutte con perdita di funzione. In Bicoid-A la funzione si perde probabilmente perché l allele determina la sintesi di una proteina Bicoid troncata. La proteina bicoid è un fattore di trascrizione. La mutazione bicoid-a probabilmente accorcia la proteina e quindi inibisce la sua funzione. La mutazione Bicoid-B impedisce l espressione dell mrna di bicoid. Perciò non viene prodotta alcuna proteina Bicoid, e questo spiegherebbe la perdita della funzione. La mutazione bicoid-c sembra impedire la corretta localizzazione dell mrna di bicoid nell oocita. All interno dell oocita
12 devono esserci delle proteine che riconoscono sequenze specifiche nell mrna di bicoid e lo trattengono nell estremità anteriore. Tale mutazione deve alterare queste sequenze, impedendo a queste proteine di riconoscere l mrna di bicoid. S11. Potresti seguire una strategia di genetica inversa. Sostanzialmente, dovresti creare un knockout di HoxD-3. Il gene HoxD-3 inattivato verrebbe introdotto nel topo mediante la tecnica di sostituzione genica descritta nel Capitolo 19. Allestendo gli opportuni incroci, si otterranno dei topi omozigoti che portano l'allele con perdita di funzione al posto del gene HoxD-3 di tipo selvatico. Le caratteristiche fenotipiche dei topi normali saranno quindi confrontate con i topi omozigoti per il gene difettivo HoxD-3. Questo implicherebbe un esame dell anatomia scheletrica dei topi in diversi stadi dello sviluppo. Se HoxD-3 svolgesse un ruolo nello sviluppo, dovresti osservare delle variazioni morfologiche a suggerire delle trasformazioni anteriori. In altre parole, una determinata regione del topo potrebbe avere caratteristiche proprie di segmenti anteriori. S12. Un difetto della deposizione delle uova è in qualche modo associato a una anomalia anatomica. Il ceppo n540 ha un numero inferiore di neuroni rispetto a un verme normale. Forse il ceppo n540 è incapace di deporre le uova perché manca di neuroni importanti per il processo della deposizione delle uova. I ceppi n536 e n355 hanno una quantità eccessiva e anomala di neuroni. Forse questa sovrabbondanza interferisce con i corretti segnali necessari per la deposizione delle uova. S13. A. La larva svilupperebbe due estremità posteriori. La larva non sopravvivrebbe allo stadio di adulto B. L'estremità posteriore della larva e del moscerino adulto svilupperebbero strutture tipiche dei segmenti toracici. Il moscerino adulto potrebbe non sopravvivere. C. Il lato dorsale della larva e il moscerino adulto svilupperebbero strutture tipiche del lato ventrale. Il moscerino adulto potrebbe non sopravvivere. S14. I genetisti interessati allo sviluppo dei mammiferi hanno usato la genetica inversa perché è stato difficile identificare mutazioni nei geni dello sviluppo sulla base degli effetti fenotipici negli embrioni. Questo perché è difficile analizzare un grande numero di embrioni di
13 mammifero alla ricerca di quelli anomali che portano i geni mutanti. È facile avere migliaia di moscerini in un laboratorio, ma non è altrettanto facile avere migliaia di topi. Invece, è più semplice clonare il gene normale sulla base della sua omologia con i geni degli invertebrati, e poi indurre le mutazioni in vitro. Queste mutazioni possono essere introdotte nel topo per creare un knockout genico. Questa strategia è opposta a quella di Mendel, che ha caratterizzato i geni identificando inizialmente le varianti fenotipiche (per esempio alto rispetto a nano, semi verdi e semi gialli, ecc.).
I MOTORI DELL EVOLUZIONE PT6. POMERIGGIO DI AGGIORNAMENTO PROF. M.A. ZORDAN, Ph.D UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA
I MOTORI DELL EVOLUZIONE PT6 POMERIGGIO DI AGGIORNAMENTO 23.03.2011 PROF. M.A. ZORDAN, Ph.D UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA 1 EFFETTO MATERNO 2 Effetto materno Si definisce effetto materno la modalità
DettagliRegolazione dell espressione genica
Regolazione dell espressione genica definizioni Gene attivato quando viene trascritto in RNA e il suo messaggio tradotto in molecole proteiche specifiche Espressione genica processo complessivo con cui
DettagliSVILUPPO di Drosophila melanogaster
SVILUPPO di Drosophila melanogaster PERCHE DROSOPHILA? Ciclo riproduttivo breve: Embriogenesi rapida Prolificità Facilità di mantenimento: Piccole dimensioni Resistenza a condizioni diverse Possibilità
DettagliLA VARIABILITA CROMOSOMICA. Tutti i tessuti di un organismo (eccetto i gameti) in genere possiedono il medesimo assetto cromosomico.
