4.5- LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
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- Aldo Palmisano
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1 4.5- LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Il Ministro Gelmini ha ritenuto di intervenire in materia di valutazione scolastica e scrutini, con provvedimenti ispirati al criterio meritocratico. La L.m. 169/2008, ha introdotto il voto per le discipline e per il comportamento in quasi tutte le valutazioni (intermedie e Ninali) e negli esami. In materia di valutazione scolastica il D.P.R. n.122/2009 (Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli art. 2 e 3 del decreto- legge 1 settembre 2008 n. 137, convertito, con modinicazioni, dalla legge 30 ottobre 2008 n.169) ha coordinato, e in parte modinicato, i previgenti criteri di valutazione. Si citano alcuni contenuti dando un quadro d insieme delle norme più importanti: Art. 1 La valutazione è espressione dell autonomia professionale propria della Comma 2 funzione docente, nella sua dimensione individuale che collegiale [ ]. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva. Comma 5 Il Collegio dei Docenti deninisce modalità e criteri per assicurare equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà d insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte del P.O.F. Art. 2 La valutazione, periodica e Ninale, degli apprendimenti è effettuata nella Comma 1scuola primaria dal docente ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe e, nella scuola secondaria di primo grado, dal consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza. Comma 2 I voti numerici attribuiti [ ] nella valutazione periodica e Ninale sono riportati anche in lettere nei documenti di valutazione degli alunni [...]. Comma 7 Nel caso in cui l ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi d apprendimento, la scuola provvede ad inserire una specinica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione e a trasmettere quest ultimo alla famiglia dell alunno. Comma 8 La valutazione del comportamento degli alunni [ ] è espressa: a) nella Scuola Primaria, dal docente ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal Collegio dei Docenti, riportato nel documento di valutazione [ ]; b) nella Scuola Secondaria di primo Grado, con voto numerico espresso collegialmente in [...]; il voto numerico è illustrato con specinica nota e riportato anche in lettere nel documento di valutazione.
2 Comma 9La valutazione Ninale degli apprendimenti e del comportamento dell alunno è riferita a ciascun anno scolastico. Art. 3 L'ammissione all'esame di Stato, [...] è disposta, previo accertamento della Comma 2prescritta frequenza ai Nini della validità dell'anno scolastico, nei confronti dell'alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. [...] Comma 4Alla valutazione conclusiva dell'esame concorre l'esito della prova scritta nazionale [...]. L art. 14 del citato D.P.R. n. 122/2009 prevede che, ai $ini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione $inale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio $inale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame $inale di ciclo. Il Collegio dei Docenti, organo competente nel deninire i criteri generali che legittimano la deroga, ha deliberato, in data 16/12/2014 con delib. N. 60 e 61, che al limite massimo di ore di assenze consentite è possibile applicare una deroga straordinaria Nino al 15%, calcolata sul numero ore totale dell orario annuale. Pertanto, sono consentite assenze totali Nino al 40% (25% assenze consentite dalla norma + 15% assenze consentite in deroga). FUNZIONI DELLA VALUTAZIONE La nostra Istituzione, coerentemente a quanto condiviso in campo pedagogico, attribuisce alla valutazione una funzione formativa, di risorsa per l apprendimento, in quanto fornisce all alunno e alla famiglia informazioni valide sui suoi processi di apprendimento e sulle azioni da intraprendere per ottenere i risultati desiderati, nell ottica di maturare le competenze previste nel pro$ilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certi$icazione. Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze sarà possibile la loro certi$icazione,..., attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale.