LA VARIABILITA CROMOSOMICA Tutti i tessuti di un organismo (eccetto i gameti) in genere possiedono il medesimo assetto cromosomico. Tipi di mutazioni cromosomiche. Le mutazioni cromosomiche si possono
Dettagli10/30/16. non modificato CAP al 5 e poly-a al 3. RNA messaggero: soggetto a splicing
procarioti eucarioti poli-cistronico mono-cistronico non modificato CAP al 5 e poly-a al 3 RNA messaggero: procarioti eucarioti policistronico monocistronico non modificato CAP al 5 e poly-a al 3 continuo
DettagliIl processo di regolazione dell espressione genica è critico per tutti gli organismi.
Il processo di regolazione dell espressione genica è critico per tutti gli organismi. Le abitudini alimentari di ciascun individuo determinano completamente i nutrienti a disposizione di E. coli: esso
DettagliDavid Sadava, H. Craig Heller, Gordon H. Orians, William K. Purves, David M. Hillis. Biologia La scienza della vita
1 David Sadava, H. Craig Heller, Gordon H. Orians, William K. Purves, David M. Hillis Biologia La scienza della vita 2 B - L ereditarietà e l evoluzione La regolazione genica negli eucarioti 3 I genomi
DettagliREGOLAZIONE DELLA TRASCRIZIONE NEGLI EUCARIOTI
LEZIONE XI REGOLAZIONE DELLA TRASCRIZIONE NEGLI EUCARIOTI Dott. Paolo Cascio IL PROMOTORE DEL VIRUS SV 40 PRESENTA 1 SEQUENZA TATA E 3 CG BOX. PIU LONTANO, PERO, SONO SITUATE ALTRE 2 REGIONI PIUTTOSTO
DettagliGENOTIPO: costituzione genetica di un individuo (sia riferito ad un singolo gene, sia all insieme dei suoi geni).
DNA e geni Cosa sono i geni? Sono tratti di DNA ben delimitati Sono sequenze codificanti: tramite le istruzioni contenute in uno specifico gene viene prodotta una caratteristica fenotipica (carattere).
DettagliLa genetica è la scienza dell ereditarietà: Studia la trasmissione delle caratteristiche ereditarie, che distinguono gli individui tra di loro
La genetica è la scienza dell ereditarietà: Studia la trasmissione delle caratteristiche ereditarie, che distinguono gli individui tra di loro la comprensione di come i geni si trasmettono da genitori
Dettagli= è il processo che permette di formare, da una cellula madre, 2 cellule figlie
Divisione cellulare = è il processo che permette di formare, da una cellula madre, 2 cellule figlie Esistono due tipi diversi di divisione cellulare: Mitosi (unicallulari/pluricellulari) e Meiosi (pluricellulari)
DettagliLO SVILUPPO DEL FIORE
LO SVILUPPO DEL FIORE FIORE: complesso apparato di strutture funzionalmente specializzate e radicalmente diverse dall organismo vegetativo sia nella forma che nei tipi cellulari La transizione verso la
Dettagli18. LA CROMATINA E IL CONTROLLO TRASCRIZIONALE DELLA ESPRESSIONE GENICA! DR. GIUSEPPE LUPO!
18. LA CROMATINA E IL CONTROLLO TRASCRIZIONALE DELLA ESPRESSIONE GENICA! DR. GIUSEPPE LUPO! Il DNA Eʼ ORGANIZZATO IN CROMOSOMI! I CROMOSOMI SONO! COSTITUITI DA CROMATINA:! DNA ASSOCIATO A PROTEINE.! LO
DettagliImprinting I. Lezione 16. By NA 1
Imprinting I Lezione 16 By NA 1 Correlazione genotipo fenotipo Le anomalie cromosomiche portano alla comparsa di una sindrome cioe : insieme di segni che nel singolo individuo possono presentarsi tutti
DettagliLA TRASCRIZIONE NEGLI EUCARIOTI
LA TRASCRIZIONE NEGLI EUCARIOTI NEGLI EUCARIOTI TRASCRIZIONE E TRADUZIONE SONO DUE EVENTI SEPARATI CHE AVVENGONO IN DUE DIVERSI COMPARTIMENTI CELLULARI: NUCLEO E CITOPLASMA. INOLTRE, A DIFFERENZA DEI
DettagliLo sviluppo delle piante
Lo sviluppo delle piante IN COSA CONSISTE LO SVILUPPO DI UNA PIANTA? OGNI PIANTA HA IL SUO SVILUPPO LE FASI PRINCIPALI DELLO SVILUPPO ORIGINE DEI TESSUTI NELLE PIANTE LO SVILUPPO DELLE PIANTE PASSA ATTRAVERSO
DettagliREGOLAZIONE DELLA SINTESI PROTEICA NEI PROCARIOTI
REGOLAZIONE DELLA SINTESI PROTEICA NEI PROCARIOTI La regolazione dell espressione genica Quali sono i meccanismi che determinano l accensione o lo spegnimento dell espressione di un gene? La regolazione
DettagliBiologia dello Sviluppo
Biologia dello Sviluppo Anatomia Genetica Fisiologia Biochimica Biologia molecolare Ecologia Biologia evoluzionistica Medicina La biologia dello sviluppo un giorno rappresenterà la base comune di tutte
DettagliSEI PRONTO PER LA VERIFICA? SOLUZIONI
Capitoli E1 - E2 1. B 2. D 3. D 4. C 5. A 7. B 8. C 9. B, E 10. A, D 11. F, V, F, V SEI PRONTO PER LA VERIFICA? SOLUZIONI 12. Gli inibitori sono molecole che si legano agli enzimi e riducono la velocità
DettagliRegolazione dell espressione genica nei batteri e nei batteriofagi
Regolazione dell espressione genica nei batteri e nei batteriofagi Prof. Renato Fani Lab. di Evoluzione Microbica e Molecolare Dip.to di Biologia Evoluzionistica,Via Romana 17-19, Università di Firenze,
DettagliImprinting. Meccanismo epigenetico di controllo della espressione genica. repressione della trascrizione espressione mono-allelica
Imprinting Meccanismo epigenetico di controllo della espressione genica. Metilazione repressione della trascrizione espressione mono-allelica Esistono determinati geni in cui l espressione di un allele
DettagliOrganizzazione del genoma umano
Organizzazione del genoma umano Famiglie di geni o geniche Copie multiple di geni, tutte con sequenza identica o simile. La famiglia multigenica corrisponde a un insieme di geni correlati che si sono evoluti
DettagliTRASCRIZIONE DEL DNA. Formazione mrna
TRASCRIZIONE DEL DNA Formazione mrna Trascrizione Processo mediante il quale l informazione contenuta in una sequenza di DNA (gene) viene copiata in una sequenza complementare di RNA dall enzima RNA polimerasi
DettagliLa trasformazione. Figure per gentile concessione di Zanichelli Editore
La trasformazione Gli esperimenti di Griffith dimostrarono che ci può essere un trasferimento di caratteristiche genetiche non legato alla riproduzione. I batteri del ceppo R avevano acquisito caratteristiche
DettagliLO SVILUPPO. Lo SVILUPPO e un processo che assicura due funzioni principali:
LO SVILUPPO Lo SVILUPPO e un processo che assicura due funzioni principali: 1. LA DIVERSITA CELLULARE 2. LA CONTINUITA GENERAZIONALE. La prima funzione consiste nella produzione e organizzazione di tutti
DettagliMutazioni nelle cellule somatiche e genetica del cancro. (Teoria Boveri - Sutton)
Mutazioni nelle cellule somatiche e genetica del cancro (Teoria Boveri - Sutton) Walter Stanborough Sutton Theodor Boveri Walter S. Sutton: Teoria dell ereditarietà dei cromosomi 1914: Teoria cromosomica
DettagliGLI ESSERI VIVENTI. Gli organismi sono tutto quello che vive, che ha un ciclo vitale: nasce, cresce, muore.