3 Le certi$icazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo. La valutazione risponde alle seguenti funzioni fondamentali: VeriNicare l'acquisizione degli apprendimenti programmati. Adeguare le proposte didattiche e le richieste alle possibilità e ai ritmi di apprendimento individuali e del gruppo classe. Predisporre eventuali interventi di recupero o consolidamento, individuali o collettivi. Fornire agli alunni indicazioni per orientare l'impegno e sostenere l'apprendimento. Promuovere l'autoconsapevolezza e la conoscenza di sé, delle proprie potenzialità e difnicoltà. Fornire ai docenti elementi di autovalutazione del proprio intervento didattico. Comunicare alle famiglie gli esiti formativi scolastici e condividere gli impegni relativi ai processi di maturazione personale. CHE COSA SI VALUTA Secondo l'attuale quadro normativo, costituiscono oggetto della valutazione e sono competenza del gruppo docente responsabile delle classi: La verinica degli apprendimenti elaborati dalla scuola e codinicati dal Curricolo d'istituto sulla base delle Indicazioni Nazionali; La valutazione del comportamento cioè della partecipazione, del rispetto delle regole, della cura del materiale, dell'impegno, dell'interesse, condizioni che rendono l'apprendimento efnicace e formativo. La rilevazione delle competenze di base relative agli apprendimenti disciplinari e propedeutiche allo sviluppo continuo della capacità di apprendere e la loro certinicazione al termine della classe V di Scuola Primaria e III della Scuola Secondaria di I Grado. LE FASI DELLA VALUTAZIONE La Valutazione accompagna e regola l'azione didattica rispetto alle capacità ed esiti registrati nel gruppo classe, sostiene i processi di apprendimento e di maturazione dell'alunno.
4 Per questo si distinguono tre fasi fondamentali, che sottendono tre diverse funzioni: A. La VALUTAZIONE INIZIALE O DIAGNOSTICA Ninalizzata ad acquisire tutte le informazioni utili a deninire obiettivi alla portata dell alunno e a individuare le metodologie più efnicaci rispetto alle sue personali modalità di apprendimento; B. La VALUTAZIONE INTERMEDIA O FORMATIVA accerta la dinamica degli apprendimenti rispetto agli obiettivi programmati, adegua la programmazione, progetta azioni di recupero, modinica all'occorrenza tempi e modalità, informa tempestivamente l'alunno circa il suo progresso orientandone gli impegni; C. La VALUTAZIONE FINALE O SOMMATIVA rileva l'incidenza formativa degli apprendimenti scolastici per lo sviluppo personale e sociale dell'alunno ed è sintetizzata in un voto o giudizio conclusivo (quadrimestrale). La valutazione intermedia e Ninale da parte del team sarà espressa nelle singole discipline mediante un voto in decimi che tiene conto delle valutazioni periodiche, delle veriniche orali, scritte o pratiche, delle prove in situazione e delle osservazioni sistematiche. Il voto Ninale nelle singole discipline, espresso nel documento di valutazione, terrà conto dei fattori precedentemente illustrati e sarà accompagnato da un giudizio sul livello globale di maturazione dell alunno. Il Collegio dei Docenti, con delibere n. 20 e 21 del 5 settembre 2014, ha espresso l orientamento di utilizzare la scala dei valori da 4 a 10. Il 4 esprime una gravità, uno scarso impegno e il mancato raggiungimento degli obiettivi programmati. Sarà adottata una griglia valutativa con la seguente corrispondenza: 4=insufNiciente, 5=mediocre, 6=sufNiciente, 7=discreto, 8=buono, 9= distinto, 10/10 e lode= eccellente. Per quanto concerne i criteri generali di valutazione delle prove scritte degli Esami di Stato della S.S.I.G. si rimanda alle determinazioni deliberate in seno ai lavori di Dipartimento evasi all inizio dell anno scolastico. La valutazione della nostra Istituzione scolastica sarà effettuata anche tramite prove oggettive e standardizzate proposte dall INVALSI.