La cellula GLI ESSERI VIVENTI Gli organismi sono tutto quello che vive, che ha un ciclo vitale: nasce, cresce, muore. Tutti gli organismi sono fatti di cellule. Se sono formati da una sola cellula si chiamano
DettagliLa regolazione genica negli eucarioti
La regolazione genica negli eucarioti neuroni globuli rossi globulo bianco fibroblasti adipociti Sezione di testicolo Surrene Come mai alcuni geni sono trascritti e tradotti in alcune cellule ma non in
DettagliCLONAZIONE. CLONAZIONE DI UN GENE: TECNICA DEL DNA RICOMBINANTE (vedi dispensa specifica su culture cellulari e tecnica DNA ricombinante)
CLONAZIONE Clonazione ha almeno tre significati piuttosto differenti. Si può clonare un gene (farne una copia), clonare una cellula (farla riprodurre asessualmente) o clonare un organismo pluricellulare
DettagliIl DNA mobile rappresenta una componente importante del genoma eucariotico e procariotico
Il DNA mobile rappresenta una componente importante del genoma eucariotico e procariotico In Drosophila meta delle mutazioni sono generate da elementi genetici mobili Generalmente le componenti mobili
DettagliBIOLOGIA DELLO SVILUPPO
BIOLOGIA DELLO SVILUPPO La biologia dello sviluppo un giorno rappresenterà la base comune di tutte le discipline e, in continua simbiosi con queste, giocherà un ruolo di primo piano nella soluzione dei
Dettagliespressione genica processo attraverso cui l informazione di un gene viene decodificata
espressione genica processo attraverso cui l informazione di un gene viene decodificata regolazione o controllo dell espressione genica meccanismi mediante i quali un gene viene selettivamente espresso
DettagliLa frequenza di crossing-over varia normalmente nei diversi segmenti del cromosoma, ma e un evento che si puo' facilmente prevedere fra due qualunque
La frequenza di crossing-over varia normalmente nei diversi segmenti del cromosoma, ma e un evento che si puo' facilmente prevedere fra due qualunque loci genici. Quindi le effettive distanze fisiche fra
Dettagli- Riproduzione riservata - 1
Genetica mendeliana; Mendel elaborò tre leggi sull ereditarietà dei caratteri: - Legge della segregazione - Legge della dominanza - Legge dell assortimento indipendente Legge della segregazione; Per poter
DettagliJay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia
Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino Scopriamo la biologia Capitolo 4 La divisione cellulare e la riproduzione 3 1. La divisione cellulare /1 La divisione cellulare negli organismi unicellulari coincide
DettagliMFN0366-A1 (I. Perroteau) - il nucleo. Solo per uso didattico, vietata la riproduzione, la diffusione o la vendita
1 Cosa contiene il nucleo? Il nucleo non contiene solo DNA, che costituisce solo il 20% del materiale nucleare, ma anche una grande quantità di proteine chiamate nucleoproteine ed RNA. La maggior parte
DettagliControllo dell espressione genica
Controllo dell espressione genica Corso di Genetica per Scienze per l Ambiente e la Natura Alberto Pallavicini Perchè controllare l espressione genica? L intero complemento genico all interno di una singola
DettagliINATTIVAZIONE DEL CROMOSOMA X
INATTIVAZIONE DEL CROMOSOMA X Compensazione del dosaggio Nelle specie in cui la femmina ha due X e il maschio un solo X, esistono dei meccanismi di compensazione del dosaggio che rendono equivalente l
DettagliPrefazione alla terza edizione americana Prefazione alla prima edizione americana Presentazione dell edizione italiana
Prefazione alla terza edizione americana Prefazione alla prima edizione americana Presentazione dell edizione italiana XIII XV XVII Introduzione Capitolo 1 I principali elementi di controllo I componenti
Dettagli2. Negli Anfibi la circolazione e doppia ma incompleta. Il cuore di una rana ha pertanto:
Test n. 3 Dalle olimpiadi delle Scienze Naturali 2004 1. L uomo, come tutti i vertebrati, possiede un sistema circolatorio chiuso. Nei mammiferi la circolazione è doppia e completa, poiché il sangue ossigenato
DettagliL organizzazione del genoma. Prof. Savino; dispense di Biologia Molecolare, Corso di Laurea in Biotecnologie
L organizzazione del genoma L organizzazione del genoma Fino ad ora abiamo studiato la regolazione dell espressione genica prendendo come esempio singoli geni dei batteri. Ma quanti geni ci sono in un
DettagliCorso di Genetica -Lezione 12- Cenci
Corso di Genetica -Lezione 12- Cenci Il codice genetico: Come triplette dei quattro nucleotidi specificano 20 aminoacidi, rendendo possibile la traduzione dell informazione da catena nucleotidica a sequenza
DettagliImportanza della genetica dei microrganismi
Importanza della genetica dei microrganismi 1.I microrganismi rappresentano un mezzo essenziale per comprendere la genetica di tutti gli organismi. 2.Vengono usati per isolare e duplicare specifici geni
DettagliCOME SI DIVIDONO LE CELLULE:
Percorso formativo disciplinare Disciplina: SCIENZE NATURALI CLASSE 3 Ct LICEO CLASSICO Anno scolastico 2017/2018 PARTE A CITOLOGIA UNITA 1 COME SI DIVIDONO LE CELLULE: TEMA n 1: la divisione cellulare
DettagliALLELI, forme alternative di un gene. Alleli, forme alternative di un gene. Alleli, forme alternative di un gene
ALLELI, forme alternative di un gene Per ogni gene di un genoma possono esistere, in una popolazione di individui, una o più varianti. LE DIVERSE FORME ALTERNATIVE DI UNO STESSO GENE SI CHIAMANO ALLELI
DettagliQUANTI MECCANISMI DI REGOLAZIONE DELL ESPRESSIONE GENICA ESISTONO?
QUANTI MECCANISMI DI REGOLAZIONE DELL ESPRESSIONE GENICA ESISTONO? L espressione genica nei procarioti e negli eucarioti e regolata a vari livelli: -Trascrizionale - Emivita dell RNA -Traduzionale - durante
DettagliJay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo la biologia
Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino Scopriamo la biologia Capitolo 5 La basi della genetica 3 1. La genetica e i caratteri ereditari /1 La genetica è la scienza che studia le leggi e i meccanismi di
DettagliDal Genoma all Epigenoma..
Dal Genoma all Epigenoma.. Nel 2001 sono stati pubblicati i risultati della mappatura del genoma umano (progetto genoma umano) che hanno mostrato la sequenze delle basi che formano il nostro materiale
DettagliI telomeri. In molti eucarioti le estremità dei cromosomi presentano delle sequenze ripetitive: i telomeri.
I telomeri 1 I telomeri In molti eucarioti le estremità dei cromosomi presentano delle sequenze ripetitive: i telomeri. A ogni duplicazione la cellula perde una porzione del DNA telomerico, fino a quando
DettagliLezione 12 Ciclo Cellulare Mitosi e Meiosi
Ciclo Cellulare CICLO CELLULARE Lo sviluppo di una singola cellula uovo fecondata fino alla formazione di un organismo complesso, multicellulare, implica la replicazione cellulare, la crescita e la progressiva
Dettagli1. Tutti gli esseri viventi sono capaci di generare nuove cellule
1. Tutti gli esseri viventi sono capaci di generare nuove cellule La capacità di generare nuove cellule è alla base dei seguenti processi vitali la riproduzione, ossia la possibilità di perpetuare nel
DettagliAUG CODON DI INIZIO LA TRIPLETTA AUG CODIFICA PER L AMINOACIDO METIONINA, MA RAPPRESENTA ANCHE IL CODON DI INIZIO
AUG CODON DI INIZIO LA TRIPLETTA AUG CODIFICA PER L AMINOACIDO METIONINA, MA RAPPRESENTA ANCHE IL CODON DI INIZIO IL SUO RUOLO E ESSENZIALE, DAL MOMENTO CHE DETERMINA LA DEFINIZIONE DELLA CORNICE DI LETTURA
DettagliLA GENETICA. La GENETICA (dal greco gennao, γενναω, dare vita, generare) è la scienza che studia le regole e i meccanismi dell ereditarieta biologica.