5 ESAMI DI STATO L Esame di Stato di I ciclo verte su quattro prove scritte (tema di italiano, prima e seconda lingua comunitaria, prova di matematica ), prova INVALSI e colloquio pluridisciplinare. Criteri di valutazione della prova scritta di lingua italiana. ADERENZA ALLA TIPOLOGIA TESTUALE 10 Elaborato pienamente attinente; sviluppa in modo articolato, ricco, originale e creativo la tipologia testuale richiesta. 9 Elaborato pienamente attinente; sviluppa in modo articolato e ricco la tipologia testuale richiesta. 8 Elaborato pienamente attinente. 7 Elaborato sostanzialmente attinente. 6 Elaborato nel complesso attinente. 5 Elaborato parzialmente attinente. 4 Elaborato non attinente. PERTINENZA, CORRETTEZZA E COMPLETEZZA DELLE INFORMAZIONI (IN RELAZIONE AL CONTENUTO) 10 Contenuto chiaro e coerente argomentazioni pertinenti con rielaborazione personale, creativa e originale del tema. 9 Contenuto chiaro e coerente, argomentazioni pertinenti e rielaborazione personale del tema. 8 Contenuto chiaro e coerente argomentazioni pertinenti e contributi personali al tema. 7 Contenuto semplice chiaro organico con enunciati e informazioni pertinenti al tema. 6 Contenuto elementare chiaro con informazioni nel complesso organiche. 5 Contenuto elementare o ripetitivo. 4 Contenuto non aderente al tema, incoerente poco chiaro e incompleto. CORRETTEZZA E PROPRIETÀ LINGUISTICA 10 Padronanza ortogranica, padronanza lessicale e di registri linguistici, padronanza dell'uso dei connettivi logici e dei periodi complessi. 9 Padronanza ortogranica, lessico ricco appropriato e specinico, sintassi articolata ed organica 8 Correttezza ortogranica, lessico appropriato e specinico, sintassi articolata e organica 7 Assenza di lacune ortograniche sistematiche, lessico adeguato, sintassi semplice ma corretta. 6 Lessico semplice ma adeguato e una sintassi elementare. 5 Alcune lacune ortograni- che, lessico semplice. 4 Gravi lacune ortograniche, lessico elementare ed inadeguato, sintassi incoerente.
6 RIELABORAZIONE PERSONALE 10 Rielaborazione autonoma, originale e creativa. 9 Rielaborazione personale ed autonoma, corretta e completa. 8 Rielaborazione corretta e completa dei contenuti con qualche spunto personale di giudizio (analisi, sintesi, argomentazione, interpretazione). 7 Rielaborazione corretta dei contenuti. 6 Comprensione essenziale del tema. 5 Comprensione elementare del tema. 4 Mancata comprensione del tema. Criteri di valutazione delle prove relative alla Lingua inglese e altre lingue comunitarie (francese, spagnolo). CRITERI DI VALUTAZIONE DEL QUESTIONARIO 10 L alunno ha compreso pienamente il messaggio, è riuscito a cogliere tutte le informazioni richieste. E stato capace di rispondere alle domande in maniera completa, mostrando una notevole capacità di rielaborazione personale. 9 L alunno ha compreso appieno il messaggio, è riuscito a cogliere tutte le informazioni richieste. E stato capace di rispondere alle domande formulando frasi con linguaggio personale e corretto. 8 L alunno ha compreso il messaggio e ha ricavato le informazioni richieste. Ha risposto alle domande in modo personale utilizzando un linguaggio per lo più coerente ed appropriato con lievi errori grammaticali. 7 L alunno ha compreso quasi interamente il messaggio e ha ricavato quasi tutte le informazioni principali richieste. Ha risposto alle domande in modo adeguato ma poco personale. Qualche errore grammaticale. 6 L alunno ha compreso gli elementi più evidenti del messaggio, non ha ricavato tutte le informazioni richieste. Le risposte ai quesiti di tipo personale sono adeguate e comprensibili nonostante gli errori grammaticali. 5 L alunno ha riscontrato difnicoltà nella comprensione del testo. Alcune risposte non sono adeguate ai quesiti proposti e numerosi sono gli errori grammaticali. 4 La scarsa comprensione del testo e le troppe imprecisioni non hanno consentito all alunno di fornire risposte comprensibili e/o accettabili.