LA GENETICA La GENETICA (dal greco gennao, γενναω, dare vita, generare) è la scienza che studia le regole e i meccanismi dell ereditarieta biologica. L inizio della Genetica come scienza risale agli esperimenti
DettagliLa nuova biologia.blu
David Sadava, David M. Hillis, H. Craig Heller, May R. Berenbaum La nuova biologia.blu Genetica, DNA ed evoluzione PLUS 2 Capitolo B1 Da Mendel ai modelli di ereditarietà 3 Mendel, il padre della genetica
DettagliMECCANISMI DI CONTROLLO TRASCRIZIONALI E TRADUZIONALI
LEZIONE VI MECCANISMI DI CONTROLLO TRASCRIZIONALI E TRADUZIONALI Dott. Paolo Cascio Un principio fondamentale della biologia molecolare della cellula è: Le azioni e le proprietà di ogni tipo di cellula
DettagliFATTORI DI CRESCITA COME MESSAGGERI
RECETTORI ASSOCIATI A PROTEINE CHINASI Sono proteine che hanno sia funzione di recettore che attività enzimatica chinasica. L interazione con il ligando specifico stimola l attività della chinasi e il
DettagliLa cellula (terza parte) Lezioni d'autore
La cellula (terza parte) Lezioni d'autore VIDEO Nucleo: introduzione Tra tutti gli organelli cellulari, il nucleo è quello che svolge la funzione più basilare per la cellula: infatti contiene i caratteri
DettagliLe basi cellulari della riproduzione e dell ereditarietà. 1^ parte: La MITOSI
Le basi cellulari della riproduzione e dell ereditarietà. 1^ parte: La MITOSI Il simile genera (quasi) sempre il simile. Negli organismi in cui avviene la riproduzione asessuata, tutti i figli (e le cellule
DettagliDal Genotipo al Fenotipo
Dal Genotipo al Fenotipo Dal Fenotipo normale al Fenotipo patologico Regolazione dell espressione genica Figure 7-1 Molecular Biology of the Cell ( Garland Science 2008) Una cellula differenziata contiene
DettagliCorso di Genetica -Lezione 4- Cenci
Corso di Genetica -Lezione 4- Cenci Una coppia di cromosomi determina il sesso di un individuo Cromosomi sessuali Autosomi Con la fecondazione, i gameti aplodi formano zigoti diploidi Il numero e la forma
Dettagli8. La genetica studia la trasmissione dei caratteri ereditari
8. La genetica studia la trasmissione dei caratteri ereditari La genetica studia le modalità di trasmissione dei caratteri ereditari e il modo in cui questi si manifestano. Ogni genitore trasmette ai figli
DettagliMendel, il padre della genetica
Mendel, il padre della genetica Gregor Mendel (1822-1894), monaco e naturalista, condusse esperimenti di genetica in un orto del monastero di Brno, nell odierna Repubblica Ceca. La genetica dell Ottocento
Dettagli- Riproduzione riservata - 1
Processo di fecondazione, la meiosi e la mitosi; La fecondazione nei mammiferi è il processo attraverso il quale l ovulo femminile viene fecondato dallo spermatozoo maschile. Dal processo di fecondazione
DettagliRegolazione dell espressione genica nei procarioti: OPERONI
Regolazione dell espressione genica nei procarioti: OPERONI LA REGOLAZIONE DELL ESPRESSIONE GENICA HA LUOGO A LIVELLO DELLA TRASCRIZIONE OPERONE: insieme di geni che vengono trascritti contemporaneamente
DettagliAmpliamenti delle leggi di Mendel
Ampliamenti delle leggi di Mendel 1 La dominanza incompleta Nella dominanza incompleta gli eterozigoti mostrano un fenotipo intermedio a quello dei genitori, in accordo con le leggi di Mendel. Entrambi
DettagliDeterminazione degli Assi Antero-Posteriore (A/P) e Dorso-Ventrale (A/V) nei Vertebrati
Determinazione degli Assi Antero-Posteriore (A/P) e Dorso-Ventrale (A/V) nei Vertebrati Polarità dell uovo in Xenopus L uovo non fecondato presenta: Polarità A/V Simmetria radiale rispetto all asse A/V
DettagliPROTEINE RICOMBINANTI
PROTEINE RICOMBINANTI PROTEINE RICOMBINANTI TRASFORMAZIONE IN LIEVITO VETTORI SHUTTLE PROTEINE RICOMBINANTI Colture cellulari = propagazioni di cellule fuori dall organismo vantaggi: 1) l ambiente extracellulare
DettagliLa Riproduzione e l Apparato Riproduttivo Umano
La Riproduzione e l Apparato Riproduttivo Umano Perchè riprodursi? La riproduzione è il processo attraverso il quale gli esseri viventi generano nuovi individui della stessa specie: è il meccanismo per
Dettagli1 Gene => + fenotipi. ambiente
1 Gene => + fenotipi (Fattori di) trascrizione Cromatina (etero,eu, remodeling) Splicing Silenziamento (Interference) Modificazioni post traduzionali ambiente Lattosio nel mezzo Ormoni Heat shock Luce
DettagliLa riproduzione. La riproduzione è il processo mediante il quale si assicura la sopravvivenza della specie. asessuata o sessuata.
La riproduzione La riproduzione La riproduzione è il processo mediante il quale si assicura la sopravvivenza della specie. Riguarda tutti gli esseri viventi, può essere Riguarda tutti gli esseri viventi,
DettagliGENETICA prima parte
GENETICA prima parte Le caratteristiche di ogni persona formano il patrimonio ereditario e sono trasmesse dai genitori ai figli. Gregor Mendel per primo spiegò come si trasmettono questi caratteri. Vissuto
DettagliProgetto Tandem Biologia saperi minimi Anno accademico Marzo 2012 COGNOME...
Progetto Tandem Biologia saperi minimi Anno accademico 2011-2012 2 Marzo 2012 COGNOME... NOME 1) Quali delle seguenti affermazioni sulla struttura primaria delle proteine è falsa? a) può essere ramificata
DettagliMITOSI 09/11/16 CELLULA MADRE E CELLULE FIGLIE SONO DIPLOIDI
2C 4C MITOSI CELLULA MADRE E CELLULE FIGLIE SONO DIPLOIDI 2C (il valore C indica la quantità di DNA contenuto delle cellule, dove C è il contenuto aploide della specie). Dopo la replicazione C è raddoppiato
DettagliGeni, sviluppo embrionale e malattie del sistema nervoso
Corso di aggiornamento Genetica, biologia e salute, Trento, 21-12-2009 Geni, sviluppo embrionale e malattie del sistema nervoso Dr. Simona Casarosa Laboratorio di Neurobiologia dello Sviluppo CIBIO, Università
DettagliCome interagiscono i geni?
Come interagiscono i geni? I primi genetisti, Mendel compreso, lavorarono dando per scontato che ogni gene influenzasse un solo carattere, indipendentemente dall azione degli altri geni. Col procedere
DettagliIl controllo genico durante lo sviluppo. Copyright (c) by W. H. Freeman and Company
Il controllo genico durante lo sviluppo Come si trasforma un uovo fecondato in un organismo pluricellulare complesso? Questo processo richiede che specifici geni vengano attivati secondo una esatta sequenza
DettagliMediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula
Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi
DettagliBiologia. La divisione cellulare
Biologia La divisione cellulare Lezione 1 Il ciclo cellulare: una visione d insieme Cavazzuti La vita intorno a noi Zanichelli editore 2010 1. Crescere e riprodursi sono caratteristiche fondamentali degli
Dettagli3 modulo didattico - Le
3 modulo didattico - Le mutazioni del DNA e le malattie monogeniche. Le mutazioni del genoma umano Mutazione: qualsiasi cambiamento permanente ed ereditabile del DNA Mutazione ereditata proveniente dai
DettagliGli eventi caratteristici della meiosi sono:
Gli eventi caratteristici della meiosi sono: 1. la segregazione (=separazione) dei cromosomi omologhi; 2. l assortimento indipendente dei cromosomi; 3. il crossing-over LA COMPRENSIONE DI COME I GENI SI
DettagliApomissia. Combina i vantaggi della propagazione vegetativa (clonazione del genotipo) con quelli di anfimissia (moltiplicazione del seme)
Apomissia E la capacità di alcune piante di riprodursi asessualmente per seme (agamospermia)! embrione si sviluppa senza il contributo del gamete maschile! embrione eredita solo i geni della madre! piante
DettagliVERIFICA La cellula si divide, gli organismi si riproducono
ERIICA La cellula si divide, gli organismi si riproducono Cognome Nome Classe Data I/1 ero o also? Il ciclo cellulare corrisponde alla vita di una cellula. La duplicazione del DNA avviene durante la divisione
DettagliData di validità 13/12/2007
PROCEDURA OPERATIVA STANDARD (POS) N SP/1-07 Revisione 13/12/2007 di validità 13/12/2007 Sostituisce N TITOLO: AGENTI CANCEROGENI E/O MUTAGENI, TERATOGENI DEFINIZIONE DEI CRITERI DI CLASSIFICAZIONE AL
DettagliI meccanismi di catalisi della sintesi di DNA e RNA sono identici