7 Criteri di valutazione delle prove relative alla matematica. 10 Ha mostrato una conoscenza ampia ed approfondita degli elementi della disciplina; ha applicato in modo autonomo e sicuro regole, proprietà e procedimenti; ha utilizzato in modo corretto, appropriato e sicuro il linguaggio specinico della disciplina. L elaborato mostra un aspetto eccellente dal punto di vista granico e formale. 9 Ha mostrato una conoscenza ampia ed approfondita degli elementi della disciplina; ha applicato in modo autonomo e sicuro regole, proprietà e procedimenti; ha utilizzato in modo corretto, appropriato e sicuro il linguaggio specinico della disciplina. 8 Ha mostrato una conoscenza completa degli elementi della disciplina; ha applicato in modo adeguato regole, proprietà e procedimenti; ha utilizzato in modo corretto e sicuro il linguaggio specinico della disciplina. 7 Ha mostrato una conoscenza adeguata degli elementi della disciplina; ha applicato in modo accettabile regole, proprietà e procedimenti; ha utilizzato in modo corretto il linguaggio specinico della disciplina. 6 Ha mostrato una conoscenza essenziale degli elementi della disciplina; ha applicato in modo parziale regole, proprietà e procedimenti; ha utilizzato in modo complessivamente corretto, il linguaggio specinico della disciplina. 5 Ha mostrato una conoscenza incerta degli elementi della disciplina; ha applicato in modo parziale ed incerto regole, proprietà e procedimenti; ha utilizzato in modo corretto non sempre corretto il linguaggio specinico della disciplina. 4 Ha mostrato una conoscenza inadeguata degli elementi della disciplina; ha applicato in modo errato regole, proprietà e procedimenti; ha utilizzato in modo confuso e scorretto il linguaggio specinico della disciplina. Colloquio pluridisciplinare Per la conduzione del colloquio si dovrà porre l alunno in condizioni di serenità partendo da uno dei seguenti punti: - progetti per il futuro; - discussioni sul tema svolto; - problemi di attualità; - attività svolte durante l anno. Si procederà evitando, Ninché è possibile, la settorializzazione disciplinare, cercando di verinicare non solo il raggiungimento degli obiettivi educativi e cognitivi individuati nella programmazione, ma anche l impegno dimostrato e la maturità globale raggiunta.
8 I criteri per la valutazione del colloquio saranno: - capacità di affrontare una prova (sicurezza, consapevolezza, emotività); - conoscenza dei contenuti disciplinari; - conoscenza delle principali problematiche del nostro tempo; - capacità di collegamento fra i temi trattati; - capacità di elaborazione e di valutazione personale. La valutazione Ninale terrà conto non solo dell andamento dell esame ma soprattutto di tutto il processo di apprendimento svoltosi nel triennio. CHE COS È L INVALSI L Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI) è l Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico che ha raccolto, in un lungo e costante processo di trasformazione, l eredità del Centro Europeo dell Educazione (CEDE) istituito nei primi anni settanta del secolo scorso. Sulla base delle vigenti leggi, l Istituto si occupa degli aspetti valutativi e qualitativi del sistema scolastico sul territorio nazionale. La direttiva n. 88 del 03/10/2011, ai sensi dell art.1, comma 5, della legge 25 ottobre 2007, n.176, Nissa gli obiettivi della valutazione esterna sui livelli di apprendimento degli studenti, dà precise indicazioni sulla produzione, tipologia e la somministrazione delle prove, nonché indica la modalità di restituzione dei dati all istituzione scolastica la cui analisi costituirà un utile strumento auto valutativo. OBIETTIVI Obiettivo del sistema della valutazione esterna degli apprendimenti è quello di promuovere un generale e diffuso miglioramento della qualità degli apprendimenti nel nostro Paese, avendo riguardo, in particolare, agli apprendimenti di base relativamente agli ambiti di italiano e matematica. Per ciascuna scuola le rilevazioni nazionali consentiranno di acquisire i risultati nazionali di riferimento e i propri dati aggregati a livello di classe e disaggregati per ogni singolo item. Ciò con l obiettivo di disporre della necessaria base conoscitiva per: - individuare elementi di criticità in relazione ai quali realizzare piani di miglioramento dell efnicacia dell azione educativa, e aspetti di qualità da mantenere e rafforzare; - apprezzare il valore aggiunto realizzato in relazione al contesto socio- economico- culturale, al Nine di promuovere i processi di autovalutazione d istituto.