I meccanismi di catalisi della sintesi di DNA e RNA sono identici U U OH Ribo-nucleotide trifosfato TRASCRIZIONE La RNA polimerasi è totalmente processiva Non ha bisogno di innesco Inizia a livello di
DettagliI gameti prodotti saranno:
GENI CONCATENATI Con i principi di Mendel e con lo studio della dinamica della meiosi due geni si trasmettono ciascuno in modo indipendente rispetto all altro se sono localizzati su paia di cromosomi diversi
DettagliTRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE
TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE RECETTORI I recettori ormonali sono proteine (spesso glicoproteine) capaci di riconoscere e legare l ormone L interazione tra ormone e recettore è estremamente specifica
DettagliIl controllo gene1co della forma del corpo: geni archite7 e regolazione genica durante lo sviluppo embrionale. Simona Casarosa
Il controllo gene1co della forma del corpo: geni archite7 e regolazione genica durante lo sviluppo embrionale. Simona Casarosa Laboratorio di Neurobiologia dello Sviluppo Centro Interdipar5mentale per
DettagliLa trasmissione dei caratteri genetici. le leggi di Mendel
La trasmissione dei caratteri genetici e le leggi di Mendel I figli assomigliano ai genitori perché hanno ereditato da loro alcune caratteristiche fisiche. Ma in che modo avviene questa trasmissione dei
DettagliProgrammazione di Biologia a.s
Programmazione di Biologia a.s. 2017-2018 Unità Didattica 1: Introduzione alle scienze della vita 1. Le dei viventi riconoscere le principali dei viventi -Come distinguere gli esseri viventi dalla materia
DettagliPARTE A BIOLOGIA MOLECOLARE
Percorso formativo disciplinare Disciplina: SCIENZE NATURALI CLASSE 3 Cm LICEO CLASSICO Anno scolastico 2016/2017 PARTE A BIOLOGIA MOLECOLARE UNITA 1 LA BIOLOGIA MOLECOLARE DEL GENE: TEMA n 1: la struttura
DettagliDA DOVE HANNO ORIGINE I TESSUTI DEL NOSTRO CORPO?
DA DOVE HANNO ORIGINE I TESSUTI DEL NOSTRO CORPO? LE CELLULE UMANE Il corpo umano contiene circa 10.000 (100.000?) miliardi di cellule che si uniscono a formare i tessuti e più tessuti formano organi come
DettagliProteine. Enzimi Fattori di Trascrizione Proteine di Membrana (trasportatori, canale, recettori di membrana)
Proteine Enzimi Fattori di Trascrizione Proteine di Membrana (trasportatori, canale, recettori di membrana) Ormoni e Fattori di crescita Anticorpi Trasporto Trasporto (emoglobina, LDL, HDL.) Fenotipo Proteine
DettagliMutazioni genetiche 2
Mutazioni genetiche 2 Cosa sono le mutazioni? Le proteine sono in grado di svolgere la loro funzione solo se la loro sequenza amminoacidica è quella corretta. In caso contrario si possono generare delle
DettagliLa divisione cellulare. Scissione binaria Mitosi e citodieresi Cellule staminali e tumorali
La divisione cellulare Scissione binaria Mitosi e citodieresi Cellule staminali e tumorali La divisione cellulare Le cellule hanno la capacità di autoriprodursi. Il processo grazie al quale una cellula
DettagliForma e funzioni nei viventi (prima parte) Lezioni d'autore di Paola Vinesi
Forma e funzioni nei viventi (prima parte) Lezioni d'autore di Paola Vinesi TRE PUNTI DI VISTA Il legame tra forma e funzione va interpretato in base a tre diversi aspetti: storia evolutiva di una specie
Dettagli1 modulo didattico - Impatto clinico delle malattie genetiche e
1 modulo didattico - Impatto clinico delle malattie genetiche e fondamenti di genetica GENETICA MEDICA OBBIETTIVI FORMATIVI Conoscere le basi cellulari e molecolari dell eredità Conoscere le basi genetiche
DettagliElementi di Genetica Vegetale
Elementi di Genetica Vegetale Roberto Tuberosa Dipartimento di Scienze agrarie Viale Fanin 44 Tel. 051-2096646 roberto.tuberosa@unibo.it www.distagenomics.unibo.it Titolo: Genetica e genomica Autori: Barcaccia
Dettagli