9 Per l Amministrazione scolastica il progressivo consolidamento delle rilevazioni sistematiche e periodiche sugli apprendimenti degli studenti costituirà insostituibile occasione per acquisire e disporre delle serie storiche dei dati sui livelli di apprendimento, che permetteranno di rilevarne l andamento complessivo nel tempo. PRODUZIONE DELLE PROVE La produzione delle prove avverrà ad opera dell INVALSI sulla base dell ormai consolidata esperienza scientinica del Servizio nazionale di Valutazione, tenendo conto dei metodi condivisi a livello internazionale. SOMMINISTRAZIONE DELLE PROVE In ordine alla somministrazione delle prove, che per le classi campione prevede la presenza di osservatori esterni, coinvolgeranno gli studenti delle classi II e V della Scuola Primaria e gli studenti delle classi III della Scuola Secondaria di I Grado del nostro Istituto. TIPOLOGIE DI PROVE II classe di Scuola Primaria: 1. Prova preliminare a tempo di lettura. La prova ha una durata di 2 minuti e serve esclusivamente per testare la capacità di lettura strumentale (decodinica) raggiunta da ciascun alunno. 2. Prova di Italiano, costituita da una prova di comprensione di un testo narrativo, integrata da un esercizio sulla ricostruzione di frasi. 3. Prova di Matematica, formata da un insieme di domande aperte e a scelta multipla relative alle seguenti aree: a) numero, b) spazio e Nigure, c) dati e previsioni. V classe di Scuola Primaria: 1. Prova di Italiano, costituita da tre sezioni (comprensione di un testo narrativo, comprensione di un testo informativo, grammatica), con domande a scelta multipla e a risposta aperta univoca o articolata. 2. Prova di Matematica, formata da un insieme di domande a scelta multipla e a risposta aperta univoca o articolata relative alle seguenti aree: a) numero, b) spazio e Nigure, c) relazioni e funzioni, d) dati e previsioni. 3. Questionario studente, che permetterà di raccogliere informazioni sulle caratteristiche degli alunni, sul loro contesto familiare, sulle attività che svolgono dentro e fuori la scuola.
10 III classe di Scuola Secondaria di I Grado: 1. La prova di Italiano si compone di tre sezioni con domande a scelta multipla semplice o complessa, e a risposta aperta univoca o articolata: I. Comprensione di un testo narrativo II. Comprensione di un testo espositivo III. Quesiti di grammatica 2. La Prova di Matematica è formata da un insieme di domande a scelta multipla semplice o complessa, a risposta aperta univoca o articolata relative alle seguenti aree: a. Numero b. Spazio e Nigure c. Dati e previsioni d. Relazioni e funzioni RESTITUZIONE DEI RISULTATI Alle singole Istituzioni scolastiche sarà fornito, in forma riservata e in tempi adeguati, un rapporto sui risultati degli apprendimenti relativi alle singole classi e recante l analisi delle risposte domanda per domanda. In tal modo la restituzione dei risultati consentirà alla nostra scuola di cogliere l andamento generale dei livelli di apprendimento e, nel contempo, di evidenziare gli elementi di criticità relativi alle singole classi e aree disciplinari, in relazione ai quali promuovere azioni di miglioramento.
